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SPOILER (clicca per visualizzare)Otto e Jerome: continuano da qui
abbandonando le strade della zona di Meraux per congiungersi con le più popolari zone nel Bywater, non è difficile per il ventriloquo e l'artista raggiungere il loco dove Otto è stato rapito. La sua caccia poteva avere forse un esito più fortuito, ma lo Snug Harbor Jazz mantiene ancora il suo fascino, e già da fuori i due fratelli possono sentire distintamente della musica raggiungere le loro orecchie.
C'è un modesto movimento di persone, non più di una dozzina, poste fuori e intente ai fatti loro. alcune intente a bere, altre più a rilassarsi con la musica che fuoriesce dalle porte semiaperte del locale.SPOILER (clicca per visualizzare)Ore: un quarto alla mezzanotte.
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<< Detesto il jazz. >> Sibila Zoobo, dopo essere sceso dalla Quattro, accompagnato da Jerome (e ovviamente da Otto), a pochi passi dallo Snug Harbor Jazz.
<< Ehi… guarda che sei stato tu a volere andare a caccia da queste parti quella sera! >>
<< Come se ci fosse un luogo in questa dannata città immune a tutto quel chiassoso strombazzare. Diamine… mi domando ancora per quale ragione la Piotrowski ci abbia trascinato qui. >>
Il simulato sguardo del pupazzo indugia per un attimo sul locale, dall’aspetto in realtà piuttosto intimo, informale e accogliente.
Inoltre – almeno da quanto il lunatico era venuto a sapere – qui allo Snug servono un’ottima birra: non che il tedesco se ne sarebbe scolate volentieri un paio, data la sua irreparabile condizione di non morto, ma una pinta di sangue caldo spillata da un ubriaco era per lui una bevuta, se non più gustosa, certamente più facile.
<< Al diavolo. Otto, da qui prosegui tu. >> Borbotta infine il calzino parlante. << Immersione rapida. >>
Il ventriloquo non se lo lascia dire due volte e repente infila la mano destra guantata nella marionetta-calzino dentro l’ampia tasca del trench.
Con la destra nel mentre l’uomo si liscia i baffi. L’espressione è assorta.
<< Uhm… lì… sì… proprio lì! >> Otto indica a Jerome il vicolo angusto e buio (se vogliamo lo stereotipo del “vicolo sul retro”) prossimo al locale.
Quindi se vorrà seguirlo, il cavaliere della luna condurrà il toreador in un punto che si trova circa a metà della stradina, fermandosi a qualche metro dai maleodoranti bidoni della spazzatura.
<< È stato qui… credo. Dove mi hanno preso, intendo. C’era un tizio… Zoobo lo aveva subito puntato e quello senza che lui avesse ancora fatto ricorso ai suoi controlli mentali… beh… diciamo che ci stava. Un po’ troppo in effetti: mai visto una vena sconosciuta tanto condiscendente. Sai… un po’ come in quei cartoni animati dove l’innocente animale di turno… il topolino o l’uccellino è così svampito da condirsi da solo col sale mentre il gatto se la ride e se lo cucina in pentola… non so se ho reso l’idea. >>
Una breve pausa e infine il ventriloquo ammette: << Beh… questo finché non mi hanno impalettato. Davvero una butta esperienza qui… non c’è che dire. Chiederò ad Ambrogio di scrivere col suo cellulare una recensione assai critica su questo locale. >>
Assicuratosi che non ci siano osservatori indiscreti nei paraggi, forse usando gli occhi di Otto come “periscopio”, Zoobo riemerge dalla tasca dell’impermeabile, per rivolgersi prima al ventriloquo e poi a Jerome: << Otto, verifica se nei dintorni sono presenti dispositivi di registrazione video: telecamere a circuito chiuso dei locali, per il controllo del traffico stradale o dei bancomat. Per queste ultime la faccenda si complicherebbe, ma quella Rebecca sembra sapere il fatto suo in merito o almeno così dichiara. Jerome… >> Il tono di Zoobo è sempre irrimediabilmente autoritario, ma quando si rivolge all’artista, lo fa certamente in modo assai meno dispotico che con Otto, che in verità non tratta molto diversamente da Ambrogio: probabilmente considerando uno un autista su quattro ruote e l’altro su due gambe. << …credi di poter ricorrere al tuo fascino per porre qualche domanda discreta al personale del locale? È oltremodo improbabile che qualcuno possa aver assistito al rapimento, ma è altrettanto vero che i nostri rapitori e in particolare la donna non era gente che poteva passare poi così inosservata. Magari qualcuno ricorda un viso, una frase inconsueta o un qualche altro particolare che per quanto insignificante, potrebbe tornarci utile. >>SPOILER (clicca per visualizzare)Otto poi dal vicolo si muoverebbe in un breve giro d’esplorazione intorno al locale, per capire:
1) se ci sono sistemi di videosorveglianza di qualche tipo
2) dove verosimilmente (e alla luce di quel poco che ricorda della sera del rapimento) sarebbe potuto essere stato lasciato parcheggiato il camion sul quale è stato caricato.
