Dancefloor

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    Una maschera dice più di un volto.

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    La pista da ballo si trova esattamente al centro del grande locale, in una grande sala sotterranea senza finestre o punti luce. E' il cuore del locale e vi si può accedere solamente attraverso un corridoio illuminato da luci verdi soffuse, che scende sotto il livello stradale conducendovi nelle profondità della terra.
    Una porta in metallo sorvegliata costantemente da due energumeni, separa il corridoio dalla pista da ballo, ma già prima di varcare quella soglia, il ritmo della musica e l'adrenalina sono già chiaramente percepibili.
    La sala da ballo è continuamente illuminata a intermittenza da luci e laser di color verde, una musica psichedelica rimbomba furiosamente nell'ambiente, mentre una folla variopinta e vestita nei modi più diversi e stravaganti, si scatena a ritmo di musica.

    Benvenuti al Satan's Mother, benvenuti all'inferno.

    Edited by Michael.Collins - 12/11/2010, 17:46
     
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  2. mahadeva
     
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    Due passi dentro la sala e, nonostante il la musica e il ballo, i due avevano addosso gli occhi di tutta la sala. Nessuno stupore dopo il casino della notte prima. L'energumeno credeva di poter provocare il damerino di turno; l'energumeno, come tutti gli energumeni, era uno sciocco.

    Per quanto Leto non amasse attirare l'attenzione su di sé, cosa che, peraltro, creava non pochi problemi nel suo lavoro, non riusciva comunque a trattenersi dall'eliminazione di un possibile pericolo.
    Unica cosa che aveva concesso all'energumeno di sopravvivere era il fatto che, con la testa schiacciata fra la lama e il piede non costituiva più un pericolo. La mente del cainita aveva elaborato dinanzi a chi si trovasse ed aveva capito quanto egli fosse innocuo.

    Lo scontro della sera precedente gli aveva, tuttavia, procurato una qual forma di status all'interno del locale e fra quei derelitti. Quella sera avrebbe ottenuto sicuramente le informazioni che la notte prima non aveva avuto il tempo di estrarre.

    CITAZIONE
    Allora, dov'è che mi porti? mi fai strada? mi fai conoscere qualcuno?
    Incalzante, con un tenue sorrisetto sulle labbra, aspetta la sua risposta.
    Sei o non sei un pezzo grosso qui dentro?

    La donna al suo braccio si era avvicinata al suo orecchio per sussurargli domande. Un altro uomo avrebbe definito questa cosa come sensuale. Il cainita lo sapeva perché gli era stato insegnato. Aveva imparato come gestire queste situazioni ed aveva scoperto perché le donne si comportassero così. Era tutto chiaro. Aveva imparato bene. Un osservatore esterno lo avrebbe definito molto abile con il gentil sesso.

    "Io? In fondo è solo il secondo giorno che sono qui. Ti sembro un pezzo grosso?" disse dopo aver passato il viso dinanzi a quello di lei quasi sfiorandole il naso per raggiungere l'altro orecchio.

    In quel momento uno dei Ghoul dietro al bancone si avvicinò alla coppia:
    "Salve, pensando che sarebbe tornato stanotte, le abbiamo riservato lo stesso posto che ha occupato ieri nel privé!".

    Il cainita annuì in senso di assenso. "Preferisci?" chiese alla donna.
     
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  3. Carnelian
     
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    Restano fermi all'ingresso della sala, ha modo da quella posizione di studiarsi in un paio di occhiate l'ambiente, tuttavia lui resta al centro del suo mondo ora.
    Non potrebbe essere diversamente alla fine. Se lo mangia con gli occhi, mentre lui si riavvicina per parlarle all'orecchio.
    Sa che non è il primo scemo del posto, ha visto, più o meno, cosa ha fatto col ghoul. Sa che stanno solo giocando a conoscersi. Un gioco piccante.
    Non risponde a quello che dice però, non ha il tempo, piuttosto piazza gli occhi su quello che si avvicina, ascolta quello che dice, e di nuovo sposta lo sguardo sul vampiro.
    Mi sa che per lui sei un pezzo grosso...
    Commenta divertita, tagliente. Occhi in quelli di lui, vivi su un viso pallido, un sorrisetto distorto dai piercing di metallo. Sembra una creatura di carne e ferro fusi assieme. Giovane, quasi acerba, ma navigata. Quella che vorresti scoparti, ma che ad un'occhiata più attenta ti fa capire che potresti essere tu quello che si trova fottuto. Il ghoul ormai morto ha rischiato tutto questo.
    Privè sia, così ci conosciamo con calma, no?
     
