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.SPOILER (click to view)@master: approfitto della domanda di blake per accodarmi e sapere chi conosco tra i presenti: io ho trascorsi a Miami e sono qui su richiesta di Dazhbog in persona (cfr. giocata con l'arcivescovo all'holy cross, sezione: salone centrale). Se vuoi puoi rispondermi tramite pm (anzi forse è meglio). Grazie.
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Lo spauracchio rimase immobile fino al momento in cui non gli venne dato l'ordine di entrare. Gelidamente, dopo aver raggiunto la posizione con la stessa scioltezza di un manichino e la marzialità di un soldato, assunse nuovamente la consueta posa di fermo:
Rigido, in piedi, un braccio piegato e un pugno appena sopra l'addome, un altro simmetricamente posto dietro la schiena.
Lo scranno dell'giudice inquisitore più alto appena dietro di se, nemmeno guardato, come ignorato di proposito. Osservò i cavalieri templari posizionati al suo fianco e osservò le loro armi ed armature, come a cercare di identificarle e di datare gli avversari che aveva di fronte.
Lo spauracchio conosceva il proprio compito: L'inquisizione stava sfruttando la sua reputazione, la sua fama -famigerata o meno che fosse a seconda di chi lo osservava- e nel momento in cui entrarono i giudici chinò il capo in segno di rispetto, rimanendo immobile e non muovendo che i muscoli del collo.
Wade, come poteva essere prevedibile, fece una delle sue scenette stupide. Forse abituato al debole polso di Constantine, o forse troppo schizoide per tenere conto dell'austerità del processo.
O più probabilmente non gli interessava un cazzo. difficile quanto inutile per il sapiente stabilire la causa dei suoi comportamenti.
Ma i cavalieri si lanciarono su di lui, lo pestarono come un sacco da boxe e lo ammutolirono nel più sordido dei modi, mozzandogli la lingua. Sotto lo sguardo fermo di Harahel, celato dalla gelidità ancora maggiore della maschera di metallo e pelle, il processo stava prendendo inizio.
Edited by Kabruki - 23/8/2016, 13:13. -
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Gli occhi della Vampira si tennero gelidamente su Wade quando rispose con quel suo appellativo. Capì a cosa si riferiva e lo capì bene. Dovette imbrigliare in silenzio la bestia che scalpitava frenetica contro il vampiro mascherato che aveva di fronte. Quando il suo Ductus si rivolse finalmente verso di lei ad osservarla di rimando, la Tzimisce, alzò la sciarpa di lana a coprire il naso e la parte inferiore del viso prima di affiancarsi a lei come fosse la sua ombra. La sicurezza del Vincolo sembrava in qualche modo rassicurare la gracile Tzimisce. Non ebbero tempo di scambiare nessuna parola che il processo ebbe inizio. Entrati all'interno della stanza la Demone restò in silenzio nei pressi di Exseven rispondendo agli incipit di rito come se fosse da sempre appartenuta al Sabbat e, da sempre, avesse conosciuto le antiche tradizioni. Quando il tizio mascherato venne brutalmente ridotto al silenzio non poté evitare un sorriso serafico a quanto avveniva. Dopotutto, anche gli stolti meritavano e potevano trarre beneficio dalla benedizione della madre. E il dolore era il mezzo attraverso il quale ognuno di loro evolveva, mutava...
Gli occhi si spostarono quindi su coloro i quali erano stati ridotti al silenzio e alla fame da ferite multiple alle quali era imposto di non guarire. Quella manifestazione di brutale perfidia scosse leggermente la Tzimisce che ebbe un fremito che forse solo Exseven avrebbe potuto cogliere.. -
.Giona..
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L'anticamera iniziava a riempirsi di soggetti. Esseri grottesci, creature bizzarre e fenomeni da baraccone che ben rappresentavano quanto variegata era la popolazione sabbatica. Il Custode si fece più vicino alla Demone alla stregua di due lavoratori sul tram che riparte da Porta Nuova ... ...Eppure non trovi che tutto ciò che sta accadendo abbia la strana conseguenza di farci sentire parte integrante e integrata di... qui?
