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Giulia Rebecca Leone.
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Una graziosa villa nel quartiere di Carrollton, rivestita esternamente in pietra.
Ha tre camere da letto, una di Giulia, una abbastanza grande per le cameriere e due per gli ospiti; due bagni, una cucina, uno studio, un soggiorno, una sala da pranzo, una cantina e una piccola piscina sul retro.
Gli interni sono arredati con uno stile britannico che rende ogni sala molto accogliente. La cucina è piena di elettrodomestici ultima generazione e l'aspetto è più moderno; il soggiorno è accomodante, con un divano e due poltrone davanti ad un camino a muro, con sopra un televisore a schermo piatto, e diversi quadri appesi ai muri (quadri Italiani comprati ad alcune aste); la sala da pranzo è spaziosa, con un lungo tavolo in legno dall'aspetto antico per venti persone, con altri quadri alle pareti. I bagni hanno colori rilassanti, e sono grandi abbastanza da contenere una vasca idromassaggio e una doccia; lo studio di Giulia è già in uno stile più austero, una scrivania in legno di mogano intagliato, un altro caminetto sul lato, un armadio in vetro e legno contenente liquori vari (ovviamente per gli ospiti umani), una libreria alta, piena zeppa di libri e documenti d'ogni tipo; sulla scrivania un portapenne,un telefono fisso e un PC nuovo di zecca.
La camera da letto di Giulia ha una finestra, sul cui davanzale vi sono dei vasi colmi di belle di notte, ed è coperta da pesanti tende di un blu scuro, in modo da non far passare la luce (anche se ha fatto installare apposta delle tapparelle Italiane molto solide). Il letto è a baldacchino, e le tende sono simili a quelle della finestra ma leggermente più chiare, in velluto pesante; c'è anche un grande armadio, che altro non è che una piccola stanza piena di abiti appesi, scarpe e uno specchio a figura intera; un comodino con su una sveglia risiede accanto al letto, e in una cassettiera si trova l'intimo.
La stanza della servitù è grande, con tre letti singoli, un armadio molto spazioso e una porta a vetro. Le stanze degli ospiti sono accoglienti, arredate però nel classico stile Italiano, un letto a baldacchino, un armadio e le pareti sono decorate da dipinti nello stile di Michelangelo.
La cantina è spaziosa, buia, e vengono tenute le razioni di cibo e vari vini...tra di essi, ovviamente, bottiglie di sangue; ci sono un paio di finestrelle sottili che puntano a nord.
Il giardino è sovrastato da un salice piangente e un enorme albero di ciliegio, con al di sotto un piccolo stagno con delle ninfee. Una piscina rettangolare sta nel mezzo, ed è ben illuminato.
Edited by Giulia Rebecca Leone - 8/5/2014, 23:06
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Alkahim.
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Giuli a prese il telefono e ripensò a tutto quello accaduto in Elisyum.
Non era faciel...aveva un arduo compito e non sapeva come Galler avrebbe preso la cosa. Il ventrue riponeva molta fiducia in loro e di certo avrebbe voluto vedere risultati...la giovane sangue blu doveva far ricorso alla sua parlantina ed alle abilità diplomatiche.. -
Giulia Rebecca Leone.
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Si sedette nel suo studio privato, compose il numero e attese. . -
Christopher Galler.
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Il telefono squillò a vuoto un paio di volte, prima che Christopher Galler aprisse la chiamata e rispondesse con tono molto calmo: Giulia...
L'Ancilla Ventrue disse solo quello, facendole capire che aspettava di sapere ciò che Giulia Rebecca avesse da dirgli.. -
Giulia Rebecca Leone.
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Signore. Con tutta la calma di cui disponeva, Giulia scelse con cura le parole da usare.
Abbiamo ottenuto un incontro con Bonnet, nel suo ufficio, poco tempo fa. Ci siamo presentati e abbiamo parlato del caso.Abbiamo incontrato anche Elise Tanner. Purtroppo Philippe, preso dall'entusiasmo, ha marciato verso di loro e con tono educato li ha...interrotti.
Giulia sapeva che interrompere due Arpie che parlano è un suicidio sociale. Non ne sarebbe stato felice.. -
Christopher Galler.
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Galler ascoltò educatamente quello che Giulia gli stava raccontando. Quando Giulia ebbe finito, L'Ancilla restò qualche secondo in silenzio e poi ridacchiò: Eheheh, allora menomale che il tono è stato educato...
Il Ventrue fece una breve pausa e riprese: Ma cosa è successo, poi? Siete riusciti a scoprire qualcosa?
Philippe è lì con voi?
Edited by Christopher Galler - 25/4/2014, 15:23. -
Giulia Rebecca Leone.
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Ecco...parlando con Bonnet abbiamo scoperto che nessuno sapeva dell'esistenza del fratello ispanico. Ha detto che farà una riunione con le Arpie e con i flagelli e che...siamo invitati. Questo include anche lei.
Disse in tono serio.
Bonnet sapeva che lei si sta occupando della difesa?. -
Christopher Galler.
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Hmmmm....
