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Nella lontana quanto tranquilla comunità di Meraux sembra quasi impossibile trovarvi fratelli. In fin dei conti si tratta di una zona periferica di new orleans solo recentemente ripresasi dall'uragano Katrina, oltre i confini di Chalmette e con niente da offrire se non una manciata di case di famiglie a medio reddito.
Eppure, tra le mura di quelle catapecchie ricostruite e ancora pulsanti di vite tranquille, quanto detto prima viene meno. Il rombo di un paio di motociclette spezza il silenzio magico della dimenticata zona mentre i due piloti, inconsapevoli l'uno dell'altro, si dirigono a velocità sostenuta verso il luogo dell'incontro.
Una casa a Fable Street, se possibile ancora più isolata delle altre. Come a testimoniare che il luogo dell'incontro non solo è in una zona remota, ma è stato specificatamente scelto per essere la casa più inculata e derelitta di tutto il quartiere.
La Big Easy e la sua onda di vita notturna sono un ricordo lontano ormai, una luce iridescente sullo sfondo di un quartiere tranquillo. tranquillo al punto da essere sospetto.
Jackson parcheggiò la propria moto a qualche decina di metri dall'indirizzo che gli era stato mandato. Chibs era stato molto chiaro nei dettagli e poco nei motivi.
"Vieni solo, ma preparati a tutto" aveva ripetuto almeno una decina di volte al telefono, prima di comunicargli la destinazione e chiudere la telefonata con premura. Tranquillo, ma decisamente incisivo e misterioso al tempo stesso: Perchè aveva trascinato Jackson in quel buco di culo a lato del mississippi?
Ad ogni modo non c'era motivo per sospettare una trappola, e di questo Chibs si era assicurato. Aveva a che fare con una qualche missione non specificata...
Il dottor Coleman invece, dopo una corsa tranquilla e senza particolari intoppi, riuscì a trovare posto per la sua due ruote a poca distanza dall'entrata della casa. Diverso era stato il suo caso, che nella notte si era sentito chiamato da Cooper in persona. "Qualcuno vuole vederla, dottor Coleman. Fable Street, numero 239, zona di Meraux".
Cooper non aveva certo motivo di mandarlo a morte certa, ma era stato addirittura più fumoso del solito vampiro medio. Strano, specialmente per un individuo schietto come Cooper, che ora era diventato portavoce di un incontro.
Sicuramente un incontro con qualcuno di importante. Jeremy non era certo un imbecille, sapeva che se una lancia si prestava a fare da centralino chi chiamava era molto in alto.
I due figli della furia percorsero la strada che li separava dalla porta dell'abitazione destinata all'incontro, mentre i pensieri e le ipotesi si accavallavano nelle loro menti. Jax, per una pura casualità, si trovò alle spalle di Jeremy, inquadrandolo subito.SPOILER (clicca per visualizzare)Turni: Jax-Jeremy. continuate pure liberamente, se volete dialogare, io interverrò quando cercherete di entrare in casa.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Una cosa prima di postare, poi cancello lo spoiler.
Io e Jeremy siamo entrambi brujah ed entrambi irlandesi: ci conosciamo gia - anche solo 'di vista' - o no?
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SPOILER (clicca per visualizzare)di vista può essere, ma molto molto alla lontana. sicuramente non avete mai avuto stretti rapporti.
Non cancellare lo spoiler, vai sereno.. -
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Era da un pò che non mi facevo un giro in moto per quelle parti della città. Difatti era il tipico posto di merda in cui non avrei messo piede se non per un motivo preciso, ed era questo il caso. Chibs come suo solito era stato abbastanza vago nel dirmi cosa fare e perchè. Dovevo acora capire se fosse una sua caratteristica o se era una roba che con l'avanzare della non-vita succedeva a tutti, in ogni caso non mi piaceva granchè trovarmi in situazioni di cui sapevo poco.
L'aria calda e umida di quella fogna a cielo aperto che era New Orleans mi accompagnò lungo il tragitto. Lasciai la moto a poca distanza dal punto di incontro e mi diressi poi verso l'indirizzo dato. Notai subito una figura che pareva recarsi nello stesso posto. Uno sguardo più attento e realizzai che non era uno sconosciuto..
Non ne ricordavo il nome, ma ero certo di aver già visto quell'uomo. Era un Brujah. Un fottuto compagno di clan. Nonostante fossi quasi certo delle sue origini irlandesi non ci eravamo mai frequentati prima. Forse questa volta avremmo avuto occasione di conoscerci meglio.
Mi fermai sul posto, incerto su quali fossero i suoi motivi per essere anche lui li in quel momento. Certo non poteva essere un caso.