Annuì Si, volenti o nolenti ci siamo trovati invischiati nelle faccende di questa diocesi e ora le loro beghe ci stanno appiccicate addosso come catrame. Dannazione imprecò a denti stretti conscio di come quel processo non era nato per loro, ma vi erano incappati rovinosamente nel mezzo.
Il Nichilista seguì con lo sguardo l'arrivo di alcuni presenti, in particolar modo e sopratutto inevitabilmente quello di Wade. Un sangue squilibrato, non poteva essere altrimenti e, forse, abbastanza giovane e ancora umano da apprezzare il seno di una cainita di troppo bell'aspetto.***
Come fossero agnelli che vanno al macello, entrarono finalmente dentro l'aula Mettiamoci qui indicò la seconda fila alla Koldun. Il Custode voleva vedere assolutamente e per chi lo conosceva il suo interessa nella faccenda era palpabile. Spostò la tracolla sulle cosce, poi si voltò puntando lo sguardo sugli schiavi di sangue collocati in fondo Oh poffarbacco! Ci manca solo qualche negretto arrembante e sarà davvero peggio che il mercato del pesce! e quando, poco dopo, i templari dell'inquisizione si avventarono su Wade non manco di issare un'espressione soddisfatta da "era l'ora!" Una faccia degna della più acida delle vecchie zitelle a teatro.
Lode a Caino!. -
-Cybele-.
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Con diffidenza e poca convinzione osservò la moltitudine di facce, corpi - aspetti - diversi che le era intorno. Quanti erano frutto di una crescita degna di questo nome e quanti erano invece frutto di una banale vanità? Quanti avrebbero portato ad una regressione? Ebbe una sensazione di generale debolezza. Più si creava confusione all'interno dell'anticamera, più la Figlia dei Carpazi si immergeva nel proprio Spirito - più penetrava col proprio animo nella Terra, avvertendo alla sua stessa maniera il peso di quel palazzo sul suolo - ed il suo brulicare interno. Ogni passo creava una vibrazione minima - trascurabile. Nessuno sembrava pesare - avere spessore più degli altri.
I tratti del viso si scurirono maggiormente, inasprendo le vene che lo decoravano in superficie. Riesci a comprendere chi di tutta quest'affollamento sia davvero una personalità importante tra i Branchi radunati? , interrogò il proprio Ductus in quel modo, proseguendo quella chiacchiera sommessa, lasciando intercorrere alcuni attimi tra un frase e l'altra, in modo da non creare un brusio continuo. Proprio in quel momento ecco che le porte dell'Aula magna si spalancarono e fu loro concesso di entrare.
...Anche se ho idea che presto il processo stesso ce lo dirà. , soggiunse mentre si muoveva al fianco di Lazarus verso la seconda fila. Osservò con attenzione la corte entrare e prendere posto. Gli occhi color acquitrino scivolarono lungo ognuna delle regali figure che sfilavano dinnanzi a loro ma risalirono con acceso interesse la figura in abiti ecclesiastici. Sentiva il catrame di cui aveva parlato il Custode percorrere le proprie membra in maniera sinistra e infida. Il commento altrui sugli schiavi di sangue, tuttavia, la portò a distendere le labbra in modo più tranquillo. E quando captò l'incipit dell'evento, la mente ci si focalizzò con solennità.
Lode a Caino! , ripetè a propria volta - facendo riecheggiare la voce dalla gola all'Aria.. -
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Si dia ora lettura, del Codice di Milano!
- Proclamò, solenne, la massiccia figura che continuava a fare la parte dell’araldo -
Un’uomo dalla figura singolare avanzò, portandosi sul pulpito.
Vestito in abiti anacronistici di una Londra di epoca Vittoriana, fine ‘800, con tanto di cilindro in testa.
