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Il rifugio del sire di Check, Jabeon, consisteva in un vagone tramviario dismesso ed inefficiente posteggiato all'interno di un grande deposito fatiscente all'interno del quale trovavano dimora un buon numero di senzatetto.
L'anziano nosferatu aveva ricavato la propria nicchia all'interno del vagone stesso.
I clochard che affollavano l'area probabilmente erano conoscenti di Jabeon stesso o meglio, di uno dei suoi tanti volti.
Probabilmente alcuni di loro erano anche suoi informatori, contatti, alleati, ghoul...
E chissà cos'altro.
Se non fosse stato per la presenza del piccolo Check, Kappa dubitava gli avrebbero lasciato la possibilità di girovagare tanto liberamente.
Fortunatamente non doveva preoccuparsi di ciò.
Ora non gli restava che entrare e frugare il rifugio alla ricerca di eventuali indizi.
Il vagone era sudicio e pieno di cianfrusaglie di ogni sorta.
Ma ciò che più di tutto occupava lo spazio all'interno di quel locale erano giornali e ritagli di notizie e riviste.
Fogli di carta scritti e stropicciati. Post-it attaccati da tutte le parti e persino scritte sui vetri e sui muri.
Sembrava l'abitazione di uno di quei matti che se ne vanno in giro per le strade con le loro teorie di complotti o profezie sulla fine del mondo.
E forse era proprio questo il suo travestimento.
Di sicuro, inutili o più o meno fondamentali che fossero, quel posto era pieno di informazioni su un pò di tutto.
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molto bene, mio splendido bambino disse il malkavo, strofinandosi le mani. era eccitato all'idea di entrare nella testa di un nosferatu, quantomeno di uno adulto. effettivamente non l'aveva mai fatto, sentiva però che sarebbe stato divertente e intrigante.
di fatto gli ricordava un film di una tizia che si spaccia per un'agente segreto e sventa un crimine mondiale perchè nessuno prevede le mosse di lei, in quanto la poveretta non ha strategie ma solo il caso dalla sua. e così era Kappa, almeno al momento. un individuo che doveva battere determinate piste, preferibilmente quelle perse da check. si, il bambino era molto più intelligente di lui... ma lui aveva auspex. e comunque vada non era un bambino. magari qualche dettaglio gli poteva tornare utile... o anche un'informazione da vendere per comprarsi un colloquio con hearveux.
del resto era la tana di un nosferatu, checcazzo.
Basilarmente faccio una ricerca di questo tipo: cerco indizi circa le ultime scoperte di Jabeon. parole chiave: Joriah Jackson, succhiafiori, Eloise Tanner, Jeffrey Hearveux, Violet, i ghoul di Hearveux, il nome della prole di Jackson. tutto quello che trovo e che riguarda loro lo leggo. se non trovo niente del genere, cerco comunque qualche "informazione" ghiotta, qualche pista che Jabeon stava battendo, al fine di avere materiale con il quale trattare in futuro (metti caso). siccome mi sto impegnando di fatto, credo sia legittimo spendere WP nella ricerca
Edited by Kabruki - 14/6/2015, 14:58
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La spesa di willpower la uso per giustificare il fatto che non demordi nonostante le difficoltà nel tentare di dare un ordine a quel macello.
E diciamo che con quello ti "compri" la premonizione di Auspex che ti da la certezza che dentro quel covo ci sia quello che cerchi.
Kappa e Check, una volta stabiliti i criteri di ricerca ed i parametri per vagliare notizie utili da quelle superflue, si misero all'opera.
L'interno di quel veicolo era un vero macello.
Pile su pile di giornali accatastati, vecchi anche di anni e talmente secchi che una scintilla avrebbe dato fuoco all'intero vagone in un attimo, si susseguivano in ogni angolo. Alte dal pavimento fin su al tetto della vettura.
Giornali e riviste sparse dappertutto coprivano il pavimento.