Poi mi viene un dubbio: il tizio che Otto ricorda e che con ogni probabilità ha funto da esca… poi il mio personaggio lo ha rivisto? Era uno dei tizi presenti sul camion? E se non lo era, Otto si ricorda la sua faccia abbastanza da poterne ricavare con l’aiuto di Jerome un identikit?. -
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Ah, il jazz. C'era forse qualcosa di più sorprendente e istintivo nel campo della musica? E la cosa più sorprendente di quella forma d'arte, era che riusciva a mutare senza mai risultare ridondante e banale, contaminando qualunque altro genere. Persino mostri sacri come i Radiohead, i National e Lauryn Hill avevano attinto a piene mani da quella fonte inesauribile di sorprese. Fusion, nu jazz, anima, cool, acid... quante diramazioni, quante affascinanti ramificazioni.
E sovente l'artista ne rimaneva abbagliato a tal punto da percepire quello strano piacere catatonico, seppur più fievole, che solitamente provava solo guardando un'opera d'arte.
Avesse potuto, avrebbe passato il resto della nottata a viaggiare con la mente, trasportato da quelle note, pensò Jerome.
Fu la voce di Zoobo a destarlo dal quel momento di piacere.
Certamente Zoobo. E ti dirò di più: lo farò con piacere, se questo mi permetterà di godermi più a lungo queste soavi vibrazioni., rispose alzando gli occhi al cielo e allargando le braccia. Poi guardò Otto: Sei stato fortunato ad essere rapito proprio qui, amico mio.
Si, il dannato era stranamente felice.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)2021-08-20 06:46:42 Jerome rolls 4 dice to Sthendhal 1,9,2,10,9 [2 successes]
2021-08-20 06:46:20 Otto/Zoobo rolls 7 dice to percezione+investigare (Diff 8) 10,9,2,3,7, 7,9,8 [4 successes]
per quanto riguarda il tipo che ti ha tratto in trappola: Sì, era uno di quelli che ha portato Julius alla sua gabbia quando il camion si è fermato. Potresti farne un più che discreto identikit, sebbene fosse un volto abbastanza anonimo senza tratti distintivi evidenti.
Le suggestive e bellissime note di strumenti e suoni non distrassero eccessivamente il toreador, che potè comunque godere della musica -forse unica forma d'arte non distorta dal suo sguardo maledetto- ma senza rimanerne schiavo.
Nel frattempo, un rapido giro dello sguardo di Otto, potè denotare un paio di cose.
La presenza di un paio di telecamere di sorveglianza poteva sembrare una nota positiva, ma nessuna delle due era puntata al luogo del rapimento, anzi. Senza accorgersene, il malkavo e il suo accompagnatore si erano fatti attrarre nell'angolo cieco più palese della zona esterna.
Col senno di poi una leggerezza, a cui probabilmente non sarebbe mai più cascato.
Invece con sua grande sorpresa, Otto non intravide posti immediati nella quale potesse essere possibile parcheggiare un camion delle dimensioni che erano la sua cella.
Sforzandosi con la memoria poteva ricordare che il suo corpo, inerte e paralizzato, era stato trasportato di tutta fretta per qualche minuto verso la sua "cella". e facendo una veloce botta di conti, poteva collocare il camion due strade più in la, ove poteva vedere una ben più ampia corsia ove poteva sostare una macchina di tali dimensioni.
