Faro in disuso

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  1. -Cybele-
     
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    L’ultima zolla di terra scivolò giù dalle dita della Koldun’ia dentro al baule. Si guardò le mani sporche con un misto di rinnovata tranquillità e solletico all’animo. Lo richiuse e rimise la proprio coppa nella sacca, sistemandosela a tracolla. Era pronta per abbandonare il luogo quando il Ductus tornò da lei. Annuì sebbene non fosse decisamente entusiasta dinnanzi alle distese di asfalto che l’attendevano – e il viaggio in macchina – e l’allontamento dell’Acqua e dalla Terra.

    Dal suo punto di vista il ritorno alla natura era un progressione, per una società i cui membri erano straordinariamente attaccati alla modernità. Corrugò le labbra ma evitò rimostranze: il pericolo era troppo grande per loro - il Branco. Questo ancora lo vedeva.

    Mi aiuti a portarlo giù dalle scale? , gli domandò con un sorriso laterale e le correnti del suo animo più calme. Lo braccò prima che facesse un passo già per la chiocciola. Il fatto che fossero solo in due ormai rendeva più chiaro il doversi arrangiare tra loro. Era evidente che trovasse dell’ironia nell’accostamento di un potere in grado di agitare le acque e le terre e del dover usare le mani – le sue e quelle di Lazarus – per trasportare un comune baule. Una notte quel baule non le servirà più. E allora le su mani non saranno costrette a mostrare quella debolezza, e nemmeno il suo animo – se mai ancora lo possiederà un animo integro – in quel momento. Anche l’animo poteva portarla a retrocedere piuttosto che evolvere? Eppure era connesso allo suo spirito, che era origine e motore di tutto.

    Interruppe le divagazioni cosmiche tenendo saldamente una maniglia del baule, pronta a scendere.

    Da cellO non riesco ma poi recupero la tabella punteggi!
     
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  2. .Giona.
     
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    CITAZIONE (-Cybele- @ 2/5/2016, 10:10) 
    Mi aiuti a portarlo giù dalle scale?

    Il Custode, con l'ultima mano a sua disposizione, afferrò l'altra estremità del baule così che i due potessero proseguire con il loro peregrinare. La stato di decadenza nel quale imperversavano quei rimasugli di branco imponeva ai due membri superstiti di assolvere un pò a tutti i compiti possibili. I due sapevano bene di essere guide, soldati e reclute di loro stessi, ma, con ostentato ed inutile formalismo tenuto in piedi con le unghie e con i denti, perseveravano nell'appellarsi ancora a Ductus e Sacerdote. Stiamo in guardia, potrebbero pur sempre tornare ripetè alla Koldun'ia mentre già s'accingevano a ripercorrere per l'ennesima volta le rive del fiume.

    Ammettiamolo ... esordì ad un tratto ... seppur sulle prime non sembrasse così, è stata una fortuna incontrare Maman Vevè e, col senno di poi, ne giustifico la diffidenza. Chi di noi poteva immaginare d'essere tutti membri della stessa setta? Ma, una volta rivelati gli un gli altri, ha assolto al suo dovere d'officiare Vaulderie. Il Nichilista proferì quelle parole con una certa soddisfazione, in parte infatti riteneva quella come una piccola vittoria personale A tal proposito ... tacque un istante con malcelato imbarazzo So che non è buona norma offrire la coppa della Vaulderie ad un vero sabbat come te che non ha avuto modo di contribuire al rito, ma Maman m'ha invitato comunque a portare a te il calice della nostra rinsaltadata alleanza. Spero che ciò non t'offenda. Quindi quando vorrai ... sì, insomma, quando vorrai potrai attingervi.

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  5. -Cybele-
     
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    Lasciò a Lazarus la testa del loro ormai breve corteo ma non rinunciò al piacere di non restare esattamente dietro di lui, quanto più diagonale, trattenendo saldamente la maniglia del baule mentre proseguivano. Lo ascoltò con attenzione, godendosi a fondo quell’ambiente in cui ancora erano immersi – Natura. Voda, Voda le scorreva attorno. Eppure, alcune delle parole pronunciate dall’Altro ebbero il potere di distrarla completamente.

