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Dopo l'orribile attacco terroristico subito da Terrytown, i prezzi degli immobili, così come l'immagine stessa del luogo, crollarono irrimediabilmente. Ciò portò alla creazione di una piccola bolla speculativa, sfruttata da una delle tante holding del mattone.
Nei due anni successivi al cratere del 404, i lavori procedettero lentamente, ma senza sosta: vecchi edifici vicini furono risanati e uniti, le facciate vennero rimodernate e nuovi parcheggi furono asfaltati. Gli abitanti del luogo si aspettavano di veder sorgere un nuovo centro commerciale o chissà quale altra meraviglia del capitalismo USA. Tuttavia, quando gli operai sgombrarono il campo, non c'era altro che un semplice e noioso complesso di uffici in serie, tetri magazzini abitati solo da addetti logistici assonnati in sella al muletto e garage privati per le consegne dei fornitori. Inizialmente la gente ci scherzava su, visto che quel grigio mostro sembrava tanto la Dunder Mifflin Paper Company, Inc.
Ma alla fine la novità venne a noia, e scomparve dall'anonimato di una grande città. Fu così che il nuovo sito per la Cappella Tremere iniziò a prendere forma, all'insaputa di tutti, anche degli Stregoni locali.
SPOILER (clicca per visualizzare)
Il camion svoltò pigramente su una delle principali vie del quartiere, con il fiume che scorreva a destra. Jonathan si trovava all'interno dell'abitacolo insieme al suo autista e al fratello conosciuto da poco, un tale Elias. Non aveva parlato molto durante il tragitto, standosene spaparanzato con i piedi sul cruscotto mentre leggeva un giornaletto fregato al guidatore. Quando Jonathan chiedeva qualcosa Elias ascoltava attento, anche se il modo in cui lo osservava dava la fastidiosa sensazione di essere costantemente sotto esame. Senza contare quella continua, sorda sensazione di fastidio che Vardaman sentiva da quando era entrato nell'abitacolo. Un misto tra la Sete e qualcosa di indefinito, che lo faceva sentire un po' confuso.
"Secondo me, e parlo da ex-peso medio, Elon aprirà il culo al rettiliano." Nel dirlo batté la mano su una pagina del giornaletto, dove si parlava di un eminente incontro di Boxe tra miliardari annoiati.
Attimi di incredibile silenzio, prima che l'autista decidesse di rispondergli.
"Non credo amico, quello sarà uno scontro tra veri uomini. Pugni, sudore e lacrime! O al massimo qualche artigliata se le storie che circolano sono vere! E aggiungiamo il fatto che Musk non potrà portare i suoi giocattoli tecnologici sul ring. Non ha la minima speranza!"
"Lo spero, sennò chi la regge più la Tecnocrazia?" Elias rise di gusto, anche un po' dell'umano.
"...eh, già!" E anche l'autista, non al passo con la battuta.
Vardaman, in cuor suo, era indeciso se sprofondare nell'apatia che si prova in mezzo ad un gruppo di ritardati o mettere direttamente le mani al collo del pazzoide. Per sua fortuna erano arrivati al punto di scarico, una nuova struttura nel bel mezzo di Terrytown. Moderna ma anonima, un bel passo in avanti rispetto all'affollata chiesa che ospitava la cappella. Di certo più assennata.
Il cancello automatico nella zona ingresso fornitori si aprì docilmente, e il tir sfilò a passo d'uomo verso le saracinesche rialzate del punto scarico. Una sola di queste era aperta e illuminata, e c'erano due figure ad attendere. Un operaio e Agnieszka, la bassa, arcigna donna venuta a distruggere la quiete del clan.
"Johnny, Johnny...che dire! E' stata una bella scarpinata, ma alla fine siamo arrivati al bivio! Da qui non posso far altro che augurarti di prendere le scelte più assennate possibili!" Mentre il camion faceva manovra per andare a marcia indietro e collegarsi alla serranda di scarico Elias aprì la portiera. "Ti precedo dentro, non appena fatto manda via l'autista e raggiungici dentro!" Prima di saltare giù salutò l'autista, Mark. "Ciao Bob! Buona fortuna per Trump 2024, faccio il tifo per voi!"SPOILER (clicca per visualizzare)Situazione attuale di ps e fdv.
Ps:[/color] max-7 WP: max -1
Come vedi l'aggravato che avevi per l'assunzione dell'intruglio è sparito, anche se sei un po' a corto di sangue.
