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Heisa non aveva certo aspettato il padrone di casa per mettersi comoda. il suo culo aveva già trovato regale seggio sulla sedia migliore della Casa di Sussurro, mentre i suoi piedi erano serenamente distesi sul tavolo, dandole delle movenze limitate, ma decisamente rilassate.
dopo qualche istante di silenzio, dopo l'incitamento di sussurro, si decise a parlare.
facciamo che te la faccio breve, così non sto qua più di quanto tu non possa sopportare. io ti dico quel che loro vogliono tu faccia, tu sai cosa DEVI fare, io sono contenta di aver portato la novella. tu fai la cosa, il clan è contento.
mi sembra accettabile no?
Heisa aveva usato parole dure, imperative. comandava, ma non per sua stessa volontà, bensì per i capi della nidiata. era molto chiara su questo, e non sembrava voler lasciare il dubbio che fosse tutto un suo piano.
portò avanti le mani, stiracchiandosi in una posa che ne alterava ulteriormente l'aspetto, rendendola leggermente più grottesca di quanto già non fosse. le lunghe dita ossute scrocchiarono sinistramente, senza che lei facesse una piega il clan ha bisogno di una persona capace di muoversi nei bassifondi. sembra che ci sia un... elemento di disturbo. crediamo essere un ghoul mezzo impazzito di un Fu succhiasangue di merda, che ora va in giro a cagare il cazzo a destra e a manca, spandendo puttanate e merda.
e tu mi dirai "e a noi che cazzo ce ne frega?" presto detto mio caro: pare che questo imbecille, tra le cazzate, dica anche qualche mezza verità. e visto che tu sai muoverti in quell'ambiente il clan vuole che tu lo metta a tacere.
la spiegazione, o meglio dire il monologo, si concluse quando Heisa incrociò lo sguardo con la cornacchia. fu un momento, prima che si mettesse ad emettere uno strozzato gracchio. il pennuto si mosse immediatamente, per posarsi poi sulle sue due dita.
ovviamente nessuno vuole starti a disturbare, ma sono certa che tu SAPPIA in quanta merda stiamo nuotando, specie in questo fottuto momento. e non possiamo permetterci certo che una mezza sega drogata ci infossi più di quanto non faccia già la società della meravigliosa camarilla no? aggiunse, increspando un sorriso. poi fece una pausa. probabilmente voleva sondare quanto fosse arrivato nella mente di Sussurro, quanto lui avesse capito.... e quanto fosse cosciente della situazione.SPOILER (clicca per visualizzare)consiglio caldamente di leggersi gli eventi di metaplot, per capire quanto son messi male i nosfe per l'ambientazione.
Edited by Kabruki - 10/1/2016, 17:45
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leva.
User deleted
Queste parole mi suonavano bene, avevo tutto da guadagnare: la fiducia del Clan, un contatto in più con Heisa, e, se me la fossi giocata bene, avrei potuto procurarmi un nuovo Ghoul con sicuramente un bel carico di informazioni, probabilmente in astinenza da sangue, che non vede l'ora di trovarsi un nuovo Domitor.
Era un lavoro da fare con una certa rapidità in queste situazioni prima si inizia prima si finisce ed io avevo intenzione di finire il più presto possibile con il più alto guadagno possibile.
Mi dava fastidio che toccasse il mio Ghoul così lo richiamai a me, facendogli gesto di mettersi sulla spalla.
"Eh, voi Nosfe di qui avete il vizietto della politica, neh? vabbè so che la situazione fa schifo e fare un paio di domande in giro e recuperare un fuoriditesta non dovrebbe costarmi troppa fatica ma mi aspetto un certo riconoscimento... facciamo che quando avrò bisogno di sapere qualcosa su qualcuno o su qualche evento i ragazzi della Nidata non faranno troppo i preziosi. Se ti va bene abbiamo un accordo."
Mi tolsi il guanto, e allungai la mia mano (che da quando ero morto sembrava quella di un cadevere lasciato a marcire in un fiume e poi messo in un essiccatore) verso Heisa.
Attendendo una sua mossa.. -
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Heisa alzò un sopracciglio, mentre Macchia abbandonava la sua persona per tornare dal suo orribile domitor.
riconoscimento? chiese, mantenendo un'aria incredula. non naturale, come se non capisse o facesse la gnorri. no, il suo stranimento era forzoso e artefatto, quasi a ostentarlo.
riconoscimento... ripetè, scrocchiando le dita di una mano con dei secchi movimenti molto nervosi cosa ne dici se il tuo riconoscimento sarà evitarti un colloquio con il caponidiata per spiegargli perchè le tue parole non sono "eseguo per il clan"? smettila di fare il finocchietto, sappiamo entrambi che da sta storia hai tanto da guadagnarci quanto sarà l'impegno che ci metti.
e anche volendo... aggiunse, portando la mano appena scrocchiata all'altezza dello stomaco, incrociando le dita sull'ombelico -posto che si potesse parlare di ombelico, sulla pellaccia cadaverica e ricoperta di macchie del topo di fogna- a malapena coperto dal cadente vestito. siamo in guerra, Sussurro. la guerra per sopravvivere in una città che vorrebbe sbatterci fuori. le restrizioni degli aiuti sono sottili trame sottomesse ai paliinculo al governo. ci Aiutiamo tra noi sempre, e pressochè gratis. e si, questo vuol dire che anche tu potresti venire a chiedere aiuto alla nidiata.
posto ovviamente che questo tuo esploit sul riconoscimento non si proponga MAI più. chiuse in tono molto secco, torcendo il volto distrutto dalla maledizione in un espressione seria e contrariata. contrariata forse dal bisogno di Sussurro di specificare, o forse dal questionare con una sorella di clan. difficile capirlo, e forse del tutto inutile.
a Sussurro non sembravano essere rimaste vie d'uscita; o accettava... o accettava..
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