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La prima figura abbandonò il pulpito dal quale aveva recitato Il Codice, lasciando il posto ad un nuovo oratore anzi, una coppia.
Entrambe donne, entrambe vestite di nero, con rifiniture scarlatte e l’Ankh del sabbat sulla tunica e la toga.
Una appariva chiaramente come una sacerdotessa, l’altra era palesemente una guerriera, con tanto di armatura. Per chi la conoscesse, data la sua reputazione, era la Rosa di Ferro, una dei Degenerati della stirpe di Volgirre, in grado di padroneggiare le arti della scultura corporea degli tzimisce come soltanto pochi potevano vantare, soprattutto all’esterno del clan dei demoni.SPOILER (clicca per visualizzare)nota master: Informazione nota ai pg con Galateo 3, Politica 2 e Legge 2" per la Rosa di Ferro; "Occulto 4 e Accademiche 3" per la Sacerdotessa del Tempo
Dovete soddisfare tutti i requisiti, non uno dei due o uno dei tre.
La sua compagna, invece, godeva di minor fama, se non all’interno di una ristretta cerchia elitaria, dov’era conosciuta con l’appellativo di: Sacerdotessa del Tempo. Storiografa ed accademica cainita come pochi nell’Inquisizione e, probabilmente, nella Spada.SPOILER (clicca per visualizzare)
Presero entrambe posto sull’ambone. La Rosa di Ferro posò il tomo che teneva in mano sul pulpito, spalancandolo.
La sacerdotessa trovò con mani abili la pagina interessata prima di fare un cenno col capo all’araldo, in modo tale da annunciare la lettura.
Si terrà ora lettura di un passaggio del Libro di Nod.
Il presente Sermone di Caino verterà sulle parole del Padre Oscuro ed i suoi comandamenti.SPOILER (clicca per visualizzare)Sermons of Caine (Sabbat Ritae V20 CoreBook pag 507-511)
Some members of the Sabbat value their knowledge of the Book of Nod.
Others don’t know or care about the book, and they see their role in the Sabbat as one of endless war and violence.
Those members who take the story of their origins very seriously often gather to hear sermons on their history to remind them who and what they are.
This reminder serves to strengthen their loyalty to the Sect and their ideology. Pack members take turns reciting from the Book of Nod, while the others sit in a semicircle holding lit candles and meditating on the passages.
The sermons are sometimes followed by the Vaulderie, and, among more intellectual packs, intense deliberation.
Pack members often discuss the passages read during the ritus almost until dawn. Vampire history, particularly as far back as Cainite legendry is largely an oral tradition — very few copies of the Book of Nod actually exist.
Few, if any, Sabbat packs can agree unanimously on the exact phraseology of a given passage from the book.
The Sect is divided on this matter — some Sabbat believe that as long as the spirit of the Book of Nod is preserved, the letter is irrelevant, while others maintain that for all Sabbat to have the same reference, a standard book needs to be decided upon.
This schism, of course, results in a wide variety of individual positions on the matter, from violent support on both ends of the spectrum to a profound ambivalence for anything outside one’s pack‘s take on the matter.
System: While this ritus does not require a system for a mechanical effect, some Storytellers may wish to award experience points toward the Expert Knowledge: Noddist Lore or a specialization in Occult for participation in this ritus. Otherwise, this convention is simply an opportunity for Storytelling, roleplaying, and revealing bits of the great Cainite mystery.
IN PIEDI!
“In nomine Caine; et Patris, et Gladius, et Sanguis Sancti...”. - Disse, all’unisono, la coppia di lettrici, segnandosi così come aveva fatto in precedenza il Primo Giudice -
- assemblea - “Lode a Caino”.
Dalla Cronaca delle Ombre – Prese la parola, per prima, la Rosa di Ferro –SPOILER (clicca per visualizzare)The Chronicle of Shadows is a collection of pieces and fragments that are debated to even be part of the Book of Nod. There are analysists who claim that this section had been diluted by the scholars and writers of Carthage, who took poetic license to write down "Caine’s Laws." It has even been said that the Chronicle of Shadows is just a collection of propaganda created by the Camarilla to support its tyrannical reign. While some believe this to be an elaborate Malkavian prank, others believe these texts came straight from the Dark Father himself, especially the thirteen commandments that were provided on authentically aged tablets.
Il Silenzio del Sangue
Queste sono le parole che Caino disse, riguardo i Figli di Seth, mentre governava ad Enoch, come Re. Ascoltate le parole di Caino, il Legislatore: – La Rosa di Ferro faceva da narratrice, mentre la sacerdotessa del tempo si sarebbe occupata di citare le parole dell’Oscuro Padre –“C’è stato dato Potere sulla discendenza di Seth,
terzo figlio di Adamo,
che è il nostro Fratello minore,
noi veglieremo sui suoi figli come se fossero i nostri,
noi mostreremo loro la retta via,
e in cambio,
ci serviranno per il resto dei loro giorni.
Ci serviranno quando il Sole splenderà in cielo,
e custodiranno le nostre case, con acqua fresca
contro il Fuoco di Michele.
Ci daranno da mangiare, e ci forniranno i vestiti,
balleranno per noi, fornendoci una canzone
giaceranno con noi, fornendoci conforto.
Ci consiglieranno, e noi ascolteremo i loro consigli.
Ci adoreranno, e noi non dovremmo permettere il loro culto.
Non dovremmo diventare come un Dio per i Figli di Seth.
Perché l’Uno sopra Tutti, ingelosendosi nel suo cielo,
distruggerebbe la stirpe di Caino per sempre.
Ricorda Ashtareth dal volto gentile
ricorda l’abbondanza di Baal
ricorda il forte Tammauz
sappi che il Figlio di Seth si alzerà
con armi dell’Uno Sopra Tutti
e ci conquisterà,
se saremo come Dei per loro.
Dobbiamo guidare i Figli di Seth
come un pastore guida il proprio gregge,
e sceglierli come meritano.
Dobbiamo purificare il loro sangue,
e lasciarli tutti liberi dalla malattia.”
Concluse la sacerdotessa, dopo aver intonato, solennemente, un brano tratto dalla Cronaca delle Ombre recitando, non a caso, il comandamento dell’Oscuro Padre sul Silenzio del Sangue.
“Non dovrai mai rivelare la tua vera natura a coloro che non appartengono al sangue. Facendolo, rinuncerai ad ogni tuo diritto di appartenenza alla mia stirpe”. Così parlò Caino. – Riassunse, sobriamente, la Rosa di Ferro –
SEDUTI! – tuonò la solita voce, scuotendo i presenti dal loro stato di raccoglimento –
Di nuovo, un cambio di oratore sul pulpito.
