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<dove>
Cental Businnes Distric (Downtown), movimentato di notte e ricco di vitalità senza grande criminalità.
La zona è il Warehouse District - il quartiere frequentato dagli artisti nonché rinnovato di fresco nell'urbanizzazione. Mondanità e arte, giovani, musica e ancora una volta vita giusto sotto casa.
E' in un edificio riadattato e diviso in appartamenti, lei ne ha preso uno all'ultimo piano in posizione centrale, al di sopra del piano con la balconata in ferro. L'appartamento è il numero 7C, al terzo piano se consideri il piano terra come il primo dei livelli.
<come è fatto>
E' ben insonorizzato, i muri sono spessi, le finestre sono a triplo vetro e oltre alle griglie di chiusura interne hanno delle piccole ma spesse tende per impedire l'ingresso alla luce del giorno. Il pavimento è tutto in parquet. L'atrio ampio è diviso tra la zona divano, con il mobile TV ad ante di vetro e vari ninnoli come vasi di vetro colorato o soprammobili in legno verniciato, e la zona tavolo, pieno di appunti, qualche spartito, blocchi note scritti, qualche agenda, che dispone di sedie decorate da un tappeto sotto di essi e da alcuni piccoli quadri dipinti sulla porcellana al muro. Le fonti di alimentazione umane sono concentrate nel doppio frigo-bar e in un mobile credenza che non contene nulla se non qualche cibo spazzatura confezionato e ben riposto. La camera da letto è spaziosa, il letto a due piazze è soffice e con lenzuola comode, vi sono un paio di armadi e un comodino con l'aggiunta di un paio di quadri dai colori vivaci. Il bagno è ben accessoriato e confortevole con tanto di doccia/sauna. L'unica altra stanza è uno studio ridotto nelle dimensioni da mobiletti in legno massello in cui sono impilati con metodologia iper-efficentistica ogni sorta di mixer, sequenziatore, microfono, filtro, con l'aggiunta su un tavolino di un pc portatile e uno schermo piatto ampio, vi sono anche alcune colonne rotanti, una di Hard Disk pronti al collegamento, un paio zeppe di DVD, e anche una rastrelliera verticale in lega leggera per custodire in ordine e al sicuro una collezione di Vinili. In effetti questa è l'unica stanza piena dell'appartamento, piena come un'uovo.
<sicurezza>
Avendo Risorse a 3 pallini, ho deciso di non prendere la casa con giardino ma un bell'appartamento ben isolato e protetto dal mondo esterno. Quindi avrà un portoncino di ingresso al piano terra con scale e ascensore per i vari livelli, porta di casa blindata, finestre protette da robuste ante in legno interne ben chiuse e fissate, sistema antincendio disattivato e composto ora solo dall'estintore (l'attrezzatura è nuova!).
Il quartiere è a basso rischio criminalità ma una telecamera all'ingresso oltre che al citofono non farebbe male.
Su una delle vie principali, a ridosso di un incrocio, sorge la storica "Palazzina Rosa" appena ristrutturata e modernizzata dopo l'uragano.
Il luogo è meta, come il resto del quartiere, di turisti curiosi, studenti che passeggiano quieti badando ai fatti propri e annovera tra i residenti alcuni artisti ed intellettuali cittadini di una certa notorietà. Da qui passano per la sfilata del Mardì Grass con i carri, tant'è che hanno risistemato anche l'apposita balconata in metallo battuto per fare da cornice all'evento e gettare collane di fiori alla folla passante.SPOILER (clicca per visualizzare)Soggiorno con cucinino, divano e tavolino per gli ospiti. La marijuana è sul tavolino nell'apposito contenitore, la cocaina in una scatolina metallica poggia lì sopra. Bevande fresche e non sono nel mobile cucina. Qualche vestito vaga per la stanza, non tutti della taglia della residente.
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Camera personale di registrazione e prova. Montagne di registrazioni sono accumulate e poggiate sulle scansie, attrezzatura elettronica, filtri, microfoni e quant'altro nell'inventario di Leffe per la musica è posto come meglio si può in questa stanza. Il computer portatile risiede qui.
