Le Vele

Le Vele sono una sorta di piccolo "quartiere nel quartiere". La povertà ed il degrado di questa zona sono direttamente collegati all'uragano che devastò tempo addietro gran parte della Louisiana. Ora che buona parte della zona è stata ricostruita c'è ancora questo piccolo assemblaggio di case nelle quali si sono rifugiati gli sfollati e le persone che avevano perso tutto. Sono due fila di edifici che si stendono per parecchi metri l'uno di fronte all'altro con delle scale e dei piccoli ponti che li collegano l'uno all'altro (da questo prendono il loro nome). Nei piccoli anfratti e nei vicoli che questi edifici hanno proliferato parecchie attività illegali: droga, ricettazione e... combattimenti clandestini. Qui in una specie di ampia cantina (che in realtà era un garage riadattato) due notti a settimana si tengono una specie di rave nei quali i partecipanti si sfidano nella gabbia in combattimenti clandestini. Sono come delle feste private (ma neanche tanto) nella quale si scommette, si balla e, ovviamente, si combatte.

E' nei pressi di questo quartiere che arriva Bart con la sua moto. I fari illuminano la notte e l'oscura via sotto la quale si trova a passare. Un bel po' di immondizia riempie la strada, cartacce, plastica, lattine, buste. C'è di tutto in quella strada e passare sotto quei ponti di calcestruzzo che collegano le due fila di edifici sembrano divorare chiunque ci passi sotto come sta facendo Bart per dirigersi verso il locale che è in quasi in fondo al lungo vialone.
Ai lati della strada (e qualche volta anche nel centro) ci sono gruppi di barboni che tentano di scaldarsi con il fuoco acceso in un bidone e agli angoli delle strade numerosi ragazzotti vestiti da punk se ne stanno con le loro bande a fumare erba o a sniffare altro. Non è un bel quartiere e questo lo si nota perfettamente.

Il rombo della moto di Bart rimbombava in quegli anfratti sudici in cui si era infilato e quando spense il motore il silenzio cadde quasi repentino. In verità, con l'abituarsi dell'udito, ci si rendeva conto che effettivamente il rombo non era propriamente l'unico rumore nel posto ma sicuramente quello più "eccessivo". Parlottare, urla lontane, scoppiettio del fuoco e appena appena udibile in sottofondo, una musica hard metal proveniente chissà da quali casse di stereo posizionate in chissà quale tugurio di quel quartiere orribile e degradato.
Bart decise di guardarsi in torno ma, a quanto pareva, di Alyssa non c'era traccia.

Passarono parecchi minuti, forse una decina, forse qualcosa in più poi qualcosa stracciò la tranquillità dell'attesa. Un gatto nero, che Bart non aveva sentito avvicinarsi, si strusciò facendo le fusa sulle gambe del vampiro (strano che gli animali non scappassero via da lui) e allontanandosi poi elegante e veloce da lui. Pochi metri prima di voltarsi a guardare il Brujah in movenze che, chiaramente, sembravano dire: "seguimi".

Il gatto nero si muove elegante in quel vicolo e, in effetti, la sua eleganza è del tutto fuori luogo in quell'ambiente degradato e pericoloso. Bart decide di seguire il gatto che, dal momento che il vampiro lo segue, non si volta più per controllarne la posizione. In effetti il vampiro potrà seguire il gatto in una sorta di piccolo labirinto nei palazzi fra le vele. Niente di impossibile o intricato ma il gatto sembra intenzionato a defilarsi appena dalla via principale di quel quartiere. Camminano tranquilli arrivano nell'ennesimo vicolo quando...

...Bart non si rende conto che alle sue spalle è arrivato qualcosa. Qualcosa che è stata molto silenziosa e che quindi coglie di sorpresa il Vampiro. Quello di cui si rende conto Bart è che, improvvisamente, è costretto a fermarsi perché qualcosa lo ha cinto in una sorta di abbraccio. La voce del Flagello arriva rapida e stizzosa soltanto ora che il braccio libero di lei compare a puntare gli artigli verso la gola.

"Aaaah... eccoti qui stronzetto!" sussurra irosa all'orecchio del Brujah "...stai fermo! O qualunque cosa tenterai di fare sarà la tua ultima!" borbotta alle orecchie del vampiro affondando gli artigli della mano sinistra leggermente nel suo collo procurandogli una piccola ferita che per il Brujah sarà soltanto un graffio. "Allora, merdoso figlio di puttana... la prossima volta che al telefono fai il simpatico con me non sarò buona come stasera, intesi? Impara a stare al tuo cazzo di posto... capito?!"

E non sembra intenzionata a dare seguito a quanto appena fatto ma, nonostante tutto, il braccio destro di lei immobilizza in un'abbraccio quello destro di lui e la mano sinistra dotata d'artigli continua a restare puntata al collo del vampiro. Forse non avrebbe dovuto fare il simpatico con un flagello.

