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HermanHardesty.
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Un dedalo intricato di strade su cui non splende mai il sole. SPOILER (clicca per visualizzare)
Al centro del labirinto impenetrabile formato da edifici diroccati e i loro detriti, si dice che si erga un trono composto da spazzatura e resti umani, da cui il Re dei Topi veglia e comanda sui disperati che hanno trovato rifugio da un mondo troppo difficile e crudele.SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Deus Irae - 25/7/2018, 21:07
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HermanHardesty.
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Era stata una serata tranquilla.
Herman stava seduto per terra, un pezzo di cartone spesso gli proteggeva il fondoschiena dall'umidità dell'asfalto e il fuoco scoppiettante all'interno di un bidone di fronte a lui gli donava un piacevole tepore.
Già, la serata era stata tranquilla.
Nessun poliziotto sadico era venuto a sfogare le sue frustrazioni sugli abitanti della Città dei Topi. Gli sgherri dei magnati delle costruzioni non avevano dato fuoco a nessuno di quei ruderi che davano rifugio a vecchi, donne e perfino qualche bambino. In verità erano mesi che nessuno di questi si faceva più vivo, da quando il Re era emerso dal cuore oscuro di quel dedalo di viuzze sporche.
Quando Cogliostro, il Re dei Topi, non aveva compiti per te e restava a struggersi per chissà quale colpa sul suo trono di merda e morte, quella era una serata tranquilla. Se avesse voluto qualcosa si sarebbe fatto vivo lui. Era sempre stato così. Chiunque avesse trovato il coraggio di affrontare il buio dei vicoli più vecchi e malandati, fino a trovare la difficile strada al trono, sarebbe stato accolto in malo modo, qualora il Re fosse stato tanto benevolo da farsi trovare alla sua sede. Nessuna azione malevola, il Re non era un tiranno, ma col tempo i Topi della città avevano imparato che era meglio lasciarlo stare. Cogliostro sarebbe comparso quando lui ne avrebbe avuto bisogno, o quando i suoi sudditi avrebbero avuto bisogno di lui, non prima, non dopo.
Questo valeva per chiunque, non per Herman. Per lui non era strano presentarsi dal Re senza preavviso e senza invito a consigliarlo, presentargli le richieste dei suoi sudditi, informarlo delle ultime novità, prendere i suoi ordini o, anche, rimproverarlo. Quella sera, però, non era giunta voce dalle profondità misteriose della Città, ed Herman stesso non aveva alcuna intenzione di andare a disturbare il can che dorme.
Aveva trascorso qualche tempo con gli altri ragazzi. Avevano mangiato tutti insieme lo "stufato speciale" di Butch il Ciccione. Chissà come riusciva sempre a trovare gli ingredienti per fare degli ottimi pasti caldi, che Herman, come gli altri Topi, adorava, sebbene avesse il vago sospetto che quella specie di spaghetto che aveva ingoiato, fosse in realtà un laccio di scarpe. Dopo cena avevano giocato a biglie, si erano scambiati storie, e avevano raccolto tutto ciò che ciascuno di loro era riuscito a procurarsi durante la giornata. Furto di elemosina, truffa o furto, ogni notte i Topi riuscivano a racimolare un certo gruzzoletto. Una metà la poggiavano in un vecchio cesto di vimini ammuffito all'angolo del vicolo più buio della città: un segno di gratitudine per il loro sovrano e divinità. Il resto lo tenevano in una sorta di cassa comune da cui attingere in caso di necessità.
Hermana aveva quindi salutato tutti e si era andato ad appartare in un angolo tranquillo. Aveva i suoi piani speciali per la serata. Era riuscito a trovare una bottiglia di ottimo brandy durante la giornata. Il negozio di liquori l'aveva messa in offerta, e il denaro per dell'ottimo alcool scontato si trovava sempre, in qualsiasi situazione. Ora, seduto alla luce del fuoco, Herman aveva tirato fuori da sotto l'impermeabile sgualcito quella bottiglia di nettare divino. La esaminò come se fosse la cosa più bella del mondo, e cominciò già a pregustarsela facendo guizzare la lingua a leccarsi i baffi.. -
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Herman stava osservando la bottiglia in controluce, ammirandone il colore, un bell'arancione brunito che luccivava contro la luce del fuoco.
