Salle Mnemach

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    è possibile avere un tiro di percezione + sesto senso per l'ascendente della psiconana? Se sì spendo un willpower
     
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    no, è impossibile accorgersi di una cosa simile.
    Prima di tutto bisogna contare come sta jb, non è lucido. Non avrebbe senso un tiro in questo frangente.

    Al massimo avresti potuto tentare un empatia di fronte ad un ascendente due riuscito per supporre che la reazione potesse essere esagerata. Accento su supporre.
     
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    Ma guardi, veramente io...

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    il terrore ancestrale del Sublimitas paralizzò Vardaman per un interminabile secondo.
    Non era affatto nuovo alla paura, sovrannaturale e non. Come potrebbe esserlo mai stato del resto, con la non vita e i precedenti quarant'anni.
    Ma in eliseo?
    è così veramente un nervo scoperto? Sei così isolata e in crisi da cadere preda di una gelosia?
    nella sala della pax?!
    Che cosa... umana.
    quella parola gli emerse con un disgusto importante.
    Cercò di sfilarsi la maschera a teschio, per lasciar fluire in modo legittimo lo sdegno che provava.
    Come cazzo ti permetti?!
    ...Usare doni nella zona di Pax?! Vardaman alzò la voce, con disprezzo marcato, il giusto per sovrastare le zone limitrofe della sala. Senza urlare, solo.. .a voce alta. Alta almeno da raggiungere le persone limitrofe. Forse lo spettro, ma non controllò l'effettiva distanza.
    Poi si fece leggermente da parte, ma senza mancare di guardarla fisso negli occhi. Sono deluso, Michaela. chiamarla per nome, uno smacco, a cui aggiunse un Che schifo. La voce sempre alta, ma giusta. Non c'era motivo di dare in escandescenze.
    L'avrebbe comunque fatto lei.

    Può finire in due modi, a mio pensiero
    O va in frenesia ORA davanti a me (e allora come sopra WP per dominazione uno "Stai Ferma , inferiore.") o va a vedere quello che le ho detto, e ci andrà per cazzi suoi in frenesia. in quel caso la seguo a debita distanza, per dare uno sguardo nuovo alla sala delle cariche.
     
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    La psiconana è caduta in ogni sua trappola, come una povera deficiente.
    Al momento JB non ha lo status per continuare quel teatrino con l' arpia...e dire che a lei sarebbe bastato usare il cervello invece che il culo.
    Ciò non di meno l'atteggiamento assunto dalla tizia gli sta facendo rodere ampiamente il culo, quindi stop ai buoni modi che non gli competono e torniamo al vecchio - pessimo - registro da nigga.
    Chiama lo sceriffo che fortunatamente gli risponde subito

    Hey sceriffo, è in vivavoce.

    Pausa di pochi secondi, tanto per lasciar metabolizzare la frase appena detta ed esrpimersi

    Senta c'è l' arpia hellbourne che sta per andare in frenesia in mezzo all' Eliseo comportandosi da infante

    Che è il gradino subito sotto a neonato

    Screditando pubblicamente i favori e buttando qualche maldestra rima su frasi che non ha capito e che sta cercando male di rimaneggiare, incespicando sulle sue stesse parole. Ha aggredito pure il Fratello Vardaman contro cui ha pure usato discipline.

    Inoltre Jack va a prendere le parole del tremere, dando loro consistenza. Se è vero che due vampiri in Eliseo non costituiscono una prova quando si contrappongono a chi ha più status, comunque creano un bel vociare. Alle accuse risponderanno in sede di indagine e lì Miky non potrà usare il suo rozzo cianciare per dire le proprie cretinate supportata solo dal suo status.
    Tra la scenata fatta per "asfaltare" e quanto detto ora da JB e Vardaman ad alta voce, in totale dovrebbe essere stata creata abbastanza hype sulla scena da rendere interessante ogni singola parola e azione fatta da michaela "ciclo costante" Hellbourne

    Ha concluso dicendo che lei può fare quello che vuole e se ne può sbattere di quello che impongono lo sceriffo e il custode dell' eliseo, visto che nessuno dei due l'ha personalmente e direttamente informata.

    Carica di biasimo la frase, scrollando le spalle che si abbassando definendo anche fisicamente il concetto
    Avesse saputo che quella Sorella caduta in frenesia aveva fatto la matta proprio dopo aver parlato con la hellbourne, JB avrebbe volentieri fatto pubblicamente l'accostamento.

    non appena Cooper dice di togliere il vivavoce, fosse anche nel secondo successivo alle prime 5 parole di JB, il PG lo fa subito.
    Inoltre pompo Destrezza di 2 PS e mi preparo a bloccare un eventuale attacco
     
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    Da qui dimmi per favore cosa capisco o sento su cosa accade. L arpia la conosco tra suo status e appartenenza al nostro Clan?


    Noah ascolta Julius e lo asseconda quando dice lui di indietreggiare.
    Lo vede con lo stesso rispetto che attribuirebbe ad un boss anziano del quartiere. Un boss non più in attività ma che gode della numea creata negli anni.
    Non che Julius dia l idea di essere un malavitoso, anzi, ma i suoi modi e il suo carisma trascendente come un aurea si emanano dalla sua persona.

    È con quel rispetto in parte inconscio che si interroga fra sé e sé.

    Per indicarmi gli status presenti mi immaginavo più un triviale..

    Nonostante l influenza di Julius e il fatto che Zeno sia ignorante come una capra, la logica dei favori è qualcosa però di basilare nella non vita dei fratelli.

    Nella sua mente "semplificata" il triviale è infatti un favore che non comporta particolare disturbo né rischi, il minore e il maggiore si a scalare e il debito di vita.. Beh lo diceva lo stesso nome.

    Sebbene non avesse da controbattere quindi sulla richiesta dell ipotetico maggiore (non sa che rischi si possa assumere Julius a rivelare indiscrezioni), si convince che un triviale sia il giusto favore per sapere solo degli status presenti.
    Chi ha davanti sta facendo la "cresta"?

    Zeno non è particolarmente sveglio. Nella media diciamo. Tuttavia è comunque un uomo di strada.
    Ma come comportarsi ora? Julius lo mette in soggezione nonostante il suo essere affabile.
    Fosse stato un altro davanti a lui, il nostro eroe avrebbe avuto ben altro atteggiamento ma ha Julius davanti.

