Molo 33

Annuì con calma al dire di Lonegate riguardo al fatto che erano nelle sue mani e tentò di approntare persino un mezzo sorriso di compiacimento anche se la mente stava già lavorando freneticamente nella risoluzione di quel puzzle delicato che era la serata con il Nosferatu.

Assolutamente no, sono a vostra completa disposizione Signor Lonegate... borbottò di rimando a quella sorta di minaccia ma tentò di farlo con distaccata pacatezza, come se non avesse colto minimamente l'inclinazione della voce altrui. Tutto questo per mantenere la situazione su toni pacati e allo stesso tempo dimostrare d'aver bene inteso cosa voleva sottolineare il Vampiro. Il bastone ancora nella mano destra mentre si voltava appena all'ultima affermazione del Nosferatu Si, Signor Lonegate, mi sono premurato di venire qui con la mia ghoul... avevo programmato che fosse lei a portarci in giro per la città ma... indugiò un istante.

In realtà, mentre parlava, gli era venuto in mente una buona scusa per levare Alice dall'"equazione" ed evitare così che parte della riuscita della serata con Lonegate dipendesse dalla mortale. Colse quindi l'occasione per proporre a Lonegate la sua nuova idea con un sorriso gentile sulle labbra che, a quanto pare, era più che orripilante sul volto del Nosferatu privo della Maschera dei Mille volti.

L'indugio durò solo un istante, dopotutto aveva una discreta abilità in queste cose ...credo d'aver capito che ha intenzione di portare con se tutti e tre i suoi discepoli, mi sbaglio? In questo caso provvederò a liberarmi di lei. Poi suggerirei, se mi è permesso, di sbrigare la chiacchierata con il Principe velocemente in modo da avere a disposizione tutta la notte per dedicarci ad altro.

Altro indugio, mentre portava entrambe le mani sul bastone osservando Lonegate con la palpebra sinistra in subbuglio Ma non so se aveva altri programmi, mi dica lei, Signore.

SPOILER (clicca per visualizzare)

Non so se ci può essere bisogno di qualche tiro "sociale". Fai te, insomma

Annuì con calma piegando il capo all'osservazione sulla propria ghoul cercando di non mostrare a Lonegate la delusione per non essere riuscito a tirar fuori Alice dalla situazione. Non che gli interessasse "difendere" in qualche modo la mortale, ovviamente. Tutti gli umani erano facilmente sostituibili ma era ai suoi interessi che pensava in quel momento. Gli occhi si portarono nuovamente su Lonegate nel momento stesso in cui affermò di essere d'accordo. Un segno d'assenso al suo commento sulla tradizione prima di annuire al suo via libera a fare strada.

Si voltò indicando con il bastone la macchina ma la mente non smetteva un attimo di lavorare frenetica ai progetti per la serata. Quindi tornò a voltarsi appena verso Lonegate infilando la mano nella tasca per estrarre lo smartphone che non utilizzò, non prima di aver dischiuso le orribili labbra Inoltre, sempre se lei è d'accordo, farei in modo da riunire la Nidiata... confido nel fatto che siano comunque riuniti, sapendo del suo arrivo, ma essere previdenti e meticolosi non costa niente... tuttavia non prese comunque iniziativa in tal senso.

Il suo compito, dopotutto, non era decidere. Lui era lì per "aiutare", per sospingere delicatamente in determinate direzioni. Poteva consigliare, fare presente... persino fare qualche pressione di troppo se era necessario, ma alla fine, la decisione ultima non doveva aspettare a lui. Lui non era la stella del palcoscenico, lui era l'ombra sconosciuta che si da da fare dietro le quinte.

Attese quindi che Lonegate desse un suo parere in tal senso, pensando che, data la brevità prevista del suo soggiorno, preferisse ottimizzare i tempi al meglio. Intanto camminava, facendo strada all'illustre Nosferatu e al suo seguito.

Durante il tragitto fino alla macchina il Nosferatu ebbe modo di pensare a quanto era accaduto. Osservare oltre che ascoltare era essenziale in questo genere di situazioni e cogliere le piccole sfumature dell'atteggiamento di Lonegate era essenziale per la riuscita della serata. Abbassò gli occhi al suo smartphone digitando velocemente un messaggio per Cimitiere.

Fatto questo, quindi il vampiro poté alzare gli occhi su Lonegate che l'aveva preceduto e quando gli fu presentata la sua richiesta lui semplicemente annuì limitandosi a sorridere verso l'illustre ospite.

Certo, Signore era mia intenzione farle conoscere la mia pupilla!

Detto questo si mosse verso la portiera dell'autista dentro la quale c'era Alice che stava aspettando. Non poteva di certo tirarsi indietro ad una richiesta diretta del Nosferatu quindi alzò il bastone picchiettando piano sul finestrino dell'auto con l'intento di attirare l'attenzione di Alice.