Salve, fratello... Anche te qui?
Esclamai per attirare la sua attenzione e cercare di scoprirne qualche carta.. -
Dottor Jergal.
User deleted
Era ormai passati circa sei mesi dall'ultima volta in cui la Lancia dello Sceriffo lo aveva contattato per qualsivoglia genere di incarico o semplicemente per passargli un messaggio da parte di qualcun'altro, com'era accaduto nel caso dei Tremere della famiglia Gruber. Durante questo lungo periodo di tempo, oltre ad approfondire ed investigare con un suo compagno di venture su alcune trame ordite da nemici della camarilla, aveva ripreso la sua attività di medico indipendente, operando mortali su mortali durante la notte che, per un motivo o un altro, non potevano recarsi nelle cliniche private. Contattato da Jordan, finì con relativa calma l'intervento fissato per quella notte, durante il quale dovette estrarre dalla spalla destra un proiettile calibro nove ad un criminalotto da quattro soldi, di una non meglio precisata banda che si era scontrato con un gruppo rivale; pagato per il suo silenzio e per il "favore" fatto, il dottore si diresse rapidamente verso il proprio mezzo, mettendo il camice da infermiere, mascherina compresa, dentro il bagagliaio della moto, per poi partire, senza perdersi in troppe domande, verso l'indirizzo che gli era stato comunicato.
Arrivato in zona, fortunatamente a fianco a dove si trovava lui,e sceso dal mezzo, recuperò tutto il necessario, ciò che si portava appresso ormai tutti le sere, il pugnale militare e quello setita, con tutta la mole di sangue che veniva perso durante l'interventi, che seppur rapidi ed efficaci non godevano della stessa cura e pulizia di un laboratorio, c'era sempre il timore di attirare qualche fratello troppo goliardico alla ricerca di nutrimento ed avere armi per potersi difendere, era sempre una buona mossa.
Percorse silenziosamente la via, occhiando uno ad uno i numeri civici fin quando; individuato quello giusto, poco prima di battere il pugno socchiuso sulla porta, una voce raggiunse il suo orecchio, non si era accorto di avere qualcuno alle spalle, perso nei suoi pensieri post lavoro, lo squadro da prima a tre quarti, da capo a piedi, cercando di capire chi potesse essere. Se da un primo momento gli venne da chiedersi se non fosse proprio lui la persona che aveva chiesto di incontrarlo, poco dopo riflette sulla frase "Anche tu qui?", nella quale si annidava un vago tono di sorpresa. Giunse quindi rapidamente alla conclusione che, chi aveva davanti, assai probabilmente era qualcun'altro che, come lui, era stato richiesto.
Lunganotte, fratello. Già, così pare. Anche a te la Lancia dello Sceriffo ha detto di recarti presso questo portone?
Indicò con un vago gesto l'ingresso, girandosi ora del tutto, guardandosi prima a destra e sinistra, quasi si aspettasse che da un momento all'altro qualcun'altro spuntasse fuori dalle tenebre della notte. Jeremy era sicuramente più "ristretto" rispetto all'altro muscolosa Brujha ma, al tempo stesso, sembrava essere comunque una persona dotata di un certo tono muscolare, composto e sempre dritto di schiena, marziale in qualche maniera. Gli abiti che indossava erano una semplice maglietta color azzurro/blu, leggermente sporca di sangue al bordo in basso, così come lo era la sua barba (schizzi di vitae che, per un motivo o un altro, non era stato in grado di togliere ).
Barba rossa, fisico robusto, un pò di peluria su mani e braccia sempre rossiccia ed erre particolarmente pronunciata. "A dheartháir" Se è così, Jeremy è il mio nome, molto lieto. Mi auguro che non dovremo farci fuori e che tu non sia qua con ostili intenzioni nei miei confronti, sarebbe un peccato per entrambi.
Aggiunse, non essendo sicurissimo sulla natura che avrebbe assunto quella serata.. -
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A dheartháir.. non mi sbagliavo dunque... E'irlandese..
Era un brujah, ma era li per conto di una lancia dello sceriffo succhiacazzi sangue blu.. Ci si poteva fidare? Forse. Bisognava prima capire perchè IO ero li. Decisi di deviare il discorso.
Jeremy... Io sono Jax, piacere di incontrare qualcuno della mia terra!
Sorrisi con aria bonaria, mentre iniziai a muovermi verso di lui.
Dimmi, Jeremy... Cosa hai fatto in faccia? Perche sei sporco di sangue? Sembra che ti abbiano dato una bella ripassata...
