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SPOILER (clicca per visualizzare)per il futuro: le telefonate cerchiamo di gestirle a botta e risposta. prima aspetta che ti rispondano ^^ metti caso che il ghoul non poteva risponderti, questo avrebbe reso la telefonata quantomeno interessante.
theophilus mise mano al telefono, mentre la tizia lo guardava tentennante. non aveva chiarezza nel suo lavorare, ne tantomeno un pensiero fisso nella mente. guardava il cappellaio come se fosse la sua speranza, la sua salvezza.
e poi lui si era messo a parlare di un violento eroinomane, e la cosa l'aveva sconvolta alquanto. lo sguardo era diventato più strabuzzato, e i muscoli più tesi. il suo agire, chissà perchè, non era esattamente reso tranquillo da questa novità.
m-marmellata? va bene... aggiunse con un filo di voce, bevendo un sorso di tè da quella tazzina che theophilus gli aveva ordinato di prendere.
il malkavian non vi badò. chiamò il ghoul e si mise nell'ottica di usarlo per quello che più serviva. il sacco di carne.
dopo qualche squillo, la comunicazione venne aperta dall'altra parte.uh? Capo? disse Elliot con una voce intontita, ma non dalla droga. non era ancora strafatto, per fortuna.
uhm, ma certo capo! rispose, riprendendosi sarò li in... 30 minuti? facciamo 20 capo!. il malkavian sentì un rombo di motore e poi la linea cadde. Elliot era già in partenza.SPOILER (clicca per visualizzare)2015-07-21 19:27:32 theophilus rolls 2 dice to auspex 10,6 [2 successes]
d'improvviso, theophilus avvertì qualcosa. una sensazione di pericolo, a tratti di stranezza. lo sguardo gli era appena caduto sul servizio da tè comprato il mese scorso, ancora intonso salvo per un paio di cucchiaini presi solo una settimana fà. era strano, non centrava certo il servizio. eppure i suoi sensi sovrannaturali lo avvertivano di qualcosa di tremendamente sbagliato. qualcosa che riguardava la ragazza, o forse la situazione in generale. cosa stava sbagliando? se stava sbagliando qualcosa ovviamente. forse non si trattava di sbagliare, ma di sottovalutare qualcosa. ma cosa?!
e mentre questa sensazione si diffondeva nella sua mente superiore e distorta, la ragazza rispose i-io abito... al piano di sotto... sotto q-questo appartamento. una risposta tentennante, forse mossa ancora dalla paura. prese con forte esitazione le chiavi dalla mano di theophilus e si avvicinò alla porta.SPOILER (clicca per visualizzare)dimmi cosa fai, quanto tempo aspetti se decidi di andare nell'appartamento di sotto etc... sii specifico, specialmente sui tempi perchè è molto importante.
Vuoi andare quando il tuo ghoul è già arrivato oppure vuoi andare prima... non vuoi andare proprio... etc...
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Theophilus non riusciva a liberarsi di quella sensazione. Quel senso di pericolo imminente che continuava a pizzicargli il corpo. Posò di nuovo lo sguardo sulla donna. Era meglio non lasciare nulla al caso.
"Ripensandoci, penso proprio che vi accompagnerò. Quanto meno, per assicurarmi che non prendiate la Prius gialla sbagliata! Vogliate aspettarmi qui fuori un secondo, prego" disse, facendole cenno di aspettarlo appena fuori della porta d'ingresso.
Si diresse poi in camera da letto, e recuperò il suo revolver da sotto il cuscino. Controllò che fosse carico, quindi lo mise nella tasca dei pantaloni.
"Parla piano e vai in giro armato" pensò, mentre si assicurava che il rigonfiamento della tasca non facesse pensare ad una pistola.
Quindi uscì di casa, chiuse a chiave l'appartamento, e accompagnò Elizabeth giù per le scale, dirigendosi verso il garage, facendo particolare attenzione nel passare al piano di sotto che non ci fosse nessuno.
