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Dottor Jergal.
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Lasciò che l'infermiere uscisse dalla stanza e gli richiuse la porta dietro, rendendosi conto di cos'era appena accaduto, si rilassò. Certo, quell'individuo per lui costituiva un mistero, ma l'uso della disciplina di dominazione gli riportò alla mente, date le sue conoscenze in materia di occulto, che proprio gli utilizzatori più di questo potere erano in grado cancellare i ricordi o modificarli. Rivolse perciò un squadrata a Norman, per poi avvicinarsi anch'egli al lettino. Evitò di presentarsi, l'altro già conosceva il suo nome, inoltre cercò, nei limiti, di rifuggire al suo sguardo (d'altronde temeva ancora che la Prima Arpia potesse averglielo messo in quel posto con tutta questa storia).
Interruppe l'afflusso di anestetico, lasciando che solo la soluzione zuccherina riempisse le vene dell'uomo.
Per l'uso di un grado alto della disciplina ci vuole comunque gli occhi aperti, me ne rendo conto e...vedrò di forzare il risveglio.
Sospirando ricercò tra i cassetti della Neostigmina, utile per invertire gli effetti di rilassamento dovuti all'azione dei farmaci rilassanti. La sostituì alla flebo appena interrotta e, posizionando le mani sulle spalle del Ghoul, lo tenne fermo (senza far forza al momento) contro il lettino.SPOILER (clicca per visualizzare)Se ci sono lacci di cuoio, che in alcuni casi sono presenti, uso quelli.
Potrebbero volerci 10 minuti o un ora e mezzo, purtroppo la scienza del risveglio post anestetico non ha ancora chiaro il ritorno alla coscienza. Tuttavia i Ghoul, almeno questo Ghoul, hanno un metabolismo molto più rapido, di circa quattro volte, rispetto ad mortale, quindi i tempi dovrebbero molto più ristretti.
Fece una pausa, facendo schioccare la lingua all'interno del palato, tenendosi pronto ad assistere l'altro.
Consiglio mio, prima cerchi di farlo calmare poi faccia il resto, gli apra gli occhi manualmente se vuole, quando lo vedrà ancora un pò confuso, almeno non avrà tempo di rispondere.
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Mentre Jeremy somministrava l'eccitante medico a Bruce, lo strano tipo si limitava a osservarlo con attenzione. Il fumo del suo sigaro componeva un lungo e sinuoso filo d'argento che pareva avvogerlo come una sorta di Aura malevola.
Lo sguardo freddo, le movenze e una serie di piccoli dettagli che risaltavano sulla sua persona non lasciavano intendere nulla di buono.
Molto bene, molto bene davvero. borbottò sommessamente, mentre distoglieva lo sguardo dai due cercando una sedia. Ne trovò una dall'altro lato della stanza, e veloce andò a prenderla. Quindi tornò nei pressi del tavolo operatorio, sedendosi comodamente e poggiando i piedi su uno sgabello poco distante, senza mai smettere di fumare e produrre un altro paio di anelli di fumo.
Diciamo solo che non ho il tempo di vincolare a me questo killer, quindi dovrò scavare nella sua anima. Ho già preso accordi con la signorina Miss Penelope de la Fluente, e mi è stato detto che devo darle carta bianca per la riprogrammazione.
Quindi, possibilmente in meno di trenta parole, mi dica cosa vuole fare a questo sociopatico Bruce Garnier, e io provvederò.
Ponderi prima di rispondere. trenta parole sono poche, e mi dicono che lei, Dottor Jeremy Coleman, le pronunci anche solo per salutare il prossimo.. -
Dottor Jergal.
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Ci mise un bel pò di tempo a riflettere su un futuro ideale per Bruce, d'altronde decidere così, su due piedi, del destino di una persona, era cosa tutto fuorché facile ed il Dottore pur essendo un uomo intelligente, riguardo a prontezza, capacità spicciola di decidere in fretta in determinate situazioni in maniera chiara, era nella norma umana. A fronte di questo ci vollero almeno dieci minuti di profonda meditazione e rimescolamento di pensieri prima che egli, fissando un punto non meglio definito della stanza, rispondesse all'altro con un pò di esitazione che, nel parlare si trasformò di lì a poco in sicurezza.
