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Andata! rispose secco con l'ennesima, sonorissima pacca sulla spalla di Jeremy Speriamo non succeda nulla! e così dicendo si incamminò il più silenziosamente possibile nella struttura principale.
La porta che il dottore aveva scelto di aprire lo condusse lungo una scalinata buia. si accertò che niente crollasse nella stessa, e con sollievo constatò che i muri avevano tenuto.
Scese lungo la rampa di scale con molta, moltissima calma e cercando di rimanere più in silenzio possibile, sino a trovarsi in quello che sembrava un loft interrato.
Era decisamente un bel locale, prima dell'incendio. Ora, anche se la struttura della stanza sembrava salva, tutto quanto sembrava stato sottoposto a un tornado.
Tutto era sfasciato, ribaltato, annerito. i mobili avevano subito la furia del fuoco, tutti i soprammobili erano scoppiati. E gli immancabili strumenti da palestra erano ovunque, divisi in pesi, bilancieri, corde mezze rose dal fuoco e un paio di guantoni vecchio stile legati al muro.
Sembravano antichi, anche se non era certamente un esperto del settore.
Poteva decidere di esplorare attentamente l'ambiente che aveva a vista, scegliendo se lanciarsi sulla zona per il giorno, identificata da quel che rimaneva di un letto e di una libreria distrutta, o se concentrandosi sull'altro angolo, quello che precedentemente doveva essere la zona cucina. e in mezzo non si contavano tutti i rimasugli di quello che probabilmente anche prima era un posto davvero di merda. ma cosa cercare?
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Dottor Jergal.
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Saluto con un cenno di capo Alexander, per poi allontanarsi e scendere con tutta la cautela del caso nel nuovo ambiente. La scena che gli si parò davanti, era molto simile a quella che aveva visto all'abitazione che avevano visitato qualche minuto prima. Con la luce rischiarì le ombre che lo circondavano, cercando dettagli e particolari che apparentemente potevamo sembrare fuoriposto ma, in generale, sembrava esserci solo un gran casino, canfrusaglie su cianfrusaglie poggiata l'una sull'altra, sostò solo per un momento davanti ai guanti antichi, provando, con scarsa fiducia, a vedere se dentro questi vi fossero altri indizi utili. D'altronde il giovane aveva, tre giorni dopo la sua scomparsa, fatto ritorno in quel palazzo e poteva esserci ancora qualche testimonianza del motivo che lo aveva spinto a farlo. Dopo quella rapidissima controllata, per non perdere ulterioramente tempo, decise di procedere oltre, aveva con sé una chiave, probabilmente di una cassetta di sicurezza o qualcosa di simile e difficilmente si sarebbe trovata, sempre che fosse presente, all'ingresso. Indagò quindi, proseguendo. . -
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Con fare metodico Jeremy si accinse ad esplorare l'ambiente, soffermandosi su quello che gli sembrava sospetto. Non c'era molto altro da fare, e in fondo non era venuto che per indagare sulle vicissitudini del fratello più perso di testa della terra.
Ma valeva la pena fare un tentativo, magari alla ricerca di un indizio non distrutto dal fuoco.SPOILER (clicca per visualizzare)2016-06-23 21:10:02 - Jeremy tira 4 dadi su percezione + investigare (difficoltà 7) [3, 4, 9, 5] 1 successo
in prima istanza si avvicinò ai guanti, rendendosi conto che si erano salvati grazie a una provvidenziale teca, probabilmente capace di reggere l'alta temperatura il tempo necessario per estinguere le fiamme. Ne trovò i frammenti anneriti alla base di quel muro, e si convinse della casualità della cosa. Una rapida analisi dei guanti lo portò a scoprire che non erano esattamente un pezzo "storico", in quanto li trovò firmati.
Dallo stesso Alex, che accompagnava il suo nome dalle parole "Il migliore".
guardò dentro li stessi, ma non vi trovò nulla. erano un cimelio senza valore, e senza importanza nell'indagine.
Successivamente si concentrò su tutto il resto, andando a focalizzarsi sul rintracciare l'uso di quella maledetta chiave. Fu' più la roba che si pentì di trovare che altro, tra ulteriori strumenti di pesistica e di pugilato, abiti mezzi distrutti e dal dubbio gusto, una mole sterminata di contenitori di integratori consumati dalle fiamme -oltre che dalla improbabilissima assunzione per un vampiro- e una piccola cassetta in metallo, contenente un regime di allenamento sia con la boxe che con la spada.
il tutto con un'ortografia così improbabile da sembrare quasi in codice, o scritto sotto forti dosi di alcool.
