Emeril's Delmonico

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. .Rorschach
     
    .

    User deleted


    Il volto del vecchio si illuminò sentendo che il giovane aveva accettato la sua offerta. Un sorriso convinto si insediò raggiante nella sua espressione, mentre afferrava una penna e segnava diligentemente qualcosa sul voluminoso tomo. Mi segua. Aggiunse, chiudendo il volume e dirigendosi allegramente nel retrobottega, in una stanzetta dove erano stati posizionati alcuni specchi e uno sgabello al centro di essi.

    Il sarto, fece salire il giovane vampiro sopra lo sgabello, dopodichè iniziò a far sfilare di fronte a lui una serie inerminabile di completi, ricominciando a illustrarne le caratteristiche e i pregi, a commentare la scelta del colore e senza mancare di fare velati apprezzamenti rivolti alla stupenda figura di Michel. Alla fine la scelta terminò su un modello inglese estremamente aderente, di un intenso blu oltremare. Ambrose insistette anche per cambiare la camicia del giovane, sostituendola con una bianca di gusto decisamente più raffinato.

    Per la successiva ora, il vecchio sarto palesò l'abilità nel suo lavoro, riadattando lo smoking al corpo del suo nuovo modello, accorciando leggermente i pantaloni, e rifinendo alcuni dettagli, e al contempo chiaccherando amabilmente del più e del meno, un po' per distrarlo dal quel processo così noioso, e un po' per mantenersi ben sveglio. Più di una volta non mancò di chiedere al dannato se si sentisse poco bene, notando la freddezza della sua pelle, insieme al colorito così pallido. Ma un po' per stanchezza, un po' per l'influsso dell'ascendente che permeava la sua mente, prestò poca attenzione a quel dettaglio.

    Fu un processo lungo e tedioso, ma alla fine, quando il Fratello osservò la sua immagine allo specchio, vide che ne era davvero valsa la pena. Non una cucitura fuori posto, non una piega. Materiali di prima qualità ora lo vestivano, e sembravano adattarsi completamente alle sue forme, accentuando, se possibile, l'androginia della sua persona.
    Per l'intera durata del processo il telefono non diede segni di vita: l'Arpia a quanto sembrava non aveva visto il messaggio, o non riteneva necessario rispondere. In ogni caso un'occhiata all'orologio da taschino fu sufficiente per il Degenerato per comprendere di non avere tutto il tempo del mondo per attendere messaggi. Mancava solo mezz'ora prima dell'incontro, a malapena il tempo per arrivare a piedi al Delmonico senza stropicciare o compromettere l'abito.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    524

    Status
    Dead
    Sensi del dannato che vennero totalmente rivolti all'altrui figura, soprattutto in quei suoi abili gesti che sapientemente andarono a modellare il tessuto attorno al corpo. Risposte di cortesia ed altre appena abbozzate furono proferite cordialmente, e a volte quasi amabilmente sussurrate, da quelle sue labbra morbide che andavano ad aprirsi e chiudersi dispensando con parsimonia dei sorrisi apparentemente intimiditi e ricolmi di leggerezza. Anche il suo intero corpo seguiva l'andamento del sarto per cercare di aiutare il lavoro che si stava dipanando sotto ai suoi occhi.. occhi che di tanto in tanto andarono ad osservare, per perdersi per alcuni secondi, quella sua figura senza tempo.

    ..Monsieur Ambrose, ha davvero fatto un ottimo lavoro.. proferì con voce tranquilla mentre la sua figura andò a muoversi in modo circolare per osservare in modo attento ogni particolare su quei specchi che circondavano le due presenze. ..Mi complimento con lei.. Senza attendere l'eventuale risposta altrui eccolo compiere i primi passi, con quella sua nuova "pelle", verso i suoi precedenti vestiti per cercar nelle tasche ogni singolo oggetto che possedeva: il portafoglio, la lettera, l'antico e sottile coltello e quell'orologio che, con una rapida occhiata, gli rivelò l'ora tarda.
    ..Però.. com'è volato il tempo.. disse mentre ogni oggetto verrebbe messo al suo posto, con l'estrazione della somma pattuita, e quei suoi movimenti lo porterebbero innanzi all'uomo dlla mano sopraffina. ..Bene.. ora però vista l'ora dovrei proprio andare.. non vorrei approfittare più del dovuto dei suoi servigi.. Il tono sarebbe d'ambigua fattura con quel leggero avvicinamento del volto verso l'interlocutore che renderebbe il tutto quasi apparentemente sconveniente ad occhi estranei mentre quel suo leggero movimento di mani andrebbe ad infilare il denaro all'interno dell'eventuale taschino del gilè ..Ora però debbo proprio andare.. la ringrazio ancora.. si soffermò un attimo sia con quelle parole che con quei movimenti del suo corpo che cercarono di porre la destrosa sulla spalla dell'uomo per poi scivolare verso il basso ed accarezzare il braccio appena ripresa la parola ..le auguro una buona notte e.. a presto..

    sol ora staccherebbe lo sguardo da quello altrui per andar a riprendere la via per l'uscita. In quel movimento passerebbe innanzi a quel bancone dove dovrebbe ancora risiedere il cellulare lasciato in pegno. Una semplice e veloce occhiata a quella spia che indicava la presenza di eventuali messaggi. Nulla. ..Ok.. ora posso andare.. pensò il degenerato per uscire dal negozio ed intraprendere la via verso il luogo prefisso: L'emeril's Delmonico.