C'era però una piccola ombra scura che si muoveva dietro il vetro.
Il vecchio abbassò la bottiglia, per capire che cosa fosse, accorgendosi che l'ombra altro non era che un grosso topo nero con due occhi rosso fuoco, il quale si stava avvicinando proprio a lui.
Lo riconobbe immediatamente come uno degli speciali "messaggeri" del Re: quando non parlava con lui di persona, o nei rari casi in cui era obbligato a lasciare il suo territorio, Cogliostro usava degli enormi ratti neri – inconfondibili per dimensioni e temibilità d'aspetto – per consegnarli i suoi messaggi. A volte portavano con sé un bigliettino, altre volte il messaggio era più semplice.
Squit! Squit!
Come in questo caso: l'enorme topo prima si avvicinò a Herman, squittendo e sfiorandolo con la coda, quindi si allontanò velocemente di un paio di metri, per poi girarsi a guardarlo. Voleva essere seguito.. -
HermanHardesty.
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Herman sospirò, alzandosi lentamente. Si era illuso che quella fosse una serata tranquilla. Si stiracchiò e si passò le mani sul cappotto per togliere la polvere.
Sì, sì, topastro. Ho capito.
Si rivolse all'animale sbadigliando. Le notti erano diventate molto più lunghe da quando Cogliostro aveva fatto capolino nella sua vita, e il fisico non più giovane ne risentiva.
Sentiamo che ha da dire il sacco di vermi.
Commentò bonariamente riponendo la bottiglia d'alcool sotto il lembo del cappotto prima di avviarsi a seguire il piccolo messaggero.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua qui: #entry396429042.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua da qui
Guidati da Judas, i tre Fratelli giunsero alla famigerata Città dei Topi. Non era altro che un dedalo di vicoli e stradine malfamate, che si estendeva per Dio sa quanto tra minacciosi palazzi diroccati e abbandonati in seguito all'urgano Katrina. Una serie di strutture posticce, aggiunte in seguito, rendevano l'intrico di strade un buio labirinto, in cui si dicesse ci fossero aree in cui non batteva mai il sole, impossibile da affrontare senza una guida.
Ai limiti di quel regno di sporcizia e decadenza, una popolazione umana variegata era impegnata nei suoi affari. Senza tetto e mendicanti che si raccontavano storie di una vita perduta, prostitute eroinomani che si riposavano dividendo il proprio snack, ragazzini scappati da casa che addestravano cani smagriti e scabbiosi.. -
-Judas-.
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Judas fece segno a Mishar di fermarsi: Non scendete.
Disse, spiegando: Questo posto è pericoloso e l'auto dà troppo nell'occhio. Dobbiamo limitare i nostri movimenti al minimo. Facciamo il punto della situazione prima di scendere.
Il Rinnegato si girò verso Darleen e quindi di nuovo verso Mishar: Per prima cosa dobbiamo trovare Cogliostro. Lo Sceriffo diceva di cercare i suoi servitori. Credo che parlava dei topi, che qui non mancano.
Qualcuno di voi è capace di comunicare con le bestie?
Possiamo anche cercare una persona – qui in molti conoscono Cogliostro – ma è molto più rischioso.
Concluse.. -
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Sorrise al dire di Judas « Possiamo provare ad intercettare qualcuno dei suoi Topi servitori » disse prima accovacciarsi verso il basso, Nestore si avvicinò a lei sicuramente pensava che volesse parlare con lei. La donna accarezzo la testa del Ghoul e ringhio qualcosa.
