New Orleans Sanatorium

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Una maschera dice più di un volto.

    Group
    Member
    Posts
    687

    Status
    Dead

    buffalo


    outlast-asylum-exterior



    Arroccata su di una piccola collinetta oltre i confini dell'abitato di New Orleans, sorge la Clinica di correzione comportamentale del Sanatorium. La struttura è antica e risale ai primi anni del 1900, quando il centro era stato pensato come luogo per rinchiudere i malati di mente e allontanarli così dalla società, sottoponendoli a trattamenti che ne correggessero il comportamento. Questi trattamenti principalmente erano a base di medicinali mai testati sull'uomo e su cure che agissero direttamente sul cervello ed il sistema nervoso, come l'elettroshock. Anche le lobotomie, sui casi più disperati, non erano così rare; ma col passare degli anni molte delle pratiche utilizzate nel Sanatorium per la correzione comportamentale degli individui, furono giudicate barbare e disumane, tanto che il centro rischiò di chiudere durante gli anni '80.
    Per queste ragioni, il Sanatorium fu riorganizzato, trasformandosi in un luogo dove i malati potessero essere curati, grazie ad attenti programmi innovativi di correzione del comportamento.
    In realtà, ad oggi, il Sanatorium è diventato un luogo dove vengono scaricati personaggi scomodi per la società accusati di una qualche forma di stress o malattia mentale; i più ricchi sono soliti abbandonare lontani parenti alle cure della clinica, liberandosi così della loro scomoda presenza in famiglia. Recentemente, la clinica è stata accusata di aver sperimentato farmaci non autorizzati per la sperimentazione umana su pazienti del Sanatorium, ma mai nessuna prova è stata trovata. La faccenda si è conclusa con un semplice articolo di giornale che spiega: "Finchè il New Orleans Sanatorium riceverà lauti finanziamenti da parte di ricche aziende farmaceutiche per la sperimentazione di farmaci illegali, e finchè i ricchi pagheranno per nascondere i loro malati dalla società, nessun rappresentante dello Stato e della giustizia potrà nemmeno muovere un'accusa per divieto di sosta ai gestori della clinica."


    jpg



    La clinica è circondata lungo tutto il suo perimetro, da mura alte sei metri e dotate di filo spinato sulla cima. Le mura sono sorvegliate da torrette di guardia, dove i secondini del manicomio sorvegliano i malati e si assicurano che nessuno tenti la fuga. L'unico ingresso è sulla parte Ovest del manicomio, da dove si accede attraverso due pesanti cancelli di metallo sorvegliati da un casello di guardia.
    All'interno la struttura è composta da più edifici:

    - Il Padiglione Principale: è la struttura principale del complesso, dove risiedno il direttore, i medici, gli inferimeri e gli amministratori, e dove vengono svolte tutte le procedure burocratiche della clinica;

    - Il Padiglione Medico: è la struttura dove vengono prestate le cure ai malati, in cui si trovano gli studi medici e tutte le attrezzature mediche necessarie al benessere dei pazienti;

    - I Giardini Botanici: sono giardini concepiti per il relax ed il benessere dei pazienti, dove possono rilassarsi e godersi il loro soggiorno all'interno della clinica. In una piccola area del giardino vi sono anche degli animali in gabbia, come uccelli, atti anch'essi alla distrazione dei pazienti dai loro affanni mentali;

    - Il Padiglione di Ricovero dei Pazienti: è l'area dove i pazienti mangiano, dormono e trascorrono la maggior parte del loro tempo;

    - Il Padiglione Abbandonato: è una vecchia area di isolamento, dove venivano rinchiusi i pazienti più pericolosi per se stessi e per gli altri. Qui venivano eseguiti gli elettroshok e le lobotomie, oltre a essere l'unico edificio dotato di vere e proprie celle di detenzione. Il padiglione è circondato da alte mura dotate di filo spinato e da quattro torrette di guardia. Oggi quest'area è abbandonata, in attesa di essere riconvertita in qualcosa di più moderno, ma molti giurano ancora di sentire grida e di vedere le ombre dei fantasmi che si dice si aggirino al suo interno.


