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.SPOILER (clicca per visualizzare)
Il silenzio in attesa dell'arrivo era rotto solo dallo strano rumore emesso dal mostro, un misto tra il riso malizioso e lo scricchiolio di ingranaggi sotto sforzo. Il termine più adatto per descriverlo era uno sferragliare, un suono che di norma non avrebbe dovuto appartenere a creature di carne e ossa.
Finalmente, l'ascensore arrivò al giusto piano, e le porte si aprirono nel mezzo di un corridoio nuovo per la Malkava, ma non certo per il Tremere: l'Eliseo si sarebbe tenuto in uno dei piani privati dell'edificio, riservato di solito ai rappresentanti dei Clan o ai Fratelli più potenti del Dominio. Avere una sala lì non era roba da poco, tant'era che i vampiri in grado di accalappiarsi un saloncino tutto loro si potevano contare sulle dita di una mano.
Il ventitreesimo piano era infuso in un dolce bianco panna, arricchite da intarsi in oro fatti a mano libera che si snodavano come arzigogolate venature. La stessa combinazione di colori e materiali era presente su porte, mobilio, tappeti e lampade a muro. Tutto il pavimento in gres chiaro era decorato con lo stesso pattern presente sulle pareti, seguendo, avviluppando, una grana di marmo nero che correva lungo tutta la lunghezza del corridoio.
Guardando a destra e a sinistra, quattro porte chiuse per lato, l'unica aperta era davanti a loro, le doppie porte spalancate verso l'esterno, ad accogliere.
La "Salle Mnemach," la sala principale del piano, occupava probabilmente l'intera ala Est. La grandezza del salone accentuava lo stile, come quello presente nel corridoio, costringendo i visitatori a perdersi nella vastità di lusso ed eccessi. Uno spazio a mezzaluna era stato lasciato al centro, circondato da tavolate imbandite con l'apparenza di opulenza. In fondo e ai lati della sala, lunghi gradoni sorreggevano una tavolata piccola e all'apparenza intima, un sette posti svettante su altre due più popolosi tavoli ad ambo i lati. Tutti i posti erano disposti in modo che lo sguardo fosse rivolto verso il centro della sala, dominando gli spettatori inferiori.
Al di sopra dello stile, del candore, i tre colori principi del Mardi Gras fiorivano sotto forma di festoni e tendaggi, ma anche sui diversi ospiti mascherati che girovagavano per la sala.Norman Forrester - Custode dell'Elysium Sheraton
Carisma OOO
Aspetto OO
Espressività OOO
Galateo OOOOO
Autorità OOOO
Intimidire OO
Status OOMa prima di fare i conti con i soliti sconosciuti in sala i tre si ritrovarono il Custode dello Sheraton, Norman Forrester, appollaiato sull'uscio. Mani intrecciate dietro la schiena, vestito con un abito di un azzurro pallido e probabilmente ripescato dallo stile in voga agli albori del Mardì Gras, il tanto decantato Spettro li guardò oltrepassare le porti automatiche dell'ascensore e imbastì un sorriso cordiale, ma distante.
"Lunga Notte, e buon Mardì Gras."
Guardò prima John, poi Jonathan e infine Lysandre. Rispettivamente un cenno del capo e due sorrisi collaudati, di facciata.
"Signor Haller, signor Vardaman. Signorina..." un attimo, che però incrinò l'ego della Neonata Malkavian. "Leclerc. Felici che abbiate risposto all'invito."
Detto ciò indicò al Nosferatu non la sala, ma una porta lungo il corridoio, e quest'ultimo lo ringraziò con un gesto pacato. Ai suoi due compagni di cordata John lanciò un occhiolino inaspettato e marciò via.
Edited by Shaitan - 13/10/2023, 08:53
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Vardaman, in una mescolanza tra la cortesia e il bisogno patologico di studiare il prossimo suo, lasciò passare in avanti entrambi i suoi "compagni di viaggio", facendoli uscire dal cassone dell'ascensore prima dello stesso mentre teneva cortesemente le porte aperte con due dita, lateralmente.
Avrebbe voluto fare qualche altra domanda generica e neutra a questo presunto John, del quale non sapeva nulla e non si spiegava appieno la riverenza della sorella nei confronti dello stesso.
Tuttavia la presenza dello spettro lo fece immediatamente desistere.
Lunga notte! trillò con fare allegro, mentre da sotto la maschera fluivano una serie di sguardi indagatori ed estasiati. E buon Mardì gras anche a voi.I decori, gli arredi, le luci e i colori che lo spettro aveva disposto nella Salle Mnemach, rendendola ancora migliore di come potesse essere in principio. Vardaman ci era stato solo poche altre volte, in genere alle feste obbligate della città e sempre sotto il "dominio" di Foster, ma mai lo stesso ci aveva messo così tanta dedizione.
Ma doveva dosare anche quel complimento, se non voleva rischiare di offenderlo.
Signor Foster, mi creda. ogni volta che entro nelle sue sale sono estasiato, ma questa celebrazione mi riempie di dispiacere per coloro che non la condivideranno con noi il gesto teatrale di poggiarsi una mano sul cuore, a lasciar intendere un sincero dispiacere, immancabile nel corredo del Vardaman mascherato.
