Doris Diner

Bart si re-infilò il casco, limitandosi a salire sulla sua moto, chiaramente diretto a casa. Sui dossier c'erano gli indirizzi delle abitazioni delle vittime ma, a quanto pare, non gli sembrò una buona idea andarle a controllare ora. Meglio procedere con cautela, dopotutto ed evitare di attirare attenzioni indesiderate. Si avviò quindi verso Casa.

Non aveva fatto neanche cinquecento metri quando il telefono squillò. Dalla sella della moto non poteva vedere chi fosse, ovviamente, ma con l'auricolare collegato all'orecchio avrebbe dovuto soltanto aspettare per rispondere alla chiamata. Infatti, dopo qualche squillo, la chiamata si attivò da sola.

"Pronto?E lei che mi stava cercando?" la voce di un uomo. Forse la moglie del Detective non si era rivelata poi così inutile e quindi era meglio accostare e concentrarsi sulla chiamata. Nessun nome venne detto per telefono, evidentemente il tizio al telefono si aspettava che Bart capisse al volo chi era e andasse subito al sodo.

"Si, sono io..." rispose per telefono il Detective e una volta che Bart ebbe la conferma iniziò a dettare istruzioni. Il Detective dall'altra parte della cornetta restò in silenzio ad ascoltare quanto il Brujah aveva da dire e una volta che ebbe finito di dettare le sue istruzioni e condizioni, il Detective restò in silenzio, come a soppesare la questione. Passarono parecchi secondi ed infine, titubante il Detective rispose "Io... ora sono in giro con un collega. Stiamo tornando in centrale... posso liberarmi e... il Doris Diner, dice? E' quella tavola calda all'angolo della quarta e della quinta nel Distretto di Lakeview? Potrei arrivare in un ora... siamo d'accordo?"

Passarono circa tre quarti d'ora senza che accadesse niente e senza che un solo cliente si infilò nel locale. Non era molto frequentato a quell'ora e la cameriera anzianotta non aveva molto da fare. Bart se ne stava tranquillo al bancone guardando il suo caffè e limitandosi a riflettere sulla strategia con la quale voleva affrontare le indagini quando all'improvviso entrò un uomo nel bar che chiaramente era un detective. Indossava una camicia bianca e un giubbotto di pelle marrone sopra dei jeans e delle scarpe di camoscio. Sotto il giubbotto Bart intravide la fondina ascellare che poi, velocemente, l'uomo tentò di nascondere.

L'uomo si guardò in torno posando gli occhi un po' su tutti fissandoli principalmente su Bart che non aveva un aspetto propriamente ordinario con quella sua perenne aria da duro con la quale ormai doveva aver imparato a convivere. Dopo un'occhiata generale si massaggiò il pizzetto prima di volgere verso un tavolo al quale si sedette senza troppi problemi. Ora Bart aveva un rituale da seguire.

Tutto stava andando secondo i piani del Brujah. Una volta avvistato l'obbiettivo il vampiro decise di ordinare un caffè per la sua "preda". Quando la vecchia glielo portò (con una certa velocità dato la mancia che prima le aveva allungato il Brujah) guardò con un leggero cipiglio il vampiro che effettivamente si ritrovava davanti con due caffè completamente intatti. Tuttavia non fece domande e si allontanò dal bancone per andare a pulire un tavolo lasciato libero poco prima. Il Brujah colse l'occasione, si morse con forza il dito iniziando a far colare il sangue nel bicchiere. Piccoli "plop" molto discreti ad ogni goccia che scendeva nella tazza. Una bella girata con il cucchiaio, una leccata al dito e la trappola era pronta. Il Detective, dal canto suo, restava con le mani congiunte sul tavolo e si guardava intorno anche se non sembrava particolarmente interessato a Bart. Non per il momento almeno.

Bart si avvicinò al tavolo e il Detective rimase a guardarlo fisso. Era chiaro che aspettasse soltanto qualcuno volgere nella sua direzione quindi quando Bart gli fece l'offerta lui semplicemente rimase a guardarlo per qualche istante. Assottigliò lo sguardo un attimo sull'uomo e, senza sorridere, semplicemente scosse il capo.

"No, grazie mille... non si preoccupi"

Stava al gioco a quanto pareva. Gli occhi fissi sul vampiro che, oltre al fare non aveva molto di gentile nell'aspetto in generale.

Gli occhi del Detective si mantennero in quelli del Brujah quando gli porse la tazza. Lui semplicemente l'afferrò e la poggiò sul tavolo tenendola sempre con la mano destra. Aggrottò la fronte un attimo indicando chiaramente il posto di fronte a se per intimare al Brujah di sedersi. Quando Bart parlò allora lui alzò le spalle al suo dire.

"Beh, in verità è lei che ha detto di avere delle cose da dirmi. Sinceramente ero curioso di sapere come facesse ad avere informazioni sul caso dal momento che un bel po' di informazioni sono strettamente riservate." Si soffermò un attimo e prese un breve sorso dalla tazza "Tra l'altro non sono più io ad occuparmi del caso... nonostante sia stato mio fino a qualche giorno fa. A proposito... come faceva a sapere che me ne occupavo io?"