Mi fermai giunto a circa un paio di metri da lui, accendendomi poi una sigaretta. Il mio sguardo non trapelava sospetto, quanto più curiosità.. -
Dottor Jergal.
User deleted
Non volle rispondere alla domanda in maniera diretta, era chiaro che c'era qualcosa che tentava di celare, quando l'altro gli si avvicinò, nonostante il tono bonario che il fratello dimostrava nei suoi confronti, il buon dottore rimase comunque attento e pronto a scattare in caso di aggressione altrui, ormai aveva imparato che chi evitava le domande era perché aveva qualcosa da nascondere, il problema era da capire se questo qualcosa fosse più o meno importante ai fini della sua sopravvivenza, l'altra ipotesi è che pure l'altro, essendo convoncato, non si fidasse di Coleman a sua volta e cercasse di capirci qualcosa come lui. Diede un occhiata rapida al suo vestiario ed al suo equipaggiamento, alla ricerca di armi visibili, giusto per capire se era quel genere di fratello che combatteva le sue battaglie a mani nude o se invece si servisse di qualche strumento affilato, dal canto suo il Brujha aveva i due pugnali assicurati allo stesso lato del corpo in due fondine adeguatamente costruite per contenerli ed estrarli rapidamente. Le armi si trovavano sul fianco destro, ciò avrebbe potuto tranquillamente far intuire a Jax che, il vampiro che aveva davanti, era mancino, non sembrava volerlo nascondere. Decise perciò di concorrere per spezzare il ghiacico fra loro due.
Nessuno mi ha dato una ripassata Jax, ti pare? Sono un medico mercenario, per così dire, stavo operando fino a qualche minuto fa, appena ho strappato alla morte il povero bastardo che mi era capitato tra le mani, ho fatto immediatamente marcia a questo indirizzo, non ho avuto il tempo di cambiarmi, solo di togliermi la vestaglia e di armarmi un minimo. Jordan normalmente mi contatta solo per problemi seri, era da sei mesi che non lo faceva, ed a quanto pare ha fatto solo da intermediario. Qualcuno qua ha chiesto esplicitamente di me.
Non hai ancora risposto alla mia domana comunque, perché non sei tu la persona che devo incontrare vero? Non credo di conoscerti e, non frequentando molto l'Elysium, le persone che possono conoscermi davvero da affidarsi a me si possono contare sulla punta delle dita.
Fece per un momento una pausa, abbozzando un mezzosorriso nel vedere l'altro fumarsi beatamente il sigaro, in vita più volte si era ritrovato a fumare, pur non avendo mai sviluppato una vera e propria dipendenza, apprezzava l'odore del tabacco, soprattutto quello aromatizzato e se veniva inalato per mezzo pipa.
Buon profumo. Comunque non credo ci sarà da combattere, mi avrebbe avvisato, non subito almeno. A te è stato dato qualche dettaglio in più, o sai cosa potrebbe aspettarci là dentro?. -
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Non feci accenno a cosa mi aveva detto. L'occhio attento - nonostante l'atteggiamento rilassato - andò alle fondine sul fianco destro. Che fosse vera o meno la storiella del medico mercenario poco mi cambiava in quel preciso istante, ma certo un medico che gira con ben due coltelli da combattimento non era molto plausibile.
Dal canto mio avevo al fianco il mio fido pugnale, anche se ultimamente sentivo quasi di non averne più bisogno. Forse lo portavo più come utensile che come arma. In fondo c'erano molti utilizzi per un coltello, apparte sventrarci un sacco di carne dal collo ai coglioni.
Eh no.. Non sono io la persona che devi incontrare... E no, non ho idea del perchè siamo qui.
Di nuovo sorrisi rilassato, mentre lo sguardo passava da Jeremy alla porta cui entrambi parevamo diretti.
Presi un'altra boccata dalla sigaretta, poi ripresi a camminare superandolo e dirigendomi verso il portone.
Diamo un senso..
Aggiunsi quando ormai lo avevo alle spalle, poco prima di suonare al campanello. Quel gesto, quasi da sbruffone, palesava però una certa fiducia da parte mia. Lasciandogli le spalle avrebbe potuto - volendo - approfittarne se le sue intenzioni fossero state aggressive.
Era una sorta di prova, che ovviamente affrontai pronto a scattare in caso di attacco.SPOILER (clicca per visualizzare)Se tutto va bene raggiungo la porta e suono il campanello. Se non c'è il campanello assesto due cazzotti al portone per bussare (non farmelo sfondare ti prego x'D). -
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Jax bussò alla porta.
