Vampire GdR

Posts written by Spyro17

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    Totentanz già lo sa visto che ci stiamo scambiando mp, ma io lascio il forum del tutto e non credo di tornare.
    Grazie per il tempo passato tot, ci si becca in giro.

    archiviate pure il pg.
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    nome Ryan Mitchell | Clan Toreador | Stato Fisico: Perfetto | Punti Sangue: max -1 | Foza di Volontà: max
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    “La vostra presenza per volontà di Valerie non mi fa sperare per il meglio” asserì Dolly; una frase che toccò una corta nel profondo. Cosa c’era di strano in un umano che ingaggiava la polizia per ritrovare una persona scomparsa? Stavano facendo il bene della comunità nel ritrovare un suo membro perduto. Perché allora Dolly non si fidava? Aveva forse paura di quanto grave potesse essere la situazione? Aveva chiesto alla polizia, mica all’esercito o a qualche detective privato. Aveva poca fiducia di base nel loro organo? Possibile, non sarebbe stata la prima persona e nemmeno l’ultima.

    Il resto delle sue parole filava abbastanza liscio dipingendo un trittico di ragazze diverse. Dolly, la timida con abilità nella media-bassa che non riesce a soddisfare Valerie, Bunny che non piace a Valerie per le sue dipendenze e Dearie, la preferita delle tre che non era mai stata offerta a nessuno perché Valerie la voleva tenere tutta per se o qualcosa di simile. Dearie sembrava la migliore, ma a dire di Dolly rimaneva umile nel suo agire, anzi cercava di aiutare le compagne, soprattutto Bunny. Calore samaritano o c’era qualcosa di più? Magari voleva incitare le altre per non essere più la preferita, ma in quel caso avrebbe potuto diventare una cattiva performer e perdere le grazie dell’arpia. Valerie lasciava loro una libera uscita costante. Prima Dolly e il giorno dopo ancora Dearie, che è scomparsa e non ha fatto rientro. Da qualche parte aveva la notte libera Bunny, prima di Dolly o dopo Dearie. Quindi avevano da lavorare tre notti prima, tranne Dolly che era in libera uscita, ma era venuta lo stesso, poi libera uscita di Dearie – Le libere uscite sono in giorni casuali o seguite sempre un ordine specifico? – E se una delle due avesse forzato una trappola per Dearie? Volevano magari vendicarsi della preferita dell’arpia?

    “Se vi ha permesso di parlarci, è perché sa o vuole sapere di più. Altrimenti non faremmo conversazione.” Perspicace la ragazza, commentò fra se e se alzando un sopracciglio sorpreso in direzione dell’interrogata. Era ovvio che Valerie avrebbe saputo, non era un idiota, era probabile che li stava ascoltando in quello stesso momento, ma il suo bluff per mettere Dolly tranquilla era fallito miseramente. Bah, ci aveva provato.

    Guardò verso il compagno di avventure alla ricerca di un segnale, un’altra domanda da fare per riempire il buco, per cavare qualche altro ragno fuori dal buco della sua mente. Si rivolse di nuovo a Dolly quando l’altro affermò che lui era privo di altre domande. Annuì alla sua affermazione – Se le viene n mente qualcosa, qualunque cosa, per quanto piccola che potrebbe aiutare nel ritrovamento di Adr… Dearie, ci faccia sapere. Anche solo un sentito dire, un sussurro, un particolare visto. Io la lascerei anche andare signorina Dolly, grazie della collaborazione. Solo una cosa. Prima abbiamo sentito Valerie parlare di anoressia. Non è salutare non mangiare. Si riguardi, mi raccomando. – La salutò con un sorriso facendole pure cenno di potersi alzare per tornare a fare le prove o qualunque cosa stesse facendo prima che le interrompessero. – Trovato qualcosa? - sussurrò poi a Christopher riferendosi al book. – Osservazioni che vuoi condividere? - Avrebbe preso il proprio cellulare appuntandosi in un file di testo in poche parole quanto dettogli da Dolly; poteva tornare utile tenere un promemoria. Controllò che il suo contatto non gli avesse risposto, o nel caso avrebbe controllato la risposta, prima di andare a prendere Bunny con l’intento di accompagnarla al tavolo e di sedersi per cominciare un nuovo giro di interrogatorio. - Prima di tutto, questo non è un interrogatorio, non è sospettata di nulla e soprattutto non è necessario un avvocato. Lei è la signorina? Lei è una collega di Ariadne, o Dearie, che dir si voglia, giusto? In cosa consiste il vostro lavoro? Può dirmi che rapporto c’è fra voi? E’ solo di lavoro, o la conosceva più intimamente, come un’amica? Quando l’ha vista l’ultima volta e come le è sembrata? E cosa può dirmi sul vostro datore di lavoro? – Erano le stesse identiche domande che aveva già fatto a Dolly, ma facendole poteva controllare se ci fossero discrepanze nella testimonianza delle due. Ancora solo un piccolo particolare poteva smontare una storia. – Abbiamo sentito prima che lei ha problemi con delle dipendenze. Che tipo? Psicofarmaci? Si sta curando da esse, presumo? – quello che ogni retto cittadino voleva sentir dire era un si, quello che Ryan invece sperava era che la ragazza si aprisse. – Ci sono passato, so quanto sono… pericolose – Pericolose… ceeeerto. La cosa veramente brutta era non poterle più assumere per via diretta.
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    Doveva ammettere che il suo improvvisato compagno di scorribande non era male a vestire i panni del poliziotto “bello”. Sembrava disporsi in maniera decisamente più gentile verso l’assistita, cercando di instaurare con lei un rapporto più umano, se di umanità i due vampiri potevano ancora parlare. Inoltre dava inconsapevolmente l’idea di essere il poliziotto di rango più basso, quello più sottomesso, quello a cui l’altra poteva aggrapparsi per un aiuto. Peccava forse in formalità visto il modo ossessivo in cui sembrava consultare il dossier dato loro da Valerie piuttosto che porre l’attenzione completamente sull’interrogatorio in se. Ma ehy, doveva perdonarlo, non era nel giro.