Salì all’ambone un’altra donna, dalle vesti di fattura esotica e colori peculiari, i suoi lineamenti singolari lasciavano intuire molto di lei. Il terzo occhio, al centro della fronte, era inconfondibile.SPOILER (clicca per visualizzare)Nota del Narratore: Per conoscere il nome di questa figura, come anche la benchè minima cosa che la riguardi, dovete possedere almeno due dei seguenti requisiti o uno solo MA con specializzazione:
Occulto 4 (Conoscenze sui Fratelli),
Accademiche 3 o superiore (Specializzazione: Storia Noddista),
Politica 3 o superiore (specializzazione: Sabbat)SPOILER (clicca per visualizzare)
Non dovrai MAI rivelare la tua vera natura a coloro che non appartengono al sangue. – Ripetè, la cainita, accentuando il peso di quel passaggio - Parole forti. Parole decise. Parole inequivocabili. Ma cosa intendeva dire, l’Oscuro Padre, riferendosi a coloro che appartengono al sangue?
Tutti i membri del proprio Clan? Tutti coloro che condividono il sangue, compresi i ghoul? Tutti i membri della stirpe Cainita?
Ritengo che egli, nello specifico, si rivolgesse a noi membri della sua stirpe ma, in tale monito, non è forse contenuto anche dell’altro?
Le parole dell’Oscuro Padre sono profonde ed imperscrutabili a chi non abbia il cuore di intenderle con fede.
Non è forse vero, difatti, che egli disse:“Ricorda che un Mortale che,
segnato con il Potere di un altro Cainita,
fa qualcosa, in realtà
è come se lo facesse quel Figlio di Caino,
e il Fratello pagherà il prezzo del crimine,
come se lo avesse fatto, in questo modo,
ci sarà un regolamento di conti,
e i Figli di Seth non saranno
semplici spade nelle mani di oscuri signori.”
Perciò, non solo noi stessi dobbiamo evitare di rivelare la nostra vera natura a coloro che non appartengono al sangue e mai, MAI, dobbiamo porre noi stessi come Dei per loro; ma dobbiamo anche rammentare questo: i mortali che segniamo col potere di Caino sono nostri servitori e nostra responsabilità. Le loro azioni sono frutto della nostra volontà e le loro trasgressioni ricadranno sul nostro capo poiché saranno nostre trasgressioni.
...se saremo come dei per loro... – Riflettè, pensierosa, su quelle parole mentre con le mani afferrava i bordi del pulpito -
Una proibizione molto forte anche se molti di voi la riterranno non più necessaria al giorno d’oggi.
Tuttavia ho sentito racconti di Fratelli, nei vari angoli del mondo, che di quando in quando divengono delle divinità agli occhi dei mortali, e li governano con autorità divina. E’ curioso come queste “divinità” non abbiano lunga vita e che nessuno di loro sopravviva nella nostra memoria. – Un ammonimento a prendere sul serio, davvero sul serio, le parole del Primo - Molti di voi le troveranno arcaiche, superflue magari. Ma oggi siamo qui per parlare anche di questo.
Non è forse vero, Blake?
- Spostò lo sguardo verso il cainita menzionato, tutti e tre gli occhi che si riducevano a poco più di una fessura, mentre con sguardo severo, carico di ammonimento e condanna lo scrutava -
Quanti, fra voi presenti, ignorano cos’è accaduto soltanto qualche notte fa?
Quanti non hanno udito voci, sull’immane coltre di ombre che ha avvolto il sanatorium?
Ebbene, qui presenti abbiamo testimone e colpevole di un tale, madornale, atto blasfemo.
Credete che una simile dimostrazione di “potere” non possa essere paragonabile ad un tentativo di manifestarsi quale dio per i mortali?
Lo è. Fratelli e Sorelle, lo è. Come potete vedere, le parole del Padre Oscuro sono tanto antiche quanto attuali ai giorni nostri.
Ma non siamo giunti fin qui solo per far retorica. Le nostre non saranno sterili parole o ammonizioni.
Vi invito a riflettere attentamente sulle parole del Primo ed a non sottovalutarle. Mai.
Perciò, d’ora innanzi, ponete maggior attenzione alle manifestazioni del nostro potere. Poiché rivelare la nostra vera natura a chi non appartiene al sangue, ci porrà in condizione di rinunciare ad ogni diritto di appartenere alla stirpe di Caino.
E secondo Il Codice, l’articolo VII recita chiaramente che coloro che sono inferiori, non saranno da considerarsi degni di assistenza.
Ponderate, fratelli e sorelle, ponderate. Poiché TUTTO è collegato.SPOILER (clicca per visualizzare)Turni Liberi.
Conoscete la procedura.
Il prossimo post verrà pubblicato lunedì sera.
Edited by Joker- - 29/8/2016, 09:33
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.Giona..
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Storia interessante. La morale che sottintende è forse che alla fine ci sarà sempre uno del vostro clan a banchettare sulle idiozie altrui? domandò con macabra ironia il Custode. Poi però tacque vedendo giungere quelle nuove figure sull'ambone.
Il nichilista annuiva vigorosamente ad ogni frase che sottolineasse il concetto di non elevarsi al rango di dio in terra. C'era un fervore palpabile nello sguardo del Custode, una partecipazione presente solo in quelle messe cattoliche della Louisiana dove pastori di colore arringavano fedeli desiderosi di gridare i propri "Alleluia".
Quando la predicatrice con i tre occhi fece il nome di Blake, il Custode voltò di scatto il capo verso la platea Di chi sta parlando? Dannazione, chi è questo infame?! domandò idealmente alla Demone, ma con un tono di voce capace di raggiungere almeno due o tre cainiti intorno a lui.
E quando la predica fu finita, nell'attimo in cui il silenzio tornò padrone, eccolo alzarsi in piedi animato da un fanatismo al limite dell'esagerazione ...
Lode a Caino! Lode a Caino! esclamò con sguardo rivolto al cielo. Per poi tornare a sedersi in atteggiamento ben più composto.. -
-Cybele-.
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Una leggenda deve avere più di una morale, mio Pan i władca. , ricambiò Lazarus con un sorrisetto laterale. Quelle nascoste sono per i saggi. , soggiunse melliflua, chiudendo lì il discorso prima di ascoltare il Sermone di Caino. Non poteva essere più d'accordo col passo scelto per le Letture. Dal proprio punto di vista, mostrare era solo di poco differente dal dimostrare. E in entrambi i casi, il pericolo che gli osservatori - mortali o meno - carpissero qualcosa di troppo da manifestazioni proprie del sangue e dello spirito era un pericolo serio. Mai insegnare troppo. Mai ostentare troppo. Mai rivelare. Nulla.
