Utopia

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  1. .Constantine.
     
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    L'Utopia è un Club di lusso.
    Al suo interno offre musica, bar, ristorante, spettacoli e scommesse.
    Tutto ciò che chi è ben disposto ad investire i suoi verdoni cerca..
     
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  2. Evie Thompson
     
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    NEW NIGHT



    Una 127 saettava veloce tra le strade curate e gli appartamenti affascinanti del West End. Al suo conducente una vita era costata per giungere fino a New Orleans; Da quando Il suo sire lo diede alla Notte la sua anima nera divorò quanto gli restava di umano. Non aveva ricordo di chi fosse o cosa facesse, ma la cosa non gli importava. Era uno squalo in un mondo di pecore e nè i lupi nè i cani da guardia avevano giurisdizione sulla sua maledizione. Lui aveva abbracciato forze ben al di sopra della loro portata, elevandosi dall'Abisso dal quale era nato. Aveva sperimentato l'abbraccio brutale ed estremo della Spada di Caino e studiato le antiche tradizioni trasmesse con fermezza tra gli eloquenti principati della Camarilla. Icaro lo aveva risvegliato e gli aveva spiegato come muoversi all'interno delle due fazioni. Per quasi cinquant'anni lo addestrò e quest'apprendimento spinse Bruno a ripararsi sotto l'ala dei Principi e dei loro intricati giochi di politica, piuttosto che una società guidata da sangue e morte. La sua presa di posizione era puramente politica.
    UTOPIA
    L'insegna dava a vedere sin da subito che il locale, come quasi tutto del resto in quella zona, appariva molto lussuoso e rinomato. La 127 accostò nei pressi del locale. La portiera si aprì e silenzioso Bruno, il conducente, scese.

    Alto 1,85 per 50kg di peso, scarpe classiche, un paio di pantaloni neri in linea con la giacca. La camicia, sotto di essa, bianca e stirata, nascondeva con eleganza un sottile ciondolo appeso al collo con un cristo rovesciato. Gli occhi, dello stesso colore della sua anima, facevano capolino da un volto dai lineamenti europei.

    Bruno non sapeva dove fosse l'Elysium, ma non pensò ci sarebbe voluto molto per scoprirlo. Quel club aveva l'aria di un posto molto esclusivo e se la cosa non sarebbe tornata utile per presentarsi al Principe, probabilmente sarebbe tornata utile per i suoi scopi.
    Chiuse la macchina a chiave e lentamente si diresse verso la parte anteriore del locale, osservando con attenzione ciò che accadeva dall'ingresso.
     
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  3. .Constantine.
     
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    L' Utopia era affollato, come sempre. Nonostante ciò la fila difronte al locale scorreva velocemente: i clienti, ad un primo rapido sguardo, parevano appartenere tutti quanto a quella parte di alta borghesia, a giudicare almeno da i loro abiti costosi e le auto parcheggiate fuori del locale.
     
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  4. Evie Thompson
     
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    Man mano che si avvicinava, passando per la prima zona d'ombra il volto, dapprima pallido e smunto, si fece roseo e sano. Arrivato all'ingresso assunse l'atteggiamento di un uomo d'affari.

    -1 p.s.
     
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  5. .Constantine.
     
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    I buttafuori all' entrata, uno grasso e rasato, l'altro robusto e con le treccine gli rivolsero uno sguardo, poi quello grasso parlò:
    "Prego, da queste parte.. "

    In nemmeno tre minuti di trafila era dentro il locale, bella gente, musica lounge in sottofondo e luci soffuse ed un ampio bancone Bar sulla destra.
    Lo avvicinò un uomo esile in abito da sera, sulla quarantina; gli sorrise.
    "Benvenuto: è qui per il ristorante o per il Piano Bar.."
     
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  6. Evie Thompson
     
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    Il cainita fissava la zona del bar, distratto, ignorando quasi completamente l'uomo.

    < Veramente...

