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Abbandonando il centro città e spingendosi verso Elmwood, i due vampiri si trovarono a confrontarsi con una zona decisamente meno caotica della città. Le persone sulla strada erano di numero ridotto, nell'ordine della decina in linea visiva, e ben poche case sembravano emergere dalla zona residenziale meno frequentata della Big Easy.
Attraversando le strade deserte, e constatando il poco tempo impiegato per esservi giunti, Jax e la Miller si trovarono di fronte al quartiere incriminato.
E come un oscuro monolite, il palazzo misterioso si stagliava davanti a loro, sigillato quasi completamente da paratie e cemento armato.
Solo il pianterreno pareva essere sgombro e libero da impedimenti artificiali, anche se le finestre restavano comunque tutte sfondate e la struttura non era certo più
In giro nessuno. anche l'aria sembrava diversa, troppo statica.
Una volta trovato il parcheggio, i due vampiri potevano decidere come approcciarsi al luogo.SPOILER (clicca per visualizzare)@Susan e @Jax: continua da qui
Edited by Alterægo - 1/4/2020, 11:56
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Durante il viaggio rimuginai a lungo su tutta quella situazione in generale.. Era un bel casino, sembrava che ci stessimo infilando in un ginepraio la cui grandezza era ben difficile da definire... Se persino la Miller - nel segreto del suo ufficio - non si sentiva al sicuro e non poteva parlare liberamente...
Chi o cosa avevamo davanti? Cosa stavamo affrontanto a rischio davvero delle nostre non-vite?
La guida mi distrasse un poco da quel vortice di pensieri e di domande senza risposta. Per il momento potevo solo tenere occhi ed orecchie bene aperti e contemporaneamente il culo bello stretto. Avevo la netta impressione che tutto il caos che avevamo dinnanzi si sarebbe presto espanso fino ad avvolgerci completamente e non farci capire più nulla.
La speranza era che lo Sceriffo sapesse meglio di noialtri cosa stavamo facendo e perchè, avendoci tenuti all'oscuro di alcune informazioni. In caso contrario sarebbe stato un bel casino davvero.
Dove cazzo si è cacciata la tetton... Ah! Eccola là!
Pensai mentre con lo sguardo cercavo la procace Sceriffa. Mi diressi con passo discreto verso di lei, prendendomi nel mentre una sigaretta lungo il breve tragitto a piedi.
Raggiuntala presi una bella boccata, mi poggiai di spalle al muro e con un cenno del capo indicai il palazzo.
Bel posto di merda!
Esclamai sommessamente riferendomi al palazzo misterioso.
Non so.. c'è qualcosa di... strano... no?!?
Aggiunsi poi quasi in automatico osservando tutto il posto nel complesso.
La sensazione di essere nel posto sbagliato era abbastanza pressante.
Speriamo non sia anche il momento sbagliato.... -
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Di lì a breve, Susan arrivò, in sella alla sua motocicletta.
Scese dal mezzo, togliendosi il casco integrale da rimettere nel comparto del sedile, e non perse ulteriore tempo, avvicinandosi a Jackson e all'edificio.
Un'occhiata alla stamberga era sufficiente per capire che era abbandonata, ma abbandonato non significa sempre anche disabitato. Il cemento alle finestre impediva di sincerarsi che cosa potesse celarsi nei piani superiori, o se ci fosse qualche genere di vita e attività.
È la scena di un delitto. È un posto di merda per forza.
Rispose a Jack superandolo, la borsa contenente armi e munizioni a tracolla.
Vado a controllare il piano terra. Tu stai attento che non mi sorprenda qualcosa e coprimi.
Disse a Jackson, lasciandogli il borsone e prendendo con sé solo la pistola.
Fammi il favore di guardare per un attimo dall'altra parte.
Si premurò, prima di lasciare che le ombre la avvolgessero.SPOILER (clicca per visualizzare)Uso Oscurazione 2.
Quindi si avvicinò all'edificio con cautela, la pistola stretta con entrambe le mani davanti a sé. Giunta alla costruzione avrebbe controllato l'interno spiando dalle finestre.SPOILER (clicca per visualizzare)Uso Proteide 1 per vedere nel buio.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)2017-01-17 22:52:48 - Susan tira 5 dadi su Percezione + Investigare (difficoltà 8) [4, 2, 10, 9, 8] 3 successi
Ammantata dalle tenebre, la Miller si staccò da Jax per andare a dare un'occhiata più ravvicinata alla scena del crimine.
Mentre l'irlandese baffuto teneva un'occhio sulla strada, contemplando l'immensità del nulla che li circondava alla luce di un paio di lampioni sfarfallanti, lo sceriffo aveva richiamato a se i poteri del sangue in lei assorbiti, e con l'ausilio degli occhi della bestia, spiava all'interno della struttura.
