Faro in disuso

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. -Cybele-
     
    .

    User deleted


    Rifugio_def_zps0jgwekeq



    Vecchio faro abbandonato, inagurato alla fine dell’800 e disattivato intorno al 1950, lungo le rive acquitrinose del Mississippi, nei pressi della ragnatela di torrenti e isolette intagliate a est di New Orleans, laddove l'ansa del grande fiume - oggi arginata e urbanizzata - un tempo dava linfa all'intrico di ruscelli tra i laghi Pontchartrain e Borgne.

    La struttura è a classica torre e consiste di tre piani collegati da una scala a chiocciola interna. Sulla sommità è presente una gabbia di ferro e vetro, al cui interno sono racchiusi i resti della lanterna a luce rossa e del sistema di lenti aditibiti alle segnalazioni. Il faro - raggiungibile tramite una sola strada sterrata - si trova sul culmine di una penisola all’interno della fitta rete di percorsi del fiume, circondato di acqua salmastra e vegetazione da lunghe radici subacquee.
    La costruzione in mattoni e ha base ottagonale con otto speroni; la pittura esterna – probabilmente a fasce bianche e rosse – è ora sostituita da muschi e licheni che, abbarbicati ai muri umidi e incrostati, ne mimetizzano la superficie tra le gradazioni di verde e del colore della terra circostante. L’altezza raggiunge i 75 piedi (23 metri) e la stabilità è data dalle massicce fondazioni che s’immergono nel terreno.

    Edited by -Cybele- - 30/12/2015, 10:14
     
    Top
    .
  2. -Cybele-
     
    .

    User deleted


    Continua da qui


    La brina scalava con zampe di ragno i finestrini attorno a lei – all’interno dell’abitacolo – a causa dell’Aria fredda che l’avvolgeva. Teneva uno spiffero in alto, cosicché quell’Aria potesse mischiarsi a quell’esterna senza restare in quello spazio angusto – era un modo per mantenere un contatto con l’esterno durante il tragitto.

    Le era sempre stato difficile abituarsi alla macchina e al suo utilizzo così frequente. Non era il dondolio, non era la scomodità dei sedili o gli autisti spericolati che aveva incontrato – e tanto meno la paura di incontrarli. Era il dover restare seduta ad osservare – semplicemente – quella sensazione di inattività costretta. Sebbene le ore, mezze ore, quarti d’ora fossero come secondi nella sua non-vita, anche un solo istante in quel mezzo di trasporto le sembrava perso.

    Si tastò le spalle con le dita, percependo attraverso la pelle le articolazioni al di sotto. Le ossa e le cartillagini erano rimaste in rilievo dopo la stretta dell’Abisso contrapposta al proprio Sangue – modificate – manipolate. Credi che nel “tutto” che l’Arcivescovo conosce siano compresi anche i Łowci che ci inseguono? , chiese a Lazarus con curiosità. Lo fissò, cercando di intuire quanto avesse appreso il Custode del suo Consanguineo.

    Svolta qui! , disse al Ghoul di Lazarus, alla guida, percependo la terra farsi più umida attorno a sé e l’acquitrino che sarebbe stata la loro casa farsi strada nel proprio spirito. Questo faro ad ogni modo credo sia necessariamente distante da lui ma non sufficientemente lontano da lasciarci fuori. , soggiunse con un sorriso ed un’espressione più furba al Compagno mentre il buio notturno si faceva più intenso ora che le luci della città erano più rade.

    Łowci = Cacciatori


    Edited by -Cybele- - 30/12/2015, 22:29
     
    Top
    .
  3. .Giona.
     
    .

    User deleted


    Sul sedile posteriore, dall'altra parte rispetto alla Demone, sedeva il Custode. Lo sguardo era volto all'esterno, perso nella notte a causa dei pensieri che ne assorbivano l'attenzione e si ripercuotevano sul suo volto conferendogli un'espressione cupa. Ripercorreva gli ultimi istanti trascorsi in compagnia dell'Arcivescovo per decidere, in base a ciò, come amministrare le ore successive della sua non vita. La faccenda della Chantry Tremere era una questione delicata ed avvicinandosi troppo ad essa, seppur con le migliori intenzioni, rischiavano di pestare i piedi a qualche altro sabbatico incaricato in via ufficiale o, in ogni caso, di diventare un impaccio nei piani della Spada. Se la loro setta era in stato di massima allerta, anche i loro rivali non dovevano esserlo da meno. No, la Chantry era un luogo troppo caldo per loro e rischiava di diventare la ciliegina sulla torta della loro burrascosa presentazione all'Arcivescovo.