Si focalizzò poi sulla Triclope. Quando ella si rivolse a Blake fu quello l'occhio che la Figlia dei Carpazi fissò. Si chiese cosa potesse davvero vedere con quel pertugio - con quell'iride. Quale consapevolezza poteva aver raggiunto? Come potevano le creature abituate a fronteggiare viventi e non viventi dotati di soli due occhi non sentirsi del tutto disarmati, di fronte a quella vista superiore?
Dopo un istante cercò di capire chi davvero fosse Blake. Quel Blake. Le parole del Custode al proprio fianco ripercorrevano i propri pensieri ma nel momento in cui il tono altrui cominciò ad alzarsi, la Koldun'ia si irrigidì. Mio Pan i władca, preserva il tuo fervore. , gli bisbigliò, tenendo d'occhio coloro che avevano agito su Wade.. -
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Padre Blake ascoltò la lettura del passo del Libro di Nod con lo sguardo perso nel vuoto, almeno inizialmente.
Poi, in un momento imprecisato della lettura, noto solo a lui, il Cainita volse lo sguardo verso i lettori, con espressione perplessa.
Il Cainita annuì tra sé e sé.
La sua espressione mutò da perplessa in contrariata quando, finita la lettura, venne il commento.CITAZIONENon è forse vero, Blake?
A quelle parole Padre Blake girò immediatamente la testa verso la Furia, spostando lo sguardo dai due occhi laterali al terzo centrale, e poi di nuovo ai due laterali, come studiando colei che aveva di fronte.
Ma il Cainita sostenne lo sguardo solo per poco: poi, annuì nuovamente e impercettibilmente, abbassò il capo verso terra e mise le mani conserte una sopra l'altra, all'altezza della cintura.
Restò lì in silenzio, immobile, per qualche secondo, come se al suo posto ci fosse una statua e non lui.
Poco dopo, però, il Custode alzò in modo lento ma fermo la mano destra, fino ad alzarlo sopra la testa.
Quindi, alzò il capo verso la sua accusatrice e con tono profondo e potente disse:
Chiedo la parola.. -
.CITAZIONEChiedo la parola.
Un lieve cenno della mano della donna bastò a far muovere uno dei cavalieri che attorniavano il "palco".
Era un uomo di stazza ragguardevole, sebbene impallidisse di fronte al molosso che si trovava alle spalle della corte, eppure si muoveva con destrezza.
Il passo non era pesante nè lento o macchinoso. L'armatura cerimoniale, come anche i lineamenti, ne rivelavano la discendenza mesoamericana. Sebbene l'ankh dell'Inquisizione sabbatica fosse presente nel suo vestiario, l'armatura era un chiaro richiamo alla cultura maya o azteca. Legno ed osso ne predominavano la fattura, dando alla sua figura un che di esotico. La cosa che maggiormente saltava all'occhio, però, erano i piercing tribali ed i suoi tatuaggi. Era pieno zeppo di tatuaggi, in ogni spiraglio di pelle che fosse esposto era possibile osservare la presenza di tatuaggi. Dai polsi al collo, fino a comprendere anche il viso, figure tribali e strani ideogrammi dal significato arcano. Anche l'elmo era singolare. Una mascella di giaguaro, o altro predatore esotico, poggiava sulla base del collo del cainita, mentre la parte superiore lasciava spazio alla singolare capigliatura del cainita.
Il cavaliere estrasse una spada in ferro nero, unico elemento metallico del suo equipaggiamento, dalle fattezze del simbolo della Spada di Caino.
Afferrò la mano destra di Blake, quella che il custode aveva sollevato per chiedere parola, e vi praticò un taglio con la lama del proprio reliquiario -
“Per Caino, il Reggente, ed i Ritae.”
Ripeti. Giura. - furono le poche sillabe che pronunciò il cainita, con voce gutturale e cavernosa -CITAZIONETHE IRON RELIQUARY
The Iron Reliquary is a badge of office presented to an Inquisitor upon her appointment. It looks much like the traditional Sword of Caine symbol, but is modified into something more like a real sword's proportions, so that it can be held and brandished like one. It is forged of blackest iron, generally by an elder Tzimisce priest. Small, precious items of Noddist interest - anything from the fangs of famous Sabbat martyrs to "fragments of the Black Basalt Throne" - are embedded into the hilt, thus the name. Faithful Sabbat regard the Iron Reliquary as a "holy" object, imbued with the collective spirit of the struggling Cainite race. The Iron Reliquary has several practical and ritual uses:
• Oaths: An oath on the Iron Reliquary is sacred; to break it invites the malediction of Caine himself.
Witnesses in an Inquisitorial trial are required to swear on it if they wish to speak.
An oath on the reliquary is also sometimes used as security for other formal promises between Sabbat, such as declarations of alliance between neighboring archbishops, for instance. To be binding, the reliquary must taste the blood of the oathtaker (from a small cut, usually on the palm of the hand).
Si... Blake? - Le uniche due parole che uscirono dalla bocca della cainita, mentre si voltava in direzione del lasombra per confrontarne lo sguardo dopo che questi avesse giurato.. -
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La mano destra poggiata sul Reliquiario di Ferro, Padre Blake giurò solennemente:
Per Caino, il Reggente ed i Ritae.
Poi, il Custode fece cenno a quello che sembrava un Templare che aveva finito, quindi si girò verso la sua accusatrice e poi verso la Corte stessa, iniziando a parlare con voce profonda e potente:
Io, Florian Blake, Progenie di Anthony l'Infante, vista la gravità delle accuse che mi si rivolgono, umilmente chiedo all'Onorevole Corte qui riunita: sono qui in qualità di imputato o di testimone, o ancora di semplice spettatore?
Se sono qui come imputato, chiedo all'Onorevole Corte di sapere chi è che mi accusa e di cosa esattamente, e chiedo di potermi difendere dalle accuse.
In altro caso, esporrò la mia versione dei fatti allorché renderò la mia testimonianza. Fino ad allora, in mancanza di contraddittorio, chiedo che non vi siano pregiudiziali nei miei confronti. Pregiudiziali che, oltretutto, comprometterebbero il valore della testimonianza resa.
Grazie.
Concluse facendo un cenno del capo all'accusatrice, per farle intendere che aveva finito.. -
-Cybele-.
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Ecco perché pregava con tanto fervore. , bisbigliò a Lazarus non appena ebbe chiaro chi fosse Blake.
Seguì con molta attenzione il giuramento di Blake, ma ne prestò poca al suo iniziale intervento. La Figlia dei Carpazi tornò con occhi e mente rapaci sulla Triclope. E mentre quest'ultima premeva su colui che aveva giurato, ella premeva su quel terzo occhio con uno spirito di ardente ammirazione. Ne cercò lo guardo e la vitalità interna. Era un occhio fisico o spirituale? Poteva vedere qualcosa di più nelle creature attorno oppure ne cercava aspetti ormai persi e remoti? Poteva essere un'eredità superflua oppure una bocca vorace per lo spirito.