Fogli di carta stracciati con appunti e segni sopra erano attaccati su tutte le superfici verticali. Vetri, pareti, persino pali e maniglie dove potersi reggere erano ricoperte di fogli su fogli attaccati.
Sui seggiolini, altre cataste di libri, giornali e riviste occupavano le sedute.
Ci volle tutta la notte anche solo per capire come aveva riposto tutte le notizie.
Alla mattina, ormai quasi l'alba, e quando sembrava che non fossero riusciti a trovare nulla di utile ecco la svolta.
Per tutta la notte Kappa aveva avuto la sensazione anzi no, la convinzione, che quello che cercavano fosse lì.
Ed ecco, lo schema emergeva finalmente davanti ai loro occhi.
Joriah Jackson, Eloise Tanner, Jeffrey Herveaux...
Erano tutti collegati fra loro in un'unico, grande schema.
Jabeon era a conoscenza della rivalità di Joriah Jackson con Kappa ed il suo sire, verosimilmente questa informazione era da imputare a Check dopo che Kappa gliel'aveva rivelato.
Jabeon era anche a conoscenza della rivalità di Herveaux con Kappa e Check dopo gli eventi in Elysium.
Quello che ancora sfuggiva a Kappa era il collegamento fra Joriah ed Herveaux e in che modo la Tanner si inserisse nello schema.
Ma quell'informazione avrebbe dovuto attendere prima di essere rivelata.
Sopraggiungeva l'alba ed il sonno dei cainiti li chiamava.
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il malkavo percepì istintivamente che l'alba stava arrivando, e che i due stavano rischiando di rimanere dentro il vagone. meglio, a giudicare dal fatto che le informazioni erano li dentro. lui lo sapeva, non poteva rischiare che le informazioni si perdessero senza che lui potesse provare a metterci una pezza.
ci siamo quasi check. domani sapremo tutto quello che può servirci. disse trionfante Kappa, guardandolo ridacchiando abbiamo solo bisogno di dormire qua. quando mi sveglierò domani completerò le ricerchè. chiaro no? disse infine ridacchiando.
Domanda: il rifugio consente ai cainiti di dormirci dentro? se si faccio quest'azione, altrimenti seguo check fino a un rifugio RACCOMANDANDOMI di vedere dove mi porta e quanto lontano è. |
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Check, aperta una botola nel pavimento che permetteva di accedere al cablaggio della vettura sottostante alla stessa, rivelò una nicchia nel terreno abbastanza grande da ospitare un corpo adulto.
Se Kappa avesse voluto passare il giorno là dentro avrebbe potuto farlo comodamente. A patto di lasciare che Check si trovasse un'altra sistemazione x il giorno. Oppure, se non si fosse fidato a lasciare andare Check, avrebbe potuto tenerlo con sè, anche se non sarebbero stati certo comodi, ma con Canuccio di guardia al loro nascondiglio.
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lo costringo a dormire nell'antro con me, ignoro le sue battute a riguardo e se non succede altro possiamo continuare la notte successiva. |
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Check non muove proteste particolari.
A parte dire che starete stretti e scomodi. Ma lo convinci facilmente.
La sera successiva, poco dopo il tramonto del sole, i due cainiti si destarono dal loro sonno.
Salendo in superficie i due non trovarono Canuccio.
Check non sembrò scomporsi più di tanto.
Probabilmente era andato a cercarsi qualcosa da mangiare, disse.
La cosa infastidì un poco Kappa, invece.
Pensare di essere rimasto a riposare inerme, in un luogo a lui sconosciuto non lo entusiasmava.
Ma almeno era andato tutto bene ed erano ancora interi.
Solo che il malkavian non riusciva a liberarsi della sensazione che qualcosa non andasse.
Che non fosse tutto al suo posto.
Ma soprattutto, di aver fatto una cazzata clamorosa e plateale davanti ad una folla di persone... strano.
Quella sensazione di tremendamente sbagliato che lo coglie quando fa cazzate teatrali.
