Villa Mc Gregor

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  1. Irya
     
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    Avevo giusto preso in mano il pennello e stavo lasciando liberare la mia arte quando la donna si alzô dal letto e nel giro di pochi secondi si stava già allontanando dalla stanza. Rimasi per qualche secondo con il pennello sollevato guardando l'altra stupita. Scosse poi la testa e torno a guardare l'altro, posando il pennello e la tavolozza sul cavalletto.

    CITAZIONE
    Tipetto strano la ragazza... molto strano... non trovate?

    particolare, non c'è dubbio. La sua particolarità aumenta esponenzialmente il suo fascino e la sua surreale bellezza.
    Queste parole furon dette ancor con l'espressione di chi non comprende del tutto ciò che stava accadendo.
    Squadrai Alexander poi per un paio di volte
    vi pesa che lei se ne sia andata, vero?
    Chiesi quindi, delusa dalla poca attenzione che avevo ricevuto da quello che era il mio obbiettivo fin dall'inizio. Nonostante tutto mi trattenevo dall'usare le mie capacità su di lui, almeno per ora; volevo capire prima chi avevo davanti. Fratello o umano? Questo era il dubbio amletico.
     
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  2. Alexander Van Hallen
     
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    Alle parole della Contessa la mia attenzione non andò tanto a lei quanto al modo in cui mi stavo sentendo.
    Realizzai la stranezza del mio comportamento, come se la foschia che mi aveva annebbiato la mente da quando avevo incontrato Claire fosse di colpo svanita.
    Probabilmente molti altri si sarebbero interrogati a lungo per capire cosa gli fosse preso. A me invece a farmi un'idea seppur vaga dell'accaduto ci volle ben poco. In fondo mi era già capitato spesso in passato di essere vittima dell'ascendente, senza contare che ero abbastanza esperto nel suo utilizzo anche io.

    Ma se ero davvero sotto l'effetto di qualche strano potere allora anche Claire era una creatura sovrannaturale. Ed ero stato cosi stupido da non controllare. Per qualche assurdo motivo, forse a causa del mio annebbiamento, non mi ero degnato di provare quantomeno a gettare un'occhio alla sua aura. Chissà, in ogni caso, cosa voleva da me.

    Dopo un paio di secondi di silenzio spesi a guardarmi intorno le risposi, tornando con gli occhi su di lei, esibendo un sorriso rilassato.

    La bellezza non è che un effimero e fuggente miraggio Contessa. Per quanto bella, una scatola rimane sempre una scatola.

    Nonostante la situazione non ero in imbarazzo, e lo mostrai palesemente lasciandomi andare sdraiato sul suo letto. Quasi stiracchiandomi.

    L'attesa del piacere è essa stessa il piacere...
    Borbottai tra me e me. Quella frase per qualche motivo mi aveva palesemente urtato.

    In realtà no... o meglio, l'ho portata con piacere.. ma ora che se ne è andata mi sento meglio.

    Mi risollevai seduto sul letto.

    Mi dispiace, volevo proporvi una modella degna di tale nome per la vostra opera, ma devo aver fatto il passo troppo lungo.
     
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  3. Irya
     
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    CITAZIONE
    La bellezza non è che un effimero e fuggente miraggio Contessa. Per quanto bella, una scatola rimane sempre una scatola.

    ecco perché sta all'arte catturar la labile bellezza e renderla immortale dissi sorridendo.

    Osservai l'altro rilassarsi sul mio giaciglio e gli puntai gli occhi addosso, sistemandomi gli occhiali sul naso con un gesto automatico

    CITAZIONE
    mi dispiace, volevo proporvi una modella degna di tale nome per la vostra opera, ma devo aver fatto il passo troppo lungo.

    A quelle parole mi alzai e mi avviai verso il letto, arrivando al lato di questo ed accucciandomi per arrivare a guardar lui a poca distanza

    non mi serve lei questa notte Alexander, che se ne vada pure. Io voglio te.

    Ed allungai la mano destra verso il suo viso, sfiorandolo se mi fosse stato concesso, la voce bassa e sinuosa come un serpente tentatore. Lo guardavo con quella strana luce negli occhi, mentre il fuoco dell'arte iniziava a farsi sentire in me. Lui sarebbe stato la mia musa, lui era la mia fonte di bellezza quella notte. Lui desideravo e nessun altro.
     