Dapprima non successe niente, e i due brujah rimasero fermi immobili, fuori dalla porta come due testimoni di Geova nell'attesa speranzosa che qualcuno aprisse loro.
Ma non durò a lungo. La porta si aprì quasi meccanicamente, e dietro la stessa si palesò una ragazza, affascinante tanto quanto poco amichevole.
Guardò i due per qualche secondo, silenziosa, squadrandoli dalla testa ai piedi e senza togliere le mani dalla grossa mazza di legno appuntito che portava poco elegantemente sulle spalle.
La ragazza, senza scomporsi, fece infine un passo indietro.
Muovetevi. sibilò, poggiando la punta del mazzuolo a terra, tenendolo ancora saldamente con la mancina. si fece di lato e lasciò passare i due fratelli senza mai perderli di vista, e chiuse la porta alle loro spalle. Davanti a loro un anticamera oblungo, quasi un corridoio con quattro porte, due alla destra, una a sinistra e una in fondo allo stesso.
Entrate nella sala grande. Davanti a voi. Veloci. Aggiunse la donna, poggiandosi al muro e con le braccia conserte. il legno rimaneva saldo nella sua mano, impugnato come fosse una spada.
I due attraversarono l'anticamera, raggiungendo la "sala grande". un tavolo grezzo e solido, come quelli che Jax trovava da Nico ma molto più grosso, occupava il centro della stanza contornato da qualche sedia vecchia di almeno vent'anni.
Su una di queste Jax riconobbe Chibs, che volse ai due un cenno silenzioso di saluto.
Dall'altra parte, quasi in contrapposizione a lui, due persone che ne Jax ne tantomeno Jeremy sembravano conoscere. La prima perchè, anche fosse stata la regina d'inghilterra, era talmente infagottata da essere irriconoscibile
Il secondo invece non sembrava nessuno e basta. Grosso, muscoloso e robusto al punto quasi da essere stereotipato, pelato e annoiato che guardava le trame del tavolo senza degnare nessun presente di uno sguardo.
Nessun cenno su chi avesse invitato chi. Jax poteva essere certo solo del fatto che non era Chibs l'organizzatore del tutto, Jeremy nemmeno quello. un paio di sedie erano libere appena di fianco a Chibs, che dopo il cenno di saluto era tornato a grattarsi il mento, osservando un mozzicone spento sul tavolo, ancora fumante.. -
Dottor Jergal.
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Naturalmente il dottore non attaccò nessuno alle spalle, lasciando che l'altro irlandese bussasse alla porta, guardandosi attorno, tentando di captare movimenti strani che potessero fargli intuire che erano o meno in pericolo. Fortunatamente nulla avvenne e, finalmente, guadagnò l'accesso all'indirizzo che gli era stato comunicato dal Cooper. Squadrò da capo a piedi la prima donna che gli si palesò davanti agli occhi, difficile dire se si fosse trattato di una sorella oppure di un semplice Ghoul, tentò, come aveva fatto qualche mese prima, di capire, basandosi sulle sue conoscenze da medico e, perchè no, anche quelle occulte, a quale di queste due categorie ella appartenesse, i dettagli a cui tentò di fare caso furono sicuramente l'eventuale pallore della pelle e il chiarore delle iridi, la mancanza di respirazione (particolarmente evidente per una donna dall'ampia scollatura). Il dubbio gli venne principalmente perché era solita pratica, da parte di altri membri della Camarilla, di avere degli "assistenti apriporte" come quella. La superò dopo qualche secondo, giungendo così nella seconda delle sale, uno dei presenti rivolse loro un cenno di capo, non gli sembrava di conoscerlo, come non gli sembrava di conoscere neppure gli altri due tizi seduti, sicuramente coloro che ora si trovavano in quella stanza dovevano essere, invece, degli immortali, su questo, non sapeva perché, non aveva dubbio alcuno, forse per il fatto che avevano allestito quella sorta di cerchio di sedie tra le quali si sarebbero dovuti sedere sia lui che il gigante rosso che aveva incrociato poco prima, tipico di un consiglio di persone alla pari, una pseudo tavola rotonda, o qualcosa di molto simile.
Dopo questa sua analisi rapida, rivolse un cenno di capo a tutti quanti.
Non conosco nessuno di questi qua, ma almeno non è stato quel figlio di puttana a cercarmi. Almeno non è scontato che io debba armarmi.
