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Digrigna i denti a quello che il padiglione auricolare cattura. Il cicalio frastornante degli altri fratelli lì presenti corrisponde a voci gradevoli come un gatto attaccato alle palle.
Troppe informazioni al momento che si accavallano, dicono, vociano, esclamano e si fanno i cazzi di JB! La rosa vorrebbe solo sparare un focoso "io vengo dalla strada wigga del cazzo! Vi faccio mangiare la vostra merda quando voglio!", ma è proprio questo che il suo addestramento di quegli ultimi anni di crescita gli ha fatto comprendere non doversi permettere.
Tira con l'indice il colletto della camicia del fratello. Si sente segara il collo, trova quel capo scomodo, nonostante sia cotone pregiato (si prega di non fare battute sudiste), e preferirebbe di gran lunga una bella felpa larga. Anche questo adombra i vari ragionamenti, a volte espressi in colorite perifrasi mentali che gli danno ragione per qualche motivo quando sfociano nel razziale o nella vita da strada e gang...anche se ciò non ha alcun oggettivo senso al momento. Si cerca di dare sicurezza in qualche modo, pompa il proprio ego con memorie del passato a lui amiche, mentre deve ascoltare qualcuno che non gradisce una mensa in cui si serve il piatto negro nazionale e neanche il pollo fritto.
Mentre gli ultimi frangenti di quell'esperienza gli sovvengono alla mente, altri eventi s'affastellano rapidi e figli di una miccia corta che è esplosa solo ad una porta di distanza.
Infatti, al commento dell(L)o Spettro, lesta la mandritta si tira con il palmo a coprire le carnose labbra del moro. L'epiteto è uscito dalla sporta, un lemma detto ad alta voce, abitudine che non s'addorme mai in lui, senza starci sopra a riflettere granchè.
Sì...
Annuisce. Gli da ragione senza nemmeno opporsi allo schioccare della lingua che intona il consiglio. Riprende a guardare nella direzione del primogenito annoiato, causa passiva di quell'eloquio incespicante. Poi le iridi si scostano e raggiungono la sala occlusa alla vista dove le urla si sono innalzate toste come un tuono nella pace di una giornata primaverile. Infine si sofferma sulle affermazioni di Vardman, mentre il palmo cala lento, come lo è il pensare che deve tornare tranquillo. Ipoteticamente è in quei momenti che gli umani hanno la meglio sui vampiri, potendosi permettere di regolare il proprio respiro per quietare il cuore.
Si lascia accompagnare dal canuto, seguendone i passi.
Ci sono stranezze questa sera Custode...molte e tutte una di seguito all'altra.
Custode...la sillaba tonica cade in modo tale che le lettere sembrano miraggio di altro. Un accento e una cadenza che sembra voler formare più un "bro" da strada che un "Custode" da Eliseo.
Consiglio mio, poi seguo quello che dite, ma due del nostro status, al momento se parlano in una zona dove anche i muri hanno orecchie contro chi ha dimostrato di essere cosa? Un'infante inferocita o un'anarchica assuefatta dal potere che vuole un colpo di stato? Beh in questo momento non c'è possibilità di buttare broda sul fuoco?
A mio parere Custode questa m...roba sta strasbordando. Io ed il Fratello Vardman possiamo dare tutte le informazioni necessarie via da qui, in un secondo momento, rimettendoci a chi ha lo status per dare lezione qua dentro. Voi e gli altri dico ovviamente, Custode.
Si volta vero Vardman
Il Fratello pure mi pare dello stesso avviso. Quindi io direi che ci si può fare...
la locuzione grammaticale è ciò che non dovrebbe essere. Gli inizia ad uscire un accavallarsi caotico di parole che lo lascia incapace anche a lui di parlare. Ma cosa voleva dire al momento? Forse ha una filippica in bocca che preme sugli argini del pensiero per uscire, mentre altra "merda", e nel narrato fortunatamente lo si può dire nonostante si stia in Eliseo, sta prorompendo tosta verso il fratello. Ci riprova dando un colpo di gola, più che di tosse.
...quindi noi ci rimettiamo al suo giudizio Custode. Io so quel che ho visto e chiunque abbia udito ha potuto sentir pompare i bassi in una strofa gracchiata che qualcuno si è permesso qua dentro, lordando sale già imbrattate da un'altra infante...
Figure retoriche più suggestiva, per dare intensità alla propria metrica, che esaustive
eventi rari, che creano scalpore perchè non succedono mai e quando succedono vedono lei già capace a sedare. Ora lo sta facendo. Salvo diversa richiesta, aspetterei di essere chiamato altrove
Di nuovo si rimette alla decisione del Custode, ma non gli va per nulla di incrementare le voci di chi, come lui, magari è dotato di auspex e potrebbe usare ulteriori fatti a quelli già visti per incularlo
In realtà mi piacerebbe capire come questa serie di cose sia iniziata. Ho solo sentito che c'era qualcuno che ha fatto...ha scatenato la Bestia. Ho dato il mio qui, ma non mi sarei mai aspettato che un'arpia a brutto muso mi dicesse che lei può fare quello che vuole e se ne può sbattere di quello che impongono lo sceriffo e il custode dell' eliseo, visto che nessuno dei due l'ha personalmente e direttamente informata, ma lo ha sentito da uno che solo ci collabora da tempo.
Ha la sua dose di esperienze a New Orleans e nel suo piccolo qualcosa vale lì dentro
Però due Fratelli nella stessa sala che impazziscono a distanza di poco...mi pare roba strana, roba da 414 per intenderci
Chiede nemmeno troppo implicitamente la dinamica dei fatti, cosa fosse successo prima della Helbourne per cui lui è stato messo in quella posizione di vigilanza, mentre accosta l'odierno avvento con quel fattaccio, vale a dire l'esplosione del club 414. Grande botto, nessuna risposta se non una sola parola dalle tinte nere e viola. Distanti e distaccati non ha più il pubblico del centro della scena, quindi al momento reputa di potersi permettere di accostare la hellbourne ad una sabbatica visto che ha attentato alla non vita del principe.
