Vampire GdR

Posts written by Jackson O'Neill

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    Le informazioni ricavate erano poche, frazionarie e sostanzialmente non molto utili. Confermavano più o meno quel che già sapevo o quantomeno sospettavo circa cosa fosse successo alle due, soprattutto alla vampira.

    C'era da capire cosa ci fosse dietro però, dato che l'identità di questo "anziano" non era ancora stata rivelata, cosi come i dettagli dietro l'operazione che stava svolgendo o le circostanze che l'avevano portata probabilmente a fare una brutta fine.

    Lanciai pensieroso un'occhiata a tutto il materiale accumulato, rimuginando per qualche momento sulla faccenda nella sua interezza, prima di scrollarmi da quell'immobilità momentanea e tornare a pensare alle prossime mosse.

    Indizi, questo mi serviva trovare. Altri indizi.
    Avendo esaurito le opzioni sul lato Jenny, decisi che fosse giunto il momento di dedicarmi all'altro fratello scomparso. Magari sarei stato più fortunato seguendo l'altro lato dell'indagine.

    Chiusi tutto il materiale raccolto in un cassetto della scrivania, chiudendomi poi dietro la porta dell'ufficio.

    Era giunto il momento di rimettersi in moto, letteralmente. Dovevo raggiungere il rifugio di Hexdrop, in fretta.
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    Non riuscivo proprio a venire a capo di nulla in quell'indagine. Ogni pista sulla quale cercavo di mettermi falliva miseramente nel portare a qualcosa di concreto.. Probabilmente, pensai, ero io che mancavo degli strumenti per analizzare al meglio gli indizi che stavo trovando (o non trovando, per gli stessi motivi). Scossi la testa con disappunto mentre lo sguardo passava dallo schermo del telefono finalmente sbloccato alla matassa di fili abbandonata sul tavolo, senza che i suoi segreti fossero stati svelati.

    Era una sorta di puzzle, di quelli che sarebbero piaciuti tanto a Finn. Non a me però. Con la mia pazienza messa a dura prova faticavo seriamente a concentrarmi quanto necessario.

    Mentre meditavo sul da farsi mi rigiravo distrattamente quel telefono tra le mani, finche non decisi che valesse la pena indagare al meglio quantomeno i messaggi scambiati tra la morta e la vampira, al fine di capirne il rapporto e magari scoprire qualcosa di utile.

    Ricerco all'interno del telefono qualsiasi app che potrebbe essere usata per scambiare messaggi, che siano sms , telegram, whatsapp, facebook, instagram, etc..

    L'obiettivo come detto è capire il rapporto tra le due, di cosa parlavano di solito e se tra i messaggi compare qualche indizio che possa far capire cosa stessero tramando (o quantomeno se avessero il sospetto che qualcuno poteva essere sulle loro tracce).
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    Ok grazie mille Finn, sei stato davvero di grande aiuto..

    Ringraziai con un pizzico di preoccupazione nella voce, probabilmente un'inflessione talmente sottile da non arrivare nemmeno tramite il ricevitore distorto del telefono. Mi dispiaceva sentirlo cosi spento e asettico. Per quanto il suo ardore e la sua sete d'avventura fossero state in passato motivo di preoccupazione per me, ora avevo la sensazione che a causa di chissà quale magheggio degli stregoni la sua personalità accesa e variopinta si stesse diluendo in chissà quali stronzate gli avevano ficcato a forza in testa.

    Quando torni passa a trovarmi, è da un pezzo che non ci vediamo!


    Decisi di aggiungere quell'invito, nella speranza che se e quando sarebbe tornato in città, avremmo finalmente potuto rivederci. PEr quanto i suoi interessi fossero agli opposti rispetto ai miei, era uno dei pochi fratelli su cui sentivo di poter sempre contare, ed ero molto legato a lui, da ben prima di diventare quel che ero ora.


    Terminati i convenevoli decisi che non era il caso di perdere ulteriore tempo, cosi raggiunta la moto mi misi subito in marcia. Ero indeciso sulla meta. Da un lato avrei voluto recarmi subito alla ricerca di indizi sull'altro fratello scomparso, prima che la pista si freddasse.. Dall'altra ero sicuro che più informazioni avrei ottenuto dalle prove già in mio possesso, più semplice sarebbe stato identificare un qualcosa di utile mentre riprendevo a seguire le poche piste a mia disposizione.

