Magazzino Abbandonato N Peter Street

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  1. Night_Wind90
     
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    Il magazzino si trova presso la N Peter Street, è uno dei tanti edifici abbandonati e in disuso dopo le inondazioni.
    Prima dell'abbandono della struttura di piccole-medie dimensioni, essa veniva usata per lo stoccaggio di piccoli e medi lotti di merci non deteriorabili di una ditta per ricambi auto.
    al giorno d'oggi viene utilizzato come rifugio e zona tecnico logistica da Jason Castillo e la sua affascinante sire Scarlet.
    Isolato dalle altre strade e dai pochi edifici ancora in uso, per quanto non di lusso, diventa un ottimo rifugio per i due cainiti in cui è possibile anche porre in essere i loro affari loschi senza dare troppo nell'occhio. Per quanto di medie dimensioni, il magazzino ha le dimensioni sufficienti per far avere ai cainiti tutto ciò di cui necessitano.

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    L'interno del Magazzino è in pessime condizioni come l'esterno: alcune finestre sprangate, altre barricate con travi di legno o i vetri offuscati da vernice nera. Inutilizzabile per un essere umano, ma ottimo per i due Brujah. Lo spazio interno da la possibilità a Jason e Scarlet di nascondere all'interno del magazzino i loro rispettivi veicoli: Una Harley Davidson custom Seventytwo ed una Dodge Charger del 74 custom.


    L'interno del magazzino è formato principalmente da tre sale:

    - l'ala entrata, che taglia verticalmente il magazzino, il lugo dove Jason e Scarlet tengono i loro veicoli.

    - l'ufficio, dove venivano tenuti documenti di transazione delle merci, utilizzato da Scarlet come luogo di contrattazione

    - la sala stoccaggio merci, la sala più grande del magazzino dove i cainiti si dividono gli spazi durante il loro riposo dove comunemente scorrono le loro notti se non sono in giro a New orleans.


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    nella sala stoccaggio vi sono alcuni oggetti di vita quotidiana a cui Jason è legato per i i suoi gesti ancora umani: un piccolo stereo e due casse (probabilmente rubati), un piccolo televisore, ed una postazione dove solitamente i due cainiti utilizzano i loro rispettivi computer, oltre a due vecchi divani usati per il loro riposo.

    Edited by Night_Wind90 - 4/8/2015, 14:21
     
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  2. Night_Wind90
     
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    La moto rombava...aggirandosi per le strade di New Orleans ed echeggiava dalla distanza. In quelle ore il quartiere presso 9th Ward era quasi deserto, solo qualche anima sprovveduta in giro, o soggetti con un tasso alcolemico più alto della percentuale di acqua presente nel corpo umano. Edifici abbandonati, negozi distrutti; La natura nefasta aveva lasciato la sua evidente firma in quel quartiere, e gli occhi di Jason scrutavano ogni singolo dettaglio del suo passaggio. Le grandi mani strette ai manubri della sua adorata Seventytwo custom, manovravano lo "stallone d'acciaio" come redini forti: una curva a destra, poi altri 700 metri sempre dritto. La destinazione era vicina e la notte era ancora lunga. Jason si trovava spesso a girare in moto, per le strade di New Orleans: un modo come un altro per far scorrere le ore della notte che da anni oramai divennero il suo "nuovo giorno". La marcia di Jason rallentò di fronte ad un edificio ed una serranda d'acciaio: un vecchio magazzino abbandonato...

    Casa...

    La grande mano destra si accinse verso una tasca del gilet, estraendo un piccolo telecomando; lo puntò verso la serranda di fronte a sè e premette il bottone; pochi secondi e la serranda si aprì dando vista ad una piccola ala del magazzino.