Si, era decisamente meglio assicurarsi che Elliott prendesse Elizabeth in consegna. Del fidanzato o presunto tale si sarebbe occupato poi.
"Da solo? sarà una buona idea?" riflettè, mentre scendeva le scale appena dietro Elizabeth "Forse no. Ma per ora è l'unica che mi viene in mente. Del resto, cosa potrebbe mai andare storto?" fece un sorriso amaro.. -
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Theophilus non aspettò una risposta, iniziando a seguire la ragazza. questa iniziò ad assecondarlo, ormai stranita al punto da non farsi più domande sul suo bizzarro comportamento. il fratello non sapeva a cosa andava incontro, ma voleva essere preparato.
seguì la ragazza, che iniziò a camminare tranquillamente. volse lo sguardo intimorito quando passarono entrambi davanti alla porta del suo appartamento. theophilus colse questo comportamento, e preferì attenersi al piano. la pistola del resto ce l'aveva, e non c'era motivo alcuno per aver timore. anche in un attacco a sorpresa, lui sarebbe stato pronto. giunsero infine al garage, ove si preoccupò di indicarle la prius gialla. l'unica, nel raggio di km. la ragazza si mise quindi vicina alla macchina, guardandosi nervosamente attorno.
Niente per metri, all'infuori di loro. nessuna vita, nemmeno il ghoul, a cui mancavano ancora una decina di minuti, a credere a lui. Giusto in tempo per l'ora del tè.
dopo un minuto il malkavian si rassicurò, almeno in parte. non c'era nessuno, salvo lei e lui.
ma allora perchè innervosirsi.SPOILER (clicca per visualizzare)spezzo per farti azionare, dimmi se poi non ti muovi finchè non arriva elliot o cos'altro.. -
Gaevriel.
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Per qualche motivo la tensione aumentava. Eppure la situazione era sotto controllo. Almeno in teoria. Quasi istintivamente, Theophilus portò la mano alla pistola.
"Non si sa mai" pensò, cercando di dare una giustificazione razionale al suo gesto.
10 minuti all'arrivo di Elliott. Sempre che non tardasse.
"Non resta che aspettare e sperare per il meglio"si disse.
Dopotutto, aveva fatto tutto ciò che era in suo potere. Giusto?. -
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passarono dieci minuti, durante i quali non cambiò assolutamente nulla. vi era silenzio attorno a loro, orribile quanto tranquillizzante silenzio.
la pistola era dove lui l'aveva lasciata, e la ragazza non si era nemmeno mossa. solo tentennante, timorata dal buio e da quel rieccheggiante silenzio, occhieggiava a destra e a sinistra. ella temeva qualcosa, era evidente. ma theophilus avrebbe salvato la propria alice.
ne era certo.
allo scadere del decimo minuto, giusto in tempo per l'ora del tè, una moto rombante raggiunse i due. e l'individuo sopra di essa scese, sfoggiando un orribile quanto solare sorriso.
Ecco Elliot, in tutta la sua maniacale puntualità. la ragazza sulle prime si ansiò terribilmente, cacciando un gridolino sommesso e nascondendosi dietro la prius. solo quando Theophilus salutò il proprio ghoul, timidamente lo osservò, sempre nascosto.
Salve capo! Eccomi capo! disse lui tronfio ed entusiasta. era un individuo decisamente poco socievole, ma i miracoli che la vitae vampirica elargisce non li eguaglia nessuno. e ora il violento eroinomane era il galoppino fedele di theophilus sono pronto. che è che dovevo fare!?. -
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Non appena sentì il rombo della moto, Theophilus posò istintivamente lo sguardo sull'orologio. Le 5. Si poteva dire tutto su Elliott, ma non che fosse un ritardatario.
"Niente di più complicato" disse, facendo cenno a Elizabeth di dare le chiavi della macchina ad Elliott "Devi semplicemente accompagnare questa gentildama..." Theophilus si bloccò un attimo.