Jonathan notò solo con un istante in ritardo che John - ora nominato "Signor Haller" era stato mandato verso un'altra porta. Memorizzando la sala si avvicinò quindi al padrone di casa per esortare con garbo una spiegazione Non sapevo si tenessero due feste separate... che accade, signor Foster?. -
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Lysandre uscì dall'ascensore al ventitreesimo piano insieme a John e Jonathan. L'ambiente sfavillante del corridoio e della Salle Mnemach la sorprese. Tuttavia, la presenza di Norman Forrester, il Custode dell'Elysium Sheraton, la colpì in modo particolare.
Un senso di rispetto e consapevolezza la pervase. Era la prima volta che si trovava a tu per tu con una figura così importante all'interno della Gerarchia vampirica. Rimase in silenzio, osservando la scena, prendendo ispirazione dalle reazioni di John e Jonathan. Riconobbe la delicatezza con cui si comportavano, il rispetto mostrato verso Forrester.
Mentre i suoi compagni facevano i dovuti saluti con il Custode, Lysandre notò che Forrester indicò solo a John una porta lungo il corridoio. John lo ringraziò con un gesto pacato e, con un occhiolino inaspettato rivolto a Lysandre e Jonathan, marciò verso quella direzione.
Perché solo a John? Un interrogativo che iniziò a danzare nella mente di Lysandre. Era come se un alone di incertezza si fosse posato sulle sue considerazioni. Forse, si disse, era una questione di posizione sociale all'interno della complessa gerarchia vampirica. John, con la sua storia e il suo ruolo, poteva avere accesso a trattamenti speciali o informazioni riservate. Una specie di favore riservato ai membri più influenti del Dominio.
Ma poi, un'altra voce nella sua testa le sussurrò che forse c'era di più dietro tutto ciò. Forse c'era una ragione specifica, un dettaglio che le sfuggiva, qualcosa che giustificava quell'indicazione. Era possibile che Norman Forrester, il Custode, avesse motivi che andavano oltre la semplice posizione sociale.
Le domande si moltiplicavano, come pezzi di un puzzle che voleva comporre. Era affascinante, in un certo senso, quella intricata rete di interazioni e dinamiche che governava il mondo in cui si era immersa. Ma era anche un richiamo alla prudenza. Non avrebbe dovuto prendere nulla per scontato, né lasciare che questa piccola incertezza la distogliesse dal suo scopo.
Prese un respiro profondo, raccogliendo la sua determinazione. Era pronta ad affrontare questa sfida, a mettere in mostra la sua intelligenza e il suo tatto. Si preparò mentalmente a interagire con saggezza e a cogliere le opportunità che questa nuova situazione le avrebbe offerto, stando pronta a svolgere il suo ruolo nel corso della serata.SPOILER (click to view)come puoi vedere la parte in arancione è scritto solo inizialmente in prima persona poi il resto è scritto diversamente l'ho messo comunque tutto in arancione perchè fa tutto parte di un ragionamento nella testa di Lysandre
Edited by Lucius56 - 16/10/2023, 23:27. -
.Norman Forrester - Custode dell'Elysium Sheraton
Carisma OOO
Aspetto OO
Espressività OOO
Galateo OOOOO
Autorità OOOO
Intimidire OO
Status OO
"La ringrazio, sapere che qualcuno gioisce della mia ospitalità è un vero balsamo. Ho diretto personalmente i lavori per la serata, e riammodernato la sala così che potesse essere all'altezza degli ospiti di stasera." Sala che a pensarci bene prima aveva un nome diverso. Solo Vardaman, così affine a quei luoghi, se ne rese conto. "Ma non restate sull'uscio, entrate pure. Non siete i primi, ma neanche gli ultimi."
Il gesto con cui li stava invitando a procedere si fermò alla domanda di Jonathan, incrinandosi a dispetto della risposta celere. "Il signor Haller è atteso per delle questioni private, ci raggiungerà a brevissimo." Intercorse un breve guizzo, dal Tremere alla Malkava, e decise di concedere qualche primizia. "Con tutta probabilità lo farà assieme ai signori De la Fuente, Goode e Miller."
Uno sguardo all'ampio salone mise in chiaro la presenza di circa una decina di anime mascherate, di cui sei disperse tra i tavoli e quattro, in candida livrea da servitù, ferma vicino ai muri.
Lysandre non riconobbe nessuno, anche se il suo sguardo cadde fin da subito su due persone: un magnetico biondino che indossava una mezza maschera, spiccando solitario, e una donna alta e dinoccolata, di una bellezza quasi androgina. Era l'unica a non essere mascherata, ed indossava un tailleur rosso dal taglio si semplice, ma che su di lei faceva sfigurare le altre signore in sala. Sulla destra, tra i tavolini nella gradinata più bassa, c'era una donna con la pelle maculata in modo simile ad una pelliccia, e visto il modo in cui si muoveva -scattante, attento- sembrava molto più vicina ai felidi che ai Sapiens. Gli altri tre erano troppo lontani o mascherati per poter essere inquadrati decentemente.