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  4. mahadeva
     
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    "Come desideri!" rispose alla Cainita. Aveva forse trovato una utile e dispoibile fonte di informazioni. La strana aura di cui si era circondato in quel luogo gli portava più vantaggi di quanti ne avesse previsti. Sapeva, tuttavia, che quella strategia scoperta avrebbe messo sull'allerta chiunque fosse venuto a sapere del suo arrivo in città. Il rischio rimaneva comunque minimo, in fondo, altro non era, agli occhi di chi lo avesse visto in quelle notti, che un sabattita come un altro. Peccato essere però già in rotta contro le onde senza avere ancora studiato bene il mare.

    Mentre si dirigevano verso le scale che li avrebbero condotti al privé l'attenzione che gente intorno aveva riposto sulla coppia iniziò a scemare, mentre tutti tornavano ai loro balli e ai loro banchetti.

    L'unico pensiero nella mente del cainita riguardava le informazioni che la gatta al suo braccio avrebbe potuto rivelargli. L'unico nome che gli passava per la mente in quel momento era: John Constantine.
     
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  5. Carnelian
     
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    Si accorge delle diverse occhiate che attirano, c'è abituata e di certo conciata a quel modo sa di non passare inosservata. Di fatto è quello che vuole, esprimersi al cento per cento, realizzare ogni pensiero che il suo cervello vomita. Anche nel vestiario. Senza paure, senza tabù.
    Adesso si è invischiata con lui, come se stesse facendo un bagno di miele dal sapore indefinito. Da assaggiare, insomma.
    Bravo, vedo che hai capito tutto, dimmi sempre...come desideri...
    Ripete con tono melenso, calcando quelle parole
    E siamo già sulla giusta strada...
    Sorride, come se l'avesse detto per scherzo. Lo guarda in faccia per vedere come reagisce, curiosa, mentre scendono le scale. Non può sapere nulla di lui, ora. Nè il clan, nè cosa ci fa là, se ha un qualche titolo o carica. Ma c'è tempo.
    Controlla in giro che facce incrociano, chi c'è in zona privè, restando sempre a braccetto del suo cavaliere misterioso.
    Dimmi un pò però, io devo ancora visitare questo posto, capire un pò come gira e cosa c'è da fare...non è che vuoi rubarmi per tutta la notte? perchè ci posso stare, però devi darmi qualche motivo...
     
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  6. mahadeva
     
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    CITAZIONE
    E siamo già sulla giusta strada...

    Il cainita, pur senza scomporsi, non trattenne una lieve risata.

    La sala era piena delle stesse facce della notte precedente. Cainiti che trascorrevano la loro non vita in maniera monotona. Eternità sprecate.
    Tutto sommato, quella che aveva al braccio sembrava più interessante della maggior parte di loro.

    CITAZIONE
    Dimmi un pò però, io devo ancora visitare questo posto, capire un pò come gira e cosa c'è da fare...non è che vuoi rubarmi per tutta la notte? perchè ci posso stare, però devi darmi qualche motivo...

    "Ma in fondo credi che sia poi così necessario che io ti dia dei motivi? Non ne saresti felice comunque?" rispose prontamente alla donna, continuando a guardare nel vuoto che lo avrebbe portato al Privé.
    La musica tecno era solo un sottofondo ormai. Il lavoro era iniziato.
     