    Delle due l'una. Dato che avevo già raccolto parecchia roba e che non avevo ancora scoperto nulla, decisi di tornare al Larry Flynt, chiudermi in ufficio ed esaminare le prove racconte, a partire dal cellulare, che ora sapevo come sbloccare, e sul quale avevo le maggiori aspettative.

    Raggiunta la moto mi guardai per qualche secondo intorno, poi saltai in sella e mi misi in movimento. Qualsiasi cosa ci fosse sotto il timore di rimanerne coinvolto era smepre più alto, cosi con non poca paranoia durante il tragitto mi assicurai di non essere seguito, percorrendo strade poco trafficate e prestando attenzione a qualsiasi veicolo soespetto sembrasse seguirmi. Vista la situazione, la prudenza non er amai troppa, pensai.
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    La voce di Finn agì come una sorta di tranquillante, riuscendo a lenire almeno in parte il disagio che mi accompagnava da quando avevo lasciato quell'appartamento. Eppure nonostante il suono della sua voce fosse quello, non potei non notare come per certi versi non sembrasse più lui, era come se la sua personalità brillante fosse stata decisamente ridimensionata, cosa che accese una piccola scintilla di amarezza e rabbia, subito strozzata in gola.

    Era un Tremere in fondo, e loro erano cosi.. Un clan di merda. Probabilmente se avessi avviato una battaglia per evitargli chissà quale "percorso riabilitativo", avrei ottenuto l'effetto opposto. Si sarebbe vista la mano dalla bocca, per quanto gli avrebbero ficcato il braccio su per il culo.

    Scossi leggermente la testa e tornai a rispondergli.


    Onestamente.. Non ho idea di quanto potesse essere paranoico il proprietario..

    La mente tornò alla cantina, con la mappa della città, i fili e le puntine. C'era un piano di qualche tipo in atto, la possibilità che avesse preso misure "speciali" per proteggere il suo telefono non erano poi cosi remote.

    ... ma per quanta fretta possa avere preferisco andare sul sicuro a questo punto!
    Vada per l'aggeggio via mail dai..
    E magari aggiungici anche un paio di righe su come si usa, che lo sai, sono un caprone in queste cose!
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    Salve Finn!

    Risposi al suo saluto con fare amichevole, mentre camminando tornavo sui miei passi verso la moto.

    So che sei impegnato, e scusa se ti scoccio...
    Ho cercato di starmene per i cazzi miei in questo periodo ma sai com'è... ho la calamita per le stronzate! Eheheh..


    Introdussi il discorso come mio solito scherzandoci su, nonostante l'immagine ancora vivida del cadavere che avevo trovato tornasse continuamente a presentarmisi davanti agli occhi.

    Insomma la faccio breve, non voglio rubarti altro tempo. In pratica ho un cazzo di telefono per le mani, mi serve sbloccarlo e non so che pesci pigliare. Hai modo di aiutarmi in qualche modo?

    Posi il telefono tra la spalla e l'orecchio, cosi da liberarmi una mano per afferrare frettolosamente una sigaretta e portarla alla bocca. Avevo bisogno di liberare la mente e la ritualità della sigaretta era un ottimo modo per liberare la mente in quel frangente.

    Perdono per la lunga attesa, tra frenetiche settimane di lavoro e settimane di ferie sono stato più assente di quanto avessi messo in conto 🙁
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    La ricerca non fu facile, per quanto cercai di ignorare la presenza del cadavere della ragazza la mia mente continuava a riportarmi quelle immagini davanti mentre tentavo tutto il possibile per eseguire un'ispezione adegata del posto.

    Un controllo più accurato della mappa e della matassa di fili e puntine rinvenuta nell'immondizia mi diede però una sferzata. Finalmente qualcosa di concereto su cui ragionare, insomma.

    Prima di tutto, il fatto che ci fosse una stanza dedicata solo a quella mappa lasciava intendere che la giovane, quasi sicuramente in coppia con la propria compagna (o domitor che fosse) stesse architettando qualcosa. Era abbastanza facile ipotizzare che qualsiasi cosa avessero in mente, riguardasse un vampiro, forse due a giudicare dalla doppia colorazione dei fili... o magari addirittura una coterie.