Osservando all'interno del locale, il Degenerato Jerome potè notare un gruppo leggermente più nutrito di persone intente ad ascoltare un piccolo terzetto di Sax-Violoncello-voce.
Una cameriera scivolava per l'esigua saletta recuperando vuoti e poggiandoli sul vassoio, mentre oltre il bancone un barista si dedicava ai pochi clienti non ancora serviti.. -
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Mentre Jerome indaga all’interno del locale alla ricerca di potenziali testimoni, Otto Von Braun ne percorre il perimetro. Per quanto Zoobo non perda occasione di dichiarare quanto detesti la musica jazz (il dispotico pupazzo è certamente più tipo da Wagner) al ventriloquo quelle note di accompagnamento che fuoriescono dallo Snug Harbor Jazz davvero non dispiacciono: quantomeno contribuiscono a quella suggestione da vecchio film poliziesco che Otto ha voluto creare con il look noir e retro di quella notte.
Studiando il sistema di sorveglianza del locale, Von Braun non manca di prendersela con sé stesso per l’imprudenza commessa: farsi trascinare nell’unica zona cieca del vicolo.
“Ma è stato propriamente un errore di imprudenza?” Si trova quindi a riflettere il lunatico. “Quello era il punto perfetto per il predatore… Chi avrebbe potuto sospettare che quella notte sarei stato preda?” Il Cavaliere della Luna indugia su questi pensieri e sulle parole dell’immortale (sebbene in un’accezione molto diversa da quella intesa fra cainiti) Johann Wolfgang von Goethe che ricordava come qualsiasi uomo sia chiamato di volta in volta a recitare solo due possibili ruoli: il martello o l’incudine. Indugia… finché Zoobo, la parte della sua mente divisa più pragmatica e meno propensa a perdersi sul viale dei ricordi, lo richiama con la consueta durezza al tempo presente: << Otto, sveglia! Allora, lo hai notato? >>
<< Uhm… cosa c’è? >>
<< Cosa non c’è. >>
<< Un chiosco di currywurst? >>
<< No, decerebrato. Un posto dove parcheggiare un veicolo delle dimensioni del camion sul quale siamo stati caricati. >>
<< Non chiamarmi in quel modo! Pare alludere a qualcosa di offensivo! >>
<< Le mie scuse Otto: non intendevo alludere. >> Replica con ironia tutt’altro che velata Zoobo, per poi spiegare: << Devono averci trascinato di peso e dubito che lo abbiano fatto per mezza New Orleans. Proseguiamo oltre… >>
Così, lavorando un po’ per logica e un po’ per memoria, il lunatico si spinge per due vie oltre a quella, raggiungendo infine la corsia di una più ampia strada dove ben più verosimilmente i rapitori avrebbero potuto lasciare il camion fermo in sosta.SPOILER (clicca per visualizzare)Ricorrendo all’occorrenza all’auspicio, Otto raggiunta la strada ripeterebbe più o meno l’operazione precedentemente svolta: cercherebbe di capire se una qualche telecamera pubblica o privata sia puntata in strada e potrebbe aver ripreso il veicolo e i rapitori.
Otto poi si appunterebbe il nome della strada e il numero civico più prossimo al punto nel quale più verosimilmente il mezzo potrebbe essere stato lasciato in sosta.. -
.SPOILER (click to view)mi dirigerei al bancone del barman. Serve una qualche introduzione da parte del master o aziono?.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Aziona pure!
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L'artista tormentato varco' la soglia del locale con passo leggero, guidato dalle note del trio che vi suonava all'interno.
L'ambiente era semplice e intimo, decisamente adatto allo scopo e non sembrava subire troppo la maledizione del cainita, tolta qualche ragnatela di troppo e alcune crepe qua e là. Le mura con mattoni a vista erano illuminate da luci calde che davano quel tocco in più all'atmosfera.
Fu alquanto suggestivo assistere all'esibizione: tre eleganti cadaveri suonavano i loro strumenti con passione e vigore, facendo vibrare ogni singola nota attraverso la loro piccola anima e facendosi beffa dell'angoscia del mondo che li ospitava.