    Quest'ultimo è il vero e proprio rifugio del Branco Oculus in Tenebra. Essendo isolato e inaccessibile, quest'area è ideale per gli usi e gli obiettivi del branco, permettendo ai cainiti di agire indisturbati per seguire le loro losche macchinazioni. Il padiglione è stato dotato dal branco di un accesso secondario che i membri possono usare per entrare o uscire indisturbati dal manicomio senza essere visti.



    CORRIDOI:

    corridoi3



    SALA OPERATORIA:

    sala1tw



    La struttura interna del Padiglione abbandonato che è composta di 3 piani:

    Piano Terra


    I & II Piano


    Piano Terra e II Piano costituiscono il Dominio degli Oculus in Tenebra, mentre il I Piano costituisce anche il loro rifugio. Il secondo Piano è identico al primo.
    Tutte le finestre hanno sbarre o grate. Inoltre gli oggetti presenti in sono tutti vecchi e rotti e/o inutilizzabili o comunque a breve saranno inutilizzabili.
    La distanza tra padiglione e le alte mura è tra i 10-20 metri. Le mura di protezione hanno una via di accesso che è l'apertura che il pack residente ha fatto per entraci dentro.

    Edited by Sambuca - 12/10/2014, 14:56
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Una maschera dice più di un volto.

    Group
    Member
    Posts
    687

    Status
    Dead
    Alta nel cielo di una notte ancora giovane, una pallida e sottile mezzaluna era sorta tra le nubi grigie e quasi immobili. Nel padiglione abbandonato del New Orleans Sanatorium, le creature del mondo di tenebra cominciavano a strisciare fuori dai loro nascondigli diurni.
    Così Dorian La Faccia, passeggiava indisturbato per i corridoi spogli e decadenti del luogo che era stato scelto dai membri del branco Oculus in Tenebra come loro quartier generale e rifugio. Dopo un'attenta ricerca infatti, il Sanatorium si era dimostrato il luogo più congeniale per le particolari necessità del branco.
    Quasi due mesi erano ormai trascorsi dalla celebrazione del Banchetto di Sangue e dalla formazione dei due nuovi branchi sotto gli occhi severi e spietati del Vescovo in persona; eppure il branco dell'Occhio nelle Tenebre non era ancora al completo. Ma Dorian era deciso più che mai a porre rimedio al più presto a quel trascurabile contrattempo.

    Quasi al centro dell'ultimo piano del Padiglione Abbandonato, vi era una sala piuttosto grande, un tempo utilizzata per compiere esperimenti poco etici ma finalizzati al progredire della scienza; una stanza dalla forma circolare e dotata di un paio di piccole aperture circolari a vetro sul soffitto, attraverso le quali filtrava la pallida luce spettrale proveniente dall'esterno. Tutto intorno alla stanza, vi erano delle pareti di vetro, ormai in frantumi, dietro le quali medici e esperti osservavano i terribili operati che venivano svolti all'interno della stanza. Il pavimento era di un color verde acqua piuttosto spento, che di tanto in tanto era scurito da evidenti macchie di sangue rappreso, il quale sembrava ancora strisciare inesorabilmente verso delle vecchie griglie di scarico. La sala era completamente spoglia, ad eccezion fatta per una vecchia sedia operatoria fatta di pelle e metallo, dotata anche di legacci in cuoio per immobilizzare i pazienti meno collaborativi.
    Su questa vecchia sedia, sporca e ormai logora, sedeva come su di un trono Dorian la Faccia. Completamente avvolto in un lungo cappotto nero come la pece, il cainita sedeva immobile, poggiando le mani guantate di nero sui braccioli metallici del suo scranno. Con la maschera bianca come il latte che risaltava nella semi-oscurità della stanza, sembrava ricordare un manichino privo di vita, il cui volto artificioso e impenetrabile fissava il vuoto davanti a sé. Eppure Dorian era vivo, o meglio non-vivo, e meditava chissà quali atroci macchinazioni dietro quella facciata mascherata e del tutto inespressiva.

    Quando Padre Blake fece finalmente il suo ingresso nella sala, Dorian non disse niente e non mosse un muscolo, limitandosi a scrutare il Sacerdote in modo enigmatico con i due occhi neri che si intravedevano dietro alla maschera.

