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.Constantine..
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Credi di poter far soldi facili?
Accomodati.
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.:non_morto:..
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Sono le nove e mezza del mattino, Sarah ha raggiunto le vie che contano di New Orleans, dove è gestita l'alta finanza della città. Ha appuntamento con un consulente di mercato che, ovviamente sotto pagamento, istruirà la ragazza circa le mosse più convenienti da fare. E' in anticipo di un buon quarto d'ora quando si presenta nella sala d'attesa dell'ufficio. Indossa abiti formali, da giovane donna in carriera. Prende posto su una sedia e inizia a sfogliare un giornale a caso, tanto per passare il tempo. Non manca mai di portare con se, oltre la borsetta, una ventiquattrore di pelle. Per telefono aveva già più o meno chiarito che tipo di consulenza le servisse, ovvero idee e consigli su che attività commerciale poter avviare concentrandosi su flussi d'entrata immediati.
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.Constantine..
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"Signorina Marshall?"
Un uomo castano, di bell' aspetto e con un completo da 1500 dollari è in piedi difronte a lei e le sorride.
Le porge la mano presentandosi:
"Piacere di conoscerla, sono Weis Wordsworth, ci siamo già sentiti per telefono, e lasci che le dica che la sua voce, non le rende giustizia,per la sua straordinaria bellezza.."
Mr. Wordsworth aggiunge un altro sorriso stampato, poi le fa cenno di seguirlo fino al suo ufficio.
Una volta dentro, un ambiente minimale ma curato nei particolari, Weis richiude la porta alle sue spalle e la invita a sedersi di fronte alla sua scrivania.
"Allora signorina Marshall, mi dica con esattezza, che tipo di aiuto vuole da me, e quindi dalla nostra compagnia..". -
.:non_morto:..
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< Si, sono io > Rispose Sarah, sbandierando un cordiale sorriso in risposta ai modi gentili ed educati dell'interlocutore. Si alza subito in piedi porgendo a sua volta la mano con la quale andrà a stringere quella del signor Wordsworth. Al commento circa la sua voce potrebbe persino arrossire, ma trattiene l'emozione. Segue l'uomo portandosi dietro la sua valigetta fino allo studio dove prende posto innanzi alla scrivania. Attenderà che l'uomo prenda posto prima di esporre i suoi intenti.
< Dunque Mr Wordsworth, come le dicevo al telefono ho intenzione di avviare un'attività qui a New Orleans, ho le credenziali giuste per potermi assicurare finanziamenti cospicui da qualsivoglia banca, quindi i soldi non dovrebbero essere un problema. > Una breve pausa in cui accavalla le gambe con fare sensuale, non una manovra cercata per attirare l'attenzione dell'uomo bensì una postura molto femminile che ben gli s'addice. < Ciò che mi bisogna dalla vostra compagnia e uno studio sul mercato attuale, così che possiate consigliarmi dove investire capitale. In parole spicciole, che attività mi garantirebbe un entrata regolare immediata? Insomma, una dritta su un buon investimento! > Conclude infine, sorridendo, senza mai distogliere lo sguardo da quello dell'uomo.. -
.Constantine..
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Wordsworth accennò un sorriso ed incrociò le mani all' altezza degli occhi, osservandola per alcuni istanti.
"Ovviamente a chiunque consiglierei di giocare in borsa, Down Jones attualmente è in netta crescita e potrebbe rendere bei soldoni, mentre lascerei perdere Google, Yahoo ed Apple... stanno praticamente a zero da qualche giorno, ed è previsto un calo.. mentre la Cina, con la sua Hang Seng Index è ala pari del Down Jones.. ma.."
E qui Weis, che mentre parlava si era fatto serio, tornò a sorridere:
"...ma sono sicuro che la borsa non le si addica molto, troppo altalenante per i suoi gusti. Lei preferisce qualcosa di più solido un' entrata sicura, che le permetta di non correre rischi e di restarsene comodamente seduta a casa nella sua jacuzzi, con un bicchiere di Champagne ed un bell' uomo come compagnia, mentre le sue entrate si moltiplicano senza muovere un dito."
Si alzò di scatto, infilandosi la mano destra nella tasca dei pantaloni, per assumere un' aria più fascinosa, si diresse poi verso la parete finestrata del suo ufficio, dal quale si poteva ammirare gran parte di New Orleans.