Spiccano tra le altre cose, oltre le piastre per vinile e i relativi vecchi dischi, le doppie piastre digitali con comandi a "sfioro".
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Camera da letto per i pisolini diurni. Il secondo cellulare è tenuto qui. Gli armadi contengono ricambi di ogni tipo e moda, vari indumenti sono appesi qua e là, in un'anta dell'armadio sono contenute un paio di scatoline argentate che contengono vecchie foto di New York, della famiglia originaria e alcuni ninnoli personali tra cui i gioielli a cui è affezionata e il ditale in argento con cui muoveva i dischi quando stava imparando la propria arte. L'accesso al bagno, ricco di profumi, creme e trucchi, è appena fuori dalla stanza e porta in un locale con doccia/sauna in aggiunta agli usuali componenti.
Edited by Deus Irae - 8/9/2016, 20:12
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Leffe si trovava sul palco del Civic Theater. Davanti a lei, la consolle, e le sue dita che si muovevano quasi da sole a girare pomelli, alzare e sollevare levette, premere pulsanti sul computer, e a ogni tocco fuoriuscivano arcate colorate, accompagnate dalle voci degli angeli. Seguendo le scie cangianti che si diffondevano nell'aria, Faith notò che accanto a lei Big Jim stava dandoci dentro con la sua tromba. A ogni soffio, uno spruzzo di scintille colorate si riversava sul palco, trasformandosi in un torrente arcobaleno, che scorreva fino al limitare dell'area rialzata, sulla platea, dove milioni di maschere multicolore danzavano, saltavano e inneggiavano a Leffe, il loro idolo.
Nel loro movimento ipnotico, i contorni delle maschere si fecero sempre più sfumati, fino a che non si fusero tra loro in un flusso continuo e ininterrotto cangiante e dai mille colori. Nel flusso, la Vampira poteva distinguere solo due volti: una giovane donna dai capelli biondi e il cappuccio rosso di una bambina.
Leffe riuscì a fare in tempo appena ad abituarsi di quella visione, e godersi la gioia e la pace che le procurava lo spettacolo, quando un suono sgradevole provenì dal suo fianco. Sembrava una tromba che steccava, ma il suono era molto più inquietante, portando con sé anche le urla di migliaia di voci diverse.
Per istinto, Leffe si voltò, e vide Jim caduto in ginocchio, con lo sguardo spento, le pupille bianche, rapito da chissà quale trance. Dalla tromba non uscivano più scintille colorate, ma un rivolo giallo, puzzolente. Anche l'atmosfera mutò repentinamente. Il cielo si fece giallo e scuro, e la massa di maschere si trasformò in un fiume icoroso e impetuoso.
Accanto a Leffe, Jim si squagliò in un pus giallo, scorrendo verso l'enorme lago che si trovava sotto al palco.
In un vortice spettacolare, tutto l'icore si prosciugò, lasciando spazio a una visione apocalittica: la città ricoperta di cadaveri deformi e decomposti.
Ancora un secondo, e i cadaveri cominciarono a muoversi, raggruppandosi e contorcendosi, come se fossero fluidi, andando a formare una nuova figura colossale.
Una figura inumana, senza volto, che sedeva su una montagna di cadaveri, ed era stata formata dai loro stessi liquami cadaverici. Afferrò un lembo dello straccio giallo che gli copriva le ginocchia, e vi si avvolse in una piroetta.
Il mostro colossale sparì, ma Leffe percepì una sorta di respiro rantolante dietro di sé e si voltò, per trovare vicinissima a lei un'altra figura inquietante.
Una creatura umanoide, totalmente avvolta da una tunica gialla, compreso il volto, nascosto da stracci, la stava osservando!
Hai visto il Segno Giallo?
Chiese con una voce bassa ma penetrante e sgradevole, con la gola che raschiava a ogni sillaba pronunciata, dando l'impressione che le voci a parlare fossero più d'una.. -
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Ancora è trascinata dalla sensazione positiva dell'icore quando si volge verso Jim per salutarlo e storce la bocca nel sentire la stonatura del musicista.
