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Dottor Jergal.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Mi vesto e parto in moto. E' possibile chiamare John?
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Doctor_Bees.
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CONTINUA QUI . -
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SPOILER (clicca per visualizzare)The Whistleblower
Passò il giorno, e la notte tornò con il suo manto sopra la Louisiana. New Orleans tornò quel conosciuto ed incantevole gioco di luci e canali che i propri abitanti avevano ben presto imparato a vendere.
E nella protezione del suo appartamento, circondato dalla sacralità del proprio rifugio, Jeremy aprì gli occhi.
Qualcosa non andava.
Lo poteva avvertire quasi a pelle, come se ci fosse un dettaglio che non riusciva a cogliere, ma che la sua lucidità gli permetteva quantomeno di percepire inconsciamente.
Aveva appena aperto gli occhi, ma non ci volle molto per capire:
Non era solo in casa sua.
Lo indicavano la luce proveniente dall'altra stanza e lo sprazzo luminoso che giungeva da dietro la porta socchiusa.
inoltre, qualcuno, stava trafficando con il mobilio. Spostandolo.
Perchè?. -
Dottor Jergal.
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Gli occhi si aprirono come di scatto e, nonostante fosse quel genere di persona tutto fuorché distratta, ci mise un poco a razionalizzare il fatto che là, all'interno del suo rifugio, rifugio che aveva sempre con attenzione tenuto segreto, se non ad un pugno di persone "fidate", ci fosse qualcuno di estraneo, qualcuno che poteva essere benissimo un fratello, un suo ghoul o, più probabilmente, almeno questa era l'idea del cadaverico dottore, un semplice mortale, giunto all'interno della sua dimora nella speranza di reperire qualcosa di utile e prezioso. Lui come al solito si trovava a dormire sulla barella in ferraglia nella sua stanza di letto, luogo che ricordiamo essere piuttosto ben protetto, privo di finestre e, ancor meglio, dotata di una porta blindata di quelle spesse, la cui unica maniera per aprirla e chiuderla era dall'interno con un sistema meccanico (a meno naturalmente di non aver poteri particolari o esseri dei magi dell'arte dello scassinare), la sicurezza non è mai troppa quando bisogna difendersi durante il riposo diurno. Eppure in quella notte quella soglia tanto fortificata era stata espugnata e, socchiusa, rivelava l'inquietante verità.
Me la sono scordata aperta? Cazzo... o che ci sia qualche bastardo che sappia usare della fottuta telecinesi?
Calma.
Si guardò addosso alla ricerca dei pugnali, non li avrebbe usati, quale fosse la minaccia voleva utilizzare come ultima spiaggia l'autodifesa con un sistema tanto doloroso, fosse un fratello o una bestia dal sangue pulsante, aveva un tipo di arma per entrambe le occasioni, capaci di infliggere danni dolorosi in grado di far gridare anche coloro dotati della disciplina di resistenza. Mentre era intento a verificare che addosso indossasse ancora tutto il suo equipaggiamento solito, con tanto di giustacuore, uscì dalla stanza in pantalonci, scalzo, privo di maglia a petto nudo, con la pelle pallida esposta, colorito per sua fortuna non così diverso da quello di un umano del nord da far destare troppi sospetti. Lasciò casco, cellulare, e tutto il resto delle cose dove si trovavano. Con molta circospezione, prese uno specchietto dal comodino ed, allungandolo oltre lo spiraglio, cercando di non toccare niente, provo a fissar con il riflesso entrambi i lati del corridoio per esser sicuro che non vi fossero Oscurati o nascosti. Infine, se non avesse trovato nulla, dopo aver rimasso al suo posto l'oggetto, avrebbe provato ad aprire con delicatezza la porta blindata, sgusciare dal pertugio della stessa ed infine, avvicinarsi all'intruso in assoluto silenzio.SPOILER (clicca per visualizzare)Sfruttando le mie "IMMENSE" doti furtive, mi avvicino.. -
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Dopo essersi attrezzato a dovere per prevenire un'eventuale intrusione, Jeremy raggiunse lo spiraglio che si era creato, e con accurata paranoia si mise ad osservare la presenza di eventuali intrusi.
