Quartieri Residenziali

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  1. White Nemesis
     
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    quartierimid-city


    Descrizione:


    Mid-City si trova, come indica il nome stesso, nel cuore di New Orleans in quella che fu la conca ed argine naturale del Mississippi, ancora oggi infatti è una sezione in graduale declino, della pianura alluvionale del fiume. In questa zona residenziale non sono ancora terminati i lavori di ricostruzione e ristrutturazione postumi all'Uragano Katrina, come già accaduto invece nei quartieri adiacenti, ed è da sempre soprannominata il "back of town" - poiché la città un tempo si concludeva presso la palude, a differenza di oggi, i cui margini invece raggiungono il Lago.
    L'Esplanade Ridge e l'adiacente Metairie Ridge formano uno sperone naturale dal fiume; ma quello che oggi è Mid-City, circondato da queste due sezioni sollevate più in alto rispetto al livello del mare, faceva parte del così detto "Backswamp", questo almeno, fino a quando non si sviluppò completamente alla fine del diciannovesimo secolo.
    Il quartiere ospita prevalentemente una classe sociale medio-borghese, in quanto in possesso di un minor numero di destinazioni turistiche rispetto ad altre parti della città, come i ben più rinomati French Quartiers. Ristoranti e bar si basano molto sulla clientela locale, dando alla zona un sapore eccentrico e pesantemente influenzato dalla cultura creola.
    Sebbene architettonicamente sia predominante lo stile coloniale, con palazzi piuttosto bassi - al massimo di un paio di piani - ed ampi, ma sollevati da terra, non è affatto impossibile scorgere sulla distanza gli alti palazzoni del Central District, così che da oltre le tettoie sia facilmente visibile la breve "Skyline" di NO.
    Si tratta di una zona genericamente piuttosto tranquilla, cionondimeno, l'estrema vicinanza fra le case crea un fitto reticolato di vicoli bui più o meno intricati, che possono portare ad un conseguente brulicare di sporadica micro-criminalità, senza che questa esuli però da piccoli spacciatori sempliciotti o taccheggiatori dell'ultim'ora.
     
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  2. White Nemesis
     
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    Continua da QUI

    Rispondendo a Pascal:
    Si, conosci abbastanza la zona da sapere tutto quello che è inserito nella descrizione generica qui sopra, l'ora precisa è arbitrariamente aggiunta da me perché non riesco a trovare quella data da Bees, comunque è l'1.30.

    Rispondendo ad Anthony:
    2016-03-28 16:46:11 Anthony rolls 6 dice to Carisma + Empatia (Difficoltà 6) 8,9,6,5,6, 5 [4 successi]
    Non ci sono dubbi, sei proprio tu che lo metti in soggezione ed ansia continua.

    Domande a Marco:
    "Cerca di capire quanti rifugi potrebbe avere Maria."
    Sono sicuro di quello a Cleveland Avenue, in una traversa se non ricordo male, di altri non mi viene in mente l'indirizzo, se ne aveva ancora.

    "Marco mi sapresti dire qualcosa di più su Maria o sul suo ragazzo? Che ne so come si sono conosciuti"
    Credo a ballare, i primi tempi Maria era ancora molto legata alla sua vita da mortale. Sono una bella coppia, credo. Per quanto possano esserlo una vampira ed un umano che è dipendente dal suo sangue...

    "Se ti va, mi puoi dire come l'hai conosciuta o da quanto vi conoscete?"
    Io? Sulla chat, inizialmente, non ricordo di preciso da quanto però, il tempo passa diversamente dopo la morte, a volte perdo la cognizione delle ore che passano e di quale giorno sia della settimana.

    "Ora che siamo dalla stessa parte della barricata mi potresti dire che pensi su di noi? Rispondi pure in modo sincero, mi piacerebbe capire cosa ti spaventa o cosa ti fa sentire al sicuro in nostra presenza."
    Voi non siete come me, voi avete un clan che vi protegge, un padre vampiro che veglia su di voi. Chiedi ad un Orfano cosa pensa dei bambini normali, degli "altri", ed avrai la mia stessa risposta. Mi sento inferiore, so di esserlo, so che voi lo pensate, persino il tipo lì (Indicando Adam) probabilmente lo pensa. Ho paura, chi non l'avrebbe.

    clevelandavenue



    Cleveland Avenue: sporca, allagata e tenuta su con lo sputo.
    Non si può dire la strada migliore da imboccare a Mid-City, tuttavia, anche se le numerose buche nell'asfalto rendono sconnessa la marcia, appare tutto sommato come un qualsiasi altro borgo devastato dalle infiltrazioni d'acqua, dove l'odore d'umidità regna sovrano insieme a quello dei gas di scarico.
    Era quasi l'1.30 ormai, la gente si era ritirata nelle proprie umili abitazioni da un bel pezzo, ed al posto del traffico stradale o del via vai di pedoni, il movimento che si scorgeva era solamente quello delle grosse nubi cariche di pioggia, mentre una pesante coltre d'acqua s'abbatteva ininterrotta sulla cittadina.
    I fulmini squarciavano la volta scura, in quel momento lucida e liquida come pelle nera, ma erano ben poco distanti, facile scorgerli avanzare insieme all'intemperia. Lampi frequenti illuminavano di colpo la notte, accendendo e spegnendo le sagome dei grattacieli lontani, presenze apparse dal buio, per poi fluttuare in un baluginio opalescente e svanire tratteggiando l'aria con scie seghettate, lasciando che le schiere di acciaio e calcestruzzo ritornassero ad apparire immobili e prive di colori. L’afrore tipico della pioggia invadeva le narici, intanto che i tuoni gorgogliavano possenti e lamentosi, mentre rimbombavano fra una parte e l'altra del caseggiato.

