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Dorian congiunse le mani guantate dietro alla schiena, continuando a scrutare immobile il Malkavian con i suoi occhi dallo sguardo freddo e penetrante come la punta di un pugnale.
<Bene.> rispose semplicemente, glaciale e distante come un'insensibile automa.
Non era dato sapere se la risposta di Jeffrey avesse o meno soddisfatto le aspettative del Ductus, il quale si voltò lentamente tornando a dirigersi verso il proprio scranno, dando nuovamente le spalle al gruppo di cainiti.
<Staremo a vedere, dunque.> aggiunse infine quando fu finalmente tornato a sedersi sulla logora sedia operatoria. La figura nera del Lasombra tornò a poggiare gli avambracci ossuti sui braccioli della sedia, affondando con la schiena contro lo schienale di pelle. In quella posizione, data la penombra, Dorian assunse nuovamente le sembianze di un manichino immobile e senza vita, il cui volto dai lineamenti marcati e impassibili, scrutava indecifrabilmente il vuoto davanti a sè.
Non era chiaro chi fosse al centro dell'attenzione del Ductus, oppure se stesse aspettando o meno una risposta da parte di Jeffrey alle domande che gli erano state rivolte da Loki e Blake; eppure era seduto lì di fronte a tutti loro, tangibile come un'ombra scura, che celava dietro la maschera chissà quali atroci macchinazioni.
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Vayle.
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Sentendo le ultime parole di Blake gli occhi di Jeffrey si iniettarono improvvisamente di una rabbia cieca, che il vampiro trattenne a stento per il tempo necessario perché il ductus terminasse i suoi successivi commenti. Quando Dorian fu finalmente tornato a sedere, Jeffrey inizio a camminare nervosamente per la sala, scuotendo i pugni rivolti al cielo, come maledicendo qualche segreta entità superna. Inziò quindi a parlare rivolto al sacerdote, in modo tanto concitato che ogni parola pronunciata era accompagnata da una buona quantità di bianca bava.
“Sport delle vacche lo chiami. Sport... Della più grande cospirazione della storia, ecco di cosa si tratta. E voi state qui a parlarne come se nulla fosse. Non avete mai visto i loro occhi maligni spiarvi attraverso le ridicole visiere di quei caschetti? O il suono dei loroscarpini chiodati rimbombare fuori dalle vostre porte, in agguato, pronti a sfondarle e trascinarvi dio solo sa dove, per dio solo sa quale malefico scopo? Quanti compagni ho perso da quando ho scoperto le loro macchinazioni? Da quando hanno capito che io so? Quanti ancora dovranno incontrare la morte ultima, prima che il complotto venga alla luce?”.
Pronunciata l'ultima parola, Jeffrey si fermò, esausto, mentre il velo di rabbia che aveva annebbiato il suo sguardo durante la lunga sfuriata sembrava finalmente abbandonarlo, lasciando al suo posto una calma rassegnazione. Riprese quindi a parlare, questa volta con un tono comprensivo nella sua voce roca. “Ma voi non potevate saperlo, come avreste potuto? Nessuno sospetta nulla d'altronde... Ebbene guardate allora”. Jeffrey raggiunse quindi lo zaino che aveva lasciato in terra al suo ingresso nella stanza, armeggiando per un po', fino ad estrarre il suo portatile con case rinforzato. Trovato il file che cercava, sollevò il computer in modo da mostrarne lo schermo a tutti i presenti, e fece partire...
Un filmato
Quando il video terminò, finalmente, il vampiro passò uno sguardo serio sui presenti, tornando poi a parlare con tono cospiratorio: “È stato trasmesso durante l'ultimo SuperBowl. Incredibile vero? Quanti milioni di persone, di vacche, hanno guardato questo video? Hanno visto i vampiri morire per mano della tecnologia umana? Il video grida: vi conosciamo, sappiamo che siete li, e vi distruggeremo. È una dichiarazione di guerra, una delle tante. E allora anche io lancio la mia. Quando finisce la stagione regolare? Subito prima di natale, i bastardi non se la sentono di giocare quando entra in scena il vecchio Santa Claus. Un caso? Può essere, ma non sembra probabile. Cosa temano i bastardi della Nfl non lo so. Ma so che se ne hanno paura almeno quanto io temo loro, non si avvicineranno mentre sono vestito così, e tanto mi basta”.