La cosa migliore sarebbe probabilmente mandarlo fuori città, però se devo tenerlo in cura, almeno per il prossimo periodo, per cercare di capire se c'è una maniera per disintossicarlo più rapidamente, mi serve averlo a portata di mano. La cosa migliore è comunque che non faccia niente che possa scatenare la sua violenza e che soprattutto non frequenti li stessi ambienti che frequentava prima, la sua memoria si potrebbe risvegliare e portare a brutte reazioni da parte sua. Non conosco la potenza reale di dominazione ma meglio non rischiare. Qualcosa di facile, che gli permetta di riabilitarsi nella società, così da curare quella bestia che stava covando interiormente.
Mhpfh...Dunque, non so se sei in grado di eliminare o anche modificare, ma mi parli di sovrascrizione quindi dò per scontato che tu sia abile proprio nell'appunto, sovrascrivere in maniera ampia. Il periodo di tempo purtroppo mi è sconosciuto, quello di quando lui ha cominciato ad essere Ghoul, ma sono sicuro che con una chiamata potresti fartelo dire.
Annuì tra sé e sé, prendendo coraggio, sedendosi su una sedia a gambe larghe, mani unite e gamba tremolante per l'agitazione.
Quindi: Bruce, dopo aver perso il lavoro, ha avuto un brutto periodo in cui è caduto nel giro della droga. Ora ha deciso di smettere e si è iscritto ad un programma di recupero, dopo aver perso anche la famiglia. Cerca di riabilitarsi alla società facendo il lavoro di scarica merci al porto, mentre contemporaneamente si reca presso questa clinica per parlare con il dottor Coleman. Infine ha deciso che, una volta disintossicatosi del tutto, ora che si sta facendo fama al porto, partirà con una nave per il mare, così da lasciarsi alle spalle la città ed imparando il mestiere di pescatore.
Tirò su le spalle, guardando l'altro.
Non sono trenta parole, ma sono sicuro che andranno comunque bene. E' la miglior cosa per lui. Facile e plausibile. Se sei in grado procedi pure, la Arpia non dovrebbe avere problemi a trovargli un posticino come scaricatore di porto e per i primi tempi servirà tenerlo sott'occhio comunque.. -
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Wan sospirò aspramente. ...meno male che ho detto meno di trenta parole... ne ho contate centodue circa signor Jeremy Coleman.
scrocchiò le dita tenendo le mani basse, un movimento composto ed elegante, a dispetto della sua parlata e dei suoi modi sbrigativi.
Occhieggiò il corpo di Bruce in silenzio per altri dieci minuti, in attesa che lo stesso si svegliasse e desse prova di una anche minima coscienza.
Quando questo aprì gli occhi, Wan si voltò un secondo verso Jeremy. Bene. ora Stia fermo e zitto per almeno dieci minuti per favore, ho bisogno di concentrazione.
Detto ciò, Mister Wan si erse sul corpo molliccio di Bruce, e afferrandone la mandibola con una salda presa lo tirò a se.SPOILER (clicca per visualizzare)non c'è tiro, la volontà di Bruce è completamente annientata, quindi entrano automaticamente 5 successi.
Molto bene Bruce, ora concentrati eraccontami tutta la storia, da quando sei stato abbandonato dal tuo signore sino a questo momento... ma andiamo con ordine... rispondi alle mie domande...
Jeremy, in posizione favorevole, notò come il corpo già molle del ghoul divenne ulteriormente più sciolto e perso nell'oblio dell'ipnosi. Ora non era più niente, solo un burattino.
Come ti chiami e chi era il tuo Domitor?
... Bruce... Bruce Garnier... ero il servo di Jeffrey Hearveux.
Molto bene... quando l'hai visto l'ultima volta?
...prima della sua... esecuzione... io tenevo un... un mostro schifoso che... che aveva osato diffamarlo... cane... doveva morire...
sisi, certo, non mi interessa. Poi che è successo? quando hai sentito la mancanza della vitae?