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Alice salutò la Clark con un semplice “Lunganotte” un attimo prima che la sorella se ne andasse in tutta fretta.
Ascoltò poi la Delgado che in assenza dell’altra donna si concentrò su di lei. Dopo un ultima stilettata alla bionda venne il suo turno… “ Mi dispiace se ho dato l’impressione sbagliata, non era certo mia intenzione quella di minimizzare il lavoro dello Sceriffo, anzi, per quello che ho sentito il suo intervento tempestivo ha evitato problematiche maggiori per la serata. Forse non mi sono ben espressa” Alice non avrebbe mai dubitato del lavoro dello Sceriffo, soprattutto non lo avrebbe mai fatto ad alta voce!
La Custode le indicò tra la folla la Lancia Gangrel, Alice rimase affascinata da quella creatura, la pelle leopardata la rendeva tanto particolare quanto splendida, pigramente appoggiata al muro ma con sguardo attento a ogni movimento intorno a lei. Alice era certa che al primo pericolo ravvisato avrebbe reagito in un attimo. Era strana certo, ma era quel tipo di stranezza che Alice trovava affascinante.Molto probabilmente il suo viso lasciò intuire a chi la guardava che era colpita dalla O’Ryordan, ma non se ne preoccupò più di tanto.
“ Certo, Alice va benissimo” sorrise. Un lieve cenno del capo a dimostrare il suo assenso, un sorriso amaro “La ringrazio anzi per la delicatezza che ha mostrato nei miei riguardi” con buona probabilità la Custode stava per dirle qualcosa di spiacevole, ma la cosa che realmente temeva era che, con buona probabilità, non avrebbe potuto ribattere.
Alice prese il bigliettino dalla mano del cadavere e lo mise in borsa ringraziandolo. Sgranò gli occhi restando perplessa, per quello che disse su tale Kappa ma non commentò oltre. “ Comprendo meglio l affluenza della serata e anche la mancanza delle cariche, è senza dubbio una serata da non perdere, grazie. ” poi proseguì in relazione al ballo “Oh non credo di essere molto pratica nelle danze da sala” ammise, sperava vivamente di trovarsi abbastanza lontano dalla pista da ballo quando si fossero aperte le danze così da non incorrere in situazioni spiacevoli. Una lieve risata alla battuta del cadavere sulla nota serie. “ Lei parteciperà alle danze? Dopo che il Primogenito De La Fuente ne sancirà l’inizio?” Chiese alla donna, sicuramente lei avrebbe fatto la sua figura su quella pista, anche stando ferma. Non invidiava gli accompagnatori di donne così belle e di classe, per non risultare insignificanti dovevano avere un carisma esagerato, considerando che, al momento nessun uomo visto poteva competere con la bellezza della donna che aveva davanti e presumeva che la sua Sire non fosse da meno.
Come se si fosse sentito chiamato in causa, Julius che di carisma ne aveva anche troppo, entrò nel suo campo visivo insieme a un altro uomo, lo conosceva, lo aveva visto altre volte, era un Anziano del suo Clan o almeno così ricordava, era sicura che la Delgado-pedia sapesse chi fosse, ma doveva trovare un modo per portarla a dirglielo senza puntare ancora di più i riflettori sul suo Clan. Non le era sfuggita l’occhiataccia che Lennox aveva rifilato all’Anziano.
Julius-Sfregiato-Lennox avvertiva la sensazione che c’era una qualche correlazione. Fece quindi quello che era portata a fare in queste situazioni ossia ragionare analiticamente su ogni elemento, scorporarlo e poi rimontare il tutto seguendo un filo logico.
Lennox: primogenito che, visto il trattamento riservatogli in questa serata, non stava riscuotendo molti consensi. Poteva catalogarlo nella frangia più comune e stereotipata del Clan almeno a Nola. Nonostante fosse palesemente successo qualcosa che coinvolgeva in qualche modo l’Arpia non si era distratto dalla sua inattività. A naso non le sembrava una mente votata alla politica.
Sfregiato: Il vuoto, non aveva informazioni e neanche poteva supporre cose al momento, solo una cosa poteva dire, Lennox non sembrava gradire la sua presenza.
Julius: sicuramente la sua forma mentis era ben diversa da quella di Lennox, opposta si poteva dire, ricordava come si era presentato a lei “Clan dei Sapienti” anche se non avesse trascorso una serata con lu,i quella presentazione le sarebbe bastata per capire la sua linea di pensiero oltre tutto, era quanto di più lontano dal Brujah medio, aveva in concessione una sala all’Eliseo e non pioveva certo dal cielo, mentre parlava aveva fatto parecchi nomi di fratelli di una certa rilevanza molto probabilmente aveva parecchie conoscenze e buoni agganci, carisma e conoscenze lo portavano a essere adatto alla politica, ricordava anche un particolare, il modo in cui Brook lo aveva salutato “La nostra prossima arpia” una semplice battuta? Forse, eppure Julius le aveva detto che se aveva favori da registrare si sarebbe potuta rivolgere a lui.
In sintesi due visioni diverse del Clan, due approcci diversi alla politica e un Anziano in mezzo che visto lo sguardo di Lennox ,e, l’accompagnarsi con Julius forse era a più affine a quest'ultimo.
Un pensiero prese forma nella testa di Alice, poggiava su basi molto poco solide eppure…se Julius volesse sfruttare questo momento di declino di Lennox per dare nuova aria al Clan? Magari con una filosofia più simile alla sua? Probabilmente aveva conoscenze agganci e la capacità di muovere i fili ma forse lui non era la persona giusta, nel ruolo giusto inoltre vieni preso maggiormente in considerazioni se “sponsorizzi” un altro piuttosto che te stesso, ed ecco che lo Sfregiato aveva un senso. Se Julius avesse individuato in quell’anziano un sostituto per Lennox e si stesse muovendo per coadiuvarne l’ascesa? Quale momento sarebbe migliore di quello in cui Lennox perde consensi? La teoria poteva stare in piedi, c’erano una serie d'incognite date dalle sue lacune politiche e sociali che doveva colmare ma il tutto poteva avere un senso.