Avrebbe potuto strappare l'occhio ad una qualsiasi vittima, aprirsi la fronte e racchiuderlo lì, ma come avrebbe potuto, la frattaglia di una vittima inferiore, donarle una vista superiore? Gettò uno sguardo al profilo del Ritualista al proprio fianco. L'occhio di un Custode, cos'avrebbe visto?
Si fermò. Giunta a quel limite placò i propri pensieri. Sarebbe stato sempre un occhio posticcio. Solo un occhio posticcio. Al pari di due anche al posto delle orecchie.
Tornò ad ascoltare quanto effettivamente accadeva attorno a lei, riportando l'attenzione su Blake. Non sono sicura sia necessario prenderne nota, credo ce lo dirà il prosieguo di questo... Colloquio. , soggiunse a bassa voce, alludendo agli appunti di nomi e branchi presi finora dal proprio Ductus.. -
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Nell'udire le rimostranze di Padre Blake, il mostro di inquisitore seduto sullo scranno centrale ebbe un sussulto e, puntellandosi con le mani sui braccioli, si slanciò in avanti col tronco in un moto di rabbia Ma che davero? lo sguardo dell'inquisitore tagliò in due la sala come un affilato rasoio e si conficcò sul volto del Lasombra Ma 'nvece da stà zitto ... e mozzicatte ‘a lingua ... tu t'arzi e parli pure?! Ma davero te pensi da poté rimedià in tutto e pe’ tutto a quarsiasi cosa e che te dovemo lascià anna’ via da qua’ dentro pulito?! Cioè ma tu sei ‘n folle! Sei n’illuso!
Il mostruoso primo inquisitore si lasciò cadere sullo scranno con aria stanca, poi si voltò verso il suo braccio destro No, vabbè, ma sta a scherzà! No, vabbè, 'n'pò esse! - diceva al cainita al suo fianco con aria esterrefatta. Anche gli altri inquisitori sembravano sbigottiti, con l'aggravante di provare un palese imbarazzo per la situazione che appariva come sfuggita di mano.
Il primo inquisitore, dopo quel momento di incredulità, scattò ancora in avanti con gli occhi che vomitavano ira Cioè, tu hai già fatto 'n'accordo. Te sei vennuto gente pe’ sarvatte. Non te pò anna’ mejo de così! Ma tu veramente... ?!? Ma tu veramente pe uno che te stà a bacchettà ‘n’pubblico dici: "no, così è troppo". Pure!?! Così è troppo?!? Ma co-come fai?! Come fai?! Io no, noo concepisco, me dispiace, nun c’arivo. la voce dell'inquisitore tuonò per la sala ed echeggiò per qualche breve istante. Dopo che quell'anatema fu lanciato, si sedette.
Eccellenza permettete ... disse il grasso inquisitore posto all'estrema destra della corte Quello che il nostro illustre collega cercava di comunicarle ... mr Blake, è che questo non è un tribunale di mortali.
Probabilmente lei è troppo giovane per ricordare ma sono certo che se ha aperto qualche libro di storia saprà senz’altro cos’era e come operava l’Inquisizione della Santa Chiesa.
A beneficio degli altri presenti, che magari ignorano ciò di cui invece una mente erudita come la sua ha certamente nozione, mi permetta di delucidare alcune analogie tramite un’allegoria.
Una delle torture utilizzate dall’inquisizione mortale e da me preferite è quella della strega annegata. Ora, ai più potrebbe sembrare superfluo l’utilizzo di un sistema simile con i membri della nostra stirpe, ma vi assicuro che non è così e, sebbene ne descriverei dettagliatamente le modalità e gli esiti fin’anche ad offrirvene una dimostrazione, mi rendo conto che sia poco pratico in questa sede.
Ma sto divagando … torniamo a noi.
In sottofondo, il mostruoso primo inquisitore stava proseguendo a parlare col proprio braccio destro. Un borbottio sommesso, ma iroso Invece no, no è così, è così! Lui, lui capito, insiste, gira'r'dito naa piaga perchè 'gne sta’ bene. Dice: "No! A me, me devi brucia’! Ah, ma me devi dà foco pe’ primo però! Me devi usà a me pe' torcia p'appiccià all'artri!" capito? il tono di stupore di chi mai aveva assistito ad un suicidio tanto facilmente evitabile, ma evidentemente tanto desiderato.
Ehm Ehm tossicchiò i grasso inquisitore cercando di richiamare i colleghi affinché chetassero il Primo fra di loro Come stavo dicendo, la tortura veniva utilizzata per verificare la colpevolezza di una presunta strega. Tale procedura consisteva nel legare la condannata, o sigillare la povera malcapitata all’interno di un sacco, che veniva poi riempito di pietre e cucito, e poi gettata in acqua.
Ebbene, a seconda dell’esito il responso era questo: se essa annegava, era considerata innocente; se l’acqua la “respingeva”, ed essa galleggiava, era considerata colpevole e veniva messa al rogo.
Mh-mh-mh-mh-mh
L’Inquisitore rise sommessamente
Lei, Blake, sono certo che coglierà l’ironia di una simile ordalia, ma mi permetta ancora una volta, a scanso di equivoci, di chiarire a beneficio altrui.
Quale che fosse il responso della prova, innocenti o colpevoli che fossero le malcapitate, l’unica certezza era la morte. Che fosse attraverso l'acqua o nel fuoco…
Mh-mh-mh-mh-mh
Di nuovo quella fastidiosissima risata. Mentre il fazzoletto nero legato al collo del pingue inquisitore stentava a trattenere la pappagorgia dello stesso, che vibrava vistosamente al suo ridere.
E lei, Blake, quale ritiene sarebbe l’esito della sua prova nella malaugurata ipotesi che venisse sottoposto ad un simile supplizio?
Innocente… o colpevole?
Mh-mh-mh-mh-mh-mh
S-si… Bene. un terzo inquisitore si aggiunse al coro, il biondo distinto ed elegante, riprendendo in mano la situazione che, evidentemente, stava sfuggendo di mano -
Il punto di tutto questo è, Blake:
La qualità, o meno, di come lei si trovi qui le è ben nota a nostro avviso.
Ma se insiste possiamo parlare ora della testimonianza resa e del suo valore ...
Viceversa, lei non ha facoltà alcuna di chiedere quale sia il suo status.
Devo forse rammentarle che l’Inquisizione ha potere senza precedenti nella facoltà di accusare, interrogare e giudicare casi di eresia ed infernalismo?