    Visto che tra i luoghi marcati sulla mappa c'erano la Sugar e lo Sheraton, potei fare alcune supposizioni a freddo, partendo dall'assunto che le due stessero per qualche motivo raccogliendo informazioni su qualcuno. Innanzitutto era probabile che almeno uno dei bersagli fosse un fratello di clan, o quantomeno un suo ghoul... Molto probabile era anche che il loro bersaglio fosse un frequentatore dell'eliseo, o quantomeno che bazzicasse spesso da quelle parti.

    Questo, specie tra i Brujah, restringeva abbastanza il campo. La Holborne per ovvi motivi fu la prima a venirmi in mente, anche considerando i nostri precedenti.

    Dal poco che avevo scoperto potevo immaginare che le due stessero facendo quella sorta di indagine, magari per loro fini personali, o magari per conto di qualcuno. Forse erano state scoperte ed il loro bersaglio era di colpo diventato un problema, al punto che una era quantomeno scomparsa, e l'altra era finita assassinata brutalmente. Certo che nel caso c'era da chiedersi cosa avesse il bersaglio di cosi importante da nascondere da arrivare a reagire cosi brutalmente scoprendo il loro gioco.

    Erano comunque tutte ipotesi, al momento completamente campate in aria. Magari Jenny non aveva parlato alla morta della sua nuova condizione, e la compagna aveva iniziato a seguirla per scoprire il perche del cambiamento cosi radicale delle abitudini della compagna. Insomma, ogni ipotesi poteva essere valida, in mancanza di qualche prova concreta a sostenerla.

    I soldi ed i documenti che trovai nascosti sotto al lavello però sembravano scottare. Non capivo nulla di cosa ci fosse scritto, ma questo non faceva altro che rendere il tutto più interessante, e farmelo considerare connesso in qualche modo al caso.


    Presi la busta con tutto il suo contenuto. Per me era arabo, ma potevo trovare qualcuno in grado di aiutarmi a capire. Già che avevo la busta, decisi di portarmi via anche la mappa appesa in cantina, deciso a studiarla meglio in un momento di maggiore tranquillità. Recuperai anche dal cestino tutta la matassa di fili e puntine, cercando di preservarla, e qualsiasi altra cosa vi fosse di anche solo lontanamente utile.

    Visto che il telefono non sembrava sbloccabile tramite impronta digitale, ed avendo fallito nei miei primi tentativi, decisi di spegnerlo e rimandarne ad un secondo momento l'ispezione. Anche in questo caso magari sarebbe stato molto utile l'aiuto di qualcuno più esperto di me.


    Raccolto tutto ciò che poteva rivelarsi utile in seguito, decisi di andarmene. La presenza del cadavere mi rendeva nervoso e poco lucido, non avevo intenzione di passare neanche un minuto più del necessario in quell'appartamento. Non potei fare a meno di pensare che chi avesse commesso l'omicidio magari si era sentito nello stesso modo, e magari era per questo che alcune prove erano state lasciate, ed altre cancellate in maniera frettolosa.


    Ripresi per uscire la stessa via da cui ero entrato, prestando attenzione al non farmi notare da nessuno. Per quanto la zona fosse praticamente deserta e la visibilità scarsa, mi stavo lasciando dietro un cadavere, e di certo non avevo alcuna intenzione di dover gestire possibili testimoni che potessero associare il mio viso a quell'appartyamento.


    Una volta giunto in strada, se tutto fosse andato bene, avrei preso il telefono e chiamato Finn, di certo la prima persona della lista a cui potevo rivolgermi quando c'era da analizzare prove e dispositivi elettronici. Se non ne avesse cavato fuori nulla lui, difficilmente sarei riuscito a farlo io.

    Per quanto il giocatore dietro Finn non sia più attivo, per quanto mi riguarda continuo a considerarlo esistente ed a ritenere attivo tra i due personaggi il medesimo rapporto, essendo un fattore "garantito" dalla scheda stessa.