Il viso del vampiro si illumino a questo punto in grosso sorriso. “Bene, ora che ci siamo chiariti: cosa si mangia da queste parti?”. -
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Blake resta ancora qualche istante a guardare Jeffrey, in silenzio. Adesso non accarezza nemmeno più il gatto: il farneticante discorso del Malkavian, e ancor più il suo strambo filmato, sembrano aver preso in contropiede il Custode, lasciandolo spiazzato.
Quando Padre Blake si riprende da quello stato, dopo un'apparente eternità, dev'essere finalmente giunto a una qualche conclusione.
Bene. Meglio folle che fratello– è l'apocalittico giudizio del Custode, che fa infine un cenno di assenso a Dorian, come per rispondere a una domanda precedente.. -
Drago Loki.
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Drago si avvicina a babbo natale nel vedere che mostra un video agli altri vampiri, non riesce a vedere molto del video
"hmm quindi c'é un complotto? Bene allora bisognerebbe muoverci in anticipo, io posso assumere le sembianze di chi volete, quindi se avete qualcuno in mente, posso prenderne il posto cosi da aprirvi la pista"
Poi volge lo sguardo a Padre Blake rivolgendogli la parola
"che ne pensate padre, assumendo realmente l'aspetto della persona non c'é rischio di insospettire gli eventuali curiosi, no?". -
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Non fu difficile per Dorian riuscire a collocare Jeffrey all'interno di un clan; le farneticazioni del nuovo arrivato e il suo bizzarro abbigliamento, erano indizi più che sufficienti per comprendere la vera natura di quel cainita. Come se non bastasse, per dissipare ogni sorta di dubbio, Jeffrey mostrò anche un video sul monitor di un vecchio computer portatile, accompagnandolo con animate spiegazioni e motivazioni che dovevano illustrare il complotto in cui affermava di essere immischiato.
Durante l'intera durata delle farneticazioni del Malkavian, Dorian non mosse un solo muscolo, continuando a sedere immobile sul suo scranno e limitandosi soltando ad abbassare lievemente la testa in avanti durante la proiezione del video, proprio come se la cosa non lo riguardasse minimamente.
Quando la maschera bianca si rialzò, immutabile come al solito, gli occhi di Dorian si posarono sul sacerdote Blake, in una specie di sguardo complice che i due si scambiarono per un breve istante.
Loki sembrò invece lasciarsi coinvolgere dalle congetture avanzate da Jeffrey:CITAZIONEhmm quindi c'é un complotto? Bene allora bisognerebbe muoverci in anticipo, io posso assumere le sembianze di chi volete, quindi se avete qualcuno in mente, posso prenderne il posto cosi da aprirvi la pista"
<Calma Loki, avrai modo di dimostare a tutti i presenti la tua utilità quando verrà il momento; ma non adesso.> rispose prontamente Dorian, freddo come sempre, ruotando appena il volto mascherato in direzione dello Tzimisce.
Poi, lo sguardo indecifrabile dietro le orbite vuote della maschera tornò a posarsi nuovamente su Blake.
<Se non ci sono ulteriori obiezioni, non perdiamo altro tempo e procediamo, dunque.>. -
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Blake annuì nuovamente a Dorian, quindi, rivolgendosi a tutti, disse: Benissimo. Aspettatemi qui, tornerò tra pochi istanti.
Quindi, appoggiò il gatto per terra e se ne andò dalla stanza, seguito dall'animale, sparendo poco dopo dietro la porta.
Adesso Dorian, Loki e il nuovo arrivato erano rimasti soli.
* * * * *
Blake tornò poco dopo vestito in abito cerimoniale, con tanto di stola di colore viola – il colore sacro al Sabbat –, calice e coltellino rituale. Sottobraccio un libretto, e dietro di lui il piccolo gatto nero a mo' di soprannaturale chierichetto.
Il Custode si fermò un attimo a osservare ciascuno dei tre cainiti che gli stavano di fronte, come per sondarne l'animo, quindi aprì il libretto in corrispondenza di in un segnalibro e iniziò a leggere con voce profonda, mentre la sua figura s'ammantava d'ombra:In principio era Caino.