Jonathan invece ne riconobbe quattro su sei: Julius, il suo amato compagno di coterie; Tanya, Assamita molto vicina al ruolo di Lancia e compagna del Primogenito del suo stesso Clan; Alyssa O'Ryordan, una dei pochi Gangrel accettati nel dominio; infine Michaela Holbourne, Arpia delle Furie, riconoscibilissima nonostante la maschera che copriva il volto fino al labbro superiore, per via dei suoi immancabili dreads, tinti per l'occasione.SPOILER (clicca per visualizzare)Essendo Jonathan l'unico con i pallini nell'abilità "Politica" riesce a riconoscere i presenti. Per Lysandre alcune sono facce già viste, ma nulla più. I nomi citati dallo spettro sembrano, questo solo per Lysandre ovviamente, conosciuti. Sei sicura che la Miller sia lo Sceriffo di New Orleans.
Edited by Shaitan - 22/10/2023, 12:09. -
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Lysandre era entrata in un mondo intrigante, circondata da facce che sembravano vagamente familiari ma su cui non poteva mettere un nome. La sua reazione alle parole del custode dell'Elysium era di rispetto, specialmente considerando che lui aveva personalmente contribuito a riammodernare la sala. Tuttavia, il suo istinto da predatrice la spingeva a esplorare ulteriormente questa situazione. Le parole di Forrester alludevano che il Signor Haller avrebbe avuto una conversazione privata con i signori De la Fuente, Goode e Miller ma di questo non era certa e neanche gli importava più di tanto.
Questo era il momento perfetto per sondare il terreno, conoscere le persone chiave e forse guadagnarsi un posto di rilievo in questo contesto sociale tanto stratificato. E così, quando i suoi occhi catturarono l'immagine del biondino misterioso, sentì il richiamo dell'opportunità.
Lysandre, attenta ai dettagli e alle dinamiche della serata, si trovava in una situazione interessante e un po' inusuale. Il biondino magnetico con la mezza maschera aveva catturato la sua attenzione, probabilmente a causa del suo aspetto affascinante e della sua aura magnetica. La mezza maschera, oltre a conferirgli un'aria misteriosa, lo rendeva particolarmente intrigante.
Nonostante Lysandre non conoscesse il suo nome o il suo Clan, decise di approcciarsi con garbo e grazia. Si avvicinò con passo sicuro, presentandosi con un sorriso accattivante sotto la propria maschera, come una dama del mondo. La sua voce era soave, intrisa di fascino e cortesia.
"Lunga Notte e buon Mardì Gras " disse, rivolta al biondino. "Sono Lysandre, un piacere conoscerti. Questa serata promette di essere davvero interessante, vero? E il tuo travestimento, o maschera, è davvero affascinante. Ti dona un'aura di mistero. Posso chiederti il tuo nome?"
Edited by Lucius56 - 26/10/2023, 01:14. -
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Ah, mio caro. Non deve esserne sorpreso Jonathan si attardò sul custode, lodandone l'estro in tutti questi decenni il vostro gusto impeccabile è stata una luce in momenti decisamente tetri. Sebbene non sia un estimatore di chissà quale arte architettonica o del design dell'arredo, Vardaman intendeva veramente quelle parole, almeno in senso Lato. Forrester era una pietra miliare della camarilla di New Orleans, un custode d'acciaio, sopravvissuto a più legislature e anche a una in cui veniva decisamente odiato. Sebbene avrebbe potuto tranquillamente arredare con lattine schiacciate e guano, i complimenti erano volti più alla solidità dell'essere.
Mi perdoni la curiosità, se posso domandò dunque al vero padrone di casa, con fare discreto Ma il signor Haller... chi è? Non sono solito dimenticare una faccia, e che il cielo mi fulmini se comincerò ora. Eppure egli mi è nuovo. cercando uno spiraglio di comprensione nel vuoto che al momento aveva in mente, si era attardato troppo, e aveva perso il calcio di inizio sulla sala davanti a sè.
Una volta accettata la risposta, fosse essa esplicativa o meno, si sarebbe congedato.
Senza mancare di porre un cenno educato di saluto a Julius, al momento incalzato dai modi quantomeno eccentrici di Lysandre, si diresse verso l'arpia Houlborne, la brujah più importante in sala al momento.
Lunga Notte, Arpia, e buon Mardì Gras. esortò, celando comunque il proprio sorriso da mercante dietro la maschera. Sta passando una bella serata?. -
.Norman Forrester - Custode dell'Elysium Sheraton
Carisma 3
Aspetto 2
Espressività 3
Galateo 5
Autorità 4
Status 2
Norman osservò Lysandre andarsene senza dire null'altro, con obiettivo un biondo in lontananza.
"A quanto pare dovrò essere più selettivo con gli inviti ai prossimi eventi." Bofonchiò con voce contenuta, cosicché solo Vardaman potesse udire. "Mi scusi un secondo..." e nel mentre tirò fuori un'agendina e una penna, sfogliando le pagine con il pollice fino ad arrivare alla desiderata. Una precisa stilettata con la biro, barrando qualcosa da una fitta lista.
