Quartieri Residenziali

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  1. Maestril
     
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    Già solo il tono con cui Anthony aveva cominciato a fare la sua arringa indispose ulteriormente il Nosferatu che lasciò il Sangue blu e il Sangue debole ancora una volta a chiarirsi senza intervenire né dare il proprio contributo, attratto piuttosto dalla porta scelta. Ci mancava il motivatore. Che diamine. Si accartocciarono nelle sue orecchie le parole del Ventrue, 'rigandole' come avessero degli spigoli. Umpf.

    Attese che Adam fosse di nuovo in coda al gruppo sebbene un singulto gli strinse quello che restava di un esofago floscio quando capì che la botola di entrata era stata richiusa. Così nessuno uscirà agilmente. , corresse il Ventrue. E nemmeno potrò udire il corvo. Credo avremmo dovuto lasciarla aperta. , concluse senza insistere ma mostrando la propria convinzione. Inutile, non riusciva a riprendere un timbro almeno lontanamente normale. Troppe cose erano incerte, non avevano una solida base matematica o ben ragionata. Troppa incertezza e troppa poca sicurezza persino tra loro. C'erano solo dei brandelli - degli strascichi - di pensieri solidi e razionali a tenere in piedi quella situazione.

    Nemmeno la conferma di Marco circa la loro direzione gli riportò uno spiraglio di umore quanto meno buono. Ormai alla testa della squadra, il Nosferatu proseguì nel corridoio di sinistra, guardandosi attorno come a cercare segni di un passaggio, di qualcosa che potesse indicare che quel cunicolo fosse utilizzato o stato utilizzato di recente: impronte, pezzi di stoffa, altro. Guardingo, sifermò appena prima della curva. Attese qualche istante, così da udire eventuali rumori provenienti da oltre l'angolo. Gettò uno sguardo verso gli altri e una volta appurata la calma si sporse leggermente con un occhiettino da allocco bello spalancato: cosa c'era dietro la curva? La porta delle caldaie?

    Nel caso non ci sia nulla di che - o solo la porta - proseguo fino a quella
     
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  2. Fatum81
     
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    Quando vide Marco divenire parte integrante del gruppo le sue membra ebbero un lieve sussulto di gioia, il capo biondo veniva mosso con movimenti di assenso mentre veniva gustato il risultato della sua opera di dialettica.
    Riuscire a scuotere Marco era stata dura, ma chi poteva biasimarlo? Fino a poco tempo prima veniva cacciato per esser distrutto da coloro che ora cercavano di renderselo amico, più che normale che l'unico pensiero del Giovane fosse quello di fuggire.

    "Finisco con uno e devo attaccare subito con un altro a creare un po più di ottimismo?" Disse poi al limite della scocciatura udendo i brontolii di Pascal, --Se Steve Jobs o Bill Gates avessero creato i loro prodotti con una parte di Pascal sarebbero andati del culo in tempo zero-- rifletteva mentalmente senza neanche tentare di nascondere un sorriso da ebete che così veniva mostrato senza pudore sulle sue labbra.

    "Aspettatemi un secondo, torno subito" Sentenziò dopo aver sentito l'ennesima lamentela dell'Informatico riguardo il mondo ideale in cui viveva, quindi girò i tacchi e si diresse nella sala principale, quella che come unico accesso aveva la botola appena richiusa.

    Nella stanza principale cerco se vi siano delle finestrelle all'altezza del marciapiede, se si ne apro una che possa esser giusta delle dimensioni da permettere il passaggio del Corvo di Shepard.
    In caso contrario torno indietro senza fare nulla.


    "Questa è l'ultima volta che ascolto i tuoi bug" Disse sarcastico ricongiungendosi con la Truppa D'Assalto, guardò in direzione di Adam e scosse la testa mentre sbuffava "Dai Adam, non esser geloso ne tu ne lui siete il mio tipo" Concluse in direzione del Ghoul in risposta alle sue battutine, seppur fosse ancora presto per dirlo adesso il Gruppo poteva considerarsi pronto ad agire come un'unica unità o almeno così sperava il Ventrue.

    "A te l'onore di aprire la strada" Con tono pacato si rivolse in direzione di Moore, come a sollecitarlo a camminare in prima fila; mentre lo seguiva estrasse la pistola da sotto la giacca impugnandola poi con la mano sinistra ed utilizzava la destra come supporto per stabilizzare la mira e l'eventuale rinculo nel caso avesse dovuto sparare.