Alice, mia cara... puoi scendere dall'auto? Vorrei farti conoscere a queste persone...

Verso la ghoul senza premurarsi dell'aspetto orripilante che le mostrava. Lei l'aveva già visto in quelle sembianze ma non si poteva di certo dire che fosse abituata a quella orripilante ammasso di putride pustole e tumori tumefatti che erano la pelle incartapecorita dei Nosferatu. Quindi, aspettando che Alice scendesse dall'auto, poté soltanto pregare che la sua ghoul fosse all'altezza della situazione.

Gli occhi del vampiro si spostarono da Alice solo quando questa uscì dalla macchina. Era per questo che l'aveva scelta. Avrebbe potuto prendere qualche stupido rampollo di qualcuno al potere per avere in mano la città ma quella ragazza, la sua mente... era un investimento. A lei bastò inquadrare il cambiamento nel suo modo di porsi per adattarsi alla situazione e quella cosa lo compiacque non poco.

Si voltò piano quindi verso Lonegate quando s'avvicinò alla donna e spostò lo sguardo da lui a lei un paio di volte. La palpebra sinistra ebbe un fremito che provò a controllare senza riuscirsi e il capo si mosse di lato come al solito prima che un dito della mano libera si muovesse fino agli occhiali per aggiustarli sul naso deturpato dalla maledizione. Il momento passò e tutto andò per il "meglio".

Lui, dal canto suo si limitò ad allungare la mano verso Alice per toccarla dietro la schiena e farle cenno di entrare in macchina e mettersi al suo posto. Un tocco rapido, fugace ma che, sostentato dallo sguardo silenzioso, voleva significare "ben fatto".

Come preferisce lei Signor Lonegate.

Asserì limitandosi a spostarsi verso il posto passeggero. Uno sguardo a Durs che sembrava attendere che fossero saliti tutti e, quindi, si accomodò anche lui nell'auto premurandosi di lasciare, come aveva stabilito Lonegate, il posto accanto ad Alice al suo ghoul Jonathan. Nello stesso momento in cui si sedette arrivò l'SMS di Cimitiere. Una rapida sbirciata gli bastò a fargli aggrottare la fronte perplesso per la sorpresa, niente che però non riuscisse a gestire.

In quel piano anche il suo Sire stava muovendo le sue pedine a quanto pareva e gli sembrò che lo stesse facendo bene. Poteva contare su poche persone il Nosferatu ma, a quanto pareva, fino ad ora si erano rivelate determinanti.

Signore, dico alla mia Ghoul di portarci dal Principe come avevamo stabilito quindi?

Seduto nella macchina lasciò che la sua ghoul mettesse in moto. Dopotutto pur non avendo una meta l'uscita dal porto era una e loro avevano un po' di tempo per decidere dove andare. Quando Lonegate parlò semplicemente sorrise di rimando sporgendosi in avanti per toccare delicatamente la spalla della sua ghoul alla guida.

Allora vai verso il Central Business District, cara mia però se ti è possibile costeggia il Mississipi fino al French Quarter e poi da lì verso l'interno fino allo Sheraton Hotel.

Si voltò quindi verso Lonegate prima di portare gli occhi su Nikka. Il volto mostruoso deformato in quello che tecnicamente sarebbe dovuto essere un sorriso anche se era impossibile decifrarne le mille sfaccettature in mezzo a quell'ammasso informe che era la carne del suo volto.

Sono sicuro che se non è mai stata qui a New Orleans apprezzerà particolarmente la vista che si gode sul fiume. Di sera ci sono molti battelli illuminati che fanno su e giù per il fiume e... beh, è molto suggestivo. Poi il Quartiere Francese è semplicemente... beh, lo vedrà con i suoi occhi.

Chiaramente riferendosi alla ghoul prima di tornare su Lonegate che, a quanto pare, era interessato ad altro. Tornò serio mentre la palpebra destra si muoveva in un fremito costante seguito dal movimento leggero del collo. Il tic era meno accentuato, forse perché il Nosferatu iniziava a sentirsi meno sotto tensione? Dopotutto le cose stavano andando per il verso giusto. Si prese tuttavia qualche attimo per rispondere, aggiustandosi gli occhiali da vista sul naso adunco.

Oh, non c'è molto da dire su di me, Signore... in realtà sono stato benedetto dall'impronta di Nosferatu non molto tempo fa e da allora ho passato gran parte del mio tempo con il mio Sire ad imparare e capire le Tradizioni sia della Camarilla che del Nostro Clan. Poi un giorno alle orecchie del mio Sire arrivarono le notizie sulla caduta in disgrazia del Clan Nosferatu in questa città e... beh, abbiamo deciso di comune accordo di venire qui.