    Incrociò il suo sguardo con quello dell'uomo per poi, dopo un altro paio di secondi, riprendere il discorso

    ... Avrei piacere nel soffermarmi all'angolo bar. Inoltre..


    Il suo sguardo, questa volta dedicato completamente all'uomo, si mostrò come parte di un volto gravoso. Si avvicinò ulteriormente a lui, per poi sussurrare ad un volume abbastanza alto che si potesse udire solo dai due interlocutori

    Tento di raggirare l'uomo:
    PERSUASIONE + SOTTERFUGIO = 4+3 = 7


    .. Non vorremmo certo far sapere a tutti che un membro della Diocesi si è introdotto in città segretamente per diffondere il verbo del Signore e far ricadere la propria autorità sui miscredenti che incontrerà lungo il suo cammino. >


    Fece una sonora, finta risata, poi diede una pacca sulla spalla all'uomo e aggiunse ancora, questa volta in maniera mite e sorridente

    < Mi chiami il proprietario, ma con estrema discrezione. Io attenderò là > e indicò uno dei posti vuoti al piano bar con un cenno del capo.

    Poco gli importava di quella società che avevano formato gli esseri umani. Certo, lui, come altre creature della notte che si nascondevano tra di loro, si muoveva in un campo da gioco "neutrale", stando bene attento a non mostrare la propria natura. Gli esseri umani per lui altro non erano che sacche di sangue ambulanti con infinite sfumature, chi più stagionato e chi più fresco. Alla fine il gioco era semplice, bastava gettare un pò di lana bianca davanti agli occhi delle persone e anche il più dei diavoli sarebbe apparso come un'agnellino.


     
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  7. .Constantine.
     
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    Il Caposala lo fissò imbambolato per qualche secondo, non riuscendo a collegare quanto appena udito dallo strano cliente, ma quasi senza volerlo fece un cenno di assenso e rispose:
    "Certo Signore, Le chiamo subito uno dei soci.."
    Il Caposala si allontanò velocemente, non mancando di lanciare u' ultima occhiata all' ombrosa figura di Bruno.

    Passarono una decina di minuti quando una voce alle spalle del Lasombra interruppe il suo osservare.
    "Buonasera Signore.." -una voce altezzosa dietro una figura altrettanto altezzosa si presentò a Bruno.
    Si voltò verso il Barman il quale con un cenno della testa riempi subito due bicchieri di Whisky e li poggiò sul bancone.
    "Drew Prestman. .." -disse allungando la mano- "..con chi ho il piacere di parlare Monsieur?
     
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  8. Evie Thompson
     
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    I suoi occhi si misero all'opera veloci, osservando le due figure che si ergevano dinanzi a lui e cercando di notare eventuali segni che lasciassero ad intendere un loro eventuale legame con il soprannaturale.

    < Taylor Swift..

    Mentì il ragazzo, rispondendo alla stretta di mano in maniera intensa, seppur leggermente frettolosa.

    .. onorato di far la sua conoscienza, anche se temo che questo possa definirsi tutt'altro che un incontro di cortesia. >

    Il tono di voce si fece più gravoso e basso, lo sguardo più preoccupato.

    < Cosa le viene in mente se le dicessi.. Inquisizione? >

    Inquisizione. Aveva pronunciato l'intera frase con un tono che lasciava ad intendere che vi fosse dell'altro celato dietro ad una domanda così apparentemente fuori luogo. Leggermente, inoltre, aveva calcato quella parola.
     
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  9. .Constantine.
     
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    "Taylor Swift?" -Drew sembrò abbozzare un sorrisetto- "Come la cantante Country, nome insolito per un signore.."
    Mantenne il sorrisetto ancora qualche istante mentre si portava il bicchiere di Whisky alla bocca.

    "Inquisizione?" -l'uomo, Drew, parve sorridere ancora.
    "Signor Swift, non mi reputi insolente, ma la parola Inquisizione, mi riporta alla mente solo il periodo della caccia alle streghe nel Medioevo, e di certo qui, oggi, non ce ne sono... davvero non capisco, Signor Swift dove vuole arrivare a parare.."