    Nonostante il nuovo corridoio in cui stavano avanzando fosse del tutto anonimo, gli occhi di Anthony scansionavano le pareti, il pavimento ed il soffitto alla ricerca di un eventuale segno, fosse anche una piccola crepa che poteva parere fuori luogo.

    Vide Pascal fermarsi alla svolta e sporgere la testa fuori mentre cercava di vedere cosa vi fosse oltre quell'angolo cieco, la figura del Nosferatu che si comportava come un bimbo che voleva rubare la marmellata gli parve comica, ma evitò di farsi scappare risate.
    Con sguardo serio si voltò verso il Ghoul e il Sangue Debole, scambiò loro un cenno d'intesa di tenersi pronti a qualsiasi eventualità che fosse stata rivelata loro dall'Informatico che guidava la fila.
     
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    "Aspettatemi un secondo, torno subito"

    A quelle parole Adam allargò le braccia, esibendosi in una vistosa espressione scocciata - o meglio, esasperata.

    Cristo!

    Ma fai sul serio?!?

    Esclamò mentre con i suoi occhi quasi increduli guardava il Ventrue tornare indietro a fare non si sapeva neanche bene cosa.

    Difatti da quando si erano avvicinati a quella botola il ventrue aveva fatto di tutto tranne agire in modo silenzioso e rapido. Semmai ci fosse stato qualcuno li dentro li aveva sentiti arrivare da tempo e si era preparato per bene ad accoglierli. Ed ora, dopo aver sminchiato ogni possibile effetto sorpresa, non pago, chiedeva altro tempo per tornar eindietro a riaprire ciò che poco prima aveva chiesto lui stesso di chiudere...

    A nessuno nella stanza - eccezion fatta per Anthony ovviamente - la reazione di Adam parve eccessiva, anzi. Era esattamente quello che ci si sarebbe aspettati facesse.


    Tornato indietro Anthony esaminò il corridoio scoprendo quel che in fondo già sapeva: non c'erano finestrelle da aprire, ne altro. Solo la botola da cui erano entrati, che era deciso a lasciare chiusa. Finito di esaminare il tutto, tornò sui suoi passi rimettendosi alle spalle di Pascal, finalmente pronto per andare avanti.

    Dal canto suo il Nosferatu non perse tempo, andando a sbirciare la strada oltre la svolta del corridoio. Non sembravano esserci ulteriori porte, ne chissà quanta altra strada da fare. Dopo la svolta c'erano al massimo due metri di corridoio e poi una stanza che a vederla pareva abbastanza grande, che però dalla sua posizione non poteva vedere bene. Probabilmente era il locale caldaie di cui parlava Marco...

    Ne sul pavimento ne sulle pareti Anthony o Pascal ebbero modo di notare qualcosa di 'fuori posto' avanzando verso quella stanza. Chiunque fosse passato di li era stato abbastanza attento da non lasciare tracce ne all'andata ne al ritorno, ammesso che fosse mai tornato indietro...

    Dopo un rapido cenno al resto del gruppo, Pascal si addentrò oltre la svolta, fino a raggiungere un lento passo alla volta l'ingresso a quel locale che aveva visto. Da li ebbe modo di vederlo meglio, come anche Anthony alle sue spalle.

    Sulla loro sinistra - come previsto - una grossa caldaia peraltro in funzione a giudicare dal rumore che emetteva. Sulla destra invece una serie di vecchissimi attuatori elettrici, alcuni con le coperture aperte, segno che probabilmente venivano usati spesso per qualche motivo. Tutto era coperto da un sottile strato di polvere, ad eccezione di alcune aree in particolare, come i dintorni dei comandi della caldaia ad esempio.

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    Alla fine della stanza c'erano delle scale in legno che salivano (probabilmente un'accesso dall'interno dell'edificio), ed un'altra porta, accostata, che dava su una stanza completamente buia. Mentre i sensi del Nosferatu e del Ventrue esaminavano velocemente la stanza la voce di Marco si fece sentire alle loro spalle.

    Qui ci sono le cald..
    .. daie!...

    Adam terminò la frase di Marco con prepotenza, quasi a zittirlo. Era ormai palese la sua esasperazine per il continuo chiacchiericcio nel gruppo.

    E scommetto che dobbiamo andare là, vero?!?
    Esclamò poi verso il sangue debole, senza ormai fare la benchè minima attenzione al tono della voce, mentre agitava il fucile in direzione della porta socchiusa.