"Dicevamo? Ah, si. Il signor Haller è un rappresentante del Clan Nosferatu, più precisamente un Deputato. In america sono piuttosto rari, pochi li conoscono, ma pensi a loro come i secondi di un Primogenito, o anche come dei portavoce pro tempore." Detto ciò lo salutò con un garbato cenno, tornando a sorvegliare sala e corridoio con quel suo cipiglio da rapace.
Lysandre entrò decisa e sicura nella sala, con in mente un preciso obiettivo: il giovane biondo con la maschera spezzata, un colorato fantasma dell'opera. Quest ultimo stava scambiando due chiacchiere con la donna in tailleur rosso, anch'essa bionda, che all'approccio della sconosciuta Lysandre si fece da parte con un gesto breve, andando a sedersi ad un tavolino di distanza.Julius Deschain
Carisma 5
Aspetto 2
Espressività 3
Galateo 3
Autorità 4
Status 1
Voce Ammaliatrice
Comandante Nato
L'uomo la osservò per un interminabile istante prima di sorriderle bonario, e rispondere. "Lunga Notte e buon Mardi Gras a lei." La voce calda, abbinata con un tono calmo, sembrava voler fin da subito sancire i ritmi della chiacchierata. Tempi gentili, ma precisi. "Miss Lysandre...non abbiamo ancora avuto il piacere, giusto?" In retorica, nemmeno troppo sibillina. "Altrimenti me ne ricorderei, non scordo le confidenze." Gesticolò appena, un movimento che fece notare a Lysandre come l'uomo portasse dei guanti ad entrambe le mani. Era l'unico in sala. "Sono Julius, Julius Deschain del Clan dei Sapienti." Un altro bel sorriso, seguito da un breve chinare del capo.
"Questa..." Si toccò la mezza maschera, che a ben vedere sembrava fatta in un materiale leggero, appena poroso. Colorata da mano esperta, presentava degli intarsi alla veneziana. "è solo una vecchia maschera rotta, che ho fatto dipingere da una mia cara Rosa." Se la levò per qualche secondo, così da rimirarla. Ora a viso scoperto era chiaro che doveva essere morto da giovane, nei primi anni della trentina.
Guardò a destra l'uomo che era entrato con la Malkavian, Vardaman, e lo salutò con un sorrisetto prima di rimettersi la maschera.
"Lei..." calcò di un'inezia la parola, ma abbastanza da far capire alla donna che volesse sottintendere qualcosa. "...di che famiglia fa parte, se posso?"Michaela Holbourne - Arpia
Carisma 3
Aspetto 4
Espressività 2
Galateo 1
Autorità 1
Status 2
Jonathan, da navigo qual'era, decise di approdare in un porto conosciuto: Michaela Holbourne, famosa Arpia delle Furie.
La ragazza, perché tale sembrava, non era di certo elegante come altri Fratelli in sala. Eppure aveva un portamento deciso che non la faceva sfigurare nonostante il semplice pantalone a sigaretta e la camicia ocra a maniche larghe, portata leggermente scollata. Il collo adorno di quattro, forse cinque collane, che andavano a nascondere parte del petto con una serie di particolari pendagli.
La maschera era di un legno smaltato di bianco, su cui erano stati dipinti delle geometrie colorate molto particolari, simili al vetro soffiato.
"Ah...Vardaman." Impossibile non notare il tono smorto, anche se attutito. "Lunga Notte." Passarono lunghi secondi di nulla, con l'Arpia che si stringeva forte il braccio destro. "Bellissima, è veramente stupenda." Nessuno ci avrebbe mai potuto credere. Michaela era una persona molto diretta, ma mostrarsi così ad un evento pubblico di tale portata era troppo, persino per il suo sangue Brujah. "Dicono che stasera ci sarà quasi tutto il Principato presente, o perlomeno quelli che contano." Ingranò appena. "Spero che non si finisca a ballare, quello spazio lasciato in mezzo alla sala non fa presagire nulla di buono.". -
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un Deputato eh? da dietro la maschera Jonathan increspò un sorriso. è forse il seme che Lonegate piantò qualche anno fa questo? è il momento di tornare a stringere accordi con i celati?
Vardaman si congedò con la massima cortesia da Forrester, senza mancare di saluti e ulteriori lodi ma al tempo stesso sincerandosi di non toglier lui l'attenzione per il resto dei presenti; il custode non aveva certo tempo per tutto, men che meno per intrattenersi in ciarle a lui irrilevanti.
Nei confronti con l'alta società, Vardaman era sempre solito porsi come uomo di mezzo. Non troppo in alto, da rischiare di scaturire inutili invidie e coltellate alle spalle, non troppo in basso, da venire ignorato da chi di dovere.