    CITAZIONE (-Cybele- @ 30/12/2015, 12:44) 
    Credi che nel “tutto” che l’Arcivescovo conosce siano compresi anche i Łowci che ci inseguono?

    Łowci = Cacciatori

    Mh? si voltò verso la Koldun'ia Possibile tacque tornando a guardare all'esterno dell'abitacolo. Un lungo, interminabile silenzio corse fra i due Credo che sia di poco rilievo sociale visti i nostri attuali rapporti con sua eccellenza. Non credo che, qualora non lo sappia e lo venga a scoprire in modo turbolento, ammetterà mai la sua ignoranza. Piuttosto si limiterà ad elargirci una qualche punizione ... quindi questo particolare non è di grande rilievo per noi. L'importante è non far inciampare i cacciatori sui piani della Spada. A tutti i costi.

    CITAZIONE (-Cybele- @ 30/12/2015, 12:44) 
    Questo faro ad ogni modo credo sia necessariamente distante da lui ma non sufficientemente lontano da lasciarci fuori.

    Annuì in risposta alla seconda affermazione della figlia del Dragone Spero sia sufficientemente distante anche dai diretti interessi della Camarilla. Abbiamo bisogno di tempo e tranquillità per organizzarci in questa città e fare la sua conoscenza Il lato positivo ... pensò e poi esternò ciò che aveva in mente Il lato positivo è che questa faccenda della Chantry, di cui ci ha parlato sua eccellenza, attirerà gli occhi e gli interessi di tutti. Forse, all'altra estremità della città e all'altra estremità di questi interessi, troveremo prede facili da sacrificare all'altare della Spada di Caino un attimo di drammatico silenzio, lo sguardo che fuggì verso il finestrino I Tremere per tanto sono fuori discussione in questo momento, Cybele. Mi dispiace la frase fu dura, imperativa nonostante quel rammarico espresso più per cortesia che per altro.
     
    Top
    .
  4. -Cybele-
     
    .

    User deleted


    Le dita cominciarono a vedere - conobbero più a fondo - la piccola "deformazione" con cui era uscita dall'incontro con l'Arcivescovo cosicché, ancora una volta, ella potesse avere pieno coscienza di sé e del proprio corpo e del proprio spirito. Anche per questo ho scelto un posto tanto slegato dalla ragnatela di questa città. Perché non arrivino a nessuno - né a noi, né alla Spada. In questo momento noi siamo prede facili in campo aperto. E la Spada è già in allerta per altro. , rispose alle prime affermazioni altrui circa il loro "rapporto" coi Cacciatori, un po' meno rigida ora che erano immersi nella palude e l'odore del suolo si mischiava a quello del fango e dei licheni, abbandonando le note acri di gas e combustibili. La voce era più profonda, come se lo Spirito stesso della Koldun'ia stesse mettendo radici nella zona in cui si trovavano. Era evidente - soprattutto per Lazarus - come nonostante tutto la Demone fosse ancora intensamente legata a tutto ciò che riguardasse il Rifugio - come quest'ultimo fosse ancora significativo - fosse ancora nella sua Vitae. In questo momento dobbiamo mimetizzarci. Crescere qui come parte di questo territorio. Avvantaggiarci da questo territorio - progredire. , soggiunse, continuando a stare attenta anche alla strada, indirizzando l'autista verso una stradina sterrata. Siamo passati dall'essere vittime ignare di chi fosse alle loro calcagna a prede consapevoli di chi sia il loro predatore. Il prossimo passo è poter competere. , concluse senza celare il fastidio e il peso che quella perenne e sola fuga generava in lei.

    Seguì il discorso del Ritualista senza staccare lo sguardo dal suo viso, che fosse girato verso di sé o verso l'esterno. Riconobbe il timbro del Custode. Qualcosa serpeggiò nell'animo della Figlia dei Carpazi, qualcosa che vibrò nelle vene - in risonanza. Capisco, mio Pan i Władca. , asserì e annuì, senza dire nient'altro. Lo sguardo si fece più luminoso - la temperatura nella macchina più gelida. Il respiro del Ghoul si condensò più densamente. Sento la scia del loro viscidume sulle mie mani. E non li ho nemmeno toccati. , il pensiero fu talmente forte da rimbombare dalla mente alla gola, uscendo dalle labbra tramite la voce.