    Cerco di raggiungere il Delmonico a piedi, ma se trovo un taxi per strada lo prendo.. logicamente se ho abbastanza denaro con me ^^°
     
    Top
    .
  3. .Rorschach
     
    .

    User deleted


    Dopo un congedo amichevole con il suo "salvatore", il vampiro uscì dall'accogliente locale per immergersi nuovamente nella cupa aria della notte. Non avendo taxi a portata di mano, ne mezzi pubblici disponibili, inizio una lenta passeggiata in direzione del lussuoso ristorante, situato a pochi minuti da lì. La strada costeggiata dai classici ed eleganti edifici a due piani di New Orleans era luminosa ed affascinante come sempre, e meno inquietante del piccolo sobborgo nel quale il figlio del clan delle Rose era stato relegato. E tuttavia anche lì, un po' per l'ora tarda, un po' per gli ultimi eventi che avevano scosso la città, il paesaggio era desolato. Solo pochi passanti frettolosi e qualche pattuglia attraversavano la strada del Toreador.

    Quando finalmente giunse al locale, circa pochi minuti prima della mezzanotte, l'ambiente non era cambiato. Tuttavia ormai l'ora di cena era passata da un pezzo, e non vi era più nessuno in attesa all'esterno del locale. Si intravedeva tuttavia un notevole movimento all'interno. Con ogni probabilità molti dei clienti si stavano intrattenendo per una piacevole conversazione dopo cena.

    Quando finalmente il Fratello varcò la soglia del Delmonico, si ritrovò di fronte un'accogliente sala d'aspetto. Una donna in carne, dai capelli neri tenuti a caschetto, vestita elegantemente, stava contemplando un registro e alcuni conti di fronte a lei. Sollevò il capo sorpresa, sentendo il suono della porta che si chiudeva alle spalle del giovane. E il suo sguardo si fece ancora più sorpreso quando inquadrò l'aspetto eccentrico ed affascinante dell'uomo che aveva davanti. Un sorriso caloroso e accogliente si allargò sul suo viso, mentre Michel si avvicinava a lei.
    Buonasera. Lei deve essere l'ospite del signor McCarthy. La faccio portare subito al suo tavolo. Parlò velocemente, senza dare la possibilità allo sconosciuto di presentarsi. Con aria esperta rivolse un cenno ad un attraente e giovane cameriere afroamericano, la cui divisa bianca creava un forte contrasto con la sua carnagione scura. Prontamente, il ragazzo che sembrava essere stato lì in attesa per tutto il tempo, si mosse verso di loro. Gli rivolse appena qualche parola educata per farsi seguire, quindi iniziò a camminare a passo tranquillo, facendo strada verso l'interno del locale.

    Mentre avanzava nella sala, Michel potè notare come tutti i presenti almeno una volta si voltarono a guardare verso di lui. Più di un tavolo interruppe il suo allegro chiacchericcio, distraendosi di fronte alla sua figura angelica, e più di una donna sussurrò qualcosa all'orecchio di un'amica, un commento chiaramente in direzione del nuovo arrivato.
    Tuttavia il cameriere abbandonò in fretta la sala, procedendo verso una scalinata ascendente al primo piano dell'edificio. Superato un elegante corridoio, gli aprì la porta su un'accogliente stanza, con ampie vetrate che si aprivano sulla notte senza stelle del gioiello della Louisiana, e un tavolo rivestito da un'elegante tovaglia, preparato per due. Un altro cameriere giovane ed attraente quasi quanto lo stesso Michel, attendeva in piedi a lato della stanza, apparentemente in attesa di un comando.

    Un uomo basso e paffuto, con i capelli impomatati, una fronte alta e un paio di grandi occhiali dalla montatura spessa, sedeva dal capo del tavolo rivolto verso la porta. Indossava un elegante completo a strisce grigio, e un papillon del medesimo colore. In mano reggeva una cartellina di pelle aperta, e sembrava intento a leggere qualcosa su di essa. Tutto nel suo portamento esprimeva controllo e autorità.

    Philip_Seymour_Hoffman_Capote




    Appena questi si accorse della presenza di Michael, chiuse il documento con un gesto secco, e senza staccare gli occhi dal giovane lo porse al cameriere di lato. Un sorriso mellifluo si fece largo sul suo volto, mentre iniziava a parlare. Michel. Carissimo! Allargò la mano per fargli segno di avvicinarsi. Vieni avanti, accomodati. Lasciati dire che incontrarti finalmente è davvero un piacere. Un piacere per gli occhi aggiungerei. Ridacchio pomposamente alla sua stessa battuta, mentre il suo sguardo avido divorava il corpo del suo nuovo pupillo.

    Davvero ammirevole. Tanta eleganza, tanto fascino. Continuò, aggiustandosi distrattamente gli occhiali. Sei sicuramente uno dei boccioli più belli mai fioriti nel nostro elegante roseto. Non mi meraviglia minimamente che Alexis abbia deciso di donarti l'eterna giovinezza. Per quanto la sua azione possa essere sembrata avventata a molti, basta un solo sguardo in quei diamanti azzurri per comprendere la ragione dietro l'irragionevole.
    Lasciò passare qualche secondo di silenzio, come rapito dagli occhi del neonato, prima di riscuotersi. Oh! Ma dove ho lasciato le buone maniere. Permettimi di presentarmi ufficialmente. Io sono Olyver McCarthy, arpia del clan della Rosa.

