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Poche ore mancavano all' alba e le strade delimitanti l' Upper Ward si stavano ormai svuotando dei festaioli e dei nottambuli che si erano attardati in giro.
Una nuova popolazione stava percorrendo la città, persone poco attratte dalle cangianti luci delle insegne colorate e ancor meno dalle promesse della notte di N.O..
John Raymond Legrasse imboccò con la sua vecchia BMW rossa l' ultimo tratto di strada che lo separava dal rifugio del suo Sire e non mancò certo di notare il via vai di furgoni delle consegne, di giornalai intenti ad aprire pacchi freschi di stampa e fornai indaffarati dietro le serrande socchiuse dei negozi che avevano dato ospitalità a qualche ubriaco solo poche ore prima.
Una volta posteggiata l' auto di fronte l' hotel, John aprì lo sportello e scese portandosi dietro uno zaino sudicio di fango almeno quanto i suoi vestiti.
Osservato il cielo nero per qualche secondo, lo storico s' incamminò verso la sua meta riflettendo sul fatto che avrebbe avuto tranquillamente il tempo di sbrigare quest' ultima formalità e tornare a casa prima dell' alba di quel giorno umidiccio.
Raggiunto il secondo piano, l' Infante cercò il ghoul Jacque con lo sguardo e si avviò alla porta del loft di Palomer, bussando come suo solito prima di entrare.
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Jacque, dopo un momento di seria titubanza, accolse con devozione John, portandolo come da sua richiesta al cospetto di Palomer. Non si fece domande, o quantomeno non le esternò: stava in fondo lavorando, non certo facendo qualcosa per se stesso.
Fiancheggiò il fratello con passo marziale fino a un'altra stanza, l'ennesima.
E in quella, tra vari tomi di sapere mortale ammucchiati su tavolini e cassettiere, sparsi attorno un camino spento e solo qua e la rimasti sulle scaffalature, si trovava il suo bersaglio.
Il fratello, il sire di Legrasse, l'uomo che ora aspettava dietro il vetro di una finestra. Palomer sembrava già essere al corrente dell'arrivo di John, o almeno così pareva. John... salutò con un cordiale cenno della testa, mentre le mani si incontravano dietro la schiena all'altezza del bacino.
Un uomo impostato, marziale, forse più del solito. Sono felice di rivederti in mia presenza, questo vuol dire che le tue indagini non hanno avuto esito fatale.
Me ne compiaccio.
Ma si può parlare di esito? o sei venuto qui solo per aggiornarmi?
Sagace. poche parole, curiose ma affilate a dovere. Non sembrò nemmeno badare alla fanghiglia che ricopriva zone intere dello zaino e delle vesti di John, ma di sicuro non vi si avvicinò.. -
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John sorrise cordialmente ricordandosi il codice di etichetta che lo stesso Palomer gli aveva insegnato negli anni trascorsi insieme ma, per una volta, il suo sorriso era in parte sincero poiché serviva anche a celare il ghigno che stava crescendo sotto la superficie.
Il fatto stesso di presentarsi in quello stato, indicibilmente sporco e maleodorante, senza preavviso, aveva sortito un effetto interessante in Palomer, il quale faceva un vanto di saper dissimulare egregiamente le proprie emozioni in ogni situazione. E tutto ciò risultò incomparabilmente più divertente di una buona barzelletta, agli occhi di Legrasse.
Quelle ultime notti, del resto, lo avevano portato a superare quello scoglio formato dalla sua sopravvalutata opinione del Sire e a rendersi conto di quali fossero i suoi personali punti di forza come Infante e come giocatore nella politica Cainita. Legrasse, in effetti, si sentiva un pò meno inquieto e decisamente più consapevole delle proprie potenzialità.
Nonostante tutto, però, il giovane Cainita decise di tenere un basso profilo con il Fratello più anziano, preferendo riservare per se le osservazioni fatte e le prospettive che si erano delineate ed andavano delineandosi dinanzi a lui anche in quel momento. Il suo tono di voce, quindi, fu quello del sottoposto stupidamente soddisfatto, del cucciolo che scodinzola al padrone dopo aver fatto il salto nel cerchio di fuoco, in attesa della ricompensa.