Se il suo ragionamento era anche solo in parte giusto doveva trovare il modo di salire su quel “treno” prima che arrivasse alla stazione. Chi lo guidava però non era certo di facile gestione, riusciva a parlare per ore senza dire nulla “non ti prendere in giro Alice con nessuno qui hai gioco facile” pensò. In quel momento doveva restare lì, a sentire quanto la Delgado avrebbe infierito sul suo Clan ma, prima della fine della serata, doveva trovare qualcosa, d'intelligente possibilmente, per avvicinarsi al Sapiente qualcosa d'inerente al Clan poteva andar bene e in quel momento probabilmente un pò tutti avevano l’esigenza di sputarci sentenze sopra.
Lasciò da parte le sue riflessioni per il momento, non voleva dare un impressione sbagliata ai due fratelli e concentrò la sua attenzione nuovamente su di loro.. -
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Noah ha una discreta capacità d osservazione ma non è altrettanto abile nel leggere i non verbali.
Non afferra nulla guardando Julius con quel individuo, ne nota il sottecchi di Pugno Facile e per nulla nota l attenzione di Alice che non sta osservando nemmeno.
Peccato, dato quanto avrebbe potuto offrire una conversazione con lei.
Ad ogni modo Brook è occupato. Julius pure. Pugno Facile è Pugno Facile e non gli va di dare l impressione sbagliata avvicinandosi senza "preparazione" a uno come lui. Uno con il suo status, la sua fama e l evidente interesse a stare per conto suo.
Disturbarlo poi per cosa? Per chiedere come è il tempo?
Noah, per cercare di perseverare nell intento che lo ha portato li, decide di avvicinarsi al luogo dal quale aveva sentito provenire confusione per la seconda volta.
Siamo fuori dal evento acuto da evitare, si dice.
Magari c è qualcuno che spettegola su quanto accaduto poco prima.
In tal caso si avvicina quel tanto che gli serve per sentirne i discorsi.
L avrebbe fatto in modo accorto, pronto a immettersi in eventuali conversazioni se avesse avuto tacito benestare per inserirsi.
Non vuole certo sembrare li a spiare i discorsi altrui.. -
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La donna arriva nel bagno dello Sheraton con una sensazione che non ha provato da anni, decenni ormai. Le mani tremano a contatto con la superfice fredda del bordo del lavabo, la sua presa trema, i muscoli che a tratti falliscono di sostenerla.
L'improvviso dolore le fa chiudere gli occhi, un gemito viene rilasciato, inaspettato.
Una voce, familiare in qualche senso, ma non nel senso buono del termine. Si guarda attorno, rapidamente scuote il capo come a cercare di trovare un uomo nella toilette delle donne.
Il suo occhio ricade poi sullo specchio e su quella figura.
Improvvisamente si sente catturata da qualcosa oltre lo specchio, una visione, un salotto. Ma non quello di Vespa, sia chiaro.
"No. no.. Non è stata colpa mia..." biascica tra le lacrime di sangue.
"Ma che cazzo vuoi....?!" è il pensiero che scivola nella sua mente, affondato dalla pesantezza delle sue parole, della sua autorità.
"Kappa...? Perché è sempre lui...?" un altro pensiero. Come possono pensare che lei sia in grado di uccidere Kappa? Come possono insultarla per aver ucciso uno del suo stesso sangue, per poi ordinare la stessa cosa? La donna è confusa, alterata. In dolore.
La sensazione di avere il cuore in gola.
Quando riapre gli occhi, si trova un ginocchio sulla tazza del cesso. C'è sanmgue dappertutto, sotto la maschera, sulle sue guance, sulle sue mani... Nella tazza.
Un respiro pesante, affannato, inutile che le ricorda che è comunque una persona che una volta era umana. Può ancora sentire le sue interiora che si torciono manco avesse avuto una terribile sbornia.
"Io.. Okay.." stanca, sfinita, terrorizzata, non ha nemmeno la forza di formulare in pensiero per Blake, un pensiero che lei è sicura sarebbe in grado di sentire, in qualche modo. Si solleva da quella posizione a fatica, andando a raggiungere la carta igienica con la destra, per pulirsi del sangue dalla faccia e dalle mani. La maschera, rossa di sangue, viene tolta e buttata nel secchiello biologico presente in tutti i bagni delle donne.
Scarica l'acqua del water, controllando che non rimanga nulla di troppo vistoso, qualcosa che nel caso sistemerebbe in maniera poco cerimoniosa con lo spazzolone.
Si da una sistemata allo specchio, pulendosi per bene e sistemandosi poi il trucco ed in seguito un paio di patte qua e la per sistemare il suo vestito e sperare in Caino che non ci siano macchie di sangue vistose.
Una volta preparata, ancora con la mente mezza altrove e con una terribile sensazione, la donna si avvia verso l'uscita del bagno e via di nuovo dentro la sala della "festa".
E la paura primordiale di avere un'altra cosa completamente al di fuori del suo controllo. Cosa dovesse succedere se dovesse perdere nuovamente il controllo così, davanti alla Corte? In pieno Eliseo?
La paura di perdere se stessi è la paura più grande.SPOILER (clicca per visualizzare)io so che è una visione e so che è praticamente impossibile, ma lo devo chiedere... è possibile fare auspex 2 su Zachariah? Se no, capisco perfettamente, se si.. Beh, buon per me ahah
Edited by .Fiaba. - 25/3/2024, 11:26. -
.Norman Forrester - Custode dell'Elysium Sheraton
Carisma 3
Aspetto 2
Espressività 3
Galateo 5
Autorità 4
Status 2
Non sembrò sorpreso delle accuse, o forse aveva solo una gran faccia di bronzo. Non che gli piacesse l'excursus, ovviamente, ma nemmeno si disperava. Forse non tutti gli Elisei andavano bene come molti pensavano.
"E sia, più tardi parleremo e faremo questi controlli. Per adesso andate a godervi la serata, signori. E grazie." Prima di essere fermato dai dubbi della Rosa. "Con calma." Mosse appena la mano destra, gesto di stop. "Ci manca solo che certi pensieri dilaghino per la corte, e avremo tra le mani una massa di esagitati."
