Fogne - antico nido

Seguendo gli infiniti snodi e tunnel fognari sotto il quartiere storico di Bywater, è possibile imbattersi, di tanto in tanto, in strutture costruite al di là dei marciapiedi di passeggiata e dei tubi di scarico. Piccoli ponticelli, manufatti di decorativa utilità, generatori di corrente alle volte vittime di cavi abusivi che rubano corrente alla città di NO, porte in ferro massiccio. Proseguendo, se si conoscono le giuste strade e non c'è rischio di perdersi, è possibile trovare una parte ancora più profonda in cui parecchie tubature scendono devono prendere un percorso ancora più interno alla terra, dovendo passare sotto il letto del Mississipi. Quando si giunge in questa parte tanto inesplorata, si entra in un mondo a parte, un regno fatto da leggende metropolitane.

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Jack arrivò nei pressi del rifugio del suo sire. Il rifugio consisteva in una cavità scavata nella roccia e poi arredata con il tempo fino a diventare qualcosa di "accogliente", se così si poteva definire. Quando il Nosferatu bussò alla porta tutto ciò che si sentì dall'interno fu una sorta di ringhio rauco e baritonale che doveva sembrare un "avanti" ma che in realtà avrebbe fatto raggelare il sangue del più temerario tra i mortali. Ovviamente non incuteva alcun tipo di timore in Jack che conosceva il suo Sire e oramai si era abituato al grado di disgusto misto a terrore che era solito incutere in tutti gli altri fratelli.

Entrando nel cuore del rifugio del Nosferatu Jack rimase ancora una volta colpito da come quel luogo era stato "arredato". Aveva già visto in passato parecchie volte quel rifugio e vi aveva riposato per un bel po' di tempo ma ogni volta che vi entrava restava sempre colpito. La stanza non era altro che una grotta scavata di forma più o meno circolare. Le pareti, come il pavimento, erano tutte di pietra dura anche se quelle del pavimento erano molto più levigate delle pietre di cui invece era composta tutta la stanza. Ammassati l'uno sull'altro c'erano poi una miriade di libri, incolonnati l'uno sull'altro come se fossero delle torri alte circa 3 metri l'una. Queste torri si snodavano sulla sinistra e sulla destra per circa 5 metri formando una sorta di corridoio che portava ad un piccolo spiazzo vicino alla parete finale del rifugio. In quello spiazzo, vi era una scrivania strapiena di fogli, foto, dossier di vario tipo sulla sinistra, mentre sulla destra vi era un catasto ordinato di DVD, CD, VHS e cassette registrate tutte catalogate ed etichettate per tipo. Inoltre, nello spazio angusto rimanente, vi era uno sgabello e una poltrona che rivolgeva lo schienale al corridoio dal quale Jack arrivò. Sulla poltrona, ad aspettarlo, c'era il suo sire.
Quando Jack lo raggiunse lui semplicemente prese vita, si alzò dalla poltrona e si palesò, alla luce dell'unica lampadina alogena, al suo Infante.

L'anziano si limitò ad allungare le mani verso il suo infante. Voleva chiaramente afferrare le sue in quel gesto semplice di saluto che era solito fargli. Non era un modo tipico di salutare per qualcuno dei giorni nostri ma Benjamin (Jack lo sapeva bene) aveva un bel po' di abitudini leggermente datate. Fece una smorfia alle parole del giovane Nosferatu, una smorfia che, in una dimensione parallela abitata da mostri orripilanti, poteva anche sembrare un sorriso. Poi semplicemente si voltò indicando lo sgabello al suo infante.

"Siediti..." sembrava un invito a mettersi comodo. Nonostante si fosse chiaramente premurato di non rispondere alla curiosità del suo infante. Non subito almeno. Una volta che Jack si accomodò anche lui si sedette sulla propria poltrona sgangherata (ma sicuramente più comoda dello sgabello) e avvicinò i polpastrelli di entrambe le mani ossute, purulente e dotate di unghie verdognole molto lunghe e acuminate. Gli occhi (di cui uno lesionato da una ferita) si posarono su Jack con calma. "...sei con me da un bel po' di tempo, figlio mio. Hai disciplinato la mente in modo che non ti abbandonasse una volta che fosti colpito dalla maledizione di Nosferatu! Hai imparato cosa significa essere ciò che siamo, hai saputo apprendere le fondamenta sui poteri che Caino ci donò..." si prese una pausa abbastanza lunga, assottigliando gli occhi su Jack come se lo stesse studiando. Le mani ancora congiunte, come se meditasse "...Ti senti pronto?"

Gli occhi del Sire si posarono su quelli dell'infante, un ghigno sul volto orripilante era quello che, nelle persone normali, si poteva considerare un sorriso di lieve divertimento. Pochi attimi e il Vampiro dischiuse le labbra e parlò. "Si vede che sei giovane figlio mio, la tua impazienza è effige della tua mortalità ancora radicata dentro di te. Quando dentro di te raggiungerai la convinzione reale, della tua immortalità... allora il tempo assumerà la giusta dimensione." E quella mostruosità parlava, ma si vedeva perfettamente che possedeva una certa cultura e una certa esperienza. Sospirò voltando gli occhi e posandoli su un angolo buio della stanza che continuò a guardare tranquillamente. Dopo molti istanti sembrò ridestarsi e si voltò nuovamente verso il suo infante.
"Devi sapere che un bel po' di tempo fa stavo imparando come utilizzare le nuove tecnologie a disposizione dell'umanità. Mi stavo concentrando sui personal computer dei quali avevo dedotto l'importanza nella vita di un Fratello moderno. Mi stavo specializzando nell'utilizzo della rete (allora neonata) internet per ricavare informazioni utili... quando commisi un piccolo errore nell'uscire dai server privati di un'azienda siderurgica di cui mi servivano alcuni dati sensibili. Non avevo chiuso tutti gli accessi!" spiegò con calma, si vedeva che era tranquillo, spiegava come se non ci fosse un alba ad aspettarlo tra qualche ora. "Mi indebitai con un giovane Ventrue. La sua giovinezza lo rendeva più esperto di me in quelle tecnologie e inoltre la sua disponibilità di risorse gli permisero di risolvere la faccenda senza troppe difficoltà!" Spiegò tranquillamente prima di continuare "Come avrai imparato, ormai... i debiti, nella società dei Fratelli, prima o poi si devono pagare!"