Non ne trovò alcuno, ma la luce non era solo nel corridoio.
Rapidamente il figlio della furia si rese conto di come ogni luce della casa sembrava essere stata accesa, tranne quella della sua stanza.
si riguardò rapido: il suo equipaggiamento era intatto, pronto all'uso, e niente sembrava manomesso in alcun modo.
Avvicinandosi allo spiraglio inoltre, Jeremy sentì distintamente quello che prima aveva appena percepito: qualcuno stava trafficando coi mobili. Ma lo stava facendo in modo strano, poichè non sollevava niente ne si curava di non far rumore.
Possibile che qualcuno stesse riordinando?
Jeremy percepì anche qualche voce sommessa, un paio di individui di mezz'età e una donna, giovane stando al timbro vocale. Ma non parlavano inglese nemmeno lontanamente. Aguzzando l'orecchio e tirando a indovinare, il dottor coleman avrebbe scommesso sul Russo, o comunque su una lingua esteuropea.
Sgattaiolò fuori dalla stanza, senza percepire altro che gli intrusi; questi tutto potevano fare, ma se il loro intento era non farsi beccare stavano davvero sbagliando.
La porta della sala era socchiusa, come quella della sua stanza. questo poteva dare a Jeremy modo di sbirciare anche in quella stanza.
Aveva sentito giusto, grosso modo:
Gli uomini erano tre. Il primo era un armadio enorme, imponente e massiccio, e stava armeggiando con il tavolo spostandolo di lato, con la stessa facilità con cui Jeremy avrebbe potuto spostare una sedia.
Il secondo, un po' più basso ma comunque anch'esso robusto e muscoloso, si era posizionato ad un lato della stanza e osservava il tutto.
Entrambi avvolti in un abito sobrio ma elegante, si erano prodigati a lasciare una buona quantità di spazio in centro alla sala, lasciando esclusivamente due seggiole in legno.
la seconda di queste era occupata da una donna che in quel momento sembrava atta a prepararsi per uscire, aiutata dal terzo uomo, vestito più da cameriere che da bodyguard, che le aveva messo davanti uno specchio e ora si prodigava nell'abbellire la signora. Elegante, bellissima, e con tutta l'aria di essere una donna letale. Jeremy non impiegò che un secondo a riconoscere.
Non ci voleva un esperto di salotti per identificare La prima arpia di New Orleans..jpg)
Ma cosa ci faceva la più importante tra le bestie da salotto della città... in quello del dottor Coleman?. -
Dottor Jergal.
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Russi? Dei comunisti dentro la mia casa? Avrò rotto i coglioni a qualcuno della mafia loro...questo è quello che succede a curare ogni stronzo che si presenta davanti alla porta.
Il buon dottore era noto per essere un chirurgo non auteorizzato dallo stato, operava qualunque genere di persona gli venisse passata dal suo contatto, dalla mocciosa della famiglia più povera della città al angster con il polmone perforato da un proiettile, la paga era sulla misura della ricchezza del cliente di turno, un pò come le tasse, ma il servizio era sempre lo stesso: uno dei migliori della città. Aiutare così tanti criminali, poteva portare noie con le bande rivali e, nel vedere quegli energumeni all'interno della sua stanza, non poté fare a meno di pensare qualcosa del genere. Ma, guardando meglio quella donna,pur non essendo lui una persona particolarmente affascinata dal mondo politico, la riconobbe: la Prima Arpia. Non si sarebbe neppure disturbato nel chiederle come conosceva il suo rifugio, nessuna informazione poteva sfuggire a qualcuno come lei. Recuperó allungando un braccio dentro la stanza, il suo abito verde da intervento, la prima cosa che aveva a disposizione, lordo di sangue secco. Forse si sarebbe dovuto vestire un pò più decentemente, ma perdere altro tempo, si rendeva conto non essere cosa buona. Senza quindi far aspettare ulteriormente i propri ospiti, così, vestito alla ben e meglio, con il suo solito viso da uomo bistecca marcia, entró nella stanza, senza bussare: d'accordo il rispetto e tutto, ma era casa sua.
