RCB

Elijah ignorò completamente ciò che vide negli occhi del vampiro, limitandosi ad archiviare quella informazione senza troppi problemi. Un sorriso ampio si dipinse veloce sulle labbra del vampiro che, era chiaro, mostrava una sorta di "sollievo" al fatto che quel patto si fosse concluso con così tanta disponibilità da parte del Ventrue. Allungò quindi la mano verso lo stesso, nel tentativo di sigillare ciò che avevano detto E sia, allora... Se io le permetterò di avere le informazioni che vuole e l'aiuterò nell'acquisto di Villa Dreyfus lei mi supporterà nel mio tentativo di ridare al Clan Ventrue il giusto peso. riepilogò in attesa che Dreyfus accettasse finalmente il patto e gli stringesse la mano.

Sorrise di rimando alla battuta del vampiro alzandosi appena il patto fu suggellato. Scoprirà, Mr Dreyfus, che sono un tipo alquanto pragmatico. Non amo far perdere tempo se questo non è strettamente necessario... quindi, se vuole, l'accompagno e mi metto subito all'opera per rispettare la mia parte del patto. un sorriso vago, ma sempre cortese. Adesso aveva necessità di riflettere e, era sicuro, il Ventrue non avrebbe rifiutato un invito a lasciare il suo Dominio. Assottigliò lo sguardo appena, attendendo quindi la risposta del Vampiro Mi farò sentire io, appena avrò novità a riguardo... sentenziò infine prima di ascoltare quanto Dreyfus aveva da dire per accompagnarlo, poi, verso la porta.

Gli occhi del Vampiro si mantennero su Dreyfus che osservò con calma piatta alla sua "rivelazione". Non sembrò per nulla sorpreso, limitandosi ad un semplice annuire vago Avevo bene inteso l'altra sera che la questione era gestita dallo Sceriffo Miller. Era quindi già mia intenzione rifarmi a lei prima di continuare nelle mie indagini. una piccola pausa prima di alzare le spalle vago alla sua seconda affermazione Cerchi di capire, Mr Dreyfus, l'onere di Sceriffo è qualcosa che un Fratello non può prendere alla leggera e spesso un nuovo arrivato non gode subito della fiducia necessaria affinché gli si possa lasciare carta bianca... Soprattutto se, come ho capito, ci sono stati già dei problemi a Villa Dreyfus. una pausa quasi meditativa, prima di proseguire, forse leggermente più pensieroso Sono sicuro che lo Sceriffo Miller opterà per ciò che è meglio per noi... ma già mentre parlava sospettava che, convincere lo Sceriffo a concedergli carta bianca su Villa Dreyfus, sarebbe stato più arduo del normale. Che problema c'era con quella Villa? Perché improvvisamente sembrava canalizzare l'attenzione di parecchi Cainiti Cittadini?

Il vampiro salutò il Fratello come conveniva ad un Ventrue, stringendogli velocemente la mano prima di accompagnarlo senza troppi problemi all'ascensore che l'avrebbe portato fuori dall'RCB. Una volta che fu andato, gli occhi del Ventrue si mossero verso la finestra che era solito osservare quando aveva bisogno di meditare. Era sicuro, ormai, di aver fatto un errore di valutazione la sera del suo primo incontro con Mr Dreyfus. La sua idea iniziale era stata molto semplice: il neo-arrivato aveva bisogno di una base di potere dalla quale partire e, a quanto pareva, la sua casa ancestrale aveva per lui tutta l'attrattiva di qualcosa legato al passato e la rivendicazione di quel Dominio avrebbe sicuramente giocato a favore della sua reputazione fra i Fratelli che avrebbero visto in quel gesto risolutezza, rettitudine e anche una punta d'orgoglio che non guasta mai. Poi, aveva creduto Elijah, si era ritrovato immischiato nella volontà di qualche altro Fratello al quale, a quanto pareva, non andava giù il nuovo arrivo e che non aveva perso tempo a rettificare che, qui a NO, Mr Dreyfus non era ben accetto.

Ora come ora, invece, la sua idea era totalmente cambiata. A quanto pareva Mr Dreyfus aveva un qualche tipo di interesse in quella Villa che esulava dal semplice instaurarsi a NO e, evidentemente, gli interessi per quella Villa non erano neanche una prerogativa del Ventrue neo-arrivato. Persino lo Sceriffo aveva un qualche tipo di interessi su quel lotto e, ora, Elijah era parecchio curioso di capire quali potessero essere. Era semplicemente interesse dovuto alla sua carica? Magari c'erano stati problemi con dei Fratelli in quella Villa e ora se ne stava occupando? Oppure c'era qualcos'altro sotto?