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niente sembrava togliere dalla testa del malkavian l'idea di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma altrettanto niente gli suggeriva cosa fosse quella cosa sbagliata. Forse aver lasciato il rifugio lo rendeva più colpevole di quanto non sembrasse in realtà, o forse stava fidandosi del cainita sbagliato.
tentennò, mentre si risvegliava. un dettaglio che gli era sfuggito gli stava costando la testa, e questo era quanto. ma quale che fosse il dettaglio, si stava riducendo a sbatterci la testa brutalmente, senza nessun metro per controllarsi. Anche il messaggio di blake gli sfuggiva di fondo.
Hearveux poteva essere il pezzo catturato certo, ma poteva benissimo esserci altro. un altro individuo catturato che ora stava penando per l'incapacità di Kappa di pensare velocemente.
Optò quindi per agire con metodo. sapeva che la soluzione era negli appunti di Jabeon, o almeno ce ne era una piccola parte.
volendo vederci chiaro, optò per concludere quella ricerca. avrebbe trovato qualcosa, ne era certo.
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Fu proprio allora, mentre riprendeva la ricerca fra gli appunti di Jabeon, che la sensazione si fece più forte.
Che mancasse qualcosa all'appello?
Sembrava tutto in ordine, eppure... Eppure continuava ad essere praticamente certo che qualcosa mancasse.
Continuò la sua ricerca. Dopo i collegamenti del giorno prima, riuscì a trovare riferimenti alla Tanner ed a un suo coinvolgimento nella faccenda.
Herveaux sembrava avere contatti sia con Joriah che con la Tanner, ma la natura di questi restava a loro sconosciuta.
Che fosse proprio questa l'informazione che mancava?
E se si, dov'era finita?
O peggio, chi l'aveva presa...
Inoltre, se Joriah ed Herveaux erano collegati così come la Tanner era collegata ad Herveaux allora era lecito presumere che la Tanner avesse anche un qualche tipo di rapporto direttamente con Joriah Jackson.
Eppure, anche di questo non c'era alcuna traccia.
Curiosamente, dalla notte precedente la Tanner sembrava uscita dallo schema.
Fu allora che Kappa realizzò con certezza che mancassero alcune informazioni su di lei che aveva trovato la sera prima...
Che qualcuno si fosse introdotto veramente in quel posto e avesse trafugato qualcosa?
Più il malkavo ci rifletteva e più la cosa sembrava verosimile...
E sebbene questo non facesse che confermare, ai loro occhi, il sospetto di un coinvolgimento diretto della Tanner, di fatto a questo punto non esistevano prove che la collegassero allo schema.
Edited by Joker- - 16/6/2015, 11:53
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il figlio di malkav guardò la stanzetta come se fosse stato depredato del più grande tesoro in suo possesso. i riferimenti alla tanner erano spariti. tutti.
ma kappa non ci fece troppo caso. il suo ragionamento lo portava a pensare che tali riferimenti portavano solo a un coinvolgimento minore della Tanner. e altro non poteva essere.
Come poteva, considerando che in quella storia sembravano invischiati due nomi decisamente più imponenti?
check, caro disse, mentre finiva la sua ricerca non te lo chiederò due volte quindi spero che tu sia sincero la PRIMA volta. fermo, deciso. il tono di chi non ammette niente se non la verità. cosa mi stai nascondendo?
non sapeva se era lui a nascondere cose, come non sapeva se ci fosse nemmeno qualcosa di davvero nascosto. si stava solo accertando della cosa, mentre sfiorava il calcio del fucile e cercava di guardare. gli appunti per finire la ricerca in quel tugurio.
cerco di intimidirlo per capire se mi sta nascondendo qualcosa, mentre completo la ricerca
Edited by Kabruki - 18/6/2015, 00:14
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Io?!? Rispose Check, alzando di poco le mani mentre iniziava ad indietreggiare, intimorito dalle allusioni minacciose del malkavia e preoccupato per se stesso e la propria incolumità
Ma... ma io nn ti nascondo proprio niente!