Lunganotte signori, Prima Arpia.
Rivolse un cenno di capo generale, braccia incrociate al petto, gli occhi cominciarono a balzellare da un lato all'altro della casa.
Vi ringrazio per la cortesia. Avevo in mente di cambiare arredamento, la prossima volta che vorrò trasferirmi saprò a chi chiedere.
Esordì, non rivolto alla regale signora, ma ai gorilloni. Abbozzo una smorfia, poco piacevole nel vedersi, a metà tra un sorriso ed un sospiro.
Vi do il benvenuto in casa mia, soprattutto a Lei, posso conoscere il motivo di questa visita? Ah...e mi scuso per l'abbigliamento, ma "non aspettavo ospiti" nel MIO rifugio.
Non utilizzó un tono seccato, si astenne, quanto più volle ribadire quanto quella fosse a tutti gli effetti una violazione, per quanto poco importante, di dominio. Comunque, la curiosità da scienziato, lo spinse prima ad ascoltare con relativa tranquillità le risposte a quelle domande, prima di aggiungere altro ed agire nel caso.. -
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La donna si limitò a un veloce cenno del capo, appena percepibile dall'attenzione del dottore Brujah. Fu l'energumeno che aveva appena spostato il tavolo a intervenire bruscamente.
Porta RISPETTO alla signorina De la Fluente, se non vuoi che ti spezzi le braccia! sono stato CHIARO lurida fec
Ivanko! intervenne quasi fulminea l'arpia, senza però scostare lo sguardo dallo specchio. Il terzo uomo le stava tenendo i capelli mentre questa si accingeva a mettersi in ghingheri Il Dottor Coleman è legittimato alla sorpresa, oltre che un pari della nostra società. Aspetta fuori
...m-ma...
fuori.
Con la coda fra le gambe e l'attenzione completamente plagiata dalla prima arpia, il soggetto prese la porta e si allontanò. richiuse la porta alle sue spalle, lasciando la prima arpia in compagnia del suo cameriere e della guardia del corpo più pacata.
Perdoni l'intrusione dottor Coleman, così come deve perdonare la mia volgare e sprovveduta guardia del corpo sentenziò, finendo di sistemarsi i capelli ha effettivamente ragione, l'intrusione è stata una scortesia difficile da digerire...
Jeremy l'aveva mai detto?
...Scortesia per la quale sono pronta a pagarle un favore banale in cambio del perdono. Pausa, il cameriere si scansò di lato, lasciando libero spazio alla sua padrona di voltarsi e fissare Jeremy direttamente negli occhi.
La prima arpia si era introdotta forzosamente in casa di un camarillico qualsiasi e ora voleva dare lui un favore per sdebitarsi di ciò?! Il dottor Coleman doveva essere entrato in un sogno del suo conoscente ventrue.
tuttavia temo che non accetterà.
Quando le esporremo le nostre ragioni sono convinta che converrà dell'urgenza con cui siamo dovuti entrare, e mi perdonerà.
Sinuosa, elegante e dall'aspetto radioso, la prima arpia si chinò in avanti reclinando il collo, in modo tale da assumere una posa provocante ma senza togliere l'attenzione a Coleman.
fu' allora che intervenne la seconda guardia del corpo. La prego, Dottor Coleman. Si segga. Le garantisco che il mobilio tornerà al suo posto prima dell'alba.. -
Dottor Jergal.
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Diede un occhiata all'energumeno, senza dir nulla, squadrandolo per un paio di volte da capo a piedi a seguito di quella minaccia, sicuramente si trattava di un individuo particolarmente pericoloso ma, in quanto a rapidità d'eseguzione e d'agire, difficilmente con quella gran massa fisica sarebbe stato più rapido del dottore, con quella sicurezza Coleman poteva permettersi di non aver timore di quell'uomo, senza contare naturalmente le discipline del suo clan. Prima che lo superase, uscendo dalla stanza, valutò se vi fosse della respirazione (cosa che si sarebbe potuta vedere per qualcuno abituato ad aver a che fare con vivi e morti: a seguito di emozioni particolarmente forti, l'aumento del bisogno d'aria al cervello, avrebbe anche accellerato il cambio d'aria/ossigeno e magari portato evidenti segni di questi "bocca spalancata, petto gonfio ecc..."). Occupò i successivi cinque/dieci secondi, posteriori a quando Ivanko uscì dalla stanza, tentando di capire se fosse un mortale/ghoul o un fratello. Spostò quindi gli occhi sulla donna, ascoltando, rimanendo in posa, quanto aveva da dirgli.