Prese posizione, si schiarì la gola e, con voce ferma ed imperturbabile enunciò:
Per solenne proclamazione dell’allora Reggente Gorchist, sia reso noto che QUESTO è il solo e veritiero Codice di Milano, aggiornato dal manoscritto originario nella notte del 21 Dicembre 1933. Dalle ceneri della nostra grande guerra possa la pace regnare in eterno.
- C’era da riconoscere una cosa. Per quanto il suo aspetto potesse risultare sgradevole, la sua voce era l’esatto opposto. Lo zelo e la passione con cui aveva iniziato a recitare il dogma del Sabbat attirarono inequivocabilmente l’attenzione di tutti. Che non poterono far altro che ascoltare, in religioso silenzio -
Un voto d’impegno è stato pronunciato dal reggente e dal concilio, alla presenza di tutti i capi di fazione e di oltre 50 testimoni, impegno a seguire fedelmente tutte le regole stilate in codesto codice per guidare il Sabbat con mano sicura. A questo aggiornato Codice di Milano si dicono d’accordo tutte le fazioni del Sabbat, comprese quelle dei Cardinali Huroff, Bruce de Guy, Agnes e Carlo VI; degli Arcivescovi Beatrice, Una, Tecumseh, Giangaleazzo, Toth, Aeron, Marsilio, Rebecca, Julian e Salluccio. Tutte le altre fazioni dovranno impegnarsi del sostegno di questo aggiornato Codice di Milano oppure dichiarare la propria separazione dal Sabbat.
- Le parole stesse erano intrise della storia della Spada, portavano il peso delle guerre civili della setta e la fama, o l’infamia, di quei nomi... -
Seguirà ora lettura degli articoli che definiscono il Codice di Milano.
IN PIEDI! – Tuonò la solita voce, ad esigenza del rispetto della solennità del Codice -Articolo I
I membri del Sabbat resteranno uniti e compatti nel loro sostegno al Reggente della Setta. Se necessario, un nuovo Reggente dovrà essere eletto. Il Reggente sosterrà la causa della libertà dalla tirannia, concedendo a tutti i membri il diritto di vivere senza costrizioni.
Articolo II
Tutti i membri del Sabbat dovranno fare quanto è in loro potere per servire i propri capi, finchè tali cariche servono la volontà del Reggente.
Articolo III
Tutti i membri del Sabbat dovranno osservare fedelmente gli Auctoritas Ritae.
Articolo IV
Tutti i membri del Sabbat sono tenuti a mantenere la parola data ad un altro Cainita appartenente alla Setta.
Articolo V
Tutti i membri del Sabbat dovranno trattare con rispetto e uguaglianza i loro simili, sostenendo attivamente la forza e l’unità della Setta. Se si renderà necessario, dovranno provvedere alle necessità dei loro confratelli.
Articolo VI
Tutti i membri del Sabbat dovranno anteporre a ogni costo il bene della Setta e della razza Cainita ai propri bisogni personali.
Articolo VII
Coloro che non agiranno onorevolmente dei riguardi di questo codice saranno considerati inferiori, e quindi non degni di assistenza.
Articolo VIII
Come sempre è stato, così sarà sempre. Sia la Lextalionis il modello della giustizia degli immortali, a cui tutti i membri del Sabbat dovranno sottostare.
Articolo IX
Tutti i membri del Sabbat sono tenuti a proteggersi vicendevolmente dai nemici della Setta. I nemici personali dovranno rimanere una responsabilità dei singoli, a meno che non minaccino la sicurezza della collettività.
Articolo X
Tutti i membri del Sabbat dovranno proteggere il territorio della setta da ogni nemico.
Articolo XI
Lo spirito della libertà sarà il principio fondamentale della setta. Ogni membro del Sabbat dovrà aspettarsi e pretendere la libertà dai propri capi.
Articolo XII
Al fine di dirimere le controversie interne al Sabbat dovrà essere utilizzato il Ritus di Monomachia.
Articolo XIII
Tutti i membri del Sabbat devono sostenere la Mano Nera.