    Capisco..devo avere valutato male..

    ..Tuttavia, non vorrei assumermi tale debito per quelle informazioni. Sarei stato disposto a un triviale al massimo..


    Dice dispiaciuto con rispetto e in modo genuino e onesto. Non per sindacalizzare o chiedere sconti. Non oserebbe.

    Nel mentre guarda ciò che sta attirando l attenzione di diversi.
    Uno sguardo anche su Julius, Pugno Facile e quanti altri del suo Clan riconosca. Ne vuole valutare le reazioni.
     
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    Alice in un primo momento ascoltò la bionda parlare, poi si concesse il lusso di distrarsi un attimo e diede uno sguardo sulla sala.
    Un vociare convergeva in un punto preciso, tra gli ospiti molti volsero il viso in quella direzione, troppo lontano da lei, troppe persone che le ostruivano la visuale. Il colpo d’occhio non le permette nulla di più che la percezione di qualcosa ma era ben conscia di essere impegnata a conversare con altri fratelli e in quel momento non le era possibile approfondire.

    Quello che invece notò subito era che a differenza di tutti gli altri primogeniti, Il primogenito Lennox era seduto a un tavolo intento sostanzialmente a disinteressarsi di ciò che lo circondava.

    La voce della Delgado la riportò a concentrarsi sulla conversazione che si sta svolgendo davanti a lei.

    Rispondendo alla Clark, fu pungente come le spine del fiore che rappresenta il suo Clan eppure, talmente delicata nel farlo da renderlo di difficile lettura. Il suo atteggiamento non mutò neanche quando si trovò a gestire il maldestro complimento della Malkava, sempre con classe si portò fuori dalla situazione.

    Si rivolse poi a lei, la sua fu più una riflessione che una domanda. Sorridendole intervenne “capisco le attitudini diverse, d’altronde” si interruppe un attimo come a cercare un modo per esprimersi “non tutti hanno la classe necessaria per indossare alcuni abiti, ma sottovalutare alcuni aspetti non è mai saggio. E’ un po’ come ricevere un regalo senza che esso sia ben impacchettato, non si svilisce il senso del regalo stesso? Prestare attenzione solo al contenuto senza curarsi della forma è come sottovalutare qualcosa che in realtà nell’insieme gioca un ruolo importante, pensando che sia solo contorno, qualcosa di trascurabile” Non erano propriamente domande, il riferimento agli abiti era stato fatto appositamente perché aveva registrato la cura e l’ attenzione che la Custode aveva prestato al suo aspetto poco prima. Alice cercò di allineare se stessa al suo interlocutore e a misurare modi e toni in base a quello.

    Io mi occupo di animali, sono un chirurgo veterinario.” Si rivolse sia alla Custode che al Samedi rispondendo alla domanda che le avevano posto entrambi. “ Lavoro presso la John’s Medical & Veterinary Center, un complesso sia medico che veterinario” attese qualche secondo per poi continuare “il settore è particolare anche se estremamente adattabile, ovviamente laddove servisse sarei ben lieta di dare supporto” sorrise dolcemente a entrambi.

    Prima di lasciare alla sorella Malkava il giusto spazio per rispondere alla domanda che la Custode aveva posto le si rivolse "Onestamente, io non saprei dire quali siano i metodi utilizzati dallo Sceriffo Cooper, ma immagino di poter credere a lei visto che è in così stretti rapporti di collaborazione"

    Poi si rivolse al Samedi “Ah infatti, mi era parso d'intuire che in questo caso specifico ci fosse qualcosa che trascendesse appunto il dovuto” disse, ponendo l’accento su l’ultima parola, continuò poi “In effetti avevo notato qualcosa di particolare entrando, il trambusto che si era creato poco prima però ha deviato la mia attenzione, non mi pare di aver notato la maggior parte delle cariche maggiori… È legato alla “pentola”?” Disse rivolta verso il cadavere sorridendo.

    Attese poi che la Clark rispondesse al Samedi, contenendo a malapena il brivido suscitato da quello che, considerando il tutto, registrò come un sorriso da parte cadavere
     
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    La donna scuote la testa.
    "Non è mia intenzione scanzare nessuno dalla sua posizione, se lo Sceriffo dovesse ritenermi all'altezza del ruolo, lo coprirò con piacere, ma non sono interessata a farmi nemici nella Corte, se è questo quello che intendete." afferma con un leggero sorriso. C'è da dire che alcune delle frasi usate dalla donna sono... Non semplicissimi da capire, per via dell'inglese mal ciancicato.

    "Il mio numero di telefono è xxxxx" dice, dando tempo all'altra di prendere nota anche solo mentalmente.
    "Ovviamente, per voi la linea è sempre aperta." un altro sorriso, che forse ha qualcosa di sornione.


    La sua attenzione è poi reclamata da Adam.
    "Immagino quanta pazienza sia necessaria..." una piccola risatina viene aggiunta, vagamente forzata per far capire che insomma, conosce il Samedi e i suoi shenanigans.

    "Intercedere per lei, dici?" chiede, in tono retorico.
    "Suvvia, non tutti hanno amici pazienti come te. Vedremo quello che succederà... Non ho idea di che Clan faccia parte. Se dovesse essere una Dama a sua volta.... Immagino che sua Altezza non abbia piacere nel sentire cio." ma le parole di Adam le fanno pensare a qualcosa. Forse, la Rete?


    Ascolta le parole di Alice ma un rumore di sottofondo attira la sua attenzione, un altro vociare arriva dall'altra parte della sala.
    Si volta per notare, non sentire, quello che lo Street Writer sta facendo, telefono alla mano, usato come minaccia.

    "Ringrazio che abbiamo una veterinaria tra noi. C'è una cura per i cani rabbiosi? O per le scimmie che hanno perso il cervello...?" chiede, adocchiando Brook.

    "I Fratelli piu giovani hanno un sacco di problemi con la sicurezza." risponde, parlando a tutti e tre i Fratelli ma tenendo lo sguardo su Jack Brook e la Holbourne.