Quel suo pensiero, relativo al suo Sire, lo fece tranquillizzare un pò di più ed abbassare la guardia. Non volle rompere l'atmosfera di silenzio, si diresse sulla sedia accanto a Chibs, non per un motivo particolare, neppure immaginava che lui e Jax fossero conoscenti. Osservò l'ambiente nel dettaglio, il fatto che loro tre si trovassero da un lato opposto rispetto alla coppia, gli fece pensare che fossero stati proprio questi due a chiedere di loro.
Lunganotte...a vedere i posti tutti pieni mi pare che ci siamo tutti. Immagino che sia uno di voi due ad aver organizzato questa sorta di meeting? O siamo ancora in attesa del padrona/padrona di casa?
Non volle ancora indagare su chi fossero, cosa volessero da lui, e via discorrendo, gli sembravano domande inopportune e, non essendo ancora del tutto certo che fossero stati proprio loro due ad invitarlo, non voleva far figure di merda arrivando a conclusioni non dettate da alcune reale prova. Nessuno si era presentato, decise di tacere sul proprio nome fin quando qualcun'altro di coloro che già erano in loco avrebbe detto il suo.SPOILER (clicca per visualizzare)Tiro medicina (o occulto) per la donna alla porta. Se ci sono riuscito con Lon Chaney quando era nelle fogne, tutto incappucciato, per un medico come il mio pg dovrebbe essere relativamente facile.. -
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Squadrai la donna che aprì la porta dalla testa ai piedi, senza palesare alcuna espressione in particolare.
Voleva passare per dura, o magari intimorirci. Di certo non volevo darle l'impressione di non percepirla come una minaccia, cosi le sfoderai un bel sorriso. Dopo il suo sbrigativo invito superai la soglia e mi diressi dentro secondo le sue indicazioni.
Giunti alla stanza notai subito la presenza di Chibs, che mi rassenerò non poco. Lui mi aveva voluto li, quindi le cose iniziavano a farsi un pò più chiare.
Ascoltai le parole di Jeremy senza commentarle, limitandomi solo ad un ghigno di circostanza a sottolinearne l'uscita forse per certi versi inopportuna. In fondo nessuno dei due sapeva chi fossero i due, ne cosa volessero.
Al solito non lanciai più che uno sguardo di intesa con il mio sire. Se avesse voluto palesare la natura del nostro rapporto, sarebbe stato lui a farlo. Io non conoscevo i dettagli della situazione d'altronde.
La simpatica tizia con la mazza ci ha detto di venire qui. Presumo stavate aspettando noi. Io sono Jax.
Lui invece è Jeremy... il Dottor Jeremy..
Mettersi a sproloquiare osservazioni o domande senza neanche presentarci mi pareva brutto in fondo.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)2016-05-02 20:36:58 - Jeremy tira 6 dadi su percezione + medicina (difficoltà 7) [8, 6, 1, 1, 3, 3] fallimento
Forza e coraggio signor Jergal, come lei nessuno mai
Jeremy diede un'occhiata veloce e distratta alla donna, cercando di cogliere i tratti che distinguevano i vivi dai morti. Ma lei, forse celata dietro il vestito e con la mazza in mano, non era ne l'uno ne l'altra agli occhi del medico. Respirava? non respirava? il suo colore della pelle era abbastanza pallido?
Aveva sbattuto gli occhi!
I vampiri non lo fanno...spesso.
Troppi dati, incertezze.
E i due erano già stati spediti e indirizzati verso la sala grande, a confronto con quei silenziosi quanto mesti cainiti.
Jax squadrò velocemente i due: se erano Brujah (posto che la donna poteva essere qualsiasi cosa e nessuno l'avrebbe capito) non sembravano certo canonici iconoclasti a cui poteva essere abituato.
Nessuno rispose alle parole di Jeremy, ne tantomeno a quelle di Jax. L'enorme alzò lo sguardo giudicante, torcendo il suo volto in un grugno nervoso.
Fece per alzarsi, puntellando le mani sul tavolo, ma venne prontamente fermato da un rapido e delicato gesto della donna, che si limitò a poggiare un dito all'altezza del suo gomito per placarlo.
Ma in fondo che cazzo voleva? li avevano chiamati loro no? E alla fine nessuno dei due era stato particolarmente sboccato o sproloquiante.
I dubbi avrebbero potuto evolversi addosso ai due convocati, le cui domande non potevano che moltiplicarsi, quand'ecco che la porta si spalancò di nuovo.
Stavolta con decisamente meno leggerezza.
Ma nell'immotivata brutalità dello spalancare la porta, entrambi ricevettero un'idea di quanto la cosa fosse seria giudicando il personaggio che si era palesato sulla soglia, e che ora fissava gli astanti con fare strafottente.