    Si strappò da sola a quei pensieri, riprendendo le parole del Custode - quelle precedenti a quell'attimo. L'altra estremità della Città., ripetè, riprendendo il filo. Il faro si profilava all'orizzonte - per chi poteva "vederlo", sentirlo, nell'Oscurità. I 'sobborghi' della Camarilla?

    Pan i Władca = Capo e comandante


    Edited by -Cybele- - 31/12/2015, 10:50
     
    Top
    .
  5. .Giona.
     
    .

    User deleted


    Il Custode non commentò ulteriormente le parole della Demone circa i Tremere. La Koldun'ia aveva accolto la sua decisione meglio di quanto sperava ed indugiare ulteriormente su quell'argomento si sarebbe potuto rivelare controproducente. Meglio andare oltre.

    I sobborghi della Camarilla sì, era quello a cui puntava, ma da dove iniziare a cercarli? Precisamente. Più si estende il dominio dei "Fratelli", più è probabile che qualcosa sfugga al loro controllo. Sai quanto piace loro mischiarsi con i mortali, bivaccare con loro e scimmiottarne le abitudini. La nostra caccia potrebbe iniziare da lì, ma ... c'era un "ma". Quanto ci avrebbe messo un Fratello ad individuare due vampiri fra la folla? Considerato poi il senso estetico della figlia del Dragone la cosa si faceva ancora più facile per i loro nemici. Non potevano agire in prima persona "ma" ... ci serve un'esca per non esporci direttamente. Ci serve un qualcosa o un qualcuno che possa portare allo scoperto qualche sciocco e illuso figlio delle ultime notti.

    Tacque prendedosi ancora un momento di intima riflessione Stavo pensando ad una recluta da immolare alla nostra causa. Un'esca incosapevole di cosa significhi essere un vampiro o meglio ancora essere parte della Spada, ma utile a farsi notare da altri. Da un qualche Fratello in una qualche discoteca zeppa di idioti e vacche. Bisogna pensarci molto attentamente, non voglio finire impiccato con le mie stesse budella. Sua eccellenza non esiterebbe un solo minuto, lo sai.
     
    Top
    .
  6. -Cybele-
     
    .

    User deleted


    Le loro code serpeggiano nella terra che hanno salato e contaminato – si nascondono. Una corrente d’acqua densa le attraversò l’animo. Dovette nuovamente strapparsi a quelle fissazioni – doveva ridurre il loro potere su di lei. Passare oltre quel limite del proprio Sangue. Un’esca viva... O un’esca morta? , domandò seguendo assiduamente il discorso di Lazarus, concentrandosi – imponendo la concentrazione – sul piano altrui per impedire alla parola “Tremere” di rimbalzare troppo nella propria testa. Ad entrambe possono abboccare vivi e morti, specie in un ambiente tanto variegato come quello della Camarilla, dove i Morti si mischiano ai Vivi – si mimetizzano tra i vivi. , osservò mentre l’Aria restava particolarmente fredda, riempiendosi anche dell’umidità che imperversava all’esterno.

    Temo dovremo scoprirci più di quanto pensi. Anche le bestie più presuntuose mettono la coda tra le gambe di fronte ad un attacco - ritirandosi. Quanto credi possano essere ancora indifferenti i sobborghi? Dopo l’attacco alla Chantry - quella parola ebbe un’eco nella mente della Demone. Un’eco che allungò unghie acuminate sui suoi pensieri. Una Chantry brulicante che ora sarà vuota. Le vene sulle tempie le pulsavano più forte - Sarà... Sarà ben difficile trovare uno sfrontato "Fratello" senza un minimo di senso di sopravvivenza. , continuò arricciando poi le labbra con un’espressione infastidita. E dovrebbero averlo dato che è parte dello spirito di ogni Vivo, a cui vogliono tanto somigliare. Dovremo addentrarci nel loro territorio più di così. O rischieremo di non avere che soltanto arroganti e ignoranti prede vive che si comportano come se dominassero la morte.

    Arrivarono ai piedi del Rifugio - una piccola torre coperta di muschio – laddove un’altra modesta macchina era lì parcheggiata: fari spenti e colore scuro. Quella di Jurij. Il guardiano del faro.
     
    Top
    .
  7. .Giona.
     
    .