    Se non va bene fammi sapere che provvedo a correggere il post 👍
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    Persi qualche istante a studiare i segni di scasso, senza ricavarne però altre informazioni oltre quelle già evidenti. Rimaneva il dubbio circa quale fosse lo scopo di chi aveva fatto irruzione, dubbio che venne rapidamente dissolto quando varcando la porta della sala mi ritrovai davanti un cadavere, ad una prima analisi, quello di Abigail.

    Appena i miei occhi caddero sul corpo mi irrigidii di colpo, poggiandomi allo stipite della porta sopraffatto dall'orrore inatteso della scena che mi si parava dinanzi. Rimasi pietrificato per qualche istante, con gli occhi fissi sulla povera ragazza ormai passata a miglior vita. Da un lato mi aspettavo che quell'indagine fosse destinata ad assumere risvolti brutali, ma dall'altro quello che mi stavo trovando ad osservare non era certo uno scenario a cui fossi abituato, nonostante il mio passato e nonostante la mia natura di vampiro.

    Cristo..
    Mormorai tra me e me mentre cercavo di scuotermi.

    Rimasi per qualche momento ad osservare il corpo, cercando di cogliere qualsiasi indizio Abigail, da morta, potesse ancora darmi.

    Non c'erano segni - almeno non evidenti - di tortura su di lei, cosa che lasciava pensare che l'assassino avesse quello come unico scopo. Quello, oppure la giovane sopraffatta dal terrore aveva subito confessato tutto il confessabile nella speranza di avere salva la vita. In generale non sembravano esserci segni di una colluttazione, quindi l'autore del misfatto doveva averla sopraffatta rapidamente e senza alcuna fatica. Lo stato del corpo, per quanto ne capissi, lasciava intendere che la morte fosse avvenuta nel periodo di tempo successivo alla scomparsa della stessa Jenny, non troppo recentemente però.

    Le mie capacità non mi consentivano di dedurre molto da quella scena. Mi imposi di ignorare l'elefante nella stanza e di dedicarmi alla perquisizione della casa in cerca di altre informazioni utili. Non fù facile rimanere concentrato sui miei obiettivi, ma la ricerca si rivelò abbastanza fruttuosa.

    Innanzitutto era palese che l'appartamento fosse stato già "frugato" da qualcuno. Poteva essere stato un ladro in cerca di preziosi, ma ritenni più probabile che fosse opera dello stesso omicida, magari in cerca di informazioni simili a quelle che stavo cercando io. In quello scenario potevo ipotizzare che Abigail fosse rientrata a casa mentre l'assassino era intento a rovistare tra le sue cose, e che la sua morte ne fosse stata la diretta conseguenza. Era solo un'ipotesi, ma non mi sembrava troppo campata per aria.

    Il telefono fisso non sembrava avere la segreteria telefonica ma fortunatamente il suo cellulare era ancora li, e poteva contenere informazioni preziosissime. Anche un appunto trovato sul frigo poteva rivelarsi molto utile. Riportava un numero marcato come "J - Emergenze"... Probabilmente una linea diretta per contattare Jenny, o comunque qualcuno a lei molto vicino. Sicuramente poteva essere utile, quindi staccai il foglietto e lo misi in tasca.

    Osservai poi la nota sull'appuntamento con il dentista. Poteva rivelarsi utile per datare meglio la morte di Abigail.

    La cosa che più però mi fece riflettere fù ciò che trovai in cantina. A quanto pareva la giovane aveva una sorta di mappa della città, come se stesse pianificando qualcosa, sicuramente insieme a Jenny. Non parevano esserci note od altro sulla mappa, ma decisi che quello era sicuramente un aspetto che necessitasse ulteriori indagini.

    Faccio un breve riassunto per elencare le cose che faccio:
    1 - tento di accendere il cellulare. Dovesse essere scarico lo metto in carica. Se serve l'impronta penso di poter usare il dito del cadavere per sbloccarlo...
    Se riesco ad accenderlo e sbloccarlo, inizio a verificare le chat più recenti, i messaggi, le chiamate fatte e ricevute, la cronologia del browser. Insomma cerco di capire tutto il possibile circa cosa ha fatto Abigail nelle sue ultime ore, con chi ha parlato e cosa si sono detti. Se stava cercando mezzi di trasporto per spostarsi, se aveva ricercato dei posti specifici e cose cosi...

