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Notando la man bassa di sacche di sangue Julius sorrise laconico, e commentò con voce piccata e ferma. Sembra che qualcuno si sia dato alla pazza gioia. La prossima volta vi pregherei di lasciare una minima scorta a tutti quelli che partecipano ad una missione, anche se non ancora presenti. Non intendeva solo se stesso, ma anche Rebecca. E' una questione tanto pratica quanto di rispetto. Guardò il gruppo, e per la prima volta sembrò indignato dal comportamento tenuto. Grazie.
Pochi secondi e tornò al suo solito, caricando il dovuto nel furgone e preparandosi al viaggio. Rimase silenzioso per tutto il tempo, sussurrando di tanto in tanto qualche commento al vicino o fissando il nulla preda dei suoi pensieri.
Fu solo davanti all'aereo che ritrovò parola, salutando l'altra Lancia. Ramirez...ci siamo. Salì subito all'interno del mezzo privato, accomodandosi su uno dei sedili. Musashi, ti va di sederti qui con me? Si era messo in uno dei posti accanto al finestrino, e indicava quello libero al suo fianco. Possiamo approfittare del volo per parlare di quello che è accaduto a Tickfaw. Propose mentre prendeva dallo zaino delle cartine del loro obiettivo, procurate dalla sua compagna e che avrebbe studiato durante il volo.
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Col suo lungo impermeabile color fumo, il cappello e quell’espressione tanto seria, lo Zoobo von Braun che ora sosta sulla pista di decollo con l’aereo da prendere alle sue spalle, potrebbe sembrare l’imitazione caricaturale di Humphrey Bogart in Casablanca.
Davanti a lui non proprio la copia esatta di Ingrid Bergman, ma una marionetta realizzata con un vecchio calzino viola, un paio di bottoni azzurri e qualche scampolo di stoffa colorata.
<< Credevi che non mi fossi accorto del tuo goffo tentativo di comunicare segretamente con Ambrogio? >> Sta dicendo ora il ventriloquo al proprio pupazzo. << Credevi che l’avrei trascinato con noi fino in fondo a questa brutta storia? >>
<< Uhm… ehm… >> Farfuglia la marionetta di rimando. << Sì? >>
<< Cosa te lo fa credere? >>
<< Beh… ecco… è che tu tendi spesso ad agire in modo… uhm… come dire… >>
<< Determinato? Ferreo? >>
<< Impulsivo… direi. E ora che sei tu alla guida… non volevo che il buon Ambrogio ci andasse di mezzo. >>
Zoobo tace per qualche istante, scrutando pensieroso il cielo notturno di New Orleans.
<< Sono sempre stato io alla guida, Otto. Altrimenti ora non saresti qui. E neppure io. >>
Quindi il lunatico si volta verso l’aereo e si incammina verso la rampa di scale che conducono al jet pronto a partire.
<< Ci sarebbe solo lui. Non dimenticare mai chi è il vero nemico. >>. -
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Inoue ebbe un cenno di sorriso al commento di Otto sulla mano.
Da lì a breve arrivarono anche Julius e Rebecca.
Inoue pensò per un attimo che il primo dei due dovesse essere stato un insegnante in vita; non solo perché evidentemente preparato ma per lo stile avuto al suo ingresso.
Fare notare a quel modo il suo arrivo, nonché l evidente carisma, erano tipici di un approccio educativo o comunque improntato sul relazionarsi con le persone in modo ammaliante.
Inoue non poté che salutare con un cenno del capo cortese e rispettoso.
Un sorriso sincero, figlio del rispetto, gli illuminò il viso.
Da lì a breve la voce della compagna Rebecca.
Dove si voltasse, Musashi quasi veniva assoggettato dalle personalità presenti; nessuno escluso.
Nonostante la presenza di Cooper fosse gravosa, il mulatto non perse completamente la sua ironia e rispose prontamente alla battuta della lunatica.
Si, è da un po' di sere che faccio festa..sta volta condivideremo la gioia pare
Uno sguardo ammiccante, goliardico, prima di ascoltare le successive parole di lei.
Non ha trovato nulla ma pensa si possano essere lasciati qualcuno dietro? Perché?
Il mulatto ripensò poi alla sensibilizzazione del Sapiente e si sentì in colpa; sebbene avesse preso la sua parte e niente più, avrebbe dovuto preventivare che sarebbe stato meglio attendere la presenza dell' intero gruppo prima di procedere al pasto.
Il suo non era stato un comportamento lungimirante.
Ad un tratto le parole di Cooper fecero lui sentire un brivido sulla schiena.
La lancia stava parlando e l attenzione era su di lui.
Senza attendere, oltre, come un bravo soldatino, Inoue si apprestó ad aiutare a caricare il necessario ed a salire sul furgone, senza fiatare.
In cuore suo però, si vedeva che non era lui.
Stava per partire per un altra serata all insegna dell incertezza e avrebbe voluto discutere sul da farsi con i colleghi di sventura.
A smuoverlo fu l invito del Sapiente che riuscì a ridestarlo.
Forse voleva solo occasione per scambiare due chiacchiere ma ciò fu sufficiente per fare tornare Musashi un attimo in se.
Il mulatto fece segno di gradito assenso mentre si apprestavano a imbarcarsi.
Il mulatto, mentre caricava il materiale, con uno sguardo ringraziò Carlos e salutó con rispetto Ramirez.
Al momento giusto, si rivolse a Julius.