    User deleted


    Morta. Pensavo ad una troia, per capirci. Fatta ad uso e consumo nostro. E alla fine, quando il suo scopo sarà compiuto, il sangue non andrà sprecato, ma tornerà all'ovile stavano arrivando nei pressi del luogo eletto a loro rifugio dalla Demone Dovremo pianificare tutto a dovere, non possiamo permetterci sbavature. A tal proposito, per cominciare ... il Custode tese una mano e diete un colpo leggero sulla spalla destra del conducente ... Carl, ci occorre una pianta di New Orleans. Acquistane una abbastanza dettagliata, mi raccomando la voce del Nichilista era ferma ed autorevole nel rivolgersi al proprio ghoul, pregna della consapevolezza di essere superiore ai mortali per diritto naturale e pertanto non obbligato ad urlare o usare immediatamente violenza per vedere accolto il proprio volere.

    Siamo arrivati dunque sentenziò quando l'auto si fermò. Scese dall'auto richiudendo lo sportello con un suono sordo Isolato quanto basta per non dare nell'occhio ... attese di incrociare lo sguardo della Koldun'ia ... o morire nel più totale anonimato evidentemente il risvolto della medaglia di quel rifugio era inteso come un tallone d'Achille che non lo entusiasmava Vi sono vache qui intorno? la domanda pretendeva una risposta da parte della Demone. Che avesse esplorato quel luogo in prima persona o l'avesse fatto fare al suo revenant, il Custode si aspettava da lei un'adeguata conoscenza dell'ambiente circostante e quindi una risposta consona all'onere e onore di scegliere un rifugio per tutti.
     
    Top
    .
  8. -Cybele-
     
    .

    User deleted


    Annuì lentamente, attenta alle parole altrui. E’ una possibilità. E vedremo di non farla avverare, mio Pan i Władca. , rispose soltanto, alla prospettiva pessimista del Nichilista. Si spostò fuori dall’auto non appena Carl si fermò. Il corpo della Demone – prima tanto rigido – tornò più sciolto non appena si trovò a contatto con gli Elementi. Ma non era la Natura che la nutriva come fosse un germoglio – era la Demone che prendeva – strappava con più veemenza negli ultimi tempi – alla Natura quell’energia mistica che le apparteneva.

    Le prime vacche stanziali pascolano ad almeno un paio di chilometri a ovest. La strada che all’ultimo incrocio proseguiva a destra porta ad una baracca attraccata sul fiume: due pescatori di granchi. Seguendo il sentiero che parte esattamente a cinquanta passi da te, in un quarto d’ora si raggiunge la strada asfaltata che collega gli ultimi scampoli di periferia di New Orleans in questa zona. L’ultima cosa che resta da verificare è se questa parte del fiume sia meta di cacciatori di alligatori. Ma dovremo attendere che la stagione sia più calda. , riportò con sicurezza, senza omettere dettagli sulle proprie conoscenze circa il luogo in cui si trovavano, tra proprie e di Jurji. La voce era più bassa nella tonalità e sembrava provenisse dalla terra, dall’acqua che la circondava e dall’aria che l’attraversava. In questo luogo l’Acqua si addentra nella Terra e si allarga nell’Aria. L’Aria si perde nell’Acqua e s’intrufola nella Terra. La Terra cattura l’Acqua e risucchia l’Aria. , le parole divennero più basse e simili ad una litania sacra. L’andamento era cadenzato, come i passi della Figlia dei Carpazi che lasciava impronte nel suolo coi piedi. Poco vicino alla macchina di Carl giacevano le sue scarpe.

    Fece un giro attorno al faro, posando la mano destra sulle sue pareti esterne, rubando pezzi di muschi, terra e radici che lì erano attaccati. Come stesse pregando attorno ad uno degli antichi idoli monolitici slavi chiamati bałwan, la Demone intonò come una liturgia. Voda. Gleba. Powietrze. Questa Koldun’ia a voi si lega – Le vostre radici alla sua vitae. Il vostro spirito al suo potere. Per se stessa – Diabeł, figlia dei Carpazi – e per il Custode – Strażnik – che è con lei. , queste parole si sollevarono nella piccola radura. Anche se per alcui momenti il Ritualista non potè vederla mentre si muoveva intorno al Rifugio, il timbro d’ella gli venne portato dagli Elementi. Era una cerimonia – un rituale – per battezzare il Faro. L’evocazione degli elementi si mischiava alle usanze cristiane. Ciò che era nel sangue misto a ciò che era nell'indottrinamento misto a ciò che era ora nello spirito.

    Infatti, quando tornò davanti a Lazarus, la Metamorfista recava nelle mani a conca dell’Acqua raccolta dal fiume che li circondava. Il polso destro era ferito dai mattoni sporgenti su cui aveva strisciato. Tenendo gli occhi sull’Altro, la Demone restò ferma sulla Terra che faceva da soglia al Faro – nel cui antro restava, silenzioso, il Revenant, con lo sguardo fisso sulla Tzimisce – o per meglio dire sul rituale che stava compiendo.