Edited by Shaitan - 15/7/2023, 12:15
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infastidito dal viaggio e dalla compagnia in genere, ma estatico del fatto che la corsa fosse quasi finita, Jonathan non potè fare a meno di sospirare, una volta sceso dal camion.
L'aria inquinata e palustre di Nola era quasi un toccasana. a dispetto di trovarsi vicino a uno dei segni più feroci della follia sabbatica, Vardaman si sentì finalmente a casa sua.
Rimirò la struttura con fare attento. non nè conosceva la natura, non poteva conoscerla. Eppure il carico era stato portato in questa sede. che si trattasse di un rifugio? di qualcosa di simile?
Contemplò in quel momento che più di tutto percepiva più di un accenno di sete. Lo stress di avere a che fare con un simile stronzo era una giustificazione più che valida per lui, ma parlandosi di tremere si assicurò prima che tutto il suo vestiario fosse apposto, che non avesse piccole macchie di sangue qui e la, residui di un trucchetto di quel tipo.
quindi proseguì.
annuì in direzione di Elias, reprimendo un'ultima volta il bisogno di strozzarlo. quindi si diresse verso il pilota con i dubbi sull'intelligenza del suo personale. Era il camionista a essere un deficiente o l'aura di Elias annichiliva i neuroni?
è improbabile, ma spiegherebbe alcune storie che ho sentito a nola. Magari Elias è qui da anni e si accompagna solo dei peggio stronzi...
raggiunse il camionista. e come pattuito gli diede una busta con un compenso standard più un piccolo extra per non fare domande di sorta. sei stato bravo Mark. Goditi la serata con tua... "moglie" gli ammiccò riprendendo un sorriso diplomatico convinto, sicuro del fatto che le uniche donne a cui il soggetto era interessato fossero a pagamento e ben lontane da casa sua.
Fatto ciò inspirò profondamente una volta, memore del fatto che doveva tornare a splendere a dispetto di tutto. e si incamminò all'interno.. -
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L'autista prese il malloppo, ringraziò ed uscì dalla cabina. Sapeva di dover lasciare il mezzo lì, quindi si diresse a piedi verso l'uscita pedonale, oltre la quale venne inghiottito da Terrytown.
Jonathan si controllò velocemente, anche allo specchietto laterale del veicolo, ed era come sempre impeccabile. Per un attimo si chiese se fosse stato lui a comprare quel due bottoni Cleofe Finati che indossava, ma con tutta probabilità era stata la premurosa Martha. Sicuro di sé, si avvicinò alla porta di servizio e premette il campanello. Nei cinque secondi di attesa notò una telecamera alla sua sinistra, e altre disseminate in giro.
L'ingresso si aprì con un cicalio elettrico, permettendogli di entrare in quella che era chiaramente un locale di scarico. Agnieszka e Elias stavano paralleli sulle due porte aperte del container, tracciando simboli nel vuoto, mormorando canti. Ad ogni gesto seguiva un brillante baluginio, come quando un bambino agita velocemente una stella filante per tracciare un cerchio in aria. L'addetto aveva appena attaccato una robusta fune da traino in acciaio al gancio del più piccolo container interno - che qualcuno avrebbe definita una matrioska -, e ora armeggiava con i comandi per azionare i tiranti e far uscire lo scuro rettangolo dalla sua crisalide.
Quello era un sarcofago, una scatola, uno scrigno e una prigione. Irradiava potere, qualcosa diverso dai sigilli speculari in cui era stata dolcemente avvolta. Un ingenuo avrebbe registrato il solo senso lato di questa percezione, ma Vardaman sapeva che la parte più terribile di una novità sono le sue insite, infide possibilità. E quelle non sono mai chiare.
Nel clangore che seguì l'estrazione del prezioso carico la donna, dal viso pallido dipinto di un'espressione infelice, notò la presenza di Vardaman e lo perforò con lo sguardo, ordinandogli di fare il giro e raggiungere il suo fianco.
"Vardaman." Un saluto piuttosto secco, che faticò a sovrastare il casino presente.SPOILER (clicca per visualizzare)Ovviamente hai tempo di guardarti intorno, unica cosa tieni conto che l'operaio è un bot. Non risponderà a nulla, non ti calcolerà di una virgola.