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  4. Alexander Van Hallen
     
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    Eravamo soli, e la situazione si era fatta decisamente particolare.

    Avevo ancora in mente mille domande su Claire e sul suo comportamento, ma non potevo pensarci adesso. Avevo un probabile vampiro in caccia che mi sfiorava il viso, ed era sicuramente una faccenda di cui dovevo occuparmi subito.

    Ricambiai il suo gesto di affetto, allungando una mano verso di lei e carezzandole il viso dolcemente.
    Poi le sussurrai all'orecchio, in modo che quanto detto fosse appena percettibile.

    Dimmi Saphiria... è alla Rosa che appartengono le tue grazie?
    Poi l'accento di quella frase in modo molto marcato sulla rosa. Se come pensavo avevo davanti una Toreador avrebbe certamente capito.
    In caso contrario probabilmente avrei dovuto inventarmi qualcosa in fretta.

    Terminai ritraendomi di qualche centimetro e sfoggiando un sorrisetto quasi strafottente, come a dire "volevi far fesso proprio me?".
     
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  5. Irya
     
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    Quando lui allungó la sua mano verso di me fui convinta di averlo in pugno, ma alle sue parole tutto crolló.

    "Maledizione, perché Richard non mi ha ancora insegnato a visualizzar le auree?"

    Pensai tra me e me mentre immobile fissai l'altro per qualche secondo.
    Poi mi alzai bruscamente voltandogli le spalle.
    Chi mi trovavo di fronte? Un fratello? Un ghoul? Beh l'avrei scoperto a breve
    la rosa è il fiore sotto la quale la mia arte milita e vive per l'eternità
    Poi mi voltai, l'espressione del tutto mutata
    e tu, chi sei tu, Alexander?
    Queste furono le mie ultime parole
     
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  6. Alexander Van Hallen
     
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    Passai rapidamente dall'espressione rilassata e divertita che avevo ad una più seria ed impostata, alzandomi dal letto e muovendo lentamente un paio di passi verso la contessa.

    CITAZIONE
    e tu, chi sei tu, Alexander?

    Rimasi ad un paio di metri da lei. Accennai un inchino presentandomi, tornando a parlare in perfetto italiano.

    Alexander Van Hallen, sorella.

    Tornai a guardarla, stavolta con fare indagatore.
    Molto probabilmente il divertimento era finito, avevamo tutti giocato fino a quel momento, ma adesso che ci eravamo rivelati, sarebbero cambiate molte dinamiche.

    Pensai che probabilmente dalla sua reazione non avesse capito chi io fossi fino a quel momento, e ciò significava che con molta probabilità avevo davanti una infante, o comunque qualcuno del mio livello più o meno.
    Difficilmente un'arpia si sarebbe fatta infinocchiare cosi facilmente, pensai.

    Da quanto siete a New Orleans?
    Chiesi quasi automaticamente, continuando a tenere il sorriso di prima, ma con tono abbastanza serio seppur rilassato.
     
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  7. Irya
     
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    Ebbi la conferma del suo esser un cainita quando mi definì con il termine Sorella.
    Ero da una lato innervosita di aver sprecato una notte di caccia, con la sete che iniziava a farsi sentire, ma dall'altro ero lieta di conoscer finalmente un fratello che non mi fosse presentato da Richard. In realtà in quegli anni passati a New Orleans ero uscita un gran poco dal mio rifugio e di immortali me avevo conosciuti giusto un paio.
    Mi avvicinai a lui di un passo ma poi mi fermai, un tantino indecisa sul da farsi. Se aveva chiesto conferma del mio esser immortale forse anche lui non era tanto antico, ma meglio esser cauti

    se contiamo gli anni per un cainita, pochi, se lo vediamo da un altro punto di vista, abbastanza questa fu la mia risposta alla sua domanda, poi aggiunsi
    quale clan ha il tuo immortal servizio Alexander? e rimasi ad attender risposta, anche se una idea potevo già averla.
     
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  8. Alexander Van Hallen
     
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    Mi lasciai andare con una breve e contenuta risata, poi proseguii.