    Attese prima di lasciar cadere l'Acqua e di donare la propria Vitae a quel luogo per poi divorarne una parte – attese Lazarus - un suo cenno - che benedicesse il luogo da ella scelto come Rifugio.

    Il rituale è un adattamento del Rituale Koldun liv. 4 – Legami che vincolano ^_^
    Voda = acqua
    Powietrze = aria
    Gleba = terra
    Diabeł = demone
    Strażnik = custode
     
    Top
    .
  9. .Giona.
     
    .

    User deleted


    Ascoltò il resoconto della Demone annuendo di tanto in tanto per palesare la propria attenzione e approvazione, poi tacque rispettando il momento di spiritualità della Koldun'ia. Come già altre volte prima d'allora, il Custode concedeva il dovuto spazio al credo altrui, seppur intimamente non ne abbracciasse i canoni. Difatti, trovava la "religione" dei Carpazi alquanto limitata nella propria visione del mondo. Era proprio il mondo, con i suoi elementi, a sembrargli il limite maggiore di quel credo antico. Il suo credo, invece, trascendeva il materiale arrivando a lambire Dio stesso e ciò che prima di Lui esisteva nell'universo: l'Abisso. Era già capitato, in passato, di trovarsi a discorrere di teologia con la figlia del Dragone e per quanto entrambi credesso in un qualcosa di "superiore", con l'avanzare del dibattito emergevano attriti difficilmente conciliabili. Non sapeva quale fosse la posizione morale scelta dalla Demone per la loro convivenza, da parte sua il compromesso che aveva creato era quello di vedere la fede della Koldun'ia come un'appendice di una più grande religione monoteistica di cui lui era a conoscenza, come se fossero lui un fedele di serie A e lei una fedele di serie B. Tutto ciò ovviamente era taciuto nel più ipocrita rispetto.

    In nomine Caini ... e accompagnò quell'incipit dal sapore di eresia cattolica con uno dei classici segni di riconoscimento utilizzato fra i membri del sabbat. In quel modo intendeva riconoscere quel luogo e i presenti a membri della Spada e dei suoi scopi e intendeva farsi riconoscere egli stesso.

    Avanzò verso l'ingresso della struttura Fai strada Cybele. Se non c'è necessità di loro qui ... si voltò verso i due servi esplicitando il suo riferimento a loro con lo sguardo Carl, scarica tutto appena oltre la soglia e procedi pure con il compito di cui sei stato investito l'acquisto della mappa di New Orleans di cui avevano parlato poco prima E tu Jurij, percorri la strada verso New Orleans e fermati al primo luogo di raduno per vacche. Mischiati a loro, fai conoscenza con alcuni indigeni e prendi nota di eventuali fatti rilevanti per la nostra causa. Per la nostra prossima mossa cerchiamo una vacca giovane, abbastanza sciocca da non comprendere il mistero del Sangue e abbastanza insignificante da essere sacrificata per il più ampio disegno divino.

    Un attimo di silenzio Potete andare. L'arrivo delle tenebre domani notte sancirà il nostro prossimo incontro qui concluse come se non vi fosse altro da aggiungere a favore dei due servi. Il modo in cui li aveva approcciati lasciava intendere che a loro era precluso un assiduo, completo e libero accesso al loro rifugio come se esso fosse un santa santorum per vampiri. In effetti, se c'era qualcosa che il Custode aveva portato con se dal Messico, era proprio la visione del rifugio che richiamava molto quella dei templi Maia: i sacerdoti sulla piramide, il resto del mondo fuori. In questo lo sviluppo in altezza del faro gli redenva quel luogo molto gradito.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    This one will make you die!

    Group
    Member
    Posts
    2,887

    Status
    Ghost
    Proseguite pure. Al rituale non faccio seguire tiri ora. Lo vedo bene x far scena.

    Se servirà in futuro farò un tiro all'occorrenza.

    Ovviamente il rituale in sè, sebbene Cybele vi coinvolga anche Lazarus, porterà benefici solo alla kokdun.

    Ma a parte questo, per motivi di scenici va anche bene.

    Solo che, se nel progetto di branco il 'priest' è Cybele, da quello che ricordi, xke fa "benedire" il ritae dal 'ductus'?