Stava per cedere, per abbandonare la ricerca. un enorme buco nell'acqua andare a ricercare cose in un posto del genere, specie dopo un incendio. Ma si dovette ricredere quando, spostando i resti di un cassettone pieno di stoffa carbonizzata trovò una botola chiusa da un lucchetto.
Finalmente qualcosa di nuovo. e a giudicare dalla forma e dal colore del lucchetto, la chiave che l'apriva era quella che Miss aveva dato loro.
Toc toc! Tuonò il pelatone, apparso improvvisamente alle sue spalle Bisogno di una mano? Di sopra non c'è un cazzo, ma facendo il giro ho trovato uno dei ghoul di chibs. Stanno interrogando i barboni della zona, alla ricerca di indizi...
Te? trovato nulla?! concluse, spostandosi verso l'interno per dare un eventuale mano.. -
Dottor Jergal.
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Una buona quantità di tempo fu impegata nel rastrellare tutto il rastrellabile e, man mano che i secondi passavano, andava sempre più convincendosi che magari qualcuno era già passato per ripulire tutto quello che poteva essere ripulito. Ma ecco che, l'esperienza acquisita con le ultime indagini, lo portò a non voler lasciare nulla al caso quando si trattava di cercare qualcosa. Buttò da un lato quell'ultimo accumulo di robaccia, con un pò di nervosismo, stringendo i denti con la pazienza praticamente agli sgoccioli...ma in quel momento i fotoni emessi dalla lume, attrassero l'occhio su quella bizzarra botola che aveva davanti a sé. Si passò la mano sui capelli, riaggiustandoseli un poco, piegando il capo all'indietro e sbuffando, felice di non aver perso affatto del tempo ad andare in quel luogo. Il silenzio di quella zona, fu improvvisamente spezzato da un toc toc, nonostante avesse già sentito la voce dell'omone, in una sola notte non poteva essercisi abbastanza abituato da riconoscerla all'istante, perciò, l'istinto, lo portò ad alzarsi e girarsi di scatto illuminando il pelatone ed, al tempo stesso, conducendo la mancina in direzione della coppia di pugnali. Solo quando l'altro continuò a parlare ed ai suoi occhi fu chiaro chi fosse, infine, si rilassò. Ridacchiando appena tra sé e sé, ammettando, verso l'altro.
Cazzo, non ti avevo sentito.
Si calmò, annuendo all'altro alla domanda, togliendo dagli occhi del compagno la luce, la rivolse verso il luogo che stava analizzando in precedenza, ficcò la mano in tasca, scelse tra le due chiavi che aveva quella che gli era stata consegnata dalla Miss ed, infilandola, provò ad aprire la botola per poi illuminarne immediatamente l'interno.
Chiave della miss, botola. Speriamo di essere fortunati.. -
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Il gigantesco brujah guardò di sbieco la botola, con fare perplesso. Uhm... piegandosi sulle ginocchia, e comunque rimanendo imponente nel farlo, si mise a studiarla, per poi uscirsene con un singolare quanto giusto commento. Anche se la apri, a malapena qui ci entra il mio cazzo, Ahr Ahr!
La chiave del dottore entrò naturalmente nel lucchetto, e con un tocco secco lo aprì, lasciando ai due la possibilità di guardare cosa vi fosse oltre. il pozzo della botola prevedeva una vecchia ma solida scala di metallo, saldamente ancorata nel cemento, ma nessun tipo di illuminazione per capire cosa vi fosse in fondo.
Jeremy si accorse subito del fatto che non vi fosse la possibilità di illuminarlo nel totale: anche con la torcia usata sino a quel momento, semplicemente il pozzo era troppo scuro e fondo.
Buffo. Che cazzo ci sarà la in fondo? mormorò Alexander, prima di afferrare un ciocco di legno a lato Facciamo una prova? apostrofò l'altro, con il chiaro intento di lanciarlo dentro, ma senza procedere sino a un suo parere.. -
Dottor Jergal.
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Beh, è un bel guaio. Dimagrire nel nostro stato è tutt'altro che facile.