    E' già tornata
    Jason vide di fronte a se la Charger di Scarlet, la donna che cambiò per sempre la sua esistenza; doveva aver già finito il suo ultimo incontro con i soliti loschi di quartiere, portandosi in tasca altri soldi da riciclare il prima possibile. Senza perdere molto tempo, Jason accinse a portare la sua Harley dentro l'ala principale del magazzino, pochi attimi dopo, la serranda si chiuse alle sue spalle.

    La moto fece un ultimo rombo, la sua "buonanotte" prima di essere spenta.
    Gli ammortizzatori scattarono verso l'alto, quando la mole di Jason si alzò sui suoi piedi, scendendo dal suo amato bolide.
    Passi certi verso la sala di stoccaggio del magazzino, nelle vicinanze c'era una vecchia poltrona ed un tavolino con sopra un pacchetto di sigarette. Jason si avvicinò verso il tavolo e prese il pacchetto: accese una sigaretta, uno dei suoi vizi "mortali" che per quanto perse il gusto, rimase nelle memorie istintive dell'uomo. Il tempo di fare una boccata e la porta dell'ufficio adiacente alla sala stoccaggio si aprì...

    Ehi, Hombre...appena tornato dai tuoi soliti giri inutili? E ancora con quei vizi che non ti appartengono più noto...

    Scarlet, fece la sua comparsa sarcastica; Jason era abituato a battute di quel genere...e ci fece poco caso...

    Hola guapa...estoi aqui. Che ci posso fare? Si vede che sono un nostalgico...
    Un mezzo sorriso apparve nel viso rude di Jason; Scarlet era una delle poche con la possibilità di vedere certe espressioni in Jason, in fondo, oramai la fiducia tra i due era ferrea e un minimo di umanità poteva anche scappare con la sua Sire..

    Apparte queste cazzate....tieni....te lo sei scordato qui

    Scarlet lanciò il cellulare di Jason, che lo prese al volo con un aria leggermente stranita...

    Sembra che il tuo destino sia attirare "facoltose donne" per facoltosi lavori eh Jason? il passato che torna con una nuova voce...ascolta il messaggio in segreteria...

    Jason non se lo fece riperetere due volte e compose il numero della segreteria telefonica...mise il telefono all'orecchio ed ascoltò...

    CITAZIONE
    Ho avuto questo numero da Trevor,avrei urgentemente bisogno dei suoi servigi,mi aspetto una sua repentina risposta,verrà pagato molto bene.

    hmm...Trevor, sempre pronto a rifilarmi roba chesscotta? Bravo Hermano....

    Una suadente voce femminile registrata nel messaggio faceva chiaramente capire le sue necessità....un nuovo lavoro in ballo, e ben pagato. Trevor non era solito dare il recapito di Jason a chiunque: se Trevor stesso raccomandava Jason, era perché il suo fiuto di soldi e di lavoro sporco lo aveva spinto a fare il nome del più adatto che conoscesse....Jason per l'appunto. Atteggiamento tipico di Trevor...preferiva lasciare all'argentino i lavori loschi...in fondo lui era capo di un'agenzia: la sua riluttanza a lavori simili era comprensibile.

    Chiuse la linea del telefono e guardò negli occhi Scarlet, con mezza sigaretta in bocca ancora accesa...

    Sai cosa fare Hombre...e ricorda...
    La Donna si voltò andando verso l'ufficio...
    se è cosa buona si fa il solito 50 e 50 hehehehe...

    La porta dell'ufficio si chiuse e Scarlet scomparve dalla vista di Jason; La sire conosceva bene il suo "uomo" e sapeva che egli non avrebbe indugiato a richiamare la "cliente" e senza dire nulla, lasciò sul tavolo il suo telefonino criptato.
    Jason lo prese, mentre riascoltava il messaggio sul suo cellulare per riascoltare il recapito telefonico che lo aveva contattato.
    Digitò il numero sul telefono di Scarlet e diede l'invio....

    Il telefono dall'altra parte squillava....

    Edited by No Life King - 5/8/2015, 17:02
     
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