    S-si..
    Si limitò a rispondere Marco, sopraffatto dall'esuberanza del Ghoul, per poi iniziare a mordersi le unghie, gesto che palesava tutto il nervosismo e lo stress che quella situazione gli stava mettendo addosso.

    Entrambi mandarono il proprio sguardo verso la porta indicata. A differenza di tutte le altre viste sino ad ora era in legno, e l'umidita nonostante la vernice ne stava facendo scempio. Sembrava ancora abbastanza solida in ogni caso. Non serviva un genio per realizzare però che era socchiusa, e quindi che non sarebbe servita probabilmente più di una spinta per aprirla.

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  4. Maestril
     
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    L'Informatico era proiettato già sul corridoio e il suo prosieguo, senza prestare troppa attenzione al Sangue Blu rimasto indietro. Il borbottare di Adam e Marco era un sottofondo che poteva essere escluso per qualcosa di più interessante - il locale caldaie ad esempio. Perlustrò la stanza, in particolare l'angolo 'apparecchiature elettriche ed elettroniche' mentre il brusio della caldaia si sovrapponeva, delicato come una marea, a quello del vociare dietro di lui. Si interessò agli attuatori - il fatto che fossero vecchi ma che venissero ancora utilizzati era un dettaglio particolarmente 'appetitoso' per il Nosferatu.

    Io, in quanto giocatrice, non so cosa siano degli attuatori elettrici (ho dovuto googlare, roba che verrei probabilmente diseredata), ma confido che Pascal lo possa sapere e capire qualcosa sul loro utilizzo XD


    Curiosò lungo il pavimento, le pareti e il soffitto, adocchiando gli eventuali cavi che si addentravano oltre la porta in legno o attraversavano il muro per addentrarsi in qualsiasi tipo di stanza fosse oltre quell'uscio anzianotto. Fatto 30... Faremo 31. Quella cifra lo rassicurò, era un numero primo e aveva un effetto calmante tenerlo nella mente.

    Entriamo? , chiese come al solito al resto della breve brigata. La stitica conferma del Sangue debole non era abbastanza per il Nosferatu, tutto fuorché fiducioso nell'Altro. Per ogni evenienza... , cominciò la frase verso Adam e Anthony, accennando con gli occhi alle loro rispettive armi. Si posizionò a lato del battente, schiena alla parete: il suo odore marcescente dato dall'umidità che come un parassita era penetrata, dava al Fratello un senso familiare - di casa - a lui e alla sua Bestia: quelli erano ambienti a cui apparteneva. Si raccapezzò presto e mosse la mano, facendo camminare la dita lungo la parete, verso lo stipite. Quando i due fossero stati pronti, rapidamente avrebbe spinto la porta per spalancarla e vedere dall'altra parte.
     
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  5. Fatum81
     
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    "Eddai non lo cazziare sempre!" Si rivolse con tali parole nei confronti di Adam dopo l'ennesimo rimprovero ai danni del Sangue Debole, "Ha appena riattivato la connessione con il mondo e te lo tratti già così? Diamogli tempo qualche minuto poi divertiti pure come vuoi" Concluse mentre scuoteva la testa bionda con fare sconsolato.

    La sua attenzione fu attirata dagli attuatori, gli pareva più che normale che alcune scatole fossero mantenute aperte per agevolarne il facile accesso durante la fase di manutenzione, ma non gli tornava qualcosa.
    Era come se una vocina gli stesse picchiettando in testa di porre maggior attenzione a quei dettagli che potevano apparire insignificanti.

    Si avvicinò ai pannelli mentre sfilava il proprio cellulare dalla tasca posteriore destra dei pantaloni, con un veloce gioco delle dita accese l'applicazione che permetteva al suo Smarthphone di esser utilizzato come una torcia.

    --Vediamo se scopro qualcosa-- rifletté a mente posizionandosi direttamente di fronte ai pannelli lasciati aperti, con la luce illuminò lo strato di polvere che si era depositato cercando di comprendere da quanto tempo non veniva curato.
    Le luci del corridoio e quella del cellulare vennero in seguito utilizzate per cercare di capire se lo strato depositato sulle coperture chiuse fosse uniforme o se in qualche punto delle scatole ve ne fosse di meno.

    Mosse nell'aria le mani e le braccia come se stesse imitando un'eventuale intervento sui pannelli lasciati scoperti, cercava così con la sua pantomima di poter capire se fosse possibile agire sui controlli delle caldaie senza appoggiarsi alle scatole chiuse.
    --Dai stronzo dimmi che un errore l'hai pur compiuto-- Sperava mentalmente controllando ogni centimetro che componeva il quadro comandi.