Commentò con leggera ironia, girando la chiave fin allo scatto della serratura, stacco il lucchetto e lo buttò di lato ed infine aprì la botola. Quando si accorse che la luce non raggiungeva il fondo non poté far altro che abbandonarsi ad un sospiro, non sapere a cosa fosse andato incontro dava parecchio fastidio ad un calcolatore come lui perciò acconsentì, con un cenno di capo, all'idea del compagno, tenendosi inginocchiato con l'orecchio teso, utilizzando il vecchio ed approssimativo metodo di intuizione dell'altezza sulla base del suono.SPOILER (clicca per visualizzare)Intelligenza?. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)mah, non serve considerando il tuo punteggio base
Hey! ho solo le ossa grandi! Ridacchiò il brujah, scrocchiando il collo.
fatto ciò, Alexander attese il cenno di assenso, allargò un gran sorriso e lasciò cadere il ciocco di materiale annerito nel pozzo della botola, che dopo meno di 3 secondi concluse la sua caduta in un sordo suono acquatico.
C'era dell'acqua sotto di loro?
Jeremy si chiese cosa potesse esserci sotto a un sotterraneo, e convenne con se stesso che la possibilità più papabile fosse la fogna.
Ma perchè nella casa di Alex serviva un accesso alle fogne? tramite Botola poi!?
Beh, io da questo buco non passo. tagliò corto a quel punto Alexander O mi trovi un'entrata degna della mia stazza oppure temo che dovrai andar da solo.
Tristemente vero. Alexander non sarebbe mai passato per quella botola.. -
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Il rumore d'acqua e la profondità derivante del tempo di caduta, gli fecero intuire che molto probabilmente sotto di lui si trovava un impianto fognario. Nel mentre in sottofondo il compagno dichiarò la sua impossibilità di procedere oltre, anche analizzando i bordi di quella botola si rese conto che il cemento armato era stretto non solo nel punto d'ingresso ma per tutta la lunghezza. Rivolse un brevissimo sguardo all'omone, con fare pensieroso, guardandosi poi attorno, infine, con una leggera alzata di spalle, abbozzando una smorfia si limitò a dire.
Provo a dar un occhiata io, credo che qua sotto ci siano delle fogne e, nel caso in cui si tratti semplicemente di una tubatura sarebbe facile immaginarsi che Alex utilizzasse questo passaggio per sfuggire, per un non meglio precisato motivo, alla custodia della madre e fare un pò quel che voleva, o magari semplicemente come passaggio secondario. In ogni caso...
Fece all'altro un gesto di togliersi di torno, non brusco ma piuttosto deciso. Adagiò le proprie natiche sul bordo del buco profondo cercando con i piedi una salda presa sulla scalinata di ferro provando a battervi sopra con relativa forza, in maniera da testarne la resistenza e l'eventuale presenza di punti deboli che avrebbero rischiato di fargli fare un capitombolo. Fatto questo, girò le proprie spalle in senso opposto rispetto alla porta e, portando la torcia alla bocca, tenendone il fondo con dentri stretti così da poterla puntare pur continuando ad usare entrambe le mani per reggersi iniziò a scendere, dopo aver rivolto un ultimo sguardo d'intesa all'altro accompagnato da un rapidissimo cenno. Man mano che fosse sceso, avrebbe tentato di riconoscere quel posto (nel caso in cui vi fosse passato in precedenti momenti della sua esperienza con le fogne di questa parte di NO) e di notare eventuali particolari.. -
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Jeremy si calò nel cunicolo sotto lo sguardo attento e preoccupato del pelatone. Io resto qua a sperare che non ti succeda un cazzo. se trovi una pista promettente portala fuori o dimmelo, che piuttosto faccio il giro!. Indietreggiò di un passo e si sedette su un pezzo del mobilio carbonizzato che scricchiolò sinistramente sotto l'enorme peso del brujah.
Il dottore scese una scala lunga all'incirca tre metri, per poi ritrovarsi in una sezione semiallagata di quello che poteva sembrare un tratto fognario.
Illuminando con la torcia la zona in cui era però, si rese presto conto che era una sorta di scantinato ulteriore, chiuso da tutti e quattro i lati e parzialmente allagato. Inizialmente non capiva l'utilità di una stanza del genere, ma almeno fece rapidamente i conti di quello che era successo: Probabilmente erano stati involontariamente i pompieri, che con l'acqua avevano spento l'incendio, e che non si erano curati di dove andavano gli sbocchi. a furia di filtrare tra le rovine del palazzo, l'acqua aveva trovato la botola, e vi si era "infilata".
