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oh, Baffo! disse la figura di fumo con tono bonario devi smettere di pensare a me come a un vampiro! a me non interessa nulla dei vostri giochi di potere o di debito.
Mi serviva una chiave, e tu eri perfetto!
Si avvicinò a Legrasse, mentre tentacoli di gas nero schioccavano per la stanza beh... certo... dal tuo punto di vista... ok! Ammetto che un po' ti ho usato ma... siamo onesti, dove lo trovavo uno con una reliquia necromantica in giro così?
Solo tu.SPOILER (clicca per visualizzare)2016-06-13 16:29:51 - John tira 6 dadi su Percezione + sotterfugio (difficoltà 7 con specializzazione) [3, 2, 7, 10, 7, 9] 5 successi
Gettando un occhio a Vincent e a Gerard, ammutoliti e confusi, John si assicurò di avere un riscontro, mentre questi parlava. E comunque so che potrebbe far piacere anche a te questa gita.
So che Vincent brama il potere... ma so che tu non sei da meno.
Pensa alle possibilità! ai poteri! alle informazioni che potresti assorbire passando UNA sola notte nel regno che per secoli è stato precluso alla stragrande maggioranza di voi!
Volteggiò su se stesso, osservando la stanza, mentre la sua indistinguibile figura sembrava lanciare occhiate di fuoco a tutto quello che componeva la stanza, all'alba nera, a Vincent, a Gerard e nondimeno a John, inconsapevole pedina di qualcosa che al momento ancora gli sfuggiva.
Il mio debito con Vincent? beh... mi ha liberato dalla mia prigionia. Inconsapevolmente, ma lo ha fatto. è stato lui a fornire la chiave della mia prigione a qualcuno che sapeva come usarla. e di questo gliene sarò sempre grato.
...molto obbligato... commentò aspramente Vincent. John in quel mentre ebbe la matematica certezza che fosse tutto vero, per quanto fumoso. Mancavano dei pezzi alla storia, e probabilmente era tutto parte di un disegno più grande anche del povero antiquario. Ma Vincent si trovava con le parole dell'entità.
Comunque... l'alba nera è il vostro tramite. Diciamo che fornisce la vostra permanenza qui. è un oggetto mistico in grado di coesistere allo stesso modo su entrambi i lati della vita.
Portatelo con voi e vedrete delle meraviglie!
La collana nel mentre aveva espanso i fili della sua montatura in modo innaturale, e ora sembravano comporre una lunga e sottile catena, che ricopriva il cordino al quale era precedentemente legata.
il Mondo dei morti offre tante di quelle possibilità per due menti storiche come le vostre che non oso nemmeno pensare a quanto potreste divenire oscenamente influenti... o potenti nel vero senso della parola.
Certo, vanno colte. E non garantisco che sia tutto un prato di rose e fiori ma... Vincent meritava l'occasione di guadagnare il potere. e tu... beh, la fortuna aiuta gli audaci? si dice così nel vostro tempo no?
Poi d'improvviso scattò in avanti, vomitando qualche parola in una lingua che John non capì, e senza alcun preavviso, si dissolse in un cenno di saluto.
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La figura di Morlock si era appena dissolta lasciando i due Ventrue e lo spettro Gerard soli nella "stanza" ma John non aveva quasi notato quella scena, preso com' era dalle immagini mirabolanti che cercavano di prendere confusamente forma nella sua testa.
Le parole dell' ombra avevano decisamente fatto breccia nell' avido "Baffo", scuotendone l' intero essere in uno di quei lampi di autoerotismo mentale in cui ci si vede seduti su di un trono in cima al mondo, tutti i problemi e le preoccupazioni spazzati via da quell' unica poderosa ventata d' opportunità che il predestinato, niente meno, deve solo allungar la mano e cogliere.
Durò diversi secondi ma si concluse in una sorta di sussulto o spasmo nervoso, ammesso che un cadavere potesse averne, che coinvolse tutto il tronco dello storico e gli fece percepire chiaramente il desiderio di non lasciarsi sfuggire un' occasione simile.
