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Alexander Van Hallen.
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Seguii il suo sguardo incuriosito mentre parlando lanciava occhiate verso l'altra donna.
Ancor meglio, ne approfittai per curiosare anche io circa le sue reazioni.CITAZIONEil piacere non può essere che mio, infondo capita di rado di incontrare qualcuno che possa compiacere la bellezza come ideale in se. Il mio nome è Saphiria De Michelis
Felice di fare la vostra conoscenza Saphiria... nome molto singolare il vostro... Mi sembra di capire che non siate originaria di queste parti anche dal vostro accento...
Sorrisi divertito ed interessato. Notando il suo sguardo indugiare ancora sull'altra tornai a guardarla anche io.CITAZIONENon sono l'unica che vi ha notato ed ha catturato la vostra attenzione, o sbaglio?
Alle sue parole tornai con lo sguardo su di lei.
Neanche io sembro essere l'unico ad aver catturato la vostra a giudicare dagli sguardi di fuoco che state lanciando verso quella ragazza mora laggiù....
Terminai con una risata contenuta.
Le vostre parole nei miei confronti mi lusingano, e apprezzo molto i vostri modi diretti. Ditemi dunque, una donna come voi, che apprezza cosi tanto la bellezza, vista più come ideale in se che come mera, semplice e banale attrazione sessuale, che parole potrebbe spendere per descrivere quella donna su cui il vostro sguardo continua ad indugiare da quando siete entrata?
Stavolta la mia espressione era più seria di prima, sempre cordiale e divertita, ma avevo il tono pacato e serio di un critico d'arte che dà la sua opinione su un quadro.
Internamente, mi stavo divertendo, forse per la prima volta dal mio arrivo a New Orleans. Volevo studiare le reazioni di Saphiria. Volevo vedere come avrebbe reagito alla mia richiesta quasi provocatoria.
Edited by Alexander Van Hallen - 20/10/2014, 21:31
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Irya.
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Ascoltai le sue prime parole in silenzio, osservandolo e giocando con una ciocca di capelli, arricciandomela sul dito, come farebbe una bimba timida in imbarazzo, gesto fatto ovviamente non per timidezza ma per tutt'altro motivo. Avevo avuto parecchi uomini quando la vita ancor scorreva nelle vene e sapevo bene come attirarli a me è imbrigliare la loro attenzione. Ero consapevole che quel gesto non era certo approvato dal galateo che la mia famiglia aveva voluto insegnarmi, ma non serviva ora essere composte e rigide, non troppo almeno, non sarei riuscita nel mio scopo altrimenti. CITAZIONEFelice di fare la vostra conoscenza Saphiria... nome molto singolare il vostro... Mi sembra di capire che non siate originaria di queste parti anche dal vostro accento...
Annuii alle sue parole, smettendo di torturare la ciocca di capelli
siete perspicace Alexander. Le mie radici non sono di questa terra ma provengo dal Bel Paese, la patria di Artisti immortali come Leonardo Da Vinci, Dante Alighieri e Giuseppe Verdi. La madre di mio padre portava il mio stesso nome, e sua nonna prima di lei. Colui che mi ha messo al mondo ha deciso di chiamarmi così in suo ricordo e, oltre al nome e al titolo mi ha trasmesso la passione per l'arte e per il bello che era appartenuta anche a sua madre
Queste furono le mie parole in risposta alle sue. Il tono era divenuto pacato e serio. Erano passati solo venticinque anni dal mio abbraccio e ripensare alla mia vita mortale mi creava ancora un palese contrasto dentro.CITAZIONELe vostre parole nei miei confronti mi lusingano, e apprezzo molto i vostri modi diretti. Ditemi dunque, una donna come voi, che apprezza cosi tanto la bellezza, vista più come ideale in se che come mera, semplice e banale attrazione sessuale, che parole potrebbe spendere per descrivere quella donna su cui il vostro sguardo continua ad indugiare da quando siete entrata?