La presa sul Brujah era salda e Bart non era uno sprovveduto. Sapeva bene quel che faceva e, da buon combattente, sapeva misurare bene la forza di un eventuale avversario. No, quell'avversario probabilmente non era fuori dalla portata del Brujah ma... beh, aveva agito scorrettamente e guadagnato un vantaggio che chiaramente al momento era difficile colmare con la forza bruta. E così tentò un'altra strada che poteva risultare più fruttuosa. La Gangrel ascoltò in silenzio quello che il Brujah aveva da dire, non si mosse e anzi sembrava molto attenta a mantenere la presa pur ascoltando bene.

Una volta che il Soldato Brujah ebbe finito lei semplicemente tirò su con il naso inspirando così tutto l'odore della pelle ma la presa salda e forte non si allentò minimamente sul Brujah. Pochi istanti e la voce risuonò ferma, autoritaria come prima, come se le minacce di Bart non avessero sortito l'effetto sperato

"Ohohoh... ma allora sei più stupido di quello che mi dicevano! Ti spiegherò io le cose come stanno adesso e apri bene le orecchie: Tu non sei un cazzo! Oh io non sono quel fottuto di Principe del Dominio ma... hai presente le scale? Bene, io sono un cazzo di gradino sopra di me. Se tu mi fai incazzare, io ti distruggo in tempo zero..." prende fiato, ma poi riparte "Jordan Cooper? Oh, io penso che non farà troppo casino se saprà che la sua progenie ha fatto qualcosa di veramente indicibile e poi ricorda... non sei l'unico ad avere qualche fottuto amico in alto!" nel dire questo strinse un poco più la presa sul braccio, gli artigli tuttavia restarono al loro posto sulla gola del Brujah, pronti a saettare per uccidere se il Brujah avesse fatto una mossa sbagliata. "Ora ti dirò cosa farò, ti lascerò andare e farò finta che non hai mai neanche provato a insultarmi o minacciarmi. Tu prova a fare qualche cazzata e... beh, ti taglio le palle e te le ficco in gola! Riga dritto e non ci saranno problemi, intesi?"

E le parole erano dure, forti, essenzialmente rese più importanti dalla presa che la Gangrel teneva sul Brujah.

La Gangrel ascoltò tutto quello che Bart ebbe da dire. Quando il Brujah ebbe finito semplicemente si limitò a soffiare dalle labbra uscì qualcosa di molto simile alle fusa di un grosso felino.

"Oh, adesso ragioniamo..." ma non mollò ancora la presa, non prima d'aver dato una rapida leccata all'orecchio sinistro di Bart. Una leccata che, a dirla tutta, aveva un che di seducente ed erotico. Solo a quel punto la presa sul braccio si allentò e la mano con gli artigli si allontanò dal collo del Brujah che, finalmente, fu libero di voltarsi a fronteggiare la donna.

Quello che si presentò ai suoi occhi fu un qualcosa di temibile, selvaggio e bellissimo al tempo stesso. La figura longilinea della donna era davvero attraente e, inoltre, era esaltata dal pantalone di pelle strappato in più punti che mostrava parecchio delle gambe forti e longilinee della Vampira. Il petto era coperto solo da un reggiseno di pelle nera e, sopra tutto, indossava una specie di impermeabile beige a coprire i segni che la bestia aveva lasciato sulla Gangrel. Il viso, recava una peluria simile a quella delle tigri, inoltre se Bart non andava errato, qualcosa si muoveva tra le gambe della Gangrel, una coda, anch'essa molto simile a quella di una tigre. Le mani che fuoriuscivano dall'impermeabile recavano i segni della mutazione così come tutto il resto. Una donna bestia a tutti gli effetti ed aveva il fascino ferino di ogni Gangrel.

"...sono sicura che io e te andremmo molto d'accordo, se solo capiamo come... beh, interagire l'uno con l'altra!"

La voce ora suonava gentile, rilassata... persino gentile. Un sorriso vago della Gangrel prima di abbassarsi e raccogliere il gatto nero che aveva condotto Bart da lei. Lo guardò con amorevole affetto prima di dischiudere le labbra in un piccolo apprezzamento al medesimo

"Oooh sei stato bravissimo pucci pucci della mamma!" E così dicendo tirò fuori la lingua leccando il muso del gatto che a sua volta tirò fuori la lingua in un bacio tra specie totalmente diverse. In tutto quello che faceva sembrava esserci l'eleganza e la sensualità della sua parte umana e la forza selvaggia della Bestia propria dei Gangrel. Posò quindi il gatto a terra che si allontanò senza troppi problemi e, soltanto allora, tornò su Bart.

Gli occhi della Gangrel si riportarono chiaramente su Bart che osservò senza troppi problemi. Un sorriso vago mentre si muoveva con un passo dopo l'altro con un ancheggiare alquanto ritmico e sensuale. Dimezzò la distanza tra lei e il Brujah facendo rintoccare per terra il rumore dei suoi tacchi neri. Ora erano a circa un metro di distanza.