Jeremy diede un'occhiata a ciò che rimaneva. il pavimento Era foderato di tappeto, che ora faceva sembrare il tutto una palude rossastra pronta a farsi divorare dalla muffa. dall'altra parte rispetto alla scala, il vampiro trovò una sorta di armadio semiaperto, contenente una lunga spada a due mani e un portatile completamente infradiciato.
Una cosa era certa: Da solo non avrebbe potuto tirar fuori nulla da quel portatile.. -
Dottor Jergal.
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Salutò il compagno, abbozzando una leggera smorfia divertita alle sue parole, dandosi nel mentre una invisibile toccatina alle zone intime: il suo continuo studio delle discipline occulte l'aveva ormai fatto diventare scaramantico. Purtroppo data l'assenza di peperoncino di plastica da portarsi appresso, si limitò a prender fiato ed immeggersi in quel luogo oscuro, solo protetto dal fedele fascio di luce che gli avrebbe rivelato segreti ed orrori di quello che pensava essere l'ennesimo pericoloso impianto fognario. Ma quello che accadde fu totalmente opposto rispetto a quanto si aspettava, davanti a lui una grande camera nascosta, una sorta di Bunker e dentro un armadio due nuovi pezzi ad un puzzle, il fatto che la chiave di quel luogo era costudita a mezz'ora dallo stesso poteva voler dire molte cose. Prima di recuperare qualunque altra cosa diede una rapissima occhiata volta a controllare eventuali dettagli che ad un primo occhio potevano essergli sfuggiti e, se null'altro si fosse palesato ai suoi occhi, ne sarebbe uscito rapidamente portandosi appresso il computer portatile dandolo al pelatone, dopo avergli spiegato cos'aveva trovato e visto, aggiungendo con tono di voce basso.
Ti ho visto smanettare a casa della Miss al computer, quindi sicuramente sei dannatamente più bravo tu di me, non è che puoi dargli un'occhiata? Potrebbe essere importante, sistemati magari alla scrivania, ti raggiungo subito.
Risceso una seconda volta, studiò adesso con molto interesse la spada lunga a due mani che aveva trovato, non era mai stato particolarmente esperto di quel genere di strumenti ma, senz'altro, rispetto al suo coltello militare normale, sebbene sicuramente avrebbe attratto ben più attenzioni, sarebbe stato un ottimo strumento di autodifesa o, più semplicemente, un nuovo arredo per il suo rifugio. Se avesse avuto occasione di incontrare il suo proprietario glielo avrebbe naturalmente riconsegnato per com'era l'indole del Brujah ma, ora come ora, poteva essergli utile. Si riaffacciò quindi dalla botola stavolta con l'arma, poggiandola saldamente sulla sua spalla sinistra, guardando Alexander ed avvicinandoglisi.
Uno spadone. Spero che ci stia dentro la tua macchina. Il motivo per cui l'ho preso? Sarò un uomo di certo tipo, poco avvezzo alle stronzate e più propenso allo studio ed all'analisi di quello che mi circonda piuttosto che al semplice "cazzottare il mondo" ma...stiamo parlando di una cazzo di spada. Passami il termine: è una figata, il Professor Tolkien sarebbe fiero di me.SPOILER (clicca per visualizzare)Mi hai reso una bimba felice.. -
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Quando Alexander vide Jeremy risalire con un computer, la prima cosa che si dipinse sul suo volto fu' il basimento, seguito da una frase impossibile da trattenere Mi stai dicendo che il cretino aveva un computer nelle fogne?!
Una volta chiarito il leggero equivoco, afferrò lo strumento e con sguardo attento lo rigirò fra le mani.
mmmh. Si ma no. Non qui almeno. borbottò, mentre lo apriva e pigiava qualche tasto. Primo fra tutti i motivi, e forse il più importante, perchè questo catorcio è scarico, quindi dobbiamo trovare un'adattatore e una presa di corrente. Guarda se per caso trovi un caricatore la sotto... Tanto ormai mi aspetto di tutto Ahr Ahr!
Soppesò ancora il computer, arrivando a scuoterlo fra le enormi mani. Secondo, anche se è presto per dirlo, non sono sicuro che sia ancora integro internamente. ma Non oso aprirlo qua e rischiare di fare danni irreparabili.