    Vi ho chiamata sorella per un motivo. Condividiamo lo stesso sangue cara, non solo la stessa maledizione.

    Andai fugacemente con lo sguardo verso la porta della stanza.
    È davvero un peccato che Claire se ne sia andata. Ho come il presentimento che ora, a carte scoperte, il divertimento per stasera sia concluso. Eppure quando vi ho vista sedervi al mio tavolo non ho avuto dubbi che mi sarei divertito stanotte. Altrimenti vi avrei rivelato ben prima la mia natura, evitandovi una caccia infruttuosa..

    Poi tornai a guardare la contessa, negli occhi.
    Senza nulla togliervi, si intende. La vostra bellezza non ha nulla da invidiare a quella di Claire.

    Mossi un paio di passi verso di lei, lentamente, arrivando a pochi centimetri da lei.
    Poi, di nuovo, andai lentamente a carezzarle il viso, per poi soffermarmi a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli.

    La tua pelle è cosi morbida, e i tuoi capelli cosi setosi...
    Mantenni lo sguardo fisso nei suoi occhi, mentre esprimevo la mia ammirazione per lei.
     
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  9. Irya
     
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    CITAZIONE
    Vi ho chiamata sorella per un motivo. Condividiamo lo stesso sangue cara, non solo la stessa maledizione.

    immaginavo condividessimo lo stesso sangue, ma ne desideravo avere la conferma
    sorrisi dopo cotali parole per poi tornar in silenzio ascoltando di nuovo pronunciar il nome dell'altra, cosa che mi innervosì un poco, sentendomi di nuovo privata di attenzioni che dovevano essere mie.
    Quando lui però si avvicinó così tanto a me, mi sfiorò il viso e i capelli, io chiusi gli occhi e una sensazione strana mi si mosse dentro: il fuoco che mi ardeva dentro quando l'ispirazione tornava a farsi sentire nel mio corpo ormai morto si unì ad altro, un qualcosa che da tempo non sentivo. Ero giovane , forse troppo giovane e a volte le pulsioni della vecchia vita umana ancor si facevano sentire, soprattutto in situazioni particolari come questa. Le sue parole andarono a rimpolpare il mio ego, che turbinó insieme a tutto il resto.
    Riaprii quindi gli occhi l'espressione di nuovo mutata, allungando quindi la mano aperta e guantata sul suo petto, non curandomi del fatto che il mio tocco in se sarebbe potuto risultar fin troppo gelido anche per un non morto
    CITAZIONE
    È davvero un peccato che Claire se ne sia andata. Ho come il presentimento che ora, a carte scoperte, il divertimento per stasera sia concluso

    ne sei davvero sicuro?
    Chiesi quindi con aria divertita, un sorrisetto ed un espressione inquietante in volto, spingendolo indietro, ed avanzando quindi a mia volta, verso il letto.
     
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  10. Alexander Van Hallen
     
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    Non avevo idea di dove Saphiria volesse andare a parare, cosi mi limitai a sorriderle, assecondandola.

    Mi spingeva verso il letto, e la lasciai fare, in silenzio.
     
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  11. Irya
     
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    Ma cosa diavolo stavo facendo? Il mio corpo agiva da se, spinto da quel maledetto fuoco che mi ardeva dentro. Forse ero ancora troppo giovane per controllare del tutto me stessa, forse aveva ragione Richard, forse non ero ancora pronta. Era per quello che mi aveva tenuto in casa, lontano da tutti gli altri fratelli fino ad ora? Era perché temeva che perdessi il controllo? Mi stavo cacciando nei guai, lo sapevo benissimo, eppure sentivo che ciò che stavo facendo sarebbe stato in grado di risvegliare in me, almeno per quella notte, il fuoco dell'arte, permettendomi di dar vita ad una nuova celebrazione della bellezza.
    Lui mi lasció fare e io lo spinsi fino al bordo del letto, aumentando un tantino la spinta per fargli capire di sedersi. Dopo che lui si sedette su letto rimasi a guardarlo per qualche secondo, affascinata dalla sua imperfetta e selvaggia bellezza, che tanto mi aveva attirato al locale. Mentre stavo per tornare a muovermi la porta della mia camera si schiuse e sentii una voce che mi fece voltare il capo

    mia..... Mia signora che state facendo?
    Il dubbio e l'ansia nella voce della mia ghoul erano palesi

    chi ti ha detto di entrare e disturbarmi?
    Chiesi io furiosa, zittendola prima che dicesse altro
    i conti li facciamo dopo, ora vattene! dissi in modo talmente brusco e con un tono tanto irritato e furioso che lei sparì di corsa, lasciando la porta aperta.
    Scossi il capo innervosita e mi allontanai da Alexander per chiudere l'uscio della mia stanza, tornando quindi a fissarlo da li.
     