So che non posso fidarmi di quel Morlock. Uno che dice di non ragionare come un vampiro e afferma di elargire simili "doni" senza aspettative di retribuzione non è neanche da considerarsi un bugiardo. Per essere bugiardi bisogna essere astuti e quel tizio mi pare molto più che astuto.
Uno così non ha bisogno di mentire; ciò che ha volutamente omesso è più che sufficiente a determinare il suo vantaggio su di noi, su di me. Ora come ora non ho modo nemmeno di scegliere in completa libertà le mie mosse e non mi resta che seguire le sue direttive mettendomi in moto, prima che ci "sbraniamo vicendevolmente in preda alla sete". Il che potrebbe voler dire...
Riacquisita un' espressione meno pateticamente bramosa delle ricompense di quel viaggio, Legrasse cercò di esporre le proprie opinioni in merito ad alcune frasi pronunciate da Morlock, rimettendo ordine nelle proprie idee e sperandoc che gli altri due potessero riempire qualche spazio vuoto.
Morlock ha detto che aspettare ci porterebbe a "sbranarci" per la sete. Ne deduco che l' unico modo di uscire da questa situazione sia assecondare le sue proposte, per ora. Voi, Mr Dupree, sembrate conoscere molto su quel Morlock e vorrei mi deste qualche delucidazione sulle sue affermazioni riguardo il mio "classificarlo" come Cainita e la sua affermazione iniziale riguardo la sua identità di "impostore" che, se non ho frainteso, avrebbe sostituito il vero Morlock.
Chi è realmente colui che ha architettato questa "gita"?
Lasciò cadere la domanda come un pescatore lancia l' amo sperando di prendere un pesce.
Sono talmente tentato dalle ricompense promesse che quasi salterei dall' emozione ma temo sarebbe ineducato e troppo sincero, per i miei gusti.
In ogni caso, Gerard, temo che dovrà aiutarci a farci largo in questa dimensione, soprattutto se consideriamo le entità aggressive menzionate poco fa dal nostro ombroso benefattore.. -
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Passarono diversi secondi, prima che Vincent decise di muoversi dal suo muro e rimettersi a sedere sulla sedia della sua scrivania. il suo sguardo virò verso un portapenne e la sua ombra orrendamente torta, segno che anche lui aveva notato quel dettaglio.
Uno sguardo a Gerard. Titubante, forse tentennante, poi la domanda. Gerard, per favore; sincerati delle condizioni di Josh, mentre io aggiorno il quipresente.
L'incappucciato senza volto scattò istintivamente verso vincent, fluttuando a mezzo centimetro dal pavimento. si fermò davanti a lui e, facendo un cenno d'assenso quasi impercettibile, sorpassò John e si diresse verso l'altra stanza.
I ventrue rimasero soli, in silenzio per quelli che parvero anni interminabili. poi, sospirando, Vincent si mise a dialogare.
Vede, Legrasse... iniziò, con voce stanca, rassegnata Tempo fa mi è capitato di partecipare a un'asta. un'asta indetta da un occultista, che vendeva reperti di ogni tipo.
acquisii un pugnale da questo soggetto, sembrava un reperto antico ed interessante. tale reperto mi ha portato a conoscere Morlock.
o forse dovrei dire "ha portato Morlock a conoscere me".
Ridacchiò, mentre si passava una mano sulla testa Cercava il pugnale, sapeva a cosa serviva. Millantava che servisse a nutrire un'entità dell'umbra nota come "l'impostore", un falso dio che si faceva adorare dagli aztechi e che, nel falso nome di Qurtzalcoatl, si nutriva di anime sacrificate.
Questo almeno fino a quando gli atzechi non hanno cambiato le carte in tavola, e il serpetne piumato ha smesso di richiedere sacrifici umani. L'impostore ha fatto Dieta per 600 anni.