- Una pausa, alla fine della lettura dei tredici articoli originali, prima di procedere con le “aggiunte” al Codice. Tre articoli, su due dei quali poggiava l’autorità e la legittimità dell’Inquisizione stessa -Visionate ed approvate da tutti i testimoni presenti in quella notte, 21 Dicembre 1933, e da allora in avanti da considerarsi parte integrante del Codice
Articolo XIV
Tutti i membri del Sabbat hanno il diritto di controllare il comportamento dei compagni, al fine di mantenere e conservare la sicurezza e la libertà di tutti.
Articolo XV
Tutti i membri del Sabbat possono esercitare il diritto di chiamare a riunione un concilio di pari e dei loro capi più diretti.
Articolo XVI
Tutti i membri del Sabbat dovranno agire contro i membri della setta che usano il potere e l’autorità del Sabbat per vantaggio personale a scapito della collettività. L’azione intrapresa dovrà esplicarsi secondo modalità accettabili, previa approvazione di un Quorum di Prisci.
SEDUTI!
- Di nuovo, all’ordine, l’assemblea si sedette -
Così è scritto, così è stabilito. In accordo alla promulgazione del Codice ed alla volontà del Reggente e del Concistoro. Questo tribunale s’impegna a valutare, e giudicare, i membri dell’Arcidiocesi di New Orlèans chiamati a giudizio secondo i dettami del Codice.
Acciocché si possa mondare, da Eresia e Corruzione Infernale, la Spada di Caino in questa città l’Inquisizione, qui rappresentata dai seguenti branchi:
– The Flame of Truth (La Fiamma della Verità)
– The Blood Knights (I Cavalieri del Sangue)
– The Witnesses of Ashes (I Testimoni delle Ceneri)
Profonderà il proprio impegno nel garantire l’equanimità del giudizio senza prescindere una rigorosa, ma legittimo, verdetto degli imputati chiamati a rispondere delle loro azioni dinnanzi a quest’assemblea.
Mentre l’araldo nominava i branchi si alzarono dai propri scranni, rispondendo alla “chiamata”: il mostruoso inquisitore che presiedeva la corte, il Prete Rosso e l’Inquisitore Nero. Evidentemente coloro che svolgevano il ruolo di leader all’interno di tali gruppi –SPOILER (clicca per visualizzare)Nota master: Per conoscere tali gruppi anche solo di “fama” dovete possedere: Accademiche 4 con specializzazione inerente a qualcosa che possa riguardare la storia del sabbat, l’inquisizione o scritture noddiste, originali o apocrife
Occulto 4 con specializzazione Infernalismo, Eresia (storia o sentieri eretici), sentieri dell’illuminazione, folklore noddista o argomenti affini
Politica 3 o superiore, (Specializzazione: Politica Sabbat);
Legge 3 o superiore, (Specializzazione: Codice di Milano);
Galateo 3 o superiore, (Specializzazione: Protocollo Sabbat).
Dovete soddisfare almeno due dei requisiti sopracitati o uno solo MA con la specializzazione.
Turni Liberi.
Venerdì sera invierò il prossimo post.
Conoscete il resto della procedura, potete postare anche più di una volta se volete.
Edited by Joker- - 29/8/2016, 09:33. -
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Strappato dalla sua innocente meraviglia, Wade venne pestato, messo a tacere da un potere autoritario usurpatore del potere!
Ragazzi! Non mi offrite nemmeno la cena, prima?
Disse agli infami Templari patriarcali.
Avrebbe potuto spaccargli agevolmente il proverbiale culo, con il potere della sua giusta Libertà, ma non era nei suoi interessi fermarli. Lui voleva farsi pestare, voleva subire la punizione. Per rovesciare la tirannia è necessario roderla dall'interno!
Gli sollevarono la maschera, rivelando a tutti i testimoni le orride sembianze che celava: pustole e vesciche colme di pus. Brutto come un Nosferatu, folle come un Malkavian, ma cosa era, davvero? Era un'Idea, e le idee sono a prova di proiettile.