Pe.. Perchè dici così? Pensi che ti stia giocando un brutto scherzo?
Il piccolo nosferatu continuava ad indietreggiare, lentamente ma continuamente. Un piccolo passo alla volta, in direzione dell'uscita alle sue spalle, sul fondo del vagone.
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Check... cominciò il malkav, con la voce più ferma possibile, mentre continuava a riordinare gli appunti di Jabeon per trovare almeno i collegamenti rimasti tra Hearveux e Joriah da ieri notte sono spariti i collegamenti tra la Tanner e gli altri due. tu ti svegli prima di me.e questo posto...
si guardò attorno, tentennante questo posto assomiglia tanto, Troppo a uno specchietto per le allodole.
mi hai tirato in mezzo, e ora mi stai nascondendo pure qualcos'altro. sibilò, cercando comunque di essere non dominato dalle emozioni. male, molto male. lo sai che, dopo avermi messo in mezzo, se fai pure oscurantismo, non saremo più amici... ammesso che ne usciamo vivi.
Cercò di completare la ricerca, e poi cavò fuori la migliore possibilità che gli rimaneva finito qui, proveremo ad andare a parlare con Hearveux. usciti da questo vagone, se scoprirò che mi hai nascosto qualcosa... non sarà bello. quindi te lo richiedo: C'è altro che mi vuoi dire, o un altro posto dove mi vuoi portare?
il malkav era orrendamente calmo, o comunque ci provava. ma la sua voce era ferma e palesemente intimidatoria.
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K, ti giuro. Non ti sto nascondendo nulla. Questo è il rifugio segreto di Jabeon? Probabilmente no. Ma è l'unico che conosco che non sia il suo "rifugio ufficiale".
È tutto quello che so. Te lo giuro. Sarò anche un genio, ma sono pur sempre un bambino. Tu sei la prima persona che ho contattato perchè sei l'unica persona che conosco con cui posso dire di avere una specie di amicizia.
Non sapevo come fare, non sapevo come chiederti di aiutarmi. Da quando sono diventato... questo... ho visto tante cose. E nessuna bella. È un mondo di tradimenti e pugnalate alle spalle.
Chi mi assicurava che mi avresti aiutato? Chi mi assicurava che non mi avresti chiesto un favore maggiore o addirittura un debito di vita in cambio di questo?
Credi sia facile per me essere intrappolato in questa specie di botolo di carne morta e purulenta?
Credi che io abbia voluto vivere per l'eternità in questo stato? Con questo corpo schifoso?
Senza poter mai crescere nè morire?!?
Tu almeno puoi andare in giro la sera! Io non solo non posso più vedere il sole ma nemmeno andare in giro senza dover indossare una maschera!
Anzi, non posso nemmeno andare in giro da solo!
Sono diventato il mostro sotto al letto. L'uomo nero che tutti i bambini temono. Vivo un incubo senza fine!
COSA CAZZO NE SAI TU DELLA MIA VITA?!?
La situazione era degenerata rapidamente e senza, apparentemente, un motivo valido.
Kappa aveva messo in dubbio Check per l'ultima volta. Che fosse una frustrazione soppressa da tempo nell'animo del cainita era ovvio. Check era esploso dopo l'ennesima domanda che metteva in discussione la sua fiducia e la sua veridicità.
Ed ora, il malkavo si ritrovava davanti ad una palla di lardo informe e furibonda sul punto di saltargli addosso ed azzannarlo da un momento all'altro.
Fortunatamente Canuccio sembrava non essere nei paraggi, altrimenti Kappa avrebbe avuto ben altre gatte da pelare.
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Kappa, sconsolato, guardò il nosferatu che si dibatteva e pestava i piedi davanti a lui. era arrabbiato, ma la sua rabbia era vuota per il malkavo. non stava portando a nulla di concreto, o se lo stava facendo, lui non lo vedeva.