Nel frattempo Noah si era avvicinato ai due, a portata d'orecchio. Brook e Forrester gli davano le spalle, per cui se ne accorse solo Vardaman. Questo tipo sconosciuto, totalmente avulso all'ambiente, che li fissava incuriosito.
"Probabilmente si è comportata a quel modo per sue personali, non penso che sia sensato gridare al lupo con così poche prove. Al massimo posso essere d'accordo che la fonte di tutto è sempre e solo la Holbourne." Vardaman si accorse della mancanza di onorifici, una finezza che metteva in chiaro come il Custode non la rispettasse. "Lei ha giocato con la Neonata che ha sfondato nella sala privata, e poi lei stessa vi è voluta entrare. Non vedo grandi fili rossi, solo una palla che rotolando ha colpito qualche ignaro."
Il tono era greve, e metteva in chiaro che non avrebbe amato alcuna chiacchiera così allarmista nelle sue sale.SPOILER (clicca per visualizzare)Per favore, in mp scrivetemi cosa gli raccontate. Niente didascalie precise, ma i fatti filtrati dai vostri personaggi, raccontati la sera dopo.
Noah, senti cosa dice lo Spettro ed eventuali risposte dei due, a meno che non si allontanino, sussurrino o agiscano per evitarlo.Alma Gil Delgado
Carisma 4
Aspetto 4
Espressività 3
Autorità 2
Galateo 4
Status 2 - Custode dell'Eliseo Monteleone
Noble Adam si staccò un attimo dalle due donne, richiamato da un vicino, lasciando alle due più spazio di manovra.
"Se troverò un cavaliere adatto. In caso me ne presenti uno, ma lo scelga bene." Chiocciò alla domanda, che però non la allontanò dal discorso principale. "Dicevo...ecco, il suo Clan. Conosce il concetto di Clan Fondatore?" Nessuna campanella tintinnò nel cranio della rossa. "E' uno dei Clan che ha partecipato attivamente alla fondazione della Camarilla, che si da per scontato avere estrema influenza nelle questioni di Setta. Ma non solo, dimostrarsi nei secoli come termine di paragone per gli altri Clan."
Un moto di fastidio, increspò lo sguardo dritto sulla ragazza. Non le piaceva parlare con qualcuno mentre il suo interlocutore fissava volti distanti.
"Ma qui portate come rappresentante un'Arpia che, diciamoci la verità, è totalmente inadatta al ruolo. E un Primogenito che non solo è estraneo a tutto quello che sta succedendo, ma che è un non eletto. Si, signorina William. Non avete eletto voi il vostro Primogenito, ma il Principe Artemisia ha deciso di renderlo tale. Che incredibile vergogna." La ragazza iniziò a farsi piccola piccola, sentendosi appaiata a certe figure, fatti, scherzi che con lei avevano ben poco a che vedere se non una parentela. Un'etichetta. Eppure bruciava, perché la Custode attaccava con mano ferma, colpi di stiletto su punti sensibili. "Fate qualcosa, dama mia. Lei es giovane, e non sono così bastarda da applicare il "di toda l'erba un fascio", ma per l'amor del cielo...reagite!"
Alice non riuscì a rispondere, quantomeno non subito. Davvero il loro Primogenito era stato scelto da qualcun altro, e non per volere del suo Sangue? Era praticamente un mettere in chiaro che i Brujah erano la puttana di Artemisia, manovrati dai Malkavian. Provò una vergogna nuova, una cruda realizzazione di cosa erano agli occhi altrui.
"Vi chiamano Feccia, e ve ne beate. Iniziate a vergognarvene, Alice. E poi reagite. Il Clan delle Rose non vuole che avvizziate, porché ricorda con dolore quanto stupenda fosse la vuestra Furia. Ci scaldava e motivava, como Fiammetta per Dante."SPOILER (clicca per visualizzare)Mi raccomando, attenzione a quanto ho detto nel descrittivo. Non te ne freghi delle sue parole, che toccano nel vivo.
Con l'accademiche del pg non hai idea di chi si riferisca con Fiammetta.
Nel frattempo Rebecca, internamente devastata ma esternamente presentabile, ritornò nella sala. Molte cariche erano presenti, e si stavano radunando con calma verso i tavoli. Le due donne con cui aveva conversato poco prima erano state lasciate sole da Noble Adam, che appoggiato ad un tavolino seguiva assorto le chiacchiere di uno sconosciuto mascherato.SPOILER (clicca per visualizzare)Rebecca, puoi muoverti verso chi ti pare. Se cerchi un png in particolare dimmelo e ti dico se è presente o meno. Se invece vuoi startene per cazzi tuoi prendi una seggiola e un calippo, li trovi sulla destra.
Riguardo all'asupex su una visione...no. Ma anche se fosse possibile rebecca si sta cagando, non le passa in mente di fare una cosa simile. Probabilmente non avrebbe nemmeno la freddezza mentale per riuscirci.
Edited by Shaitan - 26/3/2024, 15:36. -
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La serata era finita.
Non dal punto di vista degli annunci, anzi. Era molto probabile che quel Mardì gras dovesse portare novità alla camarilla, una ragione per cui così tanti sociopatici erano stati attirati dentro la stessa sala. Ma Vardaman sentiva di aver fatto il suo senza ombra di dubbio.
Il clan era stato protetto dalle insinuazioni, e lui stesso avrebbe aggiunto i contrappesi finali volti a schiacciare l'inutile arpia uscente sotto il peso della sua stessa immaturità.
vi ringrazio per l'attenzione, Custode. gli sorrise di circostanza. Vide quindi il giovane avvicinarsi al terzetto ma anche attraverso le lenti della maschera non lo riconobbe.
... nuovo arrivato? mormorò tra sè e sè, avvolto da un dubbio. Ma di sicuro non stava infrangendo alcuna regola, anzi. Avrebbe fatto peggio a interrompere delle conversazioni tra status.
Così Vardaman Attese che la rosa Brook e il custode concludessero le eventuali code della loro conversazione, andando solo infine a salutare il "nuovo arrivato".