"Oh, non temere... io ho imparato parecchio tempo fa come evitare che le vac... beh, che gli umani s'accorgessero di me!" proferisce con tono suadete, carico d'erotismo. Un sorriso a mettere in evidenza i canini pronunciati "Tornando a noi, no, non sei qui per una gita... tutt'altro! Ho un lavoro per te, come avrai intuito!" attende che passi qualche momento prima di continuare "In pratica le alte sfere sospettano che ci sia un vampiro che si sta nutrendo nel dominio della Principessa Harriet senza essersi presentato... alcune morti sospette, che abbiamo provveduto ad insabbiare, ci fanno pensare che ci sia in atto una violazione della Quinta Tradizione!"

Attende qualche momento, si volta e prende a passeggiare avanti e indietro, come se stesse riordinando i pensieri.

"In effetti gli omicidi sono avvenuti in una zona circoscritta (distretto di Lakeview) e tutti con un modus operandi... beh, come dire... da principiante! Sono stati fatti errori grossolani nell'occultamento delle prove che ci fanno pensare che non siano casuali! Beh, inutile dire che è un vero dito nel culo... Un caso noioso da tirare avanti. Bisogna indagare in merito, trovare il rotto in culo che sta facendo tutto questo casino ed eliminarlo..."

Alza le spalle come se non vi fosse niente di più semplice.

"Anzi, te la faccio ancora più semplice... se riesci a trovarlo e a dirmi dove si nasconde... beh, a lui posso pensarci io!"

La Gangrel sorrise apertamente alla prima affermazione del Brujah limitandosi ad alzare le mani come se volesse chiedere scusa per aver osato troppo. Da notare che le mani erano ancora coperte di pelo e le unghie della Gangrel erano ancora mutate in possenti artigli. Occhi al Brujah e sorriso sulle labbra.

"Oh scusami tanto eh... beh, se vuoi fare tutto da solo fa pure, meno fatica per me!"

Poi pose le mani sui fianchi procaci ed attese che Bart continuasse a parlare. Inspirò a fondo poi scuotendo il capo.

"Si, sui cadaveri c'erano anche i segni dei morsi... e beh, anche io ho pensato ad un Sabbatico ma in realtà sono omicidi atipici. Per atipici intendo che sono stati compiuti errori troppo grossolani perché possa essere uno di noi e allo stesso tempo gli omicidi non sono brutali e plateali come quelli di un Sabbatico. Tutto potrebbe essere, ovviamente... ma io non penso sia un Sabbatico. Trovo più probabile che sia un cane bastardo che non ha ancora capito come va il mondo! E beh... se così fosse meglio per noi! Prendiamo lui e il suo Sire, doppio bottino, doppio risultato, doppio premio!"

Singolare il fatto che parli al plurale dal momento che ha incaricato Bart di fare tutto. Alla sua richiesta successiva scoppia in una leggera risata. Lo indica scuotendo il capo.

"Certo che potrai avere bisogno di un distintivo! Ma ovviamente non vorrai che ti renda le cose troppo facili, vero? Se ne hai bisogno, trova il modo di procurartelo! Per quanto riguarda le specifiche del caso le avrai entro la fine della notte se deciderai di accettare l'incarico. Hai una mail? Hai uno smartphone? Posso mandarti in qualche modo i files o devo fare alla vecchia maniera? Carta da lettere e buste?"

Chiede tranquillamente prima di aggrottare la fronte. E' un attimo e il sorriso scompare ora che, chiaramente, Bart parla della sua ricompensa. La Gangrel si porta le mani al mento accarezzandolo con calma. Occhi bassi per un attimo prima di procedere.

"Beh, non ti basta la mia riconoscenza? Ovviamente no... ma... credo che potremmo metterci d'accordo facilmente. Innanzi tutto portare a termine questo incarico ti permetterà di farti non poca pubblicità... Dopotutto tutti sono bravi a prendere un ghoul che ha fatto una cazzata e spedirlo al creatore, tutti sono bravi a cacciare da un dominio un novellino che non sa neanche trovare l'Elisio per presentarsi ma questo, come avrai capito, è un incarico di ben altro tipo. Con quest'incarico tu puoi far vedere a chi sta in alto di... beh, di avere la stoffa per diventare qualcuno, magari un Flagello."

Mette sul piatto la ricompensa più ambita da parecchi appartenenti alla Camarilla: lo status. Essere qualcuno, contare qualcosa ma non pare aver finito. Pochi istanti e continua.

"Inoltre io ho un problema con due nuovi arrivi a New Orleans e il subappaltare questo lavoro mi libererebbe l'agenda non poco! Diciamo che se non fai cazzate e non ci mandi tutti davanti al Tribunale beh... a lavoro finito ti sarai fatto una nuova amica?"

Chiede con un sorriso candido sul volto. Un nuovo contatto, peraltro fra i Flagelli potrebbe assicurare un'ottima base di potere dalla quale partire per Bart. Ovviamente se saprà come giocarsi bene le sue carte.