Almeno fino a quando Morlock... beh... Morlock lo ha nutrito. ha praticamente sacrificato la sua integrità mentale e il suo essere morlock per... beh per il potere.
Per farla breve, Pare che Morlock sia stato divorato quella sera, e che al suo posto ora cammini tra di noi... l'impostore. che anima i resti "Mortali" di Morlock come un burattinaio farebbe con un burattino.
Altra pausa, mentre dava un'occhiata all'alba nera. si rialzò, avvicinandosi alla stessa che non reagì. La prese delicatamente per la catenina, e tornò alla scrivania fissandola L'impostore è convinto che io lo abbia liberato... ed è in parte vero. perchè io ho fornito la chiave della sua libertà a Morlock. E per questo pare che voglia... sdebitarsi.
E la cosa più disarmante è che credo che sia solo questo, ciò che vuole.
Beninteso, non mi fido di lui ne conosco i limiti del suo potere. Magari tutto quello che ci darà potere qui fuori sarà un suo modo per averci come suoi schiavi o qualcosa del genere... non lo so. Però quando ci ho parlato sembrava diverso da... beh da noi.
Un ulteriore momento di pausa, poi aggiunse una conclusione Ho fatto qualche ricerca sull'alba nera, ma non ho trovato nulla. nemmeno in mitologia. e questo mi ha anche spaventato di più, perchè vuol dire che è qualcosa che l'impostore ha creato con le sue mani... o che comunque ha tenuto nascosto per seicento anni.
l'unica cosa che ho capito, un po' dalle parole di Morlock e un po' da quel minimo di informazioni racimolate, è che era programmata per attivarsi al tuo ingresso... o meglio, all'ingresso di quella. indicando la collana di perle nelle mani di John.. -
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Per la prima volta dal suo ingresso in quel negozio, John riuscì a costruirsi una base solida dalla quale poter iniziare una ricostruzione sensata degli ultimi eventi, anche se l' ultima frase di Vincent, pur confermando l' ipotesi iniziale formulata dallo storico riguardo il collegamento diretto fra i due manufatti in loro possesso, ebbe un peso tale da mettere in discussione buona parte delle deduzioni cui il Ventrue era giunto in seguito agli eventi di diversi mesi prima.
Nonostante avessi prefigurato un simile scenario, certo non immaginavo che un' entità come l' Impostore fosse coinvolta...
A questo punto è meglio mettere di più in tavola. Con le dovute precauzioni, s' intende...
Le culture mesoamericane sono estremamente complesse, riguardo le cronache mitologiche. Quetzalcoatl stesse viene collegato a diverse vicende sia cosmogoniche - e cioè riguardanti l' origine del kosmos, vale a dire il mondo inteso come sistema ordinato e armonico - che legate ad un insieme di fatti pseudo-storici similmente a quanto accade con le cronache norrene o quelle greche.
Ad esempio, pare che il gemello di Quetzalcoatl, secondo la tradizione azteca di cui siamo a conoscenza, fosse chiamato Tezcatlipoca Nero poiché gli dei principali della tradizione erano i quattro Tezcatlipocas, corrispondenti ai quattro punti cardinali e Quetzalcoatl stesso era il Tezcatlipoca Bianco dell' Est.
Allo stesso modo, Quetzalcoatl avrebbe avuto un alterego chiamato Xolotl, identico a lui ma scheletrico. Xolotl è però anche indicato come gemello del nostro Serpente Piumato in alcune cronache tolteche, quindi sostanzialmente antecedenti.
Detto ciò, mi domando se l' Impostore non volesse riferirsi ad una certa leggenda azteca secondo la quale Tezcatlipoca Nero, infuriato per la scelta di Quetzalcoatl di interrompere i sacrifici, avrebbe fatto ubriacare quest' ultimo e lo avrebbe fatto sedurre dalla sorella per disonorarlo e spingerlo all' esilio. In un' altra versione del mito, fra l' altro, Tezcatlipoca Nero uccide il gemello e questi, risorto, viene esiliato.