    - E il suo turno libero quando è caduto l’ultima volta e quando sarebbe dovuto cadere il prossimo? Ha avuto occasione di essere presentata a qualcuno di questi mecenati in altre occasioni? Ha conosciuto o lavorato con altre ragazze che hanno trovato il loro patrono? –
    di nuovo altre domande lasciandole il tempo di rispondere tra una e l’altra. Stava cercando di andare in maniera molto generale cercando un appiglio, uno per formulare una pista sensata da seguire. Sperava che il suo amichetto avesse più fortuna. Magari nel book c’era un particolare che poteva accendere una lampadina. – e Dearie che tipa era? Sembrava contenta del suo lavoro e di essere presentata ad altri o magari era restia? Pensa che la sua scomparsa sia accidentale e potrebbe esserle successo qualcosa? O magari è fuggita dal vostro circolo?- Quindi aggiunse una correzione che si sperava avesse aiutato la ragazza a sciogliersi dalla timidezza che sembrava avere, soprattutto considerando le occhiate che rivolgeva all’arpia. -Non si preoccupi della signorina Valerie, non può sentirci e qualunque cosa dirà a noi a noi resterà. - Era una menzogna e con i poteri vampirici era probabile che lei stesse sentendo in quel momento, anche se erano in elysium e i doni non potevano essere adoperati. – Della sua collega lì invece che mi sa dire?- e le indicò con il viso l’altra ragazza presente, la tale Bunny. – Com’è o era il suo rapporto con Adriane? -
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    awww tommy oliver <3 la mia prima grande cotta

    eeemh dicevo... si...

    Benvenutissimo! La domanda è rivolta al play by forum in generale o a vampire specificatamente?
    Il play by forum consiste semplicemente nello scrivere emozioni/gesti del pg in un post. Dipendentemente dai forum ci possono essere regole per impostare il tutto, quindi magari il parlato va evidenziato con un colore, o in grassetto, o i pensieri in corsivo, o altre piccole cose così. In genere si apre una discussione per role, quindi non lo so due pg che si incontrano al parco o due pg che lottano etc.

    Se invece intendi specificatamente vampire in questo forum la cosa è un po' diversa perchè le discussioni in questo forum vanno a luoghi, quindi se il pg si ci sposta si cambia discussione. Questo forum inoltre prende praticamente tutto dalle edizioni cartacee di vampire the masquarade trasponendole solamente online e per iscritto rispetto al più classico tutti davanti ad un tavolo a tirare dadi. Si, anche qui si tirano dadi, ma sono digitali quindi non cambia molto.
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    Ora toccava a Chris mostrare di che pèasta era fatto il suo intuito. Si era già dimostrato sveglio e Ryan non vedeva l’ora di scoprire cos’altro avrebbe tirato fuori da quel cervello marcito. Gli parve di capire che Ariadne fosse effettivamente assente da diversi siti, come già gli aveva detto l’arpia, ma Chris sembrava sicuro di aver trovato una corrispondenza su only fans. – Onlyfans? Non è tipo quel sito di foto pornografiche pay-per-view? – Ne aveva vagamente sentito parlare, ma non era un’area che bazzicava. Da quando aveva ricevuto il dono di caino certe frivolezze umane erano state loro tolte, come l’arraparsi. Non poteva diventare eretto, non aveva senso provarci. – No, non ho un account. –

    Il discorso quindi di spostò sul dubbio che l’altro aveva insinuato: che la mentore dell’arpia fosse la responsabile? Non era una pista da escludere, ma perché avrebbe dovuto? Cosa aveva la mentore contro la sua stessa progenie? –Non è detto che si debba fare. – andare contro un’ancillae intendeva. -Basterà anche solo dirlo a Valerie ed immagino che sarà lei a spronare cariche più alte di noi per finire l’opera, così come ha già spinto Ramirez a cercarci. – Ed in quel caso la gloria sarebbe passata altrove, e il loro contribuito nascosto nell’ombra. Non andava troppo bene come cosa, ma era anche vero che non era saggio mettersi contro vampiri ben più potenti per quanto distruggere un vampiro fosse illegale nella camarilla a meno che non si avesse il consenso del principe; o qualcosa del genere, non gliene importava poi molto, erano regole.