    Maman ha... assolto i suoi doveri. , ripetè, senza celare scetticismo. Mio Pan i władca , esordì giusto un passo più tardi, forse due. La voce della Koldun’ia era ancora leggera ma sempre rispettosa. Temo che quella madre, se mai tale si possa considerare, si sia nuovamente presa gioco di noi. , entrambi, certo, era sempre bene sottolinearlo e mai considerare Lazarus solo, specialmente per questioni delicate – o negative. Non berrò da una coppa non mia che non ospiti il mio sangue e da cui anche tutti coloro che partecipano al Rito abbiano bevuto – davanti a me. , la voce pian piano si riempiva di serietà – il Custode poteva avvertirlo: conoscendola sapeva che quando l’accento della sua terra natìa diveniva più forte – allora – era la Demone Tzimisce a parlare direttamente - non la Sabbat - non il Sacerdote - non la Koldun'ia - ma la Figlia dei Carpazi. Non le darò anche questo potere su di noi. L'Aria, come prima, si riempiva delle parole della Koldun'ia, portandole alle orecchie del Ritualista - era come provenisse da tutte le direzioni.

    Cosa contiene quel 'calice'? , chiese poi, con un tono meno aguzzo ma comunque granuloso come la terra che attraversava quella pigra palude. Senza almeno tre polsi diversi all'imboccatura del vaso, nulla può essere considerato Vaulderie. Senza almeno tre tipi di sangue a mescolarsi, a sovrapporsi l'un l'altro, nelle viscere del vaso come nel corpo di chi riceve quest'ostia, nulla può essere considerato Vaulderie. , sembrava parlasse come colui che era stato il primo ad eseguire il Rito.

    Ti ha dato un Impegno a cui assolvere officiando il rito? , si preoccupò d'un tratto, fissando il profilo del Custode - aveva molto peso quella domanda per la Demone, che affinò lo sguardo d'acquitrino sull'altro.

    In tutto quel frangente in cui l'animo si era acceso, due cose non erano accadute.
    Non una tonalità che sottindesse un "come volevasi dimostrare" che sottolineasse una giusta diffidenza della Tzimisce nei confronti di Maman Vevé.
    E non un accenno - un pensiero fugace - una parola - nulla - che avesse a che fare con l'ipotesi di lasciare Lazarus solo in quella situazione o lasciarlo a quello che poteva essere una sorta di nuovo gruppo - Branco - o qualsiasi cosa fosse la schiera della Mambo. Quel rito che traeva origini dal suo stesso sangue e dalla sua stessa terra natìa - quel rito che lei stessa officiava con tanto fervore e senso del dovere - quel rito che era tanto importante da portare il nome di Sacramento per un clan di Demoni - ecco che quel rito, perpetrato, aveva costruisto una ragnatela di nodi in lei.
    Ancora una volta era qualcosa che apparteneva alle sue viscere a frenarla dall'andare oltre.
    Ancora una volta.
    La dannazione dei demoni.

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    CITAZIONE (-Cybele- @ 5/5/2016, 22:15) 
    Cosa contiene quel 'calice'?

    Ovviamente il mio sangue e quello di Maman ... ovviamente, ma, come aveva spiegato la Demone, non certo per fare Vaulderie. Sotto l'effetto di quel pirmo sorso di sangue della Mambo, le emozioni del Custode si stiravano e rimbalzavano come un elastico passando da momenti di estrema fiducia confinante con l'ingenuità a moti di rabbia traboccandi di desiderio di vendetta.

    CITAZIONE (-Cybele- @ 5/5/2016, 22:15) 
    Ti ha dato un Impegno a cui assolvere officiando il rito?

    Mi ha detto di portare a te quest'urna e di assicurarmi che tu ne bevessi il contenuto. Il Nichilista rispondeva puntualmente alle domande della Tzimisce, ma i suoi pensieri erano già protesi altrove trascinati a forza dalle vampate emotive che lo percorrevano. Dannata megera, negra ed eratica! M'ha gabbato in barba ad ogni obbligo che le imponeva il Codice! Non posso far rotolare la sua testa qui, a New Orleans, dove sua Eccellenza già mi disprezza e dove non ho l'appoggio di nessuno. Non posso nemmeno appellarmi l'articolo XVI e aspettare i Prisci ... il Custode serrò la mandibola in un'espressione di furente frustrazione Ho poca scelta. Fermò il passo e poggiò il baule in terra. Spiegati, figlia dei Carpazi!

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  11. -Cybele-
     
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    CITAZIONE
    Spiegati, figlia dei Carpazi!