Gli aprirono la bocca e gli afferrarono la lingua, con ferri roventi, per poi strappargliela, ma l'organo restò attaccato all'interno della bocca da un filamento di vitae, e venne ripresa al suo interno, come un elastico che veniva tirato e quindi mollato. Sembrava quasi una boccaccia, uno sberleffo.
Una volta liberato, restò però zitto, docile, con la sua maschera di nuovo calata a coprire l'orrore. Stranamente soddisfatto, faceva dondolare i piedi, dalla sedia alla quale era tornato a sedersi.Fascisti! Boia! Acab!
Urlava la Scatola Gialla.Perfetto.
Replicava la Scatola Blu.
La mente di Wade era vuota.. -
.Giona..
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Riesci a comprendere chi di tutta quest'affollamento sia davvero una personalità importante tra i Branchi radunati?
Il Nichilista scosse il capo Onestamente no. Sto ancora cercando di capire chi sia del luogo e chi no un momento di silenzio, poi riprese a parlare con aria dubbiosa mentre si strofinava il mento con la mano destra Guarda quella creatura là davanti ... disse facendo un cenno del capo verso Harahel ... deve essere un pezzo grosso dell'inquisizione. Un templare o non so che. Ho la sensazione d'averlo visto o averne sentito parlare, ma non riesco a ricordare dove o quando per sua fortuna l'abissalista non era mai stato torchiato dal tribunale dell'inquisitore prima di allora, ma certe facce era doveroso ricordarsele per non cadere in qualche trappola o inganno un domani Prendiamo nota caso mai ne facessero il nome ... armeggiò quindi con la sua sacca tirando fuori un pezzo di carta ed una penna e scrisse "tizio con maschera di latta, inquisizione = .....", lasciando lo spazio per il nome dello sconosciuto.
La lettura del Codice procedette solenne. Giunti all'articolo III il Custode bisbigliò Caino dovrebbe farci la grazia di far ardere Maman per questo!. -
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Ogni passaggio del codice di Milano, ogni sillaba pronunciata dall'individuo sinistro dalla voce ammaliatrice risuonava a vuoto nel cuore di Harahel. Non certo per mancanza di fedeltà allo stesso, quanto per un opprimente bisogno di continuare ad analizzare i vari partecipanti al processo, che fossero giudici, cavalieri, meri osservatori o addirittura Ghoul.
Ritornò con la mente ai passaggi che già aveva percepito, e la sua mente tornò alla situazione che stava vivendo. Mentre da dietro l'impassibile maschera dalla bocca cucita il sapiente osservava l'aula e i suoi astanti, dentro di se desiderava solo concludere in fretta la cerimonia.
Vi erano cose che premevano maggiormente nella sua mente calcolatrice, che quasi raggiungevano la potenza di un emozione da lungo tempo dimenticata.
Eppure sapeva che non era così; il tutto non era che l'eco di qualcosa di così distante da non riguardarlo nemmeno più. Sapeva che tutto si sarebbe svolto per il meglio, e logicamente era portato a pensare che avrebbe avuto il tempo di verificare quelle maledette Coordinate.
Soppresse i suoi pensieri distanti tornando sull'aula: nei limiti del suo cono visivo poteva dirsi in una posizione vantaggiosa, e tanto gli bastava per continuare a calcolare eventualità su eventualità, a prevederle. In qualche modo lo teneva concentrato sulla situazione, e su quanto doveva essere il suo operato in sede.
Come l'uomo finì di leggere il codice, lo spauracchio irrigidì maggiormente la sua posizione, udendo i nomi dei branchi. Nessuno dei citati gli diceva nulla, e non aveva alcun motivo per andare a informarsi degli stessi. Il suo parere era irrilevante ai fini della causa.
Gloria alla spada, Lode a Caino sentenziò nella sua mente.. -
-Cybele-.