    Quindi Chris fece una particolare associazione che fece tremare Ryan. Ariadne non era lei stessa drogata di metanfetamine e simili, ma poteva esserlo di lavoro. Chris sospettava che avesse trovato un nuovo stimolo che l’aveva portata ad allontanarsi dall’arpia, una nuova droga. Ma allo stesso tempo era sotto legame da parte dell’arpia e a lei doveva tornare. Ce qualcuno le avesse dato un legame più potente? –Parli di lavoro, ma ho la vaga impressione che il lavoro di codeste ragazze non sia quello di esibirsi e poi cambiare cliente. No, ho più la sensazione che Valerie venda le ragazze ad un acquirente. Letteralmente. Come oggetti. – O almeno quella era l’idea che si era fatto lui del lavoro di Valerie. Assoggettava una ragazza che le piaceva, la istruiva a brillare in vari campi artistici, le mettava in mostra come bestiame fino a che qualcuno non le acquistava e ricominciava daccapo. Non si immaginava il circo itinerante di umane che forse Chris aveva in mente. – Ed immagino che il lavoro di 3 notti fa fosse quello di prepararsi, che oggi o domani o quel che è sarebbe stata la grande presentazione di questa… infornata di ragazze, se capisci cosa intendo. – Non era certo che l’altro potesse capire al volo, ma lui stesso faticava a tratti a seguire il ragionamento del fratello.

    Lasciò correre il resto, alla fine erano solo supposizioni lanciate al vento. Tante piste, nessuna con un indicazione di essere quella giusta. In compenso però era vero il fatto che le tipografie non erano aperte di notte, che per loro sarebbe stato difficile controllarle, ma loro cercavano una mortale, non una vampira. Una mortale poteva uscire al sole. Forse avrebbe dovuto sguinzagliare il suo di gregge, ma c’era tempo ed altre piste da battere prima.

    - Il poliziotto bello? - Chiese guardandolo curioso. Intendeva il poliziotto buono o gli stava dando del brutto? Bah era ininfluente, se non che – Di solito è il poliziotto buono che comincia l’interrogatorio, non quello cattivo. Vuoi avere l’onore? – Gli chiese ironico, anche se sapeva, o intuiva, che l’altro volesse solo fargli da spalla in tutto quello. Sorrise dirigendosi, finalmente avrebbe aggiunto, dalle ragazze.

    - Buona sera. Siamo della polizia, stiamo indagando sulla scomparsa di Ariadne. Vorremmo porgervi qualche domanda. Non vi ruberemo che pochi minuti. Cominciamo da… voi signorina. – Guardando Dolly ed indicandole un posto a sedere verso il tavolo più vicino. L’idea era di separare le ragazze ed interogarle una alla volta evitando per quanto possibile che si potessero confrontare nel frattempo. Avrebbe preferito dividersi le ragazze con Chris o mandarlo a fare altre ricerche, ma l’altro gli stava attaccato come una cozza…

    Distanziatosi abbastanza da bunny e da ogni altro presente in sala si sarebbe accomodato davanti alla sua interrogata facendole segno di sedersi. – Prima di tutto, questo non è un interrogatorio, non è sospettata di nulla e soprattutto – questa l’aveva sentita fin troppe volte – non è necessario un avvocato. Lei è la signorina? – Chiese cominciando con una domanda normale cercando di mettere a proprio agio la tipa e raccogliere da lei più informazioni. – Lei è una collega di Ariadne, giusto? In cosa consiste il vostro lavoro? – Le domande a risposta chiusa, si e no, erano da abolire nella polizia, doveva farla parlare. – Può dirmi che rapporto c’è fra voi? E’ solo di lavoro, o la conosceva più intimamente, come un’amica? Quando l’ha vista l’ultima volta e come le è sembrata? E cosa può dirmi sul vostro datore di lavoro? -

    Di tanto in tanto occhiava Chris in caso l’altro avesse voluto intromettersi come il poliziotto bello che voleva essere, fare delle domande anch’egli o per supportarlo in altro modo, o forse per fare quello buono con le ragazze.
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    Chris sembrava convinto nel volergli stare attaccato al culo. Se da una parte era un bene, lo spirito di osservazione dell’altro sembrava brillare molto più del proprio in quel frangente, dall’altra avrebbero perso tempo. Dividersi i compiti avrebbe accelerato le indagini di molto.

    - Ma prima di dedicarci alla prima ragazza, vorrei un attimo di tempo con te...giusto per mettere assieme i pezzi... – propose il vampiro. Che pezzi voleva rimettere assieme? Avevano ascoltato tutto il discorso fianco a fianco fin da Ramirez, cosa potevano essersi persi per strada? Rirepse il proprio cellulare dal tavolo dove l’arpia lo aveva appoggiato e l’avrebbe salutata con un ritualistico – Lunga notte – prima di muoversi a passo lento verso l’angolo delle ragazze se avesse guidato lui, altrimenti avrebbe seguito Chris in un angolo più appartato a suo volere.