"Che stupido... non le ho nemmeno chiesto che lavoro faccia!"pensò, posando uno sguardo incuriosito su Elizabeth.
"Ehm, mia cara, mi deve essere assolutamente sfuggito il fatto che non mi abbiate affatto detto dove lavorate... o che lavoro fate, tanto per cominciare." le disse, sorridendo "Dove devo dire di farvi accompagnare?" proseguì, piegando la testa da un lato, sempre sorridendo allegramente.. -
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oh, basta che il vostro...amico?... beh che il vostro amico mi porti a Bywater, poi da li lo... lo guido io! disse, non staccando gli occhi un istante dal nerboruto. Elliot per tutta risposta cercò di sembrare rassicurante, e di non dare a vedere il suo palese essere così sgraziato.
ma certo capo! scorterò la ragazz... la dama... si insomma, faccio io! aggiunse. grosso e pronto ad andare, il malkavian vide il grosso salire in macchina al posto di guida. capo...sicuro non ti serva una mano? devo accompagnare lei e basta? aggiunse. un'ultima frase, a casaccio quasi.
Ma la priorità era portare la ragazza al sicuro. e Elliot sapeva che era difficile che il suo domitor cambiasse idea. uno sguardo di muta comprensione, e poi si limitò a controllare che la macchina si mettesse in moto.
la ragazza, dopo un'ulteriore rassicurazione, dopo aver guardato theophilus un'ultima volta, si limitò ad'annuire. si avvicinò alla macchina, e con un debole sorriso si volse verso theophilus. grazie. disse, accomodandosi nella prius.
un ultimo sguardo, e theophilus vide la macchina allontanarsi nel buio. ora doveva decidere il da farsi.. -
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Theophilus fece un cenno di assenso al suo ghoul, poi rimase lì a guardare mentre l'auto si allonatanava.
"E una è fatta. Ora passiamo alla parte difficile" pensò, stringendo la pistola nella mano.
Rientrò nel palazzo, e risalì le scale fino ad arrivare al piano. Andò di fronte alla porta dell'appartamento che le aveva indicato Elizabeth. Con un po' di fortuna, il suo "coinquilino" era ancora lì.
Theophilus tolse la mano dalla pistola. Non era ancora il momento di usare violenza. Non ancora.
Prima di bussare però, fece appello ai suoi poteri per concentrarsi nel sentire ogni minimo rumore proveniente dall'interno dell'appartamento.SPOILER (clicca per visualizzare)Attivo SENSI ACUTI sull'udito per sentire rumori dall'interno dell'appartamento. -
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il cainita acuì il suo udito con l'ausilio dell'auspex, il potere del sangue tramandatogli dal clan. la sua percezione sensoriale si acuì in modo incredibile, permettendogli di espandere la sua percezione oltre la porta di legno che si trovava davanti.
Tuttavia, salvo il rumore di qualcosa che gocciolava, e che in quel momento gli ricordava distintamente un rubinetto che perdeva, non riusciva a sentire. si guardò intorno più volte, osservò con cura se potesse esservi qualcosa attorno a lui in grado di distrarlo. ma tutto il pianerottolo era nel più completo silenzio.
quand'ecco che avvertì qualcos'altro. di botto, come se qualcosa fosse improvvisamente successo. un mugolio terribilmente sommesso, qualcosa di soffocato e distante. la capacità di acuire il proprio udito gli rendeva impossibile stabilire se fosse qualcosa di molto basso ma dietro la porta, oppure qualcosa di un po' più forte ma in un'altra stanza. A theophilus non rimaneva altro che...provare.. -
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"Già, non resta che provare..." pensò, la frase lasciata in sospeso.
Se fosse stato ancora umano, probabilmente in quel momento avrebbe iniziato a sudare freddo. Il pensiero, ridicolo quanto nostalgico, riuscì a calmarlo quel tanto che bastava a fargli riprendere il controllo.