    "Anche Cr...Viktor mi ha chiamato, una volta, infrangendo un sacco di regole del buon senso. Spero che il signor Brook non stia emulando i suoi passi."



    io attiverei auspex 1 udito, ma giusto quanto basta per sentire che sta succedendo, non voglio attivare tutti i pallini se possibile.
    Also, mi chiedo se è possibile cercare di utilizzare la rete ed Occhi del Caos, un po' per capire cosa sta succedendo in Eliseo, un po' per capire se c'è modo di sapere che fine sta facendo Lysandre
     
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    I due uomini, schifati dall'uso del Dono o previdenti nell'avvertire i piani alti, videro Michaela spezzare la maniglia della porta ed entrare a passo di rabbia.

    La chiamata di Jb venne interrotta quasi immediatamente per ovvi motivi, infatti sia lui che Jonathan videro lo Sceriffo all'interno del saloncino. Ci fu un grido e uno scatto, Michaela che si lanciò di scatto contro la sconosciuta vicino al Principe buttandola a terra. Poi fu solo confusione, con le varie cariche che cercavano di separarle.

    Sempre e solo i due vampiri notarono, prima che le porte venissero chiuse per l'ennesima volta, che la ragazza aggredita dalla Holbourne rideva sguaiatamente. La Bestia sopra di lei mordeva e strappava, devastandola in pochi istanti...ma quella strana donna rideva.

    Una volta chiuse le porte le grida si attutirono, così come le risate. E ben presto si smorzarono del tutto, lasciando il posto al concitato chiacchiericcio di una sala stupefatta. I pochi che avevano visto ed inteso l'accaduto indietreggiarono per spargere la voce ai conoscenti, mentre altri ancora, distanti dal fattaccio ma con vivide in mente le precedenti parole della Holbourne, sparlavano tanto di lei quanto di Brook.


    A tutti gli altri presenti in sala, udite grida indistinte. Non siete vicini, non sapete cosa sta succedendo. Casino lontano, punto. Siete in una sala sola, è vero, ma ho descritto che è veramente grossa e piena di gente.

    Jack e Jonathan, notate che lo Spettro sgomita per raggiungere quel punto. Avete un turno per parlare tra di voi prima che arrivi, se lo volete ovviamente.


    Julius Deschain

    YZfOU3D
    Carisma 5
    Aspetto 2
    Espressività 3
    Galateo 3
    Autorità 4

    Status 1
    Voce Ammaliatrice
    Comandante Nato







    "Capisco, Zeno. Non preoccuparti." Lo rincuorò, ma non ritrattò minimamente sulla sua offerta. Quel sorriso sicuro dettava i termini del mercato, e non si sarebbe piegato alle esigenze del singolo. "Se cambi idea sai dove trovarmi."

    Non diede molto spago all'accaduto in lontananza, ma guardò un uomo che Zeno proprio non conosceva - piuttosto alto, con il viso sfregiato da una vistosa cicatrice, e gli si avvicinò.

    A meno che non lo fermi giulio va per le sue, se vuoi dirgli altro fai pure e non si allontana.




    Alma Gil Delgado

    3Kuxuyw
    Carisma 4
    Aspetto 4
    Espressività 3
    Autorità 2
    Galateo 4

    Status 2 - Custode dell'Eliseo Monteleone





    "Soprattutto quando noi stessi siamo il regalo, cara mia." Chiocciò alla digressione della rossa, schioccando le labbra in una chiusura che sembrava voler porre a dictat. "Alcuni non mi danno nemmeno il tiempo di scartarlo, capisco subito quanto poco valguono."

    "Animali...non me ne sono mai interessata molto, anche prima di morire. I cani mi sembravano tutti un po' bobi. Stupidi, direste voi. Ma per molti di noi sono utili, vedo spesso la Dama O'Ryordan che usa per sorvegliare piccioni e gatti. Dice anche che sono ottimi ascoltatuores. Con lei vi trovereste a vuestro agio, sono sicura."

    Si ravvivò i capelli con la mano, poi un leggero passo in avanti per avvicinarsi alle due donne.

    "Bien." Disse la Custode, segnando il numero di Rebecca e ascoltando il proseguo. "E' una Malkavian, Leclerc." A quanto pare la Delgado era una di quelle enciclopedie su gambe di facce e fatti, come lo Spettro, Vardaman e Deschain. Che terribile razza con cui avere a che fare. "Muy giovane, neonata. Non che sia una scusante."

    Ad un tratto il sorriso di Alma si chiuse, descrivendo una pesante retta. "Dare degli animali a dei Fratelli, i miei complimenti. Qualcuno potrebbe pensare che stia cercando di escreditar un Fratello più vicino allo Sceriffato, ma penserebbe di certo male, giusto dama Clark?" Le si avvicinò, guardandola negli occhi. "Sa..." Le si accostò all'orecchio, per un sussurro veloce e privato.

    "Questa serata è veramente piena de porci, non aggiungiamone un altro, pequeña. Pensa, prima di parlare." Rebecca si fece piccola, e non avvampò di vergogna solo perché era ormai morta. Riuscì a tenere una buona faccia da poker, facendo così pensare ad Alice che le due si fossero scambiate una semplice chiacchiera privata. In fondo sorridevano entrambe, no?




    Noble Adam

    3Kuxuyw
    Carisma 2
    Aspetto 0
    Intimidire 3
    Autorità 2
    Galateo 1

    Status 2







    "E' da qualche anno che stavo pensando di prendere un alligatore dal Bayou, da quando Kappa ha cercato di vendermene uno a cui aveva fatto saltare la zampa con una doppietta. L'idea sarebbe di legarlo e usarlo per disfarmi dei debitori, o anche solo per compagnia. Mi serve qualcuno che se ne occupi, i miei ragazzi lo morderebbero di rimando. Venga a trovarmi al TableDeOs una di queste sere, parliamone. French Quarter, Rue de lo Chassel." Scherzava o era serio? L'invito di certo era reale.

    Non disse nulla alla battuta di Rebecca, ignorandola completamente. A quanto pare Adam e Crowley erano sì parenti, ma non con lo stesso senso dell'umorismo.

    "Non credo che la ammazzeranno, a meno che abbia ferito qualcuno di importante. Si cerca di non macchiare certe serate con la cenere, porta male." La mano ossuta salì al petto, per sfregare una medaglietta che poi rimise dentro alla camicia. "Penso di si, quando sono arrivato io si erano già accomodate in sala. L'unico rimasto, beh..."