    - Ramirez ci ha contattato apparentemente su richiesta di Valerie per ritrovare questa mortale scomparsa, Adriane, Dearie o come diavolo si chiama. – Cominciò a riassumere – Apparentemente è una scrittrice o giù di lì, che è stata scovata dall’arpia per le sue doti e messa sotto legame affinchè entrasse nel suo gruppo di…- non sapeva bene come giustificare che tipo di gruppo fosse. Ballavano cantavano si esibivano su richiesta dei loro papponi… –puttane. – Delicato come solo Ryan sapeva essere. – La tipa, di cui ci ha dato un book, sembra eccellere in tutto ed è per questo che la nostra cara arpia ci tiene particolarmente. L’ultimo avvistamento era tre notti fa come da lavoro, e ieri che doveva ripresentarsi, era assente. Non aveva apparentemente ragione di scappare, quindi tu hai suggerito che possa essere stata rapita o simili. L’arpia ci ha detto che è la sua signora che potrebbe avere un disguido con lei e che possa aver rubato Dearie, ma non mi sembrava così convinta della cosa. E’ anche vero che in quel frangente è l’unica che potrebbe avere un motivo per rubarle il suo gioiello più prezioso. Assieme a Dearie ci sono altre ragazze, come quelle laggiù che, sono assieme al ghoul ci lavorano assieme e quindi sono le ultime a poter averla vista. Sappiamo che una di loro Bunny ha una dipendenza da droghe e che è stata proprio Dearie a dirlo all’arpia. – colpo di fulmine… non era che Bunny, l’avesse fatta sparire perché aveva rivelato la sua dipendenza? Ma a cosa sarebbe servito? Già l’arpia lo sapeva. Per ricatto? – Bunny potrebbe avercela con Dearie? Potrebbe voler ricattare l’arpia? Non lo so, mi è appena venuto in mente… Tutti loro sono vagabondi che girano di corte in corte e alloggiano a questo hotel. Volevo controllare la camera di Dearie, magari troviamo qualche nota sulla sua sparizione, qualcosa che voleva fare in questa città, qualche contatto… qualsiasi cosa a dire il vero. –Abbassò la voce ulteriormente: -Non ti mentirò Chris, mi sento perso. E’ come se stessimo cercando un’ombra al momento. - Ebbe un fremito… cercavano un ombra… era così poetico. -Un’ombra che sa cosa siamo, un ombra che potrebbe muoversi solo di giorno per evitarci. - Lo ripeté per galvanizzarsi ulteriormente. –L’idea era di cominciare dalle ragazze per sapere il loro punto di vista, quindi quello del ghoul. Ci lavorano assieme, quasi vivono assieme. Devono sapere qualcosa. Altrimenti potremmo partire dalle case editrici qui in zona se qualcuno l’ha vista, ma credo abbiamo troppe poche informazioni per partire da lì.- Era frustrante. Ariadne era un ago in un pagliaio, poteva essere ovunque e da nessuna parte. Una spina nel fianco di Ramirez niente male. Non si meravigliava, adesso, che avesse voluto sbolognare il caso. Allungò l’occhio nella sua direzione: era così impegnato a non fare un cazzo seduto al suo bel tavolino vicino a quel quadro. – Ho dimenticato qualcosa? -

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    Ryan lanciò un’occhiata al suo compagno. Era probabile che avessero ottenuto tutto l’ottenibile dall’arpia e non rimaneva che muoversi, ma lo sconosciuto amico sembrava aver fatto colpo su Valerie, come sciogliendo il blocco di ghiaccio davanti al suo cuore. Era diventata molto più socievole, sconvolta. Teneva molto a Dearie o Adriane o chiunque fosse. L’approccio di Ryan era freddo distaccato, eppure Chris per quanto non avesse detto di essere un investigatore aveva fatto domande molto intelligenti ed aveva fatto breccia, apparentemente, nel cuore di lei. Forse si era sbagliato sul suo conto, forse Chris non sarebbe stato un peso così morto. Non avrebbero mai raggiunto la passione della scrittura di Adriane o il nome della mentore dell’arpia senza il suo contributo. Forse… Forse Chris sarebbe stato un poliziotto molto migliore di lui… bhe non che ci volesse tanto, lui nemmeno si impegnava a fare quello stupido lavoro. Voleva solo divertirsi, anche in quel momento, che gliene fregava di Adriane? Era una ragazza scomparsa, come cento mila altre nel mondo. Notizie del genere apparivano sempre ovunque. Venivano ritrovate morte di solito… se venivano ritrovate. Non era difficile immaginare che avrebbero ritrovato anche Adriane a pezzi in qualche campo perduto.