Fui sollevata quando cambiammo discorso e lui mi chiese della donna. Risi, una risata composta ed estremamente fascinosa, poi tornai a fissare la donna. Il mio sguardo divenne quello di quando osservavo un modello per un mio quadro. Stavo sezionando mentalmente quella figura femminile.
se un'altra donna presta attenzioni all'uomo che anche io ho notato, di conseguenza anche lei avrà le mie attenzioni. Comunque quella donna risulta avere una notevole bellezza, i tratti del viso sono armoniosi, le proporzione tra busto e gambe sono perfette, non risulta avere quasi nessun difetto, ma nonostante ciò non riuscirei a prenderla come modello d'ispirazione per una delle mie opere: risulta infatti essere troppo perfettamente proporzionata e piacevole alla vista che rischierei di non riuscire a catturare ogni minima sfaccettatura della sua bellezza, non ottenendo un opera che possa soddisfare il mio gusto personale e quindi non all'altezza del resto delle mie creazioni
Queste parole furono dette con una razionalità ed una serietà tale da apparir rigide e quasi automatiche, come un medico che fa lezione di anatomia a degli alunni.
Terminata la mia analisi obbiettiva della femmina tornai a fissare l'altro e sorrisi, continuando a giocherellare con il bicchiere, che non avevo ancora toccato.
ho risposto in maniera soddisfacente al vostro quesito, Alexander?
pronunciai il suo nome in maniera lenta, quasi a voler scandire ogni lettera, mentre lo fissai con uno sguardo magnetico e un leggero sorriso malizioso mi spuntava sulle labbra. Non ero ancora andata a caccia quella notte e quel maschio mi iniziava ad intrigare. Non sapevo ancora che era uno di noi.. -
Alexander Van Hallen.
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Ascoltai con evidente interesse le sue parole. Quando ebbe finito le sorrisi divertito. CITAZIONEho risposto in maniera soddisfacente al vostro quesito, Alexander?
Senza dubbio, siete stata esaustiva. Ma parlatemi di voi, la vostra sembra una storia interessante.
Da quanto ho avuto modo di sentire venite dall'Italia... e avete un qualche titolo, magari nobiliare... non capita tutti i giorni di incontrare qualcuno col sangue blu nelle vene...
Di nuovo, mi mostrai divertito terminando la frase con una breve risata.
Se non vi crea disturbo, sarei molto curioso di conoscere la vostra storia...
Presi di nuovo il bicchiere in mano, portandolo alla bocca e fingendo di bere un piccolo sorso.. -
Irya.
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Mi accomodai meglio sulla sedia quando arrivo quella richiesta da lui. Sorrisi sorniona; ero riuscita ad ottenere la sua attenzione ma non avevo certo intenzione di raccontargli la mia vita, o meglio non vita, per filo e per segno CITAZIONEDa quanto ho avuto modo di sentire venite dall'Italia... e avete un qualche titolo, magari nobiliare... non capita tutti i giorni di incontrare qualcuno col sangue blu nelle vene...
Mi sistemai la ciocca di capelli con cui prima stavo giocherellando dietro l'orecchio
Si, vengo dall'Italia e si, le mie origini sono nobili. Sono una Contessa, ma di questo tempi i titoli nobiliari contano oramai molto poco, purtroppo fissi mutando il mio fare e divenendo ora ben più composta e rigida, quasi altezzosa.
Tenevo al mio rango ed ero fiera di appartenere ad un ceto sociale elevato, così mi avevano insegnato e così io mi sentivo.CITAZIONESe non vi crea disturbo, sarei molto curioso di conoscere la vostra storia...
Ridacchiai a quelle parole
la mia storia dite? Non vorrei annoiarvi!
Dissi con ancora il sorriso sulle labbra
sono Nata in Italia e li son cresciuta, educata come conviene ad una nobildonna moderna. Mio padre era un appassionato d'arte e dopo aver scoperto la mia propensione per la pittura mi ha invogliato a continuare su quella strada. Ho fatto della pittura la mia professione e dell'arte il mio principale scopo di vita in Italia, fino a che un amico di mio padre che viveva qui non mi ha proposto di venire in codesta città e mostrare le mie opere qui. Ecco la mia storia. E voi, Alexander, quale è la vostra storia?