Come descritto Elias E Agniezska stanno disfacendo alcune delle protezioni del carico che hai precedentemente percepito. Alcune le riconosci (rifugio consacrato, interdizioni simili ma più complicate di quelle basi).. -
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l'attenzione di Jonathan per i dettagli di fronte a una situazione di costume era già stata ampiamente dimostrata, ma non era un buon motivo per farne a meno. In una situazione del genere, come in un salotto di repubblicani, non era importante sapere cosa stesse succedendo quanto farlo apparire. Signora...
Un saluto doveroso, accompagnato da un chinare del capo. poi un religioso silenzio, contemplando l'opera di sbroglio dei vari riti di protezione. La taumaturgia applicata in quel modo era sensazionale, ma non si aspettava nulla del genere. Non erano certo il suo campo tutti quei riti protettivi ma era comunque un pacco tremere.
se non ve ne fossero stati sarebbe stato pure peggio immagino.
mi domando se avrei dovuto comunque chiederlo.
Attese defilato, attento a ciò che succedeva ma senza intervenire. Sarebbe stata Agniezska a farsi avanti, in quanto superiore nella piramide.. -
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Il container interno venne fuori con un ultimo strattone del verricello a monte, e poi fu solo silenzio.
I due Tremere si scambiarono un cenno, e Elias iniziò a circumnavigare il gigantesco rettangolo nero, mentre Agniezska si rivolse a Jonathan, rassicurandolo. "Finito qui parleremo vis a vis, voglio sapere come è andata. Poi ti mostrerò tutta la struttura: la nostra nuova Cappella."
dirigendosi verso l'apertura del container interno, che in realtà sembrava essere una lastra di metallo intatta. "Questo trasporto viene chiamato Leeren Grabes, la Tomba Vuota," spiegò con tono condiscendente. "perché se aperto con la forza, distrugge ogni cosa al suo interno, lasciando solo un vuoto a pressione negativa."
La donna posò il palmo sulla piastra in alto a destra -era in punta di piedi-, e spinse alla ricerca di un punto morbido perfettamente simile al resto del materiale. La sua mano sprofondò fino al polso nel solido, raspò alla chiara ricerca di qualcosa, fino a far scattare una serie di serrature. Il dolce clangore durò per quattro secondi di seguito, seguito da un rumore simile al soffio di un pacchetto sottovuoto che viene aperto.
La lastra si piegò e accartocciò come carta velina, partendo dal centro verso i due lati, fino a scomparire del tutto. Venne alla luce che il blindato era più ampio e profondo di quanto apparisse all'esterno, con i due lati foderati di una ventina di bauli metallici rinforzati, disposti uno sopra l'altro. Poi scatoloni anonimi, neanche fossero in pieno trasloco, una vecchia libreria in mogano assicurata con delle cinghie perché non si ribaltasse, e casse larghe e profonde un metro, in cui erano state riposte ceramiche sigillate, piante, sacche, fiale e altro ancora. Nel mezzo una serie di grosse casse strette e lunghe, siglate con moderne bolle d'acquisto.
Il Leeren Grabes era intrinsecamente buio, quasi riluttante ad accogliere la luce. Era difficile scorgere i dettagli del fondo, ma se sembrava ci fossero due grosse casse verticali, e qualcosa di indefinito nel mezzo.
"Rifornimenti per i laboratori, qualche libro che renda accettabile la vostra biblioteca...e altre cosette utili."
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Interessante, una difesa alla quale del resto non potevo arrivare. Vardaman si sorprese a cercare di ricordare tra sè e sè se mai gli fosse venuto in mente di guardare nel container, anche solo una volta durante il viaggio.
Così, giusto per paranoia personale. Ma velocemente ricordò che essendo un professionista, non aveva di questi pensieri, meno che mai per la cappella tremere.
Annuì alle spiegazioni della donna osservando da dietro il suo sguardo impostato e le sue preziose lenti scure il tutto.
Prodigioso. commentò, senza un vero interlocutore. poi aggiunse E utile. osservando quindi lo srotolarsi di tutte le strumentazioni, lo stesso occhieggiò la sala circostante, ove non potè fare a meno di chiedersi il perchè quest'area fosse stata scelta.
Garantito, dopo l'assalto dei lasombra è stato criminale anche solo aspettare tutto sto tempo prima di muoversi, ma.. sulla prima impressione gli vennero in mente posti più utili, quantomeno ai suoi movimenti, al suo lavoro.
Ma ritenne abbastanza in fretta di capire che i suoi movimenti non si sposavano con il suo cazzo di clan.
...e questa da dove mi è uscita?