Alzò il sopracciglio alla proposta del favore minore, in cambio dell'intrusione nella sua dimora, la cosa lo fece evidentemente stranire ma il fatto di non chinarsi davanti alla donna ringranziandola di avergli concesso, senza motivo alcuno reale, un simile dono, fu che, non essendo lui un arrivista, per quanto poteva ritenerli utili, e forse anche un pò per orgoglio, non aveva mai riscattato un favore e lo avrebbe fatto solo quando si sarebbe trovato veramente alle strette. Certo è che, nonostante la sua volontà ed intelligenza, quel modo di fare lo portò a valutare la persona che aveva davanti sotto un altro punto di vista, fascino, eleganza e cortesia sono fattori che d'altronde influenzano da soli le persone.
Non disse niente, Coleman, per chi lo conosceva, era sempre stato una creatura strana, alternava momenti di lunghi e noiosi sproloqui, a momenti di silenzio assoluto, le vie di mezzo con lui erano rare; non si permetteva di parlare a spoposito quando non era certo di come affrontare quello che aveva davanti.
Così, all'invito della seconda guardia, si andò a sedere sulla sedia, una gamba sull'altra piegata a novanta gradi, dorso poggiato contro lo schienale e mani unite a pugno poco all'altezza dell'unguine, fissando la sua ospite in attesa che esponesse i motivi del suo arrivo.
Si mise sulla difensiva, non avendo lui frequentato molti salotti non sapeva cos'era in grado di fare le donna era una toreador ma forse poteva essere anche capace di una terza disciplina utile: Ascendente, Auspex e Dominazione, tutte e tre discipline che avrebbero potuto offoscarlo, provò nei limiti delle sue capacità a scacciare ogni pensiero, prevedendo la Telepatia, focalizzandosi sol'osservare i dettagli della donna, descrivendoseli in testa, apprezzandone con "galanteria" l'aspetto, così da distrarre eventuali problemi in tal senso; contro la prima e l'ultima capacità le uniche difese erano quelle della sua volontà, muri di pietra ed alte mura mentali erano l'unica soluzione, ma in quel caso tutto sarebbe stato deciso dalla sua mente, l'unica cosa che poteva fare, grazie alla sua capacità di concentrazione, era quella di essere sia attivo che passivo: ascoltare la donna in maniera attenta e contemporaneamente essere vigile.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)occhio che ha detto "Banale", non "minore". balla della differenza tra i due. Per un favore banale potresti chiederle l'uso di una disciplina, o un moderato prestito finanziario. per uno minore anche qualcosa di più.
2016-09-06 14:41:13 - Jeremy tira 6 dadi su Percezione + medicina (difficoltà 8) [8, 9, 9, 6, 8, 3] 4 successi
Difficile dire se fosse il doppiopetto, il pesante vestito o il portamento grosso ed imponente. Ivanko però non sembrava respirare, e l'occhio attento del medico Brujah lo aveva captato.
Una guardia del corpo era quindi un fratello, e la De la fluente non sembrava completamente sprovveduta. Seguì il movimento di Jeremy sino alla sedia, sincerandosi della scioltezza dei suoi movimenti.
Una volta che il medico si sedette, la seconda guardia del corpo si posizionò immediatamente alle sue spalle, concedendogli un metro e mezzo di distanza dallo schienale della sedia.
Dottor Coleman, lei è un soldato e non è molto adatto ai fronzoli, quindi sarò molto franca con lei. disse con cenno triste, aggrottando leggermente le sopracciglia in una cupa espressione Le sue gesta per la torre di New Orleans sono note a tutti, provenienti dalla parola giurata di Jordan Cooper e passando per le lodanti espressioni della vostra anziana di clan non più nostra concittadina, che voi forse conoscete come Miss.