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Rispettosamente ricalcava il Codice man mano che veniva pronunciato. Non usciva la voce dalla propria gola ma le parole portate a lei dall'Aria combaciavano perfettamente coi movimenti muti delle proprie labbra. Quando quel momento fu concluso sollevò l'attenzione tornòa quanto detto da Lazarus. Istintivamente gli occhi si mossero nuovamente sulla folla. Come una creatura acquatica nel proprio elemento, gli occhi si immersero tra gli individui lì radunati, focalizzandosi su Harahel. Quella maschera non le diceva nulla ma si fidava della memoria altrui, tanto da annuire all'appunto del Ductus. Un sorrisetto le inarcò le labbra vedendolo armeggiare con carta e matita.
Fiamma della Verità, Cavalieri del Sangue, Testimoni delle Ceneri. , bisbigliò mentre l'Altro scriveva, così da aggiungere anche quei nomi al memo. Mi sono sconosciuti. Ma di certo possiedono nomi eloquenti. , aggiunse per nulla ironica, piuttosto affascinata. Da quanto, invece, non pronunciava il nome del loro Branco? Si era sbiadito. Eppure, non era quello la parte del Branco che aveva scelto di tenere.
L'ultimo sussurro del Custode le provocò un brivido di rabbia nello spirito: gli elementi rammentavano bene quella capanna nella palude. ...A tal proposito , si accigliò nel tono forzatamente basso, la vedi? , chiese sospettosa, osservandosi attorno con circospezione cercando quella Mambo sciagurata.. -
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La Tzimisce era al fianco della sua Ductus (Exseven) e quasi come fosse la sua ombra se ne stava rimessa e in disparte in mezzo a quella folla come se tentasse costantemente di nascondersi allo sguardo di tutti. Gli occhi, completamente neri (probabilmente alterati dalla Vicissitudine), si muovevano di tanto in tanto insieme al capo, e solo attraverso il movimento della testa era possibile capire a chi stesse rivolgendo la sua attenzione la Demone. Gli occhi si spostarono verso colui che diede lettura del Codice, e soltanto quando ebbe finito, e loro furono di nuovo seduti che la Demone, imbacuccata oscenamente in quella miriade di cappelli, sciarpe, felpe, maglie, tute e pantaloni, si rivolse ad Exseven ...Ho fame... lo sguardo vacuo, fisso sul bel viso della Ductus. Difficile dire a cosa si riferisse la Piaga Bianca... Completamente estranea a quanto accadeva eppure, nonostante tutto, pochi attimi dopo lo sguardo vitreo come la pece era di nuovo su ciò che accadeva al centro della Sala.
Edited by Plague- - 26/8/2016, 11:15. -
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Cattivo maestro, Lupo travestito da agnello, Predicatore d'odio, Profeta di sventura, Infame, Diablerista
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- Dead
Padre Blake si alzò. Chi gli sedeva accanto poté sentire il Custode recitare il Codice, ma solo alcune parole poterono essere udite distintamente:
...Fare quanto è in loro potere...
...Fedelmente...
...Mantenere la parola...
...Con rispetto e uguaglianza...
...A ogni costo...
...Così sara sempre...
...Proteggersi...
...Proteggere il territorio...
...Lo spirito di libertà...fondamentale...
...Pretendere la libertà...
Sedendosi nuovamente quando ciò fu ordinato.
Poi, dopo che il portavoce ebbe presentato i tre Branchi inquisitoriali, Padre Blake si girò verso il terzo – i Testimoni delle Ceneri.
Restò a guardare qualche secondo i suoi componenti uno a uno, annuendo mentalmente, per poi distogliere lo sguardo e fissare un punto imprecisato della sala.. -
.Giona..