Ogni inquisitore può accusare qualsiasi membro del sabbat fatto salvo il Reggente, e può detenere ogni accusato in custodia.
Se ignora la nostra gerarchia le rendo noto che ne manteniamo una piuttosto diretta. All’apice si trova il Grand’Inquisitore, e sotto la sua autorità quella dei Giudici, Osservatori e Cavalieri Inquisitori. Il Reggente Nomina il Grand’Inquisitore. L’Inquisizione obbedisce al Reggente ed a lui solo.
Lei è il Reggente?
No?
Dunque, non siamo tenuti a soddisfare alcuna delle sue richieste
Ed ora si segga, dato che non ha nulla di rilevante da dire. Non abbiamo tempo da perdere.
Dobbiamo lavorare, noi.
La corte, senza dar modo a Blake di replicare o ignorandone eventuali lamentele successive, fece un cenno alla triclope di proseguire con il resto della procedura processuale così come previsto.
Fu la volta di un uomo di altezza ed aspetto nella media, vestiva con giacca e camicia neri, dal taglio elegante e moderno. Niente cravatta. Il suo aspetto era reso “memorabile” da un dettaglio particolare. Una vistosa cicatrice proprio al centro della fronte, frutto probabilmente di un tentato suicidio o di un tentativo di esecuzione in piena regola. Indossava un paio di occhialini scuri con lenti stondate, oblunghe, che di tanto in tanto doveva risistemarsi poiché gli occhiali tendevano a scivolargli. Poco prima che il cainita eseguisse, con la mano, il gesto atto a rimetterli al proprio posto gli occhiali, scendendo, scoprivano un ulteriore dettaglio del volto di quel cainita.
L’occhio destro era, presumibilmente, cieco. Frutto del vasto trauma causato dal colpo di arma da fuoco in pieno cranio o, forse, a sua volta dovuto ad un altro colpo di arma da fuoco.
C’era da meravigliarsi di come l’abbraccio fosse riuscito a “salvarlo”... Ma forse non era stato salvato affatto.
Molto bene. – Esordì, aprendo il fascicolo che aveva posto sul leggio per poi accendersi, irriverente, una sigaretta - No, no. Non c’è alcun bisogno che mi annunci. – Si affrettò ad intervenire, nemmeno avesse gli occhi dietro la schiena, prima che il mastodontico cainita alle sue spalle potesse rimproverarlo per il gesto compiuto. Dalla corte, nessuno dava a vedere di essere contrariato o indispettito dalle sue azioni - Procediamo ora con la stesura formale del processo. – Riprese, inalando una profonda boccata per poi esalare una densa nuvola di fumo - Questa corte, qui riunita oggi nell’Arcidiocesi di New Orlèans... se, come no... arcidiocesi dei miei coglioni... - Signore, la prego! Si astenga dal commentare! – si affrettò ad intervenire, sta volta, il colossale araldo alle sue spalle - Dicevo... – il cancelliere riprese, trascurando l’ammonimento dell’araldo, alle sue spalle - Questa corte è oggi qui riunita, nell’arcidiocesi di-stocazzo – disse a bassa voce, quel tanto che bastava per farsi udire dalle prime file senza suscitare la reazione del cainita alle sue spalle - di New Orlèans, per giudicare i seguenti capi di imputazione verso la Spada di Caino ed il Codice di Milano:
Eversione, slealtà, cospirazione, sedizione, tradimento, spionaggio, favoreggiamento, promulgazione di informazioni sensibili a membri esterni alla Setta, incompetenza, rifiuto di amministrare e partecipare agli auctoritas ritae e... come se tutto ciò non bastasse, poveri coglioni... – Signore! - ...Eresia ed Infernalismo.
In pratica, fra voi geni, c’è chi è riuscito a violare praticamente ogni articolo del Codice e dogma della Spada commettendo anatema. - Sign-... – Il cainita che si ergeva sul pulpito si voltò, fulmineo, zittendo al solo sguardo il colosso alle sue spalle - Nello specifico, l’arcidiocesi è attualmente composta dai seguenti Branchi:
Branco degli Ab Abyssus: Arcivescovo della Crociata di New Orlèans e Ductus, John Constantine; Sacerdotessa, Darleen Baylef (a piede libero); Templare, Herr Nicht e suoi asserviti;
Branco dei BloodGhast, nomade: il cui unico superstite conosciuto è l’ex sacerdote, Virgil (a piede libero);
Superstiti del Branco degli Oculus in Tenebra: ex Ductus, Dorian "the Face" Giuliani; ex sacerdote, Blake;
Branco degli Arma V: Ductus, Wade “Deathwish” Wilson; sacerdote, Xavier St. Cloud (a piede libero), Ardeth Bay; Ares Dragan;
Superstiti del Branco dei Gray Ocelot, o Te-pe-yoll-otl, – Scandì, con difficoltà, il nome originale del pack di Lazarus e Cybele – o come cazzo vi chiamate... Un nome un po’ più semplice, no? – andò, con lo sguardo, a ricercare in platea i due cainiti squadrandoli -
Ex ductus, Lazarus; Ex sacerdotessa, Cybele;
Superstiti dei Sacramentarium... ma in questa diocesi avete un gusto particolare per i nomi del cazzo o sono io? – si lamentò, di nuovo, alzando gli occhi dalle carte mentre si rivolgeva, retoricamente, alla platea -
Dicevamo, Sacramentarium: ex Ductus... no, ok, sono proprio nomi del cazzo. Al prossimo giuro su Caino che mi rifiuto di continuare... – sospirò, esasperato, prima di costringersi a riprendere – ex Ductus, Ics…sette? … ah, Exseven; Ex Sacerdote, Samael (a piede libero), Kira “Plague” Obertus;
... – Un istante di pausa, mentre si voltava in direzione di Harahel -
Oh... ma guarda, guarda. La nostra star qui presente, lo spauracchio, è un cane sciolto. Cosa c’è, troppo in per far parte di un branco? Ah-ah-ah – Pollici in su alla Fonzie, ridacchiò della sua stessa battuta, sistemandosi subito dopo gli occhiali che, nel frattempo gli erano nuovamente scivolati sul naso -
Ora, passiamo alla formulazione delle accuse ufficiali.
Ai cainiti:
-Darleen Baylef, sacerdotessa degli ab-abyssus;
-Virgil, ex sacerdote ed unico superstite dei Bloodghast;
-Xavier St. Cloud... che poi cazzo vorrà dire Esse-ti puntato... mah... dicevo, Xavier St. Cloud, sacerdote degli Arma V;
-Samael… questo era un gran simpaticone, vedo… Angelo di Caino, col nome dell’Angelo della Morte… si, si, un vero burlone; ex sacerdote dei Sacramentarium.
