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Agatha si sedette sulla panchina libera, lasciandosi andare a deboli respiri. Ada capì subito che era debole per la perdita di sangue, ma evidentemente il contagio concettuale a cui l’aveva sottoposta non l’aveva aiutava, ma anzi aveva contribuito ad agitarla ancora di più.
Il tentativo di calmarla fu un po’ ridicolo, inizialmente una non capiva l’altra per via della sciarada di idiomi, ma con deciso sforzo la cainita riuscì ad esprimersi in modo comprensibile e, forse grazie al gestuale, trasmetterle la sua vicinanza.
Agatha ripeté qualche altra parola sconclusionata e poi si portò il palmo alla fronte, quasi dovesse combattere un’improvvisa emicrania.
Pochi attimi di silenzio rotti dal leggero battere della pioggia, il suo vecchio io risalì in superficie soppiantando con rabbia l’eidolon costruito dalla sua psiche.
Era di nuovo se stessa, ma per quanto sarebbe durata questa bonaccia?SPOILER (clicca per visualizzare)-1 FDV
Riesci a far sopire le alienazioni, giocati pure la ripresa di controllo.
Ovviamente ti rendi conto, appena riprendi controllo di te, di quanto sia pericolosa la situazione.
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Khai.
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La pioggia di certo aiuta a mimetizzare la strana temperatura della mano ancora deposta sopra quella dell'umana, se la confusione di quest'ultima non dovesse bastare; per il momento il favore degli eventi sembra sorridere alla cainita, ma deve fare in fretta.
L'ho vista mancare nel vicolo, stava per cadere a terra e l ho aiutata a sedersi.
Mente, almeno in parte; nel momento in cui si rende conto che non è solamente per cura verso l'altra che le tiene la mano, d istinto la ritrae.
Mormorava "Agatha" quando ho cercato di farla svegliare. E' svenuta, e stava dicendo cose sensa senso... Ma per fortuna si sta riprendendo.
Non riesce del tutto a dissimulare la malinconia dalla voce, un sentimentalismo del quale non riesce a trovare l'origine; abbandonando la donna con lo sguardo, si volta verso la strada, nella speranza di intravedere un locale aperto.
Ha bisogno di riposo, magari di mangiare o bere qualcosa. Cerchi di restare il più tranquilla possibile nei prossimi giorni... Agitarsi potrebbe far ripresentare il farfugliamento. Basta concentrarsi un poco e restare calmi... A volte i nervi crollano senza una ragione apparente.
Rincuorarla e spiegarle un paio di cose la fa sentire già meglio, come se le si fosse alleggerito l animo. Voltatasi di nuovo verso la donna, le propone.
Cosa ne pensa di un caffé e di una fetta di torta? Scommetto che più avanti c'è un diner aperto. Potrà riprendersi e stare al riparo dalla pioggia per qualche minuto.
Non attende una vera risposta prima di alzarsi dalla seduta, ma prima di andarsene la coscienza la obbliga a sincerarsi delle condizioni di Agatha; Sarà in grado di parlare normalmente ora? La fissa curiosa e preoccupata, mentre allaccia la lampo del giubbotto e si rialza il bavero.SPOILER (clicca per visualizzare)A discrezione del Narratore, tenterei una prova sociale per sedare l'inorgenza della alienazione nella donna.
Edited by Khai - 28/1/2020, 16:16. -
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Ich verstehe nicht ... ich war müde, das war. Aber es ist mir nie passiert, dass ich ohnmächtig wurde.
Sembrò crederle per il momento, ed in effetti non aveva motivi di far diversamente. Ai suoi occhi non era nulla più che una giovane venuta in suo soccorso, qualcuno che l'avrebbe aiutata a dare un senso a quei minuti di buio.
Le sfuggì una lacrima, subito tacciata. Guardò con un sorriso spaventato la malkavian e annuì, prendendosi il suo tempo per digerire la situazione.