...più o meno subito... avevo finito la mia riserva per un lavoro e...
fermo. Wan si bloccò, per poi sorridere, ammiccando leggermente in direzione di Coleman ma senza distogliere lo sguardo. rimase in silenzio un momento, poi continuò Questa cosa, mio caro dottore Jeremy Coleman, non la potrebbe sentire. Ma personalmente non mi interessa. Si curi solo di star zitto sulle sue fonti.
Dicevamo, signor Bruce Garnier: Che lavoro?
...mi occupavo della sparizione degli scomodi...
quali "scomodi"?spiega cosa sai di questi "scomodi"...
il mio signore... il mio signore aveva dei nemici. e mi aveva scelto per l'immortalità perchè io ero bravo a... a risolvere problemi... e a farli sparire.
Lodevole. e una volta che sei finito a fare il verme per strada?
...a quel punto ho sperimentato la...l'astinenza... fino a che non è arrivato lui...
Parli di Caudron?
...Si...
E cosa è successo...
è rimasto con me... e mi ha nutrito di qualche sorso... che però non ho saputo tenere con me a lungo...
Norman fece un momento di silenzio. soppesava le parole, per poi continuare.
poi?
Poi ha visto i cadaveri...
Quali cadaveri?
le mie vittime...
Hai ucciso delle persone Bruce.
...avevo fame. e bisogno di soldi... e loro passavano di li... al vampiro che mi aveva trovato non piaceva che io ammazzassi la gente... ma non potevo permettergli di andarsene...
quindi l'hai preso con te e sei scappato?
ho spostato con l'auto di un suo amico cadaveri e il suo corpo... avevo bisogno di Vitae... di vitae...
Continuò a farfugliare qualcosa di incomprensibile per diversi secondi. dei suoi omicidi, dei motii più o meno validi che aveva per averlo fatto e altri dettagli sul suo essere... un mostro.
Wan reagiva con impassibile freddezza alle narrazioni di quello che Bruce raccontava, ma in qualche modo ne sembrava rapito e attento.
stai andando benissimo assassino. Ora, solo una domanda: una delle "scomodità" di cui ti sei occupato è per caso Mounsier Six Henninger?
ci abbiamo provato... ma lo schifoso è stato capace di sfuggirci.
Dove?
Uptown... una via esterna... vicino alla mensa universitaria...
Capisco, caro imbecille. Ora mi dirai per filo e per segno cosa sai di questo tizio.
Il mio signore mi ha detto che è... un topo di fogna... ma che era meglio abbatterlo da lontano... che preferisce nutrirsi di studenti... e che non predilige la compagnia del mio signore... e a quanto pare... aveva il potere in vita di cambiare le sorti del clan toreador cittadino.
Ma non l'avete ucciso, quindi questo potere ce l'ha ancora?
...credo?
tsk tsk tsk, signor Bruce Garnier... Ok, ora senti la verità: Non esistono i vampiri, non hai mai avuto a che fare con loro. dopo aver perso il lavoro, hai avuto un brutto periodo in cui sei caduto nel giro della droga. quando ti dimetteranno dall'ospedale deciderai di smettere, e ti iscriverai ad un programma di recupero, dopo aver perso anche la famiglia che hai perso per un regolamento di conti con il tuo spacciatore. Cercherai di riabilitarti alla società facendo il lavoro di scarica merci al porto, mentre contemporaneamente continuerai a recarti presso questa clinica per parlare con il dottor Coleman. Infine...SPOILER (clicca per visualizzare)
Il rumore dello sparo, seguito dal vetro infranto distrasse Wan un istante, prima che la testa di bruce gli esplodesse in mano, ricoprendolo di schizzi di sangue e di materia grigia.
Una rapida occhiata anche per Jeremy fu' semplice. Qualcuno aveva sparato a Bruce da una finestra.
uhm. questo era inaspettato. disse Wan senza scomporsi. mollò la carcassa di Bruce sul lettino, voltandosi contro Coleman.
...Dottor Jeremy coleman.... -
Dottor Jergal.