Il sassofonista portava un cappello a cilindro e degli occhiali a lenti gialle dalla forma bizzarra e faceva danzare le sue dita scuoiate sui tasti con grande maestria. La violoncellista era meno eclettica in quanto ad abbigliamento e la grazia con la quale utilizzava il suo strumento impolverato era controbilanciata dal sordido orrore che sprigionava la sua pelle innaturalmente nera come la pece. La cantante doveva essere una bella donna agli occhi dei mortali: giovane, sguardo provocante e intelligente, fisico asciutto e voce suadente. Il fatto che le sue carni fossero totalmente avvizzite e corrotte, non le faceva certamente onore. Ma erano dannatamente bravi e sicuri dei loro mezzi e anche i numerosi spettatori stipati all'interno del locale, sembrava apprezzassero l'esibizione.
Incredibile come la sua vista gli avesse offerto un così fulgido esempio di "arte che sfida la sorte".
Si permise di assistere allo spettacolo per qualche minuto, dopodiché si diresse al bancone tarlato e segnato dal passare del tempo, dietro al quale si stava adoperando un barman. I suoi occhi ancora non riuscivano a scorgere il lato mortifero dell'uomo e la cosa lo incuriosi' alquanto.
Mi scusi irruppe il vampiro, richiamando la sua attenzionePosso farle un paio di domande?. -
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Raggiungere la strada dove era possibile parcheggiare il Mezzo fu' non difficile per Otto. un po' per memoria fisica, e un po' per esclusione il vampiro e la sua mente suddivisa avevano inquadrato la strada più vicina possibile. Trovare però il punto esatto del parcheggio si rivelò un po' più difficile.
Aveva ridotto la sua scelta possibile a una sola corsia, quella che puntava verso la zona industriale esterna e non verso il centro cittadino (difficile con un autoarticolato) e poteva -senza allontanarsi troppo - circoscrivere l'area in una cinquantina di metri dal punto in cui era sbucato.
Ma niente di più.
Una telecamera di strada, malamente celata da un semaforo, ora era ridotta a un mucchio di rottami accartocciato appeso malamente sul metallo. Vandali o cacciatori paranoici che fossero, l'avevano distrutta.
Il barman addocchiò Jerome guardandolo un po' perplesso. il suo abbigliamento goth era quantomeno stonato rispetto all'aria classica e anche abbastanza casual del resto del locale. ...ehm... dipende? immagino che se ordina qualcosa potremmo parlare un po'. che le porto? concluse, con un vago ammicco gentile.. -
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Il lunatico non era particolarmente soddisfatto dei risultati della propria ricerca circa la ricostruzione degli spostamenti del fatidico camion nella notte del rapimento, ma d’altro canto riteneva di non potersi spingere oltre in quella direzione… o quasi.
L’unica alternativa ad un occhio elettronico, restava quello più inaffidabile di un umano: la strada che analogamente stava seguendo Jerome all’interno del locale.
In verità Von Braun non si era comunque illuso di trovare qui una pista davvero utile alla loro indagine: si era recato nel luogo del suo rapimento più in ottemperanza con le direttive della Lancia e di Julius che ora ne faceva le veci, piuttosto che spinto dalla genuina convinzione di poter scovare una traccia, che anche se poi trovata davvero con ogni probabilità li avrebbe ricondotti solo al gruppo di rapitori morti nell’incidente stradale...
Tuttavia, un po’ per fare un ultimo pigro tentativo e un po’ per unire l’utile col “dilettevole”, Otto von Braun opta per un’ultima deviazione, prima di fare ritorno dall’artista certamente ancora preso con la sua indagine all’interno del locale.
Cercherà lungo quella strada un negozio che venda macchine fotografiche: nello specifico proverà a ad acquistare una Polaroid (da alcuni anni tornata in auge) che gli consentirà successivamente di scattare delle istantanee. Nel mentre rivolgerebbe ai negozianti del posto alcune domande buttate lì con l’idea di essere quasi casuali. Il denominatore comune di questi quesiti resterebbe il camion. Il lunatico ben conosce la disposizione umana a ignorare ciò che non percepisce come un proprio problema ed è sul “fattore fastidio” che dunque punta prevalentemente: un grosso camion fermo in sosta lungo una strada nel cuore di New Orleans non solo dovrebbe dare nell’occhio, ma potrebbe costituire una seccatura per gli esercenti locali, sia dal punto di vista logistico che commerciale.SPOILER (clicca per visualizzare)Fatto quest’ultimo tentativo e sperando di riuscire a procurarsi la polaroid, Otto farebbe dunque ritorno da Jerome.. -
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Jerome non rimase stupito dalla richiesta del barman e lanciò un'occhiata al menu poggiato sul bancone. Era un foglio di carta macchiato e sbrindellato, ma i cocktail presenti erano tanti, molti dei quali non aveva mai sentito nemmeno nominare. Prendo un Bloody Mary, grazie. rispose prontamente.