Elijah meditò a lungo su come muoversi. Avrebbe dovuto raccogliere prima informazioni sulla Villa oppure avrebbe dovuto muoversi direttamente per "affrontare" lo Sceriffo? Assottigliò appena lo sguardo voltandosi appena per avvicinarsi alla sua scrivania nel tentativo di prendere fra le dita la moneta che iniziò a rigirare con un cipiglio pensieroso. Scostò di poco la sedia, sedendosi con calma alla propria scrivania mentre decideva sul da farsi. In Elisio era stato avvisato del fatto che lo Sceriffo stesse "lavorando" su Villa Dreyfus. Provare a muovere le proprie pedine, senza avvisare la Miller sarebbe potuto sembrare un affronto allo Sceriffo stesso che, chiaramente era una vampira da non sottovalutare. Forse sarebbe stato più saggio mantenere la linea dell' "alleato" con lei. Almeno per il momento. E vedere come avrebbe reagito lei alle domande del Vampiro. Ma per farlo, doveva vederla.

Aprì quindi il cassetto, nel tentativo di estrarre l'agenda dove aveva segnato tutti i numeri dei propri contatti. Cercò quello dello Sceriffo, poi, con non poco indecisione (non era così pratico con la tecnologia), compose il numero dal proprio smartphone mettendoci un buon 30 secondi. Guardò lo schermo a lungo, nel tentativo di essere sicuro che la chiamata fosse partita. Infine accostò lo smartphone all'orecchio in attesa che, dall'altro capo, lo Sceriffo Miller rispondesse alla sua chiamata.

Sceriffo Miller, buonasera... borbottò il vampiro tranquillo alla risposta dello Sceriffo. Una piccola pausa, attendendo la sua domanda mentre la mente valutava se parlarle per telefono oppure chiederle un incontro. La scelta fu facile, ovviamente ...La contattavo per sapere se posso incontrarla una di queste sere. Avrei piacere di ragguagliarla in merito all'evento e, ovviamente, mi farebbe piacere invitarla di persona... Tutte scuse, ovviamente. Anche se celate abilmente dietro ampie parti di verità. Era vero che l'avrebbe aggiornata su quanto stava accadendo ed era parimenti vero che avrebbe voluto invitare la Miller di persona ma... adesso aveva urgenza di vederla per trattare su Villa Dreyfus e, chiaramente, trattare dal vivo era tutt'altra cosa.

Incalzò velocemente lo Sceriffo So che è impegnata, Sceriffo... le assicuro che non le farò perdere troppo tempo. Inoltre posso raggiungerla ovunque si trovi così da rubarle solo lo stretto necessario... A quanto pareva, tra i due c'era una forma di rispetto che neanche la Miller, in onore del patto stretto, osava sorpassare. Almeno per il momento. Decise che doveva spingere un po' sulla questione senza tirare troppo la corda. Non era il caso di inimicarsi la Miller in questo momento ma, lui, ora necessitava assolutamente di parlare faccia a faccia Mi dica lei, parlare per telefono non lo trovo... idoneo.

Perfetto, grazie mille... a tra poco probabilmente, interrompere le attività dello Sceriffo non sarebbe stata una buona idea per nessuno. Lui aveva una sorta di "bonus" dal momento che aveva un patto con lo Sceriffo stesso. Un bonus di cui, ovviamente, non aveva nessuna intenzione di abusare. Era necessario però per lui trovarsi faccia a faccia con lo Sceriffo. Doveva indagare su Villa Dreyfus e, per farlo, era necessario chiedere prima l'autorizzazione alla Miller che, a quanto pare, aveva qualche tipo di interesse a riguardo. Si mosse quindi, dopo essersi alzato dalla sedia, stringendo nervosamente la moneta nella mano prima di infilare la stessa in tasca. Chiamò l'ascensore che l'avrebbe portato ai Garage dove il suo ghoul lo aspettava di solito Necessito di arrivare nel Quartiere Francese... C'è un locale Jazz, il Dungeon comunicò rapido infilandosi nella propria auto mentre il suo ghoul si premurava di fare quanto gli era stato ordinato.