"una cosa è certa" pensò, mentre osservava il botolo con sincero disinteresse "è teatrale da fare schifo"
"già".
passò entrambe le mani dietro la nuca e si appoggiò al vagone.
va bene. allora vedila così. da ieri a oggi è scomparsa della roba. potrebbe essere stato Jabeon e allora yuppiduh! disse, simulando una trombetta con le dita è tornato, non si è accorto di noi, ci ha tolto dei documenti sulla tanner e ci ha lasciato nella merda. il lato positivo, per te almeno, è che è ancora vivo.
fece un passo in avanti, guardando i dati senza troppa convinzione la possibilità numero due è che si tratti di qualcun altro.
Demenza 1 su check. smorzo l'emozione attuale
allora vorrebbe dire che Jabeon è andato, che la tanner centra qualcosa e che voleva proprio levarsi da questa storia.. finì col sedersi su una pila di giornali, con aria persa e meditabonda. stava macchinando qualcosa, ma non sapeva nemmeno lui dire cosa e come.
comunque qui non c'è nulla, salvo un vago, vaghissimo collegamento tra Joriah ed Hearveux. disse infine, frizionandosi una spalla. ricontrollerò i dati un'ultima volta, e poi andrò in elysium. tu fai come ti pare. e così dicendo si mise a osservare ancora i dati a cui era giunto, sollevando lo sguardo dal nosferatu e puntandolo quindi sugli ammassi di carta riordinati.
se non c'è altro da fare dopo quest'azione posso spostarmi. |
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La passione che fino ad un'istante prima sembrava infervorare il piccolo Check spingendolo fin quasi alla frenesia sembrò placarsi di colpo.
Il piccolo nosferatu non sembrò prenderla male o domandarsi cosa fosse accaduto di preciso.
Sembrava tornato calmo, tranquillo e riflessivo, come suo solito.
Quando Kappa fece riferimento al vago collegamento individuabile dai documenti rinvenuti Check, sorpreso da quell'affermazione, fece capolino tra carte e cartacce varie per dire la sua
Be, non direi poi così vago. Ecco, guarda qua.
Il lunatico provò a dare un senso ai paragrafi indicati dal piccolo Check ma non vi trovò nulla. In parte incuriosito, in parte irritato dal non riuscire a comprendere quanto Check gli stesse mostrando lo invitò a procedere e spiegarsi meglio.
Solo allora, alle rivelazioni del nosfi, Kappa comprese.
Jabeon usava un codice!
Ma certo! Buon Dio come aveva fatto a non arrivarci da solo? Jabeon usava un codice per impedire che i suoi appunti venissero decifrati dal primo scemo che passasse a ficcare il naso e Check, in quanto suo infante, era in grado di decifrarlo.
Ascoltando le parole del suo "ritrovato amico" Kappa comprese addirittura che non erano spariti del tutto i riferimenti al coinvolgimento della Tanner. Ma solo quelli decifrabili in cui compariva il suo nome.
La bozza di cospirazione che si andava delineando lasciò il malkavo sbalordito.
A quanto pareva Joriah sembrava essere stato contattato proprio da Herveaux. E questi lo aveva cercato allo scopo di liberarsi di Kappa, nemico comune di entrambi.
Joriah aveva accettato più per dare uno smacco a Blake, mentore di Kappa, che non per altro. Ma poi si era guardato bene dall'aiutare Herveaux in cambio delle informazioni ricevute.
Herveaux, dal canto suo, sembrava essere rimasto fregato una seconda volta, da qualcuno non meglio identificato, ed il suo tentativo di fuga era fallito così come le sue speranze.
La Tanner c'entrava in un certo modo per via di un qualche genere di informazione di cui Herveaux sembrava essere in possesso e che qualcuno volesse ottenere da lui in cambio di qualcosa...Qui i riferimenti mancavano... e Jabeon sembrava essere finito in mezzo a questo giro nel tentativo di inserirsi nella tresca per sfruttare a suo vantaggio le informazioni che era riuscito ad ottenere su uno o più dei partecipanti al gioco...
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