Lodevole, davvero. Ma le vostre azioni vi hanno messo in risalto, e colui che voi conoscete come Duke... beh... vi ha notato. Di nuovo. Pausa. un momento affinchè l'arpia schioccasse le dita, ed il suo cameriere le portasse una cartellina plastificata con dentro un plico di documenti.
Dopo averla ricevuta, la rigirò verso il dottore Brujah, e solo in quel momento Jeremy vide un volto familiare. vi prego di fare appello a tutto il vostro autocontrollo, poichè sono qui anche per favorirvi, e se la mia volesse essere una minaccia sicuramente non vi affronterei a viso aperto senza le mie guardie del corpo
Conoscete questa ragazza, Signor Coleman?
Perchè Duke la sta cercando, con l'intento di ferirvi.. -
Dottor Jergal.
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Un fratello molto probabilmente e lo saranno di sicuro anche gli altri, a quanto pare non avrò tutta questa fortuna di uscire dalla stanza in caso di fratelli.
Seguì con gli occhi anche il secondo simpaticone che, piazzandosi alle sue spalle, gli diede modo di provare la sensazione di aver, praticamente, un coltello puntato sulla schiena. Piegò le labbra in maniera tutt'altro che piacevole e tutta quella serie di logorate cicatrici, lo fece diventar ancor più "inquietante". Rilassato sulla sedia, seppur leggermente intimorito dall'evidente svantaggio in cui si trovava, si astenne dal dir qualunque cosa, analizzando i movimenti facciali della donna, la sua mimica e quell'alterare dell'espressioni continuo, imputandolo ad una grande teatralità, tipica del suo Clan con cui tentò di empatizzare il meno possibile, conscio che sarebbe stato come lasciarsi trascinare dentro un vortice da cui non sarebbe facilmente uscito.
Duke. Quel nome gli risuonò in testa, portandolo a stringere le dita, graffiando con le unghie della sinistra le nocche della destra, viso contratto, statuario ed incredibilmente più freddo di qualche attimo prima.
La pausa lo inquietò, fissò quella cartellina avvicinarsi con curiosità scientifica, si passò una mano sulla barba, grattandosela con nervosismo, alzando giusto lo sguardo un poco per poterla sbirciare ed averne un anteprima, senza successo: insomma, anche Coleman non era perfetto, gli action man privi di timore e non condizionabili dai propri sentimenti, esistono solo nei cartoni animati e nei film trash. E...rivelata la foto, la bestia che aveva dentro cominciò a parlargli, o almeno così lui credeva, in quel momento era completamente estraneo alla realtà, denti scoperi, capo leggermente chino, troppe "emozioni nello stesso momento".
Ho fame. Lascia che sia io ad occuparmene dottore. Quando arriverà il momento.
Era un suo pensiero? O parlava la maledizione alimentata dalla frenesia che sentiva scorrere nelle vene? Ignorò semplicemente la cosa, come aveva sempre ignorato le voci che gli parlavano al profumo di sangue dei suoi pazienti. Jeremy allungò la mano verso la fotografia, inizialmente vibrava poi si stabilizzò, guardò la donna, meno spavaldo e fiero di prima, più uomo, debole, plasmabile e feroce al tempo stesso ma la salda volontà che lo contraddistingueva gli permetteva di essere comunque lucido.
Come...come sa questo, Prima Arpia? E perché mi comunica queste informazioni? Lei h..ha qualche conto in sospeso con quel figlio di puttana? Che ha in mente?
Scopri i denti sorridendo, nervoso ed ironico, un ironia pessima, non sua.SPOILER (clicca per visualizzare)Il " che ha in mente" è riferito alla prima arpia.
Edited by Dottor Jergal - 6/9/2016, 19:11. -
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l'espressione accigliata della prima arpia non accennò a diminuire, ma nemmeno parve incupirsi o distendersi. era ferma, statica.