    <Lunga notte, Padre.> esordì la voce fredda e spenta che si celava dietro la maschera.

    <Lieto di vedervi, benvenuto. Spero che ormai troviate il nostro quartier generale all'altezza delle vostre aspettative.> continuò Dorian, sempre parlando con un tono indecifrabile che non lasciava intendere quali fossero le sue reali intenzioni.
    <Sono certo che sarà più che sufficiente per adempiere ai nostri scopi.> concluse infine l'immobile manichino dopo una breve pausa di silenzio.

    <Cosa mi dite, Padre, riguardo la nuova recluta?>


    Edited by Dorian The Face - 25/4/2013, 21:47
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Cattivo maestro, Lupo travestito da agnello, Predicatore d'odio, Profeta di sventura, Infame, Diablerista

    Group
    Senior
    Posts
    749

    Status
    Dead

    kittd




    Padre Blake era tutto vestito di nero come suo solito. Questa volta non c'era il corvo con lui, ma un piccolo gatto nero che lo seguiva da vicino.

    Dorian...diamoci del tu, vi dispiace? - Rispose Blake con il suo tono profondo di voce.

    La nuova recluta...non sappiamo molto su di lui. So soltanto che si chiama Jeffrey e che viene da Montréal. È stato John Constantine a chiederci di accoglierlo tra noi – difficilmente, quindi, potremo rifiutarci. Il Vescovo dice che potrebbe esserci molto utile, ma a cosa esattamente, questo è tutto da scoprire.

    Ciò non toglie che prima di unirci in Vaulderie è importante capire chi sia veramente questo Jeffrey...



    Risponda pure Dorian, o anche Drago Loki se vuole inserirsi. Poi, quando lo vorrà, potrà inserirsi anche Jeffrey Bonnet
     
    Top
    .
  4. Vayle
     
    .

    User deleted


    Jeffrey emerse sbraitando dai rottami della vecchia impala, trascinandosi per qualche metro sull'erba prima di fermarsi carponi e tirare un sospiro di sollievo (una vecchia abitudine, non che gli servisse l'ossigeno). Il clacson della macchina continuava a suonare, probabilmente incastrato a causa dell'incidente, mentre una colonna di fumo bianco si alzava dal cofano distrutto. Trascorse così qualche minuto, immobile. Gli unici rumori che disturbavano il silenzio della notte erano il sordo richiamo del clacson e il sibilare delle ruote dell'impala, che continuavano a girare velocemente spinte dall'inerzia dell'urto. Poi il vampiro sembrò farsi coraggio, si calcò sulla testa il rosso berretto bordato di lana, e si lanciò deciso in direzione della macchina. “Sarai contenta ora che mi hai distrutto la slitta”, disse rivolto alla pietra contro cui giaceva incastrata l'impala, sfogando la sua rabbia con pesanti calci in direzione della roccia. “E non dire che non ti avevo avvertito”. Continuò a calciare la pietra per qualche secondo, poi, esaurito l'impeto iniziale, si fermò, studiando con attenzione la strada asfaltata che si snodava davanti a lui, serpeggiando per diversi chilometri tra curve e tornanti prima di raggiungere il cancello della vecchia clinica. Presa finalmente una decisione, si avviò quindi con passo deciso lungo il crinale coperto di arbusti della collina, tagliando in verticale in direzione dell'alto muro che circondava il Sanatorium.

    Al di la del muro il cortile della clinica era deserto. Era ormai tardi per i pazienti e i medici, e le uniche figure che si scorgevano ancora, di tanto in tanto, erano quelle delle guardie, intente nei loro giri di ronda. Nonostante il vestito sgargiante, il vampiro riusciva a muoversi furtivo nelle tenebre, e quando si fermava, immobile, sembrava quasi sparire, fondendosi completamente con le ombre della notte. “Dove sei bel padiglione abbandonato?”, disse parlando tra se, “ti sto cercando”. L'odore del sangue attirò infine la sua attenzione. Sangue vecchio e rappreso, sangue innocente, versato da mani insensibili. E sangue fresco, che gli provoco un involontario impulso a nutrirsi. Leccandosi le labbra con un ghigno, scosse la testa, come per allontanare il pensiero. “Deve essere li”, si disse, dirigendo i suoi passi verso le alte mura che circondavano il padiglione fatiscente.