    La cosa non è parte delle mansioni ricoperte dalla sua figura e non la vedo come una cosa appropriata.

    p.s.: se vi "faccio le pulci" su inezie simili è xke mi aspetto il massimo da voi
     
    Top
    .
  11. -Cybele-
     
    .

    User deleted


    @Joker: Credo che la scelta dei termini abbia generato confusione >'< Dato che ci siamo giocati Lazarus che vedeva per la prima volta il rifugio scelto da Cybele, quest'ultima ha atteso che il proprio Ductus desse la sua approvazione (dare la benedizione non in senso letterale) sul Rifugio prima di terminare il Rituale. Difatti la "partecipazione" (se di partecipazione si può parlare XD) di Lazarus è praticamente nulla. La prossima volta userò altri termini sorry :(

    Ps. Sì, è un rito per far scena come hai ben intuito, non è stato fatto per il lancio dadi!


    Mosse il capo soddisfatta dinnanzi all’approvazione di Lazarus. Lasciò cadere a gocce l’Acqua sulla Terra, cosicché toccasse e portasse anche l'Aria con sè, e dopo di essa anche il proprio Sangue – battezzando quel luogo. Osservò il suolo inghiottire i due liquidi rapidamente – la propria vitae venire avidamente catturata come fosse la misera vendetta dell’elemento a quel legame stretto a cui la Koldun’ia lo aveva sottoposto. Ma dopo un momento – come una folata di vento – la Demone si gettò su quella zolla di terriccio, immergendoci le dita come fosse un corpo vivente – con un battito cardiaco ed una linfa vitale a percorrerlo. La divorò, ingerendola – cibandosi di Sangue, Acqua, Terra e Aria – di quel Sangue, di quell’Acqua, di quella Terra e di quell’Aria – quelle che appartenevano al Rifugio.

    Il tutto si concluse in rispettoso silenzio. Si risollevò. Fece un cenno ed un mezzo sorriso a Jurij, percependo meglio la sua presenza alle proprie spalle. Poi si spostò verso le proprie scarpe. Riconobbe lo sguardo negli occhi del Custode, quello che aveva da sempre nell’attimo in cui le loro fedi erano poste l’una di fronte all’altra. Dalla rinascita, nel corso del tempo la propria si era modificata: il credo della Demone partiva dal dio Veles dalla forma di drago, padre degli Elementi e protettore della Magia, manteneva le radici nella propria terra antica, ma cresceva sotto l’influenza dell’ambiente attorno a sé e del regime profondamente cattolico del proprio Compagno di viaggio.

    Non aggiunse nulla agli ordini impartiti dal Ritualista ai due servitori ma invogliò con un’occhiata più che eloquente il Revenant, come sempre molto restio a separarsi dalla popria personale materia di studio. A domani notte. , tornò a parlare per congedare Carl e Jurji. Re-indossò le proprie scarpe e fece strada a Lazarus, addentrandosi nel Faro. Non so quanto ci fermeremo, ma è dismesso da più di mezzo secolo e non credo abbia più un’utilità questa struttura, solo qualche chiatta riesce a districarsi qui. , puntualizzò riprendendo toni di conversazione più spigliati. Non era molto spazioso l’ingresso e la scala a chiocciola cominciava già da subito ripida ma meno umida di quanto si potesse pensare – complici un tutto sommato buono stato della struttura e un po’ di olio di gomito del Revenant, probabilmente. Sarebbe stato un posto troppo freddo per degli umani ma per due Non-Morti quella temperatura non rappresentava un problema. Il primo e il secondo piano erano vuoti ma ospitavano una stanza ciascuno - la prima delle quali già occupata dal baule, dalla coppa rituale e dai pochi averi della Koldun'ia. Raggiunsero con calma la cima, laddove mezza cupola di vetro ancora si reggeva in piedi, sovrastando a cupa palude circostante, un tempo illuminata dai resti del sistema di lenti lì presente. Di lì, l’inquinamento luminoso di New Orleans era più che visibile. Eri mai stato prima in questa città?

    Edited by -Cybele- - 5/1/2016, 11:21
     
    Top
    .
  12. .Giona.
     
    .

    User deleted


    Osservò lo skyline della città che si stagliava innanzi a loro Dire che sono già stato in "questa" città sarebbe osare troppo. Quella che conobbi era una città diversa che ha subito l'avanzare della modernità e delle etnie trasformandosi in qualcosa di nuovo per me il Custode aveva vago ricordo delle strade principali di New Orleans e di qualche monumento che gli abitanti attuali avrebbero definito storico ... uno storico all'americana, dove ciò che ha cinquanta o settantanni viene venerato come fosse il segno degli antichi palazzi dei comuni italiani o dell'antica roma Non mi sento di garantirti che questa città ti piacerà sentenziò, sentendo su di se il peso della scelta di quel viaggio verso gli States.