    Edited by .Rorschach - 24/10/2016, 18:32
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    524

    Status
    Dead
    Per qualche secondo restò sbigottito e senza parole innanzi a quell'accoglienza così cordiale e.. per certi versi.. mirata. Passato però questo brevissimo lasso di tempo varie soluzioni presero forma nella sua mente: l'ora tarda, la sua immagine, ordini evidentemente imposti con dovizia con una sottile punta di maniacale precisione. Ogni cosa valutata e soppesata per fornire sia una semplice risposta.. Ma anche un attento punto di vista relativo all'Arpia che lo aveva convocato in quel luogo raffinato.

    Seguì semplicemente gli eventi la Rosa, osservando di tanto in tanto il cameriere e persino distrattamente quei presenti che, con fare misto tra l'incuriosito ed il rapito, fissavano la sua presenza in movimento. Espressione neutra la sua nel far questo: non troppo altezzosa da risultare spocchioso... Ma neanche troppo amichevole da presentarsi come un divo di Hollywood. Solo per una manciata di secondi il degenerato cominciò a mutar quella sua espressione. Quel cameriere, composto e presenziante a lato stanza, fu proprio lui ad addolcire quei tratti androgeni... Tratti che sarebbero comunque divenuti cordiali e benevoli verso quel suo interlocutore dalla presenza importante.

    Non disse nulla alle prime parole dell'Arpia, almeno non a parole, visto che un sorriso composto sarebbe servito a tal proposito ad assecondare così il volere altrui con l'accompagnamento d'un inchino che ne piegherebbe capo e busto, con quella mano destra a scivolare elegantemente verso il busto. Figura angelica e dallo sguardo rivolto completamente verso il Toreador andrebbe così a posizionarsi in modo elegante e composto al tavolo adibito per l'incontro.. Ma non nelle immediate vicinanze altrui, ma mantenendo una leggera quanto percepibile distanza.

    ..la ringrazio monsieur.. solo questo proferirebbe, in quei pochi secondi di pausa, con tono dolce ed accondiscendente mentre un altro lieve cenno del capo sarebbe mosso, accompagnato da un candido sorriso. Non farebbe domande indagatrici e sconvenienti riguardo a quella miriade d'informazioni che, solo con quelle poche frasi ascoltate, avrebbe dedotto ed ascoltato in quei frangenti. Di sicuro forse ci sarebbe stato tempo e modo per sanare le sue curiosità di neonato esiliato.

    ..il sommo piacere d'incontrarla è tutto mio.. Monsieur McCarthy.. E se posso permettermi.. piccola pausa per cercar di mutare il suo tono verso un suono più sottomesso ma pur sempre cordiale ..non serve che si scusi per le sue, comunque, regali maniere... Sono qui per offrirle i miei migliori servigi e per cercare di esaudire al meglio i suoi ordini... In ogni forma necessitiate Al termine della frase eccolo andar a rovistare all'interno della giacca con fare discreto ed estrarre la sua preziosa lettera La prego di accettare questa lettera.. Mi è stata affidata in custodia per consegnarla direttamente nelle sue mani.. Lettera che sarebbe mantenuta in mano finche l'Arpia non avesse fatto cenno d'interesse nel riceverla. Solo allora la sua mano andrebbe a consegnare l'oggetto mantenuto leggero fra le dita.. Ed in caso contrario l'avrebbe riposizionata all'interno della tasca e celata ad occhi indiscreti.
     
    Top
    .
  5. .Rorschach
     
    .

    User deleted


    Lo sguardo dell'arpia continuò ad osservare con avidità l'oggetto della sua attenzione, quasi ossessivamente, come se stesse cercando di perforargli il capo attraverso i suoi occhi. Un altro sorriso mellifluo fece capolino fra le sue labbra mentre ascoltava le parole del giovane vampiro. Eccellente. Disse lentamente, in un tono compiaciuto che avrebbe fatto accapponare la pelle persino al più mostruoso dei pervertiti. Davvero eccellente. E' così piacevole di tanto in tanto avere a che fare con un giovane tanto zelante e servizievole.

    Senza distogliere lo sguardo dalla sua figura, l'uomo mosse pigramente una mano, aprendola di fronte al ragazzo, in attesa che questi appoggiasse la busta sul suo palmo. Appena entrò in possesso della lettera, si limitò ad infilarla nella giacca, senza nemmeno guardarla. Ho paura tuttavia che tu fraintenda il tuo ruolo in questa faccenda. Certo, il tuo sire avrebbe potuto dimostrare un po' più di lungimiranza nello spiegarti come funziona l'immortalità... Alzò teatralmente gli occhi al cielo, in una lamentela silenziosa e quasi ironica verso le lacune del giovane. Ma d'altro canto ho acconsentito, causa i nostri trascorsi, ad accettarti come mio protetto e ad istruirti alle finezze della non vita, in modo che tu non sia solo un... Interruppe la frase a metà, e il suo sguardo per un istante si distolse da Michel per andare a posarsi sul cameriere fermo nell'angolo.

    No, non sei qui per eseguire i miei ordini o per lavorare per me. Anche se ancora acerbo, sei comunque un frutto del nostro albero, e come tale è mio dovere farti maturare. Prendimi più come un..."educatore". Detto questo il Degenerato si appoggiò allo schienale della sedia, rilassando visibilmente i muscoli della schiena in una posa più rilassata. Pablo... Esclamò poi semplicemente rivolgendo un cenno della mano al cameriere senza tuttavia degnarlo di altri sguardi.