"Conosce il FangTasia, Miss Marshall?"
Chiese poi, sempre rivolto verso la città.. -
.:non_morto:..
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Sarah seguì il filo del discorso con attenzione, ma finì per increspare un sopracciglio nel sentire ciò che riguarda gli alti e bassi della borsa. Al proseguo del discorso invece mostrò un espressione ben più rilassata con tanto di sorrisino compiaciuto e risatina sciocca. <mr, se lei gestisce i soldi come capisce i bisogni dei suoi clienti... faremo ottimi affari.. > Sorride di gusto, per poi continuare. < Lei ha capito perfettamente cosa intendo. > Passò a scrutare la figura dell'uomo di spalle, donando poi le sue attenzione al bellissimo panorama offerto dalla vetrata dell'ufficio. < No Mr Wordswoth, perdoni la mia ignoranza, non ne sono a conoscenza... > Lasciò intendere che voleva saperne di più, molto di più. . -
.Constantine..
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SPOILER (clicca per visualizzare)Tieni conto che questo episodio si svolge la mattina della notte dopo a quello che sta succedendo al FangTasia.
"Ne sono certo!"
Rispose all' affermazione della signorina Marshall con un sorriso.
"Il FangTasia, è il locale. Non ci sono troppe prefazioni da fare, è il top che chiede la vita mondana e New Orleans ne è il fulcro. Mi capisce Miss Marshall, non è vero?
Tornò verso la scrivania, prese una sigaretta e se la portò alla bocca:
"Le dispiace se fumo Miss Marshall?" -attese una risposta prima di accendersela.
Poi riprese:
"Comunque, arrivando al nocciolo della questione... per motivi -diciamo- di salute uno dei maggiori soci del FangTasia è venuto a mancare, pace all' anima sua, e ovviamente in quanto la nostra compagnia è anche loro consulente ci hanno espressamente chiesto di cercare qualcuno con ottime possibilità e credenziali da potersi inserire come nuovo membro della società... inutile dirle, quanto un locale come quello può far fruttare la sua parte..". -
.:non_morto:..
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Segue le parole dell'intenditore con rinnovata attenzione limitandosi ad annuire compiaciuta. Sembra il posto giusto dove coniugare al meglio profitti economici con conoscenze utili. Insomma, l'offerta solletica il gusto della giovane donna e non fa niente per nasconderlo. Assume una posizione più comoda rilassandosi maggiormente. <prego, faccia pure...> Annuisce cortesemente lasciando che l'uomo si accenda la sua sigaretta. Ecco che nell'udire della morte del precedente proprietario le labbra della donna formano una piccola "o" di stupore. < Mi dispiace.. > Che sia una frase di circostanza è palese, a nessuno importa degli sconosciuti, meno che mai se questi sconosciuti con la loro improvvisa scomparsa liberano una ricca poltrona. < Se non ho capito male mi sta offrendo una quota di quel locale, ovvero diventare proprietaria di una percentuale? > Inclina appena il capo, dubbiosa, senza mai smettere di trattenere lo sguardo sull'uomo. SPOILER (click to view)Perdonami se ad ogni post - o quasi - cambio tempo verbale, sto ancora cercando l'assetto narrativo XD. -
.Constantine..
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"Essattamente! Una percentuale di un grosso centro di guadagno che farà fruttare i suoi soldi senza problemi.."
Weis le sorrise, e prese un altro tiro di sigaretta.. -
.:non_morto:..
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Annuì lievemente, alzando appena l'indice come se stesse per avanzare una proposta. Increspa appena le labbra e infine parla, lentamente, con gli occhi dritti in quelli dell'uomo. < Sa, io sono una donna piuttosto egoista. > Una breve pausa, prima di continuare con il medesimo tono. < Mi chiedo se sia possibile acquistare tutta la percentuale. La prego non provi a spiegarmi con termini tecnici le complicanze di una tale manovra finanziaria, mi dica solo se è fattibile? > Il tono che ne risulta alla fine è come quello di una bambina che batte le ciglia per intenerire qualcuno che gli compri le caramelle. O meglio, che gli compri l'intera fabbrica di caramelle. . -
acherontia • atrøpøs.
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«Mi spiace, signorina, non credo sia possibile.».
Una donna dall'aspetto forte era appena entrata nell'ufficio e si era rivolta con un tono fermo alla donna seduta.