    Calmati, mio Pan i władca, o non sarai abbastanza lucido per provvedere. , disse smuovendo il capo lateralmente, con una sfumatura più decisa nella voce. E per essere il Ductus. Continuò nella propria mente, fissandolo eloquentemente. Ormai è parte di te: è come se dovessi modificarti per non lasciare che resti una sporgenza affilata sul tuo spirito e sul tuo sangue, ma diventi qualcosa da evolvere una reazione. Non solo rabbia. , gli suggerì sotto l'impulso del proprio modo di vedere ogni cosa. In fondo era da tempo che si occupava anche del suo animo, l'animo del Ductus, come parte del Branco, quella situazione non le appariva differente.

    Dopo un momento recuperò le fila del discorso. Non ho mai celebrato tale rito - l'Impegno - tuttavia dovrebbe svolgersi nei pressi dell'acqua corrente, poiché è simbolo di forza per la Setta. Solitamente si tratta di unire alla Vaulderie anche il fervore dell'unione per la causa comune, ma credo a volte possa essere utilizzato anche per incarcare una nuova recluta di una qualche missione per conto del Branco che ne provi la fedeltà. , spiegò con cura senza farsi pregare né sottovalutare quanto stava dicendo. Non credo sia questo il caso, ad ogni modo. , concluse con più calma, allentando di nuovo la morsa dei propri toni.

    Abbassò gli occhi sulla maniglia del baule. Non è nemmeno questo il tempo di provvedere, dobbiamo prima allontanarci. , riprese a focalizzarsi su quanto stavano facendo. Terremo quell'urna: è sua e da lei è stata ritualizzata - il suo spirito l'ha toccata. E' meglio non sbarazzarcene. , puntualizzò, riflessiva, parlando più lentamente, quasi morbidamente, nonostante l'accento spigoloso dell'est Europa. Se avessimo un terzo membro del Banco potremmo ricelebrare Vaulderie, perlomeno diluirebbe quel legame. Ma in due sarebbe solo un ostacolo. Non posso permettermelo. Rimuginava in un animo in cui il sassolino che rappresentava quella notizia era finito sul fondo, lasciando increspature in superficie. In un modo o nell'altro gliela restituiremo, probabilmente piena. , proseguì a parlare, deviando i propri pensieri, con l'espressione che si raffinava in una sottile astuzia.

    Sei riuscito a comprendere se abbia o meno un Branco e un ruolo? , gli chiese ulteriormente, interessata.

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    x le caratteristiche fisiche ho una rettifica da farvi fare, indicatele solo quando le aumentate spendendo sangue e non indicate punteggi completi come il vostro pool di wp, sangue ecc.

    Limitatevi a una cosa tipo:

    Ps -2 (o full quando è pieno)
    Wp -1 (o full quando è pieno)

    Fisici: es.: +2 cost o (/) se non vi sono variazioni

    Ecc.

    Almeno così non spoilerate x intero i vostri pool generazione, willpower e attributi fisici
     
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  15. .Giona.
     
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    Sì, dobbiamo allontanarci da qui, ma la destinanzione non cambia afferrò nuovamente il baule e riprese la marcia. Gli scopi belligeranti del Custode non mutavano, ma aveva ragione la Demone: doveva restare lucido. Se la Mambo era rea di non aver officiato Vaulderie secondo i crismi della Spada, era pur vero che ora tanto lei quanto lui potevano vantare un abbozzo di legame di sangue. Messa da parte per un attimo l'onta d'esser stato gabbato e volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, adesso il Nichilista poteva sperare di protendersi verso la mente di Maman con maggior semplicità. Gli bastava solo averla in pugno abbastanza da rivoltarne le cervella come un calzino, poi, qualora fosse stata anche priva di un qualsiasi branco a sua difesa, l'avrebbe ricondotta col sangue ai suoi doveri verso la Spada!

    L'urna ci è molto cara al momento ... certo, era la prova della menzogna della Mambo, ma quel sangue poteva anche rendersi utile una volta risolto il problema di scinderlo dal proprio. Recuperato in purezza quello di Maman, con le giuste conoscenze, chissà cosa ne avrebbero potuto fare i due ritualisti ...

    In base alle mie conoscenze di Occulto, è plausibile che il personaggio abbia sommaria contezza del fatto che esistono riti/poteri assamiti o tremere in grando di prestarsi allo studio del sangue altrui? Conoscenza che non è certamente nelle potenzialità di un Abissalista, ma di altri clan forse.


    Non so dirti di lei più di quanto tu stessa non abbia udito. Aggiunse in risposta all'ultima domanda della Koldun'ia Prima di agire in qualsivoglia maniera, metteremo in atto un pò di ulteriori formalismi e vedremo se ne trarremo risposte ai nostri interrogativi con il minimo sforzo.