    < No va beh però, ci mancava solo sto tempo di merda eh. >


    Frustrazione pura scivolava in punta di lingua ad Adam, che non mancava d'esprimere con un certo disappunto tutto il fastidio che avrebbe potuto procurargli quell'improvviso temporale, utile solamente a rallentare la marcia verso Cleveland Avenue di una decina di minuti. Nonostante lungo il tragitto fosse rimasto praticamente sempre in silenzio, per un motivo o per l'altro, non potè esimersi dal brontolare non appena scorse le prime gocce sul parabrezza, scacciandole con i tergicristalli settati fin da subito alla massima velocità.
    Dopo aver risposto a quanto chiesto da Pascal ed Anthony, Marco si era nuovamente chiuso in un ostinato silenzio ma, nonostante questo, non appena giunsero all'incrocio della via da lui stesso indicata per il primo rifugio di Maria, si destò dal proprio posto ed avanzò fino a raggiungere il sedile del guidatore, sporgendosi oltre lo stesso per poi indicare un rivenditore di auto usate.

    < Laggiù, puoi parcheggiare lì, il resto f-forse ci conviene farlo a piedi, è a due palazzi di distanza da qui il vicolo. >


    Detto questo, scivolò nuovamente indietro a sedere, aspettando che il ghoul Brujah portasse il furgoncino nel posto da lui indicato. L'ampio spiazzo di fronte alla cancellata scintillante era perfetto per fare manovra, anche in caso di una rapida fuga, ed il rabbioso Adam sembrò quanto meno calmarsi per via di questa prospettiva, sistemando senza troppi problemi il grosso mezzo dietro una monovolume grigio topo.
    Erano arrivati, al gruppo non rimaneva che scendere dal mezzo ed iniziare a muoversi, organizzati alla meglio ed armati come potevano, per raggiungere l'edificio in cui li avrebbe accompagnati Marco. Già dal veicolo era possibile distinguere, sfocata dalla pioggia, l'insegna del ristorante tipico della cultura locale, al quale aveva fatto riferimento pochi minuti prima il sangue debole.
    Per il momento, il corvo di Shepherd non si scorgeva all'orizzonte, solamente dannata pioggia, tutto intorno a loro.
     
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  3. Maestril
     
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    Non potevo non sfruttare la coincidenza della via scusate :D

    Cleveland Ave. Quell’indirizzo ronzava nella testa dell’Informatico spostandosi lentamente, qualcosa si smuoveva – ricordi – numeri. 115. Cleveland Ave. Guardava fuori dal parabrezza, fissando le case e le palazzine a cui passavano di fianco, poi incontrarono una serie di villette a schiera. 111. 113. 115. 117 -! Si appiccicò con la fronte rinsecchita e spelacchiata al vetro della portiera. 115. Una villetta a schiera. Era uno dei tre indirizzi del Mecenate, alias Edwyn Pattins alias George Potter! Strisciò giù lungo il finestrino, il naso ricurvo spalmato produsse un sibilo chiuso. Cosa diavolo ci facciamo qui? Che sia rimasta a qualche cellula Bravo quell’abitazione? Strinse il portatile. Quasi nessun agente della Bravo lo aveva visto in faccia ma la prudenza... Possono aver lasciato una piccola – piccolissima – quasi insignificante – squadra a guardia delle creature a cui hanno dato la caccia per conto di quel buffone? Può aver cominciato a rapire individui più deboli per studiarli? Ebbe una visione: i pochi vampiri di cui aveva certa l’identità chiusi in celle di vetro fumose, sottoposti ai peggiori test ereditati da anni di analisi segrete e mai rivelate né ufficializzate sugli alieni, depistando tutti con le leggende sull’Area 51. Il povero Alvaro rinsecchito all’interno di un nebbioso “acquario” dal quale gli prelevavano sangue tramite un macchinario di pompe e siringhe. Poteva udire riecheggiare le sue urla in spagnolo nelle orecchie. Sì, ma staremo lontani da quelle villette! , sentenziò di soprassalto nell'udire la precisazione di Marco. La voce cavernosa non si era fatta né acuta né alta, era però brulicante e densa, come i pensieri complottisti che si incastravano. Un tetris aveva luogo nella mente del Nosferatu.

    Manco a dirlo fu l'ultimo a scendere dal furgoncino. Il previdente Informatico aveva acquistato il suo giubotto con oculatezza: fortunatamente quel tessuto tecnico anni '90 era impermeabile. Tirò fuori da una tasca l'inseparabile cappello dei Pelicans e se lo sistemo sulla crapa. E poi scese. E si mosse verso il vicolo assieme agli altri, rimanendo rasente le strutture. Occhi aperti quanto più possibile.

    Si accorse dell'assenza del corvo. Si appostò sotto una grondaia, rimanendo leggermente indietro rispetto al gruppo. Puntò la lingua contro i canini, sforzando la trachea e i flaccidi muscoli del petto. Poi, un suono grumoso, aperto e spigoloso - ripetuto - mostrò una parte della sua attuale natura - una parte bestiale della sua natura. Come un corvo, emise un richiamo - da animale ad animale.

    Tento Animalità 2 - Richiamo


    Edited by Maestril - 30/3/2016, 21:56
     
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  4. Fatum81
     
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    Il viaggio verso la destinazione che era stata fornita da Marco durò il tempo della conversazione tra il Sangue Blu e il Debole, nonostante la diffidenza da parte del Giovane il Ventrue cercava in tutti i modi di farlo sentire a proprio agio e renderselo il più possibile amichevole o almeno tranquillo.

