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Sam Smith.
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La struttura, divisa in due parti, ha una zona pubblica e una privata.
La prima ha macchinari ed ampi locali in cui mettere le vetture o altri oggetti da riparare.
L'officina accoglie banchi da lavoro, piani di riscontro, strumenti di misura, attrezzi, utensili a mano, macchine utensili, minuteria metallica, bulloneria, viteria e altro ancora. È organizzata in vari reparti tra cui quelli per i posti di lavoro, per le macchine utensili, per i magazzini del materiale. Ogni posto di lavoro dispone di un banco di lavoro con la morsa e l'attrezzatura necessaria.
Ha ampia dotazione di attrezzi e utensili di varie misure (metriche, imperiali, ecc.). Essi sono raccolti e organizzati per tipologia d'uso e riposti in armadi, cassettiere, carrelli per lavoro, oppure appesi alle pareti su apposite rastrelliere porta utensili. Alcuni, come la morsa, sono fissati al banco di lavoro; altri, come il paranco, sono ancorati al soffitto.
Prima di lavorare a un pezzo viene sempre svolta la tracciatura, per evidenziare i limiti geometrici entro cui operare e determinare la posizione e la quantità del sovramateriale da togliere. Si esegue nel piano e nello spazio con semplici utensili a mano: compasso, graffietto, marcatore, prisma a V, punzone, squadretta, truschino.
Conclusa la tracciatura si procede al banco o a macchina con la sgrezzatura, poi con l'aggiustaggio per sgrossatura lisciatura e rifinitura. Si passa infine ai controlli sul piano di riscontro con blu di Prussia, riga triangolare, compasso, colonnina, traguardo e cassetta luminosa, o alla metrologia. Se necessario si eseguono successive rifiniture sino a raggiungere le tolleranze previste in fase di progetto.
Infine ci sono banchi di lavoro con un cospicuo numero di macchinari (a motore e non) utili per varie attività, come sul banco d'aggiustaggio e alla morsa, con attrezzi e utensili a mano: morsa, lima, tracciatore, punzone, graffietto, maschio, filiera, ugnetto, scalpello, raschietto, bedano, seghetto, trapano, pinza, chiave, giravite, tronchese, piano di riscontro, blu di Prussia e altri. Tra le principali vi è l'aggiustaggio che contempla segatura, scalpellatura raschiatura e soprattutto limatura, la quale comprende a sua volta sgrossatura lisciatura e finitura.
Il retrobottega conta tre stanze più una e funge da appartamento e da ufficio.
Ricavato all'interno della stessa struttura dell'officina, una zona molto stretta dove poter vivere.
La prima sala è un'ufficio con archivi, oggetti di cancelleria, una grossa scrivania, con un desktop e tre sedie imbottite. In più, stranamente, c'è una PS4 e un televisore con un po' di giochi a presso. Infine delle settimane enigmistiche mezze fatte, pure male, sono sparse alla rinfusa tra i contratti ed altre carte importanti.
Dietro la scrivania c'è una porta che da al vero e proprio appartamento. Qui vive Sam.
La zona è in totale nemmeno settantacinque metri quadri, di cui forse cinquanta sono calpestabili.
Un bagno, una cucina e una camera da letto. Tutti e tre molto poco invitanti sia per condizioni che per arredamento. La cosa più di valore è l'aria condizionata.
Edited by Alterægo - 1/4/2020, 22:42
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Intanto il tiro di Costituzione:
2014-06-11 12:07:39 Sam Smith rolls 3 dice to Constitution (Diff 5) 9,1,9 [1 success]
Non hai ereditato il Difetto di Clan.
Fammi un fischio quando hai finito il post, grazie.. -
Sam Smith.
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Ti ho detto di non prendere altre cazzo di commissioni!!!
Tuona la voce del negro in mezzo alle sale deserte dell'officina
Eccheccazzo tu stai tutto il tempo a giocare a quella puttanata di console ed io mi faccio il mazzo da mattina a sera!!!!!
Ma lo vedi che ho delle macchine ancora sui ponteggi?!??! Che cazzo dico a quelli che mi hanno commissionato il lavoro? Forse che il mio collega ha sniffato troppa lacca per i suoi fottuti capelli?!?!?
getta una chiave inglese contro uno dei banconi. Ciò crea un enorme frastuono di metallo contro metallo.
Ed ora dove cazzo vai?!?!? Ah già! ora sono le dieci e quindi tu hai finito il tuo turno di lavoro mentre io dovrò lavorare tutta la notte!!! Puttana eva!!!
Sam sa perfettamente che non serve a nulla, ma di certo non lesina in fatto di sfogarsi.
Quell'ennesimo incarico che rimane sul groppone a lui, mentre il suo collega, mandingo per intenderci, se ne va via tutto tranquillo a casa sua. Ha soltanto giocato alla playstation 4, la sua playstation 4, e non ha fatto null'altro se non rispondere una sola volta al telefono.
Peccato che quella telefonata era un incarico, un altro incarico che andava a ricadere sulle spalle dell'Africano. Poi chissà da chi... clienti normali quell'officina non ne ha mai visti.
Invece, a parte sua, Miguel è già tutto pronto e vestito ad andare via. Quel posto pieno di grasso e di altre schifezze non gli è mai piaciuto e, a parte sbagliare cruciverba, giocare alla console e vantarsi con chissà chi, lì dentro non fa nulla di nulla..... -
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Sam decise di staccare: erano le dieci di sera e non aveva nemmeno cenato.
S'era fatto il mazzo tutto il giorno per sistemare una fantastica Ford Mustang degli anni Settanta che gli era stata consegnata e lui – anche per passione – ci aveva lavorato ben oltre il normale orario di ufficio.