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  7. Carnelian
     
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    Ad ogni passo si addentrano di più nel privè, gli occhi curiosi studiano e frugano nell'ambiente, la musica ormai è una macedonia di bassi ovattati dietro di loro.
    Mmm, sono difficile da accontentare, non tutto mi va a genio sai? cosa ti fa essere così sicuro di te?
    Domanda spostando lo sguardo sull'accompagnatore. Negli ultimi tempi, e non si tratta di pochi giorni o poche settimane, ha avuto di rado compagnia maschile, intorno. Se si escludono le vacche e qualche giocattolo di una notte, di passaggio.
    Gli insegnamenti delle Vedove prevedevano il passare parecchio tempo con loro, e non se ne era mai lamentata.
     
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  8. mahadeva
     
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    Al privé.
     
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  9. Herr Nicht
     
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    Il Templare entrò nella sala da ballo imperioso, per poi fermarsi ad osservare intorno.
    L'odore del sudore carico di ormoni lo infastidiva, e l'espressione di disgusto che gli si era dipinta in volto per la codardia dei ghoul della security prima, per la malcelata eccitazione di Adso poi, gli si era stampata indelebilmente.

    -Cagnaccio in calore! Riesci a vederla?

    Domandò ad Adso, con una voce che sovrastava la baraonda della pista da ballo, mentre a sua volta scrutava la sala.
     
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  10. mahadeva
     
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    "No padrone.....che non sia qui? Che ci siano forse altre stanze? Potremmo chiedere....chiedere...al barista padrone!" disse il servo rimanendo chino e prostrante. Sapeva di doversi fare perdonare per l'errore commesso ed essere propositivo era il suo unico modo di provarci.

    [OT]È bello che il tuo povero ghoul le prenda perché io ho dimenticato metà della missione che gli avevi affidato.[/OT]
     
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  11. Herr Nicht
     
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    OT A quello servono i ghoul: a fare la spesa e a prenderle/OT


    Herr Nicht rivolse al ghoul uno sguardo freddo.

    -Hai ragione, ragazzo.

    Gli concesse.
    Detto questo, si diresse al bancone del bar.

    -Ehi, tu! Oste!

    Cercò di attirare l'attenzione del barista.
     
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  12. mahadeva
     
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    Il barista fece un cenno al cainita per farlo avvicinare. "Vieni, vieni!" si poté sentire nonostante il frastuono.
     
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  13. Herr Nicht
     
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    CITAZIONE
    Vieni, vieni!

    Herr Nicht si indispettì per quel tono sfrontato e irrispettoso. L'espressione del volto sotto la maschera si indurì, ma il salubri tentò di soffocare la rabbia.

    -Cerco una donna...

    Incominciò a parlare, controllando a stento il tono della voce, che a tratti tremare di rabbia.

    -Una donna... Il suo nome è Violet. Capelli viola, abito in latex. Sembra che sia accompagnata da un tale Leto....

    Nel parlare non poté fare a meno di avvicinare una mano all'elsa della spada. Non l'avrebbe usata, anche se ne avrebbe avuta tutta l'intenzione.
     
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  14. mahadeva
     
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    Il cainita sembrò sbalordito dall'atteggiamento del Salubri.

    "Che fai?" disse ridendo "Vieni in casa mia e mi minacci? Credi che io sia uno dei miei ghoul?
    La tua amica è di sopra nel privè con quel tale. E' arrivato solo ieri è ha fatto un tale casino che si è assicurato il privè per tutto il tempo che starà a NewOrleans...queste stupide vacche hanno paura di lui!"

    "Fatelo passare!" urlò ai ghoul di fronte all'ingresso della scala per il privé, riferendosi al Salubri.

    Di nuovo rivolto al Cainita: "Attento nel minacciare quel tipo. E' meno paziente di me e non voglio comprare nuovamente i mobili!"
     
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  15. Herr Nicht
     
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    -Quel "tipo" non mi interessa minimamente.

    Disse rilassandosi e allontanando la mano dall'elsa della spada.

    -Uno straniero arriva in casa tua e fa' il bello e il cattivo tempo e tu gli fai dono del tuo letto... Hai ragione... non sei come uno die tuoi ghoul...

    Il salubri commentò sarcastico, mentre si voltava per dirigersi verso la scala dei privé.
     
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