    Come se fosse stato colpito da un pungolo per il bestiame, il ragazzo si mosse prelevando due menù rilegati in bordò, ornati da eleganti scritte dorate, e li porse ai due vampiri. Quindi si ritrasse in un angolo, in attesa che i clienti decidessero che cosa ordinare.
    Aprendolo, Michel potè notare che pochissime pagine costituivano il suo interno, sulle quali erano stati scritti a mano pochi nomi, apparentemente privi di logica. Alcuni riportavano opere di letteratura famose, come "Romeo e Giulietta" o "Odissea", altri nomi di luoghi come "Gran Canyon" o "Venezia", altri ancora erano nomi di mesi e festività. Nessuna nota indicava che cosa effettivamente costituisse il nome indicato.

    Come potrai immaginare, non ho scelto questo luogo come teatro del nostro incontro per pura casualità. Avremmo ovviamente potuto incontrarci all'interno dei confini del Monteleone, o in un altro Elysium della città, tuttavia questa volta ho deciso di unire l'utile e il dilettevole, ed invitarti a prendere parte a un mio personale esperimento.
    Le sue dita scorsero sull'interno del menù, come se volesse saggiare la qualità della carta.
    Vedi mio caro, quando hai messo piede in questo ristorante, hai in realtà varcato la soglia nel dominio di un Fratello. Un Fratello che offre servizi molto particolari. Questi ha insistito, in cambio del favore che mi ha fatto, per ricevere una valutazione da parte mia. Un semplice commento da introdurre fra i pettegolezzi dell'Elysium.
    Agitò la mano in aria come a minimizzare la cosa, esibendo una certa dose di falsa modestia.
    E ho deciso di renderti partecipe di questa valutazione. Concluse chiudendo il menù e porgendolo nuovamente a Pablo, ma senza distogliere gli occhi dal bel Toreador. Penso che prenderò un "Settembre".
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    524

    Status
    Dead
    Cercò e sostenne l'altrui sguardo, così insistente e presente verso la sua figura, facendo comparire nel suo volto una strana espressione rilassata e calma.. quasi d'angelica purezza.. come quelle parole ascoltate e rivolte dal suo interlocutore non avessero minimamente fatto effetto.. anche se.. quel tono udito era inequivocabilmente d'ambigua fattezza. Aveva passato l'intera sua infanzia ad ascoltar decine ed ancora decine di mortali che con le loro parole mielate nascondevano il loro animo più corrotto e depravato.. ed aveva ascoltato altrettanti non morti che non potevano far altro che seguire le stesse identiche linee delle precedenti anime viventi. Reagì così.. almeno fisicamente.. mentre le sue rosee labbra mantenute poggiate l'una sull'altra andarono ad aprirsi lentamente quasi a voler saggiare il momento. In tutto questo.. non una parola.. non un segno sonoro d'alcun genere in risposta.

    Solo il suo movimento di quel glaciale sguardo in seguito mosse la sua presenza mentre la lettera venne passata al destinatario e la sua mano andò a posizionarsi composta come la gemella verso il basso.. ma fu proprio in quel momento che le altre parole andarono a mutare quella sua elegante compostezza. Come? Con quell'abbassamento sempre più marcato di quello sguardo finora rimasto ateo d'emozioni, con quel capo che per un breve tratto seguì le sue iridi. Apparve dispiaciuto, con quei suoi lenti e minimi mutamenti muscolari del volto, sentendo quelle parole.. come se quelle dette dall'Arpia avessero colpito e mirato non il suo Sire.. ma direttamente la sua persona. Sguardo che venne rialzato, come il capo, solo in quegli attimi antecedenti le ultime parole che rimasero a mezz'aria.. e che con quell'interruzione palese avevano detto più di una lunga spiegazione. Mosse il capo quindi, come lo sguardo in direzione del Toreador, per osservare il suo intento e capire in un istante di chi stesse parlando. Anche qui però non interruppe l'Arpia.. non lo fece perché conosceva molto bene le fasi del "porsi" in una conversazione con una presenza dalla caratura maggiore.. o almeno così era come gli era stato insegnato. ..Mi predoni Sire..

    Iridi che tornarono ancora verso il basso quando il verbo del Degenerato riprese a risuonare nello spazio e ad enunciare la sua visione e quella che lui vedeva come "posizione". Solo al nome del giovane.. percepito dalla Rosa più come un semplice e mero comando che effettivamente l'aver chiamato per nome un altro essere.. le sue labbra socchiuse cominciarono a rilasciar le sue tenui e delicate parole.. anche se la sfumatura di tali doveva apparire sicura. ..Educatore.. iniziò per mettere subito una breve pausa e cercare di focalizzare l'attenzione su di essa ..sarebbe per me la prima volta, in tutta la mia vita e non, d'avere la possibilità d'averne uno.. e questo per me è un onore.. soprattutto avendola vista di persona.. però.. volto d'ambigua fattezza rivelatosi finora leggero ed angelico, andrebbe a mutar in uno più serio e quasi lapidario. Non che il suo intento volesse essere di sfida certo.. ma voleva soltanto porre attenzione sulla questione in modo pacato ..Monsieur McCarthy.. Se ho commesso qualche errore riguardo il mio ruolo.. qui.. la prego.. non metta in mezzo il mio Sire.. piccola pausa mentre lo sguardo rivolto verso il Toreador andrebbe a tuffarsi in quello dell'interlocutore ..la colpa è mia. Effettivamente sono giovane, e gli errori sono insiti in coloro che cercano d'elevare la propria essenza e crescere. Se ci sono degli "avrebbe potuto" ecco.. io.. io avrei potuto essere un figlio migliore.. il mio Sire non deve dimostrare nulla.. Terminò così, con quello sguardo che si mosse verso i menù eleganti che nel frattempo erano giunti presso di loro...Spero possa comprendere e perdonarmi per queste parole.. In seguito abbassò lentamente lo sguardo.. quasi in segno di sottomissione.. come a voler dire d'aver capito che forse, aveva detto e fatto più di quanto poteva permettersi.