    Adam guardò verso il tavolo dei Primogeniti, dove Rick Pugnofacile se ne stava da solo in noiosa attesa. Ogni tanto parlava con due tipi in piedi vicino a lui, che come l'uomo non avevano minimamente pensato di vestirsi a modo per quella serata. L'anziano indossava addirittura una bandana in testa.

    "Spero solo che la smettano di fare casino." Chiaro riferimento alle nuove grida in lontananza. "Così ci sbrighiamo."

    Infine Adam tornò sulla Malkava, alzando stancamente le spalle. "Viktor ha fatto grandi cazzate, ed ha avuto molta fortuna. Un altro mondo." Tutti sapevano delle accuse a carico di Crowley. "Comunque, Rebecca. Da l'idea di avercela con Brook, avete dei trascorsi?"





    Dunque, Zeno dovrei averti detto tutto. Se hai dubbi Mp, come al solito.
    Alcune specifiche per ALice: non senti cosa ha detto Alma a Rebecca, e Rebecca non lascia trasparire nulla.
    Per Rebecca: ti accorgi di aver fatto una figuraccia, e Alma non è stata leggera con lo scappellotto per rimetterti al tuo posto. Ci abbozzi, capendo che sei stata veramente troppo diretta e che lo hai fatto con sconosciuti.

    Unica cosa, ti chiedi se lo abbia fatto per il suo ruolo o per altro motivo. E perché dirtelo all'orecchio invece di sbugiardarti di fronte a tutti? Forse...forse le piaci?
    Questa balzana idea inizia a vorticare nella malata testolina di Rebecca, ancora più interessata di prima alla Delgado.


    La Dama della Luna cercò di concentrarsi sull'udito, e venne accolta da una vera e propria cacofonia di suoni. Non poteva aspettarsi altro da una sala gremita di gente, di certo non riuscire a percepire cosa accadeva in un punto preciso.

    Decise quindi di entrare nella Rete, maglia di menti e cromosomi in continua comunicazione. Abbassò lo sguardo, si concentrò...e vide, o ancor meglio percepì diversi nodi nelle vicinanze. Paura, curiosità, divertimento. L'immagine di un uomo allo specchio che dava da mangiare ad una cavia peruviana. Pubblicità di uno shampoo antiforfora dei primi 2000. Scansò con rabbia le esche dei suoi Fratelli più caricaturali e comprese che c'erano almeno tre Malkavian connessi vicino a lei. Di nuovo paura, curiosità e vero divertimento.

    Da uno di loro, o forse oltre, proveniva una sensazione discorda, che aveva già sentito durante quella brutta faccenda con Otto.

    Forse poteva proseguire, addentrarsi nel vortice. Per farlo avrebbe però dovuto ignorare completamente ogni stimolo esterno.


    Edited by Shaitan - 12/3/2024, 20:33
     
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    Aveva preso la sua decisione.
    Aveva lasciato che la Houbourne si rovinasse con le proprie mani. Una bambina con un'arma troppo grande, con un potere immeritato, che si schiantava sul nulla che essa stessa aveva eretto.

    La strana visione dell'interno, la strana donna che rideva, il massacro quasi...ignorato. Tutta quella riservatezza su un semplice concilio di cariche. Vardaman aveva ben più di una storia da estrarre da quella storia.. ma l'avrebbe fatto dopo. Ora non poteva che godersi quella semplice vittoria.

    Ma era una sua vittoria? no... Non lo era mai, del tutto. Anche se questo poteva essere il suo trampolino di lancio per una posizione di rilievo ancora più distante dal proprio sangue sotto l'egida della perfida camarilla.
    Ma questa era una vittoria del suo sangue, l'ennesima mossa per screditare una maldicenza all'origine.
    Il clan tremere non si mette in discussione, troia.
    Qualunque voce avesse messo in mezzo Michaela per i fatti suoi era morta quella sera. Inclusa l'insinuazione così velenosa sulla situazione di Eloise.
    Ovunque essa sia certo... ma almeno si parlerà d'altro.

    Si volse verso Jb, guardandolo. andò a recuperare la maschera poggiata sul tavolo, e la reindossò. Non è triste, signor Brook? borbottò Cosa può fare troppo potere nelle mani di un'inetta.
    mi piange il cuore.

    Quindi volse lo sguardo allo spettro, preparandosi ad accoglierlo.
     
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    Avrebbe voluto terminare la telefonata nonostante immediatamente interrotta. Lasciar credere che il messaggio stava venendo ascoltato e finire di dire quello che stava dicendo. Però le parole gli muoiono in bocca. Non perchè Cooper ha rapidamente messo giù all'ingresso dell'arpia, ma per l'epilogo assurdo dei fatti in quanto tali

    Cosa diavolo ho appena visto?!?

    la domanda è spontanea, lasciandolo inebetito. Fissa l'interno della sala per quella manciata di secondi che gli vengono concessi. Al di là che tutto quanto sia ampiamente surreale, in primis un'arpia che va in frenesia in Eliseo, scagliandosi contro il principe e finendo per agguantare la tizia che gli stava dietro.

    Perchè cazzo ha fatto tutta questa roba quella deficiente?!?

    Ma non è in realtà quello il punto focale. Avere a che fare con una bestia è spaventoso. Avere a che fare con la Bestia di un vampiro è terrificante. Si vede tutto il lato disumano di loro signori della notte, tutta la malvagità e la violenza che può destarsi nel cadavere semovente che è il vampiro. Certo non fa paura tanto quanto un licantropo in forma carrarmato, ma ti fa cagare sotto. Quella tizia invece rideva...ma sopratutto chi era per permettersi di stare a contatto con il Principe. C'è un siniscalco e non ne sa nulla? Lui come tutto il regno si intende, ovviamente!
    La questione è talmente tanto fuori dalla sua concezione che ha problemi a metabolizzarla subito. Si deconcentra e disperde lo sguardo abbracciando prima la sala e poi soffermandosi sull'eco delle parole di Vardman. Lo osserva per qualche secondo, di certo sta dando l'immagine di sè di uno tardo e che ci mette un po' a capire le cose, ma in realtà deve quella sua condizione ai pensieri che gli ronzano in testa

    La Holbourne è impazzita...letteralmente! Qualcosa di grosso non quadra.