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  12. Alexander Van Hallen
     
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    A quel siparietto tornai a ridere, stavolta in modo piu divertito. Ero passato gia diverse volte per i guai causati da ghoul troppo gelosi per non trovare la scena divertente.

    Poi, vedendola fissarmi, tornai in silenzio a sostenere il suo sgjardo.
    Dove eravamo rimasti?

    Chiesi con tono a meta trail curioso e l'eccitato. Aveva acceso in mente qualcosa in piu della mera curiosita. Magari il divertimento non era ancora del tutto sfumato...
     
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  13. Irya
     
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    Lo sentii ridere e alzai un sopracciglio, la schiena appoggiata alla porta

    lo trovi buffo?
    chiesi con tono ben poco divertito io, ma poi la sua domanda e il suo tono mi fecero placar la rabbia mentre il mio animo maledetto tornava ad ardere.
    Sorrisi melense e avanzai fino a raggiungerlo, quindi, se lui me lo avesse concesso mi sarei seduta a cavalcioni sulle sue gambe e l'avrei fissato per qualche istante, il mio viso a pochi centimetri dal suo.

    ecco dove eravamo rimasti.. dissi io quasi in un sussurro, mettendogli le mani attorno al collo e baciandolo poi senza alcun pudore.
     
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  14. Alexander Van Hallen
     
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    Con molta probabilita, oserei dire certezza a quel punto, avevo davanti una toreador molto giovane, inesperta. Una ragazza che, ancora non avvezza alla non vita, sperava di ritrovare delle sensazioni perdute in qualcosa di forte.

    Bene o male tutti, soprattutto i toreador, arrivano a fare i conti nella non vita con il vuoto di emozioni, e chi ancora non ci ha sbattuto la testa si ostina con caparbieta a ricercare le stesse cose nella non vita. Almeno finche non realizza di non poterle piu riprovare.

    Nonostante non provassi l'ardore vivo dei mortali, il modo intrigante con cui Saphiria mi desiderava, fin dal primo minuto, mi appagava. Amavo essere amato, da sempre. La non vita non aveva cambiato questo aspetto di me. Percio, di nuovo, non mi sottrassi al suo gesto spudorato. Anzi, l'essere l'oggetto del desiderio di un mio pari non faceva che aumentare in me l'appagamento da adulazione.

    Ricambiai il suo bacio, mostrando di gradire il suo gesto. Le mie mani l'avvolsero sulla schiena quando si sedette su di me, per poi scivolare lentamente in basso fino ad afferrarle i fianchi mentre ci baciavamo.
    Infine la tirai a me con vigore, portando il suo corpo a contatto col mio.
     
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  15. Irya
     
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    Sapevo che nell'immortalità non avrei più provato ciò che provavo da umana, Richard me lo aveva ripetuto fin alla noia, ma sotto quel punto di vista non avevo ancora avuto modo di sperimentare la cosa. In passato l'unirmi agli uomini più svariati mi aveva permesso di creare opere favolose e speravo questo dettaglio non fosse andato perduto. Il bacio tra me e Alexander fu passionale e duraturo, ma la fiamma che avevo dentro non aumentó la sua intensità, non quanto speravo almeno. Ero comunque decisa ad andar fino in fondo, dovevo e volevo provare io stessa e verificare se davvero ero totalmente morta dentro, senza più una vera ispirazione. Terminato il bacio feci capire al cainita di sdraiarsi e io mi misi a gattoni su di lui, guardandolo in silenzio, i ciuffi liberi dalla acconciatura che gli solleticavano la faccia.
     
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169 replies since 8/10/2014, 14:35   1072 views
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