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  16. -Cybele-
     
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    Smosse il capo obliquamente, ben soddisfatta di aver ricondotto il Ductus in se stesso. Lo conosceva abbastanza da aver intuito l'ira che lo aveva percorso e che ancora lo stava percorrendo ma avevano bisogno entrambi - per ragioni comuni e individuali - che lui rimanesse l'autorità razionale in grado di comandare. Annuì e riprese la direzione della chiatta, avanzando di un paio di passi per mettersi più in linea con Lazarus. Sono d'accordo. , rispose soltanto al piano del Ritualista mentre sentiva l'atmosfera intorpidirsi attorno a loro e la Natura divenire meno palpabile mentre lasciava il posto ad un'aura di morte e spiriti intoccabili e invisibili. Rabbrividì, l'Aria che familiarmente la circondava - gelida - si attaccava di più alla sua pelle mentre la Terra faceva scendere un po' più a fondo i suoi piedi, come a volerla trattenere.

    Siamo di nuovo vicini a lei. , osservò con fermezza, senza alzare la voce. Quello che sappiamo con certezza è che ha dei seguaci, probabilmente vacche prive di valore che cercano da lei una via per vendette e altri impulsi furenti. O perché credono di avvertire i morti parlare con loro. , continuò a parlare tramite l'Aria che portava leggera le frasi alle orecchie di Lazarus. Purtroppo la zona pullula di creoli - è corretto il termine? - notoriamente tendenti a riunioni più che individualismo. , riflettè senza celare all'Altro i propri pensieri. Non possedeva e probabilmente non avrebbe mai posseduto la fluidità necessaria per la pronuncia di termine simili spagnoli o portoghesi ma di certo era in grado di farsi comprendere. Quello che mi chiedo è come riesca a tenere a bada i lupini - quelle bestiacce - da sola. Che siano tanto spaventati dagli spiriti? O lei è di aiuto a quel gruppo di cani per qualcosa?

    Si voltò verso la strada. Due luci erano flebili lungo la via: due fari di posizione procedevano lentamente. Verso di loro. Spero abbiano recuperato una mappa della città. Siamo ancora troppo deboli per avere anche lo svantaggio di essere sperduti.

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    In base alle mie conoscenze di Occulto, è plausibile che il personaggio abbia sommaria contezza del fatto che esistono riti/poteri assamiti o tremere in grando di prestarsi allo studio del sangue altrui? Conoscenza che non è certamente nelle potenzialità di un Abissalista, ma di altri clan forse.

    Si. Entrambi, dati i vostri rispettivi punteggi in Occulto, sapete dell'esistenza di altre forme di Magia del Sangue oltre alla vostra.
    Dunque è plausibile che riteniate esista un modo per studiare il sangue altrui.

    Magari aprendo il contenitore che custodisce il vaso di terracotta, contenente il sangue di Maman Vevè, ed esaminandolo potrete scoprire qualcosa in più...


    CITAZIONE
    ...infilò il vaso di terracotta (che contiene il sangue della Mambo) all'interno di un contenitore per salvaguardarne l'integrità e lo porse al custode...
     
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    I fari dell'auto di Juri non tardarono a lasciar posto all'intera sagoma della vettura.

    Il ghoul non si fece attendere scendendo, prodigo di ossequi per la koldun'ia, ad accogliere i due cainiti.

    Quando ricevette istruzioni sulla destinazione da raggiungere non si fece scrupolo a voltare la macchina e dirigersi là dove gli era stato ordinato.
    Sebbene supponesse che non avrebbero potuto raggiungere quel punto della palude, così all'interno della stessa, non disse nulla per non rischiare di contrariare la sua domitor.

    L'auto proseguì lungo la strada in direzione della chiatta di Maman Vevè per un pò ma quando radici, rami caduti, folta vegetazione, fondo sconnesso e fangoso divennero l'unica cosa sulla quale le gomme potessero poggiare Juri, suo malgrado, dovette prendere parola.

    La fronte dello schiavo di sangue era imperlata di sudore, la gola secca e la lingua impastata mentre pronunciava quelle parole.

    M-mia signora, chiedo perdono, m-ma debbo avvisarvi che se continueremo con la macchina s-su questa strada finiremo molto presto impantanati e bloccati in questa palude...

    V-vi suggerirei di percorrere il resto del tragitto a piedi...


    rispondi pure come preferisci ma considera che, indipendentemente da quanto male tratterai Juri, dovrete farvi il resto della strada a piedi.
    A causa della macchina impantanata o perchè gli avrete dato retta e l'avrete lasciata.