Per non trovarvi nulla.
Ci mise qualche minuto per fare il giro, di finestra in finestra: quando non trovava una stanza dall'accesso murato o un ammasso informe di legno gonfio ed ammuffito, occhieggiava un atrio di quello che poteva sembrare un vecchio hotel decaduto.
Il pavimento dello stesso era distrutto completamente dai segni di muffa e di umidità, come se nella stanza in cui stava guardando vi fossero state almeno quattro dita d'acqua.
Inoltre le finestre erano davvero strane; un'occhiata fugace bastò alla miller per cogliere strappi di carta da parati poggiata direttamente sul vetro e sul legno della struttura.
Tuttavia un'analisi più chiara poteva essere fatta solo dall'interno. Ingressi possibili: un paio di finestre che davano sull'atrio e la porta principale (anch'essa sull'atrio)SPOILER (clicca per visualizzare)primo turno di Jax, che mi dirà se vuole fare qualcosa nel mentre oltre che piantonare il vicolo.. -
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Nulla da eccepire, come ormai si era fatta consuetudine, la Miller non ci mise molto ad impostare il gioco decidendo la mossa successiva. Io dal canto mio non avevo poi neanche tutta quella voglia di darle contro per partito preso, in fondo nessuno meglio di lei sapeva cosa stavamo facendo li, ed a me al momento importava solo portare via il culo da li intero ed alla svelta, quindi di discutere l'organigramma della coterie non c'era ne bisogno ne voglia.
Di certo non potevo però abbassare la guardia, quindi il mio sguardo incrociava il suo solo raramente e per brevissimi istanti, preferendo vagare per l'area semideserta in cerca di possibili pericoli, o - al limite - sul suo abbondante davanzale.
Mentre studiavo la struttura dall'esterno la Miller decise di andare in avanscoperta, sfruttando doti che avrei scoperto di li a poco. Infatti pochi istanti e sparì letteralmente dalla mia visuale. Dopo avermi chiesto di voltarmi un attimo.
Notevole.. Ma come pensa che possa coprirla se non ho idea neanche di dove sia?!?
Pensai tra me e me, appoggiandomi al muro e sospirando. Da quel momento assunsi una posa quasi statuaria mentre attendevo il ritorno della Miller. La sigaretta fumante andava di tanto in tanto alla bocca, mentre l'attenzione sia degli occhi che delle orecchie andava a tutta l'area circostante a sondare ogni rumore o movimento sospetto. Dovevo stare in guardia, sperando che la sceriffa si sbrigasse a tornare...SPOILER (clicca per visualizzare)Resto come indicato in attesa che la sceriffa torni, prestando la totale attenzione su cosa succede in strada e su eventuali rumori o movimenti sospetti possano provenire dal palazzo in questione.. ;-). -
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Dopo la breve perlustrazione, Susan tornò da Jackson e gli riapparve accanto. Gli occhi rossi dalla pupilla verticale, mutati dall'uso di Proteide.
Al piano terra non c'è nulla, e l'edificio pare essere deserto. Ma per ricavarne qualcosa è necessario fare una ricerca più approfondita all'interno.
Informò il Brujah.
Ci sono un paio di finestre agibili. Credo sia meglio usare quelle piuttosto che la porta principale. Ho una brutta sensazione.
Spiegò le sue intenzioni.
La carta da parati sopra le finestre faceva pensare che quelle non fossero state usate da molto tempo. Forse erano state bloccate per impedire che potesse passare la luce. Ciò significava che difficilmente Ezekiel o i suoi scagnozzi avrebbero pensato che quelle finestre potessero venire scelte come passaggio d'accesso.
Cemetiere era stato chiaro: Ezekiel era una creatura terribilmente furba e astuta. Era necessario stare all'erta contro le trappole che poteva aver piazzato per chi avesse avuto il coraggio di indagare sulla scomparsa di Nemo.
Prima di entrare, controlla bene che non ci siano parti della finestra fuori posto.
Chiese a Jackson, preparandosi a fare altrettanto, prima di fare il salto nel buio.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)@Jax: la situazione è calma, anche se tu sai di non essere esattamente un palo ricettivo, visto che sei pure mezzo sordo
Le finestre (indicate dalla Miller) danno sull'atrio. sono basse e facilmente raggiungibili.
Ditemi anche tramite spoiler come entrate (chi si prende la destra e chi la sinistra) e che precauzioni usate (Oscurazione, furtività, sfondare il muro a cazzotti, etc...). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Aspetto che dica qualcosa Jax, che magari ha un'altra idea. Comunque, faccio un passo indietro: da oscurata, controllo che le finestre (o oltre esse) non abbiano nulla di strano, poi riferisco a Jax se sembra sicuro o meno, poi entriamo e mi prendo quella a sinistra.