    Un po' tetro forse, ma sembra un buon rifugio”, pensò Jeffrey camminando lungo uno dei corridoi in rovina del sanatorium. Lo squallido ambiente e le mura tormentate dei labirintici corridoi stavano risvegliando in lui le visioni penetranti che maledicono il sangue del suo clan, e centinaia di immagini vaghe si affollavano già ai bordi dei suoi occhi, come parole in punta di lingua, o ricordi sul punto di superare il velo della coscienza. Il posto lo stava mettendo di buon umore. “Ohohoh amici, sono arrivato”, urlò rivolto ai vuoti corridoi del rifugio, scimmiottando il tono di un babbo natale da centro commerciale.

    Posto ora perché sto uscendo. Potete considerare che la scena si svolga nel momento che preferite, magari dopo o in contemporanea ai post degli altri che vorranno partecipare.
     
    Top
    .
  5. Drago Loki
     
    .

    User deleted


    Drago entra dentro la sala, si sta toccando il volto e le braccia, si sta ripassando gli insegnamenti di vicissitudine, non la sta realmente usando in quel momento, ma quando non è impegnato impiega il suo tempo libero sullo studio della vicissitudine applicata alla medicina ed alla ingegneria genetica

    "gli studi del mio sire sono incredibili, ha collegato il volere della mente ai processi genici che la parte automatica del cervello ed intrinseca di ogni cellula attua, così da dare alla mente stessa il controllo di ogni molecola del corpo, tutto questo non sarebbe potuto succedere senza la potenza del sangue Tzimisce e delle conoscenze genetiche che i mortali hanno realizzati, devo perfezionare i miei studi, è vero che il mio sire ha impiantato in me queste caratteristiche essendo io la sua prima ed unica cavia dei suoi esperimenti di evoluzione genica, inizierò col modificare il mio aspetto così da perfezionarmi ed accrescermi in modo da rendere orgoglioso il mio sire"

    Ora Drago è dentro la sala e davanti a lui vi si trovano Dorian e Padre Blake che parlano, appena arriva davanti a loro sente un urlo provenire dai corridori, preso dalla curiosità si volta verso l'origine del urlo

    "buona serata a voi, ma scusate, ma avete sentito anche voi quel l'urlo? Sbaglio o anche a voi ha dato l'impressione della voce di babbo natale ?"
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Una maschera dice più di un volto.

    Group
    Member
    Posts
    687

    Status
    Dead
    jpg


    Seduto immobile sul suo insolito scranno, Dorian scrutava Blake con uno sguardo freddo e distante, che si celava misterioso dietro la maschera dai lineamenti rigidi e inespressivi. Le due minacciose iridi nere del Ductus, che sembravano trapassare il Sacerdote con uno sguardo glaciale, erano l'unico elemento che faceva pensare che Dorian non fosse un macabro manichino gettato lì per spaventare qualcuno.

    Il Ductus rimase quindi in silenzio per qualche tempo, anche dopo che Blake ebbe finito di parlare, come se dietro alla pallida maschera, qualcosa o qualcuno stesse ponderando attentamente le parole del Sacerdote.

    <Il Vescovo non fa parte di questo branco; la sua opinione in proposito non mi interessa. Saremo noi a decidere se il Figlio di Caino da lui scelto potrà tornare utile per i nostri scopi oppure no.> rispose distaccatamente Dorian, con voce atona ed ovattata dietro il volto fittizio.
    Per la prima volta da quando Blake era entrato nella stanza, il pallido volto imperturbabile del Ductus si mosse lentamente, roteando in modo tale da poter posare lo sguardo sinistro sul gatto che il Sacerdote aveva portato con sè. Sotto la debole luce che entrava dai lucernari al soffitto, dentro le orbite della maschera che Dorian indossava, era possibile vedere chiaramente due occhi neri e rigorosi, segnati dal tempo e da qualche altro male; la pelle intorno all'occhio sinistro sembrava infatti come vittima di piaghe e strani deturpamenti.