Analizzava la reazione di Jeremy senza però dimostrare alcun segno di paura o di scomposizione.
vi prego di Calmarvi, dottor Coleman sibilò a mezza voce la toreador, senza distogliere lo sguardo Come già detto, le informazioni non erano urgenti; di più.
Sapevo che avreste voluto intervenire tempestivamente, e più tempestivamente sono qua, esponendomi, per voi.
Non che Duke mi abbia fatto qualcosa, ma dovere di un'arpia è certo valutare chi sia il più meritevole della sua attenzione, e nel caso specifico lei.
schioccò le dita quindi, appoggiandosi allo schienale della sua sedia. La guardia del corpo alle spalle di Finn si prese la briga di avanzare sulla destra, porgendo un paio di fogli stampati a Jeremy.
Le farò un favore, e non mi perderò in fronzoli: Duke sta smuovendo mari e monti per raggiungere la ragazza. ma tale ragazza mortale è in una locazione che definirei sicura... e il vostro sire questa cosa non la sa. riprese la prima arpia, sempre con aria accigliata e ci tengo che così rimanga. Capisce cosa intendevo quando le dicevo che non avrebbe accettato il favore banale?.
Si alzò infine, sinuosa ed elegantissima, torcendo le braccia dietro la schiena come a stiracchiarsi. indicò con la mancina, appena libera, i fogli che gli erano stati passati.
Fogli piegati in quattro, tenuti in tasca. Contenenti informazioni.
Nome: Bruce David Garnier
età apparente: 35 anni. non ci si aspettano estremi cambiamenti dato la scarsa età come ghoul dello stesso.
altezza: 185 cm
peso: indicativamente 90 kg
capelli: neri
Occhi: castani
Ultimo avvistamento: distretto limitrofo al Lower 9th ward
Una foto allegata, mostrante un tipo non bellissimo.
Jeremy non aveva idea di chi fosse il tizio, e le informazioni parlavano di qualcuno che lui non solo non conosceva, ma difficilmente avrebbe mai visto nella folla. Un perfetto signor nessuno, senza arte ne parte.
so che avrà delle domande. domande intelligenti mi auguro. specificò l'arpia e la pregherei di esternarle ora, poichè il tempo non è esattamente molto.. -
Dottor Jergal.
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Pur tornando ben più cosciente di sé, egli era chiaramente ancora piuttosto sconvolto da tutto quel fiume di informazioni che lo aveva investito appena dopo il risveglio ed, inevitabilmente, gli venne da chiedersi sé a tutti gli effetti quelle informazioni corrispondessero o meno alla realtà dei fatti: era la Prima Arpia, di certo non aveva intenzione di darle della bugiarda, ma chiaramente con ciò di cui disponeva, poteva benissimo aver architettato un gigantesco piano per convincere il dottore ad assecondare un suo personale capriccio, far leva su quel genere di debolezze era chiaramente la sua specialità: credere a storielle come la "bontà altrui" era da ingenui. Dopo l'impatto iniziale, volle razionalizzare il tutto, appellandosi alla sua intelligenza ed al proprio autocontrollo. Cominciò quindi a sfogliare uno dopo l'altro i fogli per sincerarsi del contenuto, incappando nella foto del Ghoul. Alzò lo sguardo sulla donna, tirando le spalle ed aprendo le mani come dire "beh...mi sembra ovvio che ti farò delle domande".
Anzitutto vorrei conoscere la relazione tra questo Ghoul, Duke ed il pericolo in cui...mia figlia rischia di incappare. Non ho mai visto quest'individuo ma a leggere la dicitura "ultimo avvistamento", mi viene da pensare che lo stiate cercando. A quale fratello o sorella è collegato, al bastardo?
Avendo coperticipato ad altre sparizioni, ormai ci aveva fatto il callo.
Qual'è esattamente il compito che sono chiamato a svolgere oltre a rintracciare questo Bruce? Si può aspettare delle domande intelligenti da parte mia certo, ma se non so su cosa domandare, ora come ora, mi sembra sciocco continuare a farlo.. -
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un appena accennato sorriso di compiacimento si dipinse sul volto dell'arpia, che si avvicinò di un passo. la sua fama non le rende giustizia dottor coleman, chi mi parla di lei dice di un brujah intelligente ma dalla lingua "sfrontata"...