Rick Pugnofacile. Forse un cognome vero, ma non era dato saperlo. Primogenito Brujah della città di New Orleans.
Bene bene bene! tuonò, facendo il giro del tavolo, non cagando platealmente nessuno, portando una mano all'orecchio per grattare Vedo che tutti i coglioni sono arrivati! Bene! Ogni tanto far parte del tavolo dei Palinculo serve a qualcosa vedo, checcazzo!
Raggiunse il capotavola, in modo tale da avere tutti a vista, e si poggiò a un muro noncurante, incrociando le braccia. La donna, senza perdere la calma e la pazienza, portò le mani davanti a se incrociando le dita. volse il capo in direzione di Pugnofacile, sempre celata dal velo. Chibs lanciò uno sguardo fugace a Jax, come a sincerarsi delle sue reazioni, mentre l'enorme pelato si limitò a chinare il capo leggermente, in un gesto di sudditanza ma nemmeno troppo teatrale.. -
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Quando vidi l'omone grugnire e fare per alzarsi mi stavo già mentalmente preparando a spaccargli i denti e ficcarglieli uno ad uno nelle orecchie come fossero i gettoni di un flipper. Poi la donna col vizio di stendersi i panni in testa lo fermò, con un gesto tanto semplice e plateale da far solo intuire la potenza o il rispetto di cui godeva da parte dei presenti.
Meglio tenere la fogna chiusa insomma.
Poi la porta si spalancò, di nuovo.
All'ingresso di Pugnofacile nella stanza le domande iniziarono a roteare cosi furiosamente nella mia testa da farmi andare in tilt.
Rimasi paralizzato sul posto del tutto pietrificato se non per il collo, che fece girare la testa a seguire i movimenti del nostro primogenito. L'espressione era abbastanza inebetita, più che altro ero sorpreso di vederlo li. Rick Pugnofacile era il classico figlio di puttana che si muoveva solo quando c'era da rompere qualcosa o qualcuno.
Nella mia testa non lo avevo mai visto come un leader valido per il nostro clan, uno di quei tipi ottimi come soldati ma pessimi come generali insomma. Eppure ritrovarmelo li davanti, in tutta la sua possanza, lasciava decisamente spiazzati e senza parole. Nella sala era calata un'aria di rispetto, da parte di tutti. D'altronde non ci avevo mai avuto a che fare direttamente, quindi avevo un'opinione basata sul sentito dire...
Poi aprì bocca, fugando ogni dubbio nella mia testa che fosse l'ennesimo coglione iconoclasta.
E vabè.. Balliamo.
Pensai solo. Al solito sfoderai il mio sorriso da gran cazzone alle parole di Rick, abbandonando poi la mia posizione pietrificata e dirigendomi verso una delle due sedie libere al fianco di Chibs. Era chiaro che stavamo per iniziare ad ascoltare qualcosa di interessante.... -
Dottor Jergal.
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Quando il rosso lo presentò, il buon dottore non poté fare a meno di piegare la bocca in un espressione leggermente penseriosa ma al tempo stesso divertita, ormai era ironico quanto spesso capitava che le persone attorno a lui si sentissero in dovere di fare da ciceroni, introducendolo al suo posto, senza neppure poter essere sicuri che lui volesse la cosa. Alché, con tono comunque pacato e tranquillo, disse semplicemente all'altro, guardandolo appena con la coda dell'occhio, deciso ma comunque sufficientemente amichevole, in virtù del fatto che entrambi i due cainiti, in una maniera o nell'altra, convidevano lo stesso sangue.
Senza offesa Jax, ma sono solito presentarmi da solo. Credo che spetti a me decidere debba o meriti di sapere il mio nome, tu sei rientrato in questa categoria, non è detto che questo valga per tutti i presenti.
Il non aver detto questo in lingua madre, non era a caso, voleva che tutti sentissero (d'altronde anche se non aprivano bocca le orecchie della compagnia di vampiri funzionavano perfettamente). Con tale affermazione era chiaro che si riferiva a coloro i quali, nello specifico la coppia in fondo, non avevano risposto alla sua domanda ne tantomeno si erano presentati quando il conterraneo si era presentato. D'altronde lui dava rispetto a chi il rispetto si meritava di averlo. L'omone già si dimostrava ostile nei loro confronti, quando fece per alzarsi infatti non era chiaro se lo facesse per voler far sta zitti i due appena arrivati, oppure semplicemente per prendere parola, o ancora andarsene; essendo più propenso a credere che alla prima o all'ultima di queste cose, il dottore lo squadrò da capo a piedi, con aria austera, rigido, leggermente piegato in avanti sulla sedia, pronto a rispondere.