Anni, se non decenni di perfezionamento lo avevano abituato a cercare una zona mediana grigia in cui muoversi, grazie alla quale prendere il meglio delle due socità scaglionate e approfittare di entrambe
In eliseo non era così diverso. Non si considerava ancora al più basso gradino come invece alcuni presenti erano, ma doveva contenere il suo ego in modo tale da dimostrarsi umile, a tratti assetato della compagnia di chi restava più in alto rispetto a lui.
La maschera era coprente, e questo dava lui vantaggio che svantaggio: nessuno poteva leggere la sua faccia, così come nessuno poteva scorgere dietro quell'involontario smorzamento sonoro eventuali tremori nella sua voce.
ma al tempo stesso i modi e la verve da mercante veniva un po' meno, e doveva compensarla con gesti forse più teatrali.
sua signoria non credo che ci badi tuttavia. pensò occhieggiando da dietro la maschera la signorina Houlbourne e il suo vestiario. Si domandò per un secondo se Forrester fosse stato contento o meno, ma non vi si soffermò.
ha ragione, noto che siete raggiante si lanciò in una smanceria solo velatamente sarcastica, ma senza mancare di un tono cortese. il classico "far lo scemo, per non pagare il dazio". Nomi importanti dice? buon cielo, se anche solo la metà dei nomi che ho sentito si paleserà, credo che il ballo sarà l'ultimo dei nostri problemi arpia, suo, mio... e dei miei due piedi sinistri. aggiunse, coprendo di ironia la sua effettiva coordinazione da ceppo di legno.
Ma in fondo credo che ci siano più d'una celebrazione da fare giusto? indugiò con lo sguardo verso la sua cortese conversatrice ho avuto il piacere di conversare qualche minuto in ascensore con mr Haller.
è forse giunta alla luce la grande rivelazione di cui sentii parlare quanto... dieci anni fa? come si chiamava?
...Lonegate?
Marcò la falsissima ignoranza riguardo il nome -che in realtà conosceva a menadito- per spiare le eventuali reazioni dell'arpia. Difficilmente ne avrebbe cavato qualcosa di rilevante ma... al tempo stesso avrebbe avuto carte migliori con lei rispetto che con altre.
dice che anche sua maestà - in una delle sue innumerevoli maschere - ci raggiungerà stasera? sarebbe estatico.. -
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La risposta gentile e il sorriso affabile di Julius sorpresero Lysandre. Non poteva fare a meno di notare la menzione del "Clan dei Sapienti," un termine che non aveva mai sentito prima. Tuttavia, la Malkavian sapeva come muoversi con cautela in questo mondo notturno e decise di non scavare troppo a fondo in quella direzione per ora.
Con tono cordiale, Lysandre proseguì: "Un piacere conoscerla, Julius. Ho notato che in questa sala ci sono alcune figure di particolare rilievo, mi sono chiesta chi fossero e quali storie portassero con sé. Ma, naturalmente, non voglio annoiarla troppo."
Con un sorriso amichevole, Lysandre cambiò argomento, adottando una tonalità più discreta. " Perdoni la mia curiosità ho notato che sembri avere un qualche trascorso con Vardaman, l'uomo che è entrato con me. Hai avuto spesso a che affare con lui? Nonostante sia arrivata con lui non lo conosco affatto, è indecifrabile, se non le chiedo troppo ha qualche consiglio da darmi su di lui?" La sua domanda era formulata in modo che Julius potesse o meno rispondere, rispettando il confine tra segreti e confidenze.. -
.Julius Deschain
Carisma 5
Aspetto 2
Espressività 3
Galateo 3
Autorità 4
Status 1
Voce Ammaliatrice
Comandante Nato
"Su quello temo dovrà sfidare la sorte." Chiocciò tenue, lasciando a lei capire cosa avrebbe potuto o meno annoiare. "Chiedere è sempre lecito. Rispondere è invece una cortesia, che in certi saloni è a dir poco...vitale." Un tono affilato, che gravava sulla Malkavian nonostante i modi fini, la ricercata gentilezza. "Non ho ben capito il suo Clan, Miss. Me lo ripeta, gentilmente." Già più diretto, mettendo in chiaro la maleducazione della donna, la sua mancanza. Essere redarguita sulle basi del galateo in pieno Eliseo, e per giunta da un uomo così controllato e carismatico la fece decisamente vergognare del suo passo falso.
"Poi proseguiremo. Prego." Un gesto gentile, l'occasione di rimettersi diritta.SPOILER (clicca per visualizzare)Non ci sono stati tiri, ma ti prego di fare molta attenzione alle stat sociali dei png, al mio descrittivo che mette in chiaro cosa cattura la tua attenzione e come, ma SOPRATTUTTO al parlato. Se uno ti fa una domanda nella vita vera lo ignori? Non credo. E quanto è furbo ignorare selettivamente i discorsi altrui in un Eliseo, o in qualsiasi altra iterazione?
Inoltre ti ricordo che avete tot giorni per postare...ok sgarrare di qualche giorno ogni tanto, è un gioco...ma nel suo piccolo è anche un impegno, e non è giusto far aspettare cinque giorni per un post.Michaela Holbourne - Arpia
Carisma 3
Aspetto 4
Espressività 2
Galateo 1
Autorità 1
Status 2
"Tzk." Si fece sfuggire alla battutina di apertura del Tremere, alzando brevemente gli occhi al cielo.