Attendo, vossignoria. aggiunse, non per mettere fretta, quanto più per il contrario, per un'ennesima spinta sul pedale della ruffianeria. Fece un passo indietro e attese.. -
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Elias e l'addetto iniziarono con calma a scaricare i carichi più esterni, un lavoro pesante e che solitamente avrebbe richiesto almeno quattro persone. La donna non alzò un dito ma diede alcune disposizioni su dove portare la libreria, dove portare data cassa e di attenderla, testuali parole, per gli ultimi passi.
Con ciò si congedò da Elias e invitò Jonathan a seguirla in un corridoio attiguo, di un noioso bianco aziendale. Andarono avanti in silenzio e poi presero delle scale verso il secondo piano, ospitante diversi uffici singoli. "So che finora avete avuto la libertà di vivere fuori dalla Cappella." Si girò per guardarlo. "Intendo in generale. Posso capire i più alti in grado, quei due..." schioccò le dita, facendo chiaramente finta di non ricordarsi i loro nomi. "ma anche i più elementari Apprendisti sono stati lasciati liberi, liberi di andare in giro e morire in modi estremamente stupidi." Proseguì ancora, fino all'unico ufficio aperto. Era normalissimo, ben lontano dalla ricercatezza delle camere private della Chiesa. C'era una quantità piuttosto esagerata di monitor accesi - telecamere, forse -, una scrivania con sei fascicoli grigi sparsi e tre sedie da ufficio. Al posto della finestra un grosso mobile a parete, in attesa di essere riempito. "Questo è uno degli uffici sicuri che ho fatto installare in mezzo a quelli normali, parleremo qui." Gli indicò il posto di fronte, mentre lei si metteva comoda dall'altra parte della scrivania. Mosse il mouse, digitò qualcosa e avvicinò il volto ad uno schermo per leggere meglio.
Guardando meglio due dei fascicoli erano aperti, ed erano degli identikit su due donne. Impossibile leggere bene cosa vi fosse scritto, ma saltavano all'occhio le foto. Due visi già visti, Apprendiste di infimo rango sparite chissà dove: Rosalind karnstein e Lesley Monaghan.
"Prima del resoconto vorrei parlare un po', sono curiosa." si voltò per guardarlo, o meglio inchiodarlo. "Ho letto di te, Vardaman. Sei una figura nel mezzo che non ha mai preso uno più giovane sotto la sua ala, ne si è finora interessato pubblicamente alla Tanner e a Johnson. E nel privato che rapporto hai con quei due?"
"Parlami di loro."SPOILER (clicca per visualizzare)Le due tipe citate sono, o erano, due apprendiste del più basso rango. Niente di speciale o utile, ti verrebbe da pensare che l'unica cosa buona che hanno fatto nella non-vita è stata sparire. Ma, si sa, anche per quello serve il permesso dei superiori. E nessuna delle due lo ha avuto.. -
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Seguita la donna e limitandosi ad un paio di cenni del capo, a segno che stava comunque ascoltando, l'apprendista si mosse lungo i corridoi della nuova cappella cercando con attenzione di considerarne le dimensioni, gli eventuali dormitori, gli spazi per gli uffici e le sicurezze di categoria più "umana". Nella sua testa era già a conoscenza del fatto che non poteva certo essere tutto sovrannaturale, non più almeno. L'attacco era stato devastante anche perchè alla St Louise non c'era pressochè difesa che non fosse arcana.
Dentro di se sapeva fin troppo bene che coloro il cui sangue era denso quanto antico disprezzavano la tecnologia mortale, e anche questo poteva essere un dettaglio per capire la donna. Per leggerla. Per manipolarla, per quanto possibile.
Arrivato nell'ufficio non potè che compiacersi della presenza della sala d'osservazione, un dettaglio rincuorante su quanto la sicurezza era più importante di un vecchio paradigma.
Una consolazione, nel delirio di queste notti.
Occhieggiando quindi i due fascicoli sulla scrivania Jonathan Vardaman, Politico e ruffiano d'ufficio per professione e vocazione personale, non fece altro che risistemarsi gli occhiali sul grugno sospirando. A essere sincero... Sono stupito che siano solo due. ...Comprendo pienamente che un eccesso di leggerezza sulla sicurezza degli apprendisti ha portato a situazioni spiacevoli.
Avrebbe parlato per ORE della differenza tra le morte e lui, ma si forzò a evitare. Per il momento almeno.
La domanda sui due Magister d'altro canto, era molto meno personale, e da un certo punto di vista gli avrebbe evitato digressioni futili.
