Salle Mnemach

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  1. Alice William
     
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    Alice salutò la Clark con un semplice “Lunganotte” un attimo prima che la sorella se ne andasse in tutta fretta.

    Ascoltò poi la Delgado che in assenza dell’altra donna si concentrò su di lei. Dopo un ultima stilettata alla bionda venne il suo turno… “ Mi dispiace se ho dato l’impressione sbagliata, non era certo mia intenzione quella di minimizzare il lavoro dello Sceriffo, anzi, per quello che ho sentito il suo intervento tempestivo ha evitato problematiche maggiori per la serata. Forse non mi sono ben espressa” Alice non avrebbe mai dubitato del lavoro dello Sceriffo, soprattutto non lo avrebbe mai fatto ad alta voce!

    La Custode le indicò tra la folla la Lancia Gangrel, Alice rimase affascinata da quella creatura, la pelle leopardata la rendeva tanto particolare quanto splendida, pigramente appoggiata al muro ma con sguardo attento a ogni movimento intorno a lei. Alice era certa che al primo pericolo ravvisato avrebbe reagito in un attimo. Era strana certo, ma era quel tipo di stranezza che Alice trovava affascinante.Molto probabilmente il suo viso lasciò intuire a chi la guardava che era colpita dalla O’Ryordan, ma non se ne preoccupò più di tanto.

    Certo, Alice va benissimo” sorrise. Un lieve cenno del capo a dimostrare il suo assenso, un sorriso amaro “La ringrazio anzi per la delicatezza che ha mostrato nei miei riguardi” con buona probabilità la Custode stava per dirle qualcosa di spiacevole, ma la cosa che realmente temeva era che, con buona probabilità, non avrebbe potuto ribattere.

    Alice prese il bigliettino dalla mano del cadavere e lo mise in borsa ringraziandolo. Sgranò gli occhi restando perplessa, per quello che disse su tale Kappa ma non commentò oltre. “ Comprendo meglio l affluenza della serata e anche la mancanza delle cariche, è senza dubbio una serata da non perdere, grazie. ” poi proseguì in relazione al ballo “Oh non credo di essere molto pratica nelle danze da sala” ammise, sperava vivamente di trovarsi abbastanza lontano dalla pista da ballo quando si fossero aperte le danze così da non incorrere in situazioni spiacevoli. Una lieve risata alla battuta del cadavere sulla nota serie. “ Lei parteciperà alle danze? Dopo che il Primogenito De La Fuente ne sancirà l’inizio?” Chiese alla donna, sicuramente lei avrebbe fatto la sua figura su quella pista, anche stando ferma. Non invidiava gli accompagnatori di donne così belle e di classe, per non risultare insignificanti dovevano avere un carisma esagerato, considerando che, al momento nessun uomo visto poteva competere con la bellezza della donna che aveva davanti e presumeva che la sua Sire non fosse da meno.

    Come se si fosse sentito chiamato in causa, Julius che di carisma ne aveva anche troppo, entrò nel suo campo visivo insieme a un altro uomo, lo conosceva, lo aveva visto altre volte, era un Anziano del suo Clan o almeno così ricordava, era sicura che la Delgado-pedia sapesse chi fosse, ma doveva trovare un modo per portarla a dirglielo senza puntare ancora di più i riflettori sul suo Clan. Non le era sfuggita l’occhiataccia che Lennox aveva rifilato all’Anziano.

    Julius-Sfregiato-Lennox avvertiva la sensazione che c’era una qualche correlazione. Fece quindi quello che era portata a fare in queste situazioni ossia ragionare analiticamente su ogni elemento, scorporarlo e poi rimontare il tutto seguendo un filo logico.
    Lennox: primogenito che, visto il trattamento riservatogli in questa serata, non stava riscuotendo molti consensi. Poteva catalogarlo nella frangia più comune e stereotipata del Clan almeno a Nola. Nonostante fosse palesemente successo qualcosa che coinvolgeva in qualche modo l’Arpia non si era distratto dalla sua inattività. A naso non le sembrava una mente votata alla politica.
    Sfregiato: Il vuoto, non aveva informazioni e neanche poteva supporre cose al momento, solo una cosa poteva dire, Lennox non sembrava gradire la sua presenza.
    Julius: sicuramente la sua forma mentis era ben diversa da quella di Lennox, opposta si poteva dire, ricordava come si era presentato a lei “Clan dei Sapienti” anche se non avesse trascorso una serata con lu,i quella presentazione le sarebbe bastata per capire la sua linea di pensiero oltre tutto, era quanto di più lontano dal Brujah medio, aveva in concessione una sala all’Eliseo e non pioveva certo dal cielo, mentre parlava aveva fatto parecchi nomi di fratelli di una certa rilevanza molto probabilmente aveva parecchie conoscenze e buoni agganci, carisma e conoscenze lo portavano a essere adatto alla politica, ricordava anche un particolare, il modo in cui Brook lo aveva salutato “La nostra prossima arpia” una semplice battuta? Forse, eppure Julius le aveva detto che se aveva favori da registrare si sarebbe potuta rivolgere a lui.
    In sintesi due visioni diverse del Clan, due approcci diversi alla politica e un Anziano in mezzo che visto lo sguardo di Lennox ,e, l’accompagnarsi con Julius forse era a più affine a quest'ultimo.
    Un pensiero prese forma nella testa di Alice, poggiava su basi molto poco solide eppure…se Julius volesse sfruttare questo momento di declino di Lennox per dare nuova aria al Clan? Magari con una filosofia più simile alla sua? Probabilmente aveva conoscenze agganci e la capacità di muovere i fili ma forse lui non era la persona giusta, nel ruolo giusto inoltre vieni preso maggiormente in considerazioni se “sponsorizzi” un altro piuttosto che te stesso, ed ecco che lo Sfregiato aveva un senso. Se Julius avesse individuato in quell’anziano un sostituto per Lennox e si stesse muovendo per coadiuvarne l’ascesa? Quale momento sarebbe migliore di quello in cui Lennox perde consensi? La teoria poteva stare in piedi, c’erano una serie d'incognite date dalle sue lacune politiche e sociali che doveva colmare ma il tutto poteva avere un senso.

    Se il suo ragionamento era anche solo in parte giusto doveva trovare il modo di salire su quel “treno” prima che arrivasse alla stazione. Chi lo guidava però non era certo di facile gestione, riusciva a parlare per ore senza dire nulla “non ti prendere in giro Alice con nessuno qui hai gioco facile” pensò. In quel momento doveva restare lì, a sentire quanto la Delgado avrebbe infierito sul suo Clan ma, prima della fine della serata, doveva trovare qualcosa, d'intelligente possibilmente, per avvicinarsi al Sapiente qualcosa d'inerente al Clan poteva andar bene e in quel momento probabilmente un pò tutti avevano l’esigenza di sputarci sentenze sopra.

    Lasciò da parte le sue riflessioni per il momento, non voleva dare un impressione sbagliata ai due fratelli e concentrò la sua attenzione nuovamente su di loro.
     
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