Spalanca d'improvviso gli occhi, le braccia cadenti e la bocca socchiusa, contratta dal brivido gelido che le trapassa l'anima quando la desolazione diabolica si palesa di fronte a lei.
Non riesce a trattenere il disgusto, un breve urlo incornicia la frustrazione del momento, pone quindi una mano sulla bocca come per pudore e contempla totalmente bloccata la scena.
Ma questo è l'inferno ...
Pensa tra sè e sè, seguendo poi con ulteriore attenzione il palesarsi del gigantesco gargantuà di corpi che si anima a grande distanza da lei.
Un passo indietro, quasi per riflesso animalesco, una spinta involontaria dell'istinto di sopravvivenza, invece lei si impunta e si impone di non fuggire e l'unico accenno fisico a questo dubbio è visibile dal suo abbassare lo sguardo distante.
No, voglio capire.
Decisa, alza finalmente lo sguardo e ammira il vuoto, la sommità della collina di cadaveri è ormai preda del vento, ormai l'unico a reclamare quel posto.
Sbigottita per la sparizione, lo è molto di più nel sentirsi chiamare a pochi passi di distanza dalla figura incappucciata.
Un urlo, trasale, due passi indietro e fissa l'interlocutore ignoto.
Sbatte le palpebre come nei cartoni animati quando lui parla, infine annuisce e con voce tremula e stentata risponde.
Si, ho visto il segno giallo. Ma cosa significa? Cosa è quella creatura composti di corpi? E tu? Tu chi sei?
Sulle ultime battute pare acquisire più sicurezza e la voce è ormai ferma e meno incespicante.. -
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Sì. L'hai visto.
Annuì la figura, soddisfatta. Dalla voce era estremamente difficile capire se si trattasse di una donna o un uomo, e la tunica sicuramente non aiutava.
Io sono un re che anche gli imperatori hanno servito. Sono il Sovrano del Desiderio, e tu, ora, sei mio suddito.
Cosa desideri più di ogni altra cosa? Rivelami i tuoi desideri.. -
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Cruccia la fronte ora, pensierosa, mentre ascolta le parole per lei farneticanti del figuro ammantato in giallo.
Già ... immagino che sai qualcosa circa l'accaduto al Civic Theatre, eh?!
Dapprima sembra ancora cercare, di tanto in tanto, una via di fuga con rapide occhiate a destra e a manca, ma è intrigata dalla proposta che le viene fatta ora, tanto che tentenna in un balenio bramoso visibile nei suoi occhi.
Attimi di silenzio, la cucciola di vampiro pare passarsi la lingua a filo delle labbra come pregustando un piatto prelibato, poi la ragione torna a reclamare il trono della mente e Faith alza le spalle e storce le labbra per sputare una risposta esponendo in saluto la propria mano posta a mo' di corna verso l'interlocutore.
Che sogno del cazzo.
Beh, spero non se la prenda a male ... voglio che lei svanisca per sempre nel nulla dell'eternità, dimenticandosi di ogni credito che ha da riscuotere.
Un punto per il rock&roll! Cazzone!
Pare seria e abbozza un'aria decisa e risoluta nonostante quel portamento fanciullesco che la contraddistingue e movimenti tutt'altro che minacciosi.
Nel frattempo da un'occhiata in giro, un po' per timidezza nei confronti dell'altro e un po' per proseguire un'utile ricerca di dettagli significanti che le possano rivelare cosa è accaduto in pochi secondi.. -
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Tutt'attorno si estendeva a perdita d'occhio una distesa di cadaveri putrefatti, interrotta di tanto in tanto da alti falò, che emettevano un fumo giallognolo e insalubre, dall'odore sulfureo.
Non ancora compii simili atti in vita, ma ora sento il dovere di dileggiarli.
Risposero in modo didascalico le mille voci sofferenti della figura.
Il suddito non può scegliere il suo regnante, e noi siamo un generoso tiranno. Noi siamo il desiderio ardente che si cela nella tua anima. Ciò che desiderasti dal primo vagito con cui venisti al mondo. Per quante volte tu venisti al mondo.