...lunga notte. fece un cenno della testa verso Noah. Non credo che ci si sia mai presentati. Jonathan Vardaman, piacere.
Desidera?. -
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JB è pensieroso, un'espressione che può suscitare anche stupore se affiancata al moro. Se da un lato non si sorprende del fatto che Norman appare sereno, se così si può dire, dell'esposto fatto dai due Fratelli, magari perchè al Custode può anche dar fastidio dei modi da api regine delle arpie nel proprio dominio e Micheala è una Feccia fatta e (ormai) finita; dall'altro le successive parole del malkavo lo allertano.
L'Arpia ha fatto la stratega come Jay-Z con Beyon-granculo-ce! Quella psiconana ha manipolato la poppante in modo tale da buttarla a far rap in un flow per il valzer... e chi ti va ad attaccare?! Il Principe direttamente mentre sta con Sceriffo e primogeniti!? O quella psiconana è la più grossa imbecille da quando ai bianchi hanno insegnato che hanno pure un buco di culo per far uscire la propria merda, oppure sta roba sta sfondando ogni logica. L'unica cosa di cui al momento posso essere sicuro è che se di wigga senza cervello ne esistono parecchi, questa sfonda le fottute barriere di ogni logica!
In JB si fonda sempre di più l'idea che qualcosa di grosso si sta muovendo e non capisce come si sia potuto arrivare a quella conclusione. Di sicuro userà ogni stilla di quella questione a suo vantaggio, ma gli serve di fare chiacchiere da salotto per riuscirci.
Chiaro
Risponde poi brevemente all'invito a non citare più 414 e roba simile. Osserva sottecchi lo stregone, a cui si accoda
Sì, anche io Custode.
Fa una pausa
Verrò più avanti, a ballo finito. Sarebbe un peccato non potersi godere l'evento.
Non vuole tediare ulteriormente Norman. In realtà non lo vuole ancora così tanto a lungo attorno. Meglio non dare l'impressione di venir interrogato dal custode sugli eventi, ma lasciar percepire ai curiosi che l'incontro ha natura positiva e frugale.
Volta leggermente il collo verso il politico e due domande se le fa. Non che gli dia tutta l'attenzione, ma lo ricomprende almeno nel campo visivo
Sarà andato dalla Helbourne per caso oppure aveva pianificato qualcosa?
Sarebbe difficile attribure a qualcuno la capacità di vedere gli schemi di ogni Eliseo, ma Vardman ha dalla sua la piramide e si sa che quelli sono un unico grande cervello che cammina...
La sua presenza a stuzzicare la psiconana era fortuita oppure stava facendo le sue indagini?
Gli affari dei Tremere non gli interessano, ma che quel Tremere faccia bella figura è tutt'altro discorso, considerando che la sua azione contribuisce a rendere JB meno nigga agli occhi di quei sudisti di new orleans. Se Vardman è lì per motivi maggiori del mero chiacchiericcio, JB ha tutto l'interesse che gli vadano in porto
I pensieri che si affastellano in testa lo portano ad essere parco e scabro nell'aggiungere cose. Sta per aprire la bocca, così da non perorare la sonnolente presenza che lo sta accompagnando in quel momento, quando l'uscita ultima proprio dello stregone lo porta a voltarsi.
Dietro la schiena la presenza di un uomo con una maschera da hockey. JB non può parlare visto che ne ha una da zorro, ma può star sollevato di non essere l'unico a non essersi messo quella roba vittoriana o barocca tipica di altri Fratelli. Dove lo ha già visto?. -
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Noah avvicinandosi sente qualche cenno di discorso tra alcuni presenti, tra i quali non può dimenticare Brook. La cosa non sa se sia reciproca o meno ma considerando che il Brujah sia assolutamente anonimo è facile sia stato dimenticato.
Ad ogni modo, da quel che sente, unisce qualche puntino. Quell'uomo che si è congedato e parlava agli altri due era il custode. Lo dice proprio quello che poi gli si rivolge. Tuttavia Helbourne è un nome che non gli dice granché. Non capisce nemmeno chi abbia stuzzicato chi. L'unica cosa che sa, sentendo anche il custode, è che quel casino sentito in molteplici momenti ha portato strascichi importanti ed è a rischio il clima di quel posto chiamato Eliseo.
A Noah non interessa di gossip, ne molto di politica in generale. Tuttavia si è ripromesso di colmare almeno in parte le sue lacune; parimenti a come conosca le strade, è utile sappia un minimo anche del resto. Che palle pensa per quanto infondo sia rimasto incuriosito sui casini.
Quando quell'uomo gli si rivolge, si sveglia un attimo dal torpore celebroleso che tanto fa pendant con il personaggio scelto. L'uomo sulla quarantina non rispetta pienamente l'etichetta ma a Noah ste cose non interessano e non ha nemmeno il galateo per rispettarla nel migliore dei modi lui stesso.
Ad ogni modo il quarantenne, come nemmeno a dirlo, è un altro di quei personaggi che trasudano "ascendenti sociali". Non ha il carisma di quel Julius ma appare autorevole e con un volto amichevole. Il Brujah non nota quanto quelle caratteristiche vadano in contrapposizione con i segni di "vissuti" su quel volto. Non è certo una persona empatica o attenta a quei "dettagli".
..ehm lunga notte. N..Zeno Smith, piacere..
Un istante di pausa, stranito dalla domanda che gli è stata posta. Non che ci fosse nulla da capire ma concretizza dopo fosse un modo accorto per fare notare la sua intrusione.
..mi stavo avvicinando alla "confusione" per capire un po' cosa sta succedendo, quando vi ho sentito parlare. Non volevo farmi i fatti degli altri ne interrompere ma non mi aspettavo questo "movimento" e un po' di naturale interesse è venuto anche a me..
Fa un cenno di saluto a Brook come fossero amici, senza rendersi conto di non essere stato riconosciuto. Cerca un posto dove posare la maschera per non doverla tenerla in mano. La mette di nuovo sul capo ma alzata in modo da mostrare il volto.. -
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Fece un respiro, poi ne fece un altro come se servisse a qualcosa, come se potesse calmare il tumulto di emozioni che provava dentro. Lo sapeva che non stava per dirle niente di buono ma no, non era preparata a questo.
