Strade di Bywater

Arrivarono nella zona prefissata senza troppi problemi e, quando furono in una zona adeguata, lui toccò con calma la spalla della sua ghoul per intimarle di fermarsi.

Scesero tranquillamente dall'auto e poi Lonegate sentenziò che era venuto il momento di nutrirsi. Annuì placidamente e con cortesia al Nosferatu lasciandolo alla sua Caccia. Si avvicinò con calma ad Alice aggiustandosi gli occhiali sul naso.

Cara... Fino ad ora sei stata impeccabile, adesso devo nutrirmi e tu devi aspettarmi qui con i Discepoli del Signor Lonegate. Non ci metterò molto... Vedrai.

Dati gli ultimi ordini ad Alice si spostò leggermente da lei soppesando le possibili scelte.

Era venuto a patti con sé stesso molto tempo prima. Aveva ucciso nella sua non vita è quando l'aveva fatto aveva sentito l'inquietante ruggito della bestia e da allora aveva deciso che non avrebbe più lasciato che la Bestia avesse presa su di lui. Da allora aveva elaborato un metodo tutto particolare di cacciare che potesse in qualche modo arrecare meno danno possibile ai poveri umani. Non era facile, per niente, ma quando poteva evitava di nutrirsi da una sola vena prendendo la vitae necessaria per soddisfarlo appena (nel tentativo di non dare terreno fertile alla bestia).

Questa sera decise di cercare una prostituta. Magari solitaria, l'avrebbe pagata, l'avrebbe portata in un vicolo e avrebbe persino utilizzato la vitae per simulare le "normali funzioni vitali umane" tutto al fine di farla girare come se intendesse prenderla da dietro... Poi, molto delicatamente, avrebbe preso da lei l'unica cosa che in realtà voleva: la vitae.

Aveva scoperto tempo prima che se era abbastanza abile, prese dal piacere mistico del Bacio, le sue vittime spesso neanche capivano di essere state morse una volta che lui richiudeva le piccole ferite.

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Ho descritto quello che farei perché non ho capito se vuoi giocare la caccia o meno

L'atto del nutrirsi aveva sempre un che di ferale. Un che di pericoloso. Non si nutriva se non era strettamente necessario e anche quando lo era trovava la moralità di quello che stava facendo al limite dell'accettabile. Non uccideva nessuno, dopotutto e prendeva solo ciò che gli era necessario per sopravvivere ma in ogni caso prendere con la forza ciò che era così intimamente di qualcun'altro gli sembrava, alle volte, come uno... stupro.

E poi la Bestia, che incombeva ogni volta che sentiva l'odore del sangue, ogni volta che ne assaporava il gusto metallico gli faceva paura forse più di ogni altra cosa. Per questo cercava il precario equilibrio dentro di se che molti vampiri più Anziani di lui (compreso il suo Sire) deridevano con gusto. Secondo loro la gente moriva e la loro esistenza di figli di Caino richiedeva fortemente che si scendesse a patti con questa cosa. Lui però, purtroppo, dopo tutti quegli anni (relativamente pochi, comunque) da vampiro, non ci era ancora riuscito e preferiva barcamenarsi nella sua, sicuramente dubbia, moralità.

Fece quello che doveva fare, pagando più del dovuto la puttana che si era concessa al piacere estasiante del Bacio (i sensi di colpa sono una brutta cosa da affrontare) e si incamminò per tornare indietro sentendosi sicuro di essere riuscito a Domare ancora una volta la Bestia.

Arrivato però nei pressi dell'auto, trovò Durs abbastanza inquieto e quando gli pose la domanda lui semplicemente scosse il capo assottigliando gli occhi Non siamo andati a caccia insieme... lo hai visto da te! si aggiustò le lenti cadenti in modo da vedere meglio e poi continuò In ogni caso... non c'è da preoccuparsi, ancora. Io ho cercato di essere veloce ma la caccia può durare di più e... beh, magari vuole prendersela comoda. borbottò con calma in risposta al Ghoul gettando poi un'occhiata verso Alice nel tentativo di controllare che fosse tutto apposto.

