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JB: "Yo brotherino!"
Disse andandogli incontro. Elia per tutta risposta gli diede con una mossa abbastanza seccatata una busta al cui interno c'erano degli abiti.
Elia: "Ecco il tuo cambio. Ho visto le indicazioni di un bagno giù in fondo. Ci vediamo fuori..."
gli rispose con un tono tagliente e stanco. Una sensazione dovuta sia al fatto che era stato buttato giù dal letto dopo una giornata di lavoro presso la fabbrica di famiglia; sia per il fatto che, evidentemente, Elia non si stava fidando delle accuse subite poco meno di un'ora fa da quello sciagurato del fratello.
JB: "tsk! è bello vederti anche per me, testa di cazzo"
Il ghoul non rispose. Troppo signorile, molto più capace di comportarsi e di capire quando era meglio parlare e quando invece era il caso di stare zitti. Elia non aveva dati per dire realmente che il fratello era il solito cialtrone. Inoltre il fatto che fosse vestito solo di una coperta, sporco e con un pessimo odore addosso non lo rassicuravano. Dentro di lui c'era preoccupazione sia perchè il ghoul amava il suo domitor, sia perchè il fratello minore amava il maggiore.
Mentre il writer accoglieva il consiglio ricevuto sulla locazione per mettersi un po' a posto, l'imprenditore si rivolgeva alla guardia per chiedere numi sulla situazione del fratello, non facendo mai direttamente il nome di Jack, ma limitandosi ad appellativi che lo indicassero. Elia era bravo in un tipo di arte della dialettica più ponderata e meno aggressiva. Sostanzialmente un carattere esattamente opposto a quello del vampiro.
Jack trovò facilmente il bagno. L'odore di piscio era pungente e pesante, molto più presente rispetto a quello dell'ammoniaca versata a litri dagli inservienti sui pavimenti di mattina. I colori delle piastrelle che ricoprivano sia pavimenti che pareti erano chiari. Eppure davano una sensazione di tetro disordine fors'anche a causa del fatto che i quadrelli erano rotti o crepati o sbeccati, dando una forma discontinua al tutto. Inoltre lo sporco incrostato e mai tolto, formava una patina dissonante rispetto a quello che doveva essere l'antico colore ormai non più presente. JB si avvicinò ad un lavello, aprì l'acqua e se la buttò un paio di volte sul viso quasi a volersi svegliare. Poggiandosi con le mani sulla superfice del lavabo guardò il suo riflesso e, in particolare, negli occhi di quella figura che lo stava fissando. Non aveva tempo per capire il significato del suo stesso sguardo, che aveva un che di malato e febbricitante - forse invero solo una sua autoconvinzione dovuta al tragico risveglio di quella mattina - impresso come un velo opaco. Il vampiro si girò a cercare la carta, ma questa non c'era. Un bocchettone che buttava fuori aria calda sopperiva alla funzione di fazzoletti ed ascigamani. Il sapone neppure c'era, ad eccezione di qualche schizzo rosicchiato dalle profondità dei dispensatori al muro. Usando quel poco che aveva si diede una passata, insufficiente per qualsiasi scopo di vera pulizia. Poi si vestì e si affrettò verso l'uscita. Elia era lì ad aspettarlo: braccia conserte incrociate sul petto, volto pensieroso, schiena appoggiata alla portiera di una gazzella della polizia. Quando gli sguardi dei due si incrociarono fu il ghoul ad alzarsi e scattare, indicando la vettura parcheggiata solo poco più avanti. Prima di dire qualsiasi cosa, entrambi attesero di essere dentro l'abitacolo. JB controllò che c'era tutto quello che aveva chiesto al ghoul.
JB : "E la scheda? "
Domandò sguarnito, notando che sul display del cellulare ne era indicata proprio l'assenza
Elia: "e secondo te dove diavolo la vado a trovare una scheda telefonica nuova a quest'ora?"
Il vampiro sbuffò mettendosi in tasca quello che aveva ricevuto e giocando per qualche secondo con una torcia che il fratello aveva deciso di portargli visto che sarebbero andati in un cimitero sicuramente non illuminato.
Elia: "allora?"
JB: "mh?"
rispose alla domanda con un mugugno interrogativo
Elia: "si può sapere che è successo? La guardia mi ha detto che sei stato trovato davanti ad un luna park abbandonato, farneticando di aggressioni e di essere stato rapinato"
JB: "strano, pensavo di aver dato anche l'impressione di essere in uno stato confusionale! è tutto un complotto contro di me!"
rispose dando importanza a quesiti dentro la sua testa invece che a quelli del fratello
Elia: "contro di te? chi?! si può sapere che cosa stai dicendo? vuoi spiegarti una buona volta?!"
la calma e l'applomb svanivano lentamente ed inesorabilmente durante il dialogo. Anche se persona rispettabile e signorile, Elia Brook non poteva reggere la demenza infantile di quell'eterno peter pan del fratello.
JB: "yo fratellino, accanna i giochi! Mo ti spiego tutto!"
la macchina macinava asfalto mentre il vampiro iniziò a narrare la sua storia su quei giorni a villa dreyfus. Parlò di Jim ed Ed, degli altri partecipanti, della casa e dei suoi indizi, di Lucius come nuovo alleato e del vampiro Cibele. Infine disse che aveva incontrato una persona a cui anche lui non poteva opporsi a causa della sua razza... della sua nuova razza ad essere precisi. Elia ebbe un attimo di mancamento a quell'informazione
Elia: "quindi esiste davvero qualcuno a cui anche il grande JB si piega? Fantastico, gli voglio già bene!"
lo canzonò
JB: "Elia non fare lo stronzo o le prendi"
rispose indispettito, ma poi riprese il lungo racconto, tenendo però ben fuori come argomenti il fatto che esista una torre d'avorio e una camarilla. L'importante è che Elia sapesse che JB - anche JB - aveva più alte sfere a cui rispondere e che ne aveva già conosciuta una tra le maggiori in quella città. Infine una raccomandazione.
JB: "ora che arriviamo al cimitero non fermarti davanti all'ingresso. Non voglio che ti veda dato che non so tutt'ora quanto la cosa ti possa mettere in pericolo. Ti mando un messaggio se usiamo altri mezzi invece che andare assieme in macchiana."
Elia: "Jack è quasi scontato che tu e il tuo amico verrete in macchina con me."
JB: "perchè?"
Elia: "mi hai detto che quel prete si è rifatto una vita in europa e ha viaggiato fino in america prendendosi un periodo di pausa dal suo dicastero. Questo significa che sarà giunto al cimitero di michound da solo a piedi o, molto più probabilmente in taxi. Se vi dovete spostare in un'altra zona di New Orleans allora dovremmo andare assieme"
JB: "bhe possiamo sempre prendere un taxi! E poi nessuno ci dice che non sia accompagnato proprio da Ed e Jim o che arrivare da questi due a piedi non sia più agevole che spostarci con i mezzi"
Elia: "Jack tu hai dei vestiti nuovi, di certo dovrai dargli una spiegazione sul perchè ti sei fatto vivo all'una di notte invece che in un'orario meno tardo. Inoltre chi ti ha dato soldi?"
JB: "aaaaaaaahhh!!!"
urlò anche perchè non voleva più sentirlo
JB: "se andiamo assieme ti chiamerò B e nient'altro. Questo è quanto"
Elia sospirò mestamente
Elia: "va bene Jack, facciamo come dici tu"
disse arreso e stanco
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