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Alexander Van Hallen.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Cazzo non immaginavo fosse cosi devastante come condizione!
Ecco un tipico esempio di negligenza di cui parlavo.. xD
Grazie mille padre. Apprezzo molto il suo aiuto.
Se lo dovesse incontrare gli dica che lo cerco. La ringrazio infinitamente...
Spero di incontrarla presto.. ora se non le dispiace potrebbe ripassarmi la signorina?.
Mi congedai con un tono decisamente sfinito. Attesi che Sam blaterasse i suoi saluti quasi senza ascoltare, poi quando sentii la voce di Christine, ripresi.
Christine... ti prego, vieni all'aereoporto a prendermi.. sono su una panchina fuori dall'ingresso principale.
Ti aspetto qui... ho bisogno che mi porti a casa...
Poi rimasi li, sulla panchina, a guardare un punto indefinito davanti a me mentre aspettavo Christine. La mia voce era quasi supplichevole seppur sapevo che non avevo certo bisogno di supplicare con lei. Il taxi stava arrivando, ma io avevo bisogno di lei.
Non feci null'altro che aspettare.
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Sambuca.
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lieto di averle reso almeno un minimo di supporto. Spero di vederla presto nell'omelia serale, sicuramente potrebbe sentirsene rinfrancato. buona notte
detto questo si sentì uno strusciare e un paio di suoni gravi prima che la voce di Christine dicesse un muto "Alex". Poi cadde nel mutismo durante la supplica del domitor per esordire nuovamente con un tono forte deciso e preoccupato
Arrivo subito!
la chiamata si chiuse di botto.SPOILER (clicca per visualizzare)passeranno 25 minuti prima che arrivi Christine, vuoi fare qualcosa?. -
Alexander Van Hallen.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Viste le condizioni in cui mi trovo, assolutamente no!
Voglio solo andarmene a casa, poi, dopo, vedro cosa fare. Tanto il numero di Timoty ce l'ho, ed ho un minimo di piano per far tacere le guardie. Il problema è che ora come ora, non sono in grado di fare nulla. E nulla di nulla farò. =D
Con quel minimo di soddisfazione che potevo provare in quel momento per la pronta risposta di Christine, chiusi la chiamata.
Rimasi a fissare il vuoto mentre i secondi passavano diventando minuti. Tutto sembrava andare talmente veloce da risultare confuso, caotico.
Altra notte di merda... E domani? Con quello che è successo tra ieri e oggi... cosa succederà domani?
I miei pensieri si trascinavano stancamente, come il mio sguardo che seguiva i passanti.
Volevo solo andarmene a casa, quegli agenti... il capitano... avevano prosciugato ogni mia energia. E i miei sforzi per uscirne pulito mi sarebbero comunque costati probabilmente cari. Ero stanco non solo fisicamente, ma anche emotivamente.
Forse allontanarmi dal mio sire cosi presto, uscire dalla sua ala protettrice, non era stata una buona idea. Forse non ero pronto per camminare su quel pericoloso filo senza rete. Ero stato avventato? Forse... chissà... ormai però le cose stavano cosi, e me le dovevo far andare bene.
Anche perchè insegnamenti e protezione a parte, null'altro mi spingeva a tornare sui miei passi. Era comunque troppo poco.. -
Sambuca.
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Dopo quasi esattamente il tempo che Christine aveva promesso di impiegarci, eccola arrivare in maniera molto spedita ed anche con un paio di contromano, lì dove era l'ingresso principale dell'Armstrong. Le ruote inchiodarono più di una volta dato che i gate di accesso erano non pochi.
Alla fine la ghoul trovò il domitor.
Inchiodò un'ultima volta e scese di corsa dalla macchina ancora accesa.
ALEX! gridò preoccupata. Avevi una voce che... si agitò, evidentemente aveva intuito benissimo che il suo signore non doveva stare in forma viste le condizioni della voce passata da melliflua a stanca Come stai? Cosa posso fare? aggiunse in un momento di contrizione. Anche in quel momento Alex appariva in tutta la sua totale stanchezza, sbragato nel punto in cui si era andato a sedere, troppo stanco per mantenere una forma dignitosa. Non sembrava più il bellissimo ragazzo dall'aspetto ammaliante, ma addirittura una persona dall'aspetto comune.
Il lato positivo maggiore era comunque evidente, la macchina era lì ed Alex a breve si sarebbe salvato da quella pessima condizione.. -
Alexander Van Hallen.
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Christine... calma, non agitarti. Sono solo stanco e ho bisogno di tornare a casa... subito...
Le mie parole uscivano con evidente fatica dalla bocca e si capiva bene che il fiato usato per proferirle era esattamente il minimo indispensabile affinchè fosse comprensibile quanto stessi dicendo. Allo stesso modo, il mio volto era totalmente inespressivo, e le mie mani non seguivano minimamente le mie parole, privando quanto detto della gestualità tipica che mi contraddistingueva, la gestualità di un rodato attore teatrale.
Insomma, ero un sasso che sbiascicava sottovoce. Qualcosa da ricordare. Se avessi avuto un minimo di energie probabilmente avrei provato vergogna per me stesso. Fortunatamente non era quello il caso, ero troppo sfinito perfino per farmi di quei problemi.
Allungai un braccio verso di lei facendo capire che avrei gradito molto un aiuto nell'alzarmi dalla panchina e nel raggiungere l'auto.
Vedi... a volte la mia condizione può essere più un problema che un vantaggio...
Dissi mentre mi tenevo a lei e raggiungevamo l'auto.
Una volta sul sedile, rimasi con lo sguardo fisso sul cruscotto, inerme.
Avevo l'aria di chi sta per addormentarsi durante un lungo viaggio, di quelli senza sosta.
Alle probabili mille domande di Christine, seppi rispondere ogni volta solo con un gesto della mano, cercando di farle capire che no, non era il momento di parlare. Semplicemente, non ce la facevo a rispondere, e volevo solo arrivare a casa.. -
Sambuca.
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SPOILER (clicca per visualizzare)2014-09-23 08:11:38 Alex rolls 3 dice to Sfinito (Diff 7) 7,8,4 [2 successes]
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