    “Lo dicono a me e ad una ragazza che secondo me lì non ci sarebbe nemmeno dovuta essere, insomma, la guardavo e mi dicevo: che ci fa una così in un posto come questo?” Il sangue di Phyllis rievoca il ricordo di quelle parole. Che ci fa una così in un posto come quello? Una ragazza che non si sapeva come fosse arrivata in quel posto… e loro avevano una ragazza scomparsa dal suo posto. “C'è questa crack house e di recente c'è stato un cambio di gestione.” Di recente… Dearie che cadeva in una trappola di nuovi? Si, si bella pista, ma Dearie era pulita. L’aveva detto Valerie, ne era convinta. Era una somiglianza, nulla più.
    Eppure… eppure era amica di bunny.. forse.. forse voleva aiutarla. Nah era un’ipotesi ancora troppo casuale…
    Eppure prese dalla tasca il telefono, lo sbloccò e subito andò sulla chat di Pyllis: “Senti, com’è questa ragazza? Quella di cui parlavi prima al parco. Hai un nome, una foto?”
    Doveva sapere… e doveva sapere com’era la ragazza che stavano cercando. Allungò, se possibile, una mano verso il book posseduto da Chris, per sfogliarlo alla ricerca della foto di lei che gli pareva di aver avvistato precedentemente, che effettivamente c’era tra le prime pagine. Avrebbe quindi guardato il suo compagno facendogli cenno di aver finito per il momento. – Grazie della disponibilità, faremo il possibile- Aprì nuovamente il telefono mettendolo sulla schermata per digitare i numeri della rubrica per poi cederlo all’arpia.
    - Io comincerei dalle ragazze che sono già qui, poi magari dal ghoul e infine la sua camera. Se scriveva forse troveremo lì delle note o qualcosa che possa darci un altro indizio. – Parlava ad entrambi, ma più diretto a Chris infatti lo osservava nel dire quelle parole. – Ma non voglio annoiarti, sarebbe un lungo ripetersi delle stesse domande. Se hai altre idee fai pure oppure possiamo dividerci i compiti o le ragazze. Scegli tu. -
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    Informazioni sempre più informazioni si aggiungevano al bagaglio di conoscenze dei due improvvisati investigatori, ma nonostante tutto a Ryan ancora mancava una pista e un movente. Ariadne si era allontanata apparentemente di sua spontanea volontà durante il suo giorno libero e poi non era più tornata. La pista proposta da Chris, quella di una possibile rivale dell’arpia era solida, era triste che non ci avesse pensato lui per primo, ma era comunque sempre e solo una vaga ipotesi. Doveva avere più informazioni, e uno spunto, anche solo uno sputo di punto da cui iniziare le ricerche.
    - Avremmo il suo permesso per visitare la stanza di Dearie qui all’hotel? – Chiese alla vampira, anche se non era lei a capo di quello che si pteva e non poteva fare nell’elysium ricavato in uno dei più lussuosi hotel di New Orleans. Visitare quella stanza poteva essere fondamentale per scoprire qualcosa, una nota, un diario segreto, qualcosa.
    Poi parlare con le ragazze, loro dovevano essere le ultime persone con cui Dearie aveva avuto un contatto, non il suo patrono precedente.
    E quindi andare dal Ghoul e fare le stesse domande anche a lui. Alla fine l’arpia aveva detto che prima di sparire era al trucco e chi meglio del truccatore per sapere qualcosa?
    - Potremmo avere un suo contatto per riferire se scopriamo qualcosa?-
    Potevano davvero arrivare da qualche parte? Avevano così poche informazioni, così poche piste da seguire… Da dove si cominciava in un caso del genere?
    Bho, sarebbe andato dalle ragazze prima, tanto erano a portata, le avrebbe prese una ad una per appartarsi con loro ad un tavolo e fare loro le solite domande. Chi sei, che relazione c’è fra te e la scomparsa, quando l’hai vista l’ultima volta, Sai qualcosa per cui Dearie poteva scappare o essere rapita… insomma la solita manfrina per tutte le ragazze. Magari sarebbe partito da questa Bunny e solo perchè dalle parole dell'arpia aveva un contatto più serrato con la scomparsa.
    Poteva solo sperare che Chris avesse più fortuna con il telefono ed il book.
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    “So che non lo farete, fratellini.” A quelle parole Ryan avrebbe giurato di sentire un brivido correre lungo tutta la spina dorsale. I vampiri erano tutti fratelli e sorelle della notte, sangue dello stesso sangue di Caino, eppure non avrebbe voluto avere niente a che fare con la spocchiosa Toreador, che però sembrava aver abbassato i toni da quando la lancia bruhja e le sue protette si era allontanati. Forse era solo una momentanea impressione, ma ora che iniziavano a parlare della scomparsa, la fredda mistress sembrava più una madre apprensiva. Era COSI’ importante questa fanciulla umana? Era la vena preferita dell’arpia o c’era sotto qualcosa di ancora più profondo? Questo strano e repentino cambio però ebbe quasi un effetto calmante su Ryan. Sempre impaziente, ma la sua rabbia scemava verso la depressione.

    - Giusto per essere chiari, quando parla di ricompense per le fanciulle, di cosa si tratta? – Piacere carnale? Alchool? Fumo? Droghe? Visite ai parenti? Piaceri vampirici? C’erano così tante opzioni che la mistress poteva dare loro che era difficile discernere cosa poteva essere dato in premio. Non era troppo convinto potessero essere le prime opzioni, d’altronde quelle potevano distrarre un umano, e un vampiro come lui, molto peggio di un ascendente a volte, ma se fosse stato qualcosa di insidioso forse era più facile da rintracciare. Con le droghe poteva setacciare la città con il suo gregge, magari facendo una visita personali a quei nuovi Angelz che gli avevano accennato.

    Seguì l’arpia e il suo improvvisato compagno verso un tavolo apparecchiato. A differenza del più galante Chris però, Ryan non aveva intenzione di accomodarsi, ne di far bella figura con la lady. Avevano un lavoro da fare, non perdere tempo. Si piazzò dietro uno dei posti liberi a fianco del suo compagno, le mani sullo schienale, come a dargli sostegno nello stare in piedi. Lanciò quindi un’occhiata verso il suo cellulare acceso, cercando di intuire come andava la sua ricerca, se di quello si trattava. Non conosceva Chris così bene, ma l’altro vampiro aveva iniziato a giochicchiare con il suo telefono ricevuto il nome della lady scomparsa. Se lo avesse fatto sarebbe stato un grande aiuto, altrimenti era un peso morto dalle maniere raffinate quello che si portava dietro.