...
Scusate ma nessuno ha notato che questa diocesi ha un problema con i sacerdoti??? E intendo tutti i sacerdoti. - fulminando con lo sguardo Blake - Cazzo, cinque cainiti nominati e tutti e cinque priest? Cos'è, uno scherzo di cattivo gusto?
Di questo passo dovremo seriamente prendere in considerazione di esaminare a fondo la "preparazione" dei sacerdoti della Spada... - dopo essersi rivolto alla corte, tornò presente sulle carte davanti a sè, riprendendo il discorso -
Dicevo: ai Cainiti sopracitati viene comminata, da questa corte, la sentenza per contumacia.
La corte ha dichiarazioni da fare? Qualcuno, dalla platea, vuole chiedere la grazia per qualcuno degli imputati? – si rivolse al “pubblico” con sguardo minaccioso, quasi sfidasse qualcuno ad osare aprir bocca per chiedere la grazia per uno degli assenti – Parlate adesso, o tacete, ma se aprite bocca sarà meglio per voi che abbiate qualcosa di dannatamente buono da dire. Altrimenti vi iscriverò personalmente sulla lista degli imputati in questione e, giuro su Caino, avrete il piacere di condividerne il destino...SPOILER (clicca per visualizzare)Turni Liberi.
Nex Post, Venerdì.
Edited by Joker- - 1/9/2016, 09:12. -
.Giona..
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Ah! Quindi è lui il porco! bisbigliò verso la Koldun Sentiamo cosa ha da dire il piccolo "dio"... e si protese in avanti quasi quei pochi centimetri guadagnati potessero fargli ascoltare meglio le parole del cainita.Se sono qui come imputato, chiedo all'Onorevole Corte di sapere chi è che mi accusa e di cosa esattamente, e chiedo di potermi difendere dalle accuse.
Il Custode era interessato come una comare che, affacciata dal balcone, origlia le disgrazie e le liti dei vicini di casa. Ogni tanto annuiva e ogni tanto scuoteva il capo. Ogni tanto muoveva le labbra abbozzando personalissimi commenti. Questo mi sembra giusto. Dovrebbero dirgli per quale accusa verrà condannato e di che morte morirà, no? domandò retorico alla Koldun. Ignaro dell'analisi subita poco prima, si soffermò a sua volta ad osservare il profilo della Demone Chissà che stramberie starà pensando? In effetti ... uno Tzimisce può comprendere tutto ciò? la scrutò come fosse un piccolo primate da laboratorio. Poi le sorrise con un'espressione faceta e stupida, un sorrisetto ipocrita da salotto, e tornò ai fatti del processo.Cioè, tu hai già fatto 'n'accordo. Te sei vennuto gente pe’ sarvatte ...
A questo punto il Nichilista portò istintivamente una mano alla bocca. Che vaso di Pandora era stato scoperchiato? Quali e quanti fatti avrebbe potuto raccontare nei circoli Lasombra! Non stava più nella pelle. Sentiva il suo prestigio aumentare sull'onda dei pettegolezzi che avrebbe potuto sfoggiare! Non vorrei essere nei suoi consanguinei in questo momento ... mormorò alla Demone sfoggiando un'aria da iena che banchetta sulla carcassa altrui ... pagherei per sapere quale clan sta disonorando! e rise sommessamente beffardo.
Il processo continuò entrando sempre più nel vivo. Troppe, troppe informazioni da poter ricordare a memoria. Ecco quindi che carta e penna tornavano utili. L'ex Ductus si mise a prendere letteralmente appunti scrivendo più in fretta possibile ... sacerdote, Xavier St. Clou, poi? domandò alla sua compagna sperando di non aver perso troppo.Oh... ma guarda, guarda. La nostra star qui presente, lo spauracchio, è un cane sciolto. Cosa c’è, troppo in per far parte di un branco? Ah-ah-ah
Ecco chi era! per l'ennesima volta, si fece vicina alla figlia dei Carpazi Hai capito chi è quello? E' lo spauracchio. Girano voci su di lui ... disse con profonda ammirazione Vado a memoria eh, ma mi pare sia lui quello che ha distrutto ... e ripeto di-stru-tto ... una coterie di fratelli tutta da solo. Ora mi spiego tante cose. E' uno di ... loro era ovvio! Come non ci era arrivato prima? Quel cainita tanto prestigioso doveva essere un Templare da "90". Uno che conta a Montreal.... Qualcuno, dalla platea, vuole chiedere la grazia per qualcuno degli imputati?
Il Lasombra volse il capo passando in rassegna la platea, speranzoso di poter assistere a qualche ulteriore colpo di scena.. -
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Le parole di Blake rieccheggiarono nell'aria per un attimo, mentre chiedeva di sapere il motivo per cui la sua presenza fosse necessaria, prima di venire sovrastate dal forte accento dell'essere sullo scranno centrale.
Interessante accento. fingerà? si scoprì a chiedersi lo spauracchio, mentre lo stesso si prodigava nello spiegare non tanto pacatamente la situazione di Blake.
Il venditore del sangue. si ripetè cercando di squadrare quello che, per qualche notte, aveva rischiato non solo di essere un suo superiore, ma colui che avrebbe dovuto irrorare il suo animo vuoto e calcolatore della passione necessaria a sostenere la gloria di Caino.
Speranza -forse minaccia- dissipata, evidentemente. O forse non del tutto.
Immagino che lo scopriremo. sentenziò mentalmente a conclusione, sovrastando con il suo pensiero la ben più pacata voce dell'inquisitore più grasso Del resto è questo lo scopo della serata.
Tornò sulla platea, mentre le sue supposizioni e pensieri cessarono in favore della voce del terzo, che riportò all'ordine Blake e la sala.
Intervenne quindi l'individuo sfregiato. Un cainita di sicuro potere, a giudicare dal suo sproloquiare e dal disperato tentativo dell'araldo di riportarlo all'ordine.
Chiunque egli fosse, Harahel non aveva motivo di indagare ulteriormente sulla sua figura.
Questi fece i nomi, uno dopo l'altro, dei presenti nell'arcidiocesi, sotto il tentennante controllo di John Constantine.
Riconobbe i nomi del branco di quest'ultimo, con i quali aveva condiviso i riti di benvenuto.
Riconobbe i nomi degli arma V, con i quali si era ritrovato coinvolto per distruggere il club 414.
E Riconobbe infine i nomi di coloro che avrebbe dovuto seguire nel suo viaggio nel buio, gli Oculus in Tenebra.
la sua posizione si irrigidì ulteriormente quando, dopo essere stati pronunciati nomi di cainiti a lui sconosciuti, lo sfregiato lo chiamò in causa. A tutti gli effetti faceva parte anche lui di quell'arcidiocesi. E a tutti gli effetti la sua associazione agli Oculus era stata solo accennata, e mai formalizzata nei giusti modi.