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Sentire tutta quella sequela di confessioni di omicidi plurimi, soprattutto da parte di una persona che, tutto sommato, lui aveva intenzione di riabilitare, non lo lasciò di certo con l'impassibile freddezza dimostrata dall'altro vampiro. Cominciò di nuovo a chiedersi in cuor suo se quello che stava facendo era giusto, se era tutto vero, e non c'era motivo perché non lo fosse dato che Bruce era vittima di un potere della dominazione atto a fargli dire la verità, il Ghoul che aveva davanti era una persona assai spiacevole (dal soggettivissimo punto di vista del dottore) ancor prima essere vittima della dipendenza. Nonostante avesse dato già prova di essere in grado di controllarsi nella cantina, dopo la vista di una decina di cadaveri, ancor una volta quel nervo sempre scoperto della sua maledizione di clan, cominciò a pulsare. Riuscì a tenerlo a bada temporaneamente, si era comunque dato una missione lui nella vita: "curare chiunque, per un medico le parti contano poco o nulla", come aveva aiutato Gangster una notte ed una vecchietta senzatetto la notte dopo, così poteva fare anche con Bruce. Forse cambiare la mentalità ad un uomo che nella vita sembrava aver solo fatto del male, era sbagliato, ma d'altronde si sà, si diventa un certo tipo di persona sulla base delle esperienze che si sono vissute. Come molti esperimenti di sociologia insegnano, se il peggior dittatore al mondo fosse cresciuto in una famiglia diversa, sarebbe da adulto potuto divenir un santone, piuttosto che un uomo spregevole...quello che stavano facendo quella notte era anche consentire un Reset a quell'uomo, una seconda possibilità di cambiare.
Ascoltò le informazioni, senza commentare e l'accenno ad un Nosferatu riportò brutte memorie nella sua testa.
Un sorriso appena affiorò, triste, che si fece strada tra le sue fredde labbra nel sentire che la riscrizione della memoria stava giungendo al termine senza intoppi. E...BOM. Di lì a poco il dottore si ritrovò ad avere tra le mani neuroni spappolati, liquido celebrale ed una grande quantità di sangue.
"Beh, non avrò problemi con le scorte sacche di sangue per un bel pò", sarebbe stato il suo pensiero se fosse stato un vero uomo Dandy come il compagnone di quella notte. Peccato che Jeremy non era lo stereotipo del duro vecchio cowboy Brujah che spacca il culo al mondo, ma un individuo, come ribadito più volte, piuttosto umano. E la prima cosa che fece, qualcosa di automatico, essendo lui affatto pronto ad simile "attacco da sconosciuti", fu quella di lasciar cadere a terra i pezzi d'osso e cervella e di cadere all'indietro, inciampando su un paio di cavi, sbattendo contro uno dei tavolin e finendo infine con il fondoschiena a terra, con la bocca ancora spalancata e lo sguardo assolutamente sorpreso, guardando il dominatore.
Si toccò il petto e nel sentire che nulla batteva all'altezza del cuore, si ricordò improvvisamente di essere un vampiro, che la circolazione sanguigna in lui non esisteva, che c'era un mondo sovrannaturale che lo circondava e rammentò il suo nome, nel sentire le parole altrui: Dottor Jeremy Coleman. I "jump-scare" lasciano sempre simili sensazioni, non importa quanto si è coraggiosi; per qualcuno che come lui era stato in guerra (soprattutto da ufficiale medico), il rumore degli spari era un brutto dejavu , e questo dejavù servi solo ad ingigantire la cosa ed ad incrementare l'ansia del momento. Jeremy reagì così, umanamente.
Rimase giusto per cinque lunghissimi secondi in quella posa, lunghi, durante i quali il rumore del colpo continuò a rimbombare nella stanza. Poi chiuse la bocca, la fronte riassunse il normale aspetto e lo sguardo si fece nuovamente austero. Si pulì il sangue che aveva tra le mani e guardando, dalla sua posizione ribassata, verso la prima finestra disponibile o eventuale porta aperta, tentò di capire da dove il colpo fosse partito. Nel mentre si abbandonò ad un pugno di rabbia e frustrazione a terra, di fallimento. Rapido, per sfogare la carica da poco accumulata.