Chiesi quindi a mia volta, osservandolo bere ma notando però che il liquido nel bicchiere sembrava non calare. Alzai quasi impercettibilmente un sopracciglio, sospettosa, ma non dissi nulla e rimasi impassibile.. -
Alexander Van Hallen.
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Posai il bicchiere, guardando Saphiria negli occhi.
Poi risposi alla sua domanda, parlando però stavolta in un perfetto italiano piuttosto che in inglese.
La mia storia è abbastanza semplice. Vengo da Londra, anche se mio padre in realtà era olandese.
Ho lavorato come attore teatrale a Londra, ma al momento il mio unico impegno a tempo pieno è la mia scuola di danza, qui a New Orleans.
Ho passato molti anni in Italia... Non aprei se definirmi più un uomo di mondo od un semplice vagabondo!
Sorrisi andando a sottolineare cosi la battuta autoironica.
Io ho visitato molte grandi città italiane, tra cui Roma, Firenze e Venezia, sicuramente tra le più belle città del mondo. Lei di dove è originaria?. -
Irya.
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Rimasi piacevolmente stupita nel sentire parlare a quell'uomo un italiano così perfetto; infondo non parlavo la mia lingua natia con nessun altro ad eccezione del mio sire, che la conosceva in maniera tutt'altro che perfetta. Ascoltai quindi in silenzio le sue parole, assaporando oltre che la storia in se la melodiosa armonia che aveva la voce di quell'uomo che parlava la mia lingua, quasi fosse una sinfonia musicale. Oramai mi era difficile non ricondurre tutto a qualcosa che non riguardasse una qualsiasi forma d'arte, Richard mi aveva mutata oltre che nel corpo anche nell'anima, se quelli come noi la possiedono ancora un anima.
parlate magnificamente la mia lingua... dissi in risposta, parlando in un italiano anaccentato, merito delle lezioni di dizione che quella che era stata mia madre mi aveva obbligato a prendere sin da piccola è difficile trovare qualcuno che non abbia origini italiane che utilizzi in maniera così sciolta e fluente la lingua del Bel paese. La mia città natia è Ferrara, ma ho viaggiato in tutta Italia a causa delle numerose mostre alle quali ho esposto alcune delle mie creazioni. Magari ne avete Anche vista qualcuna, dato che da quanto ho capito dalle vostre parole anche voi avete fatto dell'arte la vostra vita. sorrisi, lieta di aver trovato qualcuno che condivideva interessi nel mio stesso campo.
Mi venne quindi in mente che forse sarebbe stato meglio fingere di sorseggiare il drink per non destare sospetto alcuno e così feci. Era meglio evitare di sollevar certi quesiti.
quindi siete un ballerino? o siete solo il proprietario della scuola? Io ho imparato a ballare per il mio debutto in società.
La mente torno a quella sera per qualche secondo, sera dove non aveva potuto ballare con suo padre o veder gli occhi fieri di sua madre, morti tempo prima in quel maledetto incendio. Mentre quei pensieri le passarono per la testa gli occhi andarono a guardar nel vuoto per qualche secondo e il silenzio prese il possesso della contessa, poi tutto torno come prima, come se nulla fosse accaduto. E Saphiria ricomincio a parlare
un artista, bello, notevolmente affascinante, con un ottima propensione al dialogo e conoscitore del modo cosa ci fa tutto solo in un locale così? Nessuno vi attende a casa Alexander?
La toreador stava iniziando a cercare informazioni per valutare come muoversi con quel maschio se avesse deciso di nutrirsi di lui. Il bicchiere ancor pieno, nonostante lui se lo fosse già portato alla bocca varie volte la facevano sospettare, però lei non era ancora in grado di utilizzare le sue capacità per capire se si trovava dinnanzi ad un fratello o meno; era ancora troppo giovane. Richard le aveva detto che più avanti lo avrebbe potuto scoprire scrutando semplicemente l'aurea, ma ora doveva affidarsi solo alle sue intuizioni.. -
Alexander Van Hallen.