    2 - Analizzo nel dettaglio la cantina. Accendo i faretti e nel caso provo anche a spegnere le altre luci, per verificare che non ci siano appunti scritti con qualche inchiostro strano. Controllo sulla mappa se ci sono segni di puntine che potrebbero aiutarmi a capire se c'erano dei posti segnati, verifico se c'è qualcosa che possa far capire cosa diavolo stavano facendo in quella stanza, cercando indizi in eventuali cassetti o nella spazzatura.

    3 - Tento di farmi un'idea più precisa di quando sia morta la giovane sfruttando le informazioni in mio possesso. In primis l'appuntamento dal dentista (sicuramente è morta prima di andarci, alla peggio posso presumere che sia morta subito dopo essere tornata, dato che la nota è ancora li). Se riesco poi a sbloccare il telefono, posso verificare quando sono state fatte le ultime attività, e capire quantomeno fino a quando la ragazza era ancora in vita.
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    Faccio uno spoiler al volo per richiedere giusto un paio di info prima del mio post. Se serve un tiro (o più d'uno) ben vengano, col mio culo ai dadi ci divertiamo... 🙃

    Esattamente il corpo in che stato è? Nel senso, è tipo legato, o mostra segni di tortura di qualche tipo, o sembra essere morta in seguito ad un'aggressione improvvisa, brutale e rapida?
    Insomma vorrei capire se chi l'ha attaccata puntava semplicemente a farla fuori o se cercava in primis di estorcerle delle informazioni.


    Il telefono "fisso" ha la segreteria telefonica? Se si, ci sono messaggi?

    In giro per la casa c'è qualcosa che possa far pensare che abigail fosse in procinto di partire o comunque di andare via da quell'appartamento (più o meno di fretta) in tempi brevi?
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    Una volta dentro lo sguardo vagò veloce per l'ambiente permettendomi di farmi un'idea abbozzata della situazione. Quei primi momenti nell'appartamento aprirono subito altri interrogativi, quando lo sguardo cadde sulla finestra da cui ero appena entrato, facendomi notare degli evidenti segni di scasso.

    Ah.. E questi?

    Pensai sorpreso mentre mi avvicinavo a quei segni sullo stipite della finestra per esaminarli meglio.

    Dunque non ero il primo ad entrare da li...

    Rimuginai per qualche secondo sulla cosa. Non avevo indizi sufficienti a ricostruire le tempistiche di cosa fosse accaduto li, non potevo quindi sapere se quell'infrazione fosse stata fatta prima o dopo la sparizione di Jenny. Allo stesso modo, non sapevo ancora se la stessa Abigail fosse sparita o meno, anche se quei segni lasciavano pensare proprio che non l'avrei trovata.. non li almeno.

    Potevano essere stati fatti prima della sparizione, per cercare informazioni utili per organizzare il tutto, o dopo, magari per trovare qualche indizio su dove potessero essersi nascoste. Ancora, anche se molto improbabile, potevano essere stati fatti addirittura "durante" la sparizione. Magari qualcuno si era introdotto da li per colpire Abigail. Impossibile saperlo, certo era che se avevo trovato segni di scasso in casa di Abigail, mi sembrava molto strano non averne trovati al rifugio di Jenny. Possibile mi fossero sfuggiti, decisi quindi che finito li sarei tornato al suo rifugio per verificare se ci fossero state infrazioni precedenti alla mia. Sicuramente era un'informazione che non potevo non accertare.

    Vista la zona, mi dissi che a forzare la finestra potesse essere stato anche un qualsiasi tossico in cerca di qualche soldo per comprarsi una dose, ma ero certo che questa ipotesi l'avrei facilmente chiarita proseguendo con l'ispezione della casa.

    Ormai ero dentro, per cui mi rimboccai le maniche ed iniziai l'ispezione. L'obiettivo era ovviamente cercare qualsiasi informazione utile, soprattutto quelle relative a Jenny ed al rapporto tra le due. Altre cose che potevano tornare utili erano contatti di altri individui frequentati dalle due, o anche solo da una delle due.

    Insomma, volevo cercare di capire chi fosse questa Abigail, chi frequentasse.. E soprattutto scoprire tutto il possibile circa il suo legame con Jenny.