    <Sei il Sacerdote del branco; mi fido del tuo giudizio.> concluse Dorian, tornado a guardare Blake dritto negli occhi.

    Il silenzio tornò quindi a regnare sovrano nella stanza, ma per un breve periodo di tempo, poichè ben presto fece il suo ingresso nella sala della riunione anche Loki, il quale portò con sè delle bizzarre urla provenienti dai corridoi bui del padiglione.

    CITAZIONE
    buona serata a voi, ma scusate, ma avete sentito anche voi quel l'urlo? Sbaglio o anche a voi ha dato l'impressione della voce di babbo natale ?

    <Lunga Notte, Loki.> salutò Dorian in tono assolutamente piatto, mentre la pallida maschera roteò appena in direzione del nuovo arrivato. Il Ductus assunse una posizione più rigida e autoritaria sul trono improvvisato; le dita nascoste dai guanti di pelle nera, andarono attorcigliandosi attorno ai braccioli della sedia su cui sedeva.

    <Temo si tratti del nostro nuovo ospite.> rispose distaccatamente il Custode, spostando lo sguardo freddo e severo da Loki verso la porta d'ingresso alla sala, attendendo in modo apparentemente impassibile l'arrivo di questo fantomatico Jeffery.
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Cattivo maestro, Lupo travestito da agnello, Predicatore d'odio, Profeta di sventura, Infame, Diablerista

    Group
    Senior
    Posts
    749

    Status
    Dead
    Blake annuì al suo Ductus: Bene, lo metteremo alla prova. Così capiremo...

    La frase fu interrotta da un urlo proveniente dai corridoi, sembrava un saluto ma non c'era da giurarci.

    Il gatto, spaventato dalle grida, fu lì per lì per a scappare, ma Blake lo prese prontamente per la collottola caricandoselo sulla spalla.

    Un istante dopo entrò Drago Loki, ma non poteva essere stato lui: Buona sera Loki. Babbo Natale eh? Spero che porti regali, e non carbone – Concluse metaforicamente Blake.

    Che iniziò a sussurrare qualcosa all'orecchio del gatto, forse per calmarlo, mentre attendeva che l'ospite si presentasse al loro cospetto.
     
    Top
    .
  8. Vayle
     
    .

    User deleted


    Jeffrey percorse i corridoio e le scalinate guidato da vaghe voci e visioni sbiadite, ridendo tra se di tanto in tanto, annuendo e storcendo la bocca, come impegnato in una conversazione con un interlocutore che non si vedeva. Continuando così per diversi minuti, giunse infine all'ultimo piano dell'edificio, di fronte ad una vecchia sala operatoria, in disuso come il resto del padiglione. Qui si fermò infine per diversi minuti, ascoltando qualcosa in silenzio con aria distratta. Annuendo infine come al termine di una discussione, spinse una delle due ante di metallo della porta ed entrò nella sala.

    Le teste dei tre vampiri si voltarono per osservare il nuovo entrato. Jeffrey avanzò sicuro al centro della stanza, andandosi a posizionare di fronte al grosso scranno su cui sedeva Dorian. Da li fece un inchino, voltandosi a destra e sinistra per rivolgere un saluto a tutti i presenti. Poi si raddrizzò, e cominciò a parlare.

    Buona sera ductus Dorian”, disse rivolto al vampiro con il viso coperto da una maschera. Si portò poi di fronte al sacerdote. “Ah, voi dovete essere Blake, è un piacere incontravi”, e quindi, voltandosi infine verso il terzo vampiro: “E voi dovete essere Loki”.

    A questo punto si fermò, voltandosi di scatto come in risposta ad un richiamo, nonostante non si fosse sentito alcun suono. Si girò in direzione del gatto e sorrise. “Ah ovviamente, ecco il gatto. Siamo tutti dunque”. Poi tornando al centro della stanza parlò ancora: “Buona sera signori”.
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Cattivo maestro, Lupo travestito da agnello, Predicatore d'odio, Profeta di sventura, Infame, Diablerista

    Group
    Senior
    Posts
    749

    Status
    Dead
    Blake non disse nulla per diversi secondi, limitandosi a squadrare dall'alto in basso il Santa Claus posticcio, mentre continuava ad accarezzare il gatto. Né il suo sguardo, celato dagli occhiali scuri, né l'espressione del viso tradiva la benché minima reazione alle parole del nuovo arrivato.