    Passò del tempo prima che connettesse la voce di Pascal ad una richiesta, girò lo sguardo degli occhi azzurri in sua direzione e gli sorrise senza proferire parola.
    Spense la torcia ricavata dal cellulare e ripose l'aggeggio elettronico nella tasca posteriore.

    Camminò fino allo stipite sinistro della porta, rimanendo un passo o due indietro rispetto l'ipotetica apertura; l'arma veniva retta con la mano sinistra e la mira veniva resa salda con la destra che fungeva da supporto, solo un cenno fece in direzione dell'Ex Poliziotto invitandolo a posizionarsi dal lato destro dell'uscio.
    Con questa posizione entrambi i lati sarebbero stati controllati al momento momento dell'apertura, Anthony che guardava da sinistra a destra e Adam da destra a sinistra.

    Non disse nuovamente nulla quando fece partire l'operazione di controllo dando il segnale a Moore di aprire, solamente un cenno del capo biondo che veniva spostato lateralmente ad indicare la porta.

    Contò mentalmente i secondi che lo separavano dell'apertura della porta tramite l'azione del Nosferatu, la sua attenzione totalmente concentrata su quell'eventuale minaccia che poteva celarsi all'interno.
     
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    Prima Pascal e poi Anthony, entrambi passando si soffermarono per diversi istanti davanti al quadro di pannelli elettrici, osservandolo e cercando di notare eventuali anomalie o stranezze.

    Entrambi non fecero altro che perder tempo, a giudicare dal fatto che nessuno dei due notò alcunche di utile o minimamente interessante. Normalissimi vecchi quadri elettrici, probabilmente ormai persino fuorilegge. Probabilmente chi li aveva installati non aveva il minimo interesse a buttare altri soldi per sostituirli finchè avessero continuato a funzionare. Di certo però sia il nosferatu che il ventrue capirono al volo che in quanto a sicurezza l'intero impianto lasciava a desiderare. Probabilmente prendere la scossa da una presa nell'edificio sovrastante sarebbe risultato in una morte certa.

    Pascal arrivò per primo ad avvicinarsi alla porta socchiusa. Arrivato ormai in prossimità di questa notò due cose: la prima era una scritta, che vide quasi subito. Era piccola, e correva lungo lo stipite. L'inchiostro - ammesso che fosse inchiostro - era leggermente colato vittima della gravità. Dopo pochi istanti riuscì comunque a capire cosa diavolo ci fosse scritto:

    "Welcome to Hell!!!"


    Seguito da una sorta di pentacolo o croce, un simbolo che a causa delle sbavature e delle ridotte dimensioni non si riusciva a distinguere.
    La seconda cosa che notò era che la porta non era stata lasciata socchiusa.. Era stata forzata. La serratura era rotta e semplicemente non si poteva più chiudere.

    2016-05-30 14:35:26 Pascal rolls 6 dice to Mmm 9,2,2,6,9, 7 [4 successes]
    2016-05-30 14:34:57 Anthony rolls 2 dice to Mmm 4,7 [1 success]


    Un rapido esame permise a Pascal di notare che la forzatura era recente, o meglio, recentissima. Il legno si era spaccato in alcuni punti evidenziando delle crinature estremamente recenti, ancora del tutto prive di contaminazioni esterne. Qualcuno aveva forzato quella porta, e lo aveva fatto da poco.. o meglio, da pochissimo.

    A ciò si sommò quasi subito la seconda cosa: l'odore. Dalla porta non veniva solo odore di umido stantio... Ma di morte.
    Non era cosi forte da appestare l'aria, ma un naso neanche particolarmente fine come il suo poteva sentire bene che oltre quella portac'era qualcosa che stava andando in putrefazione. Forse un topo morto, forse altro...
    In ogni caso non era certo un buon segno.

    Anche Anthony avvicinandosi notò le stesse cose di Pascal. In fondo erano entrambe decisamente ben visibili per un osservatore anche distratto. Le uniche differenze furono relativamente alla forzatura della maniglia. Seppur anche Anthony comprese che la serratura era stata forzata, non seppe collocare temporalmente l'evento, a diffeenza del suo compagno di ventura.


    Adam era l'unico dei tre ad aver bisogno ancora di respirare, e diede voce a quella strana sensazione che tutti avevano già colto.
    Phuaaa che tanfo...
    Esclamò quasi sprezzante. Si portò poi con una mano il collo del giacchetto sul viso, come a fare da filtro per l'aria. Probabilmente il suo naso era molto più sensibile di quello degli altri due, o tre...
    Difatti MArco non disse nulla, si limitò a seguire Adam quasi come fosse un bambino in punizione, in silenzio e con fare sommesso più che spaventato.
     