Detto ciò, fuori di qui, con gli strumenti giusti e in un luogo migliore ci proverò. ma se conosci qualcuno più skillato ti prego di chiamarlo.
Seguito il ragionamento, Jeremy tornò nuovamente di sotto, per dare un'occhiata alla spada e alla sua fattura: Si trattava senza dubbio di una Claymore, ma la sua conoscenza dell'arma non poteva andare molto oltre. Era sicuramente di fattura moderna, e l'acciaio di cui era costituita era una lega pessima e malleabile.
Una spada da esposizione, molto probabilmente, utile a far danno quanto un tubo di ferro ma con un minimo di filo. Forse un rimando a qualche film, ma non ne poteva essere certo li in quella fogna.
Tornando su con la spada lo sguardo di Alexander, rimasto a studiare il computerino, divenne dapprima ancor più basito, prima di arrendersi alla rassegnazione. Non chiedo nemmeno. Si, credo ci stia.
Mentre risaliva con il tesoro in spalla, il cellulare del dottore vibrò; Al.CODICEho delle nuove bello... Ho fatto del mio meglio, ma non ho trovato comunque un cazzo. Per vie legali, la moto che mi hai detto di cercare non esiste... ma è anche vero che potrebbe non essere stata distrutta. Ho scoperto quasi per caso che la targa del mezzo che cerchi ha preso una multa ieri notte. Zona tra Uptown e Garden Street. Spero ti serva.. -
Dottor Jergal.
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Si limitò ad annuire alla prima domanda, passando l'oggetto tecnologico al compagno ed, incrociando le braccia al petto, seguì con sincera attenzione la sua analisi, tentando momentaneamente di scacciare dalla mente il pensiero che ad attenderlo vi era un apparentemente ottima arma da mischia che avrebbe rifornito la sua collezione che, al momento, era costituita solo da un pezzo più particolare degli altri, ovvero il pugnale dai riflesse color verde che aveva recuperato qualche mese prima. Riflette sul suo dire e mentre recuperava la spada provò anche a cercare qualche caricabatterie o qualcosa di simile per riportare alla vita il laptop: purtroppo fu un buco nell'acqua, apparte spada e computer la stanza inondata era praticamente vuota. Nel risalire sulla scala, con tono di voce un pò alto dato che gli venne in mente mentre stava risalendo per la seconda volta ed essendo quindi un pò lontano dal compagno, gli rispose:
Purtroppo non conosco nessuno di troppo bravo, o per meglio dire, ho un contatto con un discreto informatico, ma stanotte gli ho già chiesto un favore e non vorrei troppo abusare della cosa se non in circostanze davvero importanti.
Si accorse poi, con somma delusione, ad un'analisi più approfondita, provandola anche fendendo un paio di volte l'aria, che quella che aveva tra le mani non era altro che un inutilissimo ferro vecchio e che, molto probabilmente in combattimento sarebbe stata tutto fuorchè che utile ed anzi, avrebbe potuto spezzarsi e renderlo disarmato prima del tempo con un eccessivo utilizzo, sospirò.
Cazzo. E' una cinesata.
Senza troppa cura, piuttosto deluso ed innervosito si affacciò sulla botola e fece cadere senza pensarci troppo la spada a due mani, fissandola fino a sentir lo *splash* per poi chinarsi e richiudere a chiave quel buco, rimettendosi infine quest'ultima in tasca. Risistemò tutto come lo aveva trovato nascondendo nuovamente quell'ingresso che magari, in un futuro non troppo lontano, avrebbe potuto far loro comodo. Fu in quel momento che il cellulare si mise a vibrare, alzando il sopracciglio mise mano alla tasca, estrasse il dispositivo di comunicazione e, scorrendo sulla rubrica visualizzò il messaggio. Un sorrisetto mezzo divertito si dipinse sul suo volto, si avvicinò al compagno mostrandogli (senza far vedere il numero di telefono) quanto scritto.
Ricordi il contatto di cui parlavo? E' lui. Gli avevo chiesto di cercare tracce della targa e della moto tra gli sfasciacarrozze della zona, non ha trovato niente ma come vedi una pista potremmo averla. Adesso, era una zona tra Uptown e Garden Street, adesso lo chiamo per avere i dettagli, se si tratta di un semplice flash di un Autovelox è comunque possibile intuire la direzione. Se ha preso la multa in qualche altra maniera, magari da parte di un agente, sarebbe il top.