    Si zittì.. e lo fece portando l'attenzione su quel menù apparentemente senza senso ma che.. nella sua mente e nel contesto che la Rosa avrebbe compreso finora.. poneva forse barlumi di luce in quell'oscurità e mistero. Attenzione che venne condivisa tra il menù le parole altrui solo per pochi istanti, venne totalmente rivolta in seguito verso il Degenerato che con fare calmo stava comunque enunciando il suo pensiero. Cristallini che riflettendo ora l'immagine del menù innanzi la sua presenza seguirono per alcuni attimi il fare altrui, come a voler emulare quel tocco tanto ricercato ed evidentemente non sfuggito all'attenzione del giovane vampiro. Il calmo andar della voce e della presenza altrui andarono comunque a rilassar la Rosa e a mettere in moto una sorta di curiosità. Sopracciglio destroso andrebbe ad elevarsi di un po' mentre quel suo capo, mosso in modo leggero, s'inclinerebbe verso destra ed un leggero sorriso d'ambigua fattezza si rivelerebbe nel suo volto rilassato. Mano che sinuosa chiuderebbe il menù e con fare apparentemente distaccato sarebbe portato a metà strada tra lui ed il giovane cameriere per lasciare la presa appena sentito che l'oggetto fosse stato afferrato. ..Monsieur.. Sono lusingato e grato per questa sua decisione.. ma.. scusi la mia impertinenza.. E' una semplice valutazione dei servigi che offre questo locale.. piccola pausa per mettersi comodo e poggiarsi appena con la schiena sullo schienale ..oppure c'è altro?.. Non penso che la sua vena critica possa mutare sentendo quella sicuramente inesperta d'una giovane Rosa.. o forse è proprio della giovane Rosa che stiamo parlando?

    Enunciò parole miste tra l'ingenuità ed una sottile vena di sensualità che dovrebbero apparire innocentemente indagatrice.. il tutto accompagnato da quel suo androgino volto rivolto verso l'Arpia in modo angelico e dalle ambigue intenzioni. ..comunque anch'io penso di prendere un.. mm.. "Settembre".. piccolo sorriso in segno di pausa ..se dovrò essere un bravo allievo dovrò pur provare ciò che il mio educatore andrà eventualmente a valutare.. Concluse così, con una leggerezza e purezza che si contrapponevano letteralmente con quelle parole ed espressione esternate attimi addietro.
     
    Top
    .
  7. .Rorschach
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (+Seipher+ @ 25/10/2016, 00:31) 
    ..Monsieur McCarthy.. Se ho commesso qualche errore riguardo il mio ruolo.. qui.. la prego.. non metta in mezzo il mio Sire.. piccola pausa mentre lo sguardo rivolto verso il Toreador andrebbe a tuffarsi in quello dell'interlocutore ..la colpa è mia. Effettivamente sono giovane, e gli errori sono insiti in coloro che cercano d'elevare la propria essen...

    Certo certo... Lo interruppe l'arpia a metà del suo discorso in difesa del sire, agitando placidamente una mano per tagliare un discorso che evidentemente non aveva voglia di ascoltare. Lo sguardo silenzioso dell'arpia permaneva attento sul suo nuovo protetto, anche se questa volta non sembrava più colmo di bramosia. Dietro gli occhiali lo stava osservando un attento analista, determinato a cogliere chissà quale sfumatura della sua persona.
    Questa nuova espressione non perdurò a lungo, e venne inghiottita rapidamente da un nuovo sorriso mellifluo.

    CITAZIONE
    ..oppure c'è altro?.. Non penso che la sua vena critica possa mutare sentendo quella sicuramente inesperta d'una giovane Rosa.. o forse è proprio della giovane Rosa che stiamo parlando?

    Una risatina soffocata emerse dal degenerato, mentre si accomodava meglio sulla sedia. Mio carissimo, giovane e ingenuo allievo. Gli rispose con voce dolce e suadente, più vicino al tono che avrebbe usato un'amante, che a quello di un professore. Sei cresciuto in un'opulente villa, circondato dalla bellezza, dall'arte e dalla ricchezza. In questa prigione estatica ho paura che tu ti sia attardato un po' troppo nell'apprezzare le dolcezze della vita. Permettimi di riportarti alla realtà con un'importante lezione di vita, o per meglio dire, di non vita, che probabilmente ti salverà la faccia in molto più che un'occasione.
    Fece una pausa a effetto, durante la quale si tolse gli occhiali, e si chinò teatralmente verso di lui.
    C'è sempre dell'altro! Non esiste evento, opera, conversazione, sguardo o sorriso che non celi dietro di sé un obbiettivo, un desiderio o una passione. Come ben sai viviamo in un mondo di maschere, e noi siamo i massimi esperti nel portarle.