    Wigga di merda!

    Come mai il tremere è così calmo non se lo spiega. Che la magia che gli scorre nelle vene gli abbia concesso visioni d'insieme fuori dalla portata addirittura della Seconda Vista? Forse Vardman non ha visto le stesse cose che ha visto JB...può essere. Strano, ma può essere. La cosa più probabile però, stante clan e personaggio, è che ha davanti un politico. Razza e stampo alla Julius. Di quelli che macinano mosse e lasciano grossi sorrisi come biglietti da visita in bianco avorio. Il nigga non ha la loro pasta, non mastica la loro roba, deve lasciar stare quel mondo da white collard e rimanere nel suo

    Usarti contro discipline in pieno Eliseo, buttare m...insultare i favori e fare la voce grossa per non rispettare gli ordini di due status pur di raggirare l'Eliseo e passare!
    Ma chi darebbe seguito alle parole di una Sorella che ha abusato del suo status per aggredire pubblicamente il principe e si è inventata storie per andare in frenesia?!? Solo uno che ci sta in combutta!


    Al momento deve proteggersi. Deve fare qualcosa e sfruttare il momento. Deve farlo perchè domani non si dica che Brook è la merdina disegnata dalla Hellbourn...l'Arpia Hellbourne!!
    Sta in pericolo, una lastra di ghiaccio sottile che gli si può frantumare sotto. Deve cercare un riparo stabile screditando chi lo ha screditato, facendosi forza della pazzia che l'evento lascia dietro di sè. Lo status che ora quella cracker ha è solo momentaneo, ammesso che effettivamente chi sta dentro lasci trapelare la notizia, un'altra certezza che JB non può avere.
    Però carpe diem! Solo ora può provare a imprimere nella sala l'idea che chi ascolta le parole pronunciate da Michaela è colluso con lei.
    Però un altro problema si avvicina.
    Quando Vardman si sposta, per accogliere il Custode dell'Eliseo, ecco che nel writer ritorna il pensiero dell'ordine ricevuto. Non una cosa facile per uno senza titolo, spera solo che lo Spettro se ne renda conto. Non aveva lo status per fermare un'arpia, non quella stronza che è impazzita all'improvviso facendo l'esatto opposto di ciò che il suo livello sociale le impone.
    La psiconana può essere una famosa testa calda quanto vuole, ma il suo ruolo tra i fratelli parla chiaro: questa scena non ha questio di esistere nella normalità, figuriamoci per una che amministra le sale mettendo dicerie ed algide voci che con il tempo e la pazienza si devono infuocare
    Mentre osserva lo spettro arrivare però strabuzza gli occhi e, involontario, gli esce dalla bocca

    che cazzo ci fa lì?!

    Domanda, un sospiro in realtà che esce furfante dalle sue labbra, verso Rick. Bandana, seduto in lontananza e da solo...

    Ma quello non è il primogenito Brujah?! Perchè non è dentro?
    Perchè si sta facendo i cazzi suoi al tavolo da solo?
    Perchè non si è fatto sentire dalla Hellbourne?!
    Non capisce che il comportamento di un'arpia del suo clan potrebbe avere ripercussioni anche su di lui?!?!?


    Di nuovo, sempre più pesantemente, le cose lì non tornano e lui si sente un po' sperso in quel mare troppo vasto da poter governare.
    Non è roba per lui.
    Nel passarsi la mano sulla faccia, smuove la mascherina modello zorro che ha rimediato per l'occasione. Poi la aggiusta di nuovo
     
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    Julius risponde cordialmente, mantenendosi disponibile per il favore al prezzo detto.
    Sembra disinteressarsi di quelle grida in lontananza e avvicinarsi invece a un uomo piuttosto alto con una cicatrice in fronte.

    Noah sarebbe andato verso le grida incuriosito ma segue il consiglio precedente del Sapiente.
    Se poi uno informato come lui ignorava quanto stava accadendo, ci sono sicuramente buone ragioni per farlo.
    Si chiede tuttavia se non fosse la Sugar Factory quel posto. Che stava succedendo in continuazione?
    Forse non è tanto noioso essere li.

    Noah da uno sguardo verso Julius per cercare con discrezione di capire con chi si stia interfacciando e soprattutto il rapporto tra i due.
    Non sta lì come uno spione. È qualcosa di fugace prima di lanciare invece uno sguardo su Pugno Facile per vederne eventuali reazioni, sempre con la stessa discrezione e accortezza
     
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    Ascoltò la Clark che stava cercando di riformulare meglio il concetto espresso in precedenza così da evitare di essere punta di nuovo dalle spine della Rosa. Non si poteva certo dire che non si riprendesse in fretta! Con il Samedì era ancora più spigliata, aveva capito che si fossero appena conosciuti, eppure gli parlava in maniera molto poco formale battendo a più riprese e in vari modi su un certo Victor, anche se ad Alice non sembrava che quell’argomento fosse particolarmente gradito al vampiro. Non aveva ancora capito se quella donna aveva determinati atteggiamenti perché se li poteva permettere, per qualche sconosciuta ragione, o solo perché fosse convinta di poterlo fare…

    Quando la Custode parlò Alice sorrise ascoltando le sue parole, pensò che quella donna fosse talmente bella che lo sarebbe stata altrettanto con addosso un sacco, “oh no, quella si che è una brutta sensazione. Io adoro scartare i pacchi ma certo in quei casi se ne perde il gusto, per quanto ahimè devo ammetterlo a volte mi lascio prendere un po’ troppo dalla curiosità e dalla foga nel farlo” disse sorridendo.

    Beh ovviamente non per tutti sono interessanti, ma le posso assicurare che sono più di quello che sembrano” Alice lo disse non per tentare di convincere la Custode di qualcosa ma come semplice affermazione. In vita non si era mai fidata di chi scansasse gli animali e di chi veniva scansato da loro. Da morta si era resa tristemente conto che erano pochi ad averli in considerazione, spesso venivano semplicemente usati ma d’altronde chi non veniva usato in quel mondo? “ Da quello che mi dite non ne dubito Custode Delgado purtroppo non ho ancora avuto il piacere di conoscere Dama O’Ryordan

    La Clark intervenne di nuovo interpellando indirettamente Alice, o meglio, usando il suo lavoro per insultare neanche velatamente due fratelli. Alice restò perplessa dall’entrata a gamba tesa della sorella e la reazione della Rosa non si fece attendere. Non comprese bene invece quello scambio sussurrato all’orecchio, non riuscì a sentire ma il timing era particolare. Non disse nulla in risposta alla Clark perché nulla voleva o poteva dire a tal proposito senza ribadire l’ovvio, ossia, che non fosse buona cosa insultare così apertamente qualcuno.