"Allora stiamocene entrambi lontani da Penelope, perché cercherà sicuramente una comparsa da divorare a ritmo." Rispose in ritardo, lasciando che tra le frasi cadessero dei secondi pensierosi. "Posso dirle che Haller è in città da diverso tempo, ma solo adesso ha deciso di tirar fuori la testa e mostrarsi pubblicamente. Probabilmente lo hanno ritenuto il momento adatto." Particolare quel plurale, ma soprattutto l'arrocchirsi del tono. Quella donna non sarebbe mai stata una gran giocatrice di poker, le si leggeva in faccia che qualcosa non andava. "Lonegate, Lonegate..." Alzò le spalle e gli sparò un'occhiata da finto ignorante, per spronarlo a spiegarsi meglio.
"Il Principe sarà dei nostri, signor Vardaman." Uno sbotto contenuto, quasi automatico. "Senza maschere, per giunta. Non le ha mai permesse in Eliseo, lei." Si perse un ottava in ultima battuta, e anche una buona dose di scioltezza. "Guardi." Gli indicò il tavolo sulla gradinata più alta, quello con sette posti ancora vuoti. "Il concilio riunito. Saranno tutti qui stasera, a parte per il vostro rappresentante."
Qualcosa nelle sue stesse parole riuscì a strapparle un ghigno, ovattato dalla maschera.Tanya
Carisma 3
Aspetto 5
Espressività 3
Autorità 2
Status ???
Dopo qualche istante una donna, una dei pochi non mascherati, si avvicinò alzando una mano in saluto. "Ehy, Lunga Notte!" Modi estremamente spicci, ma un viso indimenticabile. La nuova arrivata era una bionda statuaria, dai tratti taglienti come rasoi. Vardaman l'aveva vista di sfuggita in qualche Eliseo, solitamente in compagnia dello Sceriffo Cooper o di una delle sue Lance. "Dispiace se mi unisco a voi? Quella tipa laggiù mi ha rubato il biondino chiacchierone, e da sola..." Non diede a nessuno dei due il tempo di rispondere, facendo saettare una mano in avanti a pro del Tremere. "Noi non ci conosciamo, giusto? Tanya, del Clan dei Giudici."
Giudici...un vecchio, vecchissimo soprannome che alcuni Assamiti si davano. O osavano darsi, secondo il parere della sacra Piramide.. -
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una risata gentile alla sua stessa battuta è quello che a Vardaman serve per poter incrinare la spocchia dell'arpia e rendere morbidi i toni. al contempo il modo gentile e pacato di porre domande relativamente scomode sembra quasi omaggiare la vampira, ergendola a chi conosce il vero, anzichè lasciarla rendersi conto che ogni cosa che dice verrà usata da Jonathan a suo vantaggio.
annuisce continuamente quindi, cordiale, aggiungendo cenni di felice approvazione quando la donna parla di Haller
ma si, era Lonegate, sono sicuro. quell'anziano venuto da Londra per constatare la situazione dei celati... sono abbastanza sicuro che il Deputato abbia a che vedere, magari con i nuovi editti di sua maestà...
con eleganza lascia cadere il discorso, e riprova a forzare l'ingresso nella brujah con status.
sua maestà qui presente, senza maschere. quale onore! dice, anche se non sa se crederci. ringraziando la maschera che cinge il suo volto scettico, non può fare a meno di domandarsi se Michaela sia solo stupida o istruita a dovere a dire cazzate. Vardaman non ha mai visto sua maestà di persona, ma sempre attraverso un manichino posseduto. E così buona parte del principato. se per "maschere" questa intende solo il concetto avanzato dell'oscurazione potrei seriamente smattare. pensa, ma ovviamente tiene per se ne sarò meravigliato... ovviamente a distanza. ricorda, i due piedi sinistri? accenna col capo.
quando l'argomento verte sui clan, è Vardaman stesso a conteggiare le sedie con lo sguardo, a notare che vi siano sedie per tutti meno che per i tremere. ...oh no. l'impressionante disinteresse che trapelerebbe dal suo volto farebbe cadere qualsiasi bizza o scaramuccia, ma non è questa la sera.
Volge quindi le lenti della maschera verso la propria interlocutrice e con fare estroso risponde beh si, mi rendo conto sa? non potevo essere certo li, non senza prima discutere con sua maestà della cosa, in questo momento delicato... ma non le dico niente di nuovo giusto?
Vorrebbe proseguire, lasciare che la cazzata che ha detto fluisca, e che attecchisca nella mente dell'arpia. Invece viene raggiunto da una provvidenziale sconosciuta, che sebbene ha visto altre volte al fianco di cooper è la prima occasione in cui la vede "in borghese".
un'occasione perfetta per lasciare il seme del dubbio a Michaela e, con naturalezza, cominciare una conversazione altrettanto cordiale.
lunga notte a lei ribatte cordiale, ma non prima di lasciare la prima parola all'arpia. non farlo sarebbeu na grave mancanza di status. getta un'occhiata a Julius, lo vede con la strana malkava di poco prima, e opta quindi per tornare sulla conversazione attuale, ben più sicura.
non credo di conoscerla, no. quindi prende la parola. non di persona. ma la sua fama la precede Tanya.