Chinò il capo di quello che poteva risultare mezzo grado, senza distogliere lo sguardo dalla sala e da coloro che lo stavano guardando, senza scostarsi dalla sua posizione.
Nulla aveva da dire per la vita di coloro che tradivano il sabbat. Una familiare ondata di pulsioni lo colpì quando venne pronunciato nuovamente il nome di Darleen, con il quale il sapiente condivideva l'artificioso legame di una Vaulderie che fin troppo aveva scavato nel suo animo ghiacciato e inespressivo.
Il pugno dietro la schiena vibrava, un desiderio insano ed insensato di farsi avanti si contrapponeva alla gelida logica di abbandonare la traditrice a se stessa. Il sapiente maledì quella vaulderie, mentre stringeva i denti in un'espressione a metà tra lo sforzo e la rabbia a lungo soppressa.
Contieniti Harahel. si iniziò a ripetere come un mantra, nella speranza che ciò influisse Contieniti.
A ogni parola scandita dopo quel nome, il vampiro percepiva dentro di se il bisogno di scattare al centro della sala, di controbattere al banco delle accuse in favore della sacerdotessa degli Ab abyssus. E ogni secondo che si scopriva a pensare a ciò, la sua logica martellante ed il suo bisogno morale di cancellazione delle emozioni, in favori di un pensiero distaccato ed oggettivo.
Tutto in lui diceva che non doveva far altro che rimanere in mobile, sedare la propria bestia e mantenerla nella gabbia con uno sforzo di autocontrollo. Tutto diceva che non poteva ne doveva fare nulla per Darleen. Nulla aveva a che spartirci, se non una Vaulderie e poche parole.
Gli effetti del ritae sono un'offesa a ciò a cui credi. Harahel, Concentrati.
Il suo essere un vero e proprio pezzo di ghiaccio venne in suo aiuto, permettendogli di analizzare razionalmente la situazione in favore della sua rabbia.
La furia ottenebra, il lucido pensiero no. e il lucido pensiero è fatto di causa ed effetto.
Darleen è condannata. Io non posso fare niente per salvarla.
Ma era davvero così?
Sapeva che quella dello sfregiato era una domanda retorica, poichè mettersi sulla linea di tiro degli indagati equivaleva a un esame MOLTO più approfondito da parte dell'inquisizione.
Magari alla ricerca di qualcosa che non c'è, per incriminarmi come complice. aggiunse.
O forse stava sbagliando, e la sua "parola", in associazione alla sua influenza ed al suo titolo, avrebbe potuto salvare la non-vita di Darleen.
Avrebbe potuto continuare a battibeccare con se stesso per tutto il processo, e probabilmente nulla lo avrebbe potuto fermare. In quella manciata di secondi che erano trascorsi dalla domanda al silenzio, i ragionamenti ramificati di Harahel si erano espansi in un calcolo delle probabilità assurdo e basato perlopiù su delle supposizioni.
Dati incerti. riflettè digrignando i denti Provare a Salvare Darleen è sfavorevole da ogni punto di vista. dopo un generoso arrotondamento prevedo una possibilità di salvezza per lei del 30%. che si ritorcerà contro di me nel 85% dei casi.
Cristo, ma ci sto ancora pensando?!
Strabuzzò gli occhi, e per un secondo perse il portamento. lasciò cadere il pugno dall'altezza dello sterno verso il basso, sciolse la schiena e reclinò il capo in avanti.
Non poteva.
Il suo sangue, la sua mente, la sua morale e tutto ciò che rappresentava glielo stavano urlando a pieni polmoni, sovrastando coralmente la sola ma potentissima voce del vincolo. La sacerdotessa aveva avuto una pesante influenza su di lui.
Ma lui era lo Spauracchio; non poteva lasciarsi sottomettere da una Vaulderie, poco importava con chi questa fosse.
Irrigidì nuovamente la sua posa marziale, ritornando rigido, impeccabile ed immobile. La bestia DOVEVA essere contenuta, anche a costo di un intenso sforzo mentale.
In quel momento più che mai.
A poco valsero le strida rabbiose dell'animale alimentato dal vincolo: La bestia albergante nel suo cuore di ghiaccio era in minoranza, sotto la possente volontà del cainita mascherato.
Soldatesco ed immobile, lo spauracchio riprese la sinistra immobilità che lo caratterizzava, aiutato a celare il suo dilemma morale dalla quasi totale copertura del suo corpo.
Se mai un membro della mia stirpe cederà alla bestia quello non sarò io, poichè essa è nemica di quello che incarno su questa terra: Raziocinio, Logica, e fiero sostenitore della gloria della spada.
Con quest'ultima frase rieccheggiante nella sua mente, Il vampiro sigillò la volontà impostagli dalla Vauldere in una stretta gabbia di raziocinio, riuscendo finalmente ad essere nuovamente concentrato sul processo.
Edited by Kabruki - 1/9/2016, 17:58. -
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Padre Blake osservò l'exploit dell'Inquisitore in capo – che sfoggiava un singolare accento europeo – con espressione perplessa, quasi sorpresa. CITAZIONECioè, tu hai già fatto 'n'accordo. Te sei vennuto gente pe’ sarvatte ...
Chi poté osservare Blake da vicino notò forse che il Cainita stava per aprire bocca, per dire qualcosa - protestare, probabilmente. Alla fine però Blake si trattenne e non disse nulla.
Man mano che l'Inquisitore obeso parlava sul volto di Blake si dipinse un'espressione di rassegnazione, forse anche di noia.
Il Cainita non apparve particolarmente preoccupato dalle minaccie nemmeno tanto velate dell'obeso, la sua attenzione essendo rivolta principalmente all'Inquisitore in capo, il quale continuava a inveire contro Blake.
Fu la volta di un terzo Inquisitore biondo. Padre Blake annuì nella sua direzione un paio di volte, e fu tutto. Si risiedette solo quando gli venne ordinato di farlo.
La parola fu passata quindi al Cancelliere. Blake lanciò per un'ultima volta uno sguardo alla Furia, quindi riprese l'espressione persa nel vuoto di prima.
Il processo era iniziato.. -
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Assurdo! Inconcepibile! Sono loro quelli che dovrebbero starsene a processo!
Chiunque avesse avuto la strana idea di osservare il Cainita in rosso, avrebbe visto Wade trasalire, quasi balzare, udendo affiancate le parole "Vergil" e "A piede libero".Assassini! Boia! Spergiuri!