    La sua attenzione fu attirata dal cadavere e dalla sua strana voglia di avere un simpatico coccodrillo tritarifiuti o da compagnia non era ancora ben chiaro neanche a lui. Scherzava ? Era serio? “ Ma come si fa a leggere il volto di un cadavere?” Alice non riusciva a decifrare quella faccia… Ma almeno era sicura che l’invito si, quello era reale. “ Non conosco il Sig. Kappa ma a naso direi che se il coccodrillo avesse tutte le zampe sarebbe meglio” rise delicatamente “Verrò con piacere” Tirò fuori il cellulare per segnare velocemente le indicazioni che le aveva dato il Samedì. “Qui ci sono i miei recapiti per qualsiasi eventualità” disse porgendo il suo biglietto da visita prima al Samedì e poi allargando il gesto verso le due donne chiedendo con lo sguardo una conferma d’interesse.

    Per quanto ho potuto capire lo Sceriffo Cooper è intervenuto prontamente a sistemare la spiacevole situazione creatasi, quindi non credo che le soluzioni siano così drastiche” Per quanto Alice non conoscesse la Malkava in questione, ne tanto meno quello che fosse successo, se non che l’Arpia ne era parte, non riuscì a non provare pena per quella sorella. Si rese conto quanto fosse sola... Se fosse successo a lei chi si sarebbe esposto? Nessuno. Proprio come era successo alla Malkava. Certo andare in frenesia in Eliseo non era sicuramente il miglior biglietto da visita ovviamente, eppure...

    Non ebbe bisogno di seguire lo sguardo del Samedì per capire a cosa si riferisse… “ La bandana? Veramente?” Si trattenne dal sospirare il suo disappunto. Il primogenito del suo clan non era stato invitato nelle sale con le altre cariche, l’arpia del suo clan era in qualche modo immischiata nella spiacevole situazione legata alla frenesia della Malkava. Come se non fosse già abbastanza nuove grida si levarono dalla stessa zona del vociare di prima dove intravide tra la folla, di nuovo, l’Arpia Houlbourne a tenere banco, e non in senso positivo, in compagnia di Brook, bersaglio preferito della Clark, e di uno sconosciuto Sig. Teschio. Non era certo la notte migliore per il suo sangue e in tutta onestà dubitava di poterne attribuire la colpa ad altri.

    Non conosceva personalmente nessuna delle due cariche ma quella sera stavano attirando verso di loro più di uno sguardo di biasimo l’uno per la sua inattività, l’altra per il problema opposto. E se questo lo aveva notato lei che non era certo la più acuta delle osservatrici, che non aveva contezza di precedenti e/o voci che circolavano, in quanti lo avevano già notato? E in quanti ne avevano cominciato a parlare? Certo tutto quel caos concentrava le chiacchiere altrove peccato che anche l’altrove comprendesse il suo clan.

    Sembra che questa serata sia più caotica del previsto, al netto delle spiacevoli perdite di tempo, qual dovrebbe essere il programma?” Chiese all’uomo che aveva mostrato la sua frustrazione rispetto ai continui intoppi.
     
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    La donna ascolta ed il commento della Delgado le fa capire che forse la sua uscita è stata un po'm troppo infelice ed esagerata.
    E il sussurro al suo orecchio la avrebbe fatta avvampare di vergogna, se fosse stata ancora viva.

    Fa un piccolo sorriso alla donna, cercando di nascondere l'imbarazzo.
    "Certo, assolutamente... Terrò a mente la cosa." fa un piccolo cenno col capo come a voler scacciare un altro pensiero poco adeguato.

    Le parole di Adam la fanno ritornare alla realtà.
    "Ah, il TableDeOs... Certo, lo conosco il locale. Non ci sono mai stata, ma conosco il French Quarter abbastanza bene. Cercherò di farci un salto." un brivido le passa sulla schiena al pensiero di avere a che fare nuovamente con Kappa.
    "Devo dire però che ho sentito dire da più di un Fratello che le idee di Kappa non sono tra le più... Come dire... Sicure."

    Forse un monito, forse un consiglio.
    "Brook? No, non particolarmente. Semplicemente ho avuto a che fare con lui in una situazione e non mi è sembrato... Il coltello più affilato del cassetto, ecco. Mi sembra molto prono ad ingigantire piccoli problemi per cercare di trarne un misero vantaggio. Mi chiedo se questa sia un'altra di queste situazioni."

    Sembra vagamente distratta, la Canadese.
    Si volta nuovamente verso la Delgado.
    "Se non vi dispiace, credo che sotto la mia maschera mi si stia rovinando il trucco. Ho bisogno di andare un secondo alla toilette per darmi una sistemata." un altro sorriso si tinge sulle sue labbra, ed è palese che l'intenzione di Rebecca sia quella di togliersi dai carboni ardenti di questa situazione in cui si è impelagata da sola.


    ovviamente, se Rebecca dovesse riuscire a rimanere da sola, si concentrerebbe sulla rete. Ovviamente la Delgado è libera di trattenerla, di lasciarla andare od unirsi a lei, ed in quel caso Rebecca abbandona l'idea di distrarsi nella rete
     
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    Leggi bene, semplifica la vita.

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    Jack ci provò, e qualcuno dei presenti sembrò anche dargli retta. Non che riscuotesse veri e propri assensi, rari nella giungla di salotti. Infatti per quanti ridevano dell'excursus della Holbourne ve n'erano altrettanti che parlottavano male del povero cioccolatino, e della sua uscita con cui stava cercando di screditare chiunque la vedesse diversamente da lui.

    Ma non era il suo gioco, purtroppo.