    Detto questo si riafflosciò sullo schienale, rimettendo gli spessi occhiali al loro posto. E' un atto di estrema maleducazione chiedere ad un attore di privarsi del suo costume in scena, non trovi? Anche se il discorso aveva l'aria di una predica, Michel potè notare una luce divertita negli occhi del suo interlocutore. Sembrava evidente che la conversazione lo stesse intrattenendo, e la cosa era di per se un buon segno.

    Eccellente. Due Settembre allora. Lanciò uno sguardo al cameriere, che subito si diresse verso una porta laterale affrettandosi ad accontentare la richiesta. Pochi minuti dopo, Pablo era di ritorno con in mano un vassoio di puro argento. Sopra di esso vi erano due bassi calici, colmi fino all'orlo di un liquido purpureo che la giovane rosa potè tranquillamente identificare come sangue.
    Il cameriere appoggiò meccanicamente entrambi i calici sul tavolo, servendo prima McCarthy che si ostinava ancora a riservare la sua totale attenzione su Michel.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    524

    Status
    Dead
    Ammutolì.

    Quelle favelle altrui ebbero catturato ogni sfumatura della sua attenzione per fargli addirittura inclinare e ravvicinare lievemente il capo verso il suo interlocutore. Iridi che immerse nell'altro cercarono di annotare ogni sorta di minima increspatura esterna dell'Arpia riuscendo a cogliere persino una sfumatura di gaudio in quell'altro sguardo, in netta contrapposizione con quelle parole che apparentemente si presentavano come un rimprovero. Solo un accennato movimento di capo poté esternarsi in segno d'approvazione a quella domanda rivoltagli. Non serviva emettere alcun suono per rispondere, almeno nella mente del giovane vampiro, visto che la questione enunciata era ai suoi occhi ben chiara e decisamente limpida.

    Limitandosi a seguire con il suo sguardo glaciale, incastonato in quei suoi angelici e rilassati lineamenti, andò per un istante a porre la sua attenzione verso quel cameriere in movimento. Corpo che si ritrasse leggermente andandosi ad accomodare in maniera più consona ed inerente a quel galateo impartitogli in passato. Solo in seguito il suo sguardo andò a volgersi nei confronti del degenerato mentre le sue labbra, lentamente, andrebbero a schiudersi per rilasciare il proprio timbro d'ambigua fattezza ed un divertito sorriso ..devo ammetterlo.. Senz'altro i suoi metodi d'insegnamento sono molto diversi da quelli impartiti da mio Padre.. E risultano forse a tratti più intriganti.. Piccola pausa ..spero solo d'essere un allievo all'altezza..

    Distolse lo sguardo dal suo educatore perché quel profumo, dolce e ferroso del vermiglio liquido, avrebbe catturato totalmente i suoi sensi mentre forse la parola altrui aleggerebbe nell'aria.

    La fame, quella notte, non era stata ancora saziata e l'utilizzo di quell'arte verso il sarto aveva ampliato quella sensazione. In modo elegante il suo braccio destro andrebbe a muoversi verso il calice e brandendolo con tranquillità, in seguito, sarebbe mosso con movimento contrario per avvicinare il profumato oggetto verso di se. Quest'ultimo però sarebbe arrestato a tre quarti tragitto per attendere forse il termine dell'eventuale risposta e proporre, qualsiasi fosse stata la risposta, un brindisi ..Al mio educatore e alle mille maschere allora.. proferirebbe innalzando di poco il calice con una lieve inclinazione del capo in segno di cortese saluto verso il degenerato.
     
    Top
    .
  9. .Rorschach
     
    .

    User deleted


    Non temere mio caro. Gli rispose l'arpia, andando ad accarezzare il liscio bordo del calice, come a volerlo suonare. Sono già piuttosto soddisfatto della mia scelta. Le cose ultimamente qui sono state così... statiche. Le sue dita scivolarono lungo il vetro per andare ad afferrare il bordo, mentre il suo sguardo si faceva pensieroso. Soprattutto per noi artisti. Ma rientra nei miei piani cambiare questa assurda situazione.

    Un'espressione enigmatica fece capolino sul suo viso paffuto, mentre sollevava il calice all'altezza del naso, e annusava il liquido purpureo come un sommelier. Sollevò il bicchiere in risposta al brindisi del giovane, senza tuttavia rispondere alcunchè. Si limitò a sorridergli misteriosamente, e ad avvicinare il bicchiere alle labbra.

    Immagino tu faccia lo stesso xD dammi conferma e procedo.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    524

    Status
    Dead
    Aggrottò poco alla volta la fronte assumendo quella espressione interrogativa che esternava ogni singolo pensiero che la sua mente stava formulando

    ..Possibile? Le Rose di New Orleans sono così senza linfa?..

    Sguardo glaciale fisso sull'Arpia osservò quei movimenti altrui per imitarli ed andare così a saggiare quel prezioso e saporito nettare.

    ..mmhhhhnnnn..
     
    Top
    .
  11. .Rorschach
     
    .

    User deleted


    Appena il liquido vermiglio tocco la lingua della giovane rosa, il ragazzo venne travolto da un'ondata di emozioni e sensazioni che mai gli era capitato di sperimentare durante il bacio. La sua mente venne adombrata da una profonda e piacevole confusione, e un lieve torpore iniziò a diffondersi attraverso il suo corpo, inibendo uno alla volta tutti i suoi sensi.