Caino, che sacrificò suo fratello per amore.
Caino, che fu esiliato.
Caino, che fu maledetto con l'immortalità.
Caino, che fu maledetto con la sete di sangue.
È da Caino che tutti noi discendiamo, il Sire dei Sire.
Per un'intera era, Caino visse nella terra di Nod – in solitudine e sofferenza.
Per un intero eone, restò solo, fino a quando lo svanire dei ricordi lenì la sua pena.
E così risorse al mondo dei mortali, al mondo che suo fratello e i suoi figli avevano creato.
Ritornò, e gli fu dato il benvenuto.
Gli uomini compresero la sua potenza e lo venerarono.
La sua forza era cresciuta, il suo potere esteso, e grandi le sue doti di comando.
I Figli di Seth lo incoronarono Re della Grande Città, la Prima Città.
Ma Caino era solo con il suo Potere.
Nel suo cuore, il seme della solitudine germogliò nuovamente, e crebbe un fiore oscuro.
A quel punto, Blake alzò lo sguardo dal libretto, richiudendolo e guardando nuovamente i cainiti che gli stavano di fronte, uno per uno, per poi continuare con il suo sermone:
La storia continua con la creazione di Enoch, primo Infante di Caino, ma possiamo fermarci qui. Cosa insegna questa Storia?
Blake guardò Dorian, poi Loki, quindi Jeffrey, quindi di nuovo Dorian, per poi annuire rivolto a sé stesso e proseguire:
Questa storia ci insegna che Caino da solo era debole. Che non era fatto per stare da solo. Ma i Figli di Seth – le Vacche – non potevano alleviare a lungo la sua solitudine, oh no.
Per questo Caino creò una Progenie, per questo creo una società di suoi simili.
Noi, i Figli di Caino, siamo deboli quando siamo soli. Siamo fatti per stare in società, non per vivere in solitudine. E siamo fatti per stare nella nostra società – non quella dei Figli di Seth, certamente.
Il Sacerdote fece una pausa, quindi spostò lo sguardo su Jeffrey e riprese:
La nostra società è la Spada di Caino. E il Branco la nostra famiglia. Una famiglia da onorare, di cui andare fieri, orgogliosi. A cui essere fedeli sempre, a qualsiasi costo.
Blake fece una seconda pausa senza però spostare lo sguardo da Jeffrey.
E noi, Jeffrey, siamo pronti a darti il benvenuto nella nostra famiglia, se tu lo vuoi. Sei pronto a giurare fedeltà all'Oculus in Tenebra, a onorare l'Oculus in Tenebra?
Giuri tu fedeltà a Dorian la Faccia, Ductus dell'Oculus in Tenebra?
Giuri tu fedeltà a me, Florian Blake, Sacerdote dell'Oculus in Tenebra?
Giuri tu fedeltà a Drago Loki, Membro dell'Oculus in Tenebra?
Man mano che il Custode parlava, le ombre che avvolgevano la sua figura iniziavano ad allungarsi, spostandosi nella stanza e creando bizzarri giochi d'ombra, come tanti piccoli fiori nell'oscurità.SPOILER (clicca per visualizzare)@Jeffrey: prego
@Dorian & Loki: voi iniziate a pensare a un piccolo dono (può essere materiale ma non necessariamente) da dare a Jeffrey
@Master: sto svolgendo il Ritus di Accettazione; le ombre le ho create con Ottenebramento 1
Edited by Padre Blake - 9/5/2013, 13:53. -
Vayle.
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Jeffrey incontrò lo sguardo di Blake, sostenendolo per qualche momento prima di rispondere. Quando lo vece, la roca voce del vampiro sembrò quasi diventare solenne.
"Lo giuro, reverendo".
Nel silenzio che seguì, Jeffrey passò un lento sguardo sugli altri vampiri presenti nella stanza.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusate se scrivo poco ma sto lavorando
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Un solenne silenziò calò sui presenti nel momento in cui Blake si allontanò per preparare il rito di accettazione; Dorian sedeva immobile nella penombra, l'immutabile sguardo del pallido volto artificioso, sembrava distante e perso nel vuoto.
Ben presto il Sacerdote del branco fece ritorno, indossando un'abito cerimoniale tradizionale; così ebbe dunque inizio il rituale di accettazione, con Blake che si accigette in una sorta di lunga omelia rivolta ai membri dell'Oculus in Tenebra.