    Il danno non era irreparabile, ma c'era. Una crepa non ancora ramificata. Da ignorare o sanare, da solo o con aiuto, ma quella sarebbe stata una scelta che avrebbe dovuto prendere più avanti, visto l'arrivo per direttissima dello Spettro.


    Norman Forrester - Custode dell'Elysium Sheraton

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    "Signor Brook. signor Vardaman." Seguì lo sguardo di Jack, e capì a chi si riferisse. "Contegno, o bassa voce. Ne scelga una." Lo redarguì. Che la sala è già in subbuglio per le due recalcitranti, oltre che per chiacchiere non ben definite su di lei, Brook. Quello di Norman era un consiglio, chiaro e semplice. "Senza contare proprio Lennox..."

    Tornò immediato al punto.

    "Cortesemente, spiegatemi chi ha usato Doni e quali. E avrò bisogno di prove."
    Li invitò a farsi da parte, allontanarsi dalla porta a favor di un angolo meno affollato.









    Noah non aveva molto da capire dalla riservata chiacchiera tra il Sapiente e l'uomo con la cicatrice. Doveva avvicinarsi, entrare nel discorso, o mollare. Per lui non erano altro che due uomini intenti in loro discorsi. Niente di così leggibile, soprattutto per uno che stentava a cogliere la differenza tra un sorriso e un ringhio. In fondo in entrambi si mostravano i denti!

    Ancora una volta PugnoFacile non sembrò dar più spettacolo del dovuto, perlomeno se raffrontato all'interesse di Noah. Forse era annoiato, chissà.


    Consiglio: agisci, fa qualcosa, vai a parlare con gli altri giocatori in sala. Non hai le stat per carpire qualcosa solo osservando gli altri, soprattutto se punti a gente che è di suo illeggibile, o gente che ha due espressioni: felice mentre si scaccola e arrabbiato dopo che si è scaccolato.


    Alma Gil Delgado

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    Status 2 - Custode dell'Eliseo Monteleone





    I due Fratelli ascoltarono le ultime di Rebecca, poi la salutarono. Uno con un cenno, l'altra con un sorriso appena aperto, rosso su bianco.

    Una volta allontanata Alma si concentrò su Alice.

    "Saper battere in ritirata è un'ottima dote. Meno farlo dopo aver reit...retier..." Alzò gli occhi al cielo, maledicendo l'inglese. "ripetuto i suoi pensieri su un mio compagno di Clan. Ma accantonando quella ragazza...lei sottovaluta di molto l'esercizio di uno Sceriffo. E di quanto deve sottostare alla spinta dall'alto. Voi cittadini non lo vedrete, ma quella bambina la pagherà cara. Non escambiate la...giustizia por gracia."

    Riguardo alla Ryordan gliela indicò con garbo, una creatura maculata che se ne stava a braccia incrociate, poggiata al muro. Sembrava...beh, non c'era altro modo di definirla se non un furry. Ma non uno di quelli fatti di peluche, amanti delle orgie e di Reddit. Più un incrocio letale tra donna e belva, che fissava con iridi verticali ogni invitato che le passava vicino.

    La Delgado si accorse delle attenzioni di Adam e Alice, e anche lei guardò. Un nuovo sospiro, caldo e perfetto. "Mi permette un pensiero libero sul vuestro Clan, Dama William? Alice, se puedo."



    Noble Adam

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    Galateo 1

    Status 2







    Noble Adam tirò fuori dalla giacca un bigliettino nero, e lo porse ad Alice.

    "L'ingresso per il TableDeOs. Senza non si entra. Mostratelo alla donna al bancone e vi farà entrare. Per quanto riguarda il coccodrillo...mah, ci si accontenta. E non ho intenzione di contattare Kappa per averne un altro, quel deficiente è sotto Caccia."

    Alma reagì con una mano alle labbra, contenuta.

    "Ma lasciamo perdere, non è un bel discorso. Neanche per l'Eliseo. Piuttosto..." E si accodò alla domanda della rossa. "Suppongo alcuni declami, importanti. Poi un ballo fino a notte fonda, che consiste nella sua Sire" indicò di nuovo Alma. "che apre le danze, qualcuno che la segue con passo storpio, gli altri che restano ai margini a confabulare credendosi i coniugi Underwood."

    "Ma molti se ne andranno dopo il discorso di Principe e Primogeniti."


    Alice notò un viso gentile e conosciuto Julius, che passava nei pressi insieme ad un uomo che aveva già visto altre volte: basso, capello leggermente scompigliato e un viso sui quaranta storpiato da una brutta cicatrice. Se la memoria non la ingannava era un Anziano dei Brujah, tale Chibs.

    Pugnofacile guardò di sottecchi lo sfregiato, giusto un istante.






    Una volta in bagno, da sola, Rebecca appoggiò le mani al lavabo e chiuse gli occhi, come se dovesse entrare in una trance. Quello che ne ricavò fu un'improvvisa perdita di equilibrio e un rumore di qualcosa che si infrangeva davanti a lei, in lei. Una fitta alla fronte, troppo forte. Sbagliata. Poi...

    "Sei un elefante in una cristalleria, giovane." Sentì d'un tratto, anche se era sola nel bagno. Impaurita, si guardò attorno, finO ad incontrare con sconcerto un uomo oltre lo specchio. Capello lungo e pettinato, barba curata e uno sguardo riprovevole, con delle iridi chiare e leggermente fuori fuoco. Non batteva le palpebre, e quando parlava le labbra sembravano andare più veloce del verbo.

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    Ma fu la voce a spaventarla, risvegliandole un ricordo. Era la voce che aveva sentito le notti in cui la Rete le aveva negato l'accesso, le notti in cui era stata accusata di non essere abbastanza, di non dimostrare abbastanza. E soprattutto la notte in cui lei e Otto avevano ucciso Blake, l'anziano Malkavian.

    Impossibile scordare quelle parole di mesi addietro, una promessa puntualmente mantenuta.

    Bambini.
    Giocate alla guerra ma non avete le palle di padroneggiare un'arma.
    Uccidere un anziano... con così poco... Garbo.
    Cincischiate nei vostri giochi, rifiutate il vostro clan.
    non siete degni del dono.



    Lei e Otto erano stati privati della Rete per mesi e mesi, nonostante l'aiuto di Blake.