    Lasciata l'auto, i due cainiti finirono di percorrere il resto del tragitto a piedi.


    Il pensiero di essersi addentrati nuovamente nella palude dalla quale erano stati appena banditi da una banda di licantropi non lasciava certo i due sabbatici tranquilli ma la sete di vendetta del ductus e la connivenza della sacerdotessa sembravano avere la meglio sul senno ed il timore per le proprie non vite.

    Chissà se sarebbero arrivati a superare la nottata... o anche solo a pentirsi di quella decisione.


    2016-05-20 16:47:31 Cybele rolls 5 dice to Percezione (Diff 7) 9,3,7,3,1 [1 success]
    2016-05-20 16:47:09 Lazarus rolls 3 dice to Percezione (Diff 7) 10,8,10 [3 successes]



    Il custode e la demone camminarono a lungo per il sentiero che avevano percorso neanche un'ora prima.
    La notte era buia sotto le fronde di quegli alberi contorti e antichi, ombre sinistre si allungavano sui due vampiri alla pallida luce di una falce di luna che, di tanto in tanto, faceva capolino fra le nuvole.

    L'aria che s'insinuava su per il sentiero risaliva la corrente del fiume. Una densa nebbia iniziava a sprigionarsi dagli acquitrini salmastri della palude.
    Rumori indecifrabili si udivano, di tanto in tanto, provenire dagli oscuri recessi della palude.

    Ogni ombra, ogni suono, tutto in quella palude poteva essere un mannaro in agguato...

    E più camminavano, più la chiatta di Maman Vevè sembrava sottrarsi a loro.


    Ci volle un pò prima che i due cainiti se ne rendessero conto, Lazarus fu il primo a realizzarlo, avevano oltrepassato il luogo dove la chiatta della mambo era attraccata...

    L'avevano oltrepassata... o stavano girando in tondo ormai da un pò.
     
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  21. .Giona.
     
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    Durante il, seppur breve, viaggio in auto, il Nichilista era animato da una certa smania che esternamente si traduceva in piccole e continue correzioni della postura sui sedili. L'impazienza per l'incontro e la frustrazione per il fatto che la situazione gli fosse sfuggita di mano componevano quello stato d'animo più turbolento del consueto. Lasciò alla Koldun'ia e al suo ghoul l'onere di occuparsi delle modalità del viaggio richiudendosi in un altèro silenzio.
    Cybele, a te il palcoscenico.

    * * *



    I due giravano lungo la riva da un pò e la fanghiglia ne aveva inghiottito le scarpe per l'ennesima volta. Sembravano dei maledetti cacciatori di rane della Lousiana. Alla fine giunse il momento in cui il Custode si fermò e ruppe il suo austero e metitabondo silenzio Dannata negretta! un'imprecazione che esplose come richiamata da cento anni di storia addietro Non ti risparmierò la frusta quando ti troverò! si voltò quindi verso la Demone Era qui ... è scappata! Ne sono certo! serrò il pugno Ma la troveremo, puoi starne certa, a costo di profanare ogni chiesa del suo credo e ti spaccare la mente di ogni suo devoto!

    Fece una pausa di intima riflessione. Avevano molta, troppa, carne al fuoco e lui, il Ductus, doveva decidere quali fossero le loro priorità. Dovevano trovare un nuovo rifugio, dovevano mettersi sulle tracce dei "Fratelli" e ora pure di quella strega voodoo Se la tua magia non può aiutarci qui sarà meglio andarcene. Sono stanco di ... "tutto questo" la palude, la vampira di colore, i lupini Non sarà facile ritrovarla e non ci riusciremo in poco tempo. I suoi seguaci, i suoi Loa, sono troppi occhi per muoversi in modo incauto. Ho deciso ... ed ecco la sua sentenza ... la nostra priorità è il nuovo rifugio e, se Carl ha lavorato bene o se Dio ci assiste, conto di trovare uno di quei "Fratelli" dal sangue debole e parassitarne il rifugio e l'anima.