Soldi, potere, amore, successo, fama, conoscenza. Qualunque cosa desideri il tuo cuore, noi ti diamo gli strumenti per realizzarlo.. -
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Arricciò il naso, distratta dall'odore, quindi utilizzò le mani per alzare il bavero della camicetta e tentò senza successo di coprire le narici.
Un'aspra espressione di disgusto trapelò dal volto e ancora lo sguardo non avrebbe voluto guardare l'essere incappucciato direttamente eppure fu' costretta dalla devastazione circostante ad imporsi di fissarlo per scansare la nausea dei cadaveri in putrefazione.
Borbottò.
Sei il desiderio, quindi? Un peccato capitale? Come i cornetti della Algida?
Smorzò un sorriso che le parve fuori luogo, quindi tossì per darsi l'obbligo di un contegno e torno' a parlare come se nulla avesse detto.
Insomma ... mi dici chi sei e cosa vuoi? Non sono interessata a vendere la mia anima. Sei della corte di N.O.? O qualche strano essere infernale ti ha partorito? Si palesi ... per cortesia.
Nel chiedergli di scoprirsi la voce ha un calo di vigore, come se improvvisamente la timidezza fosse tornata a fare capolino in lei.. -
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Abbiamo molti nomi e siamo in molti luoghi pur non appartenendo a nessuno. Contiamo innumerevoli sudditi nelle innumerevoli ere. Mori faraoni, giusti re, sciamani visionari, papi ambiziosi, generali vittoriosi. Hastur, Re Giallo, Re del Desiderio, Carcosa, sono solo alcuni dei nomi con cui hanno cercato la nostra attenzione. Ma noi non abbiamo importanza. Noi regnamo ma non siamo padroni. Siamo strumento. Strumento attraverso il quale la brama dei nostri sudditi può bruciare. Strumento attraverso il quale i loro desideri possono diventare realtà.
Rispose a Leffe, ignorando le battute e l'ironia.
L'anima non è tua da vendere.
Quindi, te lo chiedo ancora una volta, bambina. Qual è la brama che ti divora l'anima?. -
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Mugugna alla risposta criptica della sagoma, stringendo gli occhi come a lasciare il meno possibile scoperte le iridi, quindi richiude le braccia attorno al petto per darsi una posizione ermetica e piega le labbra in una smorfia quando l'altro parla.
Ancora non capisco chi sei. Cosa è Carcosa? E perchè sei giallo?
Trattiene i muscoli per non dare di stomaco quando una folata di vento la raggiunge con l'odore di ossa e carne marcite, un brivido lungo la schiena e scuote la testa per riprendersi e seguire il discorso dell'incappucciato.
E' dubbiosa, presa ala sprovvista e non capisce il senso di quello che le viene chiesto.
Infine alza le spalle e risponde.
Io sono una grande musicista. Se è questo che è intendi. Cosa ha a che vedere questo con te? E cosa sai di quello che avvenuto al Civic Theatre? Un mio amico è morto lì ...
Visibilmente incupita, ammutolisce e guarda innanzi a sé pensosa.. -
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Non morto! Rinato!
Esclamò il Sovrano del Desiderio.
Il Segno Giallo è un simbolo di rinascita, non di morte. Alcuni vengono scioccati, bruciati dall'ardore della loro brama, una volta che gli abbiamo fatto visita, e, come bruchi, si richiudono in loro stessi prima di schiudersi a nuova vita. Altri hanno una volontà più forte, capace di sopportare il proprio ardore, e per questi il percorso verso la rinascita è meno doloroso, anzi, è pura beatitudine.
Fece una pausa.
Sei già nostra suddita, e in quanto tale possiedi già gli strumenti con cui poter realizzare le tue brame. Sei già nel tuo percorso verso una gloriosa rinascita. Ma nostro desiderio è fare un dono a chi vede il Segno Giallo. Vogliamo che tu sia felice.
Sei una musicista, perciò non desidereresti la capacità di accendere le anime con la tua arte? Ancor più di quanto tu sia già in grado di fare. Folle adoranti e inneggianti il tuo nome. Le tue opere conservate nei musei, discusse in eterno, insegnate al prossimo, ispirazione per l'arte più raffinata del futuro, ma mai uguagliate.