Mandingo invece non aveva fatto un cazzo come al solito, a parte ricevere le telefonate.
Il meccanico stava per rientrare nel retrobottega (che poi era anche la sua casa) quando il telefono dell'officina squillò. Chi poteva essere a quell'ora? Un altro dei compari di Mandingo?. -
Sam Smith.
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Ma chi è a quest'ora!?!? si domanda perplesso. Alle 22 di sera o era per un'emergenza, quindi tanti soldi, o era qualcuno che si è svegliato tardi.... oppure chissà!
Siamo chiusi, testa di cazzo!! rimbrotta al telefono. Tentato come non mai di staccare la presa. Vabbè partirà la segreteria telefonica, anzi meglio che l'attacco io e sfanculo sto qua. Doveva farlo Mandingo, ma fare qualcosa per lui è un'optional.
Va alla cornetta, risponde
Dall'Africano, autofficina. Siamo chiusi e il nostro orario è dalle otto alle diciannove. Richiami domattina.
Rispose con la stessa verve di un disco registrato senza nemmeno ascoltare chi fosse dall'altro capo del telefono.
Il dito, sporco di grasso nero di macchina, già sta per essere premuto sul tasto della segreteria. -
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Sam! Il monosillabo che era il suo nome risuonò duramente come un rimprovero a un bambino cattivo.
Smettila di trattarmi come uno dei tuoi clienti idioti e apri bene le orecchie.
La voce continuò in tono perentorio, tale da non ammettere repliche. Era la voce di Renee – ma lui non lo chiamava così, per lui era semplicemente "il padrone".
Chiudi l'officina e vieni immediatamente. Ho del lavoro per te.
Renee chiuse la telefonata, senza nemmeno aspettare una risposta da parte di Sam – forse la riteneva inutile, o forse semplicemente non era interessato ad averla.
Il padrone l'aveva sempre trattato con sufficienza, quando non in modo apertamente sgarbato, e le cose non erano cambiate neanche col tempo. Probabilmente usava fare così con tutti, oppure riservava questo genere di piacevolezze apposta per lui, non lo sapeva.
Nonostante ciò il meccanico non riusciva a odiarlo: benché spesso avesse la consapevolezza che ci fossero fondati motivi per farlo, qualcosa glielo impediva. Non che lo adorasse, ma c'era qualcosa di magnetico e irresistibile in quell'individuo. Il bello era che non si fidava nemmeno di lui, almeno non completamente, ma allo stesso tempo sentiva di non avere la forza di dirgli di no.
Quando il padrone chiedeva, lui eseguiva: era il suo schiavetto.
Adesso Renee gli aveva chiesto di venire da lui, cosa che significava andare nella Safe House - Renee non la nominava mai per telefono come tale - che si trovava al 9th Lower Ward, uno dei tanti covi del suo padrone, utilizzato anche come base delle operazioni del gruppo (di vampiri? non ne era certo) di cui faceva parte. Sam sapeva anche che se l'aveva chiamato in quel posto si trattava di certo di qualcosa di grosso. Avrebbe fatto meglio a non tardare.SPOILER (clicca per visualizzare)@Sam: interpreto in questo modo il rapporto che lega te a Renee Duchamps, sulla base di quello che hai scritto nella Storia del personaggio; poi inoltre è anche vero che lui non ti ha mai considerato per l'Abbraccio, quindi per lui sei solo un Ghoul di serie B.
Viceversa tu, per quanto diffidente nei suoi confronti, sei pur sempre legato di sangue a lui[, e quindi sostanzialmente sei molto combattuto come atteggiamento, una specie di rapporto odio/amore. -
Sam Smith.
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La prima cosa che gli venne in mente a sentire la voce di Renee fu un'enorme sequenza di bestemmie
Certo signore....
Sì signore....
Scusi signore.... disse al telefono, prima di riagganciarlo e cercare di smettere di farsi gelare il sangue. Tanto Renee aveva già deciso che la comunicazione era finita.
Vaffanculo signore.... pensò infine, ma questo era un commento che non avrebbe mai fatto ad alta voce. Piuttosto la morte!
Non gli restava altro da fare se non chiudere tutto... e dire che sognava di sbracarsi a letto, mentre invece non poteva nemmeno cambiarsi.
In realtà non poteva nemmeno mettere a posto i suoi attrezzi o leggermente in ordine. La paura di uno sguardo storto da parte di quel tizio lo terrorizzava più dei ladri.
Vabbè tanto io ho le spalle parate, quindi sarei maleducato a far aspettare Renee inutilmente...
Si convinse tirando le somme che l'officina aveva talmente tanti contatti con la malavita che gli unici a poter rubare da lui al massimo sarebbero potuti essere i poliziotti.
Quindi chiuse l'officina, mise l'allarme conscio che avrebbe almeno scoraggiato i ben intenzionati dal rompere le scatole, mentre i mal intenzionati erano tutti clienti suoi e del mandingo, e si diresse alla moto così come era... sporco di grasso e con la tuta da lavoro.SPOILER (clicca per visualizzare)sì sono anche di serie C se vuoi. Puoi immaginarti il rapporto come quello che c'è in "Tre uomini ed una gamba" tra i tre e Eros Cecconi, il titolare di "il paradiso della brugola". Le uniche due cose che cambiano sono:
1) l'impossibilità di ribellarsi
2) il fatto che comunque, anche se Sam un paio di risposte le vorrebbe dare, vince il legame di sangue che ha nei suoi confronti.
Officina Auto: dall'Africano |