    - Oppure è scappata di sua volontà. Non possiamo escludere nessuna ipotesi ancora. – sottolineò seguendo le parole del suo compagno, ma il pensiero era tremendamente deprimente. Comprese quelle dette, avevano troppe strade ancora aperte e cercare un ago in un pagliaio non era proprio quello che voleva fare. Potevano davvero trovare quella donna? Dal book sembrava una fra tante, così anonima, così casuale. Poteva essere chiunque, da qualunque parte.

    - Di nuovo giusto per essere certi di cosa stiamo cercando – e abbassò la voce cercando di fare in modo che solo loro tre al tavolo potessero sentire quelle parole – Sanno chi siamo? Della nostra vera natura? – Se erano all’oscuro di tutto forse avevano una possibilità, altrimenti avrebbero inseguito un fumo che si muoveva di giorno e svaniva nella notte quando loro erano attivi.

    “ Credo che ci siano molti altri problemi nel mondo...droga, stupri...” A quelle parole Ryan lanciò un occhiataccia al suo fratello galante. La droga non era il problema del mondo, era la sua salvezza! Sullo stupro poteva anche essere d’accordo, ma il piacere, dannazione, come si resisteva al piacere più intimo? Doveva essere consenziente, ma non avrebbe detto di no ad una bella seratona con qualcuna che ci stava.

    - Questa adriane… è sotto farmaci, droghe…. O simili? Ha qualche conoscenza particolare che potrebbe essere un indizio del perché si sia allontanata? – Da come l’arpia descriveva la scomparsa poteva essere tutto. Poteva essere scappata, poteva essere stata rapita, Poteva essere finita preda di un altro fratello come supponeva Chris. Un appiglio. Avevano bisogno solo di un dannato appiglio.

    - Chi sarebbe questa Rodney? Una collega?- Seguendo l’esempio dell’arpia si versò un pochino di finto vino nel bicchiere. Lo annusò quindi lo tastò sul palato. Ah sangue, era ovvio. E buttò giù il contenuto. - Beh, se è importante non deturpare le ragazze mi limiterò alle domande classiche, come ho fatto con lei. -

    Ryan guardò Chris chiedendogli senza aprire bocca se avesse qualche altra idea o qualche domanda anche lui che magari gli sfuggiva. Non avevano niente di veramente utile. Possibile che l’altra fosse scomparsa così nel nulla? Come fumo? Come un vampiro al sole? Un vampiro al sole… il rifugio… - E un ultima domanda… dove abita questa Dearie?- Non era una vampira, non aveva un rifugio suo e soprattutto anche come umana era impossibile entrare legalmente a casa sua. Loro però erano vampiri, potevano farsi un mandato di perquisizione.
    - Chris hai qualche altra idea? Ti lascio in compagnia o vuoi seguirmi dalle ragazze? – Si appellò quindi all’improvvisato compagno sperando di cavargli fuori qualcosa. Due teste non morte dovevano ragionare meglio di una, no?
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    “Vi interessa” commentò semplicemente Ramirez, come se potesse parlare per tutti e due. No, non gli interessava andare a caccia di un umana. Si sarebbe divertito molto di più ad andare a caccia di puttane drogate, o forse anche a compilare scartoffie dietro una scrivania mentre il sito giallo gli teneva compagnia. Ed invece eccolo a fare il cane da guardia della lancia. Ramirez gli doveva un favore, uno grosso.

    La lancia li accompagnò da Valerie, Toreador viaggiatrice e maitress di successo dell’elysium di New Orleans. La prima impressione fu positiva, almeno nel guardare come giocava con la sigaretta. Gli era venuta voglia di fare un tiro lui stesso… diamine quanto gli mancava il fumo. Passato però quell’iniziale senso di fratellanza Valerie si rivelò una stronza a tutto tondo. Il modo in cui si rivolgeva alle sue ragazze, il modo in cui appellava la lancia, il modo sgarbato in cui aveva chiamato loro due. Coglioni, loro due? Ok forse lui era un po’ coglione lo era, ma chi era costei per giudicarli? Un arpia vagante? E chissenefrega!
    Certo, le arpie potevano vantarsi di essere le donne più pericolose della camarilla, tanto che il principe a confronto era un neonato, ma davvero costei poteva trattarli tutti come stronzi? No, non lo avrebbe accettato.

    - Non le faremo perdere tempo Valerie. –O meglio lei non avrebbe dovuto far perdere tempo a loro. Meno tempo passava ad essere insultato meglio era. Non era il momento di per certe cose, già si insultava da solo e non aveva bisogno di un altro che lo faceva per lui. -Ci dica tutto quello che sa. Chi stiamo cercando, dove è stata vista l’ultima volta, quando e se sono noti motivi dell’allontanamento. Qualunque cosa lei sappia. –
    E con quello aveva finito il giro di domande classiche preliminari. Forse altre potevano aggiungersene, se la vampira si decideva a parlare e non fare l’elegante bastarda presuntuosa pezza di merda che era.

    -E vorrei parlare con le altre ragazze. In privato intendo.-
    Chi meglio delle colleghe di lavoro poteva conoscerla? La mistress? No di certo. Va bene avere dei poteri vampirici, dominazioni e balle varie, ma il suo comportamento da dominatrix non gliela contava giusta, anzi sapeva molto di movente per una fuga. Per ora erano solo minacce e paroloni, ma a quale punto poteva spingersi l’arpia vagabonda? Poteva l’esaurimento aver spinto la ragazza a lasciare tutto?

    E se fosse stato così, avrebbe avuto il coraggio di riportarla indietro?