Il cipiglio della donna tornò però ancora più marcato, seguito dalla seria espressione concentrata.
quello che ha davanti è una misera pedina di un gioco di potere, un Ghoul di un'arpia caduta che conosce troppe cose per rimanere in vita... quantomeno senza controllo.
Non starò ad annoiarla con giochi di potere, le basti sapere che se questo individuo rimane in libertà senza controllo, Duke ha decisamente più possibilità di arrivare alla mortale a cui lei è tanto interessato.
E senza la mia protezione... Non finì la frase, lasciò cadere il tutto nel vuoto, dando la possibilità a Jeremy di coglierlo.
Taras? intervenne quindi verso in favore della guardia del corpo, rivolgendo a lui un singolo sguardo.
Ma certo Miss De la Fluente!
Dottor Coleman, l'individuo che le chiediamo di cercare è un pericoloso ghoul in piena astinenza. Abbiamo già mandato un vostro fratello a cercarlo, ma tale individuo malauguratamente ha smesso di dare informazioni a suo riguardo in breve.
Sospettiamo che il ghoul lo abbia preso e usato come... sacca. per placare l'astinenza.
Un brivido scorse lungo la schiena della guardia, che continuò Data l'insistente presenza dei vostri nemici ed il vostro recente risalto nella torre, suggeriamo il minimo utilizzo di contatti, specie nel mondo vampirico, ed il mantenimento di un basso, bassissimo profilo.
Trovi Garnier e una volta messo in sicurezza chiami il numero sul retro della fotografia. Riceverà un indirizzo dove consegnarcelo.
Grazie Taras. Dottor Coleman? ha quindi delle domande? richiese infine la donna.. -
Dottor Jergal.
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Duke sto cazzo. L'antifona l'ho capita e come o l'aiuto oppure quel bastardo sarà l'ultimo dei miei problemi.
Mentre questo pensiero attraversava la sua mente, alzo lo sguardo fissandola dal basso, cercando i suoi occhi, tacendo per qualche lungo momento, permettendo tranquillamente alla Prima Arpia di penetrare la sua mente con la telepatia, nel caso in cui la stesse usando, non preoccupandosi, magari a rischio, di farle intuire che aveva già ampiamente capito come funzionava tutta questa tresca. Mastico il nulla in bocca, trattenendosi dal parlare troppo, facendo schioccare la lingua all'interno del palato. Tenne per il momento il resto delle considerazioni per sé, tirar troppo la corda con tutti quei fratelli all'interno della stanza rischiava di creare una poco piacevole situazione: ma era evidente, se quell'Arpia si era presentata davanti a lui, piuttosto che passare dall'ufficio flagelli o comunque dallo sceriffo, era chiaro che qualcosa puzzava di merda più del dovuto. Andò sul generico.
Non sarebbe successo se non ci fosse questo strabuso da parte di molti vampiri nell'utilizzare Ghoul, rischiando solo, giorno dopo giorno, di metterci in una posizione scomoda con certi tipo di...mortali. Questo è il motivo per cui mi astengo da averne uno, chiunque fosse quest'arpia, personalmente, non si può dire che non conoscesse i rischi e non se la sia cercata. Chiunque dica il contrario, è un ipocrita.
Durante il parlare di quando in quando rivolgeva anche un occhiata all'omaccione che per ultimo aveva aperto bocca e gli stava poco distante, soprattutto con quest'ultime parole, volle cercare di invidiuare sul suo volto moti di stizza o altri segnali che potessero suggerirgli ulteriori collegamenti con la prima arpia, naturalmente non si sarebbe aspettato reazioni di alcun tipo, d'altronde a parole si limitava semplicemente a far lo gnorri, qual'era nella realtà per altro.Se comunque vi fosse stato un collegamento, difficilmente Bruce appariva come il Ghoul di una donna come la prima arpia.
Comunque voglio sapere le seguenti cose per poter operare al meglio e vi chiedo di rispondermi sinceramente ed onestamente. Non sono un politico, né, come saprete, mi interessa di politica, inoltre la vita di mia figlia dipende da Voi, perciò...:
Mostro la propria mano. Iniziando ad alzare un dito dopo aver detto il numero.