Vogliate scusarmi l' ora tarda e l' impresentabilità, mi Sire.
In virtù dell' importanza di quest' ultima piega presa dagli eventi, ho ritenuto opportuno abbandonare le formalità e venire a darvi immediatamente la notizia.
Parlò a tratti sommessamente, in tono remissivo, tenendo basso lo sguardo affinché l' altro non potesse leggere l' inganno nel suo sguardo falsamente servile.
Con movimenti lenti ma fluidi, Legrasse si passò lo zaino nella mano sinistra e lo posò a terra tenendolo per lo spallaccio destro.
A seguito del nostro ultimo rendez- vous mi sono recato ad un incontro con il mio aiutante Brujah al fine di esplorare le possibilità della nostra pista più promettente e, come sospettavo, essa ci ha condotti a quello che ormai sono sicuro fosse il nascondiglio dei ladri.
Con studiata lentezza, lo storico si chinò sulla cerniera che teneva chiuso lo zaino ed iniziò a far scorrere il passante con una tale calma da far percepire chiaramente lo stillicidio di ogni dente che veniva sganciato, dischiudendo sempre un poco di più la borsa infangata.
Ivi abbiamo trovato un locale tappezzato di rune che ho identificato subito come Taumaturgia setita, così che potessimo riuscire a superarle senza colpo ferire.
Gli eventi immediatamente successivi sono invero piuttosto caotici, quindi mi perdonerà qualche lieve confusione.
Una porta è stata divelta e ne sono usciti un Fratello gravemente leso, in Torpore, e la bestia che i Gruber andavan cercando. Grazie al Dono della Dominazione sono riuscito a neutralizzarla in fretta ed abbiamo potuto completare la parte d' incarico legata al clan Tremere.
Credo, infatti, che la famiglia Gruber possa ritenersi più che soddisfatta dell' esito dell' accordo.
Immagino che abbiate ormai compreso cosa significhi ciò che vi ho appena raccontato, vero? In una delle stanze adiacenti, in mezzo a buona parte della refurtiva denunciata, giaceva il vostro manoscritto.
A questo punto, con un gesto plateale, Legrasse estrasse il manoscritto dallo zaino e lo tenne sospeso fra le mani proprio sotto gli occhi del Sire.
Come vedete non vi ho deluso, Mr Palomer. Nel giro di un paio di notti ho recuperato quanto vi appartiene e ho evitato di diffondere informazioni scomode ai quattro venti.
Quasi vero. Di certo non sarò io quello in imbarazzo, questo è poco ma sicuro.
Il sorrisetto di circostanza si accentuò ancor di più man mano che John cercava di assumere una convincente espressione di ebete soddisfazione, gli occhi inespressivi fissi sul volto del Sire.SPOILER (clicca per visualizzare)Ho descritto l' azione in questo modo perché vorrei tentari di decifrare le emozioni e le reazioni di Palomer man mano che faccio vari riferimenti agli elementi della storia.
Credo si possa tentare con Percezione ( Perspicacia ) + Empatia. 4 dadi. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)2016-04-21 13:02:22 - JOhn tira 4 dadi su percezione + empatiA (difficoltà 8 con specializzazione) [3, 10, 8, 8] 4 successi
Goditi un tiro del genere, perchè non ricapiterà mai più
Legrasse vide, nel mentre che spiegava, un moto di eccitamento molto ben celato nelle espressioni di Palomer. Un eccitamento felice, dato da una buona e fiera euforia, ma comunque nascosto dietro il più plateale compiacimento composto.
molto bene John commentò, avanzando di un paio di passi. sono felice del ritorno del mio manoscritto in mani sicure. E contento della riuscita con i Gruber.
Un movimento scattante delle mani, la protensione delle stesse verso l'avanti, come a ricevere il proprio manoscritto, indice della sua contentezza. hai detto "taumaturgia setita"... beh, per quanto ne so è un bene che sia stato fermato. disse, portando le mani sui fianchi, assumendo una posa riflessiva. come se stesse cercando di ricordare di cosa stesse parlando, per quel rapido secondo. un attimo che però sfumò subito, ritornando al precedente compiacimento.