    "Discoteca? Sai dirmi il nome del locale? Potrebbe tornarci utile" Domandava verso Marco udendo i brontolii di Adam e delle nuvole in lontananza "Dai che ti frega se piove, male che vada lava il furgone" Terminava la sua frase con una piccola risata subito dopo essersi rivolto al Ghoul di Jordan.

    Con un gesto della mano sinistra invitò Marco a sedersi accanto a se per poi continuare la discussione "Ed è qui che ti sbagli Marco, la vita e la non vita sono come una grossa azienza" Disse poi gentile nel tono rivolgendosi al Sangue Debole "Ogni adetto, importante o no, ha la sua importanza nel ruolo che ricopre, ti senti inutile?" Domandò poi senza aspettarsi nulla in risposta perchè prese velocemente parola lui "Allora mio caro inutile sappi che se non ci fossi stato te, noi non saremmo a questo punto per il salvataggio di Maria" Il piede destro veniva sbattuto sul fondo del veicolo creando un basso suono di metallo "Rifletti, sei davvero inutile?" Null'altro aggiunse scendendo dal furgone appena giunto a destinazione.

    "Un'altra fissa delle tue?" Sorrise verso Pascal facendo un vago accenno alle villette da lui citate, in pochi istanti la sua giacca ed in seguito buona parte di quello che indossava si inzuppò di acqua data la grande quantità di pioggia, brontolò qualcosa di incomprensibile mentre effettuava una piccola corsa cercando riparo sotto un balcone di un palazzo li vicino.

    "Vogliamo darci una mossa oppure aspettate un Khatrina due la vendetta prima di muovervi?" Urlava poi alla sua Compagnia invitandoli a spostarsi in direzione del rifugio di Maria.
     
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  5. White Nemesis
     
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    2016-04-01 06:51:40 Pascal rolls 5 dice to Carisma + Sopravvivenza (Difficoltà 6) 6,6,10,3,7 [4 successi]
    Tesò, sei proprio fortunella coi tiri! Non vedi un caiser di quello che hai attorno il più delle volte, però oh, quando c’è da richiamare cornacchie, Rambo te spiccia casa.
    E meno male che hai specificato QUALE volevi attirare, sennò arrivava tutta la comunità dei corvi di New Orleans…

    Pensieri oscuri e pessimistici s’accavallavano nella mente acuta di uno degli astanti, non uno a caso, ma colui che aveva già visto coi propri occhi la zona, quella specifica via per altro, e la cui materia grigia s’affaccendava isterica dentro il cranio in parte deforme, celato malamente dai capelli di stoppa e dal cappuccio che si era calato addosso per ripararsi dall’acquazzone. Non v’era alcuna certezza che da quelle parti fosse ancora in attività qualche strascico dell’Operazione Bravo, tuttavia, non erano nemmeno presenti prove del contrario, un dettaglio che permetteva all’ansia di continuare a serpeggiare indisturbata, attingendo facilmente alla consueta paranoia del cainita in questione.

    Il verseggiare gutturale di Pascal si diffondeva rapidamente nell’aria, fendendo come una lama arrugginita la pioggia intorno a lui, subito oltre lo scorcio di tettoia che aveva trovato per ripararsi. Solo questo, in parte, riusciva a distrarlo dalle precedenti riflessioni. Suoni monotoni, ripetuti fino allo spasmo per somigliare quanto più ai richiami naturali dei volatili, fuoriuscivano dalla gola e dalla bocca del Nosferatu, utilizzando le appendici flaccide e molli come amplificatori dei loro riverberi. Proseguiva laconico il vociare arrochito, risalendo dal basso per poi fondersi ritmicamente ad acuti stridii di corvo, con tanto di labbra rugose protese a becco. Chiunque l’avesse visto esibirsi in quello strano rituale, per certo l’avrebbe preso per un ventriloquo con qualche Venerdì perso per strada.
    Ed effettivamente, il ghoul Adam, guardava proprio così il cainita di fronte a sé, stranito al punto da avere le sopracciglia triangolari da tanto sollevate al centro, verso la sommità della fronte. Non si espresse, lasciando che il vampiro portasse a termine il suo particolare richiamo, ma prima che potesse fare domanda alcuna sulla bizzarria di quell’atteggiamento, il chiaro suono d’un frullio d’ali riempì le orecchie di tutti.

    < Cra. Cra cra cra cra cra! >


    Al verso dell’informatico aveva prontamente risposto il Corvo di Shepard, forse non l’unico presente in zona ma, di certo, l’unico che aveva riconosciuto la richiesta personale fatta direttamente a lui.
    Sferzando il bagnato con le ali, il volatile s’allungò come un ombra scura in direzione del Nosferatu, raggiungendolo non appena l’avesse identificato fra le quattro sagome presenti. Dopo aver planato sulla sua spalla vi si appoggiò con le zampette artigliate, senza però premere ed evitando così di graffiarlo, mentre si premurava di scrollare il piumaggio nero per liberarsi dell’umidità.

    Mentre Adam si assicurava di aver chiuso bene il furgone, celando poi sotto il pastrano umido il proprio fucile al meglio delle sue possibilità – e quindi non molto -, Marco sembrò rasserenarsi alla vista della bestiola appena giunta, come se un indiretta presenza dell’altro vile gli fosse d’aiuto a concentrarsi, facendo mente locale per dirigere correttamente i successivi passi. Non era stato particolarmente attento alle parole di Anthony, non a quelle che riguardavano lui stesso quanto meno, archiviandole come qualcosa di circostanziale ed ignorabile. Nonostante questo, rispose comunque alla sua precedente domanda, anche se tardivamente e solo una volta che avesse raggiunto il Ventrue sotto la medesima tettoia in cui si trovavano anche Adam, il Nosferatu ed il corvo.