    Il Signor Prestman da buon Imprenditore non si lascia certo intimidire, anzi sembra interessato da quello strano soggetto che afferma di chiamarsi Taylor Swift e che sostine anche di appartenere all' Inquisizione.

    Il tizio è un umano. Non può quindi collegare la parola Inquisizione a niente che riguardi il Mondo di Tenebra... per lui Inquisizione si riconduce solo ad un fatto storico.
     
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  10. Evie Thompson
     
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    CITAZIONE (.Constantine. @ 24/12/2011, 15:24) 
    "Inquisizione?" -l'uomo, Drew, parve sorridere ancora.
    "Signor Swift, non mi reputi insolente, ma la parola Inquisizione, mi riporta alla mente solo il periodo della caccia alle streghe nel Medioevo, e di certo qui, oggi, non ce ne sono... davvero non capisco, Signor Swift dove vuole arrivare a parare.."

    Il cainita, a sentir la spiegazione di quell'uomo, scoppiò in una naturale risata, per poi tornare a parlare con tono gravoso

    < Son perfettamente d'accordo con lei sul fatto che oggigiorno la gente non venga più messa al rogo - certo, forse un proiettile darebbe meno nell'occhio - ma non è qui che volevo arrivare, Signor Prestman >

    Fece una breve pausa, quindi avvicinò la mano destra al bicchiere ancora pieno. Attese un paio di secondi, senza toccarlo, poi la ritrasse.

    Raggirare


    < Vede, Signor Prestman, la "Fede" è un fortissimo strumento di potere, felicemente gestito da un'istituzione. Vi sono persone tuttavia che in nome di un qualchecosa al di sopra della loro umana concezione vanno in giro a seminare morte e distruzione, utilizzando oscuri poteri e rivendicando la bontà dell'anima, e da queste istituzioni protetti, finanziati e addestrati. Il loro nome non è cambiato nel tempo, solo gli strumenti con cui divulgare il loro verbo. Inquisitori. >

    Un'altra pausa, questa volta poco più lunga, servì questa volta al cainita per chiudere gli occhi e fingere di ordinare i pensieri. La compagnia della guardia del corpo suscitava in lui un leggero senso di fastidio. Menzogne o verità che fossero, non amava le sue orecchie. Aprì lentamente gli occhi, cercando con lo sguardo quelli del bodyguard. Si rivolse nuovamente a Drew, questa volta sussurrando a voce più bassa

    < E' davvero un bellissimo locale. La musica, le persone.. Ah, le persone! Penso ce ne siano troppe, sopratutto considerando che una persona mediamente dispone di un bel paio d'orecchie e quando si tratta di discorsi delicati, inavvertitamente son sempre le prime a mettersi in moto.

    Rapido alzò la testa e fissò negli occhi l'imponente montagna che il proprietario si era portato dietro, puntando l'indice in direzione dell'ingresso del locale.
    Dominazione ° : Comando

    < C'è un sacco di gente questa sera. Vattene.

    Edited by Bruno Millivri - 25/12/2011, 02:42
     
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  11. .Constantine.
     
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    Bruno Millivri
    Comando su Guardia del Corpo difficoltà 6
    Master VtM rolls 7 dice to Comando 8,3,4,8,7, 8,5 (4 successes)


    Il Gorilla rimase qualche istante imbambolato mentre continuava a fissare il Lasombra, poi senza dire niente voltò le spalle e s'incamminò verso l'uscita.
    Mister Prestman, che fino ad ora aveva ascoltato le parole del Cainita, osservando la scena sgranò gli occhi.
    Si voltò di scatto verso la sua Guardia del Corpo:
    "Ehi! Ma dove Diavolo stai andando?!"
    Drew sembrava incredulo, tornò a fissare il Lasombra poi rivolgendosi al barista:
    "Gerry! Chiama la sicurezza! Immediatamente!"
    E alzatosi di scatto in piedi puntò l'indice in direzione del Lasombra, con sguardo fermo ed autoritario:
    "Non so chi diavolo sia, e che diavolo voglia da me, ma questo è il mio locale ed io ho il potere di sbatterla fuori! Adesso!"