Deathwish era seduto sul bordo della sedia, come se dovesse balzare da un momento all'altro.Ma che... Qual è il vostro problema? Tu non c'eri, non capisci. Il Grande Puffo deve morire, e doveva morire davanti a noi. Ragazzi, peace. Rilassiamoci. Pensiamo ad altro. Per esempio: che hanno combinato le Teste d'Uovo? Mi sembra che siano nei guai. Dove è la Faccia? Manca anche l'autistico... E guarda Assassin's Creed là in mezzo. Scommetto che adesso si sta pentendo di aver rifiutato la nostra offerta, come si sta pentendo Mr. Cancro al Polmone di averci tolto il giocattolo. Tsk! È diventato un cagnolino dell'Inquisizione. Chissà cosa direbbero i capi.
Ma forse dovremmo cercare di salvare il culo a Biancaneve? In fondo eravamo il suo Ductus...Ma va'. Se non ci avesse pensato l'Inquisizione l'avremmo ammazzato noi. Più che altro mi sembra assurdo pensare che il suo cervellino microscopico abbia potuto prendere l'iniziativa per chissà quale eresia. Ma dove sono gli altri invece? Bho? Sono stati nominati, ma non li vedo. Saranno troppo impegnati a alvorare, o con le morose, oppure... Oh, no! Ecco che si alza...
Wade alzò una mano per chiedere parola.SPOILER (clicca per visualizzare)Vado avanti dando per scontato che viene data. Altrimenti, ignora tutto quello che c'è sotto a questo punto.Almeno cerca di essere educato.
Per Caino, il Reggente e i Ritae.
Eccellenza, Vostro Onore.
Cominciò a dire con incertezza, alzandosi.
Innanzitutto, complimenti per lo stile. Adoro la sua giacca, e anche la sua retorica.
Disse, rivolto al Cainita dalla lingua tagliente.
È il fervore per la giustizia e l'amore per il Padre Oscuro che mi fanno parlare. Credo di rappresentare l'opinione di tutti i presenti quando dico che se qualcuno risultasse colpevole, la giusta ira del Padre dovrebbe abbattersi senza pietà alcuna sugli eretici. In particolare sul responsabile del decadimento dell'arcidiocesi, l'Arcivescovo John Constantine e sul più empio dei suoi agenti corruttori: Vergil, che spero di vedere presto consegnato alla giustizia eterna.
Spostò lo sguardo sugli altri Inquisitori, sperando che recepissero il messaggio.
È tutto. Grazie.
Si rimise a sedere.. -
.SPOILER (click to view)ma a Wade non avevano staccato la lingua? Come fa a parlare?
Difetti tanti, pregi anche ma di sicuro non quello di capire quando nascondere le emozioni, Exseven era una statua di sale con un'espressione di assoluto avvilimento dipinta chiaramente in faccia, la bocca in particolare era proprio forgiata come quella del Dramma della tradizione ellenistica.
Il motivo era chiaramente il modo vile con cui stavano parlando del suo adorato sacerdote Samael, un uomo per il quale provava una benevolenza infinita, lei era convinta fosse per via del fatto che ne avevano passate davvero tantissime insieme e che lui fosse affidabile, saggio e leale (cosa che effettivamente era); la verità era che avevano condiviso davvero un'enorme quantità di vaulderie insieme.
La faccia rimase più o meno quella per tutto il tempo nonostante il suo corpo emise due sommessi sussulti: il primo quando il tizio con la testa bucata si mise a fare dell'umorismo sul suo nome, il secondo quando il tizio vestito da supereroe fece dei commenti sull'arcivescovo, altro elemento che, per motivi di vaulderie, le faceva vibrare le ovaie, nonostante esse fossero sostanzialmente mummificate da anni.
Avrebbe voluto difendere Samael sbattendo in pugni sul tavolo e probabilmente l'avrebbe fatto se egli fosse stato fisicamente lì in quel momento a rischiare qualcosa, ma visto che lui non c'era riassunse educatamente a se stessa che era probabilmente il caso di farsi i cazzi propri visto che di problemi ne aveva oggettivamente una cassettata.
Rimaneva zitta e ferma come un Barbie, a guardare quell'orribile rosa di bigotti bulleggiare come degli scolari un'arcidiocesi che, non senza una dose importante di goffaggine, aveva fatto del suo meglio per tenere alto il nome della Spada. Era tutto molto triste.. -
-Cybele-.
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CITAZIONE... sacerdote, Xavier St. Clou, poi?
St. Cloud. , corresse Lazarus riprendendo ad ascoltare attentamente i suoi bisbigli e il processo. Ardeth Bay. Ares Dragan. , aggiunse i nomi che mancavano con pazienza, assistendo l'altro nella stasera degli appunti. Poi si fermò. Qualcosa stonò nel proprio udito: il nome del loro Branco. La pronuncia è sbagliata. Lo era sempre, da quando avevano perso tutti i membri del Branco originario che l'aveva accolta. La loro, per lei, era sempre stata la pronuncia corretta. Il sussurro sullo spauracchio la indusse a fissarlo per qualche istante. Annuì lentamente. Qualcosa di quel personaggio era giunto anche a lei. Appariva davvero come un tipo piuttosto solitario. Perché indossava quella maschera? E non era quella più stramba, dopo tutto.
Strabuzzò gli occhi. Addirittura... , si sporse verso il proprio Ductus commentando il dire di Wade - sottolineando il nome di Costantine da lui pronunciato. Non c'era da stupirsi del fatto che li avesse accolti così di pessimo umore se già sentiva rimestarsi tutto ciò. Dopotutto il nostro tempismo non è stato così pessimo. Decisamente un'Arcidiocesi movimentata. In cosa ci siamo immersi, mio Pan i władca. , altro che pettegolezzi. Lì, in quell'aula magna, stava effettivamente eruttando tutto ciò che si agitava sotto la pelle di quella città.. -
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Gli occhi completamente neri che si spostavano con regolarità su colui che parlava. In silenzio la Tzimisce seguiva quanto c'era da capire e, come X7 sentì un fremito quando il cainita parlò del suo branco e, in particolare, del loro Sacerdote con il quale aveva diviso la Vaulderie. Per un attimo sentì la fiera dentro di se ruggire la sua disapprovazione ma, complice forse la lontananza del Vampiro in questione, o forse la paura ferina che provava al cospetto dell'inquisizione stessa, la "Piaga Bianca" restò in silenzio digrignando appena i denti quando il discorso puntò su altri. In particolare sullo Spauracchio che conosceva per fama e su Wade che si limitò ad osservare mentre faceva il suo intervento. Una volta finito, poi, gli occhi si spostarono verso il centro della sala tradendo, forse, una placida trepidazione..
Holy Cross - Sala del Processo |