è un grande piacere.
Vardaman commenta, tendendo una mano cordiale per una stretta come fra pari. Poi, con eleganza, lascia cadere lo scomodo clan. ...degli stregoni.. -
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Le parole di Julius, nonostante la sua cortesia, colpirono Lysandre come un'inequivocabile lezione di etichetta. Era palese che aveva commesso un errore. La sua voce si abbassò leggermente mentre rispondeva: "Chiedo scusa, Julius, per la mia indelicatezza. Sono Lysandre, del Clan dei Malkavian. La mia curiosità può talvolta farmi dimenticare le regole." Tuttavia, non si scompose e proseguì con discrezione: "Mi hai accennato al fatto che, in certi saloni, rispondere è una cortesia vitale. Immagino che tu frequenti ambienti molto... selettivi. Mi chiedevo se potessi dirmi di più sulle figure di rilievo in questa sala, senza però nominarli. Mi interessa comprendere meglio chi sono coloro che circondano questa serata. E se ci sono particolari trascorsi o legami tra loro." Lysandre cercò di recuperare il terreno perduto con una domanda raffinata, sperando che Julius potesse accettare la sua richiesta di informazioni senza ulteriori rimbrotti. SPOILER (click to view)Scusate se non sono puntuale nel postare faccio del mio meglio. -
.Julius Deschain
Carisma 5
Aspetto 2
Espressività 3
Galateo 3
Autorità 4
Status 1
Voce Ammaliatrice
Comandante Nato
"Dirle qualcosa senza nominarli...miss Lysandre, se ben ci pensa mi sta chiedendo una cosa un po' inutile. Anche perché se si discute dei nostri pari senza dare un minimo di identità e contesto finiremo con il parlare a vanvera."
Scosse il capo. "Se vuole posso indicarle le cariche maggiori presenti, o che a breve dovrebbero partecipare. Ma per il resto mi sta chiedendo veramente troppo, e in troppa larga scala. Spero capisca che certe informazioni valgono molto, fior fiori di Favori."
"Un'infarinata di nomi presenti, invece, posso concedergliela volentieri. Senza andare troppo in fondo, a meno che non voglia concedermi un Favore Minore per ogni Fratello a cui è interessata."
"Ad esempio...Vardaman. Sbaglio o sembra piuttosto interessata al nostro caro Jonathan?" Chiese con cipiglio curioso, capo inclinato per osservare la Neonata da diversa prospettiva.SPOILER (clicca per visualizzare)Lucius, conosci il sistema dei Favori, la moneta di scambio in Camarilla? Se ti è nuovo come concetto fammelo presente e ti spiego via MP le cose che sa Lysandre al merito, in base ai suoi punteggi.Michaela Holbourne - Arpia
Carisma 3
Aspetto 4
Espressività 2
Galateo 1
Autorità 1
Status 2
"Non solo per constatare...hanno già fatto pressioni all'Arpiato e allo Sceriffato." Guardò Tanya, che salutò con un cenno del capo un po' distante. "Lo annunceranno tra poco, ma tra le altre cose hanno deciso di indire una Caccia di Sangue nei confronti della Suarez, e penso anche che metteranno in palio un Trofeo a chi taglierà la testa di Catalina. Haller e Lonegate non scherzano per niente...vogliono lavare via quasi un decennio di vergogna."
L'uscita di Jonathan era quanto di più inaspettato Michaela potesse udire, tant'è che rimase a bocca aperta per diversi secondi, negli occhi il dubbio di chi è stato preso alla sprovvista.
"E Johnson? E la Tanner?" Sputò fuori, guardando il Tremere dalla testa ai piedi. "Volete davvero azzannarvi a vicenda?"Tanya
Carisma 3
Aspetto 5
Espressività 3
Autorità 2
Status ???
Tanya sorrise al presentarsi di Jonathan, come se non stesse stringendo la mano all'acerrimo nemico della sua genia. "Allora..." Borbottò, solo per loro. "io non faccio bollire la tua Vitae e tu non fai bollire la mia? Che dici?" Scoccò un occhiolino e guardò entrambi con il sorriso a trentadue denti di chi si aspetta una sicura risata dal pubblico. In tutta risposta ricevette un arrendevole scossone del capo da Michaela, di certo più impegnata a raccapezzarsi sulle parole di Jonathan che a dar seguito a certe freddure.
"Ho sentito che stavate parlando dei Nosferatu..." Abbassò un po' il tono. "Siete mai stati a quella che chiamano la Citta dei Topi? E' un isolato di Central City, diroccato a dir poco...fino a poco fa era completamente isolato dal mondo esterno.". -
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Vardaman rimane ancora in silenzio, lisciandosi il mento della maschera con indice e pollice quasi fosse la linea effettiva della sua barba. Sebbene il teschio nero elegantissimo ne copra il volto interamente, un attento ascoltatore potrebbe accorgersi del suo largo sorriso anche solo dalla voce leggermente più alta.