Era piacevole ascoltare la propria voce e Legrasse non dovette certo preoccuparsi molto del tono saccente con il quale stava parlando ma si rese conto di dover giungere al punto. Tossicchiò poco verosimilmente.
In ogni caso... Ciò che ci tengo a sottolineare è che l' Antropologia culturale mi ha insegnato a diffidare di chi sciorina facili correlazioni fra elementi mitologici poiché buona parte delle cronache originali sono andate perse e ciò che ne rimane può facilmente esser stato ricostruito dai posteri alla luce delle tradizioni della propria cultura. Un pò come vestirsi iniziano dalle scarpe.
Detto ciò, i nostri veri indizi iniziali sono questi due oggetti.
Sollevò la collana di Maman Brigitte ancora stretta nella sua mano, assicurandosi di portarla alla vista di Vincent e gli fece cenno di fare altrettanto con l' Alba Nera.
Lo sguardo perso nei dettagli del gioiello, Legrasse constatò quanto facile gli risultasse ora credere a quella delirante storia di divinità precolombiane e possessioni varie.
Concluse che forse finire in una dimensione sconosciuta dovesse aver infranto il suo scetticismo.
Oppure ho involontariamente abbracciato uno stato di "sospensione dell' incredulità"...
Ora credo sia meglio andare al punto. Che lo ammetta o meno, Morlock mi tiene d' occhio da diversi mesi, poiché è da un tale arco di tempo che sto facendo ricerche su questa collana. Il fatto bizzarro è che la collana è stata rinvenuta nel covo di un Setita assieme ad un pendolo probabilmente facente parte di un' attrezzatura Ouija e ad un pugnale trattato con qualche sorta di magia o trattamento chimico - c' é poi tutta questa distanza, fra scienza e magia? - in grado di renderlo pericolosamente letale per noi Fratelli.
Non serve che sappia di Ohrx o del diario. E nemmeno che conosca l' altro mito cui mi ha fatto pensare questa storia.
Quetzalcoatl, avendo gli Dei creato un Sole incapace di solcare i cieli, venne designato come artefice di un sacrifici cui presero parte come offerta tutti gli altri Dei al fine di conferire movimento al Sole.
E se questa "gita" servisse a permettere a noi due di ottenere qualcosa di particolare, qualcosa che ci renda classificabili come Dei? In tal caso, potrebbe significare che solo uno di noi ne uscirebbe vivo. E ci terrei ad essere io, nel caso si arrivasse a tanto...
A quanto pare vi era anche una nota scritta che faceva riferimento ad un altro individuo che avrebbe guidato il Setita in qualche sorta di ricerca connessa agli oggetti di cui sopra e mi domando se Morlock non fosse anch' egli coinvolto.
Pose le mani sui fianchi, allacciandosi la collana al polso sinistro dandole un paio di giri per assicurarsi di non perderla e attese le considerazioni di Vincent.
Se poi diamo ascolto agli avvertimenti datici da Morlock, credo che il tempo scorra in modo diverso, qui. Perciò potremmo davvero finir preda della Bestia, se non prendiamo l' iniziativa. Ci conviene andare incontro alla sorte, temo.
Edited by Kaspar Hauser - 16/6/2016, 09:26. -
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a ogni cenno di storia azteca, Vincent faceva un profondo cenno d'assenso. confermava ciò che John diceva, come se già avesse letto di quelle cose. Le aveva già cercate e l'aveva già messo in conto. e la prova era quel gesto inconscio di riconferma.
Sono a conoscenza dei miti che sono arrivati sino a questo momento signor Legrasse... purtroppo non mi sono stati granchè d'aiuto per collocare la figura dell'impostore.
Ho solo la testimonianza di Morlock. E come tutte le cose ricordate era... semplice, e fumoso. Quel tanto che bastava da renderlo sincero e senza artifizi. "L'impostore" ha vissuto la fame.
L'alba nera sembrava ormai una mera collana dalla bella montatura nelle mani del vecchio antiquario, che dopo essersi aggiustato la camicia e la giacca si tirò su in piedi.