    A pochi metri di distanza i primi tre Gorilla si stavano avvicinando di passo svelto, uno di loro mentre accorreva sul posto teneva la mano sotto la giacca..
     
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  12. Evie Thompson
     
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    Lo sapeva. Sapeva che non avrebbe dovuto forzare così tanto la mano al proprietario o comunque avrebbe dovuto farlo in un altro modo. Alzò le mani, in segno di resa. Sorrise. Quell'uomo era spaventato, il suo controllo era stato messo in discussione.

    < Signor Prestman, sono stato mandato per proteggerla. Vuole che me ne vada?

    Gettò una rapida occhiata verso gli uomini corpulenti che si stavano avvicinando, poi il suo sguardo tornò rapido sul suo interlocutore. Sorrise nuovamente.

    Come lei desidera. Conosco l'uscita, ma badi bene ai suoi uomini: non mi dia un pretesto per tornare con intenzioni meno amichevoli>

    E così dicendo attese l'arrivo dei Gorilla, sorridendogli educatamente, le mani in alto ben visibili all'altezza del volto. Presto avrebbe avuto il piacere di portarsi a casa l'indice che gli era stato puntato contro.

    -2 p.s. COS+2
     
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  13. .Constantine.
     
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    "Cosa intende Signor Swift? Se davvero si chiama così..."
    I tre Gorilla erano già vicini, ma Drew fece cenno loro di attendere un ordine prima di fare qualsiasi cosa.

    "Parli chiaro e senza troppi giri di parole: da chi mi dovrebbe proteggere?"
    per quanto strano reputasse quell incontro, Drew era curioso e voleva certamente saperne di più.
     
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  14. Evie Thompson
     
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    Il cainita dapprima abbassò le mani e mentre parlava, con fare noncurante, si risedette sullo sgabello.

    < Signor Prestman, la sua attenzione talvolta lascia a desiderare. Pazzi - Fanatici - Religiosi, signor Prestman, mi pare di averglielo spiegato poc'anzi. Ad ogni modo, non ho intenzione di divulgare ultriormente certi discorsi in pubblico

    Fece un ulteriore, breve pausa

    Cosa ne dice di continuare la conversazione in un luogo più appartato e con meno orecchie al seguito, come il suo ufficio o qualche altro posto?

    Si guardò intorno, poi sorrise a Drew

    Quando sono arrivato credevo fosse troppo tardi, evidentemente ho fatto prima di loro. Questo posto non mi da un senso di sicurezza e non dovrebbe darlo neanche a lei. E' protetto da pezzi di carne ambulanti, probabilmente da l'intelligenza ridotta - non me ne voglia, non mi permetterei mai di offendere i vostri sottoposti ma non tutto si può sconfiggere con la mera forza bruta >

    Finì la frase, portandosi un paio di volte il dito indice alla testa
     
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  15. .Constantine.
     
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    Il Signor Prestman lo fissò incuriosito ancora per qualche secondo.
    Poi sospirò:
    "E sia... sono curioso e voglio sentire cos'ha da dirmi! Mi segua.."

    Seguito da Bruno e dagli stessi gorilla di poc'anzi, Drew attraversò un parte del locale, attraversò le cucine sotto gli sguardi dei dipendenti, ed infine salì due rampe di scale, attraversò un corridoio ed eccoli infine difronte alla porta del suo ufficio.
    Fece cenno nuovamente ai Gorilloni di attendere fuori, mentre si apprestava ad entrare con Bruno a seguito.

    "Prego signor Swift, si accomodi. Sono curioso di sentire la sua proposta riguardo la 'protezione' di cui parla.."
     
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64 replies since 10/11/2010, 14:47   654 views
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