Dunque... guardò in alto schioccando leggermente le labbra come a raccogliere pensieri Magister Tanner ha natali importanti, progenie di Ignatius Kramer e mantenente il suo posto nell'arpiato per volere della reggenza Maundrell. Fedelista di quest'ultimo, ha fatto... del suo meglio... come arpia. Ma quello per cui è rinomata è l'arte tecnomantica. Fece una pausa di un secondo, cercando di cogliere la reazione a queste parole della donna, se disgusto, indifferenza o approvazione. Arte per la quale aveva il pieno sostegno di Maundrell, Arte del quale era al momento l'unica artigiana.
Tentennò Su malachia: Sulla tanner si era tenuto neutrale perchè non aveva idea di che fine avesse fatto, e dentro di sè la dava già come inscatolata e rispedita a vienna per posta ma... di Johnson forse avrebbe dovuto dire qualcosa di più positivo? O l'eccesso di lodi sarebbe risultato falso?
Coraggio Jona... hai la lingua d'argento, è il momento di dimostrarlo.
Malachia d'altro canto è un magister con cui ho avuto più a che fare. Lo posso definire un magister duro come bisognerebbe essere con gli apprendisti, capace di usare pugno di ferro in situazioni che lo richiedono. Aggiungendo che è il nostro ramo di controllo nello sceriffato, ha sempre saputo sfruttare le sue valenze di Lancia per veicolare e guidare duramente gli iniziati. Aggiungerei anche che, prima del cambio di guardia, era molto influente sui giudizi dell'attuale Primogeno Ventrue. Ma ammetto che ora questa informazione non so quanto sia concreta, non con lo sceriffo Cooper.
Fece un'ulteriore pausa, ma aggiunse poi una risposta più specifica In sostanza non ho avuto mai molti rapporti con Tanner, ma ho lavorato spesso con Johnson quando la situazione richiedeva meno forza bruta e più... comprensione del prossimo.
E per quanto riguarda me aggiunse Non ho ritenuto ancora il momento opportuno per prendere alcun apprendista sotto la mia ala. Il mio lavoro per la cappella e il clan hanno sempre avuto la giusta priorità.. -
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Nel suo tirar le somme sulle industrie Weyland dovette subire scontrarsi con un muro molto elementare: aveva visto poco e niente, in un tempo estremamente risicato. Probabilmente il superiore non gli avrebbe negato un giretto post-chiacchierata, se ne avesse avuto voglia. Nei pressi dell'ufficio gli venne in mente un dettaglio: la struttura era stata costruita su un lotto leggermente più rialzato dei dintorni, e nonostante fosse tutto asfaltato per permettere il transito di mezzi non aveva visto alcun ingresso a garage sotterranei, tutti situati a livello terra. Costruire sottoterra era sempre dispendioso, soprattutto a New Orleans. Ma il Clan era pieno di soldi proprio grazie a vampiri come lui, e ripartire per tutta la struttura i punti più importanti era la scelta più sensata.
"Se mi viene detto che qualcuno ha fatto del suo meglio sono portata ad etichettarlo come uno scarto, ma soprattutto a pensare che ci siamo accontentati." Lo interruppe così, gettando acido sul nome della Tanner. "Una Arpia è molto più utile di un Flagello, se sa come agire..." Un attimo di dubbio, si corresse. "No, non Flagello. Voi li chiamate Lance, no?" Agitò con noncuranza la sinistra, impressione che si dilungò anche sull'argomento Tecnomanzia. "Arte sfruttata più per suo tornaconto che per la Cappella, mi sembra. O meglio, lasciandosi sfruttare dall'ex Sceriffo."
In che modo... iniziò, non riuscendo a smascherare una particella d'interesse in tono e sembiante. "è diventata maestra di quella via? Ci saranno sicuramente state delle voci, interesse in merito. Presumi che sia stata istruita da Maundrell stesso o magari da elementi esterni?" Prese un altro plico e lo aprì per una veloce lettura." Anche perché non ci sono tracce di tomi su quell'argomento nei vostri registri, né ho documenti di transito che attestino suoi viaggi verso altre Cappelle."
Allontanò una fastidiosa ciocca dalla fronte, poi continuò.