Per quanto riguarda la sua affermazione sull'antropologia culturale è... esatta. ma Fallace quando si parla di noi... e di quelle entità che, come noi, possono viverla di persona la storia. non crede anche lei, signor Legrasse?
un sorriso amaro e sarcastico si dipinse sul volto del ventrue, prima che chiudesse la mano a pugno sull'alba nera, e si dirigesse verso John.
ad ogni modo... le cose che mi dice sono certamente bizzarre, e non le nascondo che mi spiazza questo collegamento tra un setita e l'impostore.
Entrambi eventi avvenuti a mesi di distanza, entrambe cose che devono essere correlate... che macchinazione complessa...e a tratti preoccupante. Ma è inutile piangere sul latte versato... Ormai siamo qua, e direi che è il caso di darle nuovamente ragione, e di muoverci.
Fu' in quel momento che Gerard ritornò sulla soglia dello studiolo. capo c'è... c'è un problema. Josh è... beh ecco.... Il suo respiro era calmo, il tono era fermo e gelido, con la tipica flemma di un loquendo. Eppure John percepiva la vivida sensazione della preoccupazione per Josh e il suo stato di salute, come se si trattasse di un suo pensiero.
Ma questo era improbabile. Per quanto potesse essere umano, la vita di un ghoul non suo non era certamente un suo problema... giusto?
Eppure la sensazione non svaniva. E non sarebbe svanita nemmeno andando nella stanza principale, dove ogni cosa ormai sembrava persa e distorta, fusa con la propria ombra eppure continuamente fisica.
A John, mentre i due ventrue osservavano il corpo traslucido di quello che ormai sembrava solo lontanamente Josh, cadde l'occhio fuori dalla vetrina dell'"Antiqueries".
New Orleans non era mai stata così...bizzarra.. -
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Un senso di angoscia e compassione colse John nel momento in cui Gerard riferì le proprie preoccupazioni riguardo le condizione del commesso Josh ed una specie di fitta s' insinuò nel suo addome, come quando era in vita e gli comunicavano qualche tragedia.
Era una sensazione ormai aberrante ed aliena, considerando l' attuale prospettiva dello storico.
Sembra che io stia provando compassione per un ghoul... E' proprio un mondo alieno e terribile.
Devo combattere le sensazioni che provengono dall' esterno o rischio di farmi influenzare dalle menti altrui.
Prendendo questa annotazione mentale, il Ventrue si concentrò sull' ambiente che lo circondava, registradone le caratteristiche e rimanendo oltremodo sorpreso dal panorama parzialmente visibile oltre la vetrina del negozio.
New Orleans...
La città sembra essere stata trasfigurata.... Non pensavo che altri ambienti del nostro Piano fossero presenti qui. Anzi.. Credevo che lo studio distorto fosse un effetto del nostro trasferimento, una nostra proiezione mentale o qualcosa di simile. Cosa mi dici Gerard? Mi ero sbagliato oppure anche questa New Orleans è parte di ciò che ci siamo portati dietro durante il viaggio?
Parlò come se il suo pensiero volesse uscire prepotentemente dalle sue labbra che, avrebbe giurato, potevano non essersi mosse, per quel che ne sapeva.
Tanto preso com' era da quella scena, superò il punto in cui si trovava Josh e proseguì a passi lenti ma decisi verso la vetrina, inevitabilmente attratto dalla propria curiosità, ma la sensazione di angoscia trasmessagli da Gerard lo fece fermare a metà strada come se il suo "corpo" non volesse muoversi oltre. Infastidito e preoccupato al contempo, John si volse sul posto, restituendo un poco di attenzione al punto in cui si stagliava la figura del ghoul.
Che mi dite del ghoul? E' stato trasferito anche lui? No, non credo che l' effetto si sia esteso a qualcuno al di fuori dello studio...
Immagino non possa percepire la nostra presenza.