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  22. -Cybele-
     
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    Lasciò a Jurji il baule perché lo caricasse nel portabagagli dell'auto e si sistemò nell'abitacolo assieme al Ritualista. Quando partirono, dal proprio posto dietro si sporse verso lo spazio tra i sedili anteriori, lasciando il Ductus nel suo silenzio di fianco a sé. Controllava il percorso e la direzione del Revenant, da vicino. Non aveva riservato molti convenevoli e molte paroledolci all’altro, ancora contrariata dalla scoperta appartenenza del posto ad un territorio di lupini. Usava la propria presenza – la propria figura – Diabeł – per creargli soggezione – peso. La brezza gelida che avvolgeva la Koldun'ia – e il Custode – investiva gli abiti di Jurji e faceva piombare l'auto in un'atmosfera fredda, congelata, in cui l'unico elemento vivo – il Revenant – era l'unico elemento che poteva morirne, nell'animo e nel corpo. E quell'Aria attanagliò la sua gola, quasi a soffocarlo più che rinvigorirlo – divenne tagliente quando la Koldun'ia avvertì la macchina frenare e arrestarsi. Il respiro del suo schiavo di sangue erano pesanti nuvole di condensa, che sfumavano la voce, ormai tirata e secca. Stai qui e aspettaci. E rimetti la macchina su un terreno sicuro perché non affondi. , ordinò non appena scese e toccò la Terra, rendendosi conto della sua instabilità – non solo fisica. Se sei in pericolo scrivimi. Non urlare. Non farti sentire da nessuno che non sia io. , soggiunse con maggiore enfasi. Ci manca solo che attiri l'attenzione degli spiriti.


    S'incamminò assieme al Ductus, ancora una volta. Da parte propria, la Figlia dei Carpazi tentava di non disturbare il rimuginare altrui ma non era molto più tranquilla. Continuava a girarsi verso i rumori che più le sembravano minacciosi. Fu probabilmente per quello che – fiduciosa sul cammino – non prestò così attenzione alla posizione in cui si trovava. Fu il fermarsi di Lazarus a farle ‘aprire gli occhi’ su quello che avevano attorno. Quel punto, l’avevano già oltrepassato? Guardò a terra d’istinto, come se potesse fornirle risposte. Quanto più in là ci siamo spinti? Ci siamo spinti ‘più in là’? Era così distante?
    Ascoltò la frustrazione altrui e si chinò al suolo, posando su di esso le mani – toccandolo. L’avvertì meno densa sulla pelle, più rarefatta – leggera. Qualcosa mancava a quella Terra. La componente più solida – quella della Natura dominante. Ha la protezione degli Spiriti, non mi stupisce l’aiutino a sparire ad occhi furenti e stranieri. Non possiamo trovarla senza mezzi che ci permettano di oltrepassare la protezione degli spiriti. , specificò mentre recuperava una parte di quel suolo - un pugno - poi si rialzò. Non sarà facile ma noi abbiamo qualcosa di ugualmente potente. , resituì lo sguardo al proprio Ductus. Utilizzeremo l’unico punto d’incontro che ella stessa ci ha dato: il suo sangue. , sottolineò con più determinazione, carezzando il suolo che teneva nel pugno.

    Troviamo un Rifugio, mio Pan i władca. , acconsentì con una particolare enfasi: quella era la priorità anche dal suo punto di vista. Un rifugio dagli spiriti, dai lupini e dagli inganni di Maman Vevè. Ripercorriamo i nostri passi. Non ho intenzione di farci trattare da allocchi ancora. , asserì, voltandosi per tornare alla macchina.

    Diabeł = demone


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  25. .Giona.
     
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    Joker, il nostro prossimo passo è scritto nell'ultimo rigo del mio post e visto che Cybele non ha avuto nulla in contrario possiamo procedere in tal senso. Avevo incaricato Carl di trovare una discoteca o un qualsiasi luogo che potesse essere utile alla caccia di un Fratello (se vuoi poi, se non lo trovi da solo, ti link il post), quindi decidi pure dove spostarci. Qui abbiamo finito e, prima che tu possa chiederlo, l'urna di Maman non l'apriamo qui! :D
     
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    Ok, allora abbiamo concluso.

    Taglio allo scopo di velocizzare per motivi di metaplot.


    Contattando Carl verrete a sapere che siete stati convocati all'Holy Cross dall'Inquisizione.
    Ditemi se rispondete alla convocazione e andate o se volete fare altro.

    Taglio corto il ritorno alla macchina e le sensazioni spiacevoli di sentirvi osservati e braccati, forse dal branco di licantropi che hanno vandalizzato il faro.
     
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  27. -Cybele-
     
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    Che dire, un invito così non si può rifiutare :D
    Abbiamo deciso di rispondere alla bat-chiamata - ops convocazione - dell'Inquisizione!
    Che si attivi il teletrasporto! XD
     
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