"Conclusioni simili alle mie, per quel poco che ho potuto estrarre da questo cumulo di carta straccia." Cennò annoiato a tutti quei rapporti sulla scrivania, che in altre mani sarebbero stati visti come oro colato. "Sotto tutta la manfrina da Centrista e il parlare che mi hai snocciolato addosso ho l'impressione che reputi miss Tanner al mio stesso modo: un inutile strumento, che non ha fatto passi in avanti nella nostra gerarchia, tantomeno in quella dell'Arpiato. Il seggio di Primo Arpia è ancora vagante, a quanto leggo..." Sfogliò alcune pagine. "Nei prossimi mesi deve essere nostra premura fornire una nuova Arpia dalla casata, e nel tempo farle prendere il Seggio di comando..." Pensoso silenzio. "Che tu sappia ci sono dei Fratelli di altri Clan vicini al ruolo, o che ritieni possano esserlo in futuro?"
Quando venne il turno di Malachia lo lasciò parlare, sprofondando di qualche centimetro sulla comoda sedia in pelle. Curioso come uno scricciolo così piccolo, dall'apparenza dolce e innocente, potesse detenere tanto potere.
"Quindi Johnson è un maglio. Non puoi usarlo per accarezzare, ma funziona bene se usato per colpire ripetutamente una zona molle." Non aggiunse altro, non subito. Il dubbio che fosse più interessata alla Tecnomante era nell'aria, Jonathan poteva sentirlo sulla punta della lingua.
Il commento in coda alleggerì il discorso, seppur per poco. "Quando dei nuovi apprendisti entreranno a far parte di questa Cappella mi aspetto che sarai il primo ad istruirli sulle nostre leggi, Vardaman. In fondo sei rimasto il solo a poter svolgere un simile compito, non contando un Apprendista pieno di Debiti di Vita di nome Inoue." Altra cartella aperta, stavolta c'era la foto di Musashi Inoue e i suoi dati. "Attualmente irraggiungibile." Rise, come di una brutta battuta.
Chiuse con fastidio il plico e deviò il discorso sull'arteria principale, Malachia e Eloisa.
"Entrare nel personale di quanto quei due hanno combinato negli anni è piuttosto difficile, ma per le poche voci che ho potuto sentire al vostro Monteleone entrambi si tenevano separati dagli altri Clan. Non hanno costruito alcun rapporto duraturo con gli altri Fondatori, lasciandoci soli nel gregge. Che tu sappia avevano Coterie di sorta, Fratelli fidati negli altri Clan?"
"Ma più di tutto questo, mi chiedo, perché hanno pensato che litigarsi la poltrona di Reggente avrebbe dato loro qualche diritto? Due Magister chiusi nel loro ruolo, che non tentato di portare beneficio alla Piramide, che non coltivano alleanze e che pensano di poter decidere di propria sponte chi deve sedersi su questa sedia. "
"Voglio il tuo parere al riguardo, senza sconti." Tremendamente sincera, al punto che Jonathan iniziò a sentirsi in difficoltà.. -
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Riguardo alla Tanner, Vardaman si limitò a commentare con Kramer ci aveva abituato molto bene, su questo non ci sono dubbi.
tentennò quindi sulla domanda fattagli riguardo gli altri clan.
Rivali? Forse Julius, se non insistesse a non contare una mazza di nulla. Magari la sua valletta anche... ammesso che non sia un'esntesione dello stesso...
Tentennò un attimo, prima di aggiungere. Ho qualche nome sotto occhio, lo ammetto. Ma non saprei dire se sono destinati alla grandezza o bruceranno nel fuoco dei loro problemi. Ancora non vedo la determinazione che pretenderei per il ruolo in nessuno... e anche se I clan più papabili al momento sono Brujah e Malkavian, mi manterrei sull'osservazione. per ora.
Sulla tecnomanzia non aveva molto da dire: semplicemente non ne aveva idea. Credo di non avere risposta a riguardo. Più che dirle che non l'ha appresa da me. Forse nei registri di Maundrell potrebbe esserci qualcosa ma certamente ci avrà già guardato.
Almeno in quelli in cappella per un istante il pensiero di Vardaman si lanciò sullo studio privato di Maundrell. sull'argento. su quello strano golem. E sul fatto che non sentiva il bisogno di condividerlo... forse non ancora.
Annuì ancora alla descrizione di Johnson, ma smise di annuire quando la donna lo "intimò" quasi di dare seguito a nuovi apprendisti. Un sentimento di fastidio che non riusciva a comprendere appieno si fece strada nella sua mente, ma non riuscì a identificarlo.