Il Sire Nosferatu guardò l'infante con il solito cipiglio paziente prima di annuire a quanto detto da lui. La sua flemma probabilmente avrebbe fatto infuriare qualsiasi altro Fratello, ma non Jack che conosceva troppo bene il suo sire per farsi irritare da tutto questo. Il Nosferatu inspirò profondamente, poi continuò a delineare il motivo per cui il suo Infante si trovava qui questa notte "A suo tempo, quando chiesi a questo giovane Ventrue di tirarmi fuori dai guai credevo che nel tempo questo... pivello, avrebbe fatto qualche passo falso... qualcosa di poco conto che gli avrei dovuto risolvere. Invece quei dannati Sangue Blu sanno bene come giocare le loro carte. Il Ventrue ha sempre evitato di riscuotere il suo debito risolvendosi da solo le piccole beghe della vita di ogni vampiro!" Il Nosferatu sembrò meditare un attimo "Oh, ha commesso uno o due passi falsi ma ha potuto sempre invocare il diritto d'ausilio dei Sangue Blu. In pratica se un Sangue Blu è in pericolo e richiede l'aiuto di un confratello allora il Ventrue a cui è stato richiesto l'aiuto non può fare a meno di aiutare il Fratello in difficoltà..." alza mano come se tutto quello fosse poco importante ma Jack poté riscoprire ancora una volta quanto erano profonde le conoscenze di Benjamin. ll Sire si soffermò un attimo, aggrottò la fronte e poi continuò verso l'infante "E' proprio questo il punto, figlio mio... il tempo passa ma questo Ventrue non accenna a voler riscuotere il suo debito verso di me e il mio timore è che un giorno... quando verrà il momento. Il prezzo da pagare sarà troppo alto!" poi tornò in silenzio. Occhi al suo infante come se tentasse di capire fino a che punto Jack avesse capito la situazione.

Il Sire di Jack sembrava tremendamente tranquillo e ascoltò il dire del suo Infante con attenzione. Scosse leggermente il capo alla sua obiezione prima di dissipare i dubbi del giovane Nosferatu "In realtà la situazione dei Ventrue in città non è propriamente delle più rosee e questo significa che il nostro amico... sarà davvero molto restio a cercare l'aiuto dei Confratelli con il rischio di aizzarsi contro le loro ire." borbottò il Sire con quello che sembrava un sorriso. Annuì poi brevemente prima di continuare "Certo che sono a conoscenza del suo punto debole... e quale poteva essere il punto debole di un Sangue Blu se non il suo portafogli? Il nostro amico, sta imbastendo da un po' di tempo delle trattative per acquistare una piccola catena di tavole calde che, ho il sospetto, vorrà utilizzare per il riciclaggio del suo denaro sporco. La cosa divertente è che il Ventrue non può arrivare direttamente al capo dell'azienda, dominarlo e ottenere quello che vuole perché in realtà il consiglio d'amministrazione è composto da troppe persone e, oltre tutto, si trova all'estero in territori dai quali sa bene che è meglio tenersi lontani." si prese un attimo per riordinare le idee, poi continuò "Solo ultimamente, il nostro amico è riuscito a trovare il punto debole da colpire... l'ingranaggio da oliare, insomma... non so se mi capisci!" borbottò verso il suo infante piegandosi leggermente in avanti "E' un mortale, uno che è immischiato nella politica di New Orleans da un po' e potrebbe facilmente aiutarlo nella contrattazione con questa società..." spiegò mantenendosi sempre sul vago prima di continuare "Presto, il nostro amico Ventrue donerà una bella quantità di denaro a questo politico che, in cambio, farà carte false per avvantaggiarlo nella corsa all'acquisizione delle tavole calde. Mi segui?"

Il Sire di Jack lo guardò a lungo, con quegli occhi acquosi e disgustosi che sembravano sondarti l'anima. Restò un bel po' in silenzio dopo la domanda di Jack e solo quando lo ritenne necessario dischiuse le labbra mentre il capo si muoveva in un breve accenno "Vediamo... trovare il modo di bloccare la somma di denaro che il Ventrue ha preparato per questo Politico di New Orleans non è abbastanza. Dopotutto se anche il denaro non dovesse arrivare a destinazione il Ventrue potrebbe sempre decidere che è troppo stanco di giocare cercare il Politico, dominarlo e ottenere in questo modo comunque quello che vuole..." attese qualche istante poi proseguì "Inoltre, eliminare il politico non metterebbe in condizione il Ventrue di venire a chiedermi un favore... rallenterebbe solo i suoi piani. Quello che faremo noi è "registrare" lo scambio di denaro che avverrà, accumulare prove sull'illecito e passarle da fonte non rintracciabile alla polizia... Una volta che le cose arriveranno al Distretto allora li ci saranno alcune persone che faranno in modo che l'indagine resti per un po' nel limbo della burocrazia... a quel punto il nostro Ventrue si farà avanti dal momento che sa bene quanto sono influente sulla polizia locale e io potrò tranquillamente risolvere il suo piccolo problema con la legge!"