1) Qual'era la generazione di colui o colei che lo ha fatto diventare tale? Questo potrebbe farci capire quanto sia effettivamente alta la sua dipendenza da sangue, e potrebbe permetterci di intuire di quanta alimentazione ha bisogno. Come ben sapete, un Ghoul ottenuto a partire da vitae piuttosto potente, richiede una dose minore di sangue per essere soddisfatto ma, quandunque dovesse alimentarsi di vitae comune o di potenza inferiore naturalmente ne richiederebbe in quantità decisamente superiore essendo abituato ad altro.
2)A chi apparteneva questo Ghoul? Potrebbe essere una buona pista saperlo. E questa arpia a che clan apparteneva e che discipline padroneggiava? Come ben sappiamo i Ghoul acquiscono tratti e caratteristiche tipiche dell'alimentatore, sapere se è in grado di disporre di potenza piuttosto che dominazione è essenziale.
3)Qua c'è solo scritto il luogo dell'ultimo avvistamento. Voglio sapere luogo, data ed ora. E soprattutto sapere se è stato visto in seguito alla sparizione del fratello che è andato a cercallo, oppure dopo.
4)Questo ci porta alla quarta domanda. Chi era il fratello che è scomparso? Quali erano le sue abilità e soprattutto dopo quanto tempo è scomparso? E ancora ha lasciato qualche utile informazione?
5) Infine vorrei aver, se lo avete, un Background della storia di questa persona, di questo Bruce. Quali erano le sue attività come uomo comune? Che posti frequentava? Com'era inserito nella società? Moglie? Figli? Il suo impiego? E da quanto era Ghoul. Insomma. Ho reso l'idea. Queste informazioni saranno la chiave essenziale, ancora, per inseguirne le tracce.. -
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una volta esaurita la lista di domande, Jeremy potè notare come ogni singola parola da lui espressa fosse stata presa in analisi dalla prima arpia. Quantomeno quella sull'indagine, poichè era palese quanto ad'una importante toreador potesse fregargliene poco dell'idealismo di un brujah.
dopo qualche secondo di meditazione, tradito da un appena abbozzato sorriso, Penelope rispose:
In primo luogo parliamo di un fratello dalla generazione non chiara, ma relativamente alta. Non saprei dirvelo con precisione, ma sicuramente non stiamo discutendo di vitae anziana.
Secondariamente sappiamo che era il ghoul di un'arpia recentemente decaduta, Mounsier Jeffrey Hearveux, ma i suoi contatti con tale individuo erano legati quasi esclusivamente al "lavoro" da ghoul.
Pausa, durante la quale Jeremy ebbe modo di capire quanto poco sapeva di politica: il nome appena sentito gli diceva davvero, davvero poco.
Era una guardia del corpo, ed era vassallo delle rose. non insulterò la vostra intelligenza, poichè non ho la presunzione di sapere cosa gli sia stato insegnato. Tenga presente che è un mortale.SPOILER (clicca per visualizzare)@Jergal: è plausibile che abbia potenza, come ogni ghoul. il resto dipende dal domitor.
L'ultimo avvistamento è di due settimane fa, presumibilmente di notte. non abbiamo molte più informazioni, salvo che è vicino a una piccola congrega di senzatetto.
comunque si, è stato visto in seguito alla sparizione di Mounsier Caudron. Questo ci porta alla quarta domanda: Caudron era un fratello di sangue Toreador. lo ha trovato, di questo ne siamo certi. ma il resto è una triste incognita.
Così come la vita di Garnier. per quanto ne sapevamo, Hearveux l'aveva preso come guardia del corpo, e niente di più. Riceveva vitae e soldi per questo, ma con la morte ultima di Jeffrey... tutto il suo mondo è crollato.
ed è divenuto un signor nessuno, da ricercare a tappeto per le strade.
Mi creda, per i poteri che ci sono in gioco vorrei essere più esaustiva concluse ma le sto dicendo tutto ciò che so..
Crystal Ave Street, n°13 |