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Il Custode iniziò a guardarsi intorno No, non la vedo bofonchiò continuando a scrutare la platea C'è da dire che potrebbe essere camuffata con chissà quale faccia ... strega maledetta nell'eseguire quella vana ricerca, lo sguardo dell'abissalista si fermò su Padre Blake. Ne soppesò l'aspetto e le condizioni, poi si fece vicino alla Koldun Guarda quell'individuo da quella parte ... l'ennesimo cenno del capo volto ad indirizzare lo sguardo della Demone ... mi chiedo se sia stato vittima di qualche tortura o se sia un qualche fanatico, mitomane che viene qui per simulare presunte sofferenze. Correggimi se sbaglio, ma non c'era un gruppo di vampiri dal credo blasfemo ... il Custode non aggiunse altro, ma era chiara l'allusione, seppur sommaria, ad eventuali adoratori di Lilith. Guarda che atteggiamento da esaltato. Non mi stupirei se finisse in ginocchio urlando di aver visto Caino. . -
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Exseven si alzò e si risedette a comando, durante la lettura del codice di Milano biascicò qualcosa come se stesse recitando come un rosario, la mano davanti alla bocca, ma in realtà non emetteva praticamente alcun suono.
Vennero poi presentati i branchi degli inquisitori, e lei rimase impassibile tutto il tempo.
A quel punto Plague le rivolse un commento confuso.
La ductus si girò lentamente, la fissò con uno sguardo serissimo che le rendeva il volto una maschera di ghiaccio piuttosto enigmatica, poteva essere furia fredda, stupore o di leggero rimprovero. Era difficile non farsi mettere in soggezione da uno sguardo del genere, si stava generando uno strano coinvolgimento teatrale tra gli scambi di sguardi delle due; poi Exseven carezzò delicatamente una delle gote di Plague con il dorso di due dita, mantenendo comunque l'espressione rigida di prima.
Tutto ciò senza emettere neanche un suono.
Poi rimise gli occhi sull'inquisitore.. -
-Cybele-.
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Seguiva la gestualità di coloro che come lei erano in platea. Questo fino a che il proprio Ductus non le indirizzò nuovamente gli occhi. Annuì alla sua allusione e fissò Blake. Spero per lui non lo faccia, se ci tiene alla lingua con cui loda Caino. , commentò alla volta dell’Altro, con eloquenza, memore di quanto successo al cainita in rosso poco prima.
Quell’individuo mi ricorda una leggenda. , aggiunse senza staccare gli occhi da colui che aveva l’attenzione di Lazarus. Un sacerdote, Zdravko. , la voce era un filo e si increspò sapientemente nel pronunciare quell'ultima parola, in maniera tanto rapida e semplice da rendere difficile anche soltanto immaginare come si potesse scrivere: conservava gelosamente quella antica lingua, la Figlia dei Carpazi. Ogni giorno invocava il dio, in pena in ginocchio, occhi chiusi, con la voce intrisa di asservimento e devozione. , era evidente calcasse sulle similitudini che la storia aveva con Padre Blake. Poi il dio si manifestò. E lo mise alla prova. , spostò lo sguardo dinnanzi a sé, di nuovo su coloro che presiedevano il processo. La voce si dissolveva nell'Aria nell'attimo in cui giungeva all'udito di Lazarus. Fu un suono - una nota cantata. Ma le orecchie del sacerdote erano sorde a tutto ciò che non fosse la sua voce e la sua personale preghiera. , di nuovo fece una pausa. Le poche informazioni facevano ben comprendere al Custode al proprio fianco il senso della storia. Fu quando smise di sentire anche se stesso che capì di aver fallito una prova divina. Si strappò le orecchie con le proprie mani e le gettò nel Mar Nero. , solo ora la Koldun'ia rivolse ancora gli occhi a Padre Blake.
Un Demone passeggiava lungo quel tratto della riva. Il sordo delirante disperatamente gli chiese di riavere le orecchie di cui si era disfatto. Quel Demone prese le anche dell'uomo e gliele modellò ai lati del volto. Poi tenne per sé il resto delle gambe, lasciando l'individuo lì a consumarsi. , raccontò ancora, ormai arrivata all'epilogo. Ancora oggi un fischio alle orecchie penetra la testa, in quel punto: l'unico suono che quel sacerdote poté udire morendo..
Holy Cross - Sala del Processo |