Era arrabbiata, confusa, cosa le stava dicendo quella donna, che cosa voleva dire che non era stato eletto dal Clan e perché? Cosa cazzo stava succedendo? Pensieri e domande nella sua testa vorticavano come vespe a cui era stato distrutto l’alveare, slegate tra loro ma unite in un unico grande insieme.
Perché? Cosa? Come? Proteggi! Allontana! Menti! Asseconda! Orgoglio! Disprezzo! Furia! Vergogna! Colpa! Onore!
Le sue mani che, fino a quel momento penzolavano delicatamente lungo i suoi fianchi, ora erano intrecciate insieme a torturare le sue dita
Un fitta alla testa come quando un suono troppo acuto colpisce il timpano, ma non veniva da fuori lo sapeva, una manifestazione del suo enorme fastidio interiore. Disturbo psicosomatico. Chiuse un attimo gli occhi per cercare di sfuggire al dolore.
Li riaprì guardando la donna che continuava a infierire, mentre lei cercava di mettere ordine dentro quel caos d'informazioni e insulti che le piovevano addosso. Filtrare i concetti attraverso l’umiliazione e lo sconforto non era cosa semplice, soprattutto perché alcuni di quei concetti erano totalmente nuovi per lei. Ancora meno semplice era elaborare una risposta che la dissociasse e che al contempo la rendesse parte. Difendere il suo sangue? Come farlo quando lei stessa era in qualche modo d’accordo con quella donna? Solo qualche secondo prima stava appunto pensando all’ inadeguatezza del Primogenito… Ma nonostante tutto lei amava il suo Clan
"Custode Delgado” la sua voce suonò più rauca del solito, le parole bruciavano in gola come lava. Si impose di restare calma e fredda, almeno ci provò “Rifletti, analizza, segui la logica, non farti confondere. Un passo alla volta, un punto alla volta” pensò
“ Come giustamente dite sono giovane e molto di quello che mi avete detto per me è un dato di fatto più che la fine del percorso scelto, ma non credo sia una giustificazione. Essere parte di qualcosa comprende il bello e il brutto il giusto e lo sbagliato non credete ? Come in una famiglia. Porti avanti oneri e onori. La mia visione è viziata da lacune ma questo non mi rende cieca.” Si schiarì un attimo la voce che risultava roca “Ringrazio il fatto che lei sia tanto sensibile da non rendermi la vittima di un sistema che è antecedente alla mia nascita.”
Nonostante la rabbia, nonostante le stilettate, nonostante l’umiliazione dava atto a quella donna di essere molto “umana”, la verità era sul collo acqua gelata ma per quanto scomoda quella verità dava ad Alice occhi diversi con cui guardarsi intorno, occhi che vedevano oltre i filtri che le avevano impostato, onore, orgoglio ma dov’era l’onore nello scodinzolare mentre venivi usato? Le labbra quasi le tremavano per lo stress accumulato costringendola a pause ripetute e a controllare la velocità con cui parlava“ Credo che, considerando il lungo periodo, sia inevitabile che un clan viva dei momenti di… Flessione possiamo dire, ciò non toglie come dite che si possa cambiare rotta. Sono del parere che i cosiddetti panni sporchi vanno lavati, a casa, ma vanno lavati. Nascondere la polvere sotto il tappeto non è una soluzione idonea al lungo periodo ”Negare l’evidenza era inutile e sciocco, avrebbe voluto aggiungere che anche le Rose nel loro giardino avevano di recente coltivato dell’ortica, ma indispettirla non avrebbe fatto sparire il marcio trovato sotto il suo famoso tappeto.
Un nuovo sentimento si fece strada in lei, rivalsa. Lei così schiva, così fuori da quei giochi, così consapevole del fatto che non ci si volesse trovare dentro ora non voleva farsi da parte, non accettava di vedere il suo Clan sminuito, denigrato. Avrebbe portato parte di quel peso. No, non sarebbe mai stata la punta di diamante non sarebbe stata se stessa in quel caso, ma non si sarebbe chiusa in un angolo attendendo gli eventi, non avrebbe lasciato che la corrente la portasse alla deriva. Se deriva doveva essere sarebbe stata la sua corrente a portarla li. Lei poteva riparare, faceva questo da tutta una vita… Riparava ossa rotte, individuava, sezionava e asportava tessuto necrotico, tumori. Prendeva qualcosa di malato e lo rimetteva a nuovo. Poteva farlo anche con il Clan.
“Custode Delgado, sotto le braci che voi vedete arde ancora la fiamma, la furia di cui decantate lo splendore. Ci chiamano feccia, anche se non è l’unico modo in cui ci chiamano, ne quello che userei ma, mi hanno insegnato che feccia non vuol dire essere la parte peggiore, la più spregevole ma essere quello che resta alla fine di tutto. Quello che sopravvive, che si adatta, che si reinventa. Il concetto stesso di resilienza. Non è il concetto di per se che arreca vergogna. Le chiedo Custode Delgado, per l’antica Furia le Rose riserveranno il loro splendore? “ Guardò la donna con gli occhi che erano pieni dello stesso fuoco di cui parlava. “ Spero di essermi espressa nella maniera migliore, l’argomento è delicato e molto sentito. Spero che le mie emozioni non abbiano reso poco chiare le mie parole” non aveva bisogno di respirare, ma era come se sentisse il suo respiro affannoso contro ogni logica.
Se la cosa non fosse stata impossibile avrebbe pensato che le sue guance, in quel momento, fossero tanto rosse quanto i suoi capelli. -
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La donna ancora particolarmente turbata da quanto appena successo, si affaccia nuovamente alla sala principale, notando che ben poco è cambiato da prima.
Dopotutto, non sono passati che pochi minuti, no? Rebecca non ne è completamente certa, la sua percezione è stata messa completamente a soqquadro e potrebbe essere la stessa cosa per quello che riguarda il suo senso del tempo.
Rimettendo su un sorriso, la donna si avvicina nuovamente alla Custode Delgado e all'altra donna.