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    nome Ryan Mitchell | Clan Toreador |
    Stato Fisico: Perfetto | Punti Sangue: max -1 | Foza di Volontà: max


    Poseur connection



    Che gli prendeva? Era irritabile e Ramirez non faceva altro che fargli perdere tempo; ecco che c’era! Che ci faceva uno come lui in una sala da ballo?! Perché cavolo non potevano parlarne che ne so, nei bagni dell’hotel, in una camera o al telefono? Si sentiva fuori posto, tutto era una merda e ora la lancia si metteva anche ad ispezionarlo. In maniera più affine ai fratelli più violenti, avrebbe quasi voluto prenderlo e spiaccicarlo al muro finché non tirava fuori le novità importanti. Resistette però, era pur sempre un suo superiore, seppur non diretto.

    Ramirez parlò dicendo qualcosa di totalmente non importante. Lasciò trasparire qualche minima informazione, ma tutto riguardante alla proprietaria di questa donna più che alla donna da trovare in se. Una sorella potente Toreador che cercava la sua vena fuggita. Era tutto quello che Ramirez avrebbe detto loro? Ryan guardava la lancia con lo sguardo del pitbull che vuole solo azzannarti. Lanciò poi uno sguardo alla influente Toreador, di cui ancora non sapevano il nome tra l’altro. Forse era il caso di mandare a fan***o tutto e andare dalla diretta interessata, per direttissima. Non avevano ragione di star lì a perdere tempo. Incrociò le braccia al petto cercando di far capire subdolamente alla lancia di non provocarlo ulteriormente.

    L’osservazione di Chris era già stata molto più utile di tutte quelle date dalla lancia. E per quello non poteva che complimentarsi con il compagno: – ottima osservazione. Questo però non esclude l’importanza di avere anche solo un nome fasullo da cui iniziare le ricerche -

    - Anche un poliziotto però ha bisogno di dati, Ramirez. Tira fuori i nomi, date dell’ultimo avvistamento, luoghi di avvistamento e tutto ciò che sai. - Era imperativo perché la pazienza era agli sgoccioli e il down dato dalla coca non perdonava. Stavano perdendo tempo e la loro tanto ricercata vena poteva già essere in Europa per quanto ne sapevano al momento. Più tempo passava e più trovarla sarebbe stato impossibile. -O dimmi il nome della nostra cara sorella- La indicò con un rapido gesto del volto. La vampira come maitresse della scomparsa doveva di certo sapere più cose della lancia e quindi essere più utile.


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    Inutile. Era totalmente inutile per la Ghoul ripetere le sue parole di poco prima. Era uno spreco di tempo e aria. Aria per lei visto che si trovava con due non morti che non avevano più bisogno di respirare, anche se in quel momento Ryan desiderava che il fumo di una malboro gli inondasse i polmoni. Aveva bisogno di rilassarsi in qualche modo ora che la fase depressiva si faceva sentire; essere chiusi in una scatola di metallo mobile non aiutava l’equilibrio psicofisico del toreador. D’altra parte il suo caro compagno Jaffe rivelò che era stato inviato in quell’impresa da una certa arpia, una donna potente per la cultura vampirica, ma più di questo non osò rivelare. Un uomo di grandi misteri era il signor Jaffe; non che a Ryan importasse effettivamente, specialmente in quel momento. Si limitò ad annuire in silenzio.

    Quando finalmente giunsero al piano prestabilito, e dannazione quel catorcio non ci arrivava mai, la ghoul aprì loro le porte della sala da ballo, che tanto sala da ballo non appariva. Era enorme e decorata, ma l’incessante punteggiatura di tavoli apparecchiati e i candelabri che pendevano dal soffitto facevano assomigliare il tutto più alla sala di un ristorante di lusso, come se ci fosse previsto un matrimonio o un’altra grande festività. L’idea di festeggiare qualcosa lo faceva già stare un po’ meglio, ma avrebbe volentieri evitato tutto il noioso ricevimento di nozze. E se invece fosse una cena di gala? No, era meglio non pensarci nemmeno a quell’eventualità. Quelle erano estremamente noioso e programmate. Dov’era la libertà, l’anarchia?
    La consierge li condusse senza troppi preamboli davanti al loro committente il texano Ramirez che si dilettava da pappone in mezzo alle sue baldracche. Non c’era paragone migliore che venisse in mente a Ryan e lo fece sorridere. Sorriso che fu subito spento quando la lancia si occupò prima del suo fratello accanto. Quale era la questione spiacevole che l’aveva condotto a quella missione? Bah, non era importante. Non ora per lo meno. Dovevano uscire da quel luogo perfettino e ordinato il prima possibile. –Lunga notte – Salutò la lancia con la chiamata tipica quando questa finalmente si rese conto della sua presenza. Quindi il messicano li condusse dall’altra parte della sala, in modo che potessero parlare senza essere disturbati dalle donzelle. Nello spostarsi Ryan non potè non notare il quadro di una donna appesa alla parete. Era strano, aveva quel non so che di familiare, quell’offuscamento della vista che danno alcuni down o qualche sostanza particolare. Era solo un effetti visivo però. La donna raffigurata in se non gli diceva più di tanto. Ramirez doveva essere fissato con loro. Se fosse stato un ventrue l’avrebbe capito di più. Dannati ventrue e le loro sofisticate pulsioni.
    - Quindi, Ramirez, Cos’hai per noi oggi? – Secco e dritto al punto ignorando la scena fatta dal suo improvvisato compagno. Jaffe sembrò imbabolarsi per qualche attimo davanti al dipinto, come se ne fosse carnalmente attratto, una maledizione che Ryan conosceva bene. Era forse un toreador anche Jaffe? Bah glielo avrebbe chiesto dopo. Come aveva fatto anche l’atro cainita ora era giusto concentrarsi sul committente di tutta quella faccenda. – Chi è questa donna, dove la trovo e cosa vuoi che ne faccia. – Chiese a Ramirez in rapida sequenza. Non avevano tempo da perdere, dovevano allontanarsi da quel postaccio di perfezione.
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    Non aveva niente da dire il suo compagno. Ramirez aveva accennato che uno nuovo avrebbe dovuto accompagnarlo in quella avventura, ma addirittura un nuovo senza alcuna informazione?