    Al punto tale che proprio quell'assenza di reazioni, prolungata per così tanto, avrebbe potuto far pensare a un atteggiamento di sospetto o di imbarazzo: il Custode non si era ancora degnato di rispondere al saluto.

    Soltanto quando notò che anche i suoi compagni di branco erano rimasti zitti all'arrivo del Babbo Natale, allora Blake si decise a parlare: Allora Babbo Natale, dove hai lasciato gli gnomi?

    Una domanda che normalmente sarebbe stata ironica, ma che adesso era pronunciata in tono basso e profondo, senza alcuna traccia di umorismo.

    Edited by Padre Blake - 30/4/2013, 09:46
     
    Top
    .
  10. Vayle
     
    .

    User deleted


    La totale mancanza di umorismo nel tono di Blake lasciò perplesso Jeffrey. Davvero il sacerdote si aspettava degli gnomi? Dopo qualche secondo di riflessione, a prevalere fu infine il desiderio di fare buona impressione, e quando iniziò a parlare, Jeffrey era ormai riuscito a sfoderare il suo miglior sorriso.
    Non ero stato avvertito della necessità di recare gnomi, e temo di non averne quindi con me. Ad ogni modo, ho paura che il gatto li avrebbe spaventati”, disse con tono amichevole, cercando un segno di benevolenza nello sguardo di padre Blake, sperando che potesse bastare una risposta educata per chiudere la questione. Dopo un attimo di silenzio, riprese a parlare, rivolgendosi questa volta a tutti i presenti.
    Eccomi comunque, come ordinatomi dal Vescovo. Sono lieto di potermi rendere utile. Devo dirvelo, avete scelto proprio un bel rifugio”.
    Finito di parlare, Jeffrey passò lentamente lo sguardo sui presenti, soffermandosi per alcuni secondi a fissare negli occhi ciascun vampiro, continuando a sorridere amichevolmente.

    Vorrei usare percezione dell'aura
     
    Top
    .
  11. .Constantine.
     
    .

    User deleted


    2013-04-30 12:13:22 vayle rolls 7 dice to auspex OO (Diff 8) 5,1,4,5,9, 3,7 (failure)


    Il Malkavian socchiuse appena gli occhi, si aspettava di riuscire a vedere i colori delle auree dei suoi compagni: la vista sembrò annebbiarsi per qualche secondo prima di tornare alla normalità, senza riuscire a scorgere alcuna sfumatura.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Una maschera dice più di un volto.

    Group
    Member
    Posts
    687

    Status
    Dead
    Dorian, seduto immobile sul suo scranno improvvisato, osservò il nuovo arrivato in modo distaccato ed indecifrabile. Dietro la maschera inespressiva, nemmeno i due occhi neri del Custode sembravano lasciar trapelare alcuna emozione, nonostante fossero anch'essi fermi e immobili a scrutare Jeffrey.

    <Lunga notte a te, Jeffrey; Benvenuto.> lo accolse la voce fredda ed enigmatica dietro alla maschera pallida e impassibile.

    Nessun altro sembrò voler aggiungere altro, e il silenzio calò inesorabile nella stanza. Anche Dorian non aggiunse altro e rimase immobile a contemplare Jeffrey, quasi come una statua di cera inanimata, il cui volto dai lineamenti duri e perfetti risaltava nella scura penombra.
    Il Ductus ascoltò quindi in silenzio le farneticazioni del nuovo arrivato, senza però lasciare intendere cosa pensasse realmente a riguardo, dato che per tutto il tempo non mosse un solo muscolo e non pronunciò alcuna parola.
    Solo quando Jeffrey ebbe finito di parlare Dorian si mosse lentamente in avanti, alzandosi dal suo scranno facendo leva sulle mani nascoste dai guanti neri, senza però mai distogliere lo sguardo glaciale dal tizio vestito da Santa Claus.