Un'occhiata va anche verso Adam, il quale potrebbe avere delle informazioni che le interessano, ma non è sicura se è nello stato d'animo per indagare adesso.
Ovviamente non ha la minima idea di quale sia la conversazione attuale. Dopo essere stata disorientata così pesantemente dal cosiddetto Primo del clan, i suoi doni di Auspex si sono spenti, un po a mo di difesa naturale.
Si affianca nuovamente al gruppo, avvicinandosi alla destra della Custode.
"Scusatemi per la breve assenza. Spero di non essermi persa nulla." dice, facendo un sorriso sornione alla Custode, per poi spostare lo sguardo verso Alice, come se volesse chiedere a lei di cosa si sta parlando.
"La maschera mi si è rovinata, chiaramente un prodotto di bassa qualità." fa un sospiro palesemente esagerato per quello che è successo, come se volesse stemperare chissà quale tensione.
"Custode Delgado, lei è familiare con quel locale nominato da Adam? Il TabledeOs...?" chiede, interessata di sentire il punto di vista della Custode. O magari, ha intenzione di invitarla fuori, da qualche parte, in.. Privata sede.. -
.Norman Forrester - Custode dell'Elysium Sheraton
Carisma 3
Aspetto 2
Espressività 3
Galateo 5
Autorità 4
Status 2
"Grazie ad entrambi. Penso che a breve le cariche usciranno, il tempo di...sistemare la faccenda. Vi pregherei quindi di spostarvi da qui, e magari prendere posto ad un tavolo. Il numero sei è libero."
Rivolto a tutti e tre gli uomini, un invito accompagnato da un gesto parco e non ignorabile.SPOILER (clicca per visualizzare)Anticipo che molti rimarranno in piedi, darvi un tavolo è un tacito ringraziamento da parte dello spettro. Un gesto in cui ha incluso Zeno, per sua fortuna.
Zeno, hai scritto questa frase:CITAZIONENon ha il carisma di quel Julius ma appare autorevole e con un volto amichevole.
Ma Vardaman non lo vedi in faccia, indossa una maschera da teschio pagliaccio.Alma Gil Delgado
Carisma 4
Aspetto 4
Espressività 3
Autorità 2
Galateo 4
Status 2 - Custode dell'Eliseo Monteleone
Alma rispose prontamente, affilata come uno stiletto. "Questo es sbagliato. Umano." Schioccò le labbra carminie, che attirarono e confusero Alice per ancora qualche attimo. Inconsciamente le si avvicinò di mezzo passo, sfociando nel privato. "Il brutto non si deve accettare, ma combattere. Accettare quello co reputate errado significa accontentarsi, e accontentarsi è il primo livido dell'uomo pestato dalla mediocridad." La ragazza non poté far altro che accettarla come verità, perché tale era. Non c'era spazio di manovra in quel mondo, tanto per il singolo quanto per il gruppo.
"Sarò la sola a farlo. Nella Torre le colpe di chi è venuto prima de noi ci perseguitano."
Nel frattempo Rebecca notò, ancora distante, Alma e Alice dedite a confabulare. Adam era svanito tra la folla.
"Parole."
La sua prima risposta. Alice non capì se Alma lo faceva per incrinarla o per altro motivo, ma non si risparmiava di certo.
"Le hanno insegnato male. Feccia es feccia. Usurpatore es Usurpatore. Deviato es deviato. Farsi forti in un insulto significa non aver cambiato la percezione altrui, ma accomodarsi in..." Un piccolo inciampo. "...in essa. Vi ci accomodate." Ripeté quel termine, cercando di sporcarlo il meno possibile con il suo accento. "Non credo che gli Zeloti saranno mai tali, se non cambian de la piel al corazón" Non capì del tutto l'ultima frase, ma Alma le stava sorridendo, partendo per la tangente con lo spagnolo. "La única de ustedes que valía algo tenía que ser una Rosa. Habría sido espléndido, pero en cambio está atrapado en ese caos..." Un sospiro a mezza bocca, pensierosa. Per un attimo si lasciò andare ad un gesto un po' fuori luogo, carezzandosi con la sinistra il petto, appena sopra il seno sinistro. Alice pensò di averla turbata, ma no. Non era stata lei, e non era turbamento. Qualcos'altro.
Poi guardò alla sua destra, notando il ritorno di Rebecca. "Lo faranno." Concluse il discorso, per accogliere splendente la rozza ma bella biondina. Ora che non aveva indosso la maschera sembrava più pura, diretta.
"Nessun altra frenesia, no. Ma venite, vi devo trovar un posto a sedere...como diciamo dalle mie parti, una cadreghina." E condusse le due donne da una parte, spaccando in due la flottiglia di anime che popolava la sala. "Si. Una bisca privata, chiusa al pubblico. Non ho mai avuto il piacere, né tantomeno l'invito. Ma Dama Alice si."
Attese che due Fratelli si levassero di torno per proseguire, nonostante avesse potuto tranquillamente passargli attorno. "A voi." Spostò due sedie per le Sorelle, in un tavolo molto vicino ai tre posti sui gradoni rialzati. Un posto non d'onore, ma di certo ambito da molti. "Dirò al signor Forrester que estan aqui como miei invitados." Le spronò a sedersi al tavolo sei, anche se lei non accennò minimamente a sedersi. Con tutta probabilità avrebbe dovuto raggiungere le alte cariche di lì a poco.SPOILER (clicca per visualizzare)Dunque, per entrambe. Se volete sondare, sentire, mettere zizzania, capire cosa ha detto tizio o caio, toccare le sisette della Delgado, qualsiasi cosa ditemelo prima in privato che faccio dei tiri.
Alice, questa volta ti ho dato pochi hint sociali ma basati su quelli precedenti e sviluppali. Un consiglio, a meno che non sei quell'uno tra mille che ho un controllo mentale di cristo sotto pressione intervalla il parlato. Un gesto distratto, uno sguardo confuso per nascondere il timore, un mezzo passo sul posto...descrivi.