    < La discoteca? Non ho assolutamente idea di dove si siano conosciuti, ma Maria frequenta spesso I locali sudamericani quando va a caccia. Ne ha uno che predilige particolarmente, mi sembra si chiamasse Meringa o Meridiana, una cosa del genere. >


    Seppur avesse il tono di chi non è affatto convinto di star dicendo qualcosa di utile ai fini della cerca, si impegnò per ricordare quanto meglio quell’insulso dettaglio, alla fine magari sarebbe servito a qualcosa, era impossibile dirlo in quel momento. In ogni caso, dopo aver risposto al Sangue Blu ed anche per via del suo sollecito vocale, il Sangue Debole fece cenno al gruppo di seguirlo, sollevando a mezz’aria la mano destra e poi, muovendosi stando sempre ben accostato alle pareti, più per farsi notare il meno possibile che non per ripararsi dalla pioggia.

    Mani in tasca, Marco procedeva ora spedito verso il ristorante Creolo la “Brujeria” , distante meno di un palazzo. Non appena ebbe superato l’insegna in legno marcescente, sinistramente cigolante sopra le loro teste, si infilò nel vicolo subito all’immediata destra del locale, sparendo nell’ombra. Adam si affrettò a seguirlo, svoltando rapidamente a sua volta così da non perdere di vista il giovane vampiro.
    In ordine, se si fossero mossi celermente, subito dietro al ghoul sarebbe giunto Anthony, seguito in ultimo da Pascal come chiudi fila temporaneo, avendo perso qualche istante in più, una volta usciti dal furgone, per andare a richiamare il corvaccio. Quando infine scivolarono nell’ombra anche i due camarillici, superando le mura in mattoni rossi del locale, si ritrovarono dinnanzi ad un vicolo particolarmente angusto ed intriso d’un intenso olezzo di frittura, attenuato solo dalla puzza dei rifiuti accumulati nei cassonetti durante la serata.
    Non si vedeva affatto bene, anche a causa del temporale che imperversava e dell’assenza di tettoie in quel punto, cionondimeno, fra un lampo e l’altro, era possibile percepire comunque le sagome sfocate dei loro due accompagnatori, giusto qualche metro più avanti rispetto a loro. Marco stava chino a terra, trafficando con quella che sembrava una botola di ferro a doppia anta e che, una volta avvicinatisi alla stessa, si sarebbe rivelata in effetti come l’entrata per un piano interrato sul versante opposto rispetto al Brujeria.

    C’era solo un problema: il catenaccio ed il lucchetto che bloccavano normalmente l’ingresso, erano stati violentemente divelti e gettati a fianco alla struttura rialzata, provocando nel sangue debole un brivido di paura così intenso, da tenerlo bloccato a fissare terrorizzato l’entrata.
     
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  6. Maestril
     
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    L'attimo in cui avvertì il proprio richiamo ricevere risposta, un istintiva soddisfazione risalì il suo animo scontroso- quella della Bestia.
    In quei momenti era più vampiro che essere umano.

    Nonostante quegli artigli non stringessero le sue carni molli e le sue ossa da morto, il Fratello sentì in qualche modo se stesso catturato dal pennuto più che il contrario. Il fatto che appartenesse ad altri - a Shepard - non riusciva a farlo trovare del tutto a proprio agio con quel volatile. Socchiuse l'occhio per gli schizzi d'acqua che il suo nuovo e improbabile compagno di missione si scrollò di dosso. Senza alzare troppo la voce, si avviò presto per inseguire gli altri e, nel frattempo, cercò di comunicare con il Corvo. Le sue corde vocali ancora vibrarono di versi che non appartenevano alla sua voce normale ma ad un timbro ferino - che solo una gola deformata da una natura mista poteva rigurgitare. Ci ha seguito qualcuno?
    Animalità 1 - Sussurri ferini


    Strascichi della conversazione tra Marco e Anthony gli giunsero alle orecchie man mano che li raggiungeva. E quando fu vicino al Sangue Blu pronunciò con tanta consapevolezza quanta irregolarità nella voce. Mèrida. , il nome del locale. Certo, aveva ben poco l'aspetto di un frequentatore di quel genere di locali, ma il tono era tanto sicuro da lasciar poco spazio a dubbi. Ci sei mai stato? , chiese al biondo. I colori sgargianti e i suoni forti ancora ripercorrevano i suoi sensi, come brividi. E assieme ad essi anche la figura di chi ce lo aveva portato prese forma nella testolina dell'Informatico. Poteva essere utile?

    Approdò all'entrata di quello scantinato, affiancando Adam e Marco. Un paio di imprecazioni uscirono dai denti stretti alla vista di quell'ingresso violato. Dobbiamo comunque controllare. Siete d'accordo? , il quesito chiedeva un consulto generale ma il Nosferatu propendeva per il controllo. Hai qualche capacità che può essere utile là dentro? , domandò a Marco. Dacci una descrizione di Maria. Meglio ancora avere tutti una foto di lei , soggiunse con decisione: nessuno di loro eccetto il Sangue debole sapeva che diavolo d aspetto avesse questa non morta con un revenant in grembo.
     
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  7. Fatum81
     
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    Come anticipato vi annuncio che ho problemi al PC, ma ho voglia di ruolare.
    Vi chiedo scusa se non utilizzo il solito codice colori, ma da cellulare impazzirei.
    Perdonatemi eventuali errori ortografici, spero la situazione si risolva presto.


