Magazzino Abbandonato

Arrivò quindi davanti all'ingresso del magazzino limitandosi ovviamente a bussare senza troppi problemi. Thomas si era chiaramente sbagliato, dal momento che, evidentemente, qualcuno dentro c'era eccome. Gli occhi si spostarono appena mentre l'occhio destro tornava a fremere dietro gli occhiali da vista. Quel tic nervoso lo prendeva nei momenti di tensione ed era qualcosa che, assolutamente non riusciva a controllare.

Si, buonasera... Gregory Fiennes, sono venuto per controllare i documenti degli inventari, le fatture e dovrei farvi qualche domanda! Se aprite vi mostro i documenti identificativi... borbottò di rimando il Nosferatu cominciando ad estrarre il portafoglio nel quale aveva i documenti falsi che alzò appena in modo che sarebbe bastato aprire anche un minimo per permettere al tizio dietro la porta di controllarli.

Quello che avvenne di lì a breve, a dirla tutta, non era per niente qualcosa di inaspettato. La sorpresa ci fu nel rendersi conto che quanto stava avvenendo era successo nel giro di neanche ventiquattro ore segno forse che la Divisione Bravo, alla fine, non era così stupida come aveva ipotizzato. Aveva mezzi potenti e, alla fine, lì aveva usati.

Quella cortina fumogena lo invase rendendogli difficile anche solo un approccio alla situazione, senza contare che, in fin dei conti, lui non era un combattete e avrebbe dovuto risolvere quella situazione cercando di qualche modo di uscirne. La vitae reagì quasi di istinto, irrorando nel corpo del vampiro al fine di renderlo abile e veloce. In quel momento drammatico ricordava la posizione di Thomas e probabilmente aveva intenzione di andare proprio verso di lui se non fosse stato per la magnum che gli venne puntata.

Tentò quindi di abbassarsi di scatto, aiutato dall'istinto e dalla vitae che irrorava poderosamente nel suo corpo al fine di velocizzarlo. Il punto era semplice: abbassarsi sulle ginocchia per uscire dalla traiettoria di tiro rapidamente e poi gettarsi verso destra nel chiaro tentativo di avvicinarsi a Thomas.

Il colpo, anche grazie alla potenza del sangue, non trovò il suo bersaglio e, anzi, rimbombò alto sopra la sua testa proprio nel momento in cui il "compagno" sparava sul soldato della Divisione. Chiaramente il colpo ebbe davvero poco effetto e quando il tutto si concretizzò il Nosferatu aveva perfettamente capito che doveva allontanarsi. Aveva bisogno di tempo perché il sangue agisse a dovere rinforzandolo al punto di diventare un problema reale per soldati addestrati ed armati di quel punto quindi, al momento, doveva essere Thomas a tenerli occupati.

Innanzi tutto la mano si mosse verso il bastone fantasma nel chiaro tentativo di estrarre la lama. Tutto questo mentre il Nosferatu cercò di allontanarsi dall'epicentro della bomba fumogena nella direzione di Thomas. Era chiaro cosa avesse intenzione di fare, guadagnare tempo affinché avesse la possibilità di entrare nello scontro con un qualche tipo di utilità. La schiena piegata in avanti, bassa mentre l'occhio destro scattava in una serie di spasmi incontrollati.

Corse nel tentativo di raggiungere Thomas proprio mentre questi sparava di nuovo al tizio dietro la porta. Dovevano sbloccare la situazione e, fumogeno a parte, quello rischiava di diventare uno stallo alla messicana che sarebbe potuto generare soltanto in un infrazione della Masquerade. Gli occhi del Nosferatu si posarono un secondo su Thomas Stendiamo quei figli di troia... sbraitò quasi ringhiante all'indirizzo del Malkavian mentre la palpebra destra prendeva a muoversi convulsamente seguita dal capo.

Tentò quindi di defilarsi il Nosferatu, con il chiaro tentativo di richiamare intorno a se le ombre della Disciplina di Caino che lo avrebbero reso invisibile alla mente degli umani che stavano affrontando. No, ormai la sua copertura era saltata e sicuramente non avrebbe più potuto usufruirne... ora era in guerra. Con tutto quello che ne conseguiva.