    Guardò le vetrate della sommità del faro Siamo al limite ... ad un passo dalla morte per bacio del sole. Forse, a causa di ciò, i nostri nemici non si aspetteranno di trovarci qui. Ma abbiamo problemi più impellenti di questo al momento, per cui ... sollevò la mano per frenare preventivamente ogni possibile indugio dialettico su quell'argomento In attesa di domani notte, è opportuno sfruttare questo tempo per predisporre eventuali vie di fuga secondarie. Sì, la natura ci protegge dalle società dei nostri simili, ma "altro" di ben più pericoloso può nascondersi in essa ... cercò lo sguardo della Koldun'ia. La Demone sapeva bene quali Bestie potevano celarsi in quelle campagne e quanto il Custode fosse preoccupato da quegli eventuali incontri tutt'altro che graditi e attesi Ho bisogno di un pò di tempo per redigere una lettera quando il Nichilista iniziava quel tipo di discorso era per comunicare la sua intenzione di restare solo a curare la propria corrispondenza. Era forse l'unica abitudine davvero intima che quel cainita aveva: i suoi rapporti epistolari con gli altri membri del proprio clan Appena avrò finito e, se non avrai altre priorità riguardanti questo rifugio, potremmo sfruttare il tempo restante per far visita alle vacche che pascolano sul nostro dominio. Ci farà comodo avere qualcosa da cui attingere nel momento del bisogno ... ora vai pure a dedicarti alle mansioni che ti aggradano.

    Scese al piano sottostante, il secondo, e prese carta e penna in attesa di restar solo.
     
    Top
    .
  13. -Cybele-
     
    .

    User deleted


    Il primo approccio di certo non è stato piacevole. Ma non ricordo l'ultima città che mi sia piaciuta. Non sarei nomade altrimenti. , ironizzò con un'improvvisa breve risata, appoggiandosi a quel che restava del parapetto. D'accordo. Cercheremo loro tracce... Tanto per accertarci che non ce ne siano. , soggiunse poi, ben più seria, circa i loro nemici acerrimi e sempiterni. Come sempre gli occhi della Demone si fecero più attenti e interessati quando l'Altro menzionò la lettera. Non fece domande, l'interrogativo sul viso - quella curiosità - era già abbastanza eloquente e probabilmente già abbastanza per la pazienza del Custode.

    Non lo trattenne e scese qualche momento dopo di lui. Scese nella gola del Rifugio, fino a quella che era divenuta la propria stanza. Si avvicinò al baule che portava con sé da... Un tempo così lungo da poter essere considerato come "sempre". Lo aprì, percorrendone con le dita il bordo prima di arrivare alla Terra che stava all'interno. Immerse le mani, le braccia - fino ai gomiti. Tenne gli occhi aperti ma non vide la parete di pietre grigie e monotone. Lo Spirito si riempì di una sensazione formicolante e disordinata. Sentiva la familiarità con l'origine di quel suolo - i Carpazi pervasi del ritmo del sonno di Kupala - e con la consistenza di quell'Elemento - la Terra. Ma qualcosa era diverso - era sempre diverso. Come se fosse immersa in Acqua e le correnti che la modellano e lambiscono varino in ogni secondo.

    Si mise a ripercorrere le ultime ore. Cos'aveva fatto - detto - sentito -mosso. Cosa di sé fosse cambiato. E cosa la tenesse ancora frenata. Quello stesso gesto che ora stava compiendo era un limite a suo modo. E ancora non era riuscita nemmeno ad allentarlo. Per quanto cercasse ad ogni richiamo degli Elementi di elevarsi di un gradino ad essi, quel baule le arpionava le dita dei piedi. Per quanto rispettasse e volesse custodire il proprio Sangue - quello stesso Sangue - aveva più di una corda che si legavano al Rifugio - qualunque esso fosse.

    Già ora, dopo pochi istanti, era difficile capire dove finisse la propria pelle e iniziasse quella terra. Era come se volesse fondersi con lei - non sotterrarla - seppellirla - ma fondersi con lei. La richiamava a sé in qualche maniera.
     
    Top
    .
  14. .Giona.
     
    .