Galler rifletté un secondo e poi rispose: Non so se sia stato un bene rivelare dell'esistenza del Fratello ispanico - adesso che tutti lo sanno sarà più difficile trovarlo per primi. Ma immagino sia stata colpa mia, non vi avevo detto di tenere quest'informazione segreta. Comunque d'ora in poi cercate di non rivelare nulla agli altri, a meno che ciò non vi serva per ottenere ulteriori informazioni.
Per quando è stata fissata questa riunione?. -
Giulia Rebecca Leone.
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Non c'è ancora una data. Questo mi darà il tempo di andare domani sera al Dungeon per indagare. Ora come ora Philippe è all'Elysium. Ad attirare l'attenzione. . -
Christopher Galler.
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Hmmm, meglio, stasera sono impegnato.
Poi l'Ancilla cambiò argomento: Per rispondere alla vostra domanda di prima, credo che Bonnet sapesse che sarò io a condurre la difesa. Forse però non sapeva di voi.
Perché me lo chiedete?. -
Giulia Rebecca Leone.
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Perchè pensavamo che Bonnet non sapesse di lei. Abbiamo preferito dire che la persona che ci aveva affidato l'incarico voleva mantenere la sua privacy. Finchè non ha intuito che era lei.
Giulia sospirò.
Non va bene che ci abbia invitati alla riunione: sta cercando di metterci all'angolo, farci passare per inetti...o ad ogni modo spaventarci.. -
Christopher Galler.
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Galler rimase silenzioso per diversi secondi prima di rispondere: forse quello che Giulia gli stava dicendo l'aveva sorpreso, perplesso, o forse stava solo pensando.
L'Ancilla rispose esitando: Mettervi all'angolo, farvi passare per inetti...addirittura spaventarvi...perché mai? Conosco Maurice, non l'ho mai visto fare cose del genere – non con dei Neonati, almeno.
Oltretutto Maurice è coinvolto in questa faccenda in veste di semplice testimone, quindi...non capisco.
Galler si fermò un attimo quindi, prima che Giulia potesse rispondere qualcosa, si schiarì la voce e riprese con un tono più serio: Cercate di farmi capire meglio, Giulia. Cosa ha detto Maurice per darvi queste cattive impressioni?. -
Giulia Rebecca Leone.
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Giulia si morse il labbro inferiore: nella sua mente echeggiavano le velate minacce di Bonnet. Dopo un attimo di silenzio, la giovane ripetè parola per parola.
Diciamo che ha fatto un po'...pressione. Crede che stiamo omettendo informzioni importanti al ritrovamento dei tre cainiti...che due fratelli in più sul patibolo non causeranno tanti scompigli a sua maestà...che forse non ci siamo resi conto della posizione in cui siamo finiti. Signor Galler, è ovvio che vogliono farci abbandonare il caso. Dopotutto,noi siamo i suoi "facchini ancora non svezzati", come Bonnet ci ha gentilmente ricordato.
Disse calma, ma dentro di lei provava rabbia e vergogna per quel soprannome ignobile.
Ma quello che Bonnet e Tanner non hanno capito è che io non abbandonerò questo caso. Anzi mi hanno spronato a risolverlo. Non...posso parlare per Philippe, però... Disse sospirando, ricordando il litigio.. -
Christopher Galler.
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Galler borbottò qualcosa d'incomprensibile, prima di rispondere lentamente e con percepibile disagio:
Due fratelli in più sul patibolo...singolare. Maurice non è solito esprimersi in questo modo. O almeno non lo hai mai fatto davanti a me.
L'Ancilla Ventrue sembrava spiazzato. Continuò il suo ragionamento a voce alta: Strano. Potrebbe non significare nulla, però è strano.
Poi passò a un'altra domanda: A chi vi riferite quando dite che 'vogliono farci abbandonare il caso'? Solo a Maurice o qualcun altro?. -
Giulia Rebecca Leone.
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Giulia potè percepire il disagio e forse l'imbarazzo di Galler dall'altra parte del telefono.
Credo che l'accusa voglia vincere il processo. Due Arpie perdono di credibilità se, dopo aver accusato dei Fratelli in un processo, questi risultano innocenti. Sapere che noi stavamo indagando sul caso lo ha messo sulla difensiva e credo che l'intimidazione sia il metodo piu efficace per allontanare dei novellini, come noi... averlo fatto fa pensare che non gradisca "iniziative" non gestite da lui.
La giovane fece una pausa di silenzio. Mi sono domandata: Perché Bonnet scoraggia la Difesa all'indagine? Perché discute in privato con Eloise Tanner, facente parte dell'Accusa? Un testimone non dovrebbe essere neutrale? Al momento l'unica risposta più ovvia che mi sono data è che Bonnet abbia degli interessi in questa storia e non voglia curiosi in giro, lei cosa ne pensa? Crede ci siano dei motivi che possano spingere Bonnet a sbilanciarsi a tal punto in processo? Pensa possa essere in qualche modo "portato" ad agire in questa direzione, magari sotto ricatto....
Villa Leone |