Quando criança, sofria de ataques de pânico... Le spiegò in un tentativo raffazzonato di spiegare a se stessa l'accaduto. talvez fosse isso? Si chiese, spostandosi una ciocca bagnata dal volto. Si strappò via dai padiglioni le cuffie -solo ora Babele poté farci caso, Agatha stava ascoltando un vecchio pezzo dei Karma Chameleon- e si massaggiò la caviglia colpita poco prima dalla cainita.
Ja...si. Annuì. Forse sarebbe meglio che mangiassi qualcosa, e ci levassimo dalla regen. Era riuscita a calmarla un minimo, facendole così riprendere controllo di sé, almeno in parte. Babele non poté fare a meno di notare quando peculiare fosse la condizione da lei trasmessa, e l'inganno della mente verso la coscienza del soggetto. Non si rendeva conto di parlare un'altra lingua, e così la neonata.
Conosci un posto? Le domandò, prima di presentarsi con una punta di imbarazzo. Sono Agatha, come avrai capito...tu come ti chiami? Mettendosi in piedi, un filo insicura.
La pioggia si infittì, cercando di lavare via in egual modo il dolore mortale e le colpe della dannata.SPOILER (clicca per visualizzare)Prima frase, tedesco. Comprendi appieno: Non capisco...ero stanca, quello si. Ma non mi è mai capitato di svenire.
Seconda, portoghese. Visto lo spagnolo e il pregio riesci più o meno a comprenderla, ma non a comunicare in quella lingua: Da piccola soffrivo di attacchi di panico... forse è stato quello?
Per farla calmare ho fatto un tiro, tre successi. Da adesso andiamo di descrittivo, tenendo conto dei tuoi valori. Interverrò con tiri solo in caso di necessità
p.s. sono a malapena le ventuno.SPOILER (clicca per visualizzare)Per i gusti musicali di agatha ringraziamo la riproduzione automatica del tubo:
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Khai.
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Le labbra si corrucciano, la colpa è pesante ma non impossibile da sostenere, anche grazie a quel breve sorriso che si apre sul viso di Agatha a dispetto delle lacrime; ma alla successiva affermazione si sente persino felice, comprendendo a grandi linee ciò che l'altra sta esprimendo.
Ecco... Sì, qualcosa del genere penso. Per qualche giorno potrebbe capitarti una... Ricaduta, ma basterà ricordarti che avrai solamente bisogno di qualche momento. Tienilo a mente e starai subito meglio.
Le assicura. Digerire quel malloppo emozionale è un po' come cercare di divorare un'anatra agrodolce per intero. Le note dei Culture Club inducono gli angoli della bocca a sorridere accennatamente.
La curiosità tuttavia si fa ancor più strada, come un commando nel fottuto 'Nam: a quanto pare la riprova di alcune sue ipotesi sulla natura di quella singolare particolarità sembrano azzeccate, e sorprendentemente funzionano anche per altre persone.
Aahmssì, sì ne conosco uno ma da qui è un po' lontano, e finiresti per infradiciarti.
Il torso oscilla alla propria sinistra, le mani gesticolano giocose e le offre un nuovo sorriso gentile. Abbassa lo sguardo sulla mano protesa della donna, presentatasi, e vi esita, con quel medesimo sorriso incrinato.
Ehm, Ada.
Ricambia la stretta energicamente, così da mimetizzare la fretta con la quale la stessa mano destra viene ritratta.
Ma insomma, è New Orleans, ci sarà un posto dove ripararsi. Riesci a camminare? Approfittiamo di quella tettoia per il momento...
Si dirige quindi dall'altra parte della passeggiata, sotto la prima tettoia individuata, senza negarle appoggio. Lascia che sia lei a decidere se richiederlo o meno, così da favorire la sua ritrovata tranquillità e capacità di autocontrollo.
Ma che cazzo sto facendo? Sganciati sganciati sganciati...
Senti, questa sera non posso offrirti niente, ma se passi al Walrus and the Carpenter, domani sera potremmo rivederci. Non appena ti sentirai meglio, io andrei... Magari prendi un taxi. Saremmo entrambe più tranquille, e potresti trovare quella fetta di torta senza camminare per forza sotto la pioggia.