Nonostante l' aliena preoccupazione per Josh, Legrasse non poteva certo abbandonare la sua quasi patologica curiosità e la sua sete di conoscenza lo spinse ad analizzare nuovamente la stanza, soffermandosi sul peculiare comportamento delle ombre e la "fumosità" del mobilio, respingendo ad ogni secondo le emozioni altrui che si erano insinuate nella sua testa.
Non senza sforzi di volontà John sconfisse il precedente blocco e si diresse nuovamente verso la facciata che dava sull' esterno del negozio, le domande che crescevano di numero ad ogni passo.
Se questa è una proiezione, come potremo distinguere le forme originarie di questo Piano? Secondo alcune culture, il sole è l' occhio del sognatore che osserva la realtà; quindi da dove viene la luce che distorce le ombre? Ci sarà un Sole, in questo cielo? E le leggi della fisica varranno anche qui, in un modo o nell' altro?
Allungò una mano a toccare il vetro che lo separava da quel mondo distorto, domandandosi se anche la sua percezione della fisicità era un inganno, in quel luogo.. -
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La vista dalla vetrata del vecchio negozietto di Antiqueries era tanto spettacolare quanto inquietante. vi erano costruzioni torte e fuse in modo grottesco le une sulle altre, dando la sensazione innaturale che il cemento, il legno, la pietra e tutti i materiali che nel corso dei secoli si erano sovrapposti nella creazione della Big Easy esistessero tutti nello stesso momento.
Nello stesso istante e nello stesso luogo, una creazione si unificava con l'altra, rendendo la rocca della musica soul un groviglio di distruzione e ricostruzione, circondata e percorsa da strade da cemento, acciottolato, sterrato, scale di corda e di pietra che portavano ora al nulla ora in stanze sospese, ora a porte locate in strane torri dall'esistenza improbabile.
E nel cielo, Legrasse e Vincent videro la tempesta senza fine, che si stagliava nell'abisso.
verde, salmastra, sul punto di esplodere. New Orleans era sotto un cielo nerastro e carico di un'onda senza fine, come fosse sul punto di esplodere sotto uno Tsunami.
Eppure era la. stabile.
I corvi sembravano sfociare da ogni angolo oscuro, da ogni nuvola, da ogni anfratto. e al centro della stessa, oltre ogni altezza raggiungibile ma per questo spaventosamente enorme, si stagliava un'oscura figura scheletrica.
Il suo sguardo senza fine osservava l'infinito, senza mai cadere sulla città, ma al tempo stesso lasciando una orrenda sensazione sulla pelle dei due cainiti. Da esso partivano quattro catene senza fine. Come una tetra rosa dei venti, almeno sembrava, stavano a indicare i quattro punti cardinali, e al tempo stesso andavano oltre i confini di New Orleans.
Gerard "osservava" la figura di Josh. Sembrava disinteressato allo spettacolo che si ergeva all'infuori del negozio. Un po' come un romano abituato tutti i giorni a vedere il colosseo, ne aveva perso l'interesse.
Temo sia in "arrivo"... bisbigliò atono Josh si sta intingendo nel mondo della morte. non ne avrà per molto, se dall'altra parte non riceve immediate cure mediche.
E non credo che entrerà in negozio un dottore esperto di rianimazione nelle prossime ore.. L'amara conclusione a cui era giunto era spietatamente logica e consapevole, e soprattutto non lasciava scampo al "dolore" che John provava, come se gli stesse morendo un figlio. Perchè tutta questa empatia per un ghoul commesso?!
Anche vincent era a metà tra l'incantato per quello che vedeva fuori e il preoccupato per la salute di Josh, ma per qualche strana ragione sembrava mascherarlo meglio. Forse era più capace di John di mantenere la dignitas ventrue? o forse solo più allenato.
ad ogni modo il suo sguardo si distolse sia dalla vetrata che da josh, andando a incontrare quello di Legrasse. é un problema... ma è un problema relativo, almeno ora come ora. Con fare elegante si aggiustò gli occhiali sul naso, e successivamente infilò le mani nelle tasche dei pantaloni. la bassa e minuta figura dell'antiquario fece un paio di passi verso John, voltandosi all'ultimo verso la porta di Uscita.