    Pascal gli era parso sempre strano, troppo chiuso e quasi sempre immerso nel suo mondo, spesso i tic e le paure dell'Informatico gli risultavano di difficile comprensione.
    --Perché mai ama così tanto il virtuale ed ha così paura del contatto con gli altri-- Si domandò mentre vide e udì gli strani versi emessi dal Mille Facce.
    Parte delle sue riflessioni ebbero risposta quando vide comparire il nero volatile di Shepard, si grattò il mento con fare perplesso ma non poté far altro che convincersi del fatto che Pascal potesse parlare con gli animali.

    "Dai socio, almeno te hai qualcuno che ti ascolta quando gli parli" Urló cercando di sovrastare il suono della pioggia rivolgendosi a Moore; fu sorpreso da un piacevole stupore quando il Nosferatu corresse il nome del locale pronunciato qualche attimo prima da Marco.

    "Cavolo, allora hai una vita sociale anche te?" Sbottò facendo seguire una risata compiaciuta, ma c'era qualcosa che non tornava, il volto di Pascal pareva più teso del solito "Mai andato, te invece che sai dirmi?" Domandò con tono calmo ma basso come se volesse solo farsi udire da Moore, mentre ne attendeva eventuale risposta cercò di scrutarne il volto pronto a cogliere eventuali sintomi di stress.

    Utilizzo Empatia su Pascal, vorrei vedere se le emozioni che trasmettono la voce sono le medesime che prova reagendo in maniera istintiva tramite i suoi tic, espressione del volto e così via.


    Procedettero a passo spedito, il gruppetto cercava di dribblare il continuo incedere della pioggia mentre si spostava rasente al muro utilizzando qualsiasi struttura architettonica come provvidenziale riparo.

    Passarono pochi minuti ed infine raggiunsero la loro meta, una botola vicino ad un ristorante di cucina locale.
    Come tutti i presenti notò prontamente che quello che doveva fungere da chiusura a quel riparo era stato forzato, come per istinto si voltò verso Marco e lo guardò dritto negli occhi "Mi raccomando non dare di nuovo di testa, ora non ci servono due casini da risolvere" Disse mentre cercava di calmarlo e mantenerlo concentrato sul presente.
    "Esatto, hai una foto o puoi descrivercela?” Incalzò solo su questo punto nei confronti del Sangue Debole, ritenette di poco galateo l'altro quesito posto da Pascal riguardo eventuali capacità di Marco.

    --Non è il massimo della cortesia chiedere certe cose, te l'hanno insegnato vero?-- Questo era il pensiero che prese vita nella mente di Anthony, la sua testa bionda si mosse a destra e sinistra nel classico movimento di diniego mentre aggiungeva un veloce movimento di occhi sconsolato verso l'alto.

    Si voltò verso Adam annuendo in sua direzione cercandone l'intesa, si posizionò quindi in posizione inginocchiata di fronte l'ingresso della botola estraendo la sua Beretta dalla fondina ascellare destra, l'arma era afferrata con la mano sinistra e con la destra che andava a mettersi sotto il calcio.

    "Tu apri ed io controllo che l'ingresso sia pulito" Parlò secco nei confronti del Ghoul mentre in contemporanea rimuoveva la sicura della sua pistola "Sperando sempre di non esser io carne da cannone" Concluse facendo occhiolino a Pascal e la lingua usciva dalle labbra conferendogli un'espressione giocosa e calma nonostante la situazione non proprio rilassata.
     
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  8. White Nemesis
     
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    2016-04-12 16:09:38 Anthony rolls 5 dice to Percezione + Empatia (Difficoltà 7) 5,7,1,6,6 [failure]


    < Cra... Cra Cra. >
    Un uomo, pallido. Una macchina, nera.


    Furono solamente queste le parole del Corvo, anche se non si trattava letteralmente di vere e proprie sillabe ben sciorinate, ma di semplici versi gutturali interpretati dalla mente acuta di Pascal. Il Nosferatu poté constatare come la semplicità delle parole del volatile fosse micidiale, non aveva nemmeno esitato a rispondere, quasi non ci fosse bisogno di domandare ed egli fosse lì, proprio per controllare che la missione non venisse in qualche modo alterata nel suo svolgersi da fattori esterni.
    Il corvaccio non aggiunse altro, limitandosi a frullare le ali debolmente per togliersi ancora un po' d'umidità di dosso.
    Nel mentre che l'informatico si impegnava a verseggiare con l'uccellaccio del malaugurio, Anthony tentò inutilmente di leggere il suo fitto reticolo di rughe, cercando di cavarne un emozione ma, senza molto successo. Forse, il volto del topo di fogna era semplicemente troppo articolato nelle sue mille pieghe, per essere interpretabile nelle espressioni come il viso di un qualsiasi altro umano dall'aspetto sicuramente meno sciupato. In ogni caso, il tempo di concentrarsi sul cainita fu decisamente poco a disposizione, poiché il terrore di Marco era sufficientemente lampante da surclassare qualsiasi altra cosa.
    Tutti e quattro lì, Adam compreso, intenti a fissare una botola semi aperta ed un catenaccio sfondato da quella che, a conti fatti, sembrava essere stata opera di un piede di porco o comunque, di qualcosa abbastanza forte da poter divellere senza troppi problemi il lucchetto in pesante metallo.
    Lo scrosciare della pioggia era incessante, anche sotto i ponteggi che fiancheggiavano tutto quel lato di muraglioni, gocciolare ticchettante e vento, abbastanza forte da far scivolare l'intemperia diagonalmente e frustare comunque i volti degli astanti, senza alcun garbo.
    Fra i tanti dettagli evidenti, il più lampante era il tremore del sangue debole, che improvvisamente si era fatto prendere di nuovo dal panico, non sapendo cosa fare se non esternare sciocchi balbettii senza senso.