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  7. Maestril
     
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    Nel momento in cui mise a fuoco il messaggio, un brivido artigliò e si distese lungo la sua colonna vertebrale. L'inferno. Loro - nonmorti - dovevano essere creature infernali ma era evidente non potessero essere il peggio del peggio. Lui stesso era un nonmorto e di certo non era obiettivamente nulla rispetto al maligno o a qualsiasi altra entità infernale. Fissò quelle parole e per qualche istante la parte razionale - così prevalente in lui - lasciò il posto a quell istintiva. E, paradossalmente, era come sempre la Bestia a governarla, non l'umano - l'umano sapeva essere brutalmene scientifico - analizzatore - ma l'animale - l'animale era capace di distruggere ogni ragionamento. E l'animale ora sentiva di non essere lui il predatore lì dentro.

    Quando si riprese, il metodico Informatico allungò il braccio verso la scritta, grattando via con l'unghia dell'indice una piccola parte. La portò al naso: era inchiostro? O sangue?
    Continuiamo a incontrare stanze o percorsi pieni di elementi dissuasori senza mai arrivare al perno o fonte di tutto ciò. I pensieri fibrillavano nella mente iperattiva dell'Informatico, e quell'ennesima porta - per altro forzata - era l'ennesimo elemento di disturbo. Sono entrati di recente. Dobbiamo guardare anche noi. , sentenziò con voce bassa e ben roca all'indirizzo dei due/tre suoi compagni. Adam, forse puoi restare a chiudere il gruppo. , soggiunse, notando la sua espressione, mettendo in moto un po' della propria empatia e cercando una soluzione che potesse alleviare almeno un po' quel fastidio.

    Si guardò attorno: quanta luce c'era o non c'era lì dentro? Dalla stanza oltre l'uscio proveniva una sorta di illuminazione? Forse poteva contare sull'aiuto delle ombre...

    Restate siete pronti. , si mise a lato della porta per poterla toccare appena, cercando di aprirla un po' di più, quanto serviva per sbirciare maggiormente.

    Io vorrei aprire un pochino di piùla porticina sgangherata e forzata con vista su quest'inferno uiiiii!
    (Sì, anche se la scritta fosse fatta col sangue :D)
    Però vorrei capire com'è ambiente dentro e fuori dalla stanza inferno: ci sono delle ombre, c'è una luce accesa? Per capire se vale la pena utilizzare Oscurazione oppure no
     
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  8. Fatum81
     
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    L'aria che arrivava dal locale ancora protetto dalla porta socchiusa non era delle migliori, il misto di umidità e putrefazione avrebbero potuto portarlo a dar di stomaco se non fosse che poteva smettere di respirare quando voleva, sorrise a quella piccola informazione ricevuta e trasportata dall'aria.

    "Hai scorreggiato vero Pas?" Disse poi sarcastico rivolgendosi al Nosferatu, con i suoi modi di fare cercava cercava spesso di mantenere l'attenzione alta ma di smorzare il peso degli eventi, quello che più gli premeva è che nessuno dei Componenti del suo Gruppo perdesse la testa o se la facesse sotto e scappasse a gambe levate.

    --Chiudere il gruppo? Ma che cazzo ti fumi Moore?-- Scosse la testa quasi con fare incazzato sentendo la proposta assurda che aveva appena fatto a quel brontolone di Adam, --Che senso ha avere le spalle coperte in un'irruzione quando dietro non c'è nessuno?-- questa fu la sua veloce analisi tecnica che prontamente veniva esposta al Team.

    "Io per primo, Adam secondo, Marco terzo e te chiudi" Colpì veloce e secco nel tono quasi a non cercare replica da parte di nessuno "Cerchiamo di essere ottimisti, siamo appena arrivati da quel corridoio, non fossimo stati soli ci avrebbe già attaccato no?" La sua voce veniva mantenuta bassa nel volume, sperava così di non mettere ulteriore allarme a chi li precedeva.
    "Marco te ci servi nel caso Maria sia all'interno, se ti vede subito magari non scappa o reagisce menandoci"Disse poi sottovoce al Debole, con queste poche parole cercava di instillare un po di sicurezza ai suoi Compagni di Avventura, il perché Pascal vedesse sempre solo nero continuava a rimanere un mistero per Fate.