Per quanto l'artista si sforzasse, non riusciva a cogliere alcun macabro dettaglio nell'uomo, tanto che comincio a domandarsi se non fosse una strana anomalia. Sicuramente, sotto a quei vestiti logori celera' qualche orrida sorpresa, si disse.
Si accomodo' su uno sgabello a portata di mano e attese la sua inutile bevanda alcolica. Intanto nella sua testa, comincio' a decidere quali parole usare, s nza dimenticarsi di concedere un orecchio al fenomenale trio.. -
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Sebbene non al massimo della convinzione, il duo di Otto e Zoobo non perse tempo in quisquiglie. Certo, trovare un negozio di macchine fotografiche aperto alla tarda notte poteva essere insolito, ma la mente duale del Von Braun venne baciata dalla fortuna. Sulla strada vi era un tronfio minimarket h24, che al suo interno vendeva macchine e cellulari di categoria usa e getta. SPOILER (clicca per visualizzare)@Otto: mi fermo un attimo perchè non sono sicuro di aver capito a che cosa stai puntando quindi ti chiedo un attimo di digressione. Fai conto che con 50 dollari hai una macchinetta scrausa per istantanee la trovi.
Il barista non fece una piega. prese l'ordine di Jerome, lo preparò con diligenza e lo posizionò con gesti pratici e risoluti davanti al Toreador (che più che odorarlo non avrebbe potuto). Sono cinque dollari prego. tagliò l'uomo. a questo punto... che altro posso fare per voi?. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)In vista della prossima visita all'hangar, l'idea di Otto è quella di attrezzarsi per catturare quante più immagini del luogo, che poi eventualmente lui e Jerome fornirebbero a Claudius per la sua "rievocazione". Mi pare di ricordare (ma potrei sbagliarmi) che il fatato ha detto che avrebbe potuto lavorare su un'immagine. Per andare sul sicuro quindi il mio pg vorrebbe - oltre ai video e foto in formato digitale che realizzerebbero con i cellulari - procurarsi una polaroid per avere degli scatti in formato "cartaceo", dato che non ha idea di come "lavori" il sidhe.
L'idea della polaroid poi mi era parsa una metodologia più conforme all'approccio del mio attempato personaggio e in effetti credo che a tutt'oggi questa tecnologia obsoleta sia l'unica ad offrire il vantaggio di avere una fotografia immediata e che non può essere contraffatta: per me (e per il mio pg) il modo ideale per raccogliere prove per la Lancia.
Precisato ciò, l'idea era quella di fare un breve giretto lungo la via e mentre cerca la macchina fotografica, fare qualche domanda sul camion. Ne faccio un esempio qui sotto:
Otto infine riuscì a procurarsi quello che cercava: una vecchia Polaroid con tracolla che comprò per pochi dollari (curiosamente ciò che costarono di più furono le cartucce dei film che contevano tanto la pellicola quanto la batteria della macchina). Mentre il ventriloquo ne controllava l'obiettivo, poco prima dell'acquisto, si rivolse in tono discorsivo al negoziante: << Non sai da quanto tempo ne cercavo una... E pensare che sono passato in macchina per questa via giusto un paio di notti fa. Chissà perché non ho notato il tuo negozio... Uhm... Ora che ci penso ricordo un grosso camion parcheggiato in strada sulla corsia vicino al marciapiede. Nessuno che caricasse o scaricasse merci... così... semplicemente fermo lì! Ricordo che ho pensato "o il motore lo ha lasciato a piedi o il guidatore è davvero un cafone!". Insomma, chi lascerebbe un camion come quello qui in strada e se ne andrebbe per i fatti suoi? Ma anche tu lo ricordi magari? >>SPOILER (clicca per visualizzare)Nota a margine: fino ad ora Otto e Zoobo hanno dato a tutti del "tu", non tanto per un loro approccio informale: è che ho pensato che dato che parlano in lingua inglese, la distinzione fra dare del tu e del lei non esiste. Per convenzione in generale il "lei" lo si usa comunque? Non vorrei che magari in presenza di png di una certa importanza sociale la cosa si fraintendesse
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Jerome non aveva ordinato quel cocktail per un simpatico accostamento alla specie a cui apparteneva: lo aveva fatto perché quel particolare intruglio alcolico lo aveva sempre disgustato. Anzi: non lo aveva mai assaggiato durante la sua vita da mortale. Il solo pensiero, gli faceva venire i brividi. Ma innegabilmente tenere quel bicchiere rosso sangue tra le mani, aveva un qualcosa di ironico.