La giustizia a volte ha un che di poetico, dico bene vossignoria? accenna, dopo il dettaglio della decapitazione. rammento ancora come Harriet - sempre sia maledetta- abbia chiesto la testa dei "traditori" a suo tempo, il solo fatto di relegare alla sua deposta seconda lo stesso trattamento ha un che di... cavalleresco.
si guarda appena attorno, atto a cercare un calice. Non trovandolo immediatamente si limita a mimarlo con la sinistra, alzandolo io dico, alla camarilla! e al prode cacciatore che metterà una fine a questa storia.
è una bella pantomima la sua, ma di una cosa Vardaman è certo: non gliene potrebbe fregar di meno della giustizia cavalleresca. E probabilmente manco ad Artemisia.
Ma in tutto il balletto, l'arpia Houlbourne ha rivelato già molto più di quanto inizialmente voleva fare, e questi sprazzi di informazioni ulteriore divengono moneta nel suo già ricco portafogli.
Portafogli che a seguito, non può non immaginare gonfiarsi ulteriormente.
È solo in un secondo momento che si accorge che l'imbarcata ha avuto successo, e che l'arpia è stata presa in contropiede dal suo assoluto dir...nulla. ma la presenza di Tanya lo fa rallentare, almeno il giusto.
azzannarci? buon cielo arpia, ma perchè mai dovrebbero azzannarmi? e perchè mai dovrei io loro?
sa forse qualcosa che io non so? chiude per il momento, ammiccando con il capo. Non è un gesto casuale, è un'intesa. Come a dire "ovviamente non sai nulla che io non so", o "le due cariche che hai menzionato mi sono inferiori".
Il fatto che non sia vero, così' come il fatto che Vardaman non ha di fatto ancora mentito ma solo indorato la verità, si regge sottilmente sull'abbindolabilità dell'arpia.
Ma ormai deve fermarsi, e dedicare la giusta attenzione alla cortese presente, Tanya.
ohohoh, accetto di buon grado. sorride nel dirlo, sempre celato dal volto a teschio la festa è ottima, non avrebbe senso dare in escandescenze... o incandescenze. con eleganza solleva giusto un dito, quasi a sottolineare il gioco di parole, la cazzata glaciale.
è vero, parlavamo dei celati. Questa sera, mi diceva miss Houlbourne, torneranno a essere una colonna della camarilla.
Una notte lieta per tutti
quando l'argomento torna sulla città dei topi, è lo stesso Vardaman a concedersi una pausa di silenzio, facilitato dal fatto che, più che qualche voce mai confermata, non ha mai sentito dell'argomento. onestamente no. Le voci menzionavano un certo Cogliostro come padrone di casa, e si parla di un trono precedente a questo... temo che le mie informazioni siano molto poco aggiornate ammette quindi, potando una mano alla nuca
lei si? com'è?SPOILER (clicca per visualizzare)tieni conto che se Michaela continua a darmi spago, io prima di fare qualsiasi cosa cercherò sempre di continuare il discorso con lei. durante tutta questa conversazione continuo a tenerla d'occhio approfittando del fatto che ho gli occhi coperti, cercando di "leggerla". Niente auspex 2, per ora, solo percezione pratica.. -
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Lysandre, sebbene avesse inizialmente mostrato un leggero imbarazzo, riacquistò il suo contegno con un sorriso. "Capisco, Julius, e apprezzo la tua franchezza. Mi accontenterò volentieri di qualche nominativo delle cariche più rilevanti. Sarà sufficiente per avere un'idea generale della serata. Non desidero certo forzare la tua gentilezza."
Poi alla specifica domanda sul suo interesse riguardante Jonathan rispose "Non mi fraintenda, certo, Vardaman è davvero un personaggio affascinante, non trova?" Lysandre disse con un sorriso leggero, accentuando il tono curioso della sua voce. "Mi ha colpito notare come alcune figure presumibilmente di spicco qui sembrano conoscerlo molto bene. Perdoni la mia curiosità è un mio vizio, lo ammetto, ma è proprio questo che ci spinge a imparare sempre di più, non le pare?"
Poi, con estrema gentilezza e raffinatezza, abbassò il tono della voce come se stesse condividendo un segreto. "Sapete, Julius, le sarei infinitamente grata se poteste condividere qualche dettaglio su Vardaman. La mia curiosità non ha limiti, e il vostro aiuto potrebbe rivelarsi di grande valore."
Lysandre cercò di rendere il suo tono rispettoso e disponibile senza eccessive adulazioni, sperando che Julius comprendesse la sua l'implicita disponibilità a ricambiare il favore nel momento in cui lui ne avesse avuto bisogno.
Poi stranamente nei pochi istanti in cui attendeva la risposta gli ritornò in mente lo sguardo intenso con cui quella donna la aveva fulminata mentre si avvicinava a Julius la quale solo all'ultimo istante aveva cambiato direzione..
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