    < Non... Non ho una... Foto di... >


    Sembrava piuttosto palese la sua incapacità di proseguire, sia di dire che cosa sarebbe stato in grado di fare, sempre che sapesse fare qualcos'altro all'infuori di correre come un disperato per fuggire, sia di esprimere un concetto sensato che, in quel momento, avrebbe fatto decisamente comodo.
    Fra scene imbarazzanti e puzzo di frittura di pessima qualità, il ghoul Brujah iniziò a tamburellare con il piede sull'asfalto, preparandosi all'ingresso insieme agli altri, per una volta accordando un cenno d'assenso al Ventrue ed obbedendo a quanto chiesto senza nemmeno fare storie. Probabilmente anche per lui l'ispezione era il modo più rapido per scoprire cosa fosse accaduto.
    Senza perdere altro tempo Adam andò ad aprire le doppie porte metalliche, non senza fatica visto che una era tanto arrugginita da essere incastrata, quella di destra, così che dovette dare un colpo secco per spalancarla completamente. Anthony, pistola estratta e sorriso gagliardo, poté osservare tranquillamente le scale a pioli perfettamente adese al muro, che scendevano verso il basso fino ad una pavimentazione in cemento, dava l'idea d'essere un un ingresso non dissimile da quelle che avrebbe condotto ad una fognatura, oppure, ad un piccolo bunker antiatomico... O magari semplicemente ad una vecchia cantina.
    Con la luminaria del vicolo non si vedeva molto altro, ed i rumori del temporale coprivano, insieme allo sfrecciare di qualche sporadica macchina, i pochi suoni che forse avrebbero potuto provenire dall'interno del rifugio. Se Maria era là dentro doveva essersi nascosta bene per far tanto silenzio, magari non c'era nemmeno, oppure era già passata a miglior vita, definitivamente. Le probabilità che ci fosse qualcuno in attesa c'erano, ma anche fosse stato così, l'entrata rimaneva una silenziosa e buia incognita senza luce per il momento.
     
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  9. Maestril
     
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    Un uomo pallido e una macchina?! Quella risposta - quei versi spiacevoli - gli arrivarono dritti alla testa come delle frecce - terribilmente pungenti. Di getto guardò nel vicolo, oltre la pioggia, come se ci fossero dei pedinatori. Quel luogo era decisamente poco sicuro e questo non lo rendeva troppo calmo. Di nuovo la voce del Nosferatu venne rimpiazzata da un suono che nulla aveva a che vedere con essa - troppo spigoloso e acuto. Resta di guardia un po' più in là. , ragguagliò il corvo. Strepita se arriva qualcuno.

    Animalità 1 - Sussurri ferini


    Si voltò verso gli altri e scosse il capo all'udire Marco e la sua agitazione. Era l'ultima cosa necessaria. Lo stoppò scuotendo la testa e biascicando un Va bene così. , per la maggior parte perso nelle screpolature delle labbra. Non può entrare per primo lui. , disse poi agli altri. Ma non ci vedrete nulla là sotto così. ,soggiunse con un evidente fastidio: questo implicava che anche lui dovesse calarsi liggiù. Trafficò in tasca e recuperò il cellulare, attivando la torcia. Si mise di lato alla botola e fece un cenno inequivocabile ad Anthony, vedendolo così baldanzoso. Lasciò al Ventrue l'onore di entrare per primo, avendo cura di illuminargli la strada... Ovvero i pioli della scala.

    Sono dietro di te. Tenendo poi bene accesa la luce, avrebbe seguito il Sangue blu, illuminando la via per entrambi. A chiudere si sarebbe aspettato Adam. Scendi soltanto se recuperi un po' di calma. , soggiunse all'indirizzo del Sangue devole, ricercando il suo sguardo - ormai familiare - col proprio, a sottolineare il concetto. Questo prima di avviarsi nella gola di Rifugio. Due armati e in mezzo... Il tedoforo.
     
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  10. Fatum81
     
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    Lo sguardo di Anthony rimase fisso a lungo sul volto di Pascal, ma la sua particolare bellezza composta da miriadi di rughe e fossete varie non gli permise più di tanto di comprendere le emozioni del Collega.

    "Non inizierai a fartela addosso te adesso?" Chiese con sarcasmo al Nosferatu, fece per riportare le sue attenzioni al passaggio appena aperto quando sentì l'Informatico emulare il verso del corvo per poi aver in risposta altri suoni da parte dell'animale.

    "Non mi dire che lo capisci?" Domandò con fare stupito misto al preoccupato per l'eventuale insanità mentale del Compagno di Avventura "Se si, dammi almeno belle notizie che già abbiamo il portasfiga di nostro" Terminò la frase sorridendo ed indicando con un cenno del capo biondo il Sangue Debole, scosse poi la testa con fare sconsolato udendo le parole che furono appena pronunciate da Marco qualche secondo prima.
    "Spero almeno che nel caso del bisogno tu possa darci una mano" Verbò con tono di rincuoro nei confronti del Debole, in effetti non gli si poteva chiedere più di tanto, nella serata aveva avuto troppi alti e bassi, ma l'unica cosa che il Venture sperava è che almeno averne manipolato un po la sua fiducia con i propri poteri l'avesse reso un po più stabile nelle reazioni.