Lo fisso' a lungo e lo fece girare piu' volte per osservarlo meglio, poi richiamo' l'attenzione dell'uomo.
Mi stavo domandando se potesse aiutarmi: un paio di sere fa, e' scomparsa una persona in questo quartiere. Le dirò di più: e' stata sequestrata proprio davanti al suo locale. fece puntando un dito verso l'uscita. La cosa è finita bene, non si preoccupi. Nessuna indagine, nessuna chiamata alla polizia. Si è trattato solo di uno stupido scherzo. Tuttavia il malcapitato sequestrato non l'ha presa bene: vorrebbe sapere come è avvenuto il fatto e restituire il favore agli autori dello spiacevole episodio. Posò il bicchiere sul tavolo: durante quegli istanti, si era ben guardato di non portarlo vicino al naso. Si voltò un istante verso il trio per poi rigirarsi e fissare bene negli occhi il suo interlocutore. Non le voglio certamente chiedere di visionare le eventuali riprese delle telecamere per un tale avvenimento, ma mi stavo domandando se per caso lei non avesse notato qualcosa. Qualche movimento insolito ad esempio. Detto ciò ritirò il busto all'indietro e sciolse le spalle, tornando a giocare con il bicchiere e mostrando un sereno sorriso incuriosito.SPOILER (click to view)Attivo auspex 2 lettura aura.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Otto: Sebbene l'inglese non abbia il "lei" come conformazione linguistica, noi ci basiamo sulle regole di italiano. quindi quando parli con il principe, meglio switchare
comunque:
2021-08-26 02:39:34 Commesso rolls 3 dice to Memoria 7,3,4 [1 success]
L'uomo dietro al bancone ascoltò Otto con la verve di una persona incastrata in un turno serale di otto ore: poca. Ma dal momento che probabilmente erano le uniche due chiacchiere che aveva fatto nelle ultime ore, non cedette alla scontrosità dell'insonnia ma finse un distaccato interesse.
uhm... ma certo, mi pare.
in effetti qualche notte fa è passato un grosso autoarticolato nei pressi. Lo so perchè era il mio turno. Si è fermato tipo qualche ora... anche se non so come abbia fatto a vedere quello e non lo store: era dall'altra parte della strada disse, indicando un punto nella zona già presunta dal duo di ventriloquo e pupazzo.SPOILER (clicca per visualizzare)2021-08-26 02:44:02 Jerome rolls 6 dice to auspex 2 (Diff 8) 7,10,9,9,1, 4 [2 successes]
2021-08-26 02:43:41 Jerome rolls 6 dice to Persuasione+espressività 9,2,5,3,5, 1 [failure]
Il barista oscillò da un primo stato di allarme (traidto dalla sua espressione perplessa) per poi subito calmarsi quando il discorso di Jerome virò lontano dalle implicazioni di un vero "rapimento".
La sua aura, una vibrante e viva prova della sua umanità, tradiva il colore verde chiaro: la primaria essenza della sua aperta diffidenza verso Jerome.
uhm...guardi, in realtà non è mi venga in mente niente... non c'era nulla di così insolito. Ma questo suo amico com'era fatto? se ha avuto problemi con qualche cliente magari non sono usciti dall'alterco, e quindi non abbiamo percepito granchè....
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