    "Chiunque l'abbia scritto mi ha dato una bella idea su un probabile nome di locale" Spezzava nuovamente la tensione facendo un vago riferimento alla scritta rinvenuta sullo stipite della porta, emulò il gesto dell'Informatico ma con più stile; l'indice della mano destra venne portato ad intingersi della sostanza che era stata usata per scrivere il messaggio di benvenuto, quindi il dito venne sfregato con il pollice della medesima mano cercando di comprendere la viscosità di quello che poteva parere inchiostro o sangue, infine entrambe le dita vennero portate al naso e finalmente annusate come per sciogliere il definitivo dubbio.

    Solo con un cenno della mano fermò il movimento di Pascal che stava per aprire l'uscio, non parlò e fece la cosa più ovvia.

    Le sue ginocchia si piegarono sino a toccare il pavimento, la fida Beretta spostata nella mano destra in maniera tale da aver la sinistra libera di esser appoggiata sul solido muro, Anthony quindi si sporse in avanti reggendosi sul braccio sinistro fino a raggiungere con un occhio la toppa della porta.

    Quel gesto così infantile e naturale avrebbe portato a qualche soluzione? Da li a pochi attimi i suoi dubbi avrebbero ricevuto risposta per poi permettere al Ventrue di fornire eventuali informazioni al Gruppetto.

    Grazie per averlo fatto notare Mae :), avevo letto male, ho modificato correggendo la svista


    Edited by Fatum81 - 2/6/2016, 20:33
     
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  9. Maestril
     
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    Solo un appunto per evitare caos >'< Pascal diceva ad Adam di chiudere il gruppo, quindi parlava al Ghoul e non al Sangue Debole, giusto per evitare fraintendimenti nel muovere i PnG :ph34r:
     
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    2016-06-04 16:00:06 Pascal rolls 6 dice to Sniff Sniff (Diff 8) 4,8,4,7,2, 5 [1 successes]
    2016-06-04 16:07:43 Anthony rolls 2 dice to Sniff Sniff (Diff 8) 7,5 [failure]

    Corretta la diff post-tiro per fattori ambientali che avevo scordato xD


    Pascal grattò via con l'indice una parte della scritta. Annusando quella sostanza fu quasi certo che in effetti quello fosse sangue, sangue ormai secco. Ciò non fece altro che aumentare il sentore che qualcosa era attualmente fuori dagli schemi mentali che il gruppetto si era fatto. Chi aveva fatto quella scritta? Perchè?
    Cosa significava?

    Anche Anthony fece altrettanto, andando a saggiare prima la consistenza e poi l'odore. La sostanza quale che fosse la sua natura era ormai secca, che fosse inchiostro o sangue al tatto non c'era differenza. L'odore nonostante i tentativi non disse nulla al Ventrue, l'ambiente risultava pieno di altri odori, e diventava impossibile distinguerne uno in particolare in quella situazione.


    Nel mentre Adam non rispose alle parole di nessuno dei due vampiri, limitandosi a guardare in aria spazientito per il continuo, inutile e contraddittorio battibeccare tra i presenti. Anche Marco non ebbe reazioni particolarmente significative, se ne stava in coda al gruppo con le braccia incrociate e lo sguardo basso.


    Dopo un attimo di fraintendimento di intenzioni tra i due, Anthony si mise in prima fila, andando a sbirciare dal buco della serratura cercando di cogliere informazioni sulla stanza prima di andare a tentare di aprire la porta.

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    L'ambiente da ciò che ebbe modo di vedere il ventrue era completamente al buio, non sembravano esserci luci di sorta, al punto che risultava impossibile scorgere qualsiasi dettaglio all'interno.

    Nel mentre Pascal diede un'occhiata più dettagliata alla zona, realizzando che l'area era poco illuminata rispetto al corridoio precedente. Nonostante ciò un osservatore attento avrebbe forse notato la sua figura oscurata varcare la soglia, specie considerando che la stanza era del tutto buia.
     
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  11. Fatum81
     
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    --Mai finito in topaie del genere, oggi ho il naso tappato e non sento niente-- Rifletteva sconsolato il Ventrue non riuscendo a capire cosa fosse quella sostanza.

    Sbuffava lentamente e nervosamente dal naso mentre la sua mente stava elaborando una soluzione molto veloce ed immediata, probabilmente stavano concedendo troppo tempo alla persona che si era nascosta dietro quella porta e ciò non era di certo un bene.