Sei arrivato dopo il mio rapporto al rispettabile Cooper..se vuoi ti posso raccontare tutta la storia della cantonata presa e sarei curioso di sentire gli ultimi sviluppi anche da parte degli altri..ma credo che sia meglio utilizzare questo momento per prepararci..
Inoue era una persona curiosa ma il suo essere razionale ebbe il primo posto.
Per il suo modo di vedere, avevano il tempo del viaggio per essere pronti il più possibile.
Ho notato cosa prendevi..approposito hai tutto? Non so perché ma immagino potresti essere tra le prime linee..mi pare tu non abbia preso il kevlar..
..Rebecca non escludeva che ci potrebbe attendere qualcuno..si è saputo altro che potrebbe tornarci utile su questa incursione? Anche dati sulle persone con cui abbiamo a che fare..ho perso molto degli ultimi sviluppi..
Inoue serrò la mascella. Era evidente che provava rabbia per quanto successo in quel buco di posto.
Guardò il Brujah e Rebecca, cercando la loro attenzione condivisa ma anche degli altri presenti se lo stessero ascoltando
Abbiamo un modo in cui procedere a parte fiondarci li e andare a braccio?
La domanda era tra il retorico ed il serio.
Era chiaro che il mulatto sperasse in un piano di azione per quanto probabilmente avevano troppa fretta e recuperato troppi pochi dati per qualcosa di più ragionato.
Kappa sarebbe servito ma abbiamo compagni da molteplici doti..se potessimo collaborare al meglio..quel Jerome usa un dono che richiede un alta padronanza della auspicio..potrebbe fare da avanguardia..Julius è un generale da prima linea.. intelligente, forte e carismatico..Rebecca ha ottime capacità di occultamento e le sue conoscenze informatiche e svegliezza sono innegabili..Otto o Zoboo sono svegli a loro volta.. chissà poi se i capi ci aiuteranno in qualche modo..Cooper è stato già magnifico dal quartier generale; non gli si può chiedere di più..
Inoue rimase in speranzosa attesa.
Essendo rimasto fuori dai giochi l ultima sera, non disse niente.
Era giusto sentire chi aveva davvero dato un effettivo aiuto la notte passata.
Poi chissà quanti dati aveva perso aldilà di capire che erano ancora relativamente nel buio.. -
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L'ultima volta che aveva preso un aereo, era stato per arrivare negli States e comunque non era certamente un jet privato. L'artista squadrò il mezzo che si stagliava orgoglioso nel centro della pista. Intorno, una fitta oscurità squarciata qui e là dall'illuminazione artificiale.
Uno alla volta i fratelli scesero dal mezzo con le ruote per salire su quello con le ali. Una variegata compagnia di cainiti commando, o almeno quella era l'idea. Se qualche giorno prima un tizio gli avesse detto che si sarebbe dovuto imbarcare con tanto di attrezzatura militare per perpetrare un assalto armato ad un gruppo di sbandati, probabilmente non gli avrebbe dato credito. Le sue armi erano i pennelli e il suo campo di battaglia era sempre stato una tela, almeno fino a quel giorno.
Cercò di decifrare le espressioni sul volto dei compagni, ma l'impressione che ne ricavò fu di imperscrutabilità. Poi si soffermò su Otto/Zoobo: per quanto tempo ancora sarebbe rimasto dentro quel calzino il suo amico? La cosa cominciava ad essere alquanto straniante e lo metteva un pò a disagio. E pensare che di stranezze malkave ne aveva viste parecchie.
Rebecca e Julius erano forse quelli che possedevano più un'aurea militaresca. L'aria da regina dei dannati di lei e i duri lineamenti di lui, li facevano sembrare meno pesci fuor d'acqua rispetto agli altri. Persino Inoue, nonostante l'aspetto, non sembrava propriamente a suo agio in quelle vesti.
Tuttavia, pronti o meno che fossero, ormai erano lì. E una volta staccati i piedi da terra, non ci sarebbe stato alcun ripensamento valido per riportarli a terra.
Quand Dieu donne le mal, il donne aussi le remède, fu il suo ultimo pensiero prima di imbarcarsi.. -
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Non diede molto spago al silenzio generale -o al menefreghismo- provocato dalle sue parole. Solo una leggera smorfia di biasimo, che sfumò via piuttosto velocemente.
Seduto al suo posto ascoltò le parole del Tremere, annuendo con giusta calma. Va bene, sono certo che Cooper mi racconterà tutto più tardi, a cose fatte. Per quanto riguarda l'equipaggiamento ho preso un antiproiettile, cambia poco. Chi più chi meno saremo tutti in prima linea, soprattutto perché devono -e qui calcò il tono, per mettere sul chi vive tutti i presenti- essere presi vivi.
Non sappiamo di preciso chi troveremo lì, ma spero in Maple. Per quanto riguarda il piano d'azione lo illustrerà la Lancia, ma di base si tratta di chiudere le uscite... Le indicò sulla mappa, tanto le porte quanto gli ingressi per i veicoli. Occuparsi di eventuali auto nei pressi per evitare fughe, breve controllo da parte di chi riesce a passare inosservato e poi agire tempestivamente con un'irruzione. In questi casi non servono piani arzigogolati, devono essere al più tempestivi e senza via di fuga.
Abbiamo inoltre accesso alle telecamere di zona, per cui potremo farci un'idea di eventuali movimenti prima e durante l'operazione.SPOILER (clicca per visualizzare)Salto un attimo rebecca solo per spiegare queste cose a Musashi e al gruppo. Scusate.. -
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dai a un pirla i poteri da master e otterrai un master pirla.
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