    Le ginocchia del Vampiro erano molto vicine al terreno cercando di mantenere la posizione accovacciata "Io controllo a destra e te sinistra mentre scendiamo?" Suggerì con fare sicuro verso Adam, tra tutti i presenti l'ex poliziotto forse poteva risultare tra i più utili in questa situazione ed era su di lui che cercava maggior supporto.

    Fece per iniziare a scendere quando si blocco di colpo voltandosi con sguardo inquisitore verso l'Informatico "Perchè non scendi te per primo?" Chiese inarcando il sopracciglio sinistro, dal naso uscì poi l'emulazione di uno sbuffo infastidito "Se ben ricordo sai sparire alla vista no? Potresti esser l'elemento sorpresa" Quindi attese puntando nuovamente la propria attenzione verso la botola e le eventuali presenze che sarebbero potute uscire, l'arma veniva tenuta con braccio saldo in direzione dell'oscurità sottostante, se qualcosa o qualcuno fosse uscito con fare minaccioso poteva star sicuro che avrebbe ricevuto un sonoro benvenuto.

    Mentre guardo in direzione dell'ingresso della botola cerco di percepire eventuali suoni o movimenti che possono arrivare dalla stanza sottostante
     
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    Visto che non c'è due senza tre, ecco la staffetta della quest passare nelle mie mani... :P

    Innanzitutto mi scuso con voi a nome di tutto lo staff per quanto successo con i master che mi hanno preceduto, dire che siete stati sfigati è voler minimizzare! :D

    Detto ciò, -per l'ennesima volta - ripartiamo.
    Ho predisposto i vostri punteggi attuali in modo approssimativo non avendoli trovati da nessuna parte. Per questo vi chiedo la cortesia di scrivere in spoiler i vostri punteggi attuali di ps e wp se li rocrdate ed eventuali danni che vi portate sul groppone.

    PS:
    come sempre accade cambiando master ci si deve abituare e conoscere gli uni con gli altri. Portate pazienza se non conosco tutti i dettagli dei vostri pg o di quanto avete fatto sino ad ora, ed io porterò pazienza quando andrete di vostra sponta a porre il collo sul ceppo del boia. :D


    Cristo ma vi piace proprio prendere l'acqua eh?!?
    Esclamò Adam per velocizzare l'operazione mentre armeggiava col fucile sotto il cappotto per prepararsi ad usarlo se se ne fosse presentata la necessità.
    Lo sguardo del ghoul andò poi verso il nosferatu, attendendo che fosse lui a pronunciarsi su chi e come avrebbe dovuto scendere in quel buco per primo.

    Nel mentre Marco si era allontanato di qualche passo da loro tornando indietro verso l'ingresso del vicolo. Si sedette ad attendere i tre su un gradino, fissando un punto indefinito di fronte a se. Dava l'impressione di sentirsi del tutto smarrito in quella situazione... Attanagliato dall'agitazione e dalla paura, costretto a rimanere in quel gioco più grande di lui.

    large



    Apparve evidente agli occhi di Anthony solo in quel momento cosa significava davvero essere un reietto. Quel giovane vampiro si era sentito ripetere che non era nessuno cosi tante volte da arrivare a convincersi che fosse realmente cosi.


    Oh! Allora?!? Ci muoviamo o restiamo qui a farci la doccia?!?
    Le parole di Adam riportarono l'attenzione di Anthony alla botola ed alla prossima mossa.

    Chi sarebbe sceso per primo?
    Aspettavano tutti che fosse Pascal a decidere se scendere per primo coperto dalle ombre o lasciare che fosse il Ventrue a fare da apripista.

    Postate pure nell'ordine che preferite. A voi! :D
     
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  12. Maestril
     
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    @Lope: Non preoccuparti! Dunque, le misure di Pascal (XD) sono:
    Salute 7/7, Sangue 9/10, Volontà 6/6


    Se io scendessi per primo e dovessi non farmi vedere, sarebbe inutile portare con me una torcia o simil tale. Per di più una volta là sotto - dove sembra buio pesto - non riuscirei a vedere un fico secco, non sarei di nessun aiuto. , parlò con la solita espressione arcigna, cominciando ad essere scocciato della pioggia che gli cadeva sul naso sporgente, solleticandolo in maniera fastidiosa: più di essere zuppo, quello era il suo problema. In più, voi scendereste completamente al buio, ne siete in grado? , probabilmente aspettandosi una risposta negativa, l'Informatico si fece ancora più da parte per 'invogliare' Anthony a passare per primo. Intanto cominciò ad armeggiare col cellulare nella tasca.

    Notando l'atteggiamento del Sangue Debole, infine, gli si rivolse. Marco, voi altri oltre alla chat utilizzate anche quelle inesauribili miniere di opinioni non richiesta chiamati social? Facebook? Twitter? Maria è su qualcuno di questi?, domandò in un guizzo di curiosità. Poteva essere una possibilità data la loro età. Nel caso daresti un'occhiata ai suoi profili a guardare se ci sia qualcosa di strano o sospetto? , domandò, sforzando un tono meno antipatico - sebbene fosse la sua gola deformata a renderlo tale. E tieni gli occhi aperti!, si raccomandl prima di tornare alla botola e prepararsi a scendere.
     
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    @Anthony: non senti ne vedi nulla nella "botola".

    Tieni anche presente che sei in un ambiente rumoroso, gli altri stanno parlando (e siete vicini), ed inoltre diluvia. Se anche ci fosse qualche rumore difficilmente riusciresti a percepirlo. Allo stesso modo all'interno è buio pesto e non vedi nulla che non ti sia già stato detto di vedere (la scala ed il pavimento in cemento in fondo).