    La finestra forzata e l'atteggiamento ostile dei pochi che avevo incontrato fino ad ora mi stavano facendo sospettare sempre di più che quella situazione non fosse altro che un volontario "sparire dalla circolazione", e per farlo era probabile che si fossero servite dell'aiuto o persino dell'ospitalità di qualcuno.

    C'era poi l'altro scomparso in gioco. Era probabile che quale che fosse il motivo della sparizione delle due, fosse collegato anche a quella dell'altro. Un nemico comune e potente che li aveva scoperti ad organizzare o fare qualcosa ad esempio poteva essere una valida giustificazione di quelle sparizioni.

    Se fosse stato quello il caso, allora non ero il solo a seguire quelle piste per ritrovarle, e magari non ero stato neanche il primo ad andare in quel baretto a fare domande su Jenny ed Abigail.

    Oh si.. Qualcosa comincia ad avere un cazzo di senso...

    Pensai tra me e me mentre iniziavo l'ispezione.

    Stessa procedura dell'appartamento di Jenny. Stavolta apparte frugare a caso un pò dappertutto, Jax presterà particolare attenzione ad alcune cose specifiche (se può servire):

    - Eventuali tracce lasciate da chi è entrato prima di me, per cercare di capire cosa stessero cercando (e se l'hanno trovato)
    - Possibili indizi di una "fuga frettolosa" da parte di Abigail
    - Qualsiasi informazione legata a Jenny, ai suoi affari ed al rapporto con Abigail
    - Eventuali contatti di altre persone "fidate" a cui le due (o anche solo Abigail) potrebbero essersi rivolte
    - Check dei vari dispositivi ancora presenti (pc, laptop, telefono fisso/cellulare, segreterie telefoniche, etc..)
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    Fatte le dovute analisi e considerazioni circa la situazione, decisi che la cosa migliore sarebbe stata quella di muoversi in maniera furtiva piuttosto che usando la forza bruta. Osservai meglio la finestra socchiusa, studiando poi quello che poteva essere il miglior percorso per arrampicarmi e raggiungerla.

    Nel mentre non potevo fare a meno di pensare che l'eventuale sparizione di Abigail apriva la porta ad altre domande. L'unica speranza a quel punto era quella di riuscire ad iniziare a dare qualche risposta frugando in casa sua in cerca di indizi.

    Una volta deciso come muovemri, diedi un ultimo sguardo nei paraggi per assicurarmi che non ci fossero impiccioni in giro, per poi tentare l'arrampicata fino alla finestra.
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    Osservando l'abitazione rimasi per qualche secondo immobile, lo sguardo perso nella seccante prospettiva di passare un'altra ora a rovistare inutilmente nei cassetti.

    Era un film già visto, di quelli noiosi che non andresti a vedere neanche se ti regalassero il biglietto. Seppur non allettante però, al momento era quella la casella successiva di quel gioco dell'oca che stavo facendo inseguendo l'unica pista rimasta delle tracce di Jenny.

    Lei era scomparsa, ma la sua amica, compagna, ghoul o qualsiasi cosa fosse?

    Non potevo saperlo, anzi, la speranza era quella di riuscire a trovarla.

    Mi scossi da quell'immobilita e mi decisi a fare esattamente quanto già fatto per il rifugio di Jenny. Andai alla porta e suonai il campanello.

    Per quanto la casa sembrasse vuota, magari la tipa stava semplicemente dormendo...

    Se non avesse risposto nessuno, avrei seguito lo stesso piano già messo in atto in precedenza, ovvero un accurato studio dei punti d'accesso, anche sull'eventuale retro, per decidere al meglio come muovermi.
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    Rimasi al tavolo ad osservarla mentre se ne andava. Non tentai ulteriori approcci ne cercai di fermarla. PRestai solo attenzione al ragazzotto che se ne stava in disparte al bancone, per verificare se l'avesse seguita verso l'esterno o meno.

    D'altronde non era lei il mio obiettivo per il momento, e non aveva tutti i torti quando diceva che ero di fretta.

    Una volta che la situazione si fù raffreddata, estrassi il telefono e mi appuntai le informazioni che mi aveva dato, prendendomi qualche istante per studiare la mappa dell'area e capire dove dovessi andare.


