Monolocale anonimo

Il Nosferatu attendeva per strada aspettando che Alice arrivasse e gli permettesse in qualche modo di muoversi da lì. Che poi dove sarebbe andato non lo sapeva ma aveva avuto come l'impressione che Cimitiere avesse qualche informazione importante e, invece, non voleva altro che carpire qualche informazione da lui.

Si, so che qualcosa si sta muovendo in città e in verità so abbastanza bene che cos'è ma... no, non voglio parlarne al telefono. L'incarico che ho avuto da Lonegate è importante ma credo di poterlo gestire. Ti spiegherò tutto appena avremmo occasione di vederci, ok?

Non voleva parlare per telefono, ovviamente potevano essere ascoltati e lui voleva evitarlo. Per quanto riguardava i contatti a New Orleans semplicemente Cimitiere era arrivato in ritardo. Che la Divisione Bravo colpisse i contatti dei vampiri lo sapeva ormai da qualche ora.

Tu? Volevi dirmi qualcosa in particolare?

Restò per un secondo interdetto alla preoccupazione di Cimitiere. In effetti il suo sire lo stava redarguendo, lo stava pazientemente riportando alla sua iniziale attenzione. Lavorare a lungo su qualcosa poteva farti perdere di vista il senso generale. E la cosa in questione esigeva la massima attenzione. Assottigliò lo sguardo appena.

Un Toreador e un Fratello? Va bene, vedrò di servirmene allora... Stai tranquillo. Ci sentiamo... rispose velocemente prima di chiudere il cellulare con calma. Emulò un sospiro entrando piano e lentamente nell'auto di Alice prima di portare la mano libera al mento. Scosse di poco il capo nell'attesa di indicare ad Alice un luogo dove camminare.

La situazione è delicata, mia cara... borbottò verso la ghoul indeciso sul da farsi. Fece un cenno con il bastone indicando poco più avanti Troviamo un posto dove parcheggiare, voglio tenere sott'occhio l'edificio... forse dovrò tornare dentro e allora avrò bisogno del tuo aiuto! chiaramente rivolto alla sua ghoul. Di nuovo al punto di partenza. Non aveva dove andare a meno che il Malkavian non si decidesse a liberarsi dai suoi impegni.

Una volta che l'auto si fosse fermata, avrebbe iniziato a dare un'occhiata all'entrata dell'edificio in attesa che i due della Divisione Bravo uscissero dal loro appartamento. Per ingannare l'attesa afferrò il telefono e compose il numero di Julius Ford, attendendo quindi che gli rispondesse.

Borbottò qualcosa al limite tra le scuse e l'irritato a Ford limitandosi a chiudere la chiamata quando diventò chiaro che aveva bisogno di più tempo. Alzò quindi gli occhi verso l'edificio che aveva davanti e iniziò la paziente attesa. In realtà non c'era bisogno di aspettare sul pianerottolo i due soldati della Bravo. Da lì avrebbe potuto indicarli ad Alice e poi, nel tempo durante il quale fosse salito sopra, Alice avrebbe potuto controllare per lui che nessuno dei due decidesse di tornare indietro. E poi avere compagnia lì in macchina nell'attesa permetteva al tempo di scorrere più velocemente.

SPOILER (clicca per visualizzare)

A questo punto credo che devo solo aspettare