    Poi lo sentì. Il sapore salato dell'acqua sulle labbra, un sapore che aveva già iniziato a dimenticare. Un piacere così semplice che era stato completamente surclassato dal desiderio per il sangue. Qualcosa iniziò a picchiettare sulla sua pelle: una miriade di piccole gocce iniziò a scendere da quello che avrebbe dovuto essere un soffitto chiuso. Le sue narici vennero invase dall'odore di erba bagnata, un aroma fresco e gradevole, mentre il rilassante rumore della pioggia lo cullava.
    Aprì gli occhi, e di fronte a lui non vi erano più ne McCarthy, ne la stanza del Delmonico. Si trovava in un giardino, simile a quelli parigini in cui era cresciuto, ma apparentemente ancora più vasto ed intricato. Sopra di lui si stagliava il cielo, grigio chiaro, tipico delle mattine che aveva vissuto nella sua infanzia. La pioggia cadeva incessantemente, sulle foglie tinte di giallo che indicavano il principio dell'autunno. Tutto attorno a lui sembrava in totale armonia. Non c'era un rumore fuori posto, solo il suono dell'acqua, limpido e cristallino.

    Michel si sentì inondato da una sensazione di pace, che mai aveva provato prima. Gli parve che la pioggia avesse portato via ogni inquietudine e paura. Ogni preoccupazione sembrava così irrilevante in quel luogo. Era giorno, e tuttavia la bestia, che avrebbe dovuto agitarsi e spaventarsi di fronte a quel pericolo mortale, sembrava ormai un ricordo lontano. Si trovava in un luogo completamente diverso da quello in cui avrebbe dovuto essere, e tuttavia si sentiva pervaso da una calma quasi sovrannaturale.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    524

    Status
    Dead
    Piccole sensazioni.. Piccoli indizi di una vita passata.. Piccole ed insignificanti scariche emozionali sembravano sempre più prendere piede in quella sua mente soggiogata da quell'incredibile visione e per certi versi folgorante percezione di se è dell'ambiente circostante.

    Una pace tuonante riecheggiò in lui.. Una pace che ammutolì persino quell'ormai insito istinto di essere notturno.

    Per un essere umano, forse con non molta empatia e sensibilità, quella visione non avrebbe scatenato nessuna emozione.. Ma per Michel.. Una Rosa attenta alla bellezza e alle sensazioni.. Quello che si dipanò davanti a quelle sue cristalline iridi era pura estasi.

    Colori vivi dipinti realisticamente su ogni albero, siepe, fiore, gazebo e viottolo intrisi di quella luce grigia ed ovattata.. Il dolce e rilassante cullar dello scroscio della fredda pioggia attorno e su di lui.. Su quel suo corpo inspiegabilmente nudo ed indifeso.. Quel piacevole picchiettio della pioggia sulla sua candida pelle.. Ogni cosa sarebbe registrato dall'intera sua essenza.

    Gocce d'acqua che, impattando con il suo corpo, andrebbero a scendere dolcemente per rigare verticalmente il suo corpo.. Anche se alcune di esse, rigando il volto, giungerebbero a quelle sue labbra lievemente aperte per irrorare il loro interno e la lingua. Se non fosse stato innondato da tutte quelle sensazioni.. Quelle poche gocce.. Gli apparirebbero proprio lacrime.. Lacrime salate versate in un tempo quasi oramai del tutto dimenticato.. Quasi del tutto assopito in lui.

    Inerme se ne starebbe li.. Completamente estasiato da quella semplice quanto potente visione.. Per rimembrare quasi distrattamente una sola ed unica parola ..Settembre..
     
    Top
    .
  13. .Rorschach
     
    .

    User deleted


    Il Toreador avrebbe potuto muoversi, esplorare, palpare con mano quel mondo apparso improvvisamente attorno a lui. E tuttavia decise di rimanere immobile e preservare l'attimo di estasi che lo stava pervadendo. Il paesaggio permanette nel suo stato di immutabilità, e le uniche forme di vita nelle immediate vicinanze sembravano il passerotto, che continuava ad osservare fisso la rosa, come in attesa di chissà quale gesto, e lo stesso Michel.

    I secondi si susseguirono, mentre la pioggia scendeva delicatamente riempiendo il giardino ambrato di scintille, e trasformando il paesaggio in un dipinto di luce. I secondi che passarono sembrarono quasi delle ore per il giovane, ormai avvolto dalla tranquillità di quell'oasi felice e quasi disperso nei suoi abissi. Si sentiva inebriato come in un sogno, ma ogni cosa sembrava così vivida, ogni contorno così definito.


    toc...toc...toc....toc



    Un rumore di passi alle sue spalle attirò improvvisamente l'attenzione del vampiro, distogliendolo dall'ebrezza della visione. Un rumore di passi deciso e sorprendente, del tutto inusuale in quel luogo. Il rumore dei tacchi alti su un freddo pavimento in marmo. Poi un rumore metallico.

    Il paesaggio si trasformò in un vortice di colori, mentre Michel tentava di identificare la fonte del rumore. In un istante si ritrovò di nuovo nel privé del Delmonico. Fra le sue mani vi era ancora il calice, colmo fino a metà. Dentro di se avvertiva una sensazione di quiete che mai gli era capitato di provare a sua memoria. Si sentiva in pace con il mondo, e dentro di lui la bestia taceva come mai prima d'ora.

    In termini tecnici, ogni tiro di Coscienza e Autocontrollo ha difficoltà ridotta fino a nuovo avviso ;) .