...comprendo, la cappella ha bisogno certamente del mio impegno. lo disse, ma non sembrava nemmeno convinto a se stesso.
indugiò sul nome di Inoue, ma non gli diceva comunque nulla qiomdo cercò di soprassedere ignorando il discorso.
si mantenne sui suoi pensieri, mentre condivideva bene o male il pensiero della donna e si sorprendeva di quanto fosse lucido.Non conoscevo i loro intrallazzi privati. So che Tanner si è intrattenuta molto con cainiti che poi sono spariti dopo missioni suicide, ma i dettagli risalgono a un decennio e più fa, e all'epoca erano fuori dal mio radar.
Johnson d'altro canto, dopo l'attacco alla cappella alla quale è sopravvissuto, ha cercato di dare fondamento al suo ruolo. Non commento la guerra intestina ma dal lato camarilla ha fatto un lavoro più che decente.
Preso in contropiede infine, tentennante, cercò di mantenere la classica verve. si aggiustò gli occhiali sul naso, portò la mano alla spalla per scrollare della polvere, quindi rispose.
Onestamente credo che l'assenza di Maundrell nel suo ruolo abbia dato false aspettative ad entrambi.
Non ho la competenza per dirne appieno si affrettò a dire ma posso immaginare che un leader poco concreto, o forse troppo concentrato su un aspetto delle sue mansioni e non su tutti... possa mancare quando si tratta di riportare alla via i sottoposti.
Ma è una teoria, signora. In quanto tale è solo supportata da esperienza personale, che può essere molto poco in determinati contesti.. -
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"E' di certo un campo molto umorale." Ammise. "Probabilmente sarà meglio affrontare un'ascesa alla volta, ma nel caso in cui ci ritrovassimo indietro in quella gara ricorda di tenerti vicino questi papabili, in modo da dirigerli secondo il caso." Uno stizzito stirare di labbra da parte della donna, che lasciò al più giovane Stregone la chiusura in merito.
Riprese parola sulla Tanner. "La cosa che trovo molto divertente..." e non sorrideva "è che il signor Johnson è ancora convinto di meritare quel ruolo, nonostante dal mio arrivo non stia facendo nulla. Mentre miss Tanner è addirittura fuggita!" Esclamò con un brutto tono ilare, che non si riflesse sullo sguardo freddo ed indagatore. "Cosa che mi ha, a malincuore, costretto a scomunicarla ufficialmente."
"Un editto che non si riflette sulla Torre, e che quindi non porterà a Cacce di Sangue comuni...sarà una cosa inter nos."
Edited by Shaitan - 8/8/2023, 11:59. -
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il parlare della donna accendeva in Jonathan la speranza non indifferente di rimanere a New Orleans come cosa garantita, ma il politicante e l'affabulatore che era abituato a consultare simbolicamente all'interno della sua mente non potevano fare a meno di constatare quanto questa "rassiucrazione" potesse solo essere fumo negli occhi.
Non poteva certo bastare non essere un imbecille, non con queste accuse pendenti sulla Big Easy.
Ho già occhi sui candidati più papabili, Vossignoria. ribattè, tentando un mezzo sorriso che svanì però molto rapidamente.
Magister Johnson... nella sua testa avrebbe voluto difenderlo, ma non certo per chissà quale legame. No, Johnson gli serviva, l'uomo all'interno dello sceriffato, il manipolabile, la creatura che gli avrebbe potuto aprire la strada al commercio con altre taumaturgie, con i Giovanni con...
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...Vardaman stava scavalcando la piramide, e si impallò qualche secondo a rendersi conto che lo stava facendo.
...cosa cazzo mi sta facendo questa??? il volto solare di Jonathan si rabbuiò. ...presumo che sia impegnato con il cambio di guardia. Nuovo sceriffo, nuove politiche... Possiamo dire che stia peccando di prospettiva, ma non saprei quanto di solerzia.... una sviolinata ulteriore, ma più artefatta, forzata. Qualcosa non stava andando, e Vardaman si stava accorgendo di un cambiamento di mentalità suo che non poteva del tutto controllare.
Ma se a questo pensiero non poteva porre argine, l'impostazione del suo volto si irrigidì in una smorfia severa alla notizia della Tanner scomunicata.
Comprendo. i pugni si smollarono, infilandosi rapidamente nelle tasche, mani tranquille.
In questo caso immagino che spetti comunque a noi... a me... risolvere questo impiccio per la piramide. Una buona iniziativa per segnare la rinnovata faccia severa del clan.
