N.O. December 2012

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  1. .Constantine.
     
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    Giornale
    NEW ORLEANS TIME
    December 2012
    New Orleans, 9 sparizioni in 2 giorniDopo la strage, Obama sotto assedio
    “E’ ora di sfidare la lobby delle armi”
    Si schianta con la moto. Muore ragazzo di 19 anni.
    N.O., 20 Dic. - Nuova ondata di mistero e paura a New Orleans, dove 9 misteriose sparizione, si presume forzate, in meno di 2 giorni, hanno riportato nel terrore la città gigliata. Secondo quanto riporta South News, sono state segnalate 9 denunce per sparizione e tutte intorno alle 23.00 e le ore 2.00 di queste ultime due notti. Numerose sono state le telefonate dei negozi e dei centri commerciali che fanno orari notturni, minacciando di chiudere in anticipo per sicurezza. Le sparizioni, secondo la polizia, sono avvenute in un triangolo che si estende dalla periferia di Hayne, fino alle zone limitrofe di Downtown ed a toccare i French Quarters. Circa un anno fa si era ripetuto lo stesso accaduto in prossimità dello stesso periodo. "Forse una setta, forse un rituale.. qualcosa di oscuro. Arriveremo in fondo a questa storia. Ve lo prometto." -Replica il commissario.
    Segue pag 7
    Ma la Casa Bianca replica:
    per adesso nessuna riforma

    I sostenitori di maggiori controlli sulle armi da fuoco assediano la Casa Bianca. A guidarli è Michael Bloomberg, il sindaco di New York che già aveva chiesto a Barack Obama di agire dopo la strage di Aurora, in agosto. Bloomberg attacca frontalmente il presidente: «Davanti al massacro di bambini a Newtown ha promesso azioni di rilievo sulle armi da fuoco ma quelle che servono sono azioni immediate». La richiesta del sindaco è di «presentare subito al Congresso di Washington una legge per rimediare al problema, il tempo della retorica è finito, bisogna agire oggi». Al suo fianco ha Rupert Murdoch, l’editore conservatore angloaustraliano, che chiede «al presidente ed al Congresso» di «avere coraggio e ripristinare il bando delle armi di assalto» scaduto nel 2004 nella generale indifferenza.

    A conferma che è New York la roccaforte del partito anti-armi, la deputata democratica Carolyn McCarthy, eletta nella Grande Mela, preannuncia «andrò di persona alla Casa Bianca a farmi spiegare perché non possono decidere questa sera stessa di fare ciò che serve a proteggere i nostri figli». McCarthy è uno dei volti di punta dei deputati liberal della coalizione «per il controllo delle armi da fuoco» e alle lacrime di Obama reagisce così: «Gli avevamo detto che dopo la rielezione ci saremmo battuti per far approvare una nuova legge, la battaglia inizia da subito». In risposta all’offensiva di critiche, la reazione della Casa Bianca arriva da Jay Carney, portavoce presidenziale, che ribadisce: «Non vi sono iniziative legislative in vista» sul fronte delle armi. Il motivo è che al Congresso esiste una compatta maggioranza bipartisan in favore della più rigida interpretazione del Secondo Emendamento della Costituzione - che tutela il diritto di portare armi da fuoco - e Obama non ha interesse a sfidarla nel bel mezzo della delicata trattativa sulla riduzione di deficit e debito con i repubblicani.

    John Boehner, presidente della Camera e leader dei repubblicani, ha fatto trapelare la sua posizione con un comunicato di condanna per l’«orrenda strage in Connecticut» nel quale non si fa alcun accenno alle armi da fuoco. In maniera analoga a quanto fatto da Harry Reid, capo della maggioranza democratica al Senato. Boehner e Reid in comune hanno il fatto di essere aperti sostenitori della «National Rifle Association» (Nra), l’influente associazione dei titolari di armi da fuoco che in America rappresenta ben il 52% dei nuclei famigliari, proprietari nel complesso di circa 260 milioni di armi che raggiungono quota 300 milioni conteggiando anche quelle delle agenzie di sicurezza governative. Si tratta di una lobby, politica e finanziaria, fra le più potenti di Washington perché sostenuta da sondaggi d’opinione che continuano a dare in crescita il sostegno al Secondo Emendamento. Bloomberg, Murdoch e i liberal di New York sono però convinti che la strage di bambini può cambiare l’umore della nazione e l’orientamento del Congresso. Jerry Nadler, altro deputato democratico della Grande Mela, tuona: «Moriamo tutti ma i genitori devono farlo prima dei figli, quando avviene il contrario è ora di agire, bisogna dichiarare guerra alla Nra, responsabile di leggi che consentono eccidi di massa».

    Le ipotesi sono molteplici: dal rinnovo del bando delle armi d’assalto, alla restrizione del porto d’armi fino ai controlli sulle armi vendute durante le fiere. Il fatto che il killer di Newtown abbia colpito con pistole porta a suggerire la necessità di misure «radicali», suggerisce Nadler. In seno all’amministrazione, il ministro della Giustizia Eric Holder è considerato il più sensibile a tali posizioni ma è improbabile che scavalchi il presidente. Il fronte pro-armi è pronto allo scontro, convinto di avere la vittoria in tasca. Rush Limbaugh, conduttore radiofonico ultraconservatore, accusa i liberal di «essere malati al punto da voler sfruttare una strage orrenda per limitare i diritti degli americani» l’ex candidato presidenziale repubblicano Mike Huckabee osserva che «queste violenze avvengono perché Dio non è più nelle scuole». Paradossale la reazione della National Rifle Association: per evitare le stragi «bisogna armare i maestri», mentre la deputata Cathy Rodgers di Washington ammonisce Obama: «Non sarebbe saggio iniziare ora una battaglia contro il Secondo Emendamento» perché significherebbe incrinare i rapporti con il Congresso.
    Lafayette - Tragedia di Natale a Lafayette. Per una mancata precedenza. Un ragazzo di 19 anni è morto ieri sera schiantandosi con la moto contro un’auto. Gravissimo l’amico che era bordo con lui: è finito in sala operatoria all’ospedale “Sant Paul” di New Orleans.
    Trevor McConnor non ce l’ha fatta. Per il giovane è stato fatale lo schianto contro una Hammer H2 guidata da un uomo di 46 anni. Ieri sera erano circa le 20 quando si trovava in sella alla sua CB 1000 insieme all’amico M.R., di 19 anni, anche lui. Il giovane è morto durante il tragitto da Lafayette verso N.O. quando l’ambulanza del 911 stava tentato di strapparlo alla morte.
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    DISORDINI ALLA MOSCHEA DI PRINCESTONE.
    Il revendo: Non siamo bifolchi
     
     
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