Norman...con chi cazzo abbiamo a che fare!? E' il fottuto Nosferatu di cui stavate parlando? L'arpia, porca di una...ggrhh...Perché cazzo l'ha tenuto segreto!? Dobbiamo uscire, dopo questo colpo potrebbero arrivare quelli della sicurezza!
Cercò uno specchietto, di quelli che si usano anche nelle sale operatorie e, sfruttando il suo riflesso, si avvicinò coraggiosamente alla finestra, per capire se chiunque gli avesse attaccati fosse ancora in zona. Imprecò, ed impreco ancora. Con l'altra mano rapidamente digitò il numero di Taras al cellulare.. -
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Norman Obadiah Wan non fece una piega. la sua reazione fu' mollare la carcassa ormai inutile di Bruce sul lettino e si pulì con un fazzolettino gli schizzi più grossi.
Si calmi dottor Jeremy Coleman, non c'è bisogno di essere prime donne. replicò gelido, mentre occhieggiava la stanza. Credo che prima di arrivare ci daranno qualche minuto, probabilmente due o magari tre.
Iniziò a incamminarsi verso l'uscita con fare tranquillo.
Non credo che il caro vecchio Six si scomodi per eliminare un assassino fallito.
Ha decisamente troppo poco interesse per il potere...
ad ogni modo ho ottenuto quello che cercavo, e che cercava Miss Penelope de la Fluente. quindi buonanotte Dottor Jeremy Coleman
Agguantò la porta, fece per uscire, ma si fermò all'ultimo.
Dimenticavo! ah, le vecchie menti.
Tornò velocemente davanti al medico, e gli porse un bigliettino, teso tra indice e medio. sullo stesso c'era un indirizzo scritto a penna.
Non era un posto che Coleman aveva recentemente frequentato, ma riconobbe il nome di una traversa del quartiere francese.
Se posso permettermi un consiglio, dottor Jeremy Coleman aggiunse infine Norman tornando verso la porta Non resti qui tanto. staranno arrivando infermieri e guardie, e non credo possiate corromperle tutte.
a occhio avete un minuto.. -
Dottor Jergal.
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"Si calmi". Facile a dirsi, quando si aveva, a differenza del dottore, decisamente un superior numero di informazioni. Ora che comunque si era definitivamente ripreso, anch'egli si rese conto della necessità di allontanarsi da quel luogo il più in fretta possibile, si tolse la vestaglia sporca di sangue del ghoul e se ne liberò lasciandola cadere all'interno del primo lavandino disponibile. Prese il bigliettino che gli era stato dato dall'uomo, se lo rigirò tra le mani, lesse il nome dell'indirizzo e capì che, per concludere la "missione di quella nottata", doveva dirigersi lì. Recuperò il suo zaino naturalmente.
Purtroppo le cose non erano minimamente andate come voleva, ma non era quello il momento di piangersi addosso.
...Si...si, daccordo. Credo, credo che accetterò il consiglio.SPOILER (clicca per visualizzare)Esco fuori dall'edificio il più in fretta possibile, se vedo che l'altro va nella mia stessa direzione, gli sto appresso, confidando anche nell'aiuto della sua dominazione nel caso in cui qualcuno ci ostacoli, per poi prendere la mia moto e dirigermi sul posto.. -
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Il Medico Brujah corse fuori, abbandonando rapidamente strumentazioni e il cadavere di Bruce. Norman, come a conoscere il posto a menadito, percorreva con passo svelto la via per l'uscita.
Non era una via regolare, Jeremy se ne rese conto praticamente subito. Norman corse quasi fino all'uscita principale, per poi prendere una rampa di scale e salire al secondo piano, percorse il reparto sino a infilarsi in un'ala in costruzione, ridiscese al primo piano e solo in quel momento si lanciò su una scala antiincendio.
Jeremy era fuori, al sicuro. Norman lo aveva guidato in sicurezza, probabilmente senza nemmeno accorgersi, verso l'uscita più sicura dal luogo. A maggior prova del suo disinteresse, Jeremy lo vide sfrecciare verso un'elegante berlina nera e partire a razzo guidandola.
Non rimaneva che raggiungere il loco indicatogli dal bigliettino.SPOILER (clicca per visualizzare)continua qui.
New Providence Hospital |