Lo pseudoaccenno di rissa, cessò all'istante quanto fece ingresso una delle figure più importanti nel panorama della sua gente, ovvero il primogenito Brujah, Rick Pugnofacile. Solo nel vederlo mettersi in mostra all'ingresso della stanza, Coleman abbassò appena lo sguardo, in maniera evidente a chi già era nella stanza, vergognandosi, sospirando in maniera impercettibile, di appartenere al Clan, se a rapprensetarli vi era un individuo che palesava tanta imbecillità da procurare persino in lui, un individuo si avvezzo al combattimento, ma fondamentalmente "buono", la voglia di volergli spaccare la faccia all'istante.
Mi chiedo come cazzo sia possibile che ancora gli altri Clan non ci abbiano dato addosso se siamo circondati da idioti come lui e quel tizio là in fondo, sicuramente uno scagnozzo. E pensare che, dopo aver conosciuto Jordan stavo quasi iniziando a credere che di Brujah imbecilli ci fossero solo i neoarrivati, ed invece, le delusioni nella vita non cessano mai. Persino quel figlio di puttana che mi ha rovinato la vita ha dieci volte più carisma...
Non gli importava se qualcuno dei presenti era in grado di leggere i suoi pensieri, d'altronde certe cose, spontanee, non potevano far altro che fluire in maniera naturale dalla sua mente, tutto fuorché quella di un iconoclasta. Nonostante la scradevole sensazione e la poca voglia di rimanere in quel momento in quella stanza, abbassò gli occhi sulla donna celata da un velo, alternandoli tra lei e pugnofacile, in attesa, ora, dello svilupparsi degli eventi.. -
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Pugnofacile scrocchiò il collo con un movimento del collo lento e quasi stereotipico, mentre sollevava una mano sul volto per cavarsi gli occhiali da sole. Solo in quel momento i due Irlandesi notarono che allo stesso mancava un occhio. Dietro lo stretto taglio dell'occhiale da sole ora il Primogenito portava uno squarcio sottile, che dal naso arrivava appena dietro la stanghetta dell'occhiale.
E l'orbita sinistra dello stesso era un piccolo buco nero sul suo volto, che ne deturpava l'aspetto già non avvenente.
Eppure Nessuno dei due ricordava che pugnofacile avesse un occhio solo. Poteva essere una ferita ottenuta in qualche modo, magari a un raduno di Iconoclasti o a una rissa da bar. Ma lo stesso rimaneva in posa plastica e statuaria, come non gliene fregasse un cazzo della perdita del bulbo oculare.
Davvero Fantastico, porcodiavolo! cacciò fuori, piegando gli occhiali e appendendoli a un passante dei pantaloni Farei le presentazioni, ma non avete idea di quanto non mi freghi un cazzo che voi vi conosciate o meno. Del resto io vi conosco tutti, e questo mi e VI basta. soprattutto VI puttana eva!
Si guardò intorno con l'unico occhio sano, puntando anche a parti della stanza dove non sembrava esserci nessuno, poi si soffermò sul sire di Jax Chibs! Vecchia checca di merda! Da quando hai spanato il culo di quella puttana della Houlborne non ti si vede più tanto alla Sugar eh?
E fai bene, diavolo! fosse l'ultima cosa che faccio quel posto di merda lo rado al suolo!SPOILER (clicca per visualizzare)2016-05-03 01:20:51 - Jax tira 5 dadi su Percezione + sesto senso (difficoltà 6) [6, 1, 5, 8, 7] 2 successi
2016-05-03 01:20:28 - Jeremy tira 4 dadi su Percezione + sesto senso (difficoltà 6) [4, 2, 8, 2] 1 successo
Avrebbe probabilmente continuato a borbottare e sbracare le sue cazzate per almeno un'ora, a giudicare da quanto sembrasse carico. Ma ne Jeremy ne Jax poterono fare a meno di notare come il suo comportamento fosse esagerato e... Falso.
Difficile dirlo con certezza, ma fra tutti i suoi movimenti gretti e pompati, il suo cianciare a casaccio, e l'aria da duro spaccone, entrambi ebbero l'impressione che Pugnofacile facesse finta, come a nascondere vere emozioni... o intenzioni.
Coleman aveva un passato da militare, O'Neil da terrorista. E a tutti e due, anche se in frangenti diversi, era stato insegnato che "se il tuo avversario ti capisce ti ha in pugno, ma se pensa solo di averlo fatto, ad averlo in pugno lo hai tu".
Ora, era improbabile che dietro un tizio come Rick si nascondesse una figura dalla fine mente stratega e tattica, ma sicuramente il fratello celava dietro il suo essere "iconoclasta" qualcosa di più.