Dettò ciò, portò all'orecchio il cellulare dopo aver digitato il numero di Al e cominciò a fargli qualche domanda, dopo aver naturalmente ringraziato, riguardo ai dettagli di quello che aveva trovato .. -
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Telefonata tra Jeremy e Al (in accordo con il giocatore Dottor Jergal, avvenuta via chat)
Al risponde al telefono immediatamente: Mi dica Dottore, cosa posso cercare per lei?
Jeremy Digitò il numero di Al, rimanendo in attesa, senza allontanarsi dal pelatone, non avendo 'altronde nulla da nascondere. Nel sentire le parole di Al dall'altro capo del telefono, parlò Non riesco a capire se tu sia ironico o sia una richiesta sincera. *commentò con leggero sarcasmo
"cosa intendi?" replicò il nosferatu con fare dubbioso "ti ho detto quello che ho scoperto"
Mh. Niente lascia perdere, tra noialtri è difficile trovare qualcuno che non ti perculi. Pensavo che l'avessi presa a male per averti impegnato stasera. In ogni caso, ho letto il tuo messaggio...hai detto di aver trovato una multa, sai dimmi che genere di multa? Autovelox? Direttamente da agente?
"non ci sono dettagli specifici, ma credo non ci siano macchine che ti multano per divieto di sosta no?"
"Divieto di sosta? Quindi era un zona. E verso che ora? Saresti in grado di trovare l'agente che se n'è occupato e capire cos'ha visto? Adesso vado a controllare se quella moto è ancora lì. "
"l'agente è tale Morgan Hernandez, ma non ho idea di chi sia ne come rintracciarlo. comunque la multa è di più o meno quest'ora. specificò Al, prima di dare al dottore la posizione esatta della multa. quartiere anonimo, ma Jeremy sapeva come arrivarci.
"A quest'ora ieri notte? Perfetto. Grazie di tutto. Ti auguro buona serata e lunga notte, per il momento non ho bisogno d'altro."
Al mise giù il telefono quasi subito dopo, dopo aver biasciato qualcosa simile a un saluto. Ora erano nuovamente Jeremy e Alexander da soli.. -
Dottor Jergal.
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Si rivolse al pelatone che l'affiancava, tirando appena su le spalle e mostrando un sardico.
Dunque, abbiamo una via e delle coordinate dove ieri sera è stato multato per divieto di sosta il motorino di Alex, ci sono delle buone possibilità che sia ancora vivo a questo punto...o che qualcuno abbia usato il suo mezzo. Mi è stato dato il nome dell'agente che si è occupato della multa ma immagino che tra i contatti che vanti ne manchi uno con la polizia eh? E della dote di dominazione neanché stiamo a parlarne.
Fece una breve pausa iniziando ad incamminarsi verso l'uscita, dopo aver dato un ultima occhiata attorno.
Preferisci controllare il computer o avvisiamo quell'altro ed andiamo a chiedere un pò in giro se qualcuno ha visto qualcosa? O magari facciamo visita a casa dell'agente.. -
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l'enorme figlio della furia soppesò le questioni grattandosi il mento, assumendo un volto pensoso e cercando di formulare una frase che fosse soddisfacente. Non so Chibs. sicuramente io sono molto lontano dai contatti in polizia. Al massimo conosco un paio di burocrati... borbottò dando un calcio a dei calcinacci. no. Dominazione un cazzo di niente. Atteniamoci a quello che so fare: Controllare il computer. E potrebbe portare via del tempo... come ti ho spiegato ci sono delle cose mancanti. Se non hai trovato il caricabatterie mi toccherà cercarne uno. se è rotto mi toccherà provare a ripararlo.
Quindi potrei occuparmene io. Ma vuol dire Arrivederci mio amore! Ahr ahr! disse, scuotendo leggermente il computer nella sua mano. Dai, va bene. prendo e porto a controllarlo io. Magari ho deile novità. Tu vai a vedere se trovi quella cazzo di moto ok?!
ok.
L'omone aspettò un cenno o una risposta, e poi si sarebbe diretto verso l'uscita, partendo per analizzare il ritrovato ferrovecchio della tecnologia..
Vicoli di Uptown |