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CITAZIONEquindi siete un ballerino? o siete solo il proprietario della scuola? Io ho imparato a ballare per il mio debutto in società.
Oh no, definirmi un ballerino sarebbe eccessivo. Ho imparato molto da mia madre che era una eccellente ballerina classica, ma la danza per quanto sia una delle forme d'arte che preferisco - se non quella che preferisco in assoluto - non è quella che pratico con maggior ardore. La scuola l'ho aperta per onorare mia madre in primis, e perche no, per poter assistere ai saggi degli studenti migliori. Mi piace pensare che tramite la scuola possa dar modo al talento dei miei studenti di venire fuori. Non sai quanti di lor mi sono grati!
Di nuovo, sorrisi, se possibile in maniera anche più spontanea di quanto avessi fatto fino a quel momento.CITAZIONEun artista, bello, notevolmente affascinante, con un ottima propensione al dialogo e conoscitore del modo cosa ci fa tutto solo in un locale così? Nessuno vi attende a casa Alexander?
Rispondendo si poteva percepire una nota amara, nonostante mi sforzassi di apparire sereno e tranquillo. Lo sguardo cadde prima sul tavolo e poi sul bicchiere con cui ripresi a giocherellare.
Oh no... un vagabondo come me è destinato a godersi la vita in solitudine. Non che non abbia affetti s'intende... ma sono lontani, altrove. Distanti tanto nello spazio quanto nel tempo.
Risollevai lo sguardo sugli occhi verdi di Saphiria.
E voi? Cosa ci fate qui? La vostra maestosa eleganza mal si addice a questo posto ben più spartano...
Il dubbio che la persona che avevo davanti non fosse un semplice umano mi aveva raggiunto da tempo. Aldilà del suo drink ancora immacolato, la sua sicurezza, la sua bellezza, il suo maniacale interesse per l'arte, nonchè il modo di porsi simile al mio, fortemente antistorico mi avevano messo la pulce nell'orecchio. Ma in fondo non avevo alcun interesse a scoprirlo, almeno non ancora.. -
Irya.
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CITAZIONEOh no, definirmi un ballerino sarebbe eccessivo. Ho imparato molto da mia madre che era una eccellente ballerina classica, ma la danza per quanto sia una delle forme d'arte che preferisco - se non quella che preferisco in assoluto - non è quella che pratico con maggior ardore. La scuola l'ho aperta per onorare mia madre in primis, e perche no, per poter assistere ai saggi degli studenti migliori. Mi piace pensare che tramite la scuola possa dar modo al talento dei miei studenti di venire fuori. Non sai quanti di lor mi sono grati!
Sorrisi quando sentii le prime parole dell'altro. Eravamo più simili di quanto potessi immaginare: lui onorava sua madre con la scuola di ballo, io onorano mio padre con il mio pennello
chissà quanta eleganza avranno i vostri allievi se solo riescono a carpire un minimo brandelli del vostro charme.. dissi, osservando il suo atteggiamento
nonostante tutto non sono mai stata una eccellente ballerina, purtroppo risulto abbastanza goffa quando mi muovo a ritmo di musica ammisi sinceramente e con un filo di rammarico. Volevo essere sempre perfetta, in tutto, e mi contrariavo quando qualcosa non andava come dicevo io.
il mio maestro all'epoca delle mie lezioni mi disse che pensavo troppo ai passi e alla tecnica e mi lasciavo trasportare troppo poco dalla musica.
sorrisi al termine di queste parole, un sorriso amareggiato però.
Quando gli occhi di lui si incrociarono con i miei non distolsi lo sguardo, anzi, lo sostenni con fierezza
non esco spesso da quando mi sono trasferita qui, Richard è un po', come dire, possessivo. sospirai forzatamente preferisce che studi e che mi applichi nella pittura. Approvo pienamente i suoi modi, s'intende, ma a volte preferirei uscire di più per godermi la bellezza della notte. Questo é il primo posto che ho trovato aperto vicino casa. Non conosco ancor bene la città.