Poi il blocco, il sorriso che diventa più compiaciuto che felice, come se fosse rimasto soddisfatto di qualcosa.
Ottimo lavoro John... Puoi tenere il manoscritto.
Tenerlo?
QUando mai si era parlato di tenerlo?
spero ti sarà utile per il tuo studiare. e chiaramente potrai visitare la mia biblioteca d'occulto, come pattuito.
Il repentino cambio di espressione, da felice per aver ritrovato il proprio tesoro a compiaciuto sembrava naturale, come se Palomer si fosse tolto di colpo una maschera che aveva indossato sino a quel punto.. -
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L' espressione insolitamente sincera sul volto di Palomer non sfuggì al perspicace Legrasse, che sorrise educatamente in risposta non volendo turbare quel raro momento di distensione.
Il manoscritto era ancora nelle sue mani, sospeso a mezz' aria fra il Sire e l' Infante, lo sguardo di quest' ultimo che passava dal tomo a Palomer con una nota decisamente perplessa.
Lo sapevo che questo manoscritto non era poi così vitale per lui ma regalarmelo così?
Forse dovrei lasciar perdere e approfittare del momento di generosità per tenermi questo libro e capire se un gorno potrò usarlo a mio vantaggio....
Riguadagnata la lucidità necessaria, John riavvicinò lentamente il tomo allo zaino ancora aperto a terra, per poi lasciarvelo scivolare dentro ed approfittando del movimento per chiudere il gesto con un inchino formale come Palomer stesso gli aveva insegnato tempo addietro.
Vi ringrazio, signore, ed accetto umilmento questo vostro meraviglioso dono.
Sono certo di poter trarre grande insegnamento da questo manoscritto di indubbio valore.
Risollevatosi dall' inchino, il giovane Ventrue gettò uno sguardo ancora agli occhi di Palomer domandandosi se quegli ultimi eventi non potessero esser stati parte di qualche piano sfuggito dal controllo dei suoi organizzatori. Preferì accantonare momentaneamente queste riflessioni per passare a qualcosa di più pratico.
Immagino che ora vogliate prepararvi al riposo, Mr Palomer, e credo di non recarvi sconcerto affermando di esser anch' io piuttosto bisognoso di ristoro. E di un bagno, in effetti. Nelle prossime notti gestirò gli ultimi strascichi di questa vicenda, evitando di coinvlgervi come avevate richiesto, perciò spero perdonerete una mia temporanea assenza.
E poi ci sarebbe la storia di Herr Hans Gruber... Se è vero che quel Lord Rinaldi intende prendere provvedimenti, potrei sfruttare il momento per insinuarmi ancor di più nel novero delle sue amicizie e ricordargli quanto siamo in sintonia. Devo capire come si evolverà la sua situazione e come intenderà agire in futuro ... Mpff... Quasi quasi è più divertente che giocare al sentimentale con i Topi di Fogna o il rimpianto Herr Diedrich...
Sorrise e si preparò ad andarsene zaino in spalla una volta che Palomer gli avesse dato il permesso di congedarsi.SPOILER (clicca per visualizzare)Se posso andare, vado a casa e concludo la nottata.. -
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lo sguardo disteso e sereno di Palomer, forse inorgoglito, tradì il suo rilassamento. La consapevolezza di lasciare il tomo a Legrasse lo aveva placato sia nei modi che nella durezza. Come se avesse fatto sempre parte di un suo piano.
Difficile dire se questo fosse vero o meno, ma di sicuro ora Palomer sembrava molto più padrone della situazione di qualche ora prima.
Ottimo John, mi lasci con il cuore gonfio d'orgoglio. ci reincontreremo alle prossime notti.
e così dicendo richiamò il ghoul, che si apprestò con fare servizievole a riportare Legrasse alla porta, poi alla sua macchina. la strada per il rifugio era breve, e mai stata così piacevole da percorrere.SPOILER (clicca per visualizzare)Fine!
Scriverò la valutazione nel pomeriggio..
Rifugio di Palomer |