    Passai circa un minuto a muovere il dito sullo schermo mentre osservavo vie e viuzze della zona, poi finalmente lo schermo dello smatphone si spense e lo ricacciai in tasca. Mi alzai dalla sedia, lanciai uno sguardo di saluto distratto al barista e mi diressi verso l'esterno. Prossima tappa, la zona del parco Oliver Bush.

    se è vicina vado a piedi, altrimenti sfrutto la moto per velocizzare lo spostamento.
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    Ascoltai le sue parole con attenzione, per assicurarmi di non dimenticarmi qualche dettaglio importante di li a pochi minuti. La seguivo visibilmente interessato, soprattutto quando iniziò a parlare di quella che, almeno sentendo lei, pareva essere una vera e propria compagna.

    Certo, a giudicare da come ne parlava parevano conoscersi da molto, forse persino da prima che lei diventasse qualcosa di diverso di un semplice mortale. Se il loro rapporto era cosi solido da resistere ad un cambiamento del genere nella vita di Jenny, c'erano delle buone possibilità che sapesse qualcosa di utile alle indagini. Immaginai potesse averla legata a se usando la vitae, ma mi volli convincere che le fosse rimasta accanto nonostante tutto, senza l'ausilio di chissà quale legame mistico a costringerla.

    In entrambi i casi avrei avuto frecce al mio arco da giocarmi con lei per spingerla ad aiutarmi, soprattutto se Jenny era stata fatta sparire. Discorso diverso sarebbe stato farla sbottonare se era stata la stessa Jenny a far perdere le sue tracce...

    Mentre mi appuntavo ogni dettaglio e facevo i miei ragionamenti venni però colto di sopresa dalle ultime parole e dagli ultimi gesti della donna.

    Ha.. ha capito cosa sono?
    Pensai sorpreso, mentre il mio volto tradiva un'espressione sorpresa.

    Mi ricomposi subito, dismettendo però la maschera da "amico disperato", ed assumendo un'espressione più neutra e seria.

    Se davvero quella donna aveva capito la mia natura, allora quantomeno doveva conoscerla. Non mi volli sbilanciare ad immaginare chi o cosa fosse, ma di certo se avevo colto l'allusione, non solo sapeva, ma nonostante l'alcol mi aveva riconosciuto.

    Mi chiesi se fosse stata Jenny ad informarla, o se fosse essa stessa un vampiro, opzione che però vista la situazione ero propenso a scartare. Il fatto che si portasse dietro una guardia del corpo lasciava intendere molte cose, e non avevo alcuna intenzione di rimanere pieno di dubbi, specie se in quella bettola c'era un possibile pericolo per la Masquerade.

    A nord... nei pressi del parco Oliver Bush... Abigail Watson...

    Borbottai tra me e me con lo sguardo basso per fermare ancora meglio quelle informazioni nella mia memoria.

    Poi sollevai di nuovo gli occhi, a cercare i suoi.

    Grazie, l'aiuto che mi ha dato potrebbe fare davvero la differenza..

    Un ringraziamento sentito, ed effettivamente sincero.

    E sa, ha ragione... non mi servirà.
    Aggiunsi in coda, alludendo al drink che avevo chiesto.

    Lei mi sembra di capire che conosce abbastanza bene entrambe..
    Posso chiederle il suo nome?
    Potrebbe essere utile poterla ricontattare in futuro. A differenza del tizio la dietro ..

    Un rapido cenno della testa indicò il bancone.

    ... lei mi ha guardato, mi ha capito, ed ha deciso che fosse giusto darmi delle informazioni...

    Non è una cosa che passa inosservata, specie in posti come questo.
    Mi ci sono fatto le ossa in un locale simile, tanto a lungo da diventare la Feccia di cui mi son lamentato per anni... E l'unica vera regola è sempre stata quella di non impicciarsi degli affari altrui.

    Ma mi sembra di capire, anche dal ragazzotto la dietro che si preoccupa tanto per lei, di non avere davanti una persona qualunque..