    Prego ;)

    PS:
    ricordati di scrivermi i tuoi valori attuali di salute, ps e wp.
     
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  14. Fatum81
     
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    Ecco i miei dati
    PV 7/7 Ps 10/11 Volontà 6/6


    Deviò la sua attenzione da controllare l'oscurità della botola per pochi attimi, vedeva un Marco sempre più sconsolato e alla deriva più un peso che di effettiva utilità, decise quindi di dargli una bella scrollatina con un discorsetto "Senti ragazzo, non so di che minchiate ti abbiano riempito la testa, ma il tuo continuare ad aver paura e di non essere all'altezza della situazione non serve a nessuno, tantomeno a Maria" Disse con un tono di voce sufficientemente alto da poter contrastare l'incedere della pioggia e eventuali tuoni "Per te magari noi siamo al di spora delle tue possibilità e su questo nulla da obiettare, ma ricordati che anche te non sei un comune vivente, quindi smettila di fartela addosso e vieni a darci una mano" Continuò mentre gli occhi azzurri guardavano in modo serio in direzione del Sangue Debole, finora il suo apporto al gruppo era stato pressochè nullo ma a qualcosa doveva pur servire.

    "Nessun problema se vuoi rimanere fuori a piangere come un bambino, ma se rimani li cerca di tenere gli occhi ben aperti, perchè non possiamo solo contare sull'apporto da parte di quel corvo come sentinella" Aggiunse sperando che il suo Ascendente usato in precedenza sul Debole non avesse perso già effetto e muovesse l'onore del Debole a unirsi e comportarsi da uomo "Anche perchè quel corvo lo capisce solo una persona e a me i segreti di stato danno molto in testa, soprattutto se ci sono le mie chiappe di mezzo" Concluse gettando un'occhiataccia verso l'Informatico mentre ascoltava i suoi soliti discorsi pieni di paure mal celate da suggerimenti.

    Sbuffò un attimo, riprese il controllo delle sue facoltà e gettò un'occhiata di intesa verso Adam, la mano destra del Sangue Blu rimosse la sicura dalla propria Beretta "Io destra te sinistra" Aggiunse solo queste parole in direzione del Ghoul di Jordan "Te al centro e se non mi hai detto qualcosa la prossima volta farai te la cavia" Disse sorridendo sornione verso Pascal indicando il corvo di Shepard, null'altro aggiunse se non un inequivocabile cenno di far silenzio portando l'indice destro sulla propria bocca mentre girava il proprio volto in direzione di tutti affinchè potessero vedere cosa chiedeva.

    In posizione ranicchiata Anthony inizò a procedere lungo la scaletta che scendendo portava all'interno della struttura, i suoi passi erano lenti permettendo così al gruppo di stare unito e compatto, ma soprattutto di dar il tempo a Pascal di poter illuminare appieno avanti a se.

    Azione=> Mentre discendo la scaletta e all'arrivo all'interno del locale, utilizzo la LUCE del cellulare di PASCAL utilizzato come torcia per poter CERCARE eventuali PRESENZE, cercando di ASCOLTARE se vi sono eventuali MOVIMENTI all'interno che non siano prodotti da noi.
     
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    @Anthony: non serve (almeno non sempre) specificare in spoiler ogni azione materiale che fai. Mettilo nel narrato, e se ritengo che sia opportuno fare tiri o dare risposta a determinate azioni che hai descritto nel narrato lo farò. Se vedi che ho ignorato (o non dato il giusto peso) a qualcosa non farti problemi a segnalarmelo via chat o mp. Per ilr esto, va bene cosi.

    Unica cosa, hai ferite? PErchè avevo letto che venivi da uno scontro, ma magari ricordo male ;)


    Marco si volto ad ascoltare le parole di Anthony. Non parve particolarmente motivato, ma scosse la testa in segno di assenso e si riavvicinò alla botola, piazzandosi sotto una tettoia poco distante per ripararsi dalla pioggia. Aveva evidentemente optato per l'opzione 'fare la guardia'.

    No.. dubito usi internet in quel modo.. Fino a poco fa facevamo di tutto per essere... Invisibili..
    Disse poi infine rispondendo alla domanda di Pascal.

    Resterò qui e terrò gli occhi aperti..
    Aggiunse poi.

    Con un Marco almeno in parte rinsavito, i tre si decisero finalmente a discendere le scale e raggiungere il fondo della botola. La manovra non fu facile e venne eseguita lentamente ed in moto attento dal trio. Le attenzioni prestate gli permisero di raggiungere il fondo senza far troppo rumore, seppur la torcia non sarebbe passata inosservata a qualcuno che li attendeva nel buio.

    Una volta sul fondo, la torcia illuminò l'ambiente, che parve essere un sotterraneo come tanti altri. Forse un locale caldaie, a voler azzardare un'ipotesi. Le pareti erano spoglie, se non per alcuni tubi metallici che correvano lungo il corridoio. C'erano anche delle lampade sul soffitto, che però erano spente.
    Una rapida occhiata permise ad Anthony di notare sulla parete destra un interruttore, che a giudicare dalle canne di plastica esposte, serviva probabilmente ad accendere le luci.

    Non si vede un cazzo..
    Sussurrò Adam alle spalle di Pascal. Dalla sua posizione - alle spalle del gruppo - probabilmente aveva la visuale peggiore.

    Il corridoio appariva stretto ed umido, la torcia del cellulare non permetteva di vedere più lontano di tre o quattro metri, quindi farsi un'idea della profondità era abbastanza difficile.
     
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106 replies since 28/3/2016, 22:59   1004 views
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