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Nonostante mi sentissi una sorta di superflua guardia del corpo, decisi di affrontare la situazione di petto. Purtroppo quel casino in cui Finn mi aveva infilato era tanto ingarbugliato quanto pericoloso, e affrontare la cosa alla leggera poteva costarmi molto caro.
Quando la Sceriffa tornò ad e annuii col capo senza fiatare mentre prestavo la massima attenzione alle sue parole.
Si, va bene.. Ho una pessima sensazione comunque.. Speriamo bene..
Risposi senza troppi fronzoli mentre con cautela mi avvicinavo all'edificio. C'erano due finestre "abbordabili", cosi mi recai a quella rimasta libera sulla destra vedendo la Miller andare verso quella di sinistra.SPOILER (clicca per visualizzare)Come richiesto verifico se ci sono alterazioni di qualche tipo alla finestra che facciano pensare a trappole o manomissioni di altro genere. In caso non dovessi vederne tento in primis di vedere se riesco ad aprirla senza danneggiarla, ma se ci vuole più di un minuto vado di forza bruta e la forzo. Una volta aprte la finestra verifico cosa vedo all'interno prima di entrare ovviamente..
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I due cainiti disposero una linea di approccio all'ambiente, presero le dovute precauzioni e solo infine si avvicinarono furtivamente al palazzo.
Nel silenzio generale dell'area quasi disabitata, anche il leggero frullare d'ali di un qualche tipo di pennuto passato nei dintorni li allertava quel tanto che bastava da arrestarsi, accertarsi della nuova posizione e poi proseguire.SPOILER (clicca per visualizzare)2017-02-17 00:37:03 - Susan tira 6 dadi su Percezione + sesto senso (difficoltà 7) [8, 6, 3, 2, 8, 4] 2 successi
2017-02-17 00:36:30 - Jax tira 5 dadi su Percezione + sesto senso (difficoltà 9) [2, 3, 2, 2, 1] fallimento critico
Giunti alle finestre d'accesso, entrambi notarono come le stesse non erano che accostate soltanto. Non certo una difesa estrema in caso di infiltrazione.
Entrambi controllarono paranoicamente la presenza di trappole, di allarmi, di qualsiasi tipo di brutta sorpresa.
Ma non ne trovarono.
Specialmente Jax, che una volta accertatosi di poter entrare in sicurezza nell'ambiente non esitò; si infilò cautamente nella struttura, con maggior sicurezza.
Anche Susan seguì l'esempio, una volta assicuratasi dell'assenza di trappole.
Ma una volta dentro la struttura riuscì a percepirlo.
Lontano, sommesso, ma preponderante in quel totale silenzio, Lo sceriffo percepì un leggerissimo ronzio metallico. Impossibile individuarne la fonte da quella posizione.
La zona in cui i due si trovavano sembrava la Hall di un albergo, abbandonato da anni. grazie alla fioca luce filtrata dalle finestre appena attraversate., poterono dare una buona occhiata al tutto.
il bancone della sala era immediatamente alla destra di Jax, distrutto dal tempo e da bizzarre macchie d'umidità, che sembravano averne conquistato solo le prime quattro dita. La hall occupava indicativamente due terzi della struttura stessa, e salvo un'altra porta al lato opposto della stanza, non sembrava avere ne porte ne finestre. le quattro colonne erano logorate dal tempo e dalle intemperie, mentre tutto il resto delle mura era ancora sinistramente ricoperto da carta da parati, anche in corrispondenza di porte o finestre, con la sola esclusione delle due da cui Susan e Jax erano entrati.
La cosa più strana di tutte era la presenza di una mucillaggine quasi unica, come un tappeto vischioso di alghe cresciute nell'acqua stagnante, e che occupava completamente il pavimento.
Facile pensare a un infiltrazione, considerando la posizione geografica di New orleans e il suo brutto rapporto con l'elemento stesso, ma la stessa era cresciuta in modo quasi uniforme, quasi vi fosse stato uno stagno artificiale al posto del marmo che componeva la pavimentazione.SPOILER (clicca per visualizzare)Turni liberi. Jax, non hai sentito assolutamente il ronzio.. -
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I sensi allenati di Susan reagirono subito al ronzio, e cominciò a guardarsi attorno con nervosismo. Una vecchia telecamera, forse? Oppure dei computer accesi? Impossibile da dirsi quale fosse l'origine del suono.
Lo senti questo rumore?
Sussurrò a Jax.
Controlla il bancone.
Gli sussurrò ancora, dandogli istruzioni, mentre lei si avviava con cautela verso l'unica porta, a controllarne la sicurezza. Si muoveva lentamente per evitare di scivolare sulla mucillagine.