Il Ductus, più simile ad una statua di cera senza vita piuttosto che ad un cainita, ascoltò in sacro silenzio le parole del Sacertode, ruotando soltanto impercettibilmente il volto fittizio verso i presenti, come se dietro alla maschera che celava il volto del Custode, il suo sguardo li passasse in rassegna uno ad uno.
Quando giunse il momento per Jeffrey di giurare eterna fedeltà al branco, Dorian si sporse leggermente in avanti con il busto, mentre i due occhi buii dietro la maschera si posarono in uno sguardo glaciale e penetrante sul Malkavian.
Jeffrey pronunciò il suo voto di fedeltà e Dorian si voltò appena verso Blake facendo un lieve cenno di assenso con la testa, per poi tornare ad assumere una posizione immobile ed enigmatica sullo scranno dove se ne stava seduto.. -
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Dopo la risposta dello Schizzato, Blake continuò: Bene Jeffrey. Allora a nome di tutto il branco ti dò il benvenuto nell'Oculus in Tenebra.
La Vaulderie sancirà il nostro patto ma, prima di condividere il nostro sangue, c'è un'altra cosa.
Ecco – disse Blake abbassandosi per prendere il piccolo gatto nero, a cui sussurrò qualcosa d'indecifrabile – Voglio che sia tu a tenere Joriah. Mi ha servito bene fino ad oggi, e sono certo che servirà bene anche te. Trattalo con riguardo, non ti deluderà.
Infine, il Sacerdote invitò i compagni di branco a imitare il suo gesto, con queste parole: Anche Dorian e Loki desiderano offrirti qualcosa in dono, non è vero?. -
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Facendo leva sulle braccia ossute, Dorian si alzò nuovamente in piedi, avanzando con passo lento e cadenzato verso la figura travestita da Babbo Natale. Si fermò di colpo a poche decine di centimetri da Jeffrey; i due occhi vivi e guizzanti che si celavano dietro le orbite vuote della maschera impassibile, scrutarono il Malkavian in modo glaciale e insensibile.
Il Ductus infilò quindi una mano in una delle tasche del lungo cappotto nero che indossava, estraendone un luccicante ed affilatissimo bisturi. Con un movimento lento e preciso della mano, lo porse quindi a Jeffrey, continuando ad osservalo in modo indecifrabile.
<Usalo come meglio credi.> decretò semplicemente il Lasombra senza troppe cerimonie, per poi voltarsi e tornare a dirigersi silenziosamente verso il proprio scranno.
<Benvenuto tra i ranghi dell'Oculus in Tenebra.> aggiunse infine con un tono piatto che non lasciava a intendere emozione alcuna, mentre continuava a dare le spalle al nuovo membro del branco.. -
Drago Loki.
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Drago ormai è l'ultimo a doer dare il suo dono, allora con la sua mano destra si sfila l'orologio dal suo polso sinistro e dopo essersi avvicinato a babbo natale glielo porge
"che questo orologio possa esserti utile a permettrrti di comparire sempre nel momento del bisogna, e di ricordarti che di andare a dormire prima dell'alba"
Fatto questo Drago si allontana di qualche passo dal babbo per permettere a padre Blake di continuare il rito. -
Vayle.
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Jeffrey accettò i doni portigli dagli altri cainiti con un'espressione sorridente sul volto. Il piccolo gatto nero in particolare sembrò renderlo estremamente felice, ed iniziò infatti ad accarezzarlo mentre ascoltava le parole degli altri vampiri, distraendosi di tanto in tanto per osservare il felino negli occhi. Quando anche Drago Loki ebbe finito di parlare, Jeffrey iniziò a frugarsi le tasche, e trovato quello che cercava si schiarì la voce:
“Emh... grazie mille compari miei, i doni sono estremamente graditi. Permettetemi allora di donare qualcosa al branco”. A questo punto girò la mano, mostrando nel palmo quello che aveva precedentemente estratto dalla tasca: la vecchia chiave di un'auto, attaccata ad un portachiavi che mostrava una bottiglia di birra sorridente, con impressa la scritta “benvenuti a Montreal”.