Gerard, c'è nulla che puoi fare per Josh? chiese.
... ci posso pensare. rispose ma... ma non sono sicuro di avere soluzioni... non senza sacrificio.
poi entrambi si zittirono. Occorreva valutare la situazione, che questa comprendesse Josh oppure... l'uscire dal negozio. ed affrontare la sfida che gli era posta.
Edited by Kabruki - 17/6/2016, 00:45. -
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Era estremamente difficile mantenere distanti le emozioni aliene che si stavano ferocemnte insinuando nella sua mente ma Legrasse non era tipo da permettere ad altri di influenzare così facilmente il suo modo di agire.
Osservò nuovamento lo schermo del proprio cellulare e, per un momento, ebbe l' assurda idea che potesse esserci segnale.
Dopo essersi accorto che ovviamente non era così, il Ventrue si rese conto dell' assoluta stranezza di quel suo comportamento o della semplice possibilità di aiutare qualcuno senza calcolarne un profitto in ritorno.
DI NUOVO!?
Lanciò uno sguardo saettante all' immagine incappucciata di Gerard, sperando ardentemente di trasmettergli tutto il disappunto ed il disgusto che provava in quel momento per aver subito una simile intrusione.
Sono IO quello che Domina, CAZZO!
Però è proprio una sensazione schifosa...
Incerto sul da farsi, John si volse nuovamente verso la vetrina e contemplò incredulo il panorama esterno. Per un lungo momento il suo sguardo si perse nella moltitudine di corvi che solcavano l' aria della città volteggiano leggeri fra le costruzioni impossibili in un sistema dominato dalla Fisica o soggetto quantomeno allo scorrere del tempo. Era evidente che quella New Orleans racchiudeva le memorie viventi di tutti gli eventi che vi si erano verificati.
Che razza di mostruosità si nasconderanno in un dominio dei Cainiti in cui il tempo sembra esser collassato ripiegandosi su se stesso...?
Queste parole fluirono dalla sua bocca come un sospiro, ispirate dalla sensazione di opprimente necessità che lo spingeva ad esplorare quei luoghi, arginata solamente da quella parte razionale della sua mente che ancora tentava di frenare simili scelte impulsive. In vita John si era spesso trovato a pagar care scelte fatte sull' onda dell' ispirazione fine a se stessa e si era ripromesso di non ricadere in simili facezie durante la sua seconda possibilità.
Ma resistere alla propria natura è estremamente difficile, si sa, e Legrasse non poté fare a meno di allungare la mano verso la porta con l' intento di aprirla. Si fermò subito prima di farlo e girò la testa verso Vincent.
Ammesso che questa città sia identica alla nostra NO, immagino che sarebbe interessante fare una gita nei pressi del Quartiere Francese, non crede Mr Dupree? Se solo metà delle leggende sulla città fossero vere, è lì che se ne potrebbero trovare molte tracce.
Un sorriso di sincera emozione solcò il volto di John mentre volgeva nuovamente lo sguardo verso l' esterno e posava la mano sulla maniglia, aprendo la porta.SPOILER (clicca per visualizzare)Dunque io esco. Se Vincent non ha altre idee, mi dirigerei verso il fiume e il Quartiere Francese. Altrimenti immagino potremmo discuterne.. -
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Josh rimaneva traslucido a terra, e Gerard sembrava concentrato sul compito impartitogli. Cercare di lenire il suo problema, per quanto gli fosse possibile.
Fatto ciò, Vincent si decise ad alzare la testa. e sia. Credo che portare qualsiasi arma sarebbe inutile, quindi andiamo. l'avventura potrebbe essere... interessante. Si scrocchiò la schiena premendo con i palmi sui reni, e dopo aver aggiustato la camicia seguì Legrasse verso il mondo dei morti.SPOILER (clicca per visualizzare).
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