Se il mio pensiero è corretto, ovviamente si affrettò a precisare, ma poi aggiunse sarà mia premura accedere ai suoi dati e documenti quanto prima. Dovrò bloccare seguaci, contatti, conti segreti.... -
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Quegli attimi di blocco non sfuggirono alla donna, soprattutto perché venivano da una persona che amava dar fiato alla bocca. Scoccò un'occhiata incuriosita all'Ancilla, ribattendo alle scusanti in favore di Malachia con un annuire apparentemente scocciato.
Jonathan parlò, Agniezska invece non disse nulla. Continuò a guardarlo in un modo che solo in prima battuta poteva essere scambiato per ligio ascolto, ma che in realtà pesava come una sonda gratuita. Era difficile capire cosa avesse nella testa quella maledetta donna, che un momento prima rideva delle sventure dei propri inetti consanguinei e poi colpiva duramente con un silenzioso maglio. Il Tremere libero non poté far a meno di chiedersi se avesse fatto qualche passo di troppo, espresso male un concetto, o chissà cos'altro.
Quello, riconobbe, era un modo terribilmente efficiente di vedersela con i sottoposti: instillare il dubbio. I giusti avrebbero proseguito con impegno, mentre chi era nel torto...
"Si." Un assenso secco, che interruppe ogni divagare dell'uomo. "Dobbiamo stringere il cappio, prima che riesca a trovare il modo di andarsene dalla città o trovi un rifugio a cui non possiamo arrivare."
"Quindi hai già idea su come agire, ottimo."
Un cinguettio interruppe l'Anziana, che tirò fuori il telefono e fisso impietrita lo schermo. Seguì un attimo di fastidio e uno sguardo ad un preciso plico, che avvicinò a se.
"A breve dovrò assentarmi per sistemare una faccenda impellente, per cui se non hai domande sui tuoi ultimi ordini possiamo passare al resoconto sul trasporto."
Edited by Shaitan - 8/8/2023, 12:00. -
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Sforzandosi di tornare nei "ranghi", Vardaman si stava già convincendo che quella maledetta stesse deliberatamente insinuando il dubbio nella sua mente. I poteri dei taumaturghi sono del resto ampi e vasti, e nella testa del fratello iniziava a dipingersi l'orrenda ombra della "via Corruptio".
è così basso il livello, bastarda?!
Tuttavia Jonathan non era un rabbioso sprovveduto, ma un politicante. Abituato da decenni a piazzare sul volto una seconda pelle di chi comunque, anche con un coltello nello stomaco, è in pieno controllo.
Nessuna domanda, se non l'ovvio. La questione può essere estesa anche al resto della piramide presente? La scomunica, per quanto inter nos, mi dà il permesso di ricorrere alle arti per fare ciò che è necessario? la consultazione della biblioteca è auspicabile? fece una breve pausa. aspettò le risposte. poi si volse verso Agnezska. Ah. Ovviamente mi servono i fascicoli su Eloise.tese quasi le mani in avanti, non abbastanza da essere palese ma sicuramente in modo tipico di chi se lo aspettava di fondo. Del resto le sue indagini sono andate anche sin dove io non ho avuto mai il diritto di andare, sarebbe idiota pensare che io sappia più di quanto non abbia scoperto lei in queste poche notti.
Sebbene motivato da una leggera avidità e necessità di fondi, Vardaman non stava poi troppo mentendo. In quanto apprendista la piramide lo aveva sempre e comunque tenuto al suo posto, fare le scarpe al proprio superiore non era esattamente il primo pensiero della giornata.
Dopodichè mi concentrerò sul trovare la fuggiasca. Se il tempo è dalla mia ve la riporterò indietro.. -
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"Quei pochi rimasti hanno altri compiti da svolgere, ma se avrai domande durante la ricerca potrai liberamente approcciarti ad Elias." piccola pausa. "Per quanto ci riguarda si, puoi agire tranquillamente nei suoi confronti usando tutto quello che hai nella santa barbara. Non mi aspetto certo che tu possa catturarla solo con del miele." Non nascose il divertimento alla richiesta di accedere alla biblioteca. "Potrai chiedere ad Elin, anche se in misura contenuta; quando l'ho sentita oggi era ancora impegnata a recuperare tutti i tomi sparsi dai nostri colleghi. "
Riguardo al fascicolo annuì, ma per il momento non gli consegnò nulla di pronto. Piuttosto, lo spronò ad andare avanti e fare rapporto. "Proseguiamo.".
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