    User deleted


    Finalmente solo, il Nichilista prese carta e penna e si dedicò alla cura dei propri rapporti epistolari. Nutriva molto rispetto per i membri del proprio clan in generale, ma ancor più verso certi individui fra di essi per i quali il rispetto si tramutava in vero devoto attaccamento. Uno di questi soggetti era il reverendo Adrian Foster. Il Custode, in quel momento buio della sua vita sociale, sentiva la necessità di attingere a quella persona che poteva intendere alla stregua di un vero e proprio mentore.


    "Stimatissimo reverendo,

    vi scrivo per informarvi del mio arrivo a New Orleans. Il pellegrinaggio è finalmente giunto al termine, portandomi su questo lido dove potrò continuare la mia opera. Sua eccellenza ci ha ricevuto, ma l'esito dell'incontro non è stato quello sperato. Difatti, ho ottenuto un sommario benestare al nostro risiedere in questa diocesi, ma assolutamente nessuna benedizione per quanto riguarda la nostra missione. Nonostante mi sia messo a completa disposizione di sua eccellenza, nell'immediato non ho ricevuto nessun compito, anzi, un palese invito ad occuparmi di affari di minore rilevanza per la nostra diocesi. Credo che ripartirò dai fratelli più emarginati, da coloro che tutti gli altri fratelli hanno dimenticato e che pertanto potranno maggiormente giovare della mia visita, convertendosi o affidando la loro esistenza a dio.

    Rinnovandovi la mia stima nei vostri confronti, vi prego di aggiungere alle vostre preghiere un pensiero volto a me e, qualora ne abbiate modo, di spendere una buona parola su di me così che io possa ottenere da sua eccellenza maggior clemenza e considerazione. Vi assicuro che non mancherò dal prodigarmi al meglio per la causa del nostro ordine così che le mie stesse opere possano portarmi lustro. Cordialmente,

    Lazarus"



    Imbustò la lettera, l'affrancò e ne completò l'esterno con l'indirizzo.


    1347 N Onslow St,
    San Antonio, TX 78202,
    Stati Uniti



    Il Custode aveva maturato l'idea che affidare alle poste ordinarie la propria corrispondenza era uno dei metodi più sicuri. Il "nuovo mondo" telematico gli era in parte alieno e in parte percepito come colmo di nemici invisibili ingestibili. Per tale ragione preferiva, ancora oggi, affidarsi ad un semplice messaggio ambiguo dal significato celato dietro normali parole di lessico comune. Completata l'epistola, la mise in una tasca interna della giacca in attesa di incontrare il proprio ghoul e ordinargli una spedizione alle prime luci dell'alba. Ora poteva tornare dalla sua compagna di viaggio.

    Cybele... disse per annunciare la sua presenza alla Demone ... Cybele, se è tutto in ordine possiamo procedere con la caccia proseguì fino all'uscio della dimora fermandosi lì per poter prendere a sua volta delle precauzioni proprie. Cedette il passo alla Tzimisci e attese.
     
    Top
    .
  15. -Cybele-
     
    .

    User deleted


    Districò gli avambracci dalla terra che li abbracciava, spostandosi con veemenza - quasi perdendo l'equilibrio nel momento in cui camminò indietro. Fissò il baule mentre recuperava piena cognizione di dove - e quando - si trovasse. Si riavvicinò cauta e lo richiuse con cura sistemando meglio lì vicino anche la coppa cerimoniale che con impegno aveva pian piano scolpito.

    In quel momento giunse il timbro più che familiare di Lazarus. Si diresse alle scale, scendendo per raggiungerlo alla soglia. Indugiò sul volto altrui lungo gli ultimi gradini, quasi si aspetasse di vedere qualcosa di diverso in lui dopo quel breve intermezzo di solitudine - lui e la sua scrittura. Mosse il capo in segno d'assenso trovandosi al suo fianco e si spostò fuori dal loro Rifugio. Avevi detto di voler cominciare dalle vacche della chiatta. , rammentò con sicurezza dirigendo il proprio passo verso la strada sterrata che li aveva condotti fin lì. E' meglio utilizzare la strada per evitare i gorghi di fango e mangrovie e poi all'incrocio - laddove il suolo è più stabile - procedere anche nella vegetazione se vuoi. Per la ricerca di eventuali tracce lasciate da creature indesiderate. , propose iniziando a camminare, fermandosi solo all'imbocco della via.

    In silenzio rimase ad ascoltare eventuali rumori attorno a loro Rumori oltre i fruscii della vegetazione e l'acqua stagnante.
     
    Top
    .
89 replies since 29/12/2015, 23:24   1400 views
  Share  
.