Si stava facendo un'idea del perché della carta da parati. Forse era servita a proteggere quel piano dalla luce solare. Ma le viscide alghe? Il piano era stato allagato come una piscina? In quel caso la carta da parati che aveva sigillato le finestre poteva essere stata parte di un sistema per sigillare l'ambiente. Ma perché?
Raggiunse la porta di fronte, e si sporse a controllare che non ci fossero brutte sorprese nella stanza successiva.. -
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La domanda della sceriffa mi colse del tutto di sorpresa mentre scrutavo l'ambiente in cui ci trovavamo.
No, io non sento nulla..
Risposi sussurrando di rimando alla Miller, addrizzando al contempo le orecchie cercando di capire a cosa diavolo si riferisse. Sapevo bene che il mio udito non era proprio il massimo, ma da li a non sentire proprio nulla ce ne correva. Probabilmente la sceriffa tettona stava usando qualche "aiutino" a me sconosciuto per sentire meglio di me..
Mi fermai per un attimo, continuando ascrutare l'ambiente sia con gli occhi che con le orecchie, alla ricerca di quel rumore di cui mi aveva avvisato. L'ambiente pareva quasi abbandonato, eppure la sensazione che da un momento all'altro ci saremmo trovati in un bel casino era decisamente troppo forte. Sembrava di essere appena entrati consapevolmente in una trappola.
Mentre cercavo nel silenzio dell'ambiente quell'indizio indicato dall'avvenente Ventrue, la Miller mi diss senza troppi fronzoli di controllare la zona del bancone per poi andare verso l'unica porta presente nella stanza.
Annuii col capo, annusando nel mentre l'aria inspirando profondamente. Poi con passo felpato mi diressi verso il bancone ed iniziai ad esaminarlo con attenzione in cerca di qualsasi cosa fuori posto o anomala che potesse rappresentare un indizio.. -
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Il baffuto brujah si spinse sino a controllare il bancone, con passo il più possibile fermo e silenzioso, sebbene pesantemente impossibilitato dal suono viscido prodotto dal tappeto vischioso sotto i suoi piedi. idealmente gli venne in mente che fosse proprio quello lo scopo, vale a dire impedire a chicchessia di muoversi con furtività. o quantomeno rendergli la vita particolarmente ostiosa.
La stessa stanza ora risuonava dei passi di entrambi, ritmati da un fastidioso rumore che, se per Susan rendeva difficile individuare la fonte del ronzio, nullificava qualsiasi possibilità per il povero Jackson.
Il bancone, sebbene nella quasi totale penombra, fece aggiungere a Jackson un tassello. Abbandonato a se stesso su un ripiano medio infatti, vi era un fucile di precisione. Intonso, almeno esternamente, con solo qualche spaccatura nel calcio dovuta probabilmente all'utilizzo più che al possibile logorio dell'acqua.
Susan nel mentre, oltre a captare il persistente ronzio senza però riuscire a individuarne la fonte precisa, raggiunse la porta direttamente frontale alla sua persona e vi guardò oltre.
Il manto si estendeva per circa una decina di metri in un corridoio stretto, e si concludeva con una scala. lo strato superficiale del primo gradino era stato raschiato via con strumenti grezzi, probabilmente scalpello e martello, ma ai lati Susan notò inizio e fine di un qualcosa scritto a pennarello.Una V-------------------------------------------------tta.
Ma se--------------------------------------------------------------------------ante.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Non ho capito bene ai lati di cosa.
Una... vendetta?
Sussurrò Susan, analizzando la scritta e provando a tirare a indovinare cosa era stato cancellato.
"Ma se..." Ma se cosa?
Gli elementi non erano sufficienti per interpretarla. Forse nemmeno era qualcosa di importante, un elemento circostanziale, ma allora perché sradicare un gradino per poter scrivere cose senza senso?
Si soffermò ad analizzare la scrittura.SPOILER (clicca per visualizzare)Riesco a capire se sembra una scrittura maschile o femminile? O se magari sembra quella di Nemo?
Poi tornò da Jax.
Cos'hai trovato? Di là c'è una scala.
Sussurrò al Brujah, allungando lo sguardo.SPOILER (clicca per visualizzare)Di seguito se Jax mi lascia guardare il fucile. Se dovesse fare qualcosa per nasconderlo o che annullasse il fatto che mi accorgo di quello che ho trovato, ignorate.
Bel cannone.
Sempre a bassa voce.
Questi cosi sono la mia specialità. Fammici dare un'occhiata.SPOILER (clicca per visualizzare)A una semplice occhiata, riesco a ottenere informazioni sul fucile, tipo il modello? Se Jax mi lascia dare un'occhiata più approfondita, vorrei controllare se è carico e se ha sparato di recente, e comunque cercare di ricavare ulteriori informazioni.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)@Susan: in sostanza pensa al gradino come una lavagna, da dove è stato cancellato il grosso di una frase, ma ne sono rimasti dei frammenti ai lati..
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