«Emily Schwartz, responsabile marketing per l'intrattenimento e la cultura.». Le porse la mano. «Mi interesso personalmente della gestione dei nostri rapporti con le società che si occupano di ristorazione, cultura e intrattenimenti serali. E devo dirle che il FangTasia in questo momento ha ottimi guadagni, talmente buoni che il proprietario non è intenzionato a vendere. C'è una possibilità di rilevare una percentuale, come credo che Wels le abbia già detto, ma la totalità azionaria e patrimoniale del locale non è rilevabile. Capisce?».
Fece una pausa.
«Possiamo quindi esserle utili in altro modo?». Si rivolse quindi al collega e gli disse che lo stavano attendendo al piano terra. Wels si accomiatò salutando la giovane cliente.
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.:non_morto:..
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All'ingresso della donna si alza in piedi porgendole a sua volta la mano. Un ampio sorriso di circostanza prima di riprendere posto nella medesima postazione e prestare attenzione alle parole della donna. La mancina tamburella sulla coscia sinistra, accavallata sulla destra. Quando Emily le rivela l'impossibilità della manovra Sarah annuisce un po' contrariata, ma non si perde d'animo.
< Allora ok, parliamoci chiaro miss Emily, a quanto ammonterebbe la cifra che entra nelle mie tasche ogni mese? > Ecco la domanda fatidica, a cui aggiunge anche un margine di errore. <senza perderci nelle virgole, mi dica più o meno di quanti zeri si tratta. >. -
acherontia • atrøpøs.
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«Pochi zeri, a dire la verità. La quota del socio ritiratosi era piccola e l'attuale proprietario l'ha ulteriormente ridotta. Se devo essere sincera, ora che quel coglione di Wels se n'è andato, io le sconsiglio di investire nel FangTasia. Troppe storie su quel locale, è già capitato che la polizia facesse domande sui frequentatori di quel posto. È vero, rendere rende, ma non ai soci piccoli. Quelli rischiano di fare la fine del pesciolino nella vasca dei pescecani. Non so se mi spiego, Sarah. Posso darti del tu, vero Sarah?».
Emily fece una pausa e si sedette sulla scrivania facendo un piccolo balzo. Accavallò le gambe, si sistemò un ciuffo di capelli e quindi riprese a parlare con quella cliente per la quale provava un innata simpatia.
«Mi vai a genio, Sarah, e per questo voglio fare un piccolo strappo alla regola. C'è uno stabile in centro, in disuso. Il comune ha trasformato quella vecchia casa in un terreno commerciale immaginando che così la baracca si sarebbe venduta da sola, ma tutte le agenzie immobiliari e tutti i procuratori d'affari stentano a trovare acquirenti. Troppo costoso rimettere a norma l'edificio, e soprattutto nessuno ha ancora portato un progetto che convinca il comune ad essere approvato. E si capisce bene senza un progetto approvato in preventivo nessuno compra un rudere a uso commerciale senza poi poterci ricavare alcun guadagno... Fino a qui mi segue?».. -
.:non_morto:..
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Sarah storse appena il naso nell'udire che con il FangTasia pochi zeri si sarebbero aggiunti alle casse del vampiro. Non era questo che Etzel gli aveva chiesto.
< Certamente miss Emily, mi dia pure del tu. > Un sorriso cordiale ad accompagnare la frase mentre il palmo della mancina stira la gonna del tajer.
Con attenzione seguì il resto del discorso, annuendo alla fine per confermare il fatto che era stata attenta, non si era persa nemmeno una parola. < Si, ti seguo, continua pure... > Il tono macchiato da una nota di puro interesse, come uno squalo che "parla" della sua preda.. -
acherontia • atrøpøs.
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Emily riprese.
«Ebbene, si dà il caso che con una certa cifra e con gli agganci giusti sia possibile farlo tornare in piedi. Che te ne pare?».
La guardò fissa per uno o due secondi. Prima però che le potesse rispondere, la broker ricominciò a parlare.
«Insomma, parliamoci chiari: lo compri a un cazzo, non più di trentamila dollari: altri trentamila per rimetterlo a posto e millecinquecento circa per fare un po' di pubblicità. E con sessantunomilacinquecento dollari ti becchi tre piani commerciali in pieno centro. Che te ne pare?»..
The BrokerInternet Point abilitato a "giocare in Borsa" |