    Si appoggiava alla spalla di Adam mentre a tono basso gli parlava "Al mio dieci sfonda la porta ed entriamo, io per primo e te per secondo" diceva con sicurezza cercando così di dare una giusta direzione, non era più tempo di parole ma di agire.

    La mano destra si mosse velocemente nella tasca posteriore del suo abito, prese il cellulare che veniva usato per le pubbliche relazioni verso gli Umani quindi con movenze rapide delle dita accendeva la torcia "Dietro è tutto spento" Sussurrava al Gruppetto, poi con con un po di fatica cercava di creare una giusta combinazione tra l'impugnare la Beretta con la mano sinistra e aiutarsi a far luce e migliorare la presa con la mano destrorsa.

    "Hai un countdown di dieci secondi per diventare invisibile" Sentenziava poi in direzione di Pascal, non gli importava se si fossero aggiunte lamentele o altri calcoli binari da parte dell'Informatico, "Tieniti pronto ragazzo" Veloci parole furono rivolte a Marco, voleva farlo sentire parte del gruppo e quando lo vedeva spento proprio gli saliva il nervoso, --Ho visto Umani con più palle sotto, ma vedrai che te le farò uscire-- Pensava mentre si rivolgeva in direzione della porta con l'arma in pugno.

    "Dieci... Nove... Otto..." Ed iniziava così a contare con un volume della voce che fosse udibile solo dal suo Team D'Assalto, il corpo pronto era pronto all'impatto di Adam attendendo il momento che la conta arrivasse a zero.
     
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  12. Maestril
     
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    Pascal non fermerà Anthony durante l'assalto ma resterà appollaiato fuori dalla porta incriminata, appoggiato con la schiena alla parete di fianco allo stipite, evitando di entrare subito dietro ai Due ma sbirciando soltanto oltre la porta.

    Oscurazione 2!
     
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    Anthony prosegui il suo conto alla rovescia, con Adam che sfruttò quell'attimo di attesa per alzare lo sguardo al cielo per l'ennesima volta...

    Dice al mio dieci e poi parte dal dieci... bah..
    Sussurrò tra se e se con aria ormai rassegnata.

    Quando finalmente Anthony raggiunse lo zero, Adam reagì pronto e veloce come forse nessuno si sarebbe aspettato. Con movenze similmilitari diede un calcio alla porta e si affiancò allo stipite, pronto a coprire il Ventrue che sarebbe entrato per primo come da accordi.

    Dal canto suo Anthony non perse tempo. Aperta la porta puntò subito la torcia - e con essa la pistola - verso l'interno cercando tracce di possibili ostilità.
    Nulla.. O almeno nulla di palesemente ostile, almeno ad un primo sguardo. Il ventrue varcò la soglia rapidamente avanzando verso l'interno, con Adam che si mise velocemente alle sue spalle pronto a far fuoco col suo fucile al primo segno di minaccia.
    Pascal potè vedere molto bene da dietro di loro i due avanzare rapidamente verso l'interno della stanza, avvolti dall'oscurità.

    L'attimo di concitazione terminò quasi subito, la stanza dietro la porta era completamente al buio ed Anthony fu costretto a rallentare il passo per poter avere il tempo di capire meglio dove si stava addentrando. Adam si portò subito istintivamente il braccio al naso, cosa che fece subito capire a Pascal (unico che poteva vederlo) che l'odore nella stanza peggiorava sensibilmente.
    Avanzando a passo lento nella stanza dall'arredo spartano, il Ventrue notò una strana sensazione sotto i piedi. Abbassando la torcia realizzò che stava camminando sopra una pozza di sangue rappreso...

    2016-06-08 15:17:58 Anthony rolls 3 dice to Med (Diff 8) 9,5,4 [1 success]
    2016-06-08 15:17:20 Anthony rolls 2 dice to Investigate 8,8 [2 successes]


    L'attimo di interdizione iniziale lasciò presto il posto al senso di pericolo. Alzò leggermente la torcia del cellulare, realizzando che la pozza non era solo sotto i suoi piedi...

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    C'era un letto ed altro mobilio, ed il sangue era un pò dappertutto. L'idea che ebbe subito Anthony fu quella di una colluttazione, ma effettivamente la scena era esagerata per un semplice scontro, persino all'arma bianca... Forse era più sensato credere che fosse stato un vampiro preda della bestia a combinare quello scempio...

    Spostando la torcia il Ventrue notò una strisciata di sangue che si allungava sul pavimento fino ad una sorta di cumulo in un'angolo della stanza, coperto da alcuni sacchi neri di plastica del tutto simili a quelli della spazzatura. Non ci voleva molto a capire che era stato trascinato qualcosa li sopra, quando il sangue era ancora fresco. Forse un corpo...