Esita terribilmente, insomma, quella tizia potrebbe ricominciare a parlare in ostrogoto da un momento all altro. Non se la sente del tutto di mollarla lì e rischiare di farla internare al reparto di psichiatria, ma è altresì piuttosto chiara la necessità di togliersi di torno.
Edited by Khai - 28/1/2020, 18:12. -
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La seguì al riparo sotto la tettoia, poggiando le scapole al muretto rosso del palazzo. Sembrò ascoltare i consigli di Ada, ma lo sguardo era piantonato in lontananza. Nel viso pallido si addensò un'espressione dubbiosa, a cui però non diede aperto sfogo.
Penso di aver capito quale sia, e si è un po' lontano senza ombrello. E poi ho i miei figli che mi aspettano a casa, mangerò qualcosa lì. Un inopportuno vibrare scosse la borsa della mortale, che adocchiò lo schermo acceso dello smartphone. Parli del diavolo... fece cadere il tutto nella borsetta, e guardò l'inaspettata compagna di serata. Penso seguirò il tuo consiglio, almeno potrò riposarmi nel tragitto.
Si girò verso di lei e la ringraziò con un cenno tinto di imbarazzo, e un verrò a trovarti in quel locale, quantomeno per ringraziarti come si deve e farci una chiacchierata. Gute nacht. Le sfuggì, ma non era abbastanza padrona di sé da comprendere quanto detto. Si allontanò con passo lento verso la strada principale, il cellulare in mano per chiamare un taxi.
Stavolta in inglese.
Ad interrompere l'idillio il trillo del cellulare di Ada, era un messaggio del suo part time.CODICEC'è qui un uomo che ti cerca...si è preso un tavolo e non vuole schiodarsi da lì, nemmeno ordina.
Stranetto l'amico, ora sta parlando con i due al tavolo vicino del Corona Virus...che gli dico?SPOILER (clicca per visualizzare)Lei si allontana ma se vuoi puoi ovviamente seguirla, non precludo nulla
Edited by Shaitan - 28/1/2020, 22:23. -
Khai.
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Figli. Pensa. Dio, non l'ho ammazzata, grazie...
Già, ci vuole un po' e la serata ha solamente finto di essere clemente.
Lascia cadere il discorso all invasivo vibrare dell'altrui smartphone; il sollievo la pervade intimamente ed annuisce, con comprensiva semplicità, a quei brevi accenni sui legami familiari.
...Sì, può essere una buona idea. Il mancamento può averti indebolita, e non è il caso di ammalarsi.
Forse l'imbarazzo è più palpabile nell'umana, viste le peculiari caratteristiche dell organismo cainita che non favoriscono nemmeno un semplice o vago arrossarsi delle gote.
Certo, ti aspetto. Buona serata...
Un saluto mezzo in sospeso, non troppo convinto. Non indugia oltre neanche al fare capolino del probabilmente inedito tedesco che sfugge all'altra. Percorre pochi metri, ancora al coperto, quando anche il suo smartphone ne richiama l'attenzione. Vi legge rapidamente e digita una risposta.CODICESto tornando, ho beccato la pioggia. Ciao ciao al quartiere francese per stasera D:
Finché non da fastidio alla clientela... Dammi qualche minuto.
Sta per defilarsi quando le soggiunge qualcosa alla memoria, l'indecisione di poco prima; allunga lo sguardo verso le scalette che portano alla zona buia e tranquilla sottostante la passeggiata, e che ha bissato in favore della caccia nel vicolo. E' un istante, una pura e semplice sensazione. Forse quando la pioggia non colpirà più New Orleans, tornerà a dare un'occhiata.
Con un po' di fortuna, Agatha potrebbe essere un buon soggetto di studio. Una bostoner a New Orleans. Male che vada, una futura cliente.
Accelera il passo, ed imbocca un viottolo che le farà risparmiare del tempo.SPOILER (clicca per visualizzare)Se riapparirà fra qualche tempo al locale, ben venga. Ora come ora pedinare un taxi a piedi potrebbe essere problematico.
Si dirigerebbe quindi al locale.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua QUI..
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