    Lo specchio smise di riflettere il bagno, spinto via dall'eco di uno studio sconosciuto. Vecchia fattura, vecchia lampada, vecchia macchina da scrivere. Due poltrone azzurre sistemate l'una di fronte all'altra, una vuota mentre l'altra era occupata da un pensieroso Blake, che scuoteva poco convinto il capo.

    Tutto attorno all'uomo dagli occhi chiari un profilo nero, a metterlo in risalto dalla scena alle sue spalle. Come se si fosse...sporto verso di lei, ad un passo dalla realtà.

    "Che errore ha fatto nel dare fiducia a te e a quel clown. Poteva trovare uno strumento migliore per farla finita..." Ogni sillaba, ogni tono, ogni sguardo, ogni intenzione di quella creatura la terrorizzava...e la spinse a ricredere, a riconsiderare quello che aveva fatto. Aveva davvero ucciso uno di loro? Come aveva osato?

    Rebecca sentì la colpa. Pianse sangue.

    "Ve l'avevo detto, a te e a quell'altro inutile. Che vi avrei osservato. E dio, se siete stati...deludenti!" Fu come ricevere una pugnalata al cuore. Sentiva l'intera Rete incresparsi a quell'intenzione e accusa, riverberando come le onde del mare. E risate di donna, in coro ed accompagno. Lo stesso divertimento che aveva percepito prima, al suo primo sguardo Oltre.

    L'uomo le fece cenno di avvicinarsi allo specchio, che sembrò deformarsi in avanti per accompagnare il gesto.

    "Ma la festa è finita, Rebecca Clark. Vai lì fuori ed applaudi all'uscita di scena più telefonata di sempre, dopo di che preparati a presentarmi un clan degno. Ma visto che a parlare, rappresentare, progettare e pensare sei un tantinello tarda...il tuo compito sarà uccidere Kevin Castiel. Kappa, la disabile progenie di Blake."

    Pronunciava ogni sillaba impeccabilmente, come se il parlato altro non fosse che un mezzo per esprimere non semplici termini, ma sensazioni. E per questo l'ordine, l'editto, fece tremare la ragazza, spaventandola fino in profondità, toccando la Bestia. E sentì anche quanto fosse pura la rabbia che quell'uomo covava. In fondo a questa discordante sequela di sentimenti, che la colpivano e deturpavano senza ritegno, percepì la presenza dell'oracolo Blake. Spinto fuori da quell'uomo, che controllava la Rete. Forse era la Rete.

    "Trova le prove del suo tradimento con la Spada, denuncialo, e partecipa alla sua dipartita. Non gradisco dei traditori nel sangue, ancora meno dei fratricidi." Perché quello era, un'omicida. Aveva versato il sangue di uno di loro, una bambina che aveva accoltellato un essere centenario...solo per una briciola di potere.

    Vergogna.



    La bassa nota in accompagno, altri Fratelli collegati alla Rete che stavano ascoltando...e la accusavano.

    "Adesso torna di là, evita di fare l'ennesima brutta figura con le Rose e applaudi alla trionfale caduta. Vai, bambina mia. Non deludermi come ha fatto Babele. Sono stanco di aspettare."

    Quando riprese controllo di sé era all'interno del bagno, poggiata su una tazza. Aveva vomitato sangue. Non le era mai successo. E lui...si, se n'era andato. Quella cosa l'aveva lasciata da sola, era salva.

    Fece per alzarsi, prima di notare un pattern nel suo stesso sangue che colava nel water.

    "Rebecca."

    Capì che era Blake, lo sentì. La vitae riversata si rimestò a formare una breve frase.

    "Hai appena conosciuto il Primo del Clan Malkavian, Zachariah Faden. Altresì chiamato il Dogma. Mi scuso per i suoi modi, è un tipo complicato."

    Un'ultima frase si condensò, rosso su bianco.

    "Ma ha ragione. Dovresti tornare di là, e in fretta. Sta per succedere."


    Prima di uscire dovrai darti un'ovvia sistemata. Inoltre il terrore che hai provato nei confornti di quell uomo non passa, te lo porti dietro. hai un sincero terrore nei confronti di quella creatura. Soprattutto ora che hai potuto dare un volto a quelle minacce, e soppesare quanto terribile fosse la fonte.


    Edited by Shaitan - 19/3/2024, 12:47
     
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    Ma guardi, veramente io...

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    La severità dello sguardo di Vardaman venne opportunamente celata dalla maschera a teschio, reinnestata sul capo per cercare di tenere le apparenze della serata. Ma neanche lui poteva davvero opporsi alle proprie emozioni, che fluirono condensate in un lieve cenno verso l'alto. sarcasmo, per quanto male espresso.
    Non aveva di che chiedere sulle chiacchiere su Brook o su Lennox. Non gli interessavano.

    Custode. con voce calma. Non era certo lo spettro il motivo del suo disagio e fastidio. Sebbene non poteva non avere visto quel macello, era altrettanto impensabile che Vardaman ne sarebbe uscito senza dare spiegazioni.
    Michaela Houlbourne del clan brujah ha manifestato contro la mia persona i segni dell'ascendente, richiamando il marchio della bestia nel tentativo di terrorizzarmi.

    Aggiungerei i danni che ha causato a questa serata e all'arpiato tutto.
    alzò leggermente la voce nell'ultima affermazione. Voleva essere sentito, ma non voleva sfociare nella mancanza di contegno. Del resto chiunque con un minimo di senno e fame di Jyhad stava guardando quella scena in quel momento. la posizione del clan è che l'arpiato dovrebbe preoccuparsi non delle arpie assenti, ma di quelle che si ostina a sostenere come tali.
    Ma citare l'ovvio non è il mio compito; che sia New Orleans a giudicare questa macchia indecorosa. un giuda, che per non dire una cosa la stava proprio dicendo. l'affiliazione al partito repubblicano d'altro canto non era a caso. Io mi limiterò a darvi i fatti.
    Non insulterò la vostra intelligenza chiedendo solo di fidarvi;
    sottolineò l'ovvio. Sono pronto a sottopormi a interrogatorio tramite arte Mentis o Aruspices. fece un passo in avanti, quasi a volersi prendere l'onere della faccenda.
     
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135 replies since 12/10/2023, 22:12   3125 views
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