    Pascal da fuori ebbe modo di vedere poco, se non il sangue sul pavimento. Adam ed Anthony gli coprivano quasi del tutto la visuale sulle aree illuminate. Notò però Marco arretrare di un paio di passi sentendo l'odore che proveniva da dentro la stanza, visibilmente spaventato..
     
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  14. Maestril
     
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    Quel fremito - quel fremito nell'aria, nella terra, nell'animo - che caratterizzò lo spalancare della porta di quell'inferno - quella sensazione che gli corse lungo le gambe - lo rese paradossalmente immobile per alcuni attimi mentre i due si addentravano oltre quella maledetta soglia. Intravide il sangue, angoli di mobilio spogliato e morto, le strisce per terra - il fastidio di Adam. Intuì cosa ci fosse lì dentro. Dannazione. Né più, né meno in effetti.

    Si liberò dalla cappa ombrosa che aveva attratto a sé, come a ricercare l'intimità di un animale con la propria tana - un paio d'occhi in un'oscura dimora - quando avvertì i passi di Marco. I suoi passi in allontanamento. Fermo. , intervenne con la voce che - melmosa e pesante - veniva sospinta con forza fuori dalla bocca. Se non vuoi vedere chiudi gli occhi. Fissa il muro se necessario. Respira. , gli suggerì avvicinandosi alla parte prepotentemente umana dell'Altro, senza indurire eccessivamente i toni, ma fissandolo in volto, cercandone gli occhi. Se mai c'è da temere che quel Revenant abbia squarciato il ventre della madre... Si rimise a pensare, inevitabilmente. O che 'qualcuno' lo abbia preso direttamente rovistando tra gli organi di lei. Ma perché?

    O semplicemente il Cacciatore abbia ucciso entrambi. Soggiunse nella propria testa, comeovvia terza opzione. Era suo proposito lasciare agli altri le indagini all'interno dell'inferno in una stanza ed essere certo delle intenzioni di Marco prima di scostare lo sguardo dal Sangue Debole, tuttavia con prepotenza la razionalità riprese possesso della mente dell'Informatico. Con uno scatto del collo, tirò la pelle afflosciata della gola, guardando per terra con occhi sgranati. Com'era possibile che - con tutto quel sangue dentro - non ci fossero tracce, impronte in uscita dalla stanza?! Quel dubbio divenne più inquientante di tutte congetture a proposito di vampire incinta di redivivi. Che chiunque fosse stato fosse ancora all'interno della stanza?!

    Tornate verso l'entrata! , disse ad Adam e Anthony, allarmato.

    Edited by Maestril - 9/6/2016, 23:25
     
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  15. Fatum81
     
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    "Uno... Dieci!" Terminava con un conteggio strano che lasciava interdetto per giusto qualche attimo l'Ex Poliziotto, giunto al termine della conta vedeva l'Omone partire in carica e sfondare la porta come se fosse stata di burro.

    Arma in pugno entrava in quella camera che di li a poco gli appariva come un set di un film dell'orrore, vi era sangue ovunque fin troppo per i suoi gusti "Nervi saldi amico mio..." Con il tono dei più tranquillizzanti si rivolgeva all'Ex Poliziotto "Cerchiamo un interruttore, dovrà pur esserci... Vieni verso l'ingresso..." Chiedeva cortesemente all'altro Assaltatore, la torcia improvvisata veniva girata ad illuminare la superficie intorno la porta d'ingresso --Dai un po di culo, un po di culo oggi-- Sconsolato rifletteva mentre continuava la ricerca maniacale.

    "Qui dentro non è un bello spettacolo" Per la prima volta in tutta la serata gradiva ascoltare il suggerimento di Pascal, stare li dentro al buio e senza vedere oltre la torcia non era proprio cosa gradita.

    Si posizionava quindi spalle alla porta in maniera da avere la sicurezza di Pascal e Marco dietro di se, la speranza che Adam lo copiasse lo portava a fare un sorriso --Dai Adam, ci sei già passato mille volte credo come sbirro, di sicuro sai cosa si deve fare in questi casi-- rifletteva cercando di tenere ben impresso il punto esatto in cui aveva visto dei sacchi in plastica, se la fortuna li avesse aiutati sarebbero diventati la sua prossima tappa di perlustrazione.
     
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106 replies since 28/3/2016, 22:59   1004 views
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