    <Che ti manda il Vescovo lo sapevo già; poichè sapere, è la principale prerogativa di questo branco. Quello che mi domando è perchè. Perchè dovremmo accoglierti nel nostro branco? Come potrebbe esserci utile la tua presenza?> Come un'ombra silenziosa, Dorian scivolò fino al fianco di Jeffrey, camminandogli a poche decine di centimetri di distanza mentre pronunciava il suo discorso con il solito tono di voce piatto e inespressivo.
    Il cainita mascherato fece un paio di giri attorno a Jeffrey, come per studiarlo, per poi fermarsi di colpo alle sue spalle.

    <Speravo ci dicessi qualcosa di più sul tuo conto, Jeffrey.>
     
    Top
    .
  13. Drago Loki
     
    .

    User deleted


    Drago osserva il vampiro vestito da babbo natale

    "hmm... è proprio babbo natale"

    Porta la mano destra sul mento gratttandolo, e fissando babbo natale gli rivolge la parola

    "salve a te, e ben arrivato, puoi togliermi una curiosita? Perche indossi l'abbito di babbo natale?"
     
    Top
    .
  14. Vayle
     
    .

    User deleted


    Ma è un travestimento naturalmente, caro Drago”, disse Jeffrey rivolto allo Tzimisce, ignorando ancora per un attimo la domanda del ductus. “È stato un lungo viaggio il mio. Lungo e pericoloso, e come saprete, l'NFL di questi giorni ha occhi dappertutto”. Si fermò a questo punto un attimo, come riflettendo tra se. “Avete anche una squadra di football qui a New Orleans. I Saints... prima o poi dovremo occuparcene”, continuò infine.

    Terminata la frase, Jeffrey si voltò finalmente in direzione di Dorian, piantando uno sguardo serio sulla maschera immota che ne copriva le fattezze.

    Mi chiedi cosa cosa posso fare per voi”, disse quindi con voce ferma, facendo poi una breve pausa, e riprendendo quindi a parlare con voce teatrale: “Sapere è la vostra prerogativa dici, e in questo posso certo aiutarvi. Vedo e sento molte cose. Più di quante vorrei, a volte... E conosco segreti. Cose accadute in passato, e ogni tanto, cose che accadranno in futuro. E cose che accadono in altri posti, o che accadono solo nella mente, o che, anche più spesso, non accadranno affatto”.

    Parlando Jeffrey si era spostato di qualche passo, muovendosi e ruotando su se stesso per far meglio apprezzare il monologo ai vampiri presenti nella stanza. Si portò quindi nuovamente di fronte a Dorian, fissandolo negli occhi, e riprendendo a parlare, questa volta con un tono pragmatico.

    Sono abbastanza bravo a non farmi vedere, quando è mia intenzione. E posso andare in molti posti per raccogliere informazioni, nessuno d'altronde presta attenzione ad un babbo natale”. Sorridendo, fece infine un inchino. “Vedrete che mi saprò rendere utile”.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Cattivo maestro, Lupo travestito da agnello, Predicatore d'odio, Profeta di sventura, Infame, Diablerista

    Group
    Senior
    Posts
    749

    Status
    Dead
    Blake ascoltò Dorian e Loki mentre continuava ad accarezzare il gatto. L'espressione indecifrabile come sempre, il Custode stava in realtà ridendo sotto i baffi: i propri compagni di branco avevano espresso esattamente ciò che stava pensando anche lui. Pensieri ovvi, ma che Jeffrey non sembrava essersi posto.

    Il Custode continuò a incalzare il nuovo arrivato con altre osservazioni e domande, divenendo via via più duro e insinuante – il fare inquisitoriale di Blake era adesso evidente:

    Menomale che è un travestimento, allora. Temevo tu fossi davvero convinto di essere Babbo Natale.

    Comunque non hai risposto alla domanda di Loki: per quale ragione sei travestito? E perché proprio da Babbo Natale? Cos'è, una tecnica di caccia?

    Spiegaci, per favore, perché temo di non capire.

    E magari spiegaci anche il tuo interesse per lo sport delle Vacche.
     
    Top
    .
764 replies since 18/4/2013, 11:03   8521 views
  Share  
.