Poi ponendo le mani davanti alla bocca facendo un verso che aveva dell'inquietante sembrava il suono inquietante che si percepisce nelle fogne quando troppi Topi e Ratti sono nelle vicinanze.SPOILER (clicca per visualizzare)Uso Animalità 2 - Richiamo ( Carisma + Sopravvivenza ) Per attirare i Topi. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)2016-05-25 12:18:41 - Darleen tira 6 dadi su Animalità (difficoltà 6) [5, 7, 3, 6, 9, 9] 4 successi
Il richiamo di Darleen fu efficace, fin troppo. Con un rumore che pareva provenire dalle profondità stesse della terra, centinaia, probabilmente migliaia di creaturine pelose e zampettanti fuoriuscirono dalle grate degli scoli fognari e dall'oscurità dei vicoli, trascinando via con loro le abitazioni improvvisate dei senza tetto e travolgendo quelli che non erano stati svelti abbastanza per mettersi al riparo in qualche luogo rialzato. Allo squittio infernale dei topi si aggiunsero perciò le proteste e le grida dell'umanità riunita in quel luogo.
Le migliaia di topi si riunirono attorno alla macchina di Mishar, in attesa di capire chi li avesse richiamati, ma, visto quello che era successo, i 3 Fratelli non avevano attirato solo l'attenzione degli animali, ma anche di tutti gli abitanti della zona.. -
-Judas-.
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Judas si mise le mani ai capelli. Sguardo accigliato, si girò verso Darleen con sguardo duro e aprì la bocca senza però dire nulla.
Restò così a fissarla ancora qualche secondo prima di dire: Brava Darleen, bravissima.
Poi, in tono più calmo: Circospezione. Ci vuole tanto?
Siamo venuti qui per far rispettare la Masquerade – non per infrangerla.
Dopo quello sfogo il Fratello disse: Puoi dire al topo – a un topo – di riferire a Cogliostro che dei Fratelli mandati dallo Sceriffo vogliono parlargli? O di portarci direttamente da lui?. -
Mishar.
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Resta nell'auto ascoltando Judas e osservando la scena in maniera distaccata, è più preso dalla sinfonia che nel vedere quel posto gli si sta creando in mente.
Osserva l'arrivo dei topi e aspetta ora mugulando la sinfonia, che Darleen dia notizie. -
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Darleen guardò l'orda di topi che arrivano, ok sto giro aveva esagerato,
« Ops... scusate ragazzi non mi sò regolare bene con i topi, sono più abituata con i cani » accarezzo la testa di Nestore che stava ringhiando sommessamente a tutte quelle creaturine mostruose, la donna tirò fuori dalla borsa qualcosa che assomigliava più a crocchette per cani e accucciata com'era li accanto alla macchina era poco visibile o almeno sperava, fece una serie di versetti per dire a quelli più vicino a loro di » Cercate cagliostro e ditegli che lo cerchiamo per conto dello sceriffo « nella confusione scelse un topolone bello grosso, che si univano alla confusione che i topi facevano, che più che carini topini erano diversi tipi di ratti, alcuni anche schifosi e molto probabilmente portavano pure mallattie.
Lanciò quindi più di una manciata di quelle crocchette che aveva tirato fuori per ricompensare i piccoli amici, e da una parte per giustificare il richiamo e la questione agli abitanti del luogo.. -
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Dalla massa di umanità che stava osservando il gruppo di Fratelli, uno si fece avanti, camminando tra la marea pelosa e maleodorante. 
Un senzatetto di colore, dalla barba brizzolata e lo sguardo intelligente, si avvicinò al finestrino aperto dell'auto.
Yo! Che ci fate quiggiù voialtri?
Chiese con vivacità.
Dovete puzzare di formaggio più di una fattoria olandese voialtri. È raro che i piccoletti escono tutti insieme. Ma siete vestiti così bene. Non sembra che puzzate.. -
-Judas-.
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Judas imprecò qualcosa, guardò i due compagni e quindi decise di rispondere di persona:
Stiamo cercando una persona che vive qui, vecchio.
Disse semplicemente il Rinnegato che nel frattempo, con la mano, faceva segno ai compagni di attendere.. -
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E chi mai state cercando?
L'uomo infilò la testa nel finestrino per dare un'occhiata dentro all'automobile. Sorrise a Darleen e al suo cane.
Signorina.
Salutò, con un cenno del capo e un sorriso.
Che bel bestione. Sembra Tor.
Si ritrasse dal finestrino.
Mica cercate guai, vero?.
La Città dei Topi |