Rebecca idem, sei appena stata minacciata dal mostro mangiaculi. Sei sconvolta, per quanto tenti di nasconderlo qualcosa filtra e continuerà a filtrare per un po'. E' un pensiero fisso, magari più avanti non sarà in primissimo piano ma non ti abbandona.
Per tutti: mi pesava il culo tenervi separati, quindi godetevi sta tavolata tutti insieme.
Edited by Shaitan - 2/4/2024, 22:47. -
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Piacere mio Zeno. la dimenticanza e lo stress di essere stato di fianco a una brujah inferocita gli fa dimenticare il suo galateo, e dal momento che non ha chiesto il clan (e non si è nemmeno lui presentato) non può pretendere troppo. Gli tende comunque la mano per una stretta cordiale, prima di ritrarla in tasca.
Jonathan, dopo qualche secondo di delay accettò di buon grado l'invito del custode. Non che lo sentisse tanto quanto un invito, e con ogni probabilità si sarebbe goduto di più lo spettacolo nelle vicinanze di Malachia.
quantomeno per i risultati. ma c'è sempre tempo per quelli.
andò ad accomodarsi, volgendo un cenno cordiale a Brook e a Noah, finito nell'occhio del ciclone per caso. beh ci godremo gli annunci da una breve distanza. genuinamente sorpreso di come il tutto si fosse volto a favore, rilassò la schiena sulla seduta, lasciando appena cadere un braccio sul tavolo e l'altro in grembo. se è questione di minuti... altrimenti chi ha le carte per una mano?
Non ebbe neanche che di proporre il gioco, quando vide la tavolata allargarsi includendo tutti. ...Beh, lunganotte custode Delgado. lunganotte signore. chinò il capo in un cenno di saluto composto. iniziano a essere troppe le carte che servirebbero...
Edited by Jonathan Vardaman - 5/4/2024, 15:18. -
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Si va a sedere al tavolo, seguendo le indicazioni della custode che stabilisce chi si siede per primo e dove in ordine all'anzianità.
Accomodatosi, lasciando sul volto la sua mascherina che è più un orpello che effettivamente adeguata al posto, saluta più o meno globalmente i presenti seguendo le indicazioni carpite osservando la cortesia della Delgado.
Fratelli, ben trovati
Adombrato ancora da quello che ha visto, per cui cerca di trovare una quadra che gli faccia capire come mai l'arpia abbia attaccato la donna dietro le spalle del principe e come mai quest'ultima si sia fatta una grassa risata, perde di vista per qualche minuto il senso del tempo. Poi gli occhi focalizzano nuovamente la stanza ed i presenti. Si concentra su quello che ha la maschera da hockey, che ha pronunciato un nome noto.
Prosegue comunque il lento cicalio della serata, senza voler affossarsi sul suo solo rimuginare continuo
Fratello ci siamo già incontrati in passato. Ora che mi ricordo...davanti ad una partita a scacchi giocati da due tuoi pari clan
L'affermazione ha una punta di domanda, quasi stesse cercando sicurezza che i propri ricordi non tradiscano la realtà. Segue il filo delle frasi di Vardman, accodandosi per affrontare una questione che gli ronza in testa da un po'
Mi domando più che altro che succederà ora. Siamo seduti quindi evidentemente faranno un proclama di qualche tipo. Magari sta per essere formalizzato quello che si sa da un po' nei corridoi del palazzo, parlo dei nuovi arrivi e degli scambi di potere.
Si guarda attorno con malcelata impazienza
E questo prima del ballo. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Grazie, con ste maschere su e giù.. 😅
Noah porge la mano senza attendere un attimo, stringendola con vigore. Non chiaramente da fare male, conosce la sua forza e non vuole ostentarla e di certo non li. Gli viene semplicemente naturale mettere energia nei suoi gesti. Più di quanto gli venga naturale dare la mano, probabilmente.
In breve Forrester invita i tre a sedersi in un tavolo. Pare un onore dalla posizione e contando che posti a sedere non ci siano per tutti. Ma Noah non si rende conto di tale "fortuna", tanto è preso a assecondare quanto detto dal custode la quale autorevolezza lo sprona a seguirne le indicazioni senza un fiato.
Brook con le sue parole fa capire a Noah che non l'avesse riconosciuto subito. Per quanto fosse già tanto si ricordi di lui, Noah non rimane proprio impassabile alla cosa. E' abbastanza "ignorante" da credere forse di essere "indimenticabile"? Non da nulla a vedere, non di certo con le sue due espressioni messe in croce.
Si schiarisce ad ogni modo la voce.
Si, ricordi bene; credo ti abbia accennato a me anche Julius di recente..il signor Julius, scusate
Un riferimento al favore chiesto a quest'ultimo di intercedere per lui con la Rosa. Noah pare sforzarsi a essere a modo. Cerca pure di imitare le posture e i modi di fare di chi ha vicino. Darsi un tono adatto al luogo. Rischia di essere però ridicolo in certi momenti.
Mentre Brook fa riferimenti a ciò che sarebbe capitato da li a poco, "l'anta" propone una partita a carte. Neanche a dirlo che altre due sorelle vengono invitate a sedersi al loro tavolo. A invitarle una donna che in altri tempi avrebbe portato Zeno a lunghe serate "5 vs 1" al solo pensarla. Se non a provarci spudoratamente. Per Dio non li. Per fortuna la stessa autorevolezza della donna non porta il cainita a indugiare a vecchi pensieri legati ai residui della sua umanità.
Anche perché quella donna è una custode. Nella sua arretratezza il Brujah si chiede a chi l'abbia concessa per avere quel titolo e cosa meritava lei custodisse. Per fortuna i pensieri, a quanto ne sa erroneamente lui, non possono essere letti.. -
.Si, ricordi bene; credo ti abbia accennato a me anche Julius di recente..il signor Julius, scusateSPOILER (clicca per visualizzare)+ 10 px per il rispetto dimostrato al capo dei capi.
Per tutti: visto che ora siete tutti seduti al tavolo insieme, un favore. Descrivetevi per bene, così gli altri sanno cosa indossate, come apparite. Grazie mille. Jonathan, Jack e Noah, avendo già postato, potranno farlo il prossimo giro..
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