    - Dammi pure del tu – Lo corresse. Non gli piaceva quando gli davano del lei, era formale, imposto dalla società. Odiava le imposizioni. Avrebbe voluto farsi una nuova dose, fumare, qualcosa. Aveva bisogno di qualcosa. Sentiva la depressione salire, il mondo farsi grigio e non era per lo spazio metallico in cui erano richiusi. Si spostò di lato, il più lontano possibile dagli altri due, lontano dalle loro frivolezze. Il suo novello compagno provò ad abbordare la tipa, uno spreco. Era un’umana o forse una ghoul e lui un vampiro, non c’era storia. Cosa la invitava a cena che nemmeno aveva più il bisogno di fare la spesa? La invitava forse per essere la cena. Sorrise tra se e se, con lo sguardo di chi la sapeva lunga. L’ascensore saliva, saliva e saliva ancora sempre più in alto eppure erano bloccati in quel catorcio da fin troppo tempo. Voleva incontrare la lancia, voleva saperne di più perché il suo compagno era stato terribilmente inutile in tutto quel tempo. - Quindi, se posso chiedere, chi ti ha reclutato? – Se non aveva parlato con Ramirez, chi lo aveva portato in quella missione? Un seguace del Bruhja? Importava davvero però? Si, magari erta più utile del suo caro fratello.

    Quando le porte si aprirono la donna li informò di essere arrivati in una zona prettamente vampirica, le tradizioni erano pienamente attive. Ryan si assicurò di non aver ancora attivi i suoi doni vampirici, non che nessuno potesse notare il suo potenziarsi i sensi. Avrebbe osservato intorno a se, al disgustoso perfezionismo dell’elisyum. Era tutto così ordinato così preciso, così insopportabilmente regolato dal principe. Lo sguardo tentava di individuare altri fratelli, forse anche il suo primogenito. Non era forse la regola portare rispetto agli anziani? Bah, sperava proprio di NON vederlo in giro, si sarebbe tolto il peso di dover andare a presentarsi al suo signore.
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    magic becomes art when it has nothing to hide

    the origins » Con l'impero britannico sempre più in e s p a n s i o n e, c'è tuttavia qualcosa che mina la pace all'interno dei confini della Gran Bretagna. Gli Auror, esercito del regno, sono infatti in g u e r r a contro un'alleanza di goblin e giganti, che da un secolo cerca di sottrarre il controllo del regno agli esseri umani.
    All'interno di un mondo simile allo s t e a m p u n k, dove però al posto del vapore c'è la magia, Magicpunk Universe è un gdr narrativo ambientato in un'epoca vittoriana nella quale quasi la totalità della popolazione è composta da m a g h i e la magia è ben più avanzata di quella che si vede nella saga di Harry Potter. In Magicpunk Universe puoi giocare personaggi appartenenti a tutte le caste sociali, dal più alto nobile all'umile servitore B a b b a n o, e delineare il tuo ruolo all'interno della società magica.
    @ code by ƒallen
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    -Piacere di conoscerti...- Christopher Jaffe, veramente schietto il ragazzo. Non era poi così male essere schietti di tanto in tanto, gli piacevano i tipi silenziosi, soprattutto dopo aver passato il tempo a sentirsi due grandi chiacchieroni. Era stato simpatico, e aveva anche ottenuto utili news, ma non gli dispiaceva il silenzio e la calma. Ora che l’allegria iniziava a scemare e la tristezza saliva era quasi molto meglio non dover sorbirsi la vitalità altrui. Anche la donna si era limitata nelle sue parole decidendo piuttosto di portarli fino al loro datore di lavoro. Ryan la ringraziò con un silente sorriso e si mise a seguirla subito, non aveva senso sprecare tempo in mezzo agli umani, a quelli ancora vivi e che potevano godersi il dolce abbraccio del sole. Li invidiava da morire.
    - Mah, credo di saperne quanto te. Ramirez mi ha detto che aveva un lavoro da fare per me e un confratello riguardo a tipo una ragazza che gli dava fastidio, o qualcosa di simile. Immagino ne sapremo di più a breve. -
    Certo che però lavare i panni sporchi di un altro poteva anche essere palloso, poi che diavolo ne sapeva del compagno che gli camminava non troppo distante? Sembrava un figlio di papà qualunque o forse era il suo stile da ventrue. O forse no, chi lo sapeva?
    - A te ha detto qualcosa di più? -
36 replies since 20/12/2009
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