Possiamo far sì che tutto ciò si realizzi.. -
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Le labbra si schiudono in un abbozzo di sorriso, vagamente ammiccante ma anche sinistro. Toccata sul vivo dalle parole della figura in giallo, trasale dopo alcuni secondi di silenzio totale. Gli occhi ancora rincorrono il fantasticare della mente, guardano un punto vuoto carichi di brillantezza e distacco dal mondo reale. A fatica, ritorna poi a posare lo sguardo sull'interlocutore ed è ancora visibilmente turbata e trasognante.
Infine, con la pesantezza di chi ritorno da un viaggio psichedelico, commenta arrancando parola per parola.
Sono abbastanza brava da avercela fatta fin qui da sola. Essere un idolo sarebbe troppo stressante. Io me la prendo scialla, se mi capisci, e vivo giorno per giorno senza troppi progetti se non il mio istinto e la mia volontà. Quindi grazie ... ma preferirei essere lasciata in pace.
Sorride, meccanica e di cortesia ma sorride attorcigliando ancora di più le due braccia attorno al petto. All'apparenza si direbbe provata dalla stanchezza, delle occhiaia sembrano segnare, nere e grevi, il contorno degli occhi dandole un tocco più dark o psicotico a seconda di come l asi vuole vedere.. -
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Seguì un momento di silenzio. La creatura continuava a rivolgere quello che poteva considerarsi il volto verso Leffe. Impossibile dire se la stesse osservando o meno, e impossibile comprendere le sue espressioni.
Tu menti. E lo fai a te stessa.
Rispose infine l'incappucciato.
Ma non importa. Hai già il nostro dono, il Segno Giallo. Usalo, godilo, sfruttalo. Fino alla rinascita, o fino a quando non ci troverai.
Detto questo, la figura crollò a terra all'improvviso, come se la pesante tunica si fosse svuotata di colpo. Da sotto l'abito giallo fuoriuscì uno sciame di insetti e larve, che si arrampicarono sul corpo di Faith, sommergendolo completamente, fino a quando per la Vampira non ci fu altro che il buio.
RING! RING! RING!
Il campanello della sua casa stava suonando insistentemente chissà da quando. Leffe si risvegliò sul suo giaciglio, come una notte qualsiasi.. -
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Gli occhi si spalancarono di scatto e fissarono il soffitto fatto in travi di legno a vista. Alcuni attimi di vuoto totale, nessun ricordo, nessuna sensazione, nessun rumore udibile ma poi il corpo cedette al richiamo del mondo e la musicista si ritrovò ad accarezzare la seta del letto, morbida e calda come un coccola. Schiuse il volto ad un sorriso compiaciuto e si rigirò pigra tra le lenzuola, godensi l'ampio e comodo talamo nonchè solitario, vestita solamente di un paio di mutadindine di pizzo e una magli a maniche lunghe con il collo a V.
Uffa ... Chi scoccia a quest'ora?
Mi sembra di aver fatto un sogno strano ma non ricordo bene ... dannata memoria post-rem.
Mugugna tra sè e sè imponendosi di abbandonare la camera da letto.
Cammina scalza attraverso la camera, afferrando da un appendino un paio di shorts attillati che comincia ad indossare dopo aver chiuso la porta della camera da letto alle sue spalle per evntale che eventuali visitatori entrino in confidenza con la sua zona di riposo. Le tende del soggiorno, le uniche visibili al momento dalla porta, sono tirate e dietro di esse sono celate le pesanti griglie chiuse che rendono sicura la casa dai raggi eventuali di sole e curiosi.
Il trillo gracchiante del citofono la innnervosisce, comincia ad abbottonarsi la patta e riprende a camminare verso la porta, allunga la mano per attivare l'illuminazione completa della casa.
Arrivo ...
E infilalo da un'altra parte il ditone!
Esclama moderata con un tono di disappunto. Già pettinata e struccata, perfettamente in ordine a parte il vestiario casual da dormitorio femminile, zampetta infine sul ciglio dell'uscio di casa e sbircia curiosa dallo spioncino digitale.