Tornai quindi in silenzio, sorridendo debolmente, osservano quel maschio e le sue reazioni alle mie parole.
Edited by Irya - 21/10/2014, 16:39. -
Alexander Van Hallen.
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Alla vostra età non dovreste passare tutto il vostro tempo rinchiusa nello studio. Avete fatto bene a prendervi una pausa ed uscire. Non sia mai che sprechiate il dono che madre natura vi ha fatto trascorrendo la vostra giovinezza esclusivamente rinchiusa sui libri!
Feci una breve pausa, come a sottolineare che stavo per cambiare argomento, poi ripresi.
Perchè domani mattina non viene alla mia scuola? Sarei ben lieto di mostrarle la struttura. Magari potrebbe prendere qualche lezione gratuita, chissà. Un corpo come il suo sembra nato per danzare, e sarebbe un peccato precludervi questa occasione di apliare le vostre conoscenze artistiche, non crede?
Sfoderai uno dei miei sorrisi migliori, di quelli che usavo solitamente per mascherare il ghigno mellifluo sul mio viso quando mi divertivo come un gatto col topo.. -
Irya.
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Una risata mi venne spontanea quando sentii le prime parole dell'altro. Si, certo, dimostravo ventitré anni, ma in realtà ne avevo praticamente il doppio. Soffocai quindi la risata per evitar domande strane e mi affrettai a replicare
lo studio e il migliorarsi sempre di più nella costante ricerca di avvicinarsi sempre di più alla bellezza assoluta con le mie opere è ciò che da senso alla mia vita, Alexander, quindi un poco di svago è accettabile, ma non troppo. dissi con ancora il sorriso sulle labbra.
Quando sentii poi il suo invito tornai seria, rabbrividendo internamente al solo pensiero del sole. Dovevo inventarmi una scusa plausibile, al più presto
Vi ringrazio del vostro invito, ma le mie giornate sono cariche di impegni e Richard non tollererebbe che trascurassi le mie opere per un vezzo, anche se sempre di arte si tratta. Comunque potrei chiedere il permesso di uscire una di queste sere, ma solo se a darmi lezioni sarete voi
Sfoderai un sorriso ammaliante ma mi trattenni dall'usare qualsiasi capacità che l'immortalità mi aveva donato; non sapevo chi avevo dinnanzi e non avevo alcuna intenzione di cacciarmi nei guai.. -
Alexander Van Hallen.
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Un vero peccato. Avrei volentieri assistito ad una vostra lezione...
Scossi la testa tornando a giocherellare col bicchiere, mentre il ghiaccio ormai parzialmente fuso aveva reso il whisky annacquato.
Sa... le dirò un segreto... non sono un gran fanatico del whiskey...
Dissi scherzosamente mentre continuavo a giocherellare col bicchiere.
Ma qualcosa si deve pur prendere se si viene in un locale come questo no?
La mia attenzione dalla mia interlocutrice iniziò a spostarsi sul resto del locale, osservando distrattamente i presenti, compresa la ragazza che era entrata per prima, ancora attorniata di adulatori.. -
Irya.
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CITAZIONEUn vero peccato. Avrei volentieri assistito ad una vostra lezione...
...e io sarei stata curiosa di vedervi danzare con me..
Tali furono le mie parole in risposta alle sue prime, poi ascoltai in silezio e scoppia a ridere quando lui mi disse del suo drink
a dirla tutta nemmeno io apprezzo gli alcolici dissi ancora ridacchiando e scostando il mio bicchiere ancor pieno.
Quando lo vidi tornare a guardarsi intorno e riposare lo sguardo sulla donna dissi, scostandomi una ciocca dietro l'orecchio
invitatela ad unirsi a noi. Sono proprio curiosa di vedere che genere d'animo si cela dietro ad una cotal bellezza
Non temevo di certo la competizione, quindi perché no?. -
Alexander Van Hallen.