Una piccola pausa, mentre portava lo sguardo fuori dal finestrino come se fosse intento a riordinare le idee. Le mani entrambe poggiate sul bastone mentre ritornava con pacatezza a Lonegate prima di continuare.

In realtà la situazione in città non è delle più floride per nessuno, ma ci sono clan che hanno ricevuto benefici dai recenti accadimenti e altri, invece, che ne sono usciti parecchio colpiti. Il nostro, ahimè, è uno di questi... Il Principe precedente, una Nosferatu, è stata accusata di tramare contro gli interessi della Camarilla stessa e, infine, è stata deposta in favore dell'attuale Principe: Sua Maestà Artemisia, Malkavian...

Lieve preambolo fatto di notizie che, Lonegate, probabilmente conosceva già.

...questo ci ha messo in una brutta posizione. Oh, intendiamoci, Sua Maestà non ha ancora fatto nulla per nuocere a noi Nosferatu, o almeno a quelli di noi che non erano direttamente e strettamente coinvolti con il precedente Principe, ma molti di noi hanno l'impressione che sia solo una mossa politica. Come se stesse cercando di tenerci in stallo con una carota che in realtà è un bel bastone... Infatti, come sicuramente saprà, per il momento non abbiamo un Primogenito e quindi nessuna rappresentanza nel Consiglio. Sospirò scuotendo di poco il capo Sua Maestà ha tenuto a precisare che questa è una situazione temporanea ma... io ritengo, se mi è permesso, che il Clan a New Orleans debba giocare ora le sue carte e mettere una pezza a ciò che è successo prima di perdere completamente la presa sulla città.

Terminò così il suo dire prima di riportare gli occhi su Lonegate aspettando una risposta.

Il vampiro si limitò ad annuire a quella sorta di complimento che Lonegate gli concesse. Annuì una volta soltanto, abbassando il capo con lentamente e quasi con solennità prima di dischiudere le labbra in un leggero sorriso.

Lei è troppo buono Signor Lonegate...

Semplicemente prima di ascoltare tutto ciò che aveva da dirgli. Annuì con fare più deciso quando l'antico vampiro sentenziò sull'essenzialità di avere voce in capitolo a New Orleans e si ritrovò a fissarlo qualche istante quando gli pose l'ultima domanda. Si aggiustò gli occhiali sul naso premendoli con l'indice avvizzito. Un buon modo di temporeggiare con gli occhi bassi posati sulla mano che restava sul proprio bastone. Qualche istante prima di alzare il capo.

Beh, non sono sicuramente uno stratega o un politico d'alto rango ma... se dovessi dire la mia, Signor Lonegate, io punterei per prima cosa sull'unità. Fece passare qualche istante prima di proseguire Per questo ero così entusiasta della sua visita qui... perché una personalità del suo calibro è esattamente la carta di cui abbiamo bisogno ora, a mio parere. Vede, dopo i fatti accaduti nelle notti passate il Clan è rimasto come...frastornato. Lo scandalo non ha lasciato indenne nessuno di noi e con il vecchio Principe sono cadute anche parecchie personalità Nosferatu di spicco qui a New Orleans... altra pausa ...siamo senza una reale guida. Ci riuniamo, si, parliamo e ci scambiamo informazioni com'è nella tradizione ma ci manca qualcuno che ci guidi. Qualcuno come lei...

Gli occhi si portarono lontano da Lonegate alzando le spalle prima di continuare.

Una volta uniti, Signor Lonegate, dovremmo semplicemente prenderci la città. Come? Ci sono un sacco di ambienti da controllare, bar, centri scommesse, la malavita, la sanità... e se molte di questi sono già controllati da altri Fratelli ce ne sono altri quasi completamente liberi da poter sfruttare... per cosa? Per quella cosa che tra i Fratelli è più importante di ogni altra... il sapere. altra pausa, lieve. Prima di continuare Una volta affondate le radici ovunque sarà facile per noi avere occhi e orecchie in ogni parte della città... molto più di quanto non accada adesso! E allora... chiunque voglia qualcosa, dal Neonato al Principe è a noi che dovrà rivolgersi!

Ascoltò ogni singola parola di Lonegate con la crescente consapevolezza che il prestigioso vampiro aveva un piano. Se non completamente definito aveva per le mani delle idee da concretizzare e probabilmente stava cercando una base sulla quale edificare e rifinire quelle idee. Lo ascoltò, lasciandolo avvicinare quando fu chiaro che la vedevano allo stesso modo su quel punto: le informazioni erano la moneta di scambio dei Nosferatu, lo erano da sempre ed era chiaro ad entrambi che doveva continuare ad essere così. Lo guardò in silenzio accavallare le gambe e non poté non essere sorpreso di quanto quel corpo gracile sembrasse così... vigoroso in alcuni movimenti. Lo lasciò terminare e alla sua ultima frase che sembrò quasi una promessa lui semplicemente distolse lo sguardo.