    Serio ma amichevole, il discorso fluì trainato da una sana curiosità. Curiosità che si evinceva anche dal mio sguardo, accesosi man mano durante il discorso.
    Finito di parlare rimasi in attesa della sua risposta, cercando di cogliere possibili sue reazioni alle mie parole, mentre mi preparavo mentalmente ad assimilare come una spugna eventuali altre informazioni utili che potessero uscirle di bocca.
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    La tipa mi diede la netta sensazione di voler dire qualcosa con quel suo discorso che andasse oltre le semplici parole che aveva pronunciato, ma, se era quello il caso, era stata fin troppo sibillina.

    Onestamente l'informazione che mi aveva dato, al netto di possibili messsaggi tra le righe che mi stavano sfuggendo, non mi diceva nulla di nuovo o utile. Era però evidente che qualcosa sotto ci fosse, dagli sguardi che si scambiavano col barista.

    Maledissi la mia totale inettitudine in certi ambiti. Se fossi stato anche solo decente nello sfruttare determinate abilità avrei di sicuro sbloccato quella situazione molto più velocemente. Sapevo che la situazione comunque era già torbida, e continuare a muovere le acque in quel locale senza una strategia precisa avrebbe solo complicato le cose.

    Lo sguardo si mosse lento a scrutare la donna, poi finalmente le risposi.

    Nemici eh?

    Sottolineai pensieroso.

    Non so, non mi ha mai parlato di persone che potessero avercela con lei..
    Non certo al punto da fare qualcosa di tanto fuori di testa almeno. Lei ha qualche ipotesi circa che fine possa aver fatto?


    Aggiunsi quindi, gettando un amo per farla continuare a parlare ed attenendomi nel mentre alla mia sceneggiatura, per cui l'unica cosa che sapevo era relativa al fatto che fosse sparita dalla circolazione, fingendo di non pensare che fosse opera di qualcuno di specifico.

    Rimasi un attimo in silenzio, poi prima che l'altra potesse rispondermi aggiunsi di getto un'altra domanda.
    Chi è Aby?
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    Da quando ero entrato in quella bettola avevo tenuto le antenne dritte in cerca di indizi, non riuscendo però a trovare nulla di significativo.
    Certo, il fatto che la data della sparizione potesse forse essere spostata in avanti era già qualcosa, ma davvero poco considerando la quantità immensa di quesiti che c'erano in ballo.

    Ripensai all'osservazione di Rick, secondo cui la sparizione dei due non aveva nulla a che fare con l'aggressione che avevo subito... Poi le parole del barista si aggiunsero all'equazione..

    .. sa badare a se stessa .. Se è scomparsa è solo perchè non vuole farsi trovare ...

    Avevo dato effettivamente troppo per scontato che i due fossero stati attaccati, rapiti o uccisi da qualcuno, ignorando quasi del tutto l'ipotesi secondo cui magari stavano semplicemente nascondendosi. Magari erano coinvolti in qualche affare losco andato male e temendo ritorsioni si erano eclissati senza lasciare tracce, proprio per evitare di essere trovati...

    Stavo rimuginando su quelle cose mentre mi dirigevo al bancone, quando venni intercettato da una signora visibilmente alticcia. Era abbastanza evidente che sapesse molto bene di chi stessi parlando con il barista poco prima, e anzi da come ne parlava sembrava aver avuto con la Bitterson anche un qualche tipo di conoscenza diretta.

    Certo, il fatto che mi avesse palesemente agganciato in quel modo, cosi come lo scambio di sguardi con l'altro al bancone, non passarono inosservati. Potevano essere dei suoi ex compagni di bevute, magari sue prede abituali... o magari degli occhi discreti piazzati li per vedere se la Bitterson si faceva viva e chiamare la cavalleria nel caso.

    Squadrai diffidente la signora per qualche istante, mentre continuava a parlare. Quando accennò a Jenny, sembrò palese che volesse attaccare bottone per parlare di lei, cosi presi la palla al balzo e mi misi a sedere, dando modo alla conversazione di proseguire.

    Chiunque fosse d'altronde, di certo erano più le informazioni che lei poteva dare a me di quelle che io avrei potuto dare a lei.

    Povera ragazza...

    Anche lei crede che le sia successo qualcosa?


    Le ribattei con visibile interesse, come facendole un invito ad andare avanti e continuare a parlare...
363 replies since 28/4/2015
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