Accarezzò e guardò l'orologio. Le 5. Cominciava a farsi tardi.
Una volta raccolte le forze, si armò del suo sorriso più stralunato, il cui effetto era aumentato dal piegare leggermente la testa da un lato: abbastanza poco da essere impercettibile, ma allo stesso tempo abbastanza da risultare inconsciamente fastidioso alla vista.
Soddisfatto del risultato, bussò tre volte. Le prime due con due colpi, la terza con uno solo.
"La prima impressione è la cosa più importante." si disse. E la prima impressione che voleva suscitare era quella di un povero, insignificante vicino un po' strano. Un tipo matto, insomma.
"Matto come un Cappellaio." pensò, aggiustandosi il cilindro.. -
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Theophilus, armato di un distorto senso di sicurezza, iniziò a bussare alla porta.
due colpi.
due colpi.
un colpo.
ma nessuno risposte al richiamo del malkavian. indeciso sul da farsi, Theophilus guardò la porta, con la stessa posa inquietante e lo stesso "sorriso" stampato sul volto. per poi rendersi conto che la porta, in realtà, era aperta.
aperta, in realtà, non era il termine più adatto per definire tale situazione. la porta si reggeva a malapena in piedi, e i cardini stessi sembravano provati da chissà quale urto. il malkavian percepì lo stesso mugolio di prima, strozzato in simil modo ma leggermente più distinto. probabilmente, quei pochi centimetri sotto che il legno aveva fatto all'interno, erano bastati ad acuire la percezione di theophilus.
ma un altro elemento distintivo colse immediatamente il cainita: L'odore distinto del sangue, che usciva da dietro la porta come se oltre vi si celasse un mattatoio.
cosa cazzo c'era dentro quella casa?. -
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Quando si accorse dell'odore di sangue, Theophilus pensò distintamente due cose: primo, non si era ancora nutrito quella notte; secondo, stava cominciando a pentirsi di aver mandato via il suo ghoul.
"Qualcosa mi dice che la situazione verterà su argomenti ornitologici adatti a persone diabetiche" rifletté, cercando di seppellire la paura sotto ad uno strato di umorismo da quattro soldi.
"Magari se scrivo qualcosa a John Smith, riesco a ricevere qualche aiuto dal Brucaliffo" pensò, cercando di calmarsi illudendosi di non essere completamente solo. Ma non ci credeva davvero nemmeno lui. Si parlava di John Smith, del resto.
No, era assolutamente solo, armato di un revolverino del cavolo, e stava per entrare in un appartamento che puzzava di sangue.
"Del resto, cosa potrebbe mai andare storto?" Il pensiero gli causò una sensazione di Deja-vu.
Estrasse la pistola dalla tasca, controllò che fosse carica, quindi tirò il cane. Fece un sospiro, poi aprì la porta ed entrò, assicurandosi di avere tutti i sensi più all'erta possibile.SPOILER (clicca per visualizzare)Attivo SENSI ACUTI su vista e udito. -
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Theophilus aprì la porta, permettendo a se stesso di dare un'occhiata all'interno della stanza, di capire da dove venisse quell'odore di sangue.
suo malgrado, Theophilus constatò che era più semplice dedurre da dove questo NON venisse.
Theophilus si trovò di fronte a uno spettacolo raccapricciante, almeno per un qualsiasi umano: mobili distrutti ovunque, un silenzio gelido e macchie di sangue, rapprese o meno, ovunque in tutta la casa.SPOILER (clicca per visualizzare)2015-07-30 11:51:46 theophilus rolls 5 dice to percezione + sesto senso (Diff 7) 3,3,8,1,10 [1 success]
Fece per muovere un passo, ma all'ultimo si rese conto che l'avrebbe infilato in una pozza di sangue non rappreso. questo era solo l'inizio di una lunga scia di sangue, che entrava nel secondo locale della casa. in quel momento il cainita ricominciò a sentire, il rantolo, solo che era ancora più strozzato, se possibile.