Tutte le supposizioni pensate dai due vennero interrotte quando la donna, alzando delicatamente la mano richiamò l'attenzione di Rick.
Riverito primogenito... potremmo andare avanti? ve ne prego.
Gentile nei toni, ma con quella fermezza che tradiva sia la sua poca pazienza sia la fermezza delle sue intenzioni. chiunque fosse sotto al velo non era li per perdere tempo dietro i deliri di Pugnofacile, veri o finti che fossero.
Questi si girò di scatto verso la donna, e proruppe in una bestemmia di non indifferente blasfemia, per poi picchiare il pugno sul tavolo. Sisi, ma certo! siamo qui per questo no?! checcazzo.
Manco due chiacchiere, un caffè. Sfilati la scopa dal culo la prossima volta, visto che chiedi il MIO aiuto e di questi gentili fratelli eroici. OK RAGAZZI, HEADS UP!. Rick fece un inutile salto in alto, atterrando in piedi sul bordo del tavolo. questi si rivelò essere quantomeno inchiodato al suolo considerando che non si ribaltò sotto il peso del possente brujah, che ora si molleggiava sulle ginocchia, scrutando con l'unico occhio i presenti.
Facciamo le cose per bene: Sono sicuro che voi irlandesi vi conosciate già tra di voi quindi passo. il già nominato chibs, qui di fianco a me disse, indicandolo con un ampio gesto della mano Nonchè sire di Jax e futura arpia rappresentante del Fieroclan. Sorrise compiaciuto di fronte a Chibs, anche se per un solo secondo. Aveva tradito la propria soddisfazione a riguardo, prima di volgere lo sguardo sugli altri due componenti del tavolo. Al lato destro del ring abbiamo Alexander Wight, l'unico fratello che può dire di averlo grosso quasi quanto il mio... Il braccio ovviamente. E per finire la qui presente Miss...
Miss Basterà. concluse Vi ringrazio per l'intercessione.
lo sguardo della donna orbitò dal mastodontico e pelato Wight fino ad arrivare a Jax e a Jeremy, prima di tornare sul primogenito. Nel mentre questi non aveva perso di vista un secondo la donna, che con l'unico occhio rimastogli scrutava per capirne palesemente le reazioni. Quando i due sguardi si incrociarono, almeno idealmente, lo sguercio primogenito tornò sul tavolo.
Ok ok, veniamo meno alle puttanate minori, occupiamoci degli scoppioni di merda.
Come tutti ben sapete sono il più stimato e riverito primogenito di questa discarica abusiva che è new Orleans *Inserire Ironia Qui* fece il gesto delle virgolette con le dita e come ben sapete non mi frega un cazzo di ciò. MA, e questo è forse il mio unico pregio, Non ho mai lasciato uno stronzo del mio clan indietro.
Mai.
Nemmeno il più coglione.
Fece un profondo respiro, per quanto non gli servisse ad un cazzo, e continuò e giusto perchè l'abbiamo chiamato per nome, facciamolo fino in fondo... La qui presente "miss" ha perso la sua progenie, che già di tale titolo si era fregiata nelle notti precedenti.
Il pugno della donna ebbe come un fremito. Wight il mastodontico dovette passarsi una mano in faccia per nascondere una risatina, celandola comunque malissimo, e Pugnofacile continuò Ora... Il dottor Coleman si è recentemente Fregiato di aver condotto alla cattura di un nemico della camarilla, e per questo ho chiesto la sua presenza qui con noi. Il signor O'Neil è qui invece su consiglio del proprio sire, che ne ha decantato le capacità investigative oltre che l'abilità di pestare i cristiani. Infine il buon Alexander è qua sia per contribuire al problema e sia per pagare un debito.
Sono certo che concluse rapido Nei vostri cestini di merda altrimenti noti come "Cervella" avete già capito dove voglio andare a parare, ma aspetterò di capire se avete capito. Magari con un cenno da ciascuno di voi, preferibilmente d'assenso, prima di proseguire con i dettagli interessanti.
O meglio... prima di far proseguire la gentilsignora che vi vuole assumere. In fin dei conti io sono qui solo per far pesare la mia autorità su di voi, in un modo che onestamente mi fa INCAZZARE COME UNA BELVA ma si sà... la politica tra i fratelli è una merda anche per questo.
poi rimase immobile, con un ghigno sul volto, in attesa di quel cenno citato da lui. Wight si limitò a sbuffare, prima di fare un serioso cenno col capo. Assenso, ovviamente..
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