Il Nosferatu osservò Durs allontanarsi e girare freneticamente intorno all'auto come se effettivamente ci fosse qualcosa che non andava in tutta quella situazione. E prima che Jonathan si avvicinasse stava già cercando di trovare una soluzione a quel macello.

Capisco...

Borbottò verso il ghoul mentre tentava di gestire la situazione? Come procedere? Dopotutto Bywater era una zona periferica ma comunque abbastanza grande e cercare Lonegate, a meno che non stesse demolendo edifici per divertimento, sarebbe stato comunque come cercare un ago in un pagliaio. Senza contare che aveva visto soltanto la direzione in cui si era allontanato e non avrebbe potuto in nessun modo individuare eventuali deviazioni. Eppure qualcosa doveva fare... agire in qualche modo.

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Ecco non sono un esperto di meccaniche in effetti. Provo a dirti cosa voglio fare poi sicuramente tu lo "traduci" meglio di me!

Doveva decidersi, il punto era che nonostante tutto era difficile. Le decisioni possibili erano due:andare a cercarlo oppure aspettare. E meditando un secondo sulla questione non era sicuro di quale fosse la scelta migliore. In effetti poteva persino offendersi, una volta trovato, perché avrebbe potuto prendere l'apprensione del vampiro come poca fiducia e rispetto nei confronti della sua autorità e potenza.

Ma i ghoul dell'Anziano erano preoccupati e questo non poteva essere ignorato dal momento che sembravano conoscere Lonegate molto meglio di lui.

Decise quindi in fine di mettersi a cercarlo. Fece un ceno si mortali di attenderlo vicino all'auto prima di incamminarsi velocemente nella direzione nella quale si era diretto il Nosferatu prima di dividersi dal gruppo.

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Devo trovarlo, non so bene che tiri fare vedo magari se trovo delle tracce!

Si ritrovò ad inseguire le tracce lasciate da Lonegate e quando vide il barbone del quale si era chiaramente nutrito un Fratello non poteva non essere sicuro di seguire la traccia giusta. Dopotutto quale vampiro, se non un Nosferatu, si sarebbe nutrito di barboni fatiscenti? Non era una certezza, ovviamente, ma era abbastanza sicuro di aver trovato la sua traccia.

Si infilò nel vicolo e procedette nel chiaro tentativo di raggiungere l'anziano Nosferatu fin quando non riuscì a trovarlo.

Però non era solo e fece appena in tempo a ripararsi dietro il muro del vicolo dal quale era appena arrivato. La situazione vissuta qualche ora prima si stava ripetendo. Ancora una volta la situazione sarebbe potuta finire in tragedia... Per i tre mortali ovviamente.

Decise quindi di richiamare il potere del suo sangue nel tentativo di diventare, se possibile, invisibile ai tre e avvicinarsi quel tanto che bastava (se necessario) per tenere sotto controllo la situazione. Dopotutto Lonegate non sembrava ancora intenzionato a far cadere teste come se piovesse.

Il tizio non riuscì a vederlo, come era ovvio, e quando andò per controllare a lui bastò stare fermo per evitare di essere visto. Doveva muoversi, tuttavia, prima che il Nosferatu facesse una carneficina in piena città. Ma come convincere i tre tizi a lasciar perdere? Forse un idea ce l'aveva ma, più che altro, stava improvvisando.

Tentò quindi di avvicinarsi al più vicino dei tre tentando di muoversi di soppiatto in modo da non farsi sentire. Nello stesso tempo tentò di utilizzare la vitae per irrorare le sue membra al fine di rinforzarsi. L'intento era afferrare uno dei tre tizi, focalizzati su Lonegate, e puntargli la lama estratta dal proprio bastone alla gola con il chiaro tentativo di "prendere in mano" la situazione, tentando di prendere in ostaggio uno dei tre.