    Di fronte a lui Mc Carthy lo osservava attento, quasi affascinato dal suo viso. Sorrideva ancora in modo mellifluo, e teneva le mani incrociate sopra il suo quadernetto di pelle rossa.
    Il suo calice era appoggiato accanto ad esso, e sembrava essere stato a malapena intaccato dall'Arpia, apparentemente più concentrata sul suo protetto.
    Allora? Chiese, protendendosi verso di lui. Che ne pensi?
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    524

    Status
    Dead
    Di sicuro il suo angelico volto impietrito lasciò trasparire ogni singola perplessità sino a quando le sue cristalline iridi, fisse sull'arpia, si destarono da quel mondo e caddero rovinosamente sull'altrui figura ..mmmhh... Emise appena, quasi sospirando per elargire il suo proseguo con voce ironica ..maestro..sa di tappo.. Un mezzo sorriso sarcastico si stampò sul suo volto per poi inclinare lievemente il capo e continuare ..chiedo venia monsieur, ma tale assaggio, o per meglio dire.. Bevuta.. Mi ha lasciato letteralmente basito ed estasiato.. Dico davvero.. Folgorato.. Proferirebbe mentre il suo sguardo andrebbe visibilmente ad osservare la coppa altrui ..Perché non ha bevuto..

    Capo che da destra andrebbe verso sinistra mentre con eleganza il suo arto poserebbe delicatamente la coppa sul tavolo ..Mi dica, cosa c'è dietro tutto ciò, di cosa si tratta? Questo di sicuro non è sangue normale.. Oh.. Se lo è.. Tutto d'un tratto ho raggiunto Golconda.. Il suo tono apparirebbe rilassato e del tutto tranquillo ..una visione.. una realistica visione con la minuziosa cura d'ogni singolo dettaglio.. Le sensazioni corporee di un luogo a me confortante.. Sensazioni uditive.. La percezione distinguibile d'ogni elemento era perfetta per riprodurre il nome del cocktail immagino... Si ammutolì improvvisamente per continuare un po' stranito .. Anche se un particolare mi ha decisamente colpito prima di destarmi.. Leggera la sinistra andò tra la bionda chioma per sistemarsi una ciocca che impertinente scese ad occultare parzialmente il volto angelico ..tacchi.. Tacchi di donna ed un rumore metallico..

    Osservò l'arpia, la osservò rimanendo sul suo volto per cercare di scorgere, oltre l'eventuale favella, anche dettami corporei inconsci.
     
    Top
    .
  15. .Rorschach
     
    .

    User deleted


    Gli angoli della bocca del "maestro" si inclinarono in un sorrisetto di cortesia, ad indicare che aveva colto la battuta, ma la sua ilarità si fermò lì.
    Ovviamente questo non è sangue normale. Spiegò, con il tono di chi la sapeva lunga. E tuttavia non so dirti in che modo la visione sia stata concessa. Questo genere di servizio è completamente nuovo, come ti ho già spiegato, anche se ho il sentore - ma è solo un sospetto - che qui dentro... La sua mano accarezzò il bordo del calice. ...Ci sia il tocco della magia Tremere.

    Ma non spingiamoci in elucubrazioni e pettegolezzi. Non ti ho certo portato qui per discutere di fattucchiere e incantesimi. E ti posso assicurare che il come sia stato ottenuto questo effetto ha poco interesse per me.
    Mosse nuovamente la mano in un gesto di noncuranza, come a dire andiamo avanti.
    Il Fratello che ha richiesto il mio giudizio mi ha ovviamente descritto il suo prodotto nei minimi dettagli. A quanto pare la visione ha elementi comuni per tutti, ma alcuni dettagli sono influenzati dalla nostra mente.Forse i suoni che hai sentito facevano parte di qualche tuo ricordo, in ogni caso io non mi darei troppa pena per una cosa del genere.

    Si riappoggiò nuovamente alla sedia, questa volta tenendo il calice stretto fra le dita grassoccie. Esigenze di immagine, più che un impulso dettato dalla sete.
    Adesso, mio caro, mi ritrovo di fronte ad un bivio. Nelle prossime notti, dovrei tornare all'Elysium e conversare della mia esperienza in questo luogo, che sta destando un certo interesse fra alcune figure della Torre d'Avorio. Gli gettò uno sguardo ironicamente sconsolato, mentre faceva ruotare con un gesto sinuoso il liquido all'interno della coppa.

    Potrei tornare cantando le lodi e la magnificenza di questi cocktail che oserei definire magici, raccontare dell'esperienza che offrono e fornire allo "chef" di questo incantevole ristorante una clientela selezionata di un circolo esclusivo.
    Sollevò il calice in aria, in un brindisi immaginario verso al locale, volto ad enfatizzare le sue parole.
    O potrei invece schernirlo fra una conversazione e l'altra, definendolo scialbo e privo di gusto, e mandando in rovina il nostro gentile ospite. Rovesciarlo con la stessa facilità con cui potrei rovesciare questo calice.
    L'arpia riavvicinò l'oggetto a se, e lo inclinò pericolosamente verso il basso, fermandosi solo un secondo prima che il liquido fuoriuscisse dal suo contenitore. Sollevò nuovamente lo sguardo verso Michel, e si esibì in un sorrisetto sadico. Capisci? Chiese semplicemente, facendosi nuovamente mellifluo e smielato.
     
    Top
    .
71 replies since 7/10/2016, 22:35   937 views
  Share  
.