“Ecco a voi le chiavi della mia macchina. Se qualcuno la sa guidare, e dopo qualche riparazione, sono sicuro che tornerà utile a tutti noi”.
Pronunciata la frase porse le chiavi a Blake, tornando ad accarezzare il gatto.. -
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Blake prese le chiavi dalle mani di Jeffrey, ringraziandolo con queste parole: Ti ringraziamo per il tuo dono. Un'auto ci sarà sicuramente d'aiuto nei nostri compiti. Le terremo qui – continuò, appendendo le chiavi al muro.
Quindi, questa volta rivolto a tutti, il Custode proseguì: Adesso che Jeffrey è parte della nostra famiglia, è tempo di unirci nuovamente in Vaulderie. Solo la condivisione del sangue ci renderà un Branco degno di questo nome.
Blake approntò calice e coltello su un tavolino, prendendo in mano il libretto che portava con sé e iniziando a sfogliarlo. Passarono diversi secondi prima che il Sacerdote individuasse un passo del Libro di Nod adatto all'occasione. Quando ciò avvenne, le ombre attorno alla figura del Custode iniziarono nuovamente ad allungarsi sulla stanza, mentre Blake iniziò a leggere con voce bassa e solenne:
Libro di Nod, Cronaca delle Ombre. La legge e la punizione di Caino.
Il Custode fece una pausa, guardando i compagni di branco in silenzio, per poi riprendere:
Non è facile, figli miei, punirvi con il fuoco, il dissanguamento, la decapitazione, la tortura, la paralisi o la morte sotto il sole.
Voi siete i miei figli: siete i miei unici compagni, per sempre sarete legati a me nel modo in cui i padri sono legati ai figli, e i figli ai padri.
E tuttavia...
...Sradicherò il seme cattivo!
Spazzerò via il peggio di voi!
Poterò il mio albero oscuro!
Nel modo in cui mio padre, Adamo, mi ha insegnato.
Blake richiuse il libro con un "pof", osservando nuovamente i compagni uno per uno con espressione severa, prima di chiedere: Qualcuno desidera commentare?
Non era chiaro se la domanda fosse autentica o retorica, se Blake avesse scelto quel passo per discuterlo o solo per dare un avvertimento chiaro ai suoi compagni.
Edited by Padre Blake - 17/5/2013, 18:58. -
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Dorian scrutò il vuoto davanti a sè, silenzioso come suo solito, mentre se ne stava immobile come un manichino. La maschera bianca nell'oscurità si mosse ruotando lentamente verso i presenti, contemplandoli uno ad uno in modo enigmatico per qualche istante, per poi tornare ad osservare qualcosa di lontano ed indefinito.
Il Ductus ascoltò quindi le parole del sacerdote, durante lo svoglimento del rito; con freddezza e distacco attese l'inizio della celebrazione della Vaulderie, non lasciando trapelare emozione alcuna.
Di li a poco, finalmente quel gruppo di cainiti, avrebbe potuto definirsi un branco. Finalmente l'Oculus in Tenebra sarebbe sorto dalle tenebre.SPOILER (clicca per visualizzare)Perdonate il ritardo e la schifezzosaggine del post, ma in questi giorni ho davvero pochissimo tempo da dedicare al forum
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Drago Loki.
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"Caino nostro padre secondo come sanno i mortali è stato cacciato da Adamo, mentre il pezzo letto da Padre Blake dice il contrario, che forse Adamo voleva che Caini uccidesse Abele perché ritenuto il peggiore dei due?"
Drago incuriosito segue il passaggio letto dal Padre, e mentre ascolta le sue braccia si incrociano davanti al petto tenedo nel coltempo la testa bassa con lo sguardo rivolto verso i piedi del Padre Blake
"Caino da mortale mutò in vampiro evolvendosi, migliorando le sue stesse carni in qualcos'altro, perche la morte al contrario della vita ė eterna, e cone lui io seguiro il suo insegnamento, evolvendomi ininterrottamente per meritare il suo dono in eterno"
Drago verso il termine del sermone solleva lo sguardo e nota che il Ductus per un istante sembrava stesse osservandolo per qualche istante, per poi guardare qualcosa di impercettibile ai sensi di Drago.
Edited by Drago Loki - 23/5/2013, 03:48.
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