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La ragazza che avevo davanti appariva alquanto enigmatica. Si era mossa in fretta per prendere posto al mio tavolo probabilmente temendo di arrivare per seconda. Eppure ora era proprio lei a chiedermi di invitare quella che pensavo vedesse come una possibile contendente.
Non ero ben certo di quali fossero le sue intenzioni, in effetti era un soggetto molto interessante e mi intrigava conoscerla meglio, sembrava di avere davanti il tipico stereotipo dei miei fratelli di sangue. Chissa, forse lo era, anche se il suo aspetto era almeno superficialmente molto "vivo".
Un che di paranoide si impossesso dei miei pensieri all'ipotesi che potevo avere davanti qualcuno di molto piu pericoloso di una semploce ragazza in cerca di avventura.
Ne avevo passate troppe a New Orleans e quella bella biondina poteva essere chiunque e volere da me chissa che cosa.
Potevo sbrogloarmela a parole, ma se fosse stata una vampira era impossibile farle rivelare la sua vera natura senza che lei di contro scoprisse la mia.
Alla sua affermazione circa l'invitare l'altra rimasi per qualche secondo ad osservarla con aria poco convinta. Nel frattempo cercai di scrutare la sua aura in cerca di possibili indizi.SPOILER (clicca per visualizzare)Auspex 2
2014-10-21 11:53:56Alexander rolls 7 dice to Auspex - 2 (Diff 8)9,6,9,4,3, 5,3 [2 successes]
Se ci sono problemi di ogni sorta considera la mia azione fino a qui e poi correggo. ;-)
Le mie supposizioni, se avevo visto giusto, erano azzeccate.
La sua aura appariva infatti tenue e sfocata.
Prima di invitare l'altra al tavolo dovevo capire meglio chi avevo davanti.
Mi scossi come se mi fossi imbambolato fissandola, poi ripresi il mio solito fare rilassato.
Non ero in errore dunque quando dicevo che la vostra attenzione non era solo per me..
Di nuovo, risi per qualche secondo divertito.
Potrei anche invitarla, se cosi desiderate.... ma cosa desiderate voi davvero?
La mia espressione si fece stranamente seria, a meta tra il divertito precedente e l'indagatore.. -
Irya.
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"Mannaggia a me che dopo venticinque anni non sono ancora in grado di individuare le auree" pensai mentre cercavo di capire con le mie forze, come avrebbe fatto una semplice vacca, chi, o meglio, quale fosse la natura di quel maschio, cercando di togliermi i dubbi, che però si acuivano sempre di più mano a mano che il tempo trascorreva CITAZIONENon ero in errore dunque quando dicevo che la vostra attenzione non era solo per me..
Risi alle sue prime parole
e io vi ripeto ciò che vi ho detto prima: tutto ciò che attira l'attenzione di ciò che mi interessa attira in automatico la mia attenzione
Mi comparve in volto nuovamente quel sorrisetto enigmatico.
La sua successiva domanda mi spiazzó un poco, ma risposi solo dopo qualche secondo di silenzio
cosa voglio io? Voglio quello che una qualsiasi ragazza della mia età vorrebbe dopo una giornata di lavoro: del sano divertimento!
Sorriso fissando l'altro negli occhi, infondo era quello che stavo cercando, anche se non era proprio lo stesso concetto di divertimento che aveva un umano
E voi, Alexander, voi cosa cercate?
Questa di la mia ultima domanda.. -
Alexander Van Hallen.
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Io sono venuto per vedere questo locale... me ne hanno parlato bene ed in effetti ha saputo soddisfare le mie aspettative..
Avete detto di essere in cerca di divertimento e che vi interesso...
Guardai Saphiria negli occhi mentre riprendevo a giocherellare col bicchiere.
Poi mi allungai sul tavolo verso di lei e ripresi a parlare stavolta quasi sussurrando, in modo forse anche sensuale.
Cosa vorrebbe fare questa giovane ed affascinante nobildonna per rendere la serata memorabile?.
Papa's |