Avvicinandosi all'altra stanza, evitando abilmente le macchie di sangue, il malkavian raggiunse la soglia dell'altra stanza. il revolver in mano e qualcosa in più del coraggio dalla sua.
tutti i sensi gli stavano dicendo che qualcosa non andava. non vi era pericolo, ma un'orrenda consapevolezza dietro l'angolo. e quando vi si avvicinò, Theophilus vide l'orribile spettacolo. distesi su di un letto grondante sangue, un corpo con numerosi coltelli nel petto. morto, palesemente.
il secondo, quello da cui proveniva il rantolio, era un individuo steso a terra e semisommerso da foglie, probabilmente entrate la sera prima dalla finestra aperta.
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L'intera situazione era talmente raccapricciante e surreale che, sulle prime, Theophilus riuscì a provare solo sorpresa. Da qualche parte, nella sua mente già spezzata, un blocco automatico gli impediva di realizzare appieno ciò che stava osservando. Pertanto rimase alcuni secondi buoni ad osservare la scena, come inebetito.
Quando si riebbe, si accorse che stava stringendo l'orologio al posto della pistola, la quale era di nuovo nella tasca. Un automatismo, probabilmente.
Una volta sentito il rantolio e identificatane l'origine, Theophilus accorse subito verso l'uomo, e si inginocchiò accanto a lui.
"Non me ne intendo di medicina, ma dubito che serva un dottore per capire che questo poveraccio sta crepando." pensò, guardando in che stato verteva il moribondo.
Theophilus aveva bisogno di vederci più chiaro. E probabilmente a quel poveretto non rimaneva il tempo necessario per rispondere a tutti i dubbi del Malkavian.
Perciò non restava che una cosa da fare.
Theophilus si morse il polso destro, poi sollevò con delicatezza la testa dell'uomo e cercò di versargli quanto più sangue possibile.
"Bevi, e non ti preoccupare! Sono già morto, quindi tecnicamente è un rimedio vegano!" disse, spremendo il suo polso il più possibile.
Non restava che sperare che il suo sangue entrasse in circolo in fretta. E che l'uomo avesse abbastanza forza in corpo da sfruttarlo per curarsi di quel tanto che bastava a tenerlo in vita per quella notte.
Mentre versava il sangue nella bocca dell'uomo, Theophilus guardò l'orologio. Segnava le 5.
"Non è una festa da té se non ci scappa il morto!" pensò, ridendo nervosamente.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)tiro di persuasione + espressività per Theophilus, per convincere l'uomo. difficoltà minima.
2015-07-30 16:48:55 theophilus rolls 4 dice to persuasione + espressivit (Diff 4) 9,5,7,8 [4 successes]
tiro per bere. siccome hai fatto 4 successi concedo il tuo essere persuasivo, e il tizio si sforza, spendendo wp.
2015-07-30 16:50:45 ??? rolls 2 dice to bere (forza pura) (Diff 9, used willpower) 3,5 [1 success]
L'uomo spostò lo sguardo molto, troppo vacuo su Theophilus. la bocca era aperta, e lui era solo capace di rantolare. si sforzò disperatamente di fare un cenno d'assenso, come se capisse quello di cui theophilus parlava. il sangue fluì dal morso del fratello, e iniziò a colare all'interno della bocca del morente.
deglutì a fatica, molto a fatica. ma riuscì ad assorbire la vitae vampirica al meglio, evitando per poco di tossire il tutto. Theophilus sapeva che non aveva guadagnato molto tempo. non bastava certo un sorso per salvare l'uomo, e probabilmente non ne aveva abbastanza perchè questi si salvasse per intero. ma aveva guadagnato un po' di tempo, quanto bastava per interrogarlo.
o quantomeno per provarci..
Rifugio di Theophilus Carter |