Allora, vediamo chi sei o ti faccio le domande?
Chiede dopo aver controllato la sprangatura della porta blindata.. -
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Prima ancora di poter raggiungere lo spioncino digitale, una sorta di lampo sconvolse i sensi di Leffe. All'improvviso vedeva l'esterno del suo appartamento, e alla porta, un uomo di colore, alto e pelato, con un lungo cappotto di pelle addosso, che attendeva alla porta, di fronte a un'automobile nera con autista. SPOILER (clicca per visualizzare)2016-05-15 19:25:46 - Leffe tira 4 dadi su Int.+politica (difficoltà 6) [5, 4, 1, 4] fallimento critico
La Brujah lo riconobbe come un famoso attore cinematografico, famoso per i suoi ruoli sopra le righe in film d'azione grotteschi.
Ma che ci faceva alla sua porta a quell'ora? E come faceva a vedere l'esterno della sua casa, pur trovandosi al suo interno?
La visione durò un secondo, e Leffe tornò davanti allo spioncino elettronico. Scuotendosi di dosso la strana sensazione, la musicista sbirciò chi disturbava la sua serata. Con stupore, scoprì che lo schermo bianco e nero della telecamera le stava restituendo l'immagine dello stesso uomo della sua visione!SPOILER (clicca per visualizzare)Da ora hai un punto Illuminazione. Puoi usare un punto Illuminazione per avere ogni notte un suggerimento, o una visione, simile al pregio Oracolo. Potrai inoltre utilizzare ogni punto illuminazione come un dado aggiuntivo per qualsiasi tiro (eccetto tiri di degenerazione o sentiero). -
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Appena prima di riuscire a sfiorare il pulzante per l'attivazione dello spioncino, ecco apparire dal nulla un'immagine extracorporea che la circonda come se fosse seduta comodamente su una nuvola trasparente.
Accidenti che effetto la nuova roba che mi sono calata!
Un fugace e ironico sogghigno appare sul viso per non soffermarsi molto, non appena si concentra sulle immagini spalanca la bocca e inspira quasi volesse gonfiarsi a mo' di palloncino. Strabuzza gli occhi e per un paio di istanti è shokkata dalla visione del noto attore d'azione che lei, dopo averne visto un paio di film, aveva simpaticamente ribattezzato "Ciccio Boom-Boom".
Ciccio Boom-Boom! Il pelato più lucido che nemmeno con il lucido da scarpe!
Le pare di saltellare su se' stessa e, come lo fa, la nuvoletta trasparente sembra svanire per lasciarla ricadere in piede di fronte alla porta di casa ancora chiusa. Controlla attorno a sè, scuote la testa un po' preoccupata e sentendo ancora il trillo del citofono controlla la porta.
Basta allucinogeni.
Il legno del pavimento le accarezza i piedi nudi, si sporge in avanti soddisfatta della sensazione e controlla chi sia il disturbatore, stropicciandosi una ciocca di capelli con la mano.
Riprende a inspirare come il palloncino e e saltella da un piede all'altro nemmeno fosse sulle braci ardenti.
E' proprio lui! Ciccio!
Sghignazza famelica dopo avergli dato un'occhiata alla giugulare, infine da' una sistemata ai capelli e, ancora in pantaloncini e maglietta a maniche lunghe da letto, decide di spalancare la porta di soprassalto. Utilizza il "senso dell'immagine" e si fa' trovare già appoggiata contro uno stipide, pallida e accessibile ma anche glaciale. Con voce suadente e un tono vellutato e profondo saluta il nero di fronte a lei.
Buona sera. Non mi pare avessimo un appuntamento ... ma sono sempre disponibile per una celebrità del suo calibro, Cic... ehm ....
Smette di ammiccare e si concentra per sgombrare la mente e allontanare il nomignolo affibbiatogli.
... dicevo: cosa la porta da queste parti?
Ora controlla l'uomo ma anche se vi è qualcuno con lui o dietro di lui, in effetti comincia a rendersi conto di aver fatto un paso falso e che